Provincia di Reggio Emilia
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Il presidente della Provincia alla commemorazione dell'eccidio: "Reggio, l'Italia e l'Europa non possono sottrarsi al dovere della solidarietà verso i migranti in fuga da guerre e fame".
Reggio Emilia, 29 dicembre 2016
Attualizzare l'accoglienza di casa Cervi, preservando e reiterando quel patrimonio di solidarietà che rappresenta il lascito dei fratelli Cervi e di tanti altri eroi e martiri della Resistenza nonché un valore fondante della nostra comunità.
Questo - unitamente alla necessità di pacificazione nel mondo di cui abbiamo quanto mai bisogno, anche alla luce dei recenti tragici accadimenti che hanno interessato l'Europa e non solo - il nucleo centrale dell'intervento con il quale il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, ha commemorato ieri mattina al Poligono di tiro l'eccidio dei fratelli Cervi e di Quarto Camurri. "È certo che si tratti di un tema delicato e scomodo, ma l'attuale situazione internazionale, che non genera ancora una società di eguali, impone un atteggiamento di responsabilità verso i migranti in fuga dalle guerre e dalla fame e anche Reggio Emilia è chiamata a proseguire nell'adempimento di un dovere di solidarietà al quale nessuno può sottrarsi. L'argomento è indubbiamente complesso ed è per certi aspetti il vero terreno di sfida di questi anni: a maggior ragione, dunque, va affrontato senza slogan e sbrigatività di pensiero, in un atteggiamento di responsabilità e coinvolgimento corale, accompagnato da impegni e regole precise, dall'Europa, all'Italia a ogni comune della nostra provincia", ha detto il presidente Manghi sottolineando "la necessità di fare accoglienza oggi, nella nostra quotidianità, proprio come casa Cervi assicurò rifugio e ospitalità a tanti che erano in cerca di difesa e protezione".
Il presidente della Provincia - che dopo la deposizione di una corona di fiori al poligono si è recato al Museo Cervi di Gattatico per un dibattito sul tema 'Dalla Resistenza alla Costituzione. Attualità del sacrificio dei Sette Fratelli Cervi' - ha concluso riprendendo un passaggio del discorso di Piero Calamandrei al Teatro Eliseo di Roma in occasione di una manifestazione dedicata proprio ai fratelli Cervi: "La storia è fatta di una serie continua di scelte: anche l'Italia, dieci anni fa, fece una scelta. Tra la libertà e la servitù, tra il privilegio e la giustizia, tra l'umanità e la ferocia, il popolo italiano fece la sua scelta; e questa si chiamò Resistenza. Questa è ancora la nostra scelta, questa sarà la scelta del nostro avvenire".
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La Provincia di Reggio Emilia conferma anche quest'anno il progetto che integra, anche a casa, l'attività degli insegnanti di sostegno. Tutte le 12 palestre di Reggio dotate dell'apparecchio salva-vita.
Reggio Emilia, 21 dicembre 2016
Anche in quest'anno scolastico la Provincia di Reggio Emilia riuscirà a garantire la prosecuzione del progetto Tutor, che ormai da una decina d'anni assicura un importante sostegno a favore degli studenti disabili. Lo farà – come hanno illustrato ieri mattina il presidente e la vicepresidente con delega all'Istruzione Giammaria Manghi e Ilenia Malavasi, insieme alla dirigente del Servizio Scuola Anna Campeol - attraverso uno stanziamento di circa 55.000 euro che permetterà di attivare una settantina di queste "preziose figure di coetanei, spesso universitari, che non sostituiscono gli educatori e soprattutto gli insegnanti di sostegno, ma integrano la loro attività a scuola e a casa contribuendo alla crescita degli studenti disabili".
"Una riproposizione non scontata, considerando le difficoltà finanziarie delle Province, di un progetto innovativo avviato da tempo ed al quale teniamo particolarmente, con il quale surroghiamo quanto dovrebbe fare lo Stato – ha sottolineato il presidente Giammaria Manghi – Qui in Emilia il rapporto tra alunni disabili e insegnanti di sostegno è ancora favorevole, ma comunque insufficiente, e da tempo sono gli enti i locali a sopperire: dai Comuni con gli educatori introdotti alla fine dello scorso millennio alle Province con progetti come il Tutor".
