Provincia di Reggio Emilia
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Nuovo servizio attivato dalla Provincia di Reggio Emilia: sorvolata la Sp 9 per verificare lo stato delle pareti rocciose prima e dopo la galleria di Civago.
Reggio Emilia, 11 agosto 2016
Ha debuttato oggi il nuovo servizio attivato dalla Provincia di Reggio Emilia, grazie alle moderne tecnologie, sul fronte della sicurezza stradale: l'utilizzo di droni per verificare lo stato delle pareti che fiancheggiano le strade provinciali. Questa mattina la Polizia provinciale ha infatti affiancato la responsabile del Reparto Sud del Servizio Manutenzione strade e il sorvegliante stradale per controllare, attraverso un drone che ha sorvolato la zona, lo stato delle pareti rocciose che costeggiano la Sp 9 prima e dopo la galleria di Civago, nel comune di Villaminozzo. Questo tratto di provinciale è stata infatti oggetto spesso, in passato, di cadute di pietre anche di grosse dimensioni, tanto che alcune pareti sono munite di reti paramassi.
"Come un po' tutto l'Appenino, si tratta di pareti estremamente friabili per cui anche a causa degli eventi atmosferici che sempre più spesso si verificano, è opportuno verificarne la tenuta – spiega il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi – Le videoriprese effettuate attraverso il drone saranno utilissime per verificare lo stato delle pareti rocciose, anche nei punti più impervi, e disporre eventuali operazioni di disgaggio o installazioni di nuove reti paramassi. Grazie a questo innovativo servizio, che nelle prossime settimane verrà effettuato anche in altri punti critici, la Provincia di Reggio Emilia conferma dunque il proprio costante impegno sul fronte della sicurezza stradale, una delle principali competenze rimaste in carico al nostro ente dopo la riforma, ed anche la capacità della Polizia provinciale nell'aggiornare la propria operatività per venire incontro alle esigenze della 'nuova' Provincia".
(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Dalla nuova piazza alla rotatoria di viale Europa, dalla ciclopedonale di via Beviera alla messa in sicurezza di via Bondeno tanti cantieri grazie alla collaborazione tra enti e tra pubblico e privato.
Reggio Emilia, 9 agosto 2016
Dalla riqualificazione di piazza Garibaldi alla rotatoria di viale Europa, dalla pista ciclabile per San Michele a quella interprovinciale Matildica, alla messa in sicurezza di via Bondeno sono davvero tanti i cantieri in corso a Bagnolo in Piano. Il punto sullo stato dei lavori – resi possibili grazie alla sinergia tra enti, ma anche alla collaborazione tra pubblico e privato –è stato fatto ieri mattina a Palazzo Allende dal presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, che ha finanziato o progettato alcuni interventi, e dallo stesso sindaco Paola Casali con l'assessore ai Lavori pubblici Nicola Scialoia e il responsabile dell'Area Daniele Soncini.
"Si tratta di interventi davvero significativi, ancor più in questo periodo di carenza di risorse pubbliche, che confermano come la sicurezza stradale rappresenti una priorità importante per il Comune di Bagnolo", ha detto il presidente della Provincia Giammaria Manghi, soffermandosi in particolare sull'intervento progettato e curato da Palazzo Allende di trasformazione in rotatoria dell'incrocio semaforico tra la Sp 3 e la Sp 40, "che porta a sistema una serie di interventi di miglioramento dei collegamenti tra Reggio Emilia e l'area nord del nostro territorio e che verrà inaugurata il 4 settembre in occasione della Fiera".
"Solo nel corso di quest'anno il Comune di Bagnolo ha fino ad oggi investito oltre 400.000 euro sulla manutenzione del proprio patrimonio, con un impegno pari a circa il 60% delle disponibilità previste a bilancio - ha spiegato il sindaco Paola Casali – Importante è stata la collaborazione con i privati, ma anche con altri enti pubblici a partire dalla Provincia che continua a confermare anche con la nuova amministrazione e dopo la riforma la propria utilità". "Restano altri interventi da predisporre e realizzare entro la fine dell'anno tra cui, uno dei più importanti, il rifacimento delle grondaie del cimitero urbano che, nei mesi scorsi, è stato più volte oggetto di furti che hanno causato la quasi totale asportazione delle lattonerie in rame. Il lavoro verrà certamente realizzato prima dell'inverno e comporterà una spesa di circa 65.000 euro", ha aggiunto il sindaco annunciando per i prossimi mesi "altri investimenti per la manutenzione dei giochi nei parchi pubblici per 17.000 euro, il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale per altri 25.000 e un bel pacchetto di asfaltature, che saranno seguite dalla Provincia come stazione unica appaltante, per 157.000 euro".
