La Provincia di Reggio Emilia informa che da oggi, martedì 19 marzo, la Sp 79 Cerezzola-Feriolo è nuovamente percorribile anche dai veicoli di massa a pieno carico superiore a 20 tonnellate nel tratto di strada, in comune di Canossa, interessato dal cedimento della scarpata di valle.
Confermata, invece, la circolazione a senso unico alternato, regolata da impianto semaforico, e con limite di velocità a 30 km/h fino alla conclusione dei lavori di sistemazione della scarpata, arrivati in prossimità della quota del piano viabile.
Senso unico alternato e limite di velocità a 30 km/h anche sulla Sp 28, per un tratto di circa 700 metri nel centro abitato di Montecchio, per consentire lo svolgimento di interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali e ciclo-pedonali.
I provvedimenti saranno in vigore tutti i giorni, dalle 8,30 alle 18, fino al termine dei lavori.
Per info in tempo reale sulla viabilità e in caso di eventuali emergenze consultare il profilo Twitter della Provincia di Reggio Emilia @ProvinciadiRE.
La Variante di Ponterosso – destinata a eliminare una curva a gomito in forte pendenza che in caso di ghiaccio o di nevicate, anche lievi, rischiava ogni volta di paralizzare il traffico sulla Statale 63, unica via d'accesso da e per Castelnovo Monti – è da oggi finalmente una realtà. E in tantissimi, oggi pomeriggio, hanno festeggiato la sua inaugurazione da parte del presidente Giorgio Zanni, del sottosegretario Giammaria Manghi e del sindaco Enrico Bini in rappresentanza dei tre enti – Provincia, Regione e Comune – che hanno voluto pervicacemente portare a termine un'opera da 9 milioni che, dopo la conclusione del primo lotto a inizio 2015, ha dovuto superare gli scogli dei provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (spending review) adottati dal Governo Monti e, successivamente, la crisi della cooperativa Unieco.
"E' la prima volta in cui con la fascia azzurra inauguro un'opera così importante, per me è un piacere e un onore e ringrazio tutti per l'affetto che state dimostrando, che non è scontato, perché oggi festeggiamo la conclusione di un cantiere atteso da tempo, ritardato non a causa della volontà politica delle amministrazioni locali, ma dal contesto nazionale – ha detto il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni - A me oggi tocca il compito di calciare un rigore con il portiere che si è già lanciato da una parte, e di questo ringrazio chi mi ha preceduto: Sonia Masini, che avviò l'opera, e Giammaria Manghi, che con la sua azione istituzionale dirompente consentì di rifinanziare un'opera strategica che era stata bloccata dai vincoli della spending review".
Da parte sua l'ex presidente Manghi, oggi sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, ha ricordato proprio l'impegno del governo regionale per Ponterosso, ma più in generale per il territorio reggiano, "un impegno che è proseguito nel tempo fino ai giorni nostri, con i 2,4 milioni di euro di fondi regionali stanziati nel 2018 e un altro milione già in questo primo scorcio del 2019". "Questa Variante dimostra che con una volontà coesa si può, nonostante tutto, arrivare fino in fondo ad un'opera utile alla collettività", ha aggiunto Manghi. Anche il sindaco Enrico Bini ha infine ringraziato il suo predecessore Marconi, i privati che hanno contribuito all'ultimo accordo e i tanti castelnovesi "che in tutti questi anni si sono impegnati per portare a termine questo percorso complicato e consegnarci oggi quest'opera, fortemente voluta da tutta la comunità".
Dopo la benedizione e il tradizionale taglio del nastro tricolore - con tanti cittadini che, oltre agli amministratori, hanno voluto portarsene a casa un pezzetto per ricordo – la cerimonia, allietata dalla Banda musicale di Felina, si è conclusa con un brindisi allo Sport Wellness Village Onda della Pietra.
I costi
Il costo complessivo del progetto integrato (I e II lotto) è di poco più di 9 milioni di euro, compresi gli interventi di miglioramento della stabilità dei versanti.
