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Questo progetto è nato quasi casualmente fra il 2014 e il 2015 quando notai che su alcuni muri fatiscenti, le macchie di umidità, le fenditure e le crepe, formavano paesaggi di una verosimiglianza stupefacente. Li ho fotografati per anni senza sapere ancora cosa ne avrei fatto, fino al giorno in cui decisi di rileggere un libro che mi aveva tanto affascinato in età adolescenziale: "Viaggio di un naturalista giramondo" di Charles Darwin.

L'idea che mi balenò in testa mentre scorrevo le pagine di quel libro mi entusiasmò talmente che non ci pensai due volte ad attraversare con la fantasia la traballante passerella che mi avrebbe portato a bordo del vecchio HMS Beagle, il brigantino da guerra della Regia Marina Inglese al comando del capitano Robert Fitz-Roy - e su cui era imbarcato anche il giovane Darwin - che si trovava all'ormeggio nel porto di Devonport e che da li sarebbe salpato il giorno 27 dicembre del 1831.

Questo progetto è una mia personalissima interpretazione, sempre in bilico tra la realtà e la fantasia, di alcuni episodi di quel viaggio, quelli che più mi hanno rapito, quelli che narrano l'epica navigazione del Beagle lungo le desolate coste della Patagonia e della Terra del Fuoco, delle paurose bufere incontrate nel vano tentativo di doppiare Capo Horn, fino alla risalita lungo la costa Cilena.

Lasciatevi ingannare allora, lasciate che a sedurvi sia il sottile gioco dell’impostura perché quando l’occhio è ingannato non ci sono più limiti alla fantasia.

Dal 15 al 28 febbraio al CHOURMO ENOLIBRERIA in Strada Imbriani , 56 - PARMA

Stefano Cavazzini
Ho cominciato a dedicarmi alla fotografia nei primi anni '80, dopo diverse esperienze nelle altre arti grafiche, il disegno e la pittura. Nel tempo sono stato conquistato da un genere di fotografia più concettuale e creativa e soprattutto dal bianco e nero che ormai prediligo perché trovo che abbia maggiori potenzialità espressive ed artistiche.
Sito web: https://stefkaw54.wixsite.com/fotografia-h2er
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

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Una serata senza i genitori. Sabato 8 febbraio dalle 19 alle 21.30, dopo l’ottima partecipazione lo scorso sabato, si terrà la seconda “Saturday Kids Night” del 2020. Si tratta di serate a tema dedicate ai più piccoli che il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di viale San Martino 8 organizza periodicamente, dove gli adulti non sono ammessi.

L’età consigliata è dai 5 ai 10 anni: in programma un viaggio speciale tra le culture del mondo che avrà inizio come di consueto alle 19 con l’accoglienza dei piccoli alla reception da parte delle educatrici. Valentina e Laura, dopo aver congedato i genitori, li accompagneranno in questa serata di scoperta delle culture del mondo. Dopo giochi cinesi e africani davanti allo spettacolare paravento custodito nel museo, la serata proseguirà con la cena a base di pizza artigianale, panini, patatine e un dolcetto. 

Con il 2020 il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico ha avviato una collaborazione con il Festival “Parma Città Aperta: LegAmi Umani”, ospitando una serie di laboratori per bambini all’interno delle “Saturday Kids Night”, durante le quali verranno realizzate dai bambini alcune opere utilizzando sagome di Mao Fusina, architetto che incentra la sua ricerca sui tempi dell’educazione e dell’inclusione sociale. L’iniziativa si inserisce nella programmazione degli eventi del Festival “Parma Città Aperta: LegAmi Umani” e sarà incentrata sul tema della multiculturalità, che è una delle linee guida del Festival ed una componente importante dell’identità del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico.

Una città inclusiva è più attenta e capace di sviluppo e innovazione sociale. Il Festival “Parma Città Aperta: LegAmi Umani” è organizzato dalle Associazioni Mamma Trovalavoro, Manifattura Urbana, La Doppia Elica, Montessori Brescia e Al- Amal, con il patrocinio del Comune di Parma, il sostegno di Ikea Parma e Gruppo Zatti e la partecipazione del Museo D’Arte Cinese ed Etnografico.

