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Esplode colpi sulla pubblica via con la propria carabina: individuato e denunciato.

Parma – La sera del 19 aprile 2020 due equipaggi della Squadra Volante della Questura di Parma intervengono in zona sud per la segnalazione di un uomo intento ad esplodere colpi sulla pubblica via con la propria carabina.

Gli Operatori giungevano prontamente sul posto considerata la gravità della situazione e prendevano contatti con la richiedente l’intervento. Appreso il fatto si portavano presso l’abitazione del sospettato senza ricevere alcuna risposta ai continui solleciti di aprire la porta. Situazione che costringeva gli Agenti a richiedere l’intervento di personale del VV.FF., poi rivelatosi non necessario.

Apriva infatti la porta un uomo, che si mostrava sin da subito poco collaborativo, il quale con forza strattonava gli operatori stringendoli verso la porta d’ingresso, circostanza che ha determinato la richiesta di ausilio di ulteriori equipaggi.

Il soggetto, un insegnante, dichiarava di non essere responsabile di alcunché e tantomeno di aver esploso colpi dalla propria abitazione. Considerate le circostanze e il fondato sospetto che il soggetto possedesse armi, munizioni o altre materie esplodenti, gli Operatori procedevano a perquisire l’appartamento, rinvenendo quanto segue:
• 1 pistola marca Mauser calibro 7,65;
• 1 carabina marca Weihrauch, calibro 22;
• 1 carabina marca Diana, modello 27, calibro 4,5;
• 18 cartucce calibro 7,65;
oltre a 1892 pallini in piombo di vario calibro.

Il tutto illegalmente detenuto. Durante la perquisizione venivano trovati altri 4 soggetti, che si trovavano lì per un festino a casa dell’amico. Per via della loro illegittima presenza in quel luogo, in relazione alla normativa emergenziale per il contenimento dell’epidemia, questi ultimi sono stati sanzionati amministrativamente con 4 multe.

La perquisizione determinava altresì il rinvenimento di sostanza stupefacente del tipo Marijuana dal peso di grammi 13,65.

Consapevole della posizione scomoda e illegale in cui si trovava, l’uomo confermava l’utilizzo della carabina marca Diana calibro 4,5 per esplodere dei colpi in aria per pura goliardia.

Considerato quanto emerso gli Agenti deferivano l’uomo alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale, detenzione abusiva di armi e getto di cose pericolose, oltre alla contestazione amministrativa per possesso di sostanza stupefacente.

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Parma – La notte del 19 aprile 2020 tre equipaggi della Squadra Volante della Questura di Parma intercettano un gruppo di ragazzi che, poiché annoiati, disponevano delle assi di legno e metalliche sulla pubblica via, attentando alla sicurezza e all’incolumità degli automobilisti. 

In particolare, gli Operatori si portavano su disposizione della Sala Operativa in via La Spezia, all’altezza della rotonda Sidal, per la segnalazione di un accorto cittadino che riferiva di tre ragazzi intenti a posizionare delle lunghe assi sulla carreggiata. Il materiale suddetto, dato il modo in cui era stato posizionato e la ridotta visibilità, considerata anche la ridotta intensità della luce artificiale, determinava uno stato di pericolo reale ed effettivo per la circolazione e la sicurezza stradale.

Sul posto gli Operatori, dopo aver riportato la strada in sicurezza, effettuavano dei controlli nelle aree verdi limitrofe e nelle aree cortilizie per individuare gli autori dell’insensata opera. Dopo una attenta ricostruzione dei movimenti degli stessi, e grazie alla segnalazione ricevuta, gli Agenti individuavano i tre ragazzi. Questi, classi 2001 e 2002, venivano rintracciati presso una vicina abitazione, dove si erano recati per sfuggire alle possibili conseguenze penali del proprio gesto.

I tre, dopo aver in un primo momento negato l’insensato gesto, ammettevano quanto realizzato, riferendo che la noia era stata il fattore determinante. Di fronte a queste ammissioni i ragazzi venivano redarguiti dagli Operatori e denunciati in stato di libertà per quanto posto in essere. La loro azione, infatti, sulla base delle modalità del fatto, e delle circostanze di tempo e luogo, poteva determinare eventi gravi e a cui non sarebbe stato possibile porre rimedio se gli Operatori non fossero ivi prontamente giunti e l’avveduto cittadino non fosse stato mosso da un encomiabile senso civico.

