Abbiamo ricevuto questa inquietante segnalazione da diversi formiginesi che evidenziano il pericoloso stato in cui versa Via Gatti.
Formigine 20 luglio 2015 -
Quando ci hanno segnalato – spiega il Consigliere Cipriano - di essersi imbattuti in una vera e propria voragine di 40 cm e del diametro di 10 nel bel mezzo di una strada a forte percorrenza, ho fatto fatica a crederci. Ma le foto sono più eloquenti di tante parole. Ci siamo tempestivamente recati sul luogo e rilevato che non si trattava di bufala estiva ma di pericolosissimo stato di degrado, abbiamo inoltrato immediatamente segnalazione all'URP e messo in copia Sindaco ed Assessore competente.
Prima che la voragine assuma dimensioni pericolose e provochi incidenti, in attesa che si intervenga e si metta in sicurezza il tratto interessato, alcune domande sorgono però spontanee.
Perché i Cittadini si rivolgono a noi e non al Sindaco, URP o Assessore di competenza per segnalare problematiche come queste? A chi è stato appaltato questo tratto di carreggiata e chi ha verificato il corretto svolgimento dei lavori? Il Sindaco è a conoscenza del fatto che su questo tratto le macchine sfrecciano a velocità più consone ad una pista di "Formula1" che di un centro urbano? Intende porvi rimedio in considerazione del fatto che, Via Gatti corre tra il Ciclocircuito ed il parcheggio adiacente, quotidianamente questo tratto è attraversato da pedoni, mamme con passeggini e ciclisti con figli al seguito?
Continuiamo a tenere monitorata la situazione – conclude Cipriano - e sarà costante il nostro pressing sull'Amministrazione finché non verrà ripristinata una condizione di normalità. Purtroppo le pagine di cronaca sono piene di notizie di cedimenti come questo e se non esaminati e trattati rapidamente da tecnici competenti, rischiano di trasformarsi in veri e propri drammi.
Rocco Cipriano
Consigliere MoVimento 5 stelle Formigine
Gli esponenti del M5S modenese chiedono di fare chiarezza sulla variazione del PSC (Piano Strutturale Comunale) che ha incluso la zona dell'ex ospedale nelle aree che possono subire deroghe per consentire la realizzazione del nuovo Polo Sant'Agostino.
Di Manuela Fiorini – Modena - Un nuovo centro culturale con una nuova sede per le biblioteche Estense e Poletti, un Centro per la Fotografia e l'Immagine, un Centro Linguistico d'Ateneo, un auditorium, sale espositive e attività commerciali. Il nuovo Polo Sant'Agostino dovrebbe sorgere, su progetto di Gae Aulenti, nel complesso dell'ex ospedale, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Sull'iter che ha portato all'approvazione del progetto, però, il Movimento 5 Stelle modenese vuole vederci chiaro. Per questo, dopo due interrogazioni dalle risposte non esaustive, ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica.
"Motivo dell'esposto – spiegano i rappresentanti del M5S – è chiarire se la variazione del PSC (Piano Strutturale Comunale) avvenuta nel 2010 rispetta i dettami imposti per la variazione urbanistica".
Per capire meglio il motivo del contendere si deve fare un passo indietro. Nel 2003 viene approvato dalla Regione lo spacchettamento del Piano Regolatore, che viene scorporato in tre strumenti: il PSC (Piano Strutturale Comunale), il POC (Piano Operativo Comunale) e il RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio). La modifica di questi tre strumenti è invece regolata dalla legge regionale 20/2000. Mentre le variazioni di POC e RUE possono essere deliberate dal Consiglio Comunale, la modifica del PSC implica invece un procedimento molto più lungo, con una molteplicità di enti coinvolti, poiché la natura strutturale di questo strumento lo fa incidere su una pluralità di interessi pubblici.
"Nel 2009 – spiegano ancora i Cinque Stelle – viene presentata una delibera consigliare, approvata il 23 marzo 2010, che adotta una variante al POC e al RUE, ma non presenta alcuna variante al PSC. Nonostante ciò, nelle tavole allegate alla delibera compare una variazione in una tavola del PSC relativa al Centro Storico che include l'Ospedale Sant'Agostino, fino a quella data ricompreso, invece nelle aree soggette a particolari prescrizioni come la Caserma Fanti, Piazza Matteotti, la Manifatura Tabacchi e Santa Chiara".
Secondo i Cinque Stelle, quindi, qualcuno avrebbe "forzato la mano" per fare sì che l'ex Ospedale Sant'Agostino rientrasse nelle aree che possono subire deroghe per rendere realizzabile il progetto del nuovo Polo. Trattandosi di un complesso edilizio storico, infatti, la legge regionale 20/2000 vieta l'aumento delle volumetrie preesistenti e l'edificazione delle aree di pertinenza dei complessi insediatici di rilevanza storica. Il progetto di Gae Aulenti per il nuovo Polo, invece, prevede un aumento di superficie e una ristrutturazione che andrebbe al di là del restauro e del risanamento conservativo.
