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Da Parma una delegazione di 40 persone, fra dirigenti dell'associazione e imprenditori sono intervenuti all'assemblea nazionale di Confartigianato, ospitata, quest'anno, dall'Auditorium della Conciliazione di Roma.-
Parma, 10 giugno 2014 -
A guidare la delegazione di Confartigianato Imprese Apla Parma è stato il presidente provinciale Leonardo Cassinelli, accompagnato dal segretario e dal vice segretario provinciale rispettivamente Alberto Bertoli e Ivano Mangi e da diversi membri del Consiglio Esecutivo. Ad attenderli a Roma anche il vicepresidente Marco Granelli, membro della giunta nazionale.
Giorgio Merletti, presidente nazionale, ha sottolineato come oggi l'Italia debba puntare sempre più sulle proprie particolarità, sulla qualità, tracciabilità e sul made in Italy, ribadendo che quello artigiano e delle piccole e medie imprese è il modello imprenditoriale del futuro: "Non possiamo certo guardare ai numeri della Cina, altrimenti soccombiamo' – ha fatto notare Merletti. Il suo intervento si è incentrato sull'appello all'ascolto, al dialogo e alla concertazione 'Perché la democrazia si nutre di livelli intermedi', sulla richiesta di 'semplificare la semplificazione' e, soprattutto, pur apprezzando diversi recenti interventi del Governo, sulla domanda di un fisco più semplice e meno pesante. Un messaggio, quello del presidente, comunque denso di speranza e ottimismo, peraltro già contenuti nel titolo, con la citazione dell'ultimo verso dell'Inferno dantesco: 'E quindi uscimmo a riveder le stelle".
"Sono d'accordo con Merletti quando dice che non basta cancellare gli enti per semplificare e ridurre costi e burocrazia. Perché l'Italia è fatta di tante anime e diverse particolarità e non è detto che Roma possa sempre sapere cosa esprimono e chiedono i territori – ha dichiarato Leonardo Cassinelli – Dobbiamo ripartire da quello che c'è, dal nostro saper fare. Vinceremo la sfida della crescita solo puntando sulla qualità e un esempio classico è proprio la nostra città, Parma dove basta guardare all'ambito dell'agroalimentare per capire quanto sia fondamentale il luogo, il modello imprenditoriale, l'eccellenza".
Presenti all'assemblea nazionale, fra gli altri, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti e il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina.
(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)
Confartigianato: «Sono un pericolo, per la sicurezza stradale, per l'ambiente, per tutti». L'associazione lancia l'ipotesi di poter tracciare la vendita dei pezzi di ricambio -
Parma, 27 maggio 2014 -
Concorrenza sleale, abusivismo, danni ambientali da smaltimento inadeguato di rifiuti pericolosi, mancato rispetto delle norme di sicurezza stradale: è quanto denuncia Confartigianato Imprese Apla Parma dopo le innumerevoli segnalazioni di autoriparatori autorizzati associati.
Ormai gli abusivi non si limitano più a operare nei propri garages ma lo fanno in strada - come si vede nella foto, una delle tante arrivate - e nei parcheggi pubblici, anche perché non c'è controllo. Chiunque può comprare pezzi di ricambio come olio, batterie, filtri, pastiglie e dischi dei freni, gomme, semplicemente a fronte del rilascio di uno scontrino, senza fattura e quindi senza tracciabilità, per non parlare degli acquisti di prodotti falsi e di scarsa qualità su internet.
Poi il passo è breve: riparazioni eseguite non a regola d'arte, perché fatte in ambienti non idonei e senza strumentazioni adeguate, con possibile grave danno per la sicurezza dell'ignaro proprietario dell'automobile e degli altri utenti della strada, smaltimento dei prodotti di scarto in ambienti non adeguati. Si pensi, a questo proposito, agli oli esausti del motore o alle batterie abbandonati nei cassonetti (fino a quando c'erano) o i margini di strade e canali.
Così, mentre un autoriparatore autorizzato è tenuto, giustamente, a rispettare molte regole in ambito fiscale, contributivo, ambientale (in questo caso con la tenuta del registro dei rifiuti che attesta il regolare smaltimento), con un conseguente aumento dei costi, l'abusivo può liberamente operare facendo concorrenza sleale.
Confartigianato ritiene che sia necessario valutare la possibilità di tracciare la vendita dei pezzi di ricambio, anche perché riscontra sempre più frequentemente che mentre le officine sono vuote i rivenditori di pezzi di ricambio, al contrario, sono stracolmi. E ovviamente sarebbe importante fare dei controlli, perché le leggi ci sono, basterebbe farle rispettare.
Nel maggio del 2013 con la manifestazione Game Over, prima in piazza Garibaldi e poi dal prefetto, Confartigianato, assieme alle altre associazioni unite sotto la sigla di Rete Imprese Italia, lamentava anche il problema dell'abusivismo e della concorrenza sleale, oltre alla mancanza di credito, la troppa burocrazia e le tasse elevatissime. A distanza di un anno, purtroppo, si sta chiedendo cosa è cambiato.
(Fonte: ufficio stampa Apla Confartigianato Parma)