La faentina AlphaTauri sfiora l'impresa nel giorno del settimo alloro consecutivo Mercedes. Ferrari non male (per essere il 2020) con Leclerc, quinta. E grande Alfa Romeo, nona grazie al veloce e saggio Raikkonen e decima con un ottimo Giovinazzi.
di Matteo Landi
Il primo, e forse ultimo, Gran Premio dell'Emilia Romagna è destinato a rimanere nella storia. Sarà ricordata come la gara che ha consegnato a Mercedes il settimo titolo costruttori consecutivo, record assoluto. Battuto il primato Ferrari, quello dell'Era d'Oro di Schumacher, Todt, Brawn e Byrne, vincenti dal 1999 al 2004 compresi. Nel 2014, anno del debutto della Formula turbo-ibrida, la Mercedes ha instaurato un dominio che solo il prossimo cambio regolamentare del 2022 potrà, forse, interrompere. Intanto gli uomini di Toto Wolff si stanno abbuffando di trofei come nessun'altro in passato ha fatto. Ferrari vs Mercedes, una sfida a distanza vinta, nei numeri, dalla seconda. Facilitata anche dall'assenza di quei cambi regolamentari che cercarono di scalfire la forza della Rossa, riuscendoci nel 2005 fra divieto di cambi gomme e modifiche regolamentari sia sul fronte dell'aerodinamica che su quello motoristico.
Il Gran Premio dell'Emilia Romagna sarà ricordato anche come l'evento che ha riportato nella massima serie automobilistica il circuito di Imola. L'ultima gara fu disputata nel 2006, e terminò con la Rossa di Schumacher in trionfo dopo un acceso duello con la Renault di Alonso. Oggi hanno dominato le Mercedes di Hamilton e Bottas. Sul podio è tornata la Renault, con uno stupendo Ricciardo, anello di congiunzione fra passato e presente. Un presente meraviglioso grazie alla stesso tracciato che sorge sulle rive del Santerno, capace di riportare la F1 ai fasti del passato. Pochi sorpassi ma tutti memorabili. Su una pista dalla carreggiata stretta abbiamo rivisto piloti che non hanno atteso i rettilinei per operare le loro manovre agevolate dall'utilizzo dell'ala mobile. In percorrenza di curva, in accelerazione, all'esterno o all'interno. Così, ben più del trionfo di Hamilton, ricorderemo il bel sorpasso di Leclerc su Magnussen alla Tosa, o la manovra ardita e riuscita di Kvyat sullo stesso Leclerc a fine gara. Azioni rudi, forti, di pregio. Bentornata F1 e grazie Imola. Una pista che non sappiamo quando tornerà nel calendario della Formula 1 ma intanto ci ha riacceso quella passione che le piste disegnate da Hermann Tilke fanno di tutto per spegnere!
AlphaTauri: un quarto posto che poteva essere un podio. E tante emozioni vicino casa
A pochi km dalla pista romagnola sorge lo stabilimente AlphaTauri, un tempo Toro Rosso, e prima ancora Minardi. Sabato Gasly si è presentato in prova con il casco tributo a Senna, con il quale ha disputato la sua miglior qualifica in carriera risultando quarto. Le vetture costruite a Faenza hanno letteralmente impressionato arrivando, con il loro miglior interprete, a disturbare Verstappen e "mamma" Red Bull. Purtroppo in gara un problema tecnico ha tolto il sorriso a Gasly costringendolo al ritiro. Con il francese fuori gara ha sfoderato tutta la sua grinta Kvyat. Negli ultimi giri, dopo un periodo di safety car, con gomme fresche e morbide, ha superato di cattiveria Leclerc ed è andato a caccia del podio. Ricciardo però ha mantenuto il sangue freddo ed ha avuto la meglio portando ancora una volta la Renault sul podio. Ma che grande AlphaTauri! Galassia Red Bull, siete sicuri che il giovane Tsunoda (buono ma non irresistibile pilota di F2) possa far meglio di questo Kvyat?
Hamilton, la fortuna aiuta i fortunati. Ricciardo, un podio che equivale una vittoria
Toccate, incidenti, colpi di scena. Bottas raccoglie un detrito in pista che rallenta il passo della sua Mercedes. Verstappen ne colpisce un altro, fora e si ritira. La Dea Bendata a volte è cieca ma come sappiamo aiuta e bacia i suoi prediletti. Con Hamilton oggi il rapporto è stato quasi...carnale! L'inglese avrebbe probabilmente artigliato la vittoria anche senza il supporto delle disgrazie altrui. La vittoria gli è però definitivamente venuta in contro quando ha avuto la possibilità di cambiare gli pneumatici in regime di Virtual Safety Car, mentre gli altri erano costretti per regolamento ad un'andatura ridotta. E' giusto però che nell'albo d'oro di Imola rimanga inciso anche il nome del Campione dei tempi nostri. Sul podio l'inglese è parso emozionato. Quasi tramortito dalla magia della pista italiana, tanto da bere champagne dalla scarpa di Ricciardo! Già, Ricciardo....nel giorno in cui il suo ex collega Verstappen, colui che lo ha "costretto" a lasciare la Red Bull, accusa una dura battuta d'arresto, lui si illumina, ben supportato da un'ottima Renault. Il nuovo Presidente e CEO Luca De Meo, ex pupillo di Marchionne, è in cattedra solamente dallo scorso luglio ma ha già archiviato due podii. Fa piacere rivedere in alto un marchio storico come quello francese.