Il primo lotto della Variante – da Croce al Centro sportivo - è stato completato a inizio 2015 per un importo di 5,4 milioni così suddivisi: 3,1 mln della Regione Emilia-Romagna nell'ambito del Documento Unico di Programmazione (Dup); 1,8 mln della Provincia di Reggio Emilia; 0,5 mln del Comune di Castelnovo Monti attraverso l'alienazione della ex sede Agac.
L'appalto del secondo lotto della Variante - per un importo di 3 milioni 650.000 euro – è stato finanziato dalla Provincia con 2 milioni 630.000 euro (1,3 dei quali provenienti dalla vendita dei magazzini ex-Car in via Lombroso), per 1 milione dalla Regione Emilia-Romagna e per i restanti 20.000 euro attraverso una specifica convenzione tra il Comune e un pool di aziende e associazioni di categoria (Emilbanca, Banca Popolare Emilia-Romagna, Cna, Coldiretti, Confartigianato-Lapam, Confcooperative, Confederazione italiana agricoltori, Confesercenti, Credito emiliano, Far Srl di Ramiseto e Legacoop Emilia Ovest).
La scheda tecnica
La Variante di Ponterosso, lunga complessivamente 1.250 metri, corre prevalentemente a mezza costa con inizio, salendo da Reggio Emilia, dalla rotatoria sulla Statale 63 in località Croce: dopo un tratto di 750 metri (il primo lotto concluso nel 2015) si raccorda con il Centro sportivo e la zona Peep con uno svincolo a rotatoria per poi innestarsi nuovamente con una rotatoria sulla Statale 63 (via Micheli) dopo un tratto di ulteriori 500 metri (il secondo lotto inaugurato oggi), realizzati parte in sede nuova e parte attraverso l'adeguamento di via Fratelli Cervi.
Si tratta di una strada di categoria C1 con larghezza complessiva di 10,50 metri costituita da due corsie di 3,75 metri. Il progetto integrato coniuga l'obiettivo di effettuare la realizzazione dell'infrastruttura viaria con l'individuazione di soluzioni progettuali volte a incrementare la stabilità dei versanti.
Il progetto esecutivo elaborato da Binini Partners sulla base del progetto definitivo della Provincia prevede due rotatorie, entrambe a tre bracci: in località Croce e nei pressi del Centro sportivo, con diametro esterno rispettivamente di 34 metri e 37 metri..
Il ponte sul rio Salati, a unica campata di 31,40 metri di luce, ha un impalcato costituito da travi prefabbricate e completato superiormente in opera con soletta in cemento armato. Il progetto integrato realizzato dalla Provincia ha previsto anche opere di sostegno con paratie tirantate per mettere in sicurezza tutto il versante e garantire lunga vita all'opera, con la posa di circa 1,5 chilometri di strutture berlinesi (980 metri a monte, 445 a valle). Sull'intera Variante è stato posto in opera un conglomerato bituminoso modificato tipo Splittmastix. Sono state inoltre realizzati barriere fonoassorbenti, barriere di sicurezza stradale e impianti di illuminazione. Per l'allontanamento e gestione dell'acqua superficiale e profonda, a protezione del rilevato stradale e per la stabilità dei terreni attraversati, sono stati impiegati dreni sub-orizzontali, trincee drenanti in calcestruzzo alveolare e geocompositi drenanti, anche in abbinamento fra loro, mettendo in campo soluzioni altamente tecnologiche e innovative.
L'intervento è stato coordinato dal Servizio Infrastrutture della Provincia di Reggio Emilia. Progettazione e direzione lavori: Binini partners srldi Reggio Emilia. Imprese esecutrici: I lotto mandataria Società italiana pietrisco spa di Parma, mandanti: Iembo Michele srl di Noceto, Ve.i.co.pal srl di Parma , C.a.m.a.r. soc. coop. di Reggio. II lotto: Iembo Michele srl di Noceto.
Il gran giorno è arrivato. Domani pomeriggio la Variante di Ponterosso – destinata a eliminare una curva a gomito in forte pendenza che in caso di ghiaccio o di nevicate, anche lievi, rischiava ogni volta di paralizzare il traffico sulla Statale 63, unica via d’accesso da e per Castelnovo Monti – verrà finalmente inaugurata.
