Cesena (20 gennaio 2022) – La solida intesa tra Macfrut e Acqua Campus si estende e fortifica in previsione della nuova edizione della Fiera internazionale 2022 dell’ortofrutta al Rimini Expo Center 4-6 maggio.
La siccità prolungata in numerose aree aride regionali durante l’anno stimola la ricerca che conduce all’impiego dei sistemi più sofisticati ed innovativi per risparmiare risorsa. Immagazzinare acqua in invasi adeguati alle necessità e impiegare moderne tecnologie possono contribuire ad incrementare le sicurezze di imprenditori agricoli oggi sempre meno garantiti di fronte all’incertezza del clima e delle sue ripercussioni territoriali.Con l’irrigazione di precisione di POSITIVE si ottiene il miglioramento delle colture con una riduzione dei consumi idrici e anche di quelli energetici.
Il clima arido, le alte temperature e la siccità ormai endemica in Romagna hanno consentito al CER - la più importante opera idraulica italiana di prelievo e distribuzione di risorsa idrica dal Po per l’economia locale e l’export agroalimentare – di ammodernare ed incrementare la tecnologica avanzata dell’infrastruttura che oggi è ancora di più garanzia per tutto il territorio servito tra Ferrara, Modena, Bologna, Ravenna e Rimini
Toccati ieri 220 milioni di metri cubi derivati a questo punto della stagione, la media del decennio era 161
I dati ci dicono che piove meno che in Israele. Distribuzione record di risorsa idrica a questo punto della stagione: oltre 150 milioni di metri cubi d’acqua dal Po a beneficio delle colture e dell’ambiente del comprensorio. Tutti gli impianti idrovori di prelievo accesi per oltre 55.000 litri al secondo
L’occasione del meeting ferrarese con lo staff del CER capitanato dal presidente Dalmonte è stato favorevole per approfondire le priorità per le forniture di risorsa idrica e qualità dell’acqua irrigua del Po
Molti e ingenti danni al comparto ortofrutticolo causati dalle gelate notturne di questo periodo dell’anno necessitano di efficaci e mirati utilizzi dell’irrigazione e per poter prevenire o limitare effetti irrimediabili dei danni da freddo: il CER mette in campo il suo studio sul sito: www.consorziocer.it
“La sostenibilità sociale, economica ed ambientale nell’utilizzo della risorsa acqua” da sabato 26 settembre a domenica 4 ottobre
Presentati 7 progetti e la convenzione con la Regione il futuro sostenibile dell’acqua: l’assessore all’agricoltura Mammi: “il CER infrastruttura essenziale per il territorio”
Da 61 anni il CER svolge attività di ricerca, trasmissione dell’innovazione alle imprese agricole, formazione professionale e scientifica oltre alle attività di sostegno alle politiche settoriali. Ad Acqua Campus l’incontro con istituzioni e università
Lotta al cuneo salino e studio delle falde acquifere, il progetto internazionale prende il via da Comacchio
Grazie ai laboratori del CER in collaborazione con il Consorzio Pianura di Ferrara e alle Università di Padova, Pavia ma anche accademie spagnole, turche e giordane inizia RESERVOIR, progetto destinato a condizionare le future scelte dei paesi del Mediterraneo oggi alle prese con crisi idriche e risalita del cuneo salino
Gli effetti del cambiamento climatico globali mostrano chiare ripercussioni anche nelle regioni del Mediterraneo e l’incremento delle temperature ha proporzionalmente aumentato la diretta dipendenza dalle acque sotterranee come indispensabile fonte di acqua dolce. Una fonte oggi più che mai al centro dell’attenzione corale e con essa gli inevitabili impatti qualitativi e quantitativi che ne derivano. Per rispondere in maniera adeguata a queste nuove rilevanti sfide nasce il progetto RESERVOIR con l'obiettivo di fornire nuovi prodotti e servizi utili all’insegna di una gestione sostenibile delle acque sotterranee da testare in quattro aree scelte in maniera oculata nel Mediterraneo e particolarmente soggette a stress idrico: Italia, Spagna, Turchia e Giordania.
L’area-test italiana è rappresentata da una fetta di territorio composito a ridosso della costa Adriatica, nella zona di Comacchio in provincia di Ferrara, in cui il Canale Emiliano Romagnolo, in stretta collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Pianura di Ferrara, si occuperà del miglioramento delle conoscenze sull’impatto sugli acquiferi delle attività agricole e civili in zona anche non lontana ad insediamenti urbani a forte vocazione turistica. In particolare, nell’arco dei 4 anni di durata del progetto, saranno messi a punto modelli di gestione delle acque superficiali adeguati a contrastare l’avanzata del cuneo salino verso le aree interne, con gli immaginabili effetti positivi sulla qualità delle risorse, uno dei principali obiettivi delle Direttive Europee in materia di conservazione delle acque.
I risultati di RESERVOIR saranno utilissimi per le decisioni future, tali da poter incidere sulle politiche nei cosiddetti paesi-target presi in esame e con ogni probabilità potrebbero diventare modello riconosciuto, soprattutto in ambienti con equilibri ambientali fragili, in cui le risorse idriche hanno impatti evidenti su tutti i comparti produttivi: agricolo, industriale e civile. Il Canale Emiliano Romagnolo , forte del suo ruolo di gestore di risorsa idrica superficiale e di ente di ricerca tecnico-scientifica (AcquaCampus) con vasta e maturata esperienza in materia di studio di falde acquifere destinate al soddisfacimento dei fabbisogni idrici delle colture, è partner e parte integrante del team di progetto che raggruppa tra gli altri l’Università di Pavia e le Università di Padova, Alicante (Spagna), Dokuz Eyul (Turchia), Giordania.