Di Redazione Felino 17 settembre 2018 - Una nuova segnalazione di incuria e degrado recapitata alla redazione della Gazzetta dell'Emilia. Direttamente dal Poggio di Sant'Ilario Baganza, un piccolo paese del comune di Felino in provincia di Parma, alcuni residenti, attraverso prove fotografiche, documentano l'orribile stato di abbandono in cui versa il piccolo parco del nuovo quartiere residenziale.
Panchine distrutte, cartelli sradicati, cestini rotti e buttati sul prato.
Ci auguriamo che, chi di dovere, dopo il nostro servizio, si accorga della situazione, e faccia il possibile per sistemare questo polmone di verde pubblico del Poggio di Sant'Ilario Baganza in tempi brevi. E' una questione di decoro ma anche di rispetto per i cittadini che così potranno tornare a appropriarsi e, auguriamocelo, "custodire" la preziosa area.
Continuate a inviarci le vostre segnalazioni con le foto.
Per le segnalazioni contattare via mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inserendo nome e cognome e un recapito telefonico, che comunque non verranno pubblicati per rispetto della privacy, salvo eplicita richiesta con autorizzazione scritta.
Di Redazione Parma 17/9/2018 - Questa sera, la trasmissione PresaDiretta, in onda su Rai3 alle 21.15, parlerà dell'emergenza sicurezza a Parma. Si farà il punto della situazione riguardo l'Oltretorrente parmigiano e del grave problema che lo affligge, lo spaccio di droga!
Ospite in studio anche il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, che di recente ha chiesto aiuto al Ministro Salvini, per garantire alla città maggiore sicurezza. Il sindaco, domani martedì 18 settembre, incontrerà il sottosegretario al Ministero dell'Interno, Nicola Molteni.
Nel frattempo, l'assessore Cristiano Casa, comunica che in concomitanza con il Festival Verdi sta valutando, insieme al Prefetto, l'idea di far arrivare a Parma pattuglie dell'esercito, per poter svolgere un'attività di presidio presso la stazione ferroviaria.
A Parma è emergenza sicurezza? Almeno così è percepito dai cittadini e una risposta, tangibile e apprezzabile, occorre dargliela.
Parma tornerà ad essere la bella città di un tempo? Cesseranno le aggressioni, i furti e gli stupri?
E' quello che si augurano i nostri concittadini.
Continuano I Servizi Straordinari Di Controllo Del Territorio - Espulse sette persone non regolari sul territorio nazionale e sequestrati 230 grammi di sostanza stupefacente.
Parma 16 settembre 2018 - La Questura di Parma ha intensificato i servizi straordinari di controllo del territorio in tutta la Provincia ed in particolare nel capoluogo con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, il Reparto Cinofili di Bologna, il Reparto Mobile di Bologna ed il contributo della Polizia Locale.
L'attività posta in essere nel corso dell'ultima settimana ha visto l'impiego di numerose pattuglie con l'obiettivo di prevenire la commissione di qualsiasi reato e contrastare i fenomeni che maggiormente destano allarme sociale, come lo spaccio di sostanze stupefacenti ed i reati predatori in particolare furti e borseggi.
Tali attività hanno permesso di raggiungere importanti risultati sia sotto il profilo della prevenzione sia sotto il profilo della repressione. Complessivamente, sono stati messi in campo 50 equipaggi. I veicoli controllati sono stati 100, le persone identificate 253, di cui 94 straniere, le persone denunciate 9, gli stupefacenti sequestrati (in grammi) 230.1.
Per quanto attiene alle attività inerenti alla materia dell'immigrazione, nel corso della settimana, sono stati eseguiti due accompagnamenti alla frontiera, quattro accompagnamenti presso i Centri Temporanei per i Rimpatri, un ordine di allontanamento dal territorio nazionale e un foglio di via obbligatorio dalla città di Parma.
In particolare, un cittadino marocchino del 1995, con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, identificato come probabile autore di alcuni borseggi avvenuti nella locale stazione ferroviaria, è stato espulso con accompagnamento coatto presso la frontiera aerea di Bologna e definitivo rientro nel paese di provenienza, in esecuzione di espulsione amministrativa convalidata dall'autorità giudiziaria.
Un cittadino ivoriano, classe 1969, pluripregiudicato e con diverse espulsioni da eseguire a suo carico, irregolare dal 2011, è stato rintracciato in città da personale dell'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per una segnalazione relativa ad una lite in strada, e nei suoi confronti, l'Ufficio Immigrazione, ha provveduto ad effettuare un accompagnamento presso il C.P.R. di Brindisi.