Quattro dopo la conclusione del primo stralcio (5,4 milioni di euro) – 750 metri da Croce al Centro sportivo – sono stati infatti ultimati gli ultimi 500 metri (3,4 milioni), realizzati parte in sede nuova e parte attraverso l'adeguamento di via Fratelli Cervi, fino alla rotatoria su via Micheli. Da domani sarà dunque possibile bypassare il quasi chilometro e mezzo di Statale 63 che, con i suoi impegnativi tornanti, da sempre rappresentava uno dei punti più critici della viabilità provinciale.
I provvedimenti di contenimento della spesa pubblica (spending review) adottati dal Governo Monti e, successivamente, la crisi della cooperativa Unieco – che ha comportato una riaggiudicaziozione dell’appalto alla Iembo Michele srl di Nocetolo di Parma nel maggio 2017 - i principali ostacoli che la Variante ha dovuto superare nel corso di questi anni. “Dal punto di vista finanziario, per completare l’opera sono risultati fondamentali il piano di alienazione del patrimonio immobiliare non più stratetico per l’ente avviato dalla Provincia dopo la riforma Dlerio, ed in particolare il milione e 300.000 euro incassati con la vendita dei magazzini ex Car – sottolinea il presidente Giorgio Zanni – nonché i contributi della Regione Emilia-Romagna e il coinvolgimento di partner privati che il Comune di Castelnovo Monti è stato in grado di assicurare: grazie a questo lavoro di squadra è ora possibile inaugurare un’opera davvero strategica per Castelnovo e per tutta la nostra montagna”.
All’inaugurazione della Variante di Ponterosso a Castelnovo Monti, in programma domani, venerdì 15 marzo, alle 15.30 a Castelnovo Monti, oltre al presidente della Provincia Giorgio Zanni interverranno anche Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi, presidente e sottosegretario alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, ed il sindaco di Castelnovo Monti Enrico Bini. La cerimonia sarà allietata dalla Banda musicale di Felina e, dopo il taglio del nastro alla rotatoria nei pressi del Centro sportivo, è previsto un brindisi allo Sport Wellness Village Onda della Pietra.
Albareto, Bedonia, Borgotaro, Compiano e Valmozzola i Comuni interessati dagli interventi. Eseguiti drenaggi, sistemazioni idrogeologiche e pavimentazioni di strade
Appennino Parmense (PR) – Se in pianura l'inverno si attesta su livelli di precipitazioni bassi per quantità e intensità, nei comprensori della montagna la pioggia e la neve cadute nelle scorse settimane hanno fatto registrare diversi casi di criticità idrogeologiche. E le maestranze del Consorzio della Bonifica Parmense si sono prontamente attivate per attuare i necessari interventi di manutenzione contro le criticità geomorfologiche causate dal dissesto.
Diverse le strade di bonifica della montagna interessate dai lavori degli uomini dell'ente: la strada San Quirico – Case Beccarini, nel Comune di Albareto; la strada Molino di Romezzano – Spora, nel Comune di Bedonia; le strade Caffaraccia e Ostia – Tiedoli – Lavacchielli, nel Comune di Borgo Val di Taro: in tutte è stato effettuato il ripristino della pavimentazione in conglomerato bitumoso.
Rifacimento del manto stradale anche nel Comune di Compiano, sulla strada Ponte Ingegna – Strela. Sempre nel comprensorio di Compiano gli uomini della Bonifica Parmense hanno portato a termine l'intervento di sistemazione idrogeologica a protezione della viabilità comunale di Caboara, in località Arola, realizzando una scogliera in massi di controripa e alcune opere drenanti, oltre al ripristino della massicciata stradale e la pavimentazione della carreggiata.
Infine un importante intervento sulla strada di bonifica Pieve – Vetice – Costa d'Asino, nel Comune di Valmozzola: qui, oltre alla realizzazione di drenaggi, sono stati ricostruiti il corpo e la massicciata stradale e ripristinata la pavimentazione.