La serata si concluderà quindi decorando le sagome di Mao Fusina: piccole figure di cartone che i giovani partecipanti, suddivisi in piccoli gruppi, dovranno personalizzare secondo il proprio piacere, per valorizzare lo scambio tra i popoli e la multiculturalità. La serata terminerà alle 21.30 quando i bimbi riabbracceranno i propri genitori raccontando loro ciò che più li ha emozionati durante questa nuova esperienza.
Per bimbi con particolari esigenze alimentari è previsto un menù alternativo su richiesta preventiva dei genitori.

La prenotazione è obbligatoria alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il costo per la partecipazione comprensiva della cena 15 euro. Le prossime “Saturday Kids Night” di febbraio si svolgeranno sabato 22 e 29 con le stesse modalità.

All’interno del Museo prosegue (fino al 31 dicembre 2020) la mostra temporanea “Mode nel mondo: i vestiti raccontano la vita dei popoli”.

Per informazioni: tel. 0521 257337, sito web: www.museocineseparma.org. Gli orari:da martedì a sabato dalle ore 9.00 alle 13 e dalle 15 alle 19. Domenica dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19, chiuso il lunedì e le festività nazionali.

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“No Hijab Day” Sabato 8 febbraio, ore 18, in Piazza Garibaldi, si uniscono unione degli atei e degli agnostici razionalisti , comunità iraniana di parma e ex musulmani d'Italia.

Il 1° Febbraio si celebra il “No Hijab Day”, la giornata internazionale contro l’obbligo di indossare il velo islamico.
È una giornata in cui donne e uomini in tutto il mondo manifestano il loro supporto a tutte le donne che, nei paesi a maggioranza musulmana, in base alla legge della sharia o in base alle "norme" della società sono obbligate a indossare il velo, il burqa o altro; e che in molti paesi stanno conducendo una coraggiosa e pericolosa lotta per liberarsi da questa costrizione.

Purtroppo per motivi organizzativi non abbiamo potuto celebrare il “No Hijab Day” sabato 1° febbraio, ma lo faremo il prossimo sabato: 8 febbraio. Ci troveremo in piazza Garibaldi, di fianco ai Portici del Grano, alle ore 18, per un flashmob.

Vogliamo sensibilizzare la società occidentale in merito a queste lotte poco conosciute; e manifestare tutta la nostra solidarietà a tante donne che in Iran, in Arabia Saudita e in altri paesi a maggioranza musulmana, vengono arrestate a causa della loro protesta contro l’obbligo del velo.

Vi chiediamo di portare un pezzo di tessuto o un foulard da sventolare, che è il simbolo delle donne che lottano contro l’obbligo dell’hijab.

Contattateci per qualsiasi informazione, collaborazione e proposta.

Cell: 333 763 3012

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 Dal 16 febbraio al 22 marzo 2020, lo CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma riapre gli spazi rinnovati e restaurati dell'Abbazia di Valserena con l’installazione di Massimo Bartolini dal titolo On Identikit, primo appuntamento del programma di residenze d’artista Through time: integrità e trasformazione dell’opera, realizzato in occasione di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020.

CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Università di Parma

in occasione di
Parma Capitale Italiana della Cultura 2020

presenta

Massimo Bartolini
On Identikit

16 febbraio – 22 marzo 2020
Inaugurazione: 16 febbraio 2020, ore 11.00

Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna 1, Parma

Le opere di Bartolini, spesso pensate a partire da un contesto specifico ¬– un’opera, una collezione – vivono in stretto legame con l’ambiente che le ospita. L’artista interviene sullo spazio in maniera del tutto antimonumentale, modificandolo, interpretandolo e definendolo. In questo caso, Bartolini è stato invitato a confrontarsi con l’Archivio-Museo dello CSAC di Parma, che conserva oltre 12 milioni di materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio preziosissimo su cui l’artista ha lavorato interpretando i suoi elementi come fossero note musicali: se accostati gli uni agli altri, fanno intravedere qualcosa di diverso rispetto a quando sono considerati isolatamente. Gli archivi dunque sono luoghi in cui “si compone musica”, dove gli oggetti e le opere possono, in maniera involontaria e irreversibile, diventare altro.