Per quanto accertato i 3 sono stati sanzionati anche amministrativamente ai sensi della normativa emergenziale per il contenimento epidemiologico, in quanto si trovavano fuori dalla propria abitazione senza un motivo valido, se non quello di delinquere.

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Nella mattina di oggi, la Polizia di Stato di Parma, al termine di una rapida attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Parma (PM dott. A. Bianchi), ha tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, SINANAJ Rigers classe ’94 e GRECA Aziz classe ’95, entrambi indagati in concorso nel reato di tentato omicidio pluriaggravato in danno di un giovane coinquilino della fidanzata del SINANAJ.

Parma 18 aprile 2020 - Erano circa le 20:00 del 13/03/2020, quando in sala operativa è arrivata una chiamata da parte del 118, nella quale veniva segnalato un intervento presso un’abitazione in via Trento per un giovane con evidenti ferite da arma da taglio al torace e sulle braccia, oltre a varie tumefazioni su tutto il tronco. Le condizioni del giovane - di origini siciliane e qui a Parma per lavoro – sono subito apparse estremamente critiche, tanto che il predetto veniva trasportato in codice rosso presso il Maggiore.

Gli agenti della Squadra Mobile e dell’UPGeSP giunti sul posto, attraverso le parole del fratello della vittima presente all’aggressione, hanno ricostruito dettagliatamente l’evolversi dei fatti, fino al drammatico epilogo: poche ore prima, la vittima, insieme al fratello, erano stati invitati da una giovane originaria di Napoli e che occupava una stanza nello stesso palazzo, a consumare una pizza preparata da lei all’interno della cucina comune. Dopo circa mezzora si presentava un ragazzo sconosciuto ai due fratelli, poi identificato nell’indagato SINANAJ Rigers.
Dopo le presentazioni, i tre iniziano a chiacchierare su argomenti futili, ma ben presto nasce una evidente tensione tra la vittima ed il SINANAJ.

La situazione precipita nel momento in cui, il SINANAJ (che poi si scoprirà essere il fidanzato della giovane ragazza di origini napoletane) ha la sensazione che la vittima stia guardando la propria ragazza in maniera troppo insistente. Ne nasce un alterco che viene presto sedato dall’intervento del fratello della vittima ed il SINANAJ, dopo aver preso per un braccio la ragazza, si allontana repentinamente dall’abitazione. Dopo circa un quarto d’ora, però, i due fratelli sentono dei forti rumori lungo le scale del palazzo e, in pochi secondi, vedono giungere all’interno della cucina, il SINANAJ armato di un coltello a serramanico accompagnato da un secondo giovane sconosciuto (poi identificato nel secondo indagato, GRECA Aziz).

I due, individuata la vittima, si avventano con rabbia su di lui, colpendolo con ripetute coltellate che lo raggiungono al torace ed al braccio e, una volta buttato a terra, continuano a colpirlo con ripetuti calci su tutto il tronco. Anche in questo caso, è provvidenziale l’intervento del fratello che, dopo alcuni secondi di sorpresa e timore, riesce ad intervenire e ad allontanare i due.
I due aggressori, a questo punto, provano a colpire anche lui, ma questi riesce a trovare rifugio in una stanza attigua, sottraendosi alla loro violenza.
I due, dunque, si danno a precipitosa fuga, facendo perdere le loro tracce.

La vittima, condotta in pronto soccorso in codice rosso, veniva sottoposto ad intervento chirurgico in urgenza e, sciolta la prognosi, veniva dimesso dopo 10 gg con diagnosi di “politrauma da arma bianca con perforazione gastrica e pneumotorace sinistro e versamento pleurico sinistro”.

L’unica traccia utile per risalire all’identità degli aggressori era la giovane ragazza napoletana che però  non risultava rintracciabile e con il telefono spento.
I primi accertamenti condotti dagli investigatori della Squadra Mobile hanno, tuttavia, consentito di ricostruire la rete di contatti della giovane ed il suo luogo di lavoro e, già nel corso della notte, si arrivava ad individuare il suo attuale fidanzato in SINANAJ Rigers.

Il SINANAJ, in sede di individuazione fotografica, veniva riconosciuto con certezza dal fratello come lo sconosciuto che era stato condotto all’interno del palazzo dalla giovane coinquilina e come colui che era rientrato armato di coltello ed aveva aggredito e colpito il fratello.