Un cassone di un camion ha preso fuoco nel primo pomeriggio di ieri obbligando la chiusura della tangenziale nord di Parma tra gli svincoli di via Venezia e Via Mantova. Il fuoco, che ha preso origine dal cassone del camion, ha impegnato le squadre dei Vigili del Fuoco per molte ore, tant'è che alle 18,30 il cassone era ancora fumante e una lunghissima coda di automezzi era bloccata per tutta la tratta precedente.
Il camionista, accortosi di quanto stava succedendo nel cassone, ha prontamente fermato il mezzo e staccato la motrice dal rimorchio limitando così le conseguenze dell'incidente.
I Vigili del Fuoco hanno lavorato fino a tarda notte per domare l'incendio dell'autoarticolato trasportante materiale cartaceo per macero.
Ben 17 milioni di interventi su strade e ponti della Provincia di Reggio Emilia. E' il Piano delle opere pubbliche 2019 che il presidente della Provincia, Giorgio Zanni, ha presentato questa mattina insieme al consigliere delegato ed al dirigente alle Infrastrutture Andrea Carletti e Valerio Bussei.
"Per la prima volta da alcuni anni, grazie al piano pluriennale straordinario varato dal Governo Gentiloni nel 2018 per ovviare alla carenza di risorse delle Province, siamo in grado di passare da una manutenzione legata all'emergenza ad una manutenzione programmata che ci consentirà di risolvere diverse criticità", ha spiegato il presidente Zanni sottolineando come "ai fondamentali contributi dello Stato, ed anche della Regione Emilia-Romagna, si sommino le risorse che la Provincia è stata comunque in grado di stanziare mantenendo in questi anni i conti in ordine e i cofinanziamenti che diversi Comuni assicureranno per ulteriori opere finalizzate al miglioramento della sicurezza stradale".
Manutenzione. Il programma degli investimenti è stato del resto predisposto dopo un confronto con tutte le Unioni dei Comuni, per verificare le priorità dei territori. Ne è uscito un Piano complessivo da 17 milioni di euro – dei quali 7,6 dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e 2,8 dalla Regione Emilia-Romagna - destinati ai 970 km di strade provinciali (quasi 13 quelli costituiti da oltre 630 ponti e viadotti), in massima parte dedicati alla manutenzione stradale, con interventi di asfaltatura, potatura e sfalcio erba, rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, che partiranno a breve su tutto il territorio.
Ponti e viadotti. "Significativi anche gli investimenti per la sicurezza dei ponti, alla quale abbiamo assegnato quasi un terzo delle risorse – ha aggiunto il presidente Zanni – Si tratta di 5,2 milioni di euro, 3,8 dei quali per il ponte tra Guastalla e Dosolo grazie al Piano per interventi di emergenza sui ponti dell'asta del fiume Po varato dal MIT tra il 2017 e il 2018, destinati anche ai viadotti Saltino e Cerredolo della Sp 486R e ad altri ponti, tra cui quelli sul rio Sologno e sul rio Currada".
Frane. Poco più di 1 milione e 100.000 euro, in gran parte fondi regonali, sono stati destinati invece al ripristino della viabilità compromessa dalle frane: "Sulla Sp 8 a Polcione di Toano i lavori dovrebbe iniziare già in aprile, mentre per Pioppa di Villaminozzo e Rosano di Vetto abbiamo ultimato indagini geognostiche e relazioni geologiche, stiamo per eseguire la progettazione esecutiva", ha detto il consigliere delegato Andrea Carletti. Per quanto riguarda Vaglie di Ligonchio, la frazione in comune di Ventasso dove la Sp 91 era stata momentaneamente interrotta in passato da due frane, "per quella del 2017, la più grave, è in corso la progettazione esecutiva di un intervento da 700.000 euro, cofinanziato da Provincia e Regione, mentre per quella attivatasi ai primi di febbraio abbiamo richiesto all'Agenzia per la Sicurezza territoriale e Protezione civile della Regione Emilia-Romagna uno stanziamento di 200.000 euro per somma urgenza", ha aggiunto Carletti. Proprio sulle criticità legate al dissesto idrogeologico – complessivamente 90, che necessiterebbero di interventi per 12,7 milioni di euro, la Provincia di Reggio Emilia si è dotata da tempo di un piano, aggiornato praticamente in tempo reale, che sarà fondamentale per intercettare i prossimi finanziamenti, a partire da quelli annunciati dal Governo.
