Struttura rinnovata e pronta ad accogliere i giovani turisti. Sarà gestita dalla Coop Sociale Ballarò. L'Ostello per la Gioventù, Luciano Ferraris, di via San Leonardo riapre dopo gli interventi di riqualificazione messi in atto grazie ad un accordo tra Comune di Parma e la società di gestione, individuata con bando pubblico, la Soc. cooperativa Ballarò. Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco, Federico Pizzarotti; Michele Alinovi, Assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche del Comune di Parma; Cristiano Casa, Assessore al Turismo del Comune di Parma, e Massimiliano Lombardo, Presidente Soc. Cooperativa Ballarò.
Attraverso una lettera aperta agli organi di informazione e ai responsabili delle Istituzioni interessate, il "Manifesto per San Leonardo" avanza una idea di riqualificazione del quartiere cogliendo l'occasione della costruzione di un nuovo edificio scolastico.
A seguire la lettera aperta:
NUOVO EDIFICIO SCOLASTICO IN SAN LEONARDO
Al
Presidente della Provincia di Parma
Dr. Diego Rossi
Al Comune di Parma
- Assessore alle Politiche di pianificazione e sviluppo del territorio e delle opere pubbliche.
Arch. Alinovi Michele
- Assessore alla Cultura
Prof. Guerra Michele
- Assessore ad Educazione e Inclusione
Dssa Seletti Ines
All'UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE - PARMA
Apprendiamo della importante notizia pubblicata in data 26/2/2019 ( https://parma.repubblica.it/cronaca/2019/02/26/news/scuole_parma_sanvitale_palestra_oltretorrente_provincia-220179376/ ) riguardante la previsione, prospettata fra le nuove linee di mandato della Provincia, della ricerca di nuovi spazi per l'Edilizia Scolastica, del progetto di ampliamento del liceo Sanvitale e della realizzazione di due nuove strutture sportive in Oltretorrente e via Toscana.
Circa la realizzazione di un nuovo Edificio Scolastico a Parma, ci permettiamo di sottoporre alla Vostra attenzione la proposta di realizzarlo nel Quartiere San Leonardo: localizzazione ben servita da mezzi pubblici sia su strada che su ferro.
Avevamo già proposto al Comune di Parma di collocare in S.Leonardo una facoltà Universitaria nella zona STU STAZIONE; questa nostra nuova proposta suggerisce la realizzazione del nuovo edificio scolastico nel comparto Ex-Bormioli, nell'area attualmente interamente destinata ad Edilizia Privata Residenziale.
Tale realizzazione non solo contribuirebbe in modo significativo alla rigenerazione urbana dei Quartieri San Leonardo e Cortile San Martino, ma, probabilmente, incontrerebbe anche l'interesse del soggetto attuatore, visto il difficile momento del mercato immobiliare, consentendo un'accelerazione della ricostruzione.
Inoltre anche la ventilata ed auspicata collocazione nel comparto Ex-Bormioli a destinazione pubblica, non solo del Museo del Vetro, ma anche di una Biblioteca Comunale, troverebbe ancor più motivazione e ne accrescerebbe l'appetibilità immobiliare.
Sperando in una positiva valutazione della proposta, rimaniamo a disposizione e porgiamo cordiali saluti.
MANIFESTO PER SAN LEONARDO
È iniziato il progetto di riqualificazione integrale che coinvolge i 37.000 mq del centro. I cantieri sono finalmente aperti ed entro Pasqua i visitatori e i cittadini di Parma potranno vivere e passeggiare lungo le vie del nuovo player distintivo della città di Parma. Nuovi eventi di ristrutturazione generale con l'interessamento di tutte le aree, dalla ristorazione al cinema, il tutto accompagnato da un nuovo aspetto che renderà questo luogo una porta d'accesso per nuove ed uniche esperienze parmigiane.
Una strategia di rigenerazione che tende ad un cambiamento radicale, una percezione completamente nuova dettata da nuovi da elementi esperienziali. Interventi sulle facciate, la galleria, gli ingressi, il parcheggio, il verde, gli arredi interni, la Playground, sia al piano terra che al piano primo. Il valore stimato dell'intera operazione è di oltre 1,5 milioni di euro a conferma del ruolo strategico riconosciuto a questa realtà cittadina unica nel suo genere.