Nell'occasione, il presidente della Provincia di Reggio Emilia ha poi annunciato un altro importante sforzo prodotto da Palazzo Allende a favore delle scuole, che sarà particolarmente apprezzato anche dalle società sportive: "Abbiamo dotato tutte e 12 le palestre di scuole superiori della città di un defibrillatore, adeguandoci alla norma, ma soprattutto alla sostanza – ha detto Manghi – Si tratta infatti di uno strumento importantissimo per salvare, in caso di arresto cardiaco, la vita non solo di chi quotidianamente frequenta le nostre scuole, ma anche delle migliaia di giovani, e non solo, che dopo l'orario scolastico utilizzano le nostre palestre. Ovviamente spetterà ai singoli istituti far sì che i defibrillatori vengano correttamente posizionati, così come le società sportive che gestiscono le strutture dovranno provvedere agli opportuni corsi di formazione".
Queste le dodici palestre di Reggio Emilia dotate di defibrillatore: le 2 del liceo scientifico Moro, Zanelli, Filippo Re, Scaruffi-Levi-Tricolore (l'unica che ne era già dotata grazie a una donazione), Iti Nobili, Secchi e Matilde di Canossa al polo di via Makallè, liceo Ariosto-Spallanzani, Motti (Scuole Verdi) di via Cialdini, Galvani-Jodi e liceo Chierici.
Tornando ai Tutor, la vicepresidente Ilenia Malavasi ha ribadito come questo progetto confermi – al pari di quello attivato con il sostegno dell'Associazione italiana dislessia a favore degli studenti con disturbi specifici di apprendimento – "una volontà politica di grande attenzione verso la disabilità all'interno della scuola da parte di chi, come la Provincia, crede fermamente nel diritto allo studio e nelle pari opportunità". "Pur non avendo potuto coprire, per carenza di risorse, tutte le oltre 300 domande presentate dalle scuole, la settantina di tutor che potremo attivare garantiranno comunque un sostegno prezioso ad altrettanti ragazzi e alle loro famiglie", ha aggiunto Malavasi ricordando anche i "650mila euro di fondi ministeriali che la Provincia ha potuto da poco ripartire tra i Comuni, che ogni anno sostengono tra educatori e trasporti una spesa di ben 1,8 milioni a favore dei disabili".
Infine, la vicepresidente ha presentato l'ultima edizione della guida di Polaris, in distribuzione proprio in queste giorni nelle scuole medie, "strumento fondamentale per i circa cinquemila ragazzi che tra il 16 gennaio e il 6 febbraio dovranno iscriversi alle superiori, che avranno così modo di valutare la ricca offerta formativa delle nostre scuole per una scelta, si spera, il più possibile consapevole".
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Maurizio La Macchia della Provincia e Francesco Boni del Comune di Montecchio a Camerino con il Nucleo di valutazione regionale integrato per eseguire i rilievi di agibilità degli edifici.
Reggio Emilia, 6 dicembre 2016
Non c'è solo l'aiuto economico, quello che – attraverso la raccolta di fondi avviata dalla Provincia di Reggio Emilia – punta a ricostruire la scuola elementare di Montegallo. Il sostegno alle popolazioni terremotate del Centro Italia assicurato da Provincia e Comuni reggiani passa anche attraverso il personale inviato in queste settimane per partecipare alle attività di esecuzione dei rilievi di agibilità degli edifici, al fine di consentire al più presto il rientro dei cittadini nelle proprie case o – in caso negativo - confermare lo stato di inagibilità delle abitazioni.
Sono state 6 le squadre di tecnici di pubbliche amministrazioni emiliano-romagnole coordinate dall'Agenzia regionale di Protezione civile da poco rientrate, dopo una settimana trascorsa al Centro operativo comunale di Camerino, uno dei paesi più colpiti della provincia di Macerata. Tra di loro anche due ingegneri reggiani - Maurizio La Macchia del Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia e Francesco Boni del Servizio Lavori pubblici del Comune di Montecchio – che fanno parte del Nucleo di valutazione regionale integrato (Nvri) avendo conseguito l'apposita idoneità di agibilitatori presso la Regione Emilia Romagna.
(Fonte: Provincia di Reggio Emilia)