Sicurezza stradale.
Completano il quadro – come ha illustrato il dirigente al Servizio Infrastrutture, Valerio Bussei – 3 milioni e 274.000 euro (1,1 dei quali cofinanziati dai Comuni, 710.000 euro dalla Regione) per altri 13 interventi finalizzati a migliorare la sicurezza stradale: rotatorie -come quelle a Ponte Vettigano, San Faustino di Rubiera, Castellarano, Gualtieri e Tagliata di Guastalla - piste e passerelle ciclopedonali, attraversamenti protetti. "E' la riprova di come questo ente, nonostante il momento di difficoltà che le Province hanno attraversato, abbia saputo mantenere una piena dignità, trovando riscontro da parte dei Comuni, che si sono resi disponibili a cofinanziare numerosi interventi anche in considerazione della nostre capacità tecniche, in fase sia di progettazione sia di realizzazione delle opere", ha sottolineato il presidente Zanni, anticipando "ulteriori, potenziali risorse in arrivo grazie al prossimo avanzo di amministrazione, che intendiamo utilizzare per strade e scuole: altri 4 milioni circa, sperando che si arresti il crollo registrato nell'ultimo trimestre del gettito dell'Imposta provinciale di trascrizione, che rappresenta la nostra principale fonte di finanziamento".
Variante di Ponterosso. Questa mattina è stata anche annunciata l'inaugurazione della Variante di Ponterosso a Castelnovo Monti, in programma venerdì 15 marzo alle 15.30 a Castelnovo Monti, alla presenza anche di Stefano Bonaccini e Giammaria Manghi, presidente e sottosegretario della Regione Emilia-Romagna, e del sindaco Enrico Bini. "Finalmente siamo riusciti a completare, dopo i ritardi legati ai vincoli del Patto di stabilità del Governo Monti e alla crisi dell'Unieco, un'opera strategica per la nostra montagna", ha detto Zanni.
A seguito della chiusura del ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore, inutilizzato da due anni, e ad oggi in fase di lavori di ripristino, il ponte di San Daniele Po, è diventato essenziale per la viabilità ed il collegamento delle regioni Emilia - Romagna e Lombardia.
Ad oggi purtroppo lo stesso ponte riversa in condizioni davvero preoccupanti, e nei giorni scorsi abbiamo redatto una documentazione fotografica che ne attesta l'ulteriore peggioramento. Dalla documentazione fotografica in nostro possesso si evincono forti e peggiorati danni a più della metà delle travi del ponte Giuseppe Verdi. Un pericoloso deterioramento costante delle travi ed una cospicua quantità di crepe e dello "scheletro arrugginito" sono state messe in "sicurezza" tramite dei ponteggi metallici fissi. Una soluzione tampone che speriamo davvero possa dare gli effetti sperati.
Il ponte Verdi attualmente viene utilizzato a senso unico alternato senza alcun tipo di divieto per i mezzi pesanti. Gli ultimi stanziamenti statali hanno permesso dalla giornata del 4 marzo 2019 di avviare il cantiere per i primi lavori di restauro. Lavori che si svolgeranno senza la chiusura dello stesso e che non interromperanno l'alto passaggio dei veicoli che avverrà sempre a senso unico alternato.
Per la completa sistemazione del ponte occorrono 6 milioni di euro, ma intanto i veicoli continueranno a passare ad una velocità massima consentita di 30 km/h e per i mezzi pesanti sarà in vigore il limite di peso di 44 tonnellate.