Il dettaglio dei principali cantieri è stato illustrato dall'assessore ai Lavori pubblici Nicola Scialoia, a partire dal "rifacimento di piazza Garibaldi che abbellirà il cuore di Bagnolo, favorendone una maggiore vitalità anche di sera, dalla nuova rotatoria che renderà più sicuro e scorrevole il traffico verso il capoluogo e verso la Bassa e da una serie di interventi di mobilità sostenibile e più sicura, come la ciclopedonale di via Beviera, il tombamento dei fossati lungo via Bondeno e il prossimo percorso ciclopedonale Le Rotte–via Ponte Forca nell'ambito della ciclabile Matildica denominata "Via del Volto Santo", che già oggi vede comunque percorribile in ghiaietto via Casaletto".
Trasformazione dell'incrocio semaforico in rotatoria tra la Sp 3 e la Sp 40
L'intervento in corso di realizzazione consiste nella razionalizzazione e messa in sicurezza dell'intersezione tra la Sp 3 e la Sp 40, attraverso l'eliminazione degli impianti semaforici e la realizzazione di una rotatoria di medie dimensioni, con diametro esterno pari a 50 metri. Con questa opera si completa di fatto l'asse viario che collega Reggio Emilia a Novellara, dando continuità ai flussi viari in direzioni Nord-Sud (e viceversa), ma nel contempo migliorando e agevolando l'attraversamento del nodo determinato dall'incrocio di questo importante asse viario con la Sp 40 proveniente da Cadelbosco.
L'opera progettata e realizzata dalla Provincia di Reggio Emilia fu finanziata dal Comune di Bagnolo attraverso un accordo di programma all'interno del progetto più esteso dell'asse Reggio Emilia-Bagnolo –Novellara-Reggiolo.
Costo complessivo dell'intervento: 350.000 euro.
Ditta affidataria – Zannini Roberto di Castelnovo Monti .
Riqualificazione di piazza Garibaldi
L'intervento, già in avanzato stato di realizzazione, prevede la completa riorganizzazione della piazza sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista viabilistico, con la riqualificazione e il restauro delle facciate degli edifici pubblici che si affacciano sulla stessa (Municipio e teatro). I lavori hanno previsto la sostituzione della pavimentazione, con l'utilizzo di pietra naturale e blocchetti in cemento, la revisione architettonica degli spazi con identificazione di zone pedonali e zone carrabili e il totale rifacimento del sagrato della chiesa con pietra naturale bianca. Alla fine dei lavori, previsto per dicembre, si avrà uno spazio completamente rinnovato con nuovi arredi, piantumazioni importanti e una illuminazione a basso consumo energetico. Il cantiere sottoposto all'alta sorveglianza della Soprintendenza ai Beni Architettonici dell'Emilia Romagna, ha interessato anche la zona del Torrazzo, sotto il quale è stato realizzato un monumento ai patrioti bagnolesi caduti durante le guerre e la resistenza partigiana.
Costo complessivo dell'intervento 2 milioni 493.00 euro di cui:
1° e 2° stralcio in capo all'attuatore privato, pari ad € 2.186.000,00;
3° stralcio in capo al Comune di Bagnolo, pari ad € 307.000,00.
Attuatore privato Unieco soc. coop.
Manutenzione straordinaria di via Bondeno
L'intervento, già ultimato, è consistito nella messa in sicurezza di un tratto di strada con pericolosi cedimenti laterali, attraverso il tombamento di un fossato laterale e la successiva riasfaltatura del manto stradale in grado di ripristinare la corretta geometria e superficie viaria.
Seguiranno, alla fine della stagione irrigua, i lavori di rifacimento e consolidamento di un parapetto in muratura del ponticello di attraversamento del Cavo Bondeno.
Costo complessivo dell'intervento 92.000 euro
con compartecipazione privata dell'Azienda agricola Simonazzi Aurelio, Ernesto e Landini Mirte di Bagnolo.