Ferrari: un passo avanti e mezzo indietro
Sarebbe bello se tornasse ai vertici anche il nome Ferrari, la Scuderia più vincente, il marchio che da solo garantisce la sopravvivenza all'intero Circus. E lo fa da sempre, dal 1950. Oggi Leclerc ha lottato, esibendosi in un'indimenticabile manovra di sorpasso e tenendo un buon passo per tutta la gara. Con un po' di fortuna avrebbe potuto artigliare un insperato podio ma probabilmente il quinto posto finale raffigura perfettamente lo stato di forma dell'attuale Ferrari. Comunque in progresso rispetto ad una terribile fase centrale di campionato. Peccato per quell'orrendo pit stop che ha negato a Vettel un buon risultato. La strada verso la perfezione è ancora lunga ed in salita. Per il bene della Formula 1, forza Ferrari!
La saggezza di Kimi. Alfa Romeo doppia top ten
Il guerriero saggio sulla riva attende il passaggio del cadavere del nemico. Un detto che oggi calza a pennello a Raikkonen, guerriero per come ha combattuto con gomme usurate (quasi 50 giri percorsi con gli stessi pneumatici), saggio per come ha gestito la fase finale di gara. Unico pilota in attività ad aver corso nella massima Formula ad Imola, Raikkonen ha mostrato al mondo cosa significa avere tanta esperienza a fronte di una velocità ancora intatta. In qualifica ha litigato con i track limits ed i commissari gli hanno tolto il suo miglior tempo. Poco male, Kimi ha incassato il colpo ed in gara ha attinto dal meglio del suo repertorio. Super nella gestione gomme, si è issato fino alla quarta posizione. Dodicesimo dopo il suo pit stop ha poi mantenuto il sangue freddo mentre gli avversari soccombevano. La foratura con ritiro di Verstappen ha provocato una safety car, durante la quale si è schiantato il promettente Russell. A quel punto il pilota Alfa Romeo era già in zona punti ma è salito di un'altra posizione quando, al rientro in pit lane della safety car, Albon si è girato malamente. Aprendo le porte alla zona punti anche a Giovinazzi e permettendo alla Casa del Biscione di centrare un doppio piazzamento in top ten! Prima della gara era arrivata la notizia relativa al proseguimento in F1 del marchio italiano e la conferma dei suoi due piloti anche per la stagione 2021. Miglior modo per festeggiare non potevano trovarlo!
Prossima tappa Istanbul
Dopo la terza gara italiana della stagione il Circus tornerà in Turchia, sulla migliore (forse l'unica buona) pista progettata da Tilke. L'ultima edizione disputata fu quella del 2011 e vide dal gradino più alto del podio festeggiare Vettel, allora in Red Bull. Entrato in calendario nel 2005, ebbe come primo vincitore Raikkonen, divenne il terreno di caccia preferito da Felipe Massa, che detiene il record di vittorie su questo tracciato, ben tre. Hamilton vi ha trionfato una sola volta e probabilmente già pensa ad allungare la sua striscia di successi.
Il 2020 ci insegna però ad andare oltre, a dar valore anche ad altre imprese. La vittoria di Gasly a Monza, i podii di Ricciardo, quelli conseguiti in condizioni di inferiorità tecnica da Leclerc. Chissà che anche in Turchia non potremo emozionarci ancora.
Sono state più di trenta le piazze dell'Emilia-Romagna dove questa mattina il MoVimento 5 Stelle ha dato vita ai banchetti per sostenere il Sì al referendum costituzionale sul taglio del numero dei parlamentari che si svolgerà nelle giornate del 20 e 21 settembre prossimi.
Denunciati un imprenditore faentino, un commercialista fiorentino e due soggetti di etnia cinese. Sequestrati beni edisponibilità finanziarie per oltre tre milioni di euro.
Ravenna 21 febbraio 2018 - Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Ravenna, in esecuzione di un provvedimento emesso dal G.I.P. del Tribunale di Ravenna su richiesta della locale Procura della Repubblica, nella persona del Pubblico Ministero Dott.ssa Marilù Gattelli, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro di disponibilità finanziarie e di beni per oltre 3 milioni di euro nei confronti di un imprenditore faentino e di due soggetti di etnia cinese residenti a Prato, indagati per frode fiscale.