Nel corso della sua residenza allo CSAC, Bartolini si è focalizzato in particolare sulle opere di due grandi maestri quali Luigi Ghirri e Luciano Fabro, presenti nelle collezioni CSAC.
Nella fase preliminare del progetto, Bartolini si è concentrato sulla ricerca di tutti i dischi in vinile fotografati da Ghirri nella serie “Identikit” (1979), dove l’artista emiliano restituiva in maniera veritiera e implacabile un ritratto di sé stesso attraverso quello della propria libreria. Negli scatti fotografici si possono distinguere solo le spine dei dischi e dei libri, il loro contenuto è celato dalla bidimensionalità dell’immagine. I titoli dei vinili, spesso erosi dall’uso e quasi illeggibili sulla spina dei 33 giri, hanno provocato in Bartolini una “curiosità da archeologo”, per poter sfilare finalmente i dischi dalla libreria e ascoltarli, rigorosamente su vinile, in un luogo ben preciso e in compagnia di qualcuno. Questo qualcuno è Lo Spirato di Luciano Fabro (1968-73), opera allestita in una delle cappelle nobiliari della Chiesa dell’Abbazia di Valserena, una scena che per Bartolini sta “a metà tra un letto sfatto ed un letto posseduto” dove il corpo è allo stesso tempo presente e invisibile: al di sotto delle lenzuola c’è una sagoma, che scompare appena fuori da esse, per poi riapparire come presenza sul guanciale deformato dal peso.
La musica è nascosta dentro l’immagine di Identikit come la figura è nascosta dentro il gesso de Lo Spirato. Con il lavoro On Identikit, Bartolini intende fare incontrare l’essere invisibile e presente dello Spirato con l’essere, invisibile per natura, della musica, che risuonerà nei suggestivi spazi della Chiesa.

Come scrive l’artista nel libro che accompagna l’evento espositivo, edito da All Around Art: “quando uno è sdraiato molto spesso si riposa o dorme, meno spesso è morto. In tutte e tre queste circostanze la musica è indicata […] La ninna nanna è una musica per dormire, per morire per poco tempo, per cambiare stato… Come fare una serenata al sonno che non si sveglia: dormi, che domani quando ti sveglierai ti ricorderai di una musica senza provenienza e per quello sarà la più musica di tutte le musiche”.

L’installazione concepita da Massimo Bartolini coincide con la riapertura degli spazi espositivi CSAC dopo la prima fase di lavori che ha visto il rinnovamento dell’impianto di illuminazione e dei supporti espositivi. I lavori proseguiranno nei prossimi mesi e interesseranno gli spazi dell’abbazia destinati agli archivi, in vista dell’apertura di nuovi percorsi.

Massimo Bartolini è nato, vive e lavora a Cecina. Studia all'Istituto Tecnico per Geometri B. Buontalenti di Livorno e all' Accademia di Firenze. Dal 1993 espone in numerose mostre, tra le collettive si ricordano: Biennale di Venezia del 1999, 2001 (evento collaterale), 2009, 2013; Biennale di Valencia, 2001; Manifesta 4, Francoforte, 2002; Ecstasy, in and about altered states, MOCA Los Angeles, 2005; Biennale di Shangai 2006 e 2012; International Triennale of Contemporary Art, Yokohama, 2011; Biennale di San Paolo, 2004; Biennale di Pontevedera (Spagna), 2004; Documenta 13 Kassel, 2012; Etchigo Tsumari Tiennal, Tokamachi, 2012; Track, Ghent (Belgio), 2012; One on One, Kunstwerke, Berlino, 2012; The City, My Studio/The City, My Life, Kathmandu Triennale (Nepal), 2017; Habit Co-Habit, Pune Biennale (India), 2017; Starting from the desert… Yinchuam Biennal (Cina), 2018. Fra le mostre personali: Manifesta 12 (evento collaterale) Caudu e Fridu, Palazzo Oneto, Palermo, 2018; 4 organs, Fondazione Merz, Torino, 2017; Studio Matters+1, Fruitmarket Gallery, Edimburgo, e SMAK Ghent, 2013; Serce na Dloni, Centre of Contemporary Art Znaki Czasu, Torun, (Polonia), 2013; Hum Auditorium Arte, Roma; MARCO, Vigo (Spagna), 2012; Museu Serralves Porto; Ikon Gallery, Birmingham, 2007; GAM di Torino, 2005; Museum Abteiberg, Mönchengladbach (Germania), 2002.