Un cittadino Siriano, classe 1995, sedicente, sconosciuto in banca dati, entrato sul territorio nazionale eludendo i controlli di frontiera è stato espulso con ordine del Questore.
Un cittadino Nigeriano, classe 94 è stato colpito da una espulsione amministrativa e accompagnato presso il CPR di Bari.
Un cittadino marocchino, classe 76, con precedenti specifici per reati contro il patrimonio e inerenti alle sostanze stupefacenti, è stato colpito da espulsione amministrativa e accompagnato presso la frontiera di Bologna per il definitivo rimpatrio.
Un cittadino Nigeriano, con precedenti di polizia inerenti alle sostanze stupefacenti, residente in altro centro cittadino è stato allontanato da Parma con foglio di via obbligatorio del Questore.
Da ultimo, due cittadini Nigeriani, classe 88 e 92, di cui uno con precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti e l'altro gravato da un precedente ordine del Questore di lasciare il territorio nazionale e da precedenti di polizia e condanne per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti, sono stati accompagnati presso il CPR di Torino.
I servizi saranno ripetuti nel corso delle prossime settimane supportati da una preventiva attività di analisi che consenta di orientare l'azione di prevenzione e contrasto nelle porzioni di territorio ove si manifestano con maggiore frequenza condotte criminali e di utilizzare allo scopo anche gli strumenti dell'espulsione e misure di prevenzione personali.
Nel corso della mattinata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola, con l'ausilio del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, ha effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio.
L'attività, finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati predatori e dello spaccio di sostanze stupefacenti, ha interessato prevalentemente il centro cittadino, dove nella giornata di sabato si svolge il mercato settimanale, e le arterie stradali di maggior transito in ingresso ed uscita dalla città, lungo le quali sono stati predisposti anche posti di controllo.
Sono state identificate complessivamente 43 persone e controllati 24 automezzi.
Dai Giovanni Conciatori riceviamo e pubblichiamo la sua segnalazione su una situazione di incuria a Felino.
"Felino è un comune della Val Baganza in provincia di Parma, molto famoso per il tipico salame, un prodotto amato da tanti, una vera specialità del settore alimentare. Ma Felino purtroppo non è solo un paese di buongustai. A volte nella Val Baganza, l'incuria e il degrado regnano incontrastati e Felino non fa eccezione. Scarsa illuminazione, mancanza di sicurezza e decoro, strade e marciapiedi da rifare. Molti cittadini felinesi non si sentono tutelati e presi in considerazione dall'amministrazione comunale. Più di una volta ci sono state lamentele riguardo al degrado del manto stradale e forse per questo, da qualche giorno, sono cominciati i lavori di asfaltatura. Sistemeranno anche Via Roma?! Il marciapiede non è sicuro e putroppo diverse persone ne hanno fatto le spese cadendo e facendosi male. Non certo per disattenzione, ma perchè la pavimentazione è molto sconnessa ed in molte parti fuoriescono i ferri dell'armatura dei cordoli dove si inciampa involontariamente.
Giovanni Conciatori: è un cittadino che pensa al bene dei cittadini e che ama la Val Baganza. Per info e contatti ecco il link del mio profilo Facebook https://www.facebook.com/giovanni.conciatori.58 "
West Nile - Quest'anno sono stati segnalati 131 casi gravi a fronte dei 27 dell'intero 2017. Emilia-Romagna e Veneto le regioni più interessate dalla diffusione del virus. A Bologna i casi manifestati con forme neuro invasive sono stati 29. Il presidente Ceccardi: maggiori investimenti per la lotta larvicida alla zanzara comune e un nuovo protagonismo dei Comuni nel contrasto alle zanzare nocive
Bologna, 3 settembre 2018 – In Italia quest'anno si sta registrando un notevole incremento di casi di West Nile rispetto all'anno precedente. Alla data del 30 agosto 2018 i casi segnalati (Fonte: Cnapps - Istituto Superiore di Sanità) sono 334, di cui 131 manifestati in forma neuro invasiva. Nel 2017 erano stati, complessivamente, 27 i casi gravi di West Nile. Ad oggi, i decessi attribuibili al virus West Nile sono 12, nella gran parte dei casi persone debilitate, anziane o con gravi patologie pregresse.
Le Regioni più interessate dalla diffusione del virus sono state Emilia-Romagna e Veneto.