Il colore dello spazio commerciale renderà l'edificio distinto dal suo contesto residenziale, non più giallo Parma ma una gamma cromatica per ridefinire una nuova riconoscibilità architettonica con un linguaggio contemporaneo. L'uso di listelli di legno rigenerato di diverse sezioni e profondità impreziosisce e arricchisce gli spazi come il rivestimento in gres che ripropone lo schema tipico dei centri abitati evidenziando la caratterizzazione urbana della via commerciale.
Nuove texture, inserti ceramici e disegni a pavimento interrompono l'uniformità del lastricato per conferire al nuovo spazio una connotazione diversa da quella precedente. Non ultimo il progetto prevede l'introduzione di spazio verde che, insieme all'arredo urbano, si rivolge alla ricerca di nuovi spazi per la socialità. Elementi come sedute, vasi e panchine hanno un design contemporaneo conferendo ai materiali tradizionali come terracotta e legno un linguaggio rinnovato. Per il perfezionamento del progetto architettonico di Barilla Center è stato scelto l'Architetto Gregg Brodarick dello studio Solids. Un intervento dallo stile minimal, curato nei singoli dettagli, darà luce alla nuova eleganza dell'unica galleria in pieno centro storico a Parma, città dallo stile inconfondibile.
Localizzato in via Emilia Est a Parma, il Barilla Center è stato inaugurato nel 2003 su progetto dell'Architetto Renzo Piano nell'ambito di un master plan finalizzato alla riqualificazione dell'ex area industriale Barilla.
La nuova proprietà Kryalos SGR ritiene il progetto assolutamente strategico per localizzazione, struttura e potenzialità di ulteriore sviluppo. Adiacente al centro storico di Parma, unico nel suo genere in Italia, più distretto urbano che mero centro commerciale, il Barilla Center aspira a enfatizzare la sua natura di luogo di aggregazione e leisure, grazie alla sua contemporanea presenza di entertainment, ristorazione, retail e food market.
About Kryalos
Kryalos opera nel settore del Fund Management, Asset Management ed Advisory con un team di oltre 50 professionisti e con un patrimonio in gestione di 5.5 miliardi di Euro, in ambito uffici, retail, logistica e alberghiero.
About ROS Retail Outlet Shopping
Con sede a Vienna, e filiali in Polonia, Italia e Francia, è una società indipendente di consulenza in retail e real estate, specializzata nella gestione di Designer Outlets e concepts innovativi per lo shopping in Europa. ROS, fondata nel 2011, è una delle aziende più giovani esistenti in questo settore e si è già affermata tra i primi dieci gestori di outlet in Europa. ROS Retail Outlet Shopping si caratterizza per una forte partnership con marchi importanti, da standard di alta qualità nel settore retail e dai servizi offerti al cliente, nonché da un approccio marketing innovativo garantito da un team manageriale di professionisti esperti. Il portfolio
di ROS Retail Outlet Shopping include Designer Outlet Soltau, City Outlet Geislingen, Brugnato 5Terre Outlet Village, Designer Outlet Warszawa, Designer Outlet Gdánsk, Designer Outlet Sosnowiec, Premier Outlet Budapest, Designer Outlet Algarve, Designer Outlet Croatia, Barilla Center Parma e ulteriori nuovi sviluppi in Europa.
Parma, 8 gennaio 2019. Si sono conclusi i lavori di demolizione dei manufatti presenti nell'area dell'ex Cral Bormioli, in vista della rigenerazione e riqualificazione urbana dello stessa, con la previsione di un nuovo centro sportivo nell'ambito degli interventi contemplati dal "Piano Periferie" approntato dall'Amministrazione Comunale, e che si avvale di finanziamenti governativi. L'Assessore alla Pianificazione e Sviluppo del Territorio e delle Opere Pubbliche del Comune di Parma, Michele Alinovi, unitamente ai tecnici del Comune, ha illustrato, questa mattina, durante un sopralluogo, l'intervento effettuato.