Calendario di Through time: integrità e trasformazione dell’opera

Massimo Bartolini. On Identikit
Mostra: 16 febbraio – 22 marzo 2020
Inaugurazione domenica 16 febbraio 2020, ore 11.00

Luca Vitone. Il Canone
Mostra: 4 aprile – 30 maggio 2020
Inaugurazione sabato 4 aprile 2020, ore 11.00

Eva Marisaldi
Mostra: 5 settembre – 17 ottobre 2020
Inaugurazione sabato 5 settembre 2020, ore 11.00

Cos’è lo CSAC dell’Università di Parma
Lo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione inizia a raccogliere grazie ad Arturo Carlo Quintavalle il suo primo nucleo di opere nel 1968, in occasione dell’esposizione dedicata a Concetto Pozzati organizzata dall’Istituto di Storia dell’Arte dell’Università di Parma. Situato oggi nell’Abbazia cistercense di Valserena, conserva materiali originali della comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire dai primi decenni del XX secolo. Un patrimonio di oltre 12 milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300 sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti cinematografici, 11.000 disegni di satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000 disegni, 800 maquette, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini, disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali, 4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi).
Lo CSAC oggi è uno spazio multifunzionale, dove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca e Didattica. Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le attività sino ad ora condotte di consulenza e collaborazione all’istruzione universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di prestito e supporto ad esposizioni in altri musei tra cui la Triennale di Milano, il MAXXI di Roma, il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design Center, il Design Museum di Londra, il Folkwang Museum di Essen e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid.

CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1 (Parma)
www.csacparma.it 

Ingresso: 5 euro
Per tutte le riduzioni e informazioni aggiornate: http://www.csacparma.it/visita/
Orari
Mercoledì, giovedì e venerdì 15.00-19.00
Sabato e domenica 10.00-19.00
Per informazioni e prenotazioni
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Corvi, Forza Civica: “Pizzarotti ha perso un’altra occasione per prendere le distanze dal convegno negazionista sulle foibe a Parma”

“Anche lo scorso anno si è tenuto lo stesso vergognoso convegno negazionista sulle foibe a Parma con gli stessi organizzatori, e oggi come allora il sindaco Pizzarotti forse era impegnato a distribuire bollini antifascisti anziché prenderne le distanze.
Tito Josip Broz fu un dittatore slavo ormai universalmente riconosciuto come artefice della pulizia etnica perpetrata nei confronti dei nostri connazionali sul finire della seconda guerra mondiale. Il convegno organizzato a Parma e la presenza di vie e piazze dedicate a quello che la storia ha ormai condannato come assassino di italiani, non è solo indegna e offensiva per la memoria dei tanti morti e del dolore causato, ma lo è ancor di più quando negli stessi comuni sono state intitolate strade ai Martiri delle foibe. Da una parte vengono commemorate le vittime e dall'altra il loro carnefice.
Come lo scorso anno chiediamo non solo di spazzare via Tito Broz dalle strade (sostituendola con una che ricordi il dramma dei giuliano-dalmati o ai loro martiri), come già accaduto per centinaia di vie e piazze in tutta Italia, ma anche che i Comuni tutti commemorino degnamente e ufficialmente ogni anno il Giorno del Ricordo, solennità riconosciuta dallo Stato Italiano, istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92.
I cittadini potranno continuare a sottoscrivere la nostra petizione al seguente link: "https://www.change.org/p/prefetture-italiane-cancelliamo-tito-broz-dalle-strade-italiane

Così in una nota Alessandro Corvi, Presidente dell’associazione culturale Forza Civica.

 

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#DINFINITO è una mostra “diversa”, dove i quadri, le parole, la musica, gli sguardi delle donne tendono all’infinito.

La mostra fotografica racconta un viaggio… e le immagini di Jam Photo raccontano la mostra …

(Gallery di JAMPHOTO)

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Riceviamo e pubblichiamo le foto della Camminata della Candelora di ieri domenica 2 febbraio a Felino.

Di Nicola Comparato  Felino 2 gennaio 2020 -  L’evento è stato organizzato da “Associazione Natura e Vita Onlus”, con sede a Felino in via Caumont Caimi 1, che si occupa della salvaguardia dell’ambiente naturale, urbano e sociale, e del miglioramento della qualità della vita. L’iniziativa, alla sua terza edizione, è nata con lo scopo di far conoscere le case coloniche attraverso i sentieri sconosciuti del meraviglioso territorio felinese, ed ha visto partecipare un folto numero di persone. L’associazione ha già annunciato che ci saranno altre occasioni per scoprire i tesori naturali del territorio durante tutto l’anno 2020. 

