Di Gloria Callarelli 9 maggio 2022 (da “ricognizioni”) - Una volta si diceva segui i soldi. Oggi nella società del post Covid, per capire chi si trova nella cabina di regia delle scelte politiche, si dovrebbe dire “segui il farmaco”.
Un tedesco 60enne si fa vaccinare 90 volte per rivendere il Green Pass. Al momento ignoti gli effetti collaterali
In serata è arrivato il sì al ddl del Governo ed è stato approvato un nuovo decreto legge contro il Covid
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all'unanimità al nuovo decreto legge Covid che introduce l'obbligo di vaccino per gli over 50: potranno andare al lavoro solo se immunizzati o guariti dal Covid.
Il governo approva l'ennesimo provvedimento per tentare di fermare la crescita senza fine dei contagi ma la maggioranza si divide sull'introduzione dell'obbligo del super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi, con la Lega che dopo aver minacciato l'astensione deve incassare la 'linea' imposta del premier Mario Draghi sull'obbligo vaccinale ma ottiene la modifica della norma prevista dalla bozza entrata in Consiglio dei ministri: per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base.
Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l'obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l'esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. Per chi dovesse decidere comunque di non immunizzarsi è prevista una sanzione di 100 euro, anche questa una scelta introdotta in Cdm che nella bozza non era indicata. Per i 50enni scatta anche un altro intervento: dal 15 febbraio si potrà andare al lavoro solo con il super green pass. Una misura che vale sia per il privato e il pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo.
Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il superpass sarà assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione, "con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari", ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque "altro compenso o emolumento comunque denominato". Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato. In questo caso sono previste sanzioni: chi entra in un luogo di lavoro e non ha il super pass incorre in una sanzione erogata dal prefetto che va da 600 a 1.500 euro. E tornerà anche l'uso massiccio dello smart working: i ministri Brunetta e Orlando hanno firmato la circolare nella quale si sensibilizzano le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a utilizzare pienamente lo strumento.
"Vogliamo frenare la crescita della curva dei contagi e spingere gli italiani che ancora non si sono vaccinati a farlo. Interveniamo in particolare sulle classi di età che sono più a rischio di ospedalizzazione per ridurre la pressione sugli ospedali e salvare vite", ha detto il premier Mario Draghi aprendo il Cdm. "I provvedimenti di oggi vogliono preservare il buon funzionamento delle strutture ospedaliere e, allo stesso tempo, mantenere aperte le scuole e le attività economiche".
"Le scelte che stiamo facendo è di restringere il più possibile l'area dei non vaccinati, perché è quella che provoca un peso sanitario sui nostri sistemi ospedalieri", ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza al termine del Cdm sottolineando che ad oggi "i 2/3 dei ricoverati in terapia intensiva e il 50%" dei pazienti nei reparti ordinari sono non vaccinati. Dunque, ha concluso, "il peso delle ospedalizzazioni è nell'ambito dei non vaccinati".
Il Consiglio dei ministri ha deliberato l'estensione dell'obbligo vaccinale, senza limiti di età, a tutto il personale che lavora nelle università e nelle istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica. Per gli studenti, invece, continua a valere il precedente obbligo di green pass. Lo spiega il ministro Maria Cristina Messa sottolineando che "la raccomandazione continua a essere per lo svolgimento di tutte le attività prevalentemente in presenza" ma restano gli strumenti di didattica a distanza messi in campo da atenei, conservatori, accademie, istituti" a garanzia di chi non riesce ad andare in presenza.
Di autori (*) Belluno, 5 settembre 2021 - Esiste un diritto, costituzionalmente tutelato, a rifiutare la somministrazione del vaccino contro l'agente virale Sars-Cov2 oppure vige, come ritiene qualche costituzionalista, un dovere di solidarietà del singolo nei confronti della comunità di appartenenza?
Troppe etichette rischiano di irritare e irretire la rabbia di molti che hanno il sacrosanto diritto di esprimere il loro dissenso a certa politica sanitaria pur non ritenendosi NO VAX ma così etichettati.
Vaccino. Magi (Omceo Roma): I contrari in piazza sono una minoranza che urla. Draghi ha convinto gli indecisi
Autori (*) Parma 20 maggio 2021 - L' ordinamento comunitario (oggi dell'Unione Europea), con regolamento (CE) n. 507/2006, ha disciplinato l'immissione in commercio condizionata dei farmaci per uso umano. In particolare, la disposizione normativa dell'art. 4, paragrafo 1, indica alcune condizioni che devono necessariamente sussistere.
Erano diretti in 6 località dell’Emilia-Romagna - Parma, Reggio Emilia, Modena, Lagosanto (FE), Pievesestina (FC) e Imola - i furgoni SDA, corriere di Poste Italiane, per la consegna di altre 14.600 dosi complessive del vaccino AstraZeneca, in collaborazione con l’Esercito Italiano.
Di Daniele Trabucco (*) Belluno 23 marzo 2021 - A partire dal momento in cui si sono rese disponibili in Italia le prime dosi del vaccino contro l'agente virale Sars-Cov2, alcuni giuslavoristi (il prof. Ichino in primis)