Il territorio provinciale di Bologna è quello in cui si è registrato il maggior numero di casi gravi di West Nile tra tutte le province italiane interessate dalla diffusione del virus: 29 casi manifestati con forme neuro invasive.
La diffusione del virus West Nile si può contenere attraverso una attività preventiva di controllo della zanzara Culex pipiens (la zanzara comune), con trattamenti larvicidi più efficaci, e soprattutto senza nessun impatto ambientale, rispetto ai trattamenti "adulticidi", che intervengono a diffusione avvenuta. Una lotta integrata che deve passare da un nuovo impegno dei Comuni nel contrasto agli insetti vettori di malattie gravi per l'uomo.
È l'appello di CAA, il Centro Agricoltura Ambiente "G.Nicoli", società di eccellenza nel campo della lotta alle zanzare, con 30 anni di esperienza in campo nazionale e internazionale. CAA dal 2011 è Collaborating Centre dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica di Vienna nel campo dello sviluppo della tecnologia del maschio sterile contro le zanzare nocive.
Si è ufficialmente insediato, negli uffici in Borgo della Posta, il nuovo Questore di Parma, dottor Gaetano Bonaccorso.
Di redazione Parma 3 settembre 2018 - Questa mattina alle 8,00, come primo atto del suo mandato, ha deposto una corona alla lapide, situata all'interno del piazzale della Questura, per onorare i caduti della Polizia di Stato.
Alle 16,00 invece è stata la volta dei rappresentanti della stampa e delle televisioni locali invitati per una prima conoscenza e un cordiale saluto auspicando "un rapporto sincero e trasparente".
Entro breve, ha anticipato il nuovo Questore, predisporrà le priorità d'intervento per aree e per crimini, I dati statistici verranno prima analizzati e poi posti in relazione agli elementi di percezione di insicurezza.
"Per ora è tutto, chiosa il Questore, posso solo anticipare che darò priorità alla prevenzione potendo disporre degli straordinari strumenti della Questura. Cercheremo quindi di capire la frequenza dei vari reati, gli orari e i luoghi dove gli eventi criminosi sono più ricorrenti e quali le aree più esposte".
Chi è Il Questore Gaetano Bonaccorso.
Nato a Messina nel 1961, laureato in Giurisprudenza, sposato, due figli, è entrato in Polizia nel 1987 con il grado di Vice Commissario ed assegnato alla Questura di Palermo.
Per quasi tutta la carriera ha svolto incarichi investigativi, prima presso la Squadra Mobile del capoluogo siciliano, poi in quella di Messina e, in epoca recente, di Genova.
Molte operazioni contro la criminalità siciliana degli anni '90/2000 portano la sua firma, così come molte indagini condotte nei confronti di organizzazioni criminali di stampo mafioso.
Dopo il conseguimento della qualifica di Primo Dirigente ha diretto, dall'agosto 2004 al Febbraio 2008, il VII Reparto Mobile di Bologna, per poi assumere da tale ultima data, per volontà dei massimi vertici del Dipartimento, la dirigenza della Squadra Mobile di Genova, importante e delicata struttura investigativa, dove ha riscosso ampi riconoscimenti per essersi distinto nel disarticolare, tra l'altro, organizzazioni criminali anche transnazionali operanti nel traffico di ingenti quantità di stupefacenti via mare.
Dall'ottobre 2011 ha ricoperto l'incarico di Vicario del Questore di Padova.
Ha frequentato dall'ottobre 2014 al giugno 2015 il corso di Alta Formazione presso la Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, conseguendo il Master di II° livello in "Sicurezza, coordinamento interforze e cooperazione internazionale", rilasciato dal Dipartimento di comunicazione e ricerca sociale dell'Università la Sapienza di Roma.
Promosso Dirigente Superiore nel 2015, ha solto l'incarico di Questore di Cremona.
(Galleria immagini di Francesca Bocchia)
"Massima solidarietà al 14enne aggredito e alla sua famiglia. Nessuna tolleranza e nessuno sconto deve esserci per gli aggressori sotto il profilo amministrativo. Simili gravi episodi sono il chiaro segnale del fallimento delle politiche di integrazione imposte per anni dalle sinistre. Adesso attendiamo provvedimenti seri e tempestivi per il branco autore di questa brutale aggressione".
Il senatore di Forza Italia, Enrico Aimi, interviene con fermezza sulla brutta vicenda occorsa a Modena dove un 14enne è stato aggredito e picchiato da cinque ragazzi, di origine albanese, davanti al bar Bamboo nel parco Novi Sad.