"Nell'ambito del Piano Periferie, abbiamo provveduto alla demolizione dei vecchi fabbricati ex Cral Bormioli, al posto dei quali sorgerà un nuovo Centro Sportivo – ha spiegato Alinovi – il progetto si inserisce tra i programmi di rigenerazione urbana, promossi dall'Amministrazione, che interessano diversi quartieri della città".
La storia legata al progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana dell'area prende avvio con la sottoscrizione della Convenzione Urbanistica tra Comune di Parma e BRF PROPERTY SPA, nel dicembre del 2012. Brf Property Spa è, infatti, la società attuatrice del PUA – Piano Urbanistico Attuativo - "EX BORMIOLI". La stessa ha ceduto, attraverso questo atto, al Comune di Parma l'area ex Cral Bormioli.
La concessione comprende una superficie totale di 88.124 metri quadrati destinati ad un progetto organico ed innovativo di riqualificazione e rigenerazione urbana con la realizzazione di un centro sportivo.
Nel 2016 è stata sottoscritta la Convenzione Urbanistica tra Comune e Brf Property che ha previsto che sia lo stesso soggetto attuatore del comparto, cioè Brf Property, a realizzare direttamente, all'interno dell'ex Cral, interventi di riqualificazione come parcheggi, strade e sistemazione aree verdi ed interventi sui manufatti esistenti per un importo pari a circa 800 mila euro, per il primo stralcio dei lavori.
Mentre il Comune di Parma appalterà il secondo stralcio, a seguito dei finanziamenti del Bando Periferie del Governo, previsti nel 2020. Si tratta di 4 milioni di euro per la realizzazione del centro sportivo, impianti ed area verde.
Nel 2018, il Comune di Parma ha approvato i progetti esecutivi del 1° stralcio a carico di BRF Property e del 2° stralcio a carico del Comune dando seguito all'iter. Da qui l'avvio delle opere di demolizione effettuate da Brf Property. L'intervento ha comportato la demolizione dell'ex bocciodromo, ex spogliatoi, ex deposito a sud degli spogliatoi, ex rimessa lungo Strada Naviglio Alto e demolizione di manufatti vari come gli ex campi da tennis in terra, le recinzioni, pali e attrezzature varie fuori terra e dell'ex tettoia.
Proseguono da parte dell'Amministrazione comunale i lavori programmati per la riqualificazione delle aree verdi cittadine e il miglioramento della sicurezza stradale. In diversi parchi gioco comunali sono state infatti risistemate le panchine: d'intesa con l'assessorato all'Ambiente, la cooperativa Geocart – affidataria della manutenzione del verde – ha provveduto alla rimozione di circa 380 listelli in legno ammalorati, sostituendoli con omologhi componenti in plastica riciclata e riverniciando i montanti con zinco a freddo.
"Si tratta – spiega l'assessore Paolo Mancioppi – di un prodotto brevettato da una ditta di Codogno, che utilizza materiale lavabile, completamente ignifugo e non soggetto alle conseguenze del clima: la durata dei nuovi listelli in plastica riciclata è almeno il triplo di quelli tradizionali in legno. Un'innovazione, quella propostaci dal gestore, che abbiamo accolto con favore proprio per queste caratteristiche".
L'intervento, avviato sulle panchine del parco giochi di via Faggi e dell'adiacente giardino, ha riguardato anche il campo giochi di via Anelli a Ivaccari, del Pubblico Passeggio e di via Campesio, dove sono state risistemate anche le panchine dell'area verde.
Mirati alla sicurezza stradale, invece, i lavori eseguiti in prossimità dell'attraversamento pedonale regolato da semaforo lungo la statale 10, all'altezza della via che porta verso la ex scuola di Roncaglia. Le lanterne aeree ad incandescenza sono state sostituite da lampade a luce Led fumé che, quando spente, non riflettono la luce solare, e quelle laterali da 200 mm da lanterne più grandi, da 300 mm, ad incandescenza recuperate. Si è inoltre posizionata la targa di contrasto. "In tal modo – sottolinea l'assessore Paolo Garetti – abbiamo incrementato la visibilità per gli automobilisti, tutelando ulteriormente i pedoni che fruiscono dell'impianto semaforico con chiamata a pulsante, già funzionante e dotato dei segnalatori acustici per i non vedenti".