Il provvedimento ablativo giunge all'esito di un'approfondita indagine di polizia economico- finanziaria condotta dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Faenza, che ha consentito di individuare un'ingentissima evasione fiscale perpetrata da imprese faentine operanti nel settore delle confezioni e del commercio di capi di abbigliamento riconducibili ad una coppia di cittadini cinesi, ma di fatto gestite da un imprenditore manfredo con l'ausilio di un professionista fiorentino, depositario della contabilità delle aziende riconducibili al sodalizio.
Le Fiamme Gialle hanno accertato la reiterata creazione di società "cartiere", cioè vere e proprie scatole vuote del tutto prive di reale consistenza economico-aziendale e inottemperanti ad ogni obbligo fiscale, che sono state utilizzate per emettere fatture relative ad operazioni inesistenti per svariati milioni di euro nei confronti delle imprese gestite dall'imprenditore di Faenza dominus della frode, il quale aveva anche simulato l'alienazione di alcuni beni immobili a soggetti terzi, con lo scopo di metterli al riparo da possibili provvedimenti cautelari.
Tutti i responsabili dell'articolata frode fiscale, del valore di oltre 12 milioni di euro, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Ravenna per i reati di omessa dichiarazione, di emissione ed utilizzo di fatture relative ad operazioni inesistenti, di occultamento e distruzione di documenti contabili e di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.
Il provvedimento cautelare è stato eseguito nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Faenza, che ha così posto sotto sequestro, oltre a ingenti disponibilità finanziarie rinvenute sui conti correnti degli indagati, anche un immobile, un garage e tre autovetture nella disponibilità dei soggetti coinvolti.
La scoperta di gravi frodi come questa è il prioritario obiettivo a cui tende il dispositivo operativo della Guardia di Finanza nell'ambito del contrasto all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali: dispositivo che dal 2018 è stato reso ancora più efficace grazie alle ulteriori direttive in materia dettate dal Comando Generale del Corpo. Chi utilizza fatture false e mette in piedi sistemi articolati e complessi di frode come quelli svelati dall'indagine portata a termine dalle Fiamme Gialle faentine è un vero e proprio criminale fiscale, che sottrae risorse fondamentali per lo sviluppo e la crescita economica del Paese, a discapito degli imprenditori e professionisti onesti che svolgono ogni giorno la loro attività nel rispetto delle regole e della legalità.
Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ravenna, nell'ambito di un servizio finalizzato alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica, hanno sequestrato nel territorio del comune di Faenza un'area adibita a deposito abusivo di rifiuti speciali.
Ravenna 25 ottobre 2017 - A seguito di alcuni servizi di perlustrazione condotti nel faentino, infatti, le Fiamme Gialle hanno individuato un'estesa superficie sulla quale erano stati collocati a cielo aperto centinaia di pneumatici nonché trattori agricoli in stato di evidente abbandono, per un totale di circa 40 tonnellate di peso complessivo.
Sullo stesso terreno erano stati depositati direttamente sul suolo anche migliaia di teloni in materiale plastico privi di protezione dagli agenti atmosferici ed in precario stato di conservazione, per un volume complessivo di circa 100 metri cubi e un peso stimato di circa 30 tonnellate.
Per questo motivo i Finanzieri della Compagnia di Faenza, rilevando il pericolo che poteva scaturire per l'ambiente circostante, sono intervenuti per rilevare la natura e la reale consistenza del deposito. Dall'esame diretto del sito, risultato essere di proprietà di un'azienda agricola, è stato possibile constatare il degrado dell'intera area, peraltro adiacente a campi coltivati.
In sintesi, è stata rilevata una vera e propria discarica abusiva di rifiuti speciali, in grado di determinare una situazione di concreta contaminazione e di inquinamento del terreno, tenuto anche conto che il materiale era appoggiato direttamente sul suolo, senza alcuna precauzione contro le infiltrazioni e dunque liberamente esposto ai fenomeni atmosferici.
I Finanzieri di Faenza hanno perciò provveduto a sequestrare l'area ed hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Ravenna il responsabile dell'azienda agricola titolare del terreno per reati ambientali.
(Video in home page)
Ha destato scalpore la procedura per l'aggiudicazione dell'incarico a seguito di un concorso per un posto di insegnante di Antropologia culturale presso l'ISIA (Istituto superiore per le industrie artistiche) di Faenza.
Il caso è quello della direttrice dell'Isia che, presidente della commissione esaminatrice, è risultata prima in graduatoria e ha dunque vinto l'insegnamento annuale. A fare emergere la "stranezza" è stata l'insegnante giunta seconda che, come ha avuto modo di dichiarare alle TV nazionali, se fosse stata a conoscenza della presenza della candidata d'eccellenza "Non avrei partecipato".
La Ministra Fedeli è immediatamente intervenuta annullando le graduatorie e, stando alle dichiarazioni rilasciate all'ANSA, "Dalle prime verifiche, in attesa di tutta la documentazione, appare comunque evidente l' irregolarità di una procedura e di un atto con palesi conflitti di interesse". Non si escludono quindi anche dei provvedimenti disciplinari.