"Purtroppo simili episodi sono in perenne replica a Modena – tuona Aimi -. Ci sono intere aree sottratte alla sovranità dello Stato, zone franche, 'terre di nessuno', che mettono in luce gli insuccessi collezionati dalle finte politiche di integrazione delle sinistre. Quelle stesse sinistre che continuano a parlare di insicurezza solo 'percepita' senza voler ammettere quanto grave sia diventata la situazione. Una situazione che è frutto di politiche di accoglienza che sono completamente da cancellare. Bene fa la famiglia del ragazzo a chiedere giustizia e sicurezza. Le Istituzioni dovrebbero immediatamente dirci se i ragazzi albanesi siano minori e se siano eventualmente inseriti in programmi specifici per minori stranieri non accompagnati, quindi mantenuti a nostre spese. Se così fosse, andrebbero messe in campo azioni di contrasto finalizzate al rimpatrio di violenti e di coloro che hanno scambiato l'Italia per un luogo in cui tutto è ammesso. Nessuna tolleranza per chi agisce nel più totale disprezzo della legge e delle regole di convivenza civile. Alle prossime elezioni sono certo che, finalmente, anche a Modena, la sinistra, con le sue politiche buoniste e fallimentari, sarà mandata a casa, insieme a tante risorse boldriniane di cui facciamo volentieri a meno", conclude Aimi.
(Parco Novi Sad - Foto di repertorio. frequenti controlli di Polizia)
Dall'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime, sezione di Parma, riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni del referente provinciale Domenico Muollo, in merito al fatto di cronaca, venuto alla luce nelle scorse ore, che ha visto come vittima una ventunenne parmigiana, ferocemente dilaniata nel corpo e nell'anima da due uomini.
"Sullo stupro e le sevizie perpetrate a una giovane e che hanno sconvolto la città di Parma interviene Domenico Muollo, referente provinciale dell'Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime. "In un pomeriggio di fine agosto, Parma viene scossa da una notizia tanto brutta quanto squallida: uno stupro perpetrato ai danni di una ventunenne, per il quale sono stati arrestati un imprenditore noto e appartenente "Parma Bene ", molto conosciuto, facoltoso, e frequentatore di locali in voga della città, e un suo "amico" nigeriano. L'approccio avvenuto a circa metà luglio con questa ragazza, forse lusingata da tali attenzioni, che si trasforma presto in un incubo che farà fatica a dimenticare.
I particolari che emergono sono raccapriccianti, e se le responsabilità ascritte saranno accertate, la realtà è che assai difficilmente la giustizia riconoscerà adeguata tutela a questa vittima. Perché tanti e tali sono i benefici cui l'imputato può accedere, che la pena inflitta nella maggior parte dei casi è inadeguata alla gravità del fatto commesso. Mentre per la vittima le lacerazioni del corpo e dell'anima non guariranno mai. Quello che è successo non ha nulla a che vedere con un atto sessuale ma è solo un inenarrabile atto di violenza compiuto con feroce bestialità e assunzione di droga per tutto il tempo (oltre cinque ore) dello stupro, per poi chiamare un taxi che riportasse a casa la povera vittima. Come se nulla fosse. Come se quella violenza fosse un atto dovuto da parte di una "femmina" verso un "maschio".
È fondamentale, a mio avviso", conclude Muollo, "mantenere alta l'attenzione non sui particolari scabrosi di questo gravissimo reato, non sui tentativi di carpire l'identità della vittima, ma sul fatto in quanto tale e sulla quasi certa sproporzione della pena che sarà inflitta a chi ne sarà giudicato responsabile. E in quest'ottica, di cambiamento di norme troppo permissive coi delinquenti e punitive con le Vittime, vanno le battaglie dell'Osservatorio.
Perché il problema non sta nelle Vittime. MAI. Ma sempre nei carnefici."
Domenico Muollo
Osservatorio Nazionale Sosteno Vittime
referente provinciale Parma
www.osservatoriosostegnovittime.com
Carpi, controlli straordinari della Polizia di Stato. Personale del Commissariato di P.S. di Carpi, coadiuvato da quattro equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia e da operatori del locale Comando di Polizia Municipale, ha effettuato, nella giornata di ieri, dei controlli straordinari volti al contrasto del fenomeno dell'immigrazione clandestina.
Nel corso del servizio sono state identificate 53 persone, controllati 7 veicoli ed effettuate 2 verifiche all'interno di due condomini.