Ditte affidatarie: F.lli Gazzini Srl di Correggio, P.A.L. Sas di Castellarano e Gruppo Edile Lerose Snc di Bagnolo.
Messa in sicurezza della Sp47 (via Beviera)
La Sp 47 è l'unica strada che collega direttamente Bagnolo a Correggio e per questo motivo presenta elevati flussi di traffico. Le dimensioni e la conformazione ne fanno un'arteria pericolosa soprattutto per i ciclisti e per i residenti. Lo scorso anno la Provincia di Reggio Emilia, il Comune di Bagnolo e Il Consorzio di bonifica Emilia Centrale, hanno sottoscritto un accordo di programma che prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale da realizzare a lato dell'arteria viabilistica, attraverso il tombamento di un canale di distribuzione irrigua. I lavori di tombamento sono terminati ed entro l'autunno si procederà con la realizzazione della stratigrafia di fondazione della ciclabile che verrà asfaltata l'anno prossimo. A questo si affiancheranno l'abbattimento di alberi pericolosi posti sul ciglio stradale e la realizzazione di alcuni attraversamenti pedonali. Questa importante collaborazione tra gli enti del territorio permetterà così di migliorare la sicurezza e dare una nuova infrastruttura ai residenti.
L'importo complessivo per il Comune di Bagnolo sarà di circa 120.000 euro
La progettazione dell'opera è stata curata dalla Provincia di Reggio Emilia, l'esecuzione del primo stralcio, in corso di realizzazione , dal Consorzio di bonifica.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Approvato anche il Bilancio previsionale 2016, nonostante altri 28 mln di tagli (70 in quattro anni). Venduta la caserma Cc, finanziata oltre a Ponterosso anche la nuova scuola in via Fratelli Rosselli. Manghi: "Risultato straordinario, serve riforma strutturale che dia risorse certe per strade e scuole."
Reggio Emilia, 28 luglio 2016
E' un bilancio previsionale 2016 da 121 milioni di euro – 21,9 dei quali previsti per investimenti nonostante gli ulteriori 28 milioni che Palazzo Allende dovrà restituire allo Stato a causa della spending-review – quello che il Consiglio provinciale di Reggio Emilia ha approvato oggi pomeriggio (7 favorevoli, astenuti i 2 consiglieri di Terre reggiane), dopo il positivo passaggio di lunedì nell'Assemblea dei sindaci.
Per il presidente della Provincia Giammaria Manghi - che ne ha illustrato stamattina i contenuti alla stampa insieme al segretario generale Alfredo Tirabassi e alla dirigente del Servizio Bilancio Claudia Del Rio - "chiudere per il secondo anno con i conti in ordine" rappresenta un "risultato straordinario considerando le condizioni in cui abbiamo dovuto operare e un contesto nazionale che vede ben 15 Province che ancora non sono state in grado di approvare il consuntivo 2015".
La presentazione del Bilancio previsionale 2016 ha fornito anche lo spunto per una riflessione di metà mandato sul percorso verso l'approdo finale della riforma delle Province, avviatasi con la Legge Delrio del 2014, ed alla vigilia del referendum costituzionale del prossimo autunno.
"E' stato un biennio che ha ridefinito l'ente, le sue funzioni e la sua pianta organica, e questo Bilancio previsionale 2016 fa proprio il punto finale del dimezzamento della spesa per il personale che eravamo tenuti a rispettare, portandola dai 15 milioni del momento di entrata in vigore della Legge Delrio agli attuali 7,5 milioni", ha detto il presidente Manghi, precisando che il personale nello stesso periodo è sceso da 356 a 222 persone, "compresi alcuni dipendenti in comando e altri prossimi alla pensione e, soprattutto, senza alcun esubero".
"Al di là della soddisfazione, resta in ogni caso un problema strutturale di finanziamento delle Province o, se passerà il referendum, delle Aree vaste, perché noi comunque abbiamo esaurito ogni bonus e ci siamo giocati tutte le carte che avevamo a disposizione per fronteggiare un taglio di altri 28 milioni, dopo la quarantina del triennio precedente, in termini di spending-review", ha aggiunto il presidente ricordando come "comunque questo bilancio, che ancora una volta è annuale e non triennale come sempre avvenuto, sia stato possibile grazie a due eventi straordinari: l'eliminazione da parte del Governo delle sanzioni per il mancato rispetto del Patto stabilità, e una virtuosa gestione dell'ente che ci ha permesso di utilizzare un avanzo libero di oltre 4 milioni per il perseguimento del pareggio di bilancio".