"Tramite il nostro esposto – concludono i Cinque Stelle – vogliamo verificare se può configurarsi il reato di falso in atto pubblico, nell'interesse dei cittadini".
La parola passa ora al Giudice Penale.
foto di Claudio Vincenzi
“Capitan Pizza” nel mirino di Beppe Grillo. Dal BLOG di Grillo “sparisce” un post di dissenso del 8/4 delle 20:20.
di Lamberto Colla ---
Parma, 13 aprile 2014 -
“Chi ha scritto questo post?... No perché se c'é uno da cacciare a calci in culo é proprio lui. Ma come? Alla vigilia delle Europee, con le iene dei media che alitano sul collo, si prende una foto di OMISSIS di Pizzarotti, non Pizza!, Pizzarotti!, ricordo ai disattenti, Sindaco del M5S, per farlo passare da OMISSIS. Lo si scredita usando nomignoli alla OMISSIS. Lo si critica pubblicamente facendolo passare per OMISSIS, e poi alla fine lo si invita neanche tanto sarcasticamente a non parlare e stare zitto!OMISSIS OMISSIS “ Ma le vogliamo vincere le Europee si o no? Perché cosi, forse a qualcuno sfugge, NONSIVINCEUNomissis!
Ai banchetti per raccogliere i contributi per le elezioni distribuiamo anche un martello per devastarci Tafazzianamente i coglioni!!
Strategia di comunicazione = 0
Calcio in culo ai responsabili...CHIUNQUE SIANO!
OMISSIS
OMISSIS 08.04.14 20:20| |
Questa la trascrizione del commento scomparso che, di fatto, se la prende con Beppe Grillo per l’attacco al più rappresentativo degli eletti Sindaco all’esordio del M5S appena 2 anni fa.
Un po’ scurrile il linguaggio usato dal “cittadino” aderente al movimento pentastellato ma efficace. Tanto efficace che, questa volta, non è stato censurato dalle “iene dei media” ma, come sembra plausibile, dal suo stesso media di riferimento, il Blog di Beppe Grillo. Non si può escludere comunque che la responsabilità sia da imputare a un temporaneo problema di internet.
Fatto sta che questo post e il precedente delle 20:19 il giorno 11 aprile non c’erano più. Un guasto di “rete” forse o forse la verità fa male e, in clima di campagna elettorale, risulta sconveniente minare la strategia di comunicazione monolitica impostata da Grillo e Casaleggio.
Una strategia che indubbiamente ha dato i suoi frutti dei quali ne ha beneficiato abbondantemente lo stesso “Capitan Pizza” riuscendo ad affondare l’”invincibile armada” del PD parmense alle amministrative locali del 2012.
Una vittoria del “M5S” in primis e poi di Pizzarotti. Già perchè lo stesso attuale Sindaco di Parma non si era ancora speso per la città sino al momento dell’exploit. Merito del successo si dovette ai due comizi/spettacolo di Beppe Grillo e alla forza della rete, che prima lo portarono al ballottaggio con il PD di Bernazzoli e poi a una storica vittoria, complice anche la voglia di rinnovamento dei parmigiani che mai si sono sottratti alle sfide e al desiderio di cambiamento. Oggi, ala vigilia delle Europee del 25 maggio, la strategia del M5S è identica ad allora.
Cavalcare il dissenso e raccogliere il consenso per portare gli “emeriti sconosciuti” a Bruxelles. Il numero fa la forza e di questo Grillo ne è perfettamente cosciente così come è cosciente del fatto che è lui l’anima trascinatrice del movimento tant’è che ha ricominciato a comparire con gli “spettacoli” e, novità delle novità, a farsi “benevolmente” intervistare. L’obiettivo è troppo importante per il Movimento che nessuno può e deve minarne il percorso.
Nessuno, nemmeno l’ufficiale, comandante di Parma, “Capitan Pizza” può farlo nonostante sia un privilegiato al quale è stato concesso, primo tra tutti, di intrattenere rapporti, seppur moderati, con la stampa e di avergli perdonato il mancato spegnimento dell’inceneritore di Parma.
A dire il vero, leggendo i “post” del BLOG sembra che gli attivisti intravedano un po’ troppa attività mediatica di Pizzarotti ma, vista la recente apertura dello stesso Beppe Grillo verso le grandi testate editoriali, non è più un comportamento censurabile con l’espulsione dal movimento.
Anche il Movimento 5 Stelle matura e con la muturità cresce la “critica” e con essa le fratture saranno all’ordine del giorno.
Ma non ora. In tempo di guerra non c’è possibilità di discussione e si applica il codice militare e con esso la Corte Marziale. Il generale ordina e le truppe eseguono. A loro non è dato a sapere del perché nè tantomeno di discutere gli ordini.
L’obiettivo finale è la conquista dell’Europa.
Nel conto di una guerra ci sta la perdita di vite umane e il sacrificio anche degli ufficiali. Le truppe grilline avanzano inesorabilmente verso nord in una manovra a tenaglia con l’armata della Le Pen impegnata da Ovest e quella di Alba Dorada da Est. Punto di congiunzione, Bruxelles 25 maggio 2014.