L’uomo era irreperibile e restava ancora da identificare il secondo aggressore. Nel corso dell’attività investigativa successiva, condotta anche con intercettazione telefonica delle utenze in uso al SINANAJ Rigers, venivano raccolte, attraverso le stesse parole dell’indagato e della sua fidanzata, indizi univoci e concordanti in ordine alla sua partecipazione alla violenta aggressione perpetrata in via Trento: la ragazza, al telefono con un’amica, terrorizzata, racconta che, dopo il primo screzio con la vittima, SINANAJ l’ha portata via e l’ha chiusa dentro la macchina (“mi ha portata in macchina ed è salito su”), per poi tornare su e chiudere i conti con quell’uomo responsabile “forse” di averla guardata un attimo di più (“dopo dieci minuti è ritornato correndo con un amico con l’affanno con un coltello in mano”.

Gli accertamenti condotti sul SINANAJ hanno, poi, consentito di ricostruire le sue relazioni e le sue frequentazioni e, tra queste, è emerso il nome di un suo connazionale residente poco lontano dal luogo dell’aggressione, peraltro gravato da numerosi precedenti di Polizia: GRECA Aziz.

Anche in questo caso l’individuazione fotografica fatta dal fratello è stata determinante; il giovane, infatti, nella foto del GRECA ha riconosciuto con certezza lo sconosciuto che, insieme, al SINANAJ aveva aggredito il fratello bloccandolo mentre il SINANAJ lo pugnalava e che, successivamente, lo aveva colpito con violenti calci quando era a terra agonizzante.
Il decisivo ed ultimo riscontro è arrivato dalla testimonianza della stessa vittima che, una volta dimesso dall’ospedale, ancora in convalescenza, sentito dagli investigatori della Squadra Mobile, ha ricostruito i drammatici momenti della sua aggressione ed ha riconosciuto con certezza i suoi aggressori.

I due, nella mattinata di oggi sono stati rintracciati presso le rispettive abitazioni e, dopo la redazione degli atti di rito, sono stati associati presso la locale sa Circondariale, in attesa di essere interrogati dal G.I.P. per esporre gli elementi in loro difesa.

Il coltello usato non è stato ritrovato in quanto, come riferito dalla stessa fidanzata del SINANAJ nella conversazione telefonica con l’amica, subito dopo l’aggressione, i due se ne sono liberati gettandolo nel torrente Parma (“appena è entrato in macchina l’ha messo nel giubbino e poi dopo siamo arrivati sul onte e l’ha buttato”).

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Sabato, 18 Aprile 2020 11:36

Anatroccoli sotto scorta...

Qualche giorno fa, una Volante della Polizia di Stato, transitando in viale Piacenza per i nostri noti controlli per il contenimento Covid19, ha notato un gruppetto di anatroccoli che tentava di raggiungere il fiume senza però conoscere il percorso e hanno intrapreso il ponte delle Nazioni.

Scortati da una pattuglia della Polizia di Stato e con l'aiuto di un passante alla fine la famigliola, non è dato a sapere se avesse l'autocertificazione, ha potuto raggiungere il greto del fiume. 

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Domenica, 12 Aprile 2020 06:02

La polizia interviene con la "Colomba" (Video)

Ieri mattina è arrivata una chiamata al 113 da parte di un cittadino che chiedeva aiuto. Dichiarava di essere in difficoltà, costretto a casa e senza familiari famigliari, e chiedeva di poter avere un po' di spesa, in quanto ormai sfornito di tutto, cibo compreso. 

A quel punto, l'Agente della centrale operativa non ci ha pensato due volte e con la volante sul territorio hanno deciso di andare a fare la spesa per il signore.Alla spesa gli agenti hanno donato una "Colomba Pasquale" e un sorriso rassicurante e di vicinanza, in un periodo certamente difficile per chiunque, soprattutto per chi è solo ad affrontare l'emergenza coronavirus.

 

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Come previsto dal Questore di Parma dal punto di vista tecnico-operativo, da oggi sino a lunedì sul territorio vi saranno attenti e mirati controlli, finalizzati alla verifica del rispetto della normativa che detta i comportamenti per il contenimento del Covid-19.

Tutte le forze di Polizia, Polizia di Stato, Carabinieri, GDF, Polizia Penitenziaria, Polizia locale e militari, saranno impegnati in maniera coordinata per un unico obiettivo: verificare il rispetto delle regole.