Se in realtà non si può fare a meno di tenere il ponte aperto, vista l'assoluta necessità infrastrutturale atta a concedere il passaggio dalla provincia di Parma a quella di Cremona, ci auguriamo che siano effettuati rigorosi e costanti controlli sulla stabilità della struttura e delle forze dell'ordine, atti a verificare l'effettivo peso dei mezzi pesanti in transito sul ponte.
Siamo molto preoccupati e non vorremmo doverci ritrovare ad assistere a qualcosa di irriparabile e per questo chiediamo il massimo dell'impegno alle due province (Parma e Cremona). Abbiamo quindi ritenuto doveroso inviare quanto documentato alle province di Parma e Cremona, al sindaco di Roccabianca, e al commissario prefettizio di Polesine - Zibello.
Il coordinamento del gruppo
AMO - COLORNO
Ponte di Mamiano chiuso da venerdì 1° marzo a lunedì 4 per lavori. Dovranno essere rifatti i giunti di dilatazione del ponte. Per lavorare in sicurezza è d’obbligo la chiusura. Si è scelto di lavorare nel fine settimana per limitare i disagi.
Parma, 25 febbraio 2019 –
La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che il Ponte di Mamiano lungo la SP32 Pedemontana, a Panocchia sarà chiuso totalmente al traffico dalle ore 6 di venerdì 1° marzo 2019 alle ore 12 di lunedì 4 marzo.
La misura si è resa necessaria per sostituire i giunti di dilatazione del ponte, che risultano gravemente ammalorati. Le dimensioni del ponte, con la carreggiata stretta, impediscono altre soluzioni, già utilizzate su altri ponti (come il senso unico alternato).
Visto che non sarebbe possibile lavorare in sicurezza altrimenti, si è deciso per la chiusura ma, per limitare i disagi, i lavori verranno eseguiti per lo più nel fine settimana.
Fonte: Provincia di Parma - Ufficio stampa
Da lunedì 25 febbraio attivo il varco elettronico nell'Isola Ambientale della ZTL2, situato all'incrocio tra borgo Giacomo Tommasini – via Nazario Sauro.
Parma -
Da lunedì 25 febbraio sarà attivo il varco elettronico dell'Isola Ambientale dalle ZTL2 situato all'incrocio tra borgo Giacomo Tommasini e via Nazario Sauro. Da lunedì, quindi, i mezzi non autorizzati verranno sanzionati.
L'istituzione dell'Isola Ambientale nella ZTL2 rientra nel percorso intrapreso con la Riforma della Mobilità avviata dal Comune di Parma, in linea con quanto previsto dal PUMS – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile.
Tiziana Benassi, Assessore alle Politiche di Sostenibilità Ambientale, ha così commentato: “Far respirare il centro storico non solo durante le domeniche ecologiche, ma tutti i giorni, aprendo spazi ampi per famiglie e parmigiani. E’ il nostro salotto, lo dobbiamo curare e far vivere”
“Come condiviso quando partì la sperimentazione – ha spiegato l'assessore al Commercio, Cristiano Casa - l'obiettivo è quello di rendere questa zona più vivibile e confortevole per lo shopping ed il passeggio, nel rispetto delle esigenze di convivenza di tutti. I risultati positivi li abbiamo visti in tante città italiane, così come a Parma per via Farini, per esempio”.
Possono accedere all'Isola Ambientale della ZTL2 ( 0 – 24) tutti i veicoli elettrici, i residenti dell'Isola Ambientale che comprende le seguenti vie: borgo Pietro Torrigiani, via Nazario Sauro, piazzale Della Rosa, piazzale Sant'Apollonia, strada Ferdinando Maestri, strada Farini (da piazza Garibaldi e borgo Antini), strada dell'Università (da strada Cavestro a piazza Garibaldi), borgo del Carbone, borgo Giacomo Tommasini (da strada Repubblica a piazzale San Lorenzo), borgo della Salina, borgo Schizzati, borgo Caligarie, borgo Palmia, borgo San Silvestro (da borgo del Canale a via Nazario Sauro), borgo Tasso, borgo Santa Chiara D'Assisi, vicolo Cervi, vicolo Sant'Apollonia , vicolo Politi, vicolo Cinque Piaghe, vicolo Antini, vicolo Bianchi, vicolo San Tiburzio, vicolo Vallaria.