I tagli dello Stato
A rendere esplicite le difficoltà in cui anche la Provincia di Reggio Emilia ha dovuto ad operare – oltretutto in un contesto normativo in continua evoluzione – bastano i numeri del sacrificio richiesto in termini di restituzioni allo Stato per la spending-review: 28,7 milioni dopo i 21,8 dello scorso anno, gli 11,4 del 2014 e i 7,6 del 2013. In totale, quasi 70 milioni di tagli negli ultimi quattro anni a fronte di una media di 2 milioni annui del periodo 2007-2012.
A questo si aggiunge il progressivo calo delle entrate tributarie – che sono fondamentalmente rappresentate da Rc-auto e Imposta provinciale di trascrizione (Ipt) – scese dai 49,2 milioni del 2012 ai 45,3 del Bilancio previsionale 2016.
Gli investimenti
"Ciò nonostante, anche per il 2016 abbiamo previsto investimenti per 21,9 milioni di euro, in massima parte destinati a edilizia scolastica e universitaria (8,1 mln), mobilità e conservazione strade (7,1) e nuove infrastrutture stradali (5,6)" - ha annunciato il presidente Manghi - Questo è stato possibile grazie a leve finanziarie inedite e purtroppo non facilmente ripetibili per una Pubblica amministrazione, a partire dalla vendita del nostro patrimonio immobiliare: proprio ieri siamo andati a rogito per la cessione della caserma dei carabinieri di corso Cairoli a Investimenti Immobiliari Italiani Sgr, la società di gestione di fondi comuni di investimento immobiliare istituita nel 2013 dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per 2,4 milioni di euro, che si aggiungono agli 1,6 milioni della vendita dei magazzini ex Car".
Ora la Provincia proverà a promuovere anche la cessione di due edifici tanto storici quanto preziosi, che potrebbero insieme fruttare altri 8 milioni: l'ex Ospedale psichiatrico giudiziario, "un complesso cruciale per l'assetto e la qualificazione della città", e Palazzo Trivelli in via San Giovannino.
Fondamentale anche il sostegno avuto dalla Regione Emilia-Romagna, che ha consentito il finanziamento di due importanti opere pubbliche prese in carico dalla precedente amministrazione: "Oltre al secondo stralcio della Variante di Ponterosso a Castelnovo Monti, grazie a 2,4 milioni della Regione - che si sommano a 1,8 milioni che avevamo accantonato e a 900.000 euro di parte del ricavato della vendita della caserma – abbiamo coperto dal punto di vista finanziario anche la nuova scuola di via Fratelli Rosselli destinata a ospitare il "Secchi" così da dare più spazi al Polo di via Makallé".
Province o Aree vaste, servono risorse certe
"Ma se sul fronte delle scuole sono comunque garantiti investimenti significativi grazie anche ai mutui Bei, che consentiranno tra l'altro il raddoppio del "Gobetti" di Scandiano, o alla nostra decisione di sforare il Patto di stabilità che permetterà l'adeguamento sismico del liceo "Chierici" di Reggio, altrettanto non si può dire per l'altra nostra funzione fondamentale, ovvero la manutenzione e, dunque, la sicurezza delle strade – ha affermato Manghi – Stiamo per appaltare opere per circa 2 milioni, ma sono risorse insufficienti a garantire la manutenzione a cui siamo abituati sui circa mille chilometri di strade provinciali".
"Credo sia assolutamente indispensabile una modifica di natura strutturale del sistema di finanziamento degli enti di secondo grado delineati dalla riforma che, Provincia o Area vasta che siano dopo il referendum, dovranno comunque continuare a garantire innanzitutto la sicurezza di strade e scuole e, dunque, dei cittadini - ha concluso il presidente Manghi – Condivido il percorso che si è ipotizzato per rinunciare a entrate tributarie dirette come Rc-auto e Ipt, anche perché le imposte sono proprie di un ente eletto direttamente dai cittadini e noi non lo siamo più, e surrogare questa mancate entrate con finanza derivata, assegnando alle Province le risorse necessarie a provvedere alle proprie funzioni, sulla base di costi standard ed effettive esigenze".
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)