Sin da questa mattina la polizia di stato è stata impegnata in posti di controllo rinforzati, tesi a controllare tutto il flusso veicolare, in punti strategici della città.

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Parma 3 aprile 2020 - Un flash mob  emozionante quello che è andato in onda ieri sera davanti al Pronto soccorso. Una colonna di mezzi delle forze dell'ordine si è schierata a salutare e applaudire i medici, gli infermieri e tutto il personale sanitario Covid-19.

Un segno di stima e di riconoscenza a quelle donne e quegli uomini che, dalla prima linea del contagio, hanno messo in stand by i loro affetti e la loro vita privata per mettersi totalmente a disposizione della collettività.

Sono quei cosiddetti "Camici Bianchi", medici, infermieri e operatori sanitari, che a livello nazionale hanno contato 77 caduti in "battaglia", ben 7 nelle ultime 24 ore.

Forse, almeno i dati dei ricoveri d'urgenza sembrano confermarlo, iniziano a vedere la luce in fondo al tunnel.

Un GRAZIE anche da parte nostra e da tutta la società civile!

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Parma – Nei giorni scorsi due equipaggi della Squadra Volante della Questura di Parma traevano in salvo una donna che, sulla linea ferroviaria Parma-Fidenza, voleva porre fine alla propria vita.

La donna, veniva in un primo momento notata da un attento concittadino intenta a ripercorrere i binari della linea ferroviaria Parma-Fidenza. Circostanza questa che ha determinato l’uomo a richiedere l’intervento immediato delle forze dell’ordine.

Giunti celermente sul posto gli operatori della Squadra Volante prendevano contatti con il richiedente e subito si precipitavano sull’esatto punto in cui per l’ultima volta la donna era stata vista, consci che di li a poco sarebbe transitato un convoglio proveniente da Fidenza e diretto a Parma.
Consapevoli del rischio ma con il primario obiettivo di distogliere la donna dal folle gesto, gli operatori percorrevano le banchine costeggianti i binari, tenendosi in costante collegamento con la Sala Operativa che li aggiornava in ordine all’esatta posizione della donna e al tempo di arrivo del convoglio.
Dopo aver percorso circa un chilometro correndo lungo i binari della linea ferroviaria, poco prima che sopraggiungesse il convoglio, gli operatori individuavano la signora e la traevano in salvo.

La donna si presentava disorientata, stremata per le forti emozioni e alla vista del convoglio esclamava che quello sarebbe dovuto essere il suo treno. La stessa aveva problemi pregressi e per questo aveva deciso di porre fine alla propria vita.

Date le circostanze gli operatoti richiedevano l’intervento di personale sanitario per affidare la donna alle cure necessarie.

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Parma 14 marzo 2020 – Al fine di contrastare la diffusione epidemiologica da COVID-19 con la contrazione della mobilità sul territorio di competenza provinciale, e ridurre al minimo la possibilità di contagio, si è reso necessario assumere provvedimenti rigorosi finalizzati a ridurre l’afflusso del pubblico presso gli uffici della Questura.

Si rende noto, pertanto, che la presentazione presso gli sportelli, previa esibizione obbligatoria dell’autocertificazione ricavabile dal sito interno.gov.it/it/speciali/coronavirus, dovrà essere strettamente limitata ai soli casi di necessità.

In ogni caso dovrà essere garantita la distanza minima di sicurezza interpersonale e con ingresso contingentato.

La non ottemperanza verrà punita, come previsto dal DPCM dell’8 marzo 2020 e successive integrazioni, ai sensi dell’art. 650 del Codice Penale, che contempla l’arresto o l’ammenda, salvo che il fatto non costituisca più grave reato.

Alla luce di quanto sopra, l’ufficio armi e licenze della Questura non riceverà, salvo che per comprovate situazioni di necessità, l’utenza allo sportello.
L’inoltro di tutte le istanze per licenze di polizia o nulla osta e di denuncia di acquisto/cessione armi, dovranno avvenire tramite posta elettronica, anche non certificata, corredata da un valido documento di identità, all’indirizzo ricavabile sulla pagina facebook della Questura.