Ecco il programma della giornata di ieri direttamente dall'organizzazione: 

“La camminata ci condurrà alla scoperta di luoghi caratteristici, ma poco conosciuti del territorio felinese, e si svolgerà in parte su strade asfaltate e in parte su strade bianche o su terreni erbosi. 
Programma: 
ore 8:45 ritrovo in Piazza Miodini a Felino 
ore 9:00 partenza 
ore 12:15 arrivo presso la sede dell’associazione (via Caimi 1 – Felino), in cui verrà offerto l’aperitivo della Candelora.” 

Per maggiori informazioni visitate la pagina Facebook “Associazione Natura e Vita Onlus” a questo link: 

https://www.facebook.com/associazionenaturaevita/ 

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Mostra Fotografica #DINFINITO "Anime Musica Parole", che si terrà l'1 e 2 febbraio a Borgo delle Colonne, 28 - Parma #DINFINITO è una mostra “diversa”, dove i quadri, le parole, la musica, gli sguardi delle donne tendono all’infinito.

La mostra fotografica racconta un viaggio.

E’ un viaggio interiore nell’anima ferita, che cerca, trova e ritrova la bellezza nello sguardo altrui, negli occhi di altre anime ferite.

Un viaggio in cui si scopre, forse per la prima volta, l’importanza di vivere, non di sopravvivere.

Un viaggio nelle emozioni forti, contrastanti, sfuggenti e complesse.

Un viaggio che non si conclude.

Preparate il cuore a diventare particella #dinfinito

PROGRAMMA di Domenica 2 Febbraio

• ore 16:00 - Apertura Mostra Fotografica

• ore 17:00 - Flashmob a cura di Flexpoint Performing Arts Academy

• ore 18:00 - Pole Dance Performance a cura di Chiara Alinovi

• ore 21:00 - Ringraziamenti e chiusura ufficiale della Mostra

L’incasso delle serate servirà a sostenere i progetti de La Doppia Elica

 

https://www.ladoppiaelica.it/campaigns/mostra-fotografica-dinfinito/ 

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Lunedì, 27 Gennaio 2020 14:36

119esimo dalla morte di Giuseppe Verdi - le foto.

Stamane la consueta cerimonia per commemorare la morte di Giuseppe Verdi davanti al suo monumenti in Piazzale della Pace.  La cerimonia è terminata sulle note del “Va’, pensiero”, interpretato dal Coro del Teatro Regio di Parma e dalla Corale Giuseppe Verdi di Parma.

Foto di Francesca Bocchia

Pubblicato in Cronaca Parma

Mercoledì 5 febbraio, alle 18.30, alla Certosa di Parma, presso la Scuola di Polizia Penitenziaria, verrà presentato il volume “Profughi d’Italia”, con la presenza dell’autrice Petra di Laghi e vi sarà la partecipazione del consigliere comunale a Parma, Emiliano Occhi, di Patrizia Caselli, consigliere comunale a Collecchio, e di Dario Aureli, direttore della Scuola di Polizia Penitenziaria.

“L’evento culturale vuole diffondere la conoscenza dei tragici fatti, che investirono gli italiani dell’Istria, di Fiume e delle coste dalmate, costretti ad abbandonare la propria terra di fronte alla violenza titina, nel secondo dopoguerra”, così Matteo Impagnatiello, segretario provinciale Ugl ed organizzatore della presentazione, che aggiunge “Vogliamo commemorare il Giorno del Ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo verificatosi, così come prevede la Legge istitutiva della solennità civile nazionale italiana”.

“Ringrazio sia il direttore Dario Aureli che il comandante della Scuola, Gennaro Schiavo, per la sensibilità dimostrata e per l’ospitalità: la Scuola è il luogo ideale per approfondire e diffondere la conoscenza di ciò che accadde, al fine di conservare la memoria di quelle tragiche vicende; l’invito a partecipare è esteso a tutta la cittadinanza,” conclude il segretario, che ricorda, a chi voglia partecipare, di comunicare il proprio nominativo all’organizzazione sindacale.

Parma 26.01.2020  Matteo Impagnatiello
Segretario Ugl Parma

 

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(foto certosa: Parma1983)

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