Partiranno lunedì 6 novembre i lavori per riqualificare l'area nella quale sorgeva l'ex mulino di Villò, demolito d'urgenza nel novembre del 2012 perché gravemente danneggiato e quindi pericoloso per l'incolumità pubblica.
Vigolzone (PC) 4 novembre 2017 - Grande la soddisfazione del sindaco Francesco Rolleri "per quella che è un'opera a lungo attesa, che cambierà significativamente l'aspetto di Villò. Un'area che per decenni è stata inaccessibile sarà restituita ai cittadini, che finalmente avranno in centro paese uno spazio pedonale bello e tranquillo, che potrà diventare anche un punto di aggregazione".
Il progetto che sarà realizzato, del valore complessivo di 135.000 euro, è stato sottoposto e approvato dalla Sovrintendenza ai Beni Archeologici e Monumentali di Parma e Piacenza. "Le scelte progettuali fatte - chiarisce il consigliere delegato Claudio Braghi - nascono dalla volontà dell'amministrazione di creare un nuovo spazio pubblico per Villò, ma che al contempo sia caratterizzato da forti riferimenti alla storia passata di quel luogo".
Per questo, dove prima sorgeva il mulino saranno messi a dimora degli arbusti e alcuni alberi che delimiteranno lo spazio un tempo occupato dall'edificio. Saranno inoltre riposizionate le quattro macine in pietra originali, alcuni pannelli informativi sulla storia dell'immobile e anche delle panchine.
Una particolare attenzione è stata riservata anche al tema della sicurezza: la dislocazione centrale della piazza permette in generale ampia visibilità rispetto a quanto potrebbe succedere, e durante le ore notturne le siepi presenti saranno rischiarate da appositi corpi illuminanti che garantiranno la sicurezza dei fruitori.
La piazza sarà pavimentata con lastre di una pietra tipica del nostro Appennino. "Oltre a questi interventi, prosegue Braghi, abbiamo scelto di offrire una manutenzione straordinaria alle facciate degli edifici che confinavano direttamente con la struttura dell'ex mulino, anche nell'ottica di un miglioramento estetico del contesto".
Nelle foto: l'area come si presenta oggi e come sarà al termine dell'intervento
Reggiane Spa ufficializza l'accordo con la società leader nella produzione cinematografica e televisiva, che si insedierà nell'area. La soddisfazione del sindaco Vecchi e del presidente della Regione, Bonaccini
Bologna – La fiction sbarca a Reggio Emilia con Palomar, società di produzione che realizza, tra le altre cose, la serie tv del "Commissario Montalbano".
Reggiane spa, società di trasformazione urbana istituita da Comune di Reggio Emilia e Iren Rinnovabili per lo sviluppo del Parco Innovazione, ha ufficializzato l'intesa con la società di produzioni televisive e cinematografiche leader nel mercato della fiction, per l'insediamento di una unità operativa all'interno del Capannone 17, oggetto di riqualificazione nell'ambito del programma di rigenerazione urbana dell'area Reggiane e del quartiere Santa Croce. Importanti le ricadute sul territorio, con forte ritorno di immagine e promozione e nuove opportunità di occupazione.
La Palomar, fondata nel 1986 da Carlo degli Esposti, ha al proprio attivo produzioni da record come le fiction "Il Commissario Montalbano" e "Braccialetti rossi" o, per quanto riguarda i film, "Il giovane favoloso".
"Il fatto che Palomar approdi alle Reggiane è una notizia straordinaria, che dimostra quanto il Parco Innovazione riesca ad essere sempre più attrattivo per aziende che si stanno avvicinando da fuori provincia, intenzionate a trasferirsi qui e a portare valore aggiunto, economia e lavoro- afferma il sindaco Luca Vecchi-. Una vera e propria città sta prendendo forma, all'insegna dell'innovazione industriale, scientifica e culturale. Un fatto positivo che sempre più si affermerà nella nostra città collegato, ne sono certo, a nuove opportunità di formazione, di studio e di impiego per tanti giovani reggiani".