L’ufficio passaporti garantirà gli appuntamenti concordati con l’utenza prima dell’entrata in vigore dei dispositivi di contenimento della diffusione del virus solo per le situazioni di necessità già citate.
Gli altri appuntamenti dovranno essere cancellati a cura degli stessi utenti, che potranno chiederli nuovamente alla fine del periodo previsto dal DPCM dell’8 marzo 2020, salvo proroghe.

Gli sportelli dell’ufficio Immigrazione restano chiusi al pubblico, con attività garantita solo per le pratiche relative alla richiesta di protezione internazionale.

Per tutti gli eventuali quesiti da proporre, i cittadini possono scriverci nella chat della nostra pagina Facebook della “Questura di Parma”, oppure contattarci al 0521-219566 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, o ancora contattarci via mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., dove risponderà un operatore dell’ufficio relazioni con il pubblico.

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma
Sabato, 14 Marzo 2020 15:28

Rapinatori tratti in arresto.

Parma – Il giorno 13 marzo la Squadra Volante della Questura di Parma, impegnata in questi giorni per garantire la salute e la sicurezza pubblica in merito all’emergenza COVID-19, non si è lasciata distrarre dalle incombenze del caso proseguendo nella sua missione volta alla prevenzione e repressione dei reati.

A riprova di quanto detto, nel pomeriggio di ieri un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico ha tratto in arresto due soggetti resisi individualmente responsabili, in circostanze non collegate, del reato di rapina.

In particolare, alle ore 15:00 la sala operativa invitava le volanti sul territorio a portarsi presso l’attività commerciale denominata “Sapori e Dintorni – Conad”, sita in Piazza Ghiaia, per la segnalazione di un uomo resosi responsabile della sottrazione di merce e aggressione per assicurarsi la stessa. L’uomo, cittadino moldavo classe 1973, conosciuto alle forse dell’ordine in quanto pluripregiudicato per reati contro il patrimonio ed altri, si presentava molesto e infastidito dalla presenza della forza pubblica.
In merito alla tentata rapina, l’uomo si aggirava all’interno del supermercato in stato di ebbrezza alcolica, con fare evidentemente sospetto, sottraendo una bottiglia di grappa. Il tutto avveniva sotto l’occhio vigile dell’addetto alla sicurezza il quale, dopo aver atteso il cittadino moldavo alle casse, chiedeva di consegnare quanto occultato sulla propria persona. A questo punto il reo assumeva un atteggiamento aggressivo e minatorio e veniva contenuto dall’addetto alla sicurezza fino all’arrivo delle forze dell’ordine. Queste, giunte sul posto, dopo aver individuato e identificato l’uomo, lo accompagnavano presso gli Uffici della

Questura di Parma. Dagli accertamenti il cittadino moldavo risultava avere a suo carico plurimi pregiudizi di polizia, circostanza che, unitamente alla condotta connotata da offensività e insidiosità, ha determinato gli agenti al suo arresto.
Il Pubblico Ministero, in attesa della convalida, ha disposto la sua traduzione presso il carcere di Via Burla.

In merito alla secondo fatto illecito, rubricato quale tentata rapina, alle ore 16:45 la Sala Operativa segnalava una richiesta di intervento per una donna vittima di aggressione in strada. Raggiunta nei pressi di via Bologna, la donna riferiva esser stata violentemente aggredita da un uomo, con pugni e un morso evidente sulla mano, il quale, dopo il tentativo di sottrarre il cellulare della donna e l’insano atto, si dava alla fuga a bordo della sua autovettura.
La fuga dell’aggressore veniva subito dopo interrotta dalle pattuglie intervenute le quali fermavano l’uomo, cittadino italiano classe 1969, il quale, con atteggiamento arrogante, inveiva contro gli operatori e i passanti.

Il reo risultava esser già stato oggetto di segnalazione da parte di un suo vicino il quale riferiva che il cittadino italiano nelle ore precedenti, presso la propria abitazione e poi in strada, dava in escandescenza senza evidenti motivi. In ragione dello stato di furore in cui veniva trovato dagli Agenti intervenuti, l’uomo veniva rimesso alle cure deli militi del 118 giunti sul posto.
Stante l’obbligatorietà dell’arresto per il reato di tentata rapina, l’uomo veniva condotto presso gli Uffici della Questura di Parma e posto in arresto.
Messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, constatata la legittimità dell’arresto, il cittadino italiano veniva rimesso in libertà.

Pubblicato in Cronaca Parma
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