I non residenti con posto auto interno all'Isola Ambientale, taxi ed NCC, persone disabili munite di apposito contrassegno, veicoli di emergenza, forze dell'ordine, servizi pubblici e postali e veicoli diretti alle strutture ricettive.
Possono accedere dalle 9 alle 10.30 e dalle 15 alle 15.30 i titolari di attività all'interno dell'Isola Ambientale; chiunque debba effettuare operazioni di carico e scarico; ditte, imprese e artigiani per lavori manutentivi.
Possono entrare dalle 7 alle 10.30 e dalle 15 alle 15.30, i mezzi per consegna merci con caratteristiche ECOLOGISTICS.
Per orari differenziati e specifiche attività non strutturali è possibile fare riferimento a Infomobility Spa con l'acquisto di un Carnet da 10 accessi. Per attività temporanee, come i cantieri, è prevista l'autorizzazione in deroga della Polizia Municipale. Per attività commerciali, con particolari esigenze connaturate all’attività stessa, si invita a presentare specifica richiesta alla Commissione Tecnica Sosta.
Comune di Parma
Stamattina sopralluogo sul cantiere di Rossi, Bertocchi, Canova. Si sta rispettando il crono programma. Soddisfatti gli amministratori e anche il Comitato TrenoPonteTangenziale. Al lavoro contemporaneamente 4 squadre, 50 operatori, 15 mezzi d’opera. Entro la prossima settimana concluse le fondazioni dei 28 portali in acciaio.
Parma, 22 febbraio 2019 –
Stanno procedendo in linea con il cronogramma i lavori sul ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore, il 30% dell’opera è conclusa e si prevede che sarà rispettato il termine del 5 giugno 2019 per la fine lavori.
E’ quanto è emerso dal sopralluogo compiuto stamattina in cantiere dal Presidente della Provincia di Parma Diego Rossi con il Delegato alla Viabilità Giovanni Bertocchi, la sindaca di Colorno Michela Canova l’Assessore alla Viabilità Valerio Manfrini; erano presenti anche il progettista ing. Scaroni, i tecnici dell’Ati Micheli - Coimpa e i tecnici della Provincia di Parma Annoni e Botta, il Vice Presidente del Comitato “TrenoPonteTangenziale” Fausto Salvini.
Ecco lo stato di avanzamento dei lavori, illustrato dal direttore del cantiere Paolo Manfredi: come richiesto dalla Provincia di Parma, si conta di finire la parte di golena più a rischio di inondazioni entro due settimane; entro la settimana prossima saranno concluse le fondazioni dei 28 portali in acciaio che sorreggono le campate, un portale completo è stato terminato e il secondo è stato iniziato, gli acciai sono già in cantiere.
Al cantiere lavorano contemporaneamente circa 50 persone, in 4 squadre, con 15 macchine operatrici, tra escavatori, by-bridge e piattaforme elevatrici.
”C’è sempre grande attenzione da parte della Provincia di Parma nel seguire l’evolversi del cantiere - dichiara il Presidente Diego Rossi – Siamo soddisfatti: il sopralluogo ci conferma che le imprese stanno lavorando con precisione, attenzione e velocità, tutte le condizioni per rispondere positivamente alle attese dei cittadini. Massima la collaborazione da parte dei nostri tecnici e di quelli della Provincia di Cremona.”
“Anche per un profano come me è evidente che il cantiere procede bene, presupposto necessario per sperare in una conclusione dei lavori secondo i tempi prestabiliti e un lavoro ben fatto è garanzia anche per il futuro – ha affermato la sindaca di Colorno Michela Canova.
Parole positive anche dal Comitato TrenoPonteTangenziale: "Siamo molto contenti perché vediamo che i lavori vanno avanti in modo molto celere e il ponte viene rinforzato bene" ha dichiarato il vice presidente Fausto Salvini.
Fonte: Provincia di Parma