"L'attrattività di un territorio è il risultato di un insieme di fattori. Investimenti in nuova manifattura, innovazione, cultura e turismo ne sono i principali pilastri- sottolinea il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini-. A dimostrazione di questa visione, oltre ad un costante investimento nell'ecosistema regionale dell'innovazione e di uno specifico strumento normativo per l'attrazione di imprese, questa amministrazione ha aumentato i fondi destinati alla cultura, dimostrando una forte attenzione sia alle nuove produzioni cinematografiche sia alle produzioni musicali, queste ultime oggetto di riforma in una nuova legge. L'interesse di Palomar, una grande casa di produzione, a insediarsi in uno dei luoghi dedicati all'innovazione per eccellenza, significa avere la possibilità di aprire il territorio a nuove potenzialità, con ricadute positive in termini di sviluppo delle filiere e occupazione. Il risultato di un sistema territoriale che funziona".
"È un'operazione importante– ha evidenziato l'amministratore delegato della Reggiane Spa, Luca Torri– che conferma la forte attrattività del Parco Innovazione, non solo presso realtà industriali, ma anche nell'ambito della produzione culturale e creativa".
"Anche in questo caso Reggiane Spa– continua Torri- partendo non da un modello standardizzato bensì dalle esigenze della singola azienda, ha messo in campo una soluzione innovativa a supporto delle necessità specifiche e, grazie alla collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Reggio Emilia, abbiamo costruito un sistema di supporto agli investimenti in grado di dare risposte concrete ai fabbisogni di sviluppo delle imprese".
Si partirà con la produzione di un nuovo progetto, con un grande impatto regionale, per continuare con l'apertura presso il Parco Innovazione di un centro di ricerca e sviluppo e culminare con la realizzazione di un teatro di posa in uno dei capannoni delle ex Officine Reggiane.
"Nell'ambito di diverse attività che stiamo sviluppando nel territorio regionale, in particolare emiliano, pensiamo sia strategica l'apertura di una nuova sede a Reggio Emilia- precisa il presidente di Palomar, Carlo degli Esposti-. Non un trasferimento dunque, bensì l'insediamento di un nostro centro di sviluppo".
In modo coerente con la filosofia alla base del progetto, il Parco Innovazione potrà facilitare il trasferimento tecnologico e di conoscenze tra Palomar e i centri di ricerca / enti di formazione che hanno sede in provincia e l'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. I servizi offerti nel contesto Parco Innovazione inoltre sosterranno l'azienda, già presente sui mercati esteri, nel rafforzamento dei processi di internazionalizzazione e attrattività internazionale del comparto ricerca e sviluppo che saranno sviluppati a Reggio Emilia.
(Foto di repertorio realizzate da Francesca Bocchia per Gazzetta dell'Emilia & Dintorni)
Ponte Romano perno di un rinnovato sistema socio culturale. Questa mattina si è svolta la cerimonia della posa della prima pietra del cantiere.
Parma, 27 marzo 2017
Il 2017 è un anno importante per Parma che compie 2.200 anni dalla sua fondazione in epoca Romana. Il ponte romano collocato nel sottopasso tra via Mazzini, viale Toscanini, viale Mariotti ed il ponte di Mezzo costituisce uno degli esempi più importanti legati al periodo romano presenti a Parma. L'Amministrazione ha approntato un progetto complessivo di riqualificazione dell'intero comparto che ruota attorno al Ponte Romano e del Ponte stesso per ridargli dignità e per inserire nuove funzioni all'interno degli spazi accessori al Ponte.
Questa mattina si è svolta la cerimonia della posa della prima pietra a cui hanno preso parte il sindaco, Federico Pizzarotti; l'assessore ai lavori pubblici, Michele Alinovi; Carlo Quintelli prorettore con delega all'Edilizia, infrastrutture e insediamento urbano, per l'Università di Parma, i tecnici del Comune, i progettisti architetto Antonio Maria Tedeschi di Tedeschi Studio Associato; il direttore dei lavori Luca Oddi ed i rappresentanti della ditta Allodi.
"La posa della prima pietra per il recupero degli spazi del Ponte Romano – ha sottolineato il sindaco Federico Pizzarotti – è un momento importata nella prospettiva di dare vita ad un nuovo spazio, un luogo vivo a disposizione della città grazie al coinvolgimento dell'Università di Parma. Sarà uno spazio rinnovato che valorizza uno degli elementi storici più antichi della città come il Ponte Romano, uno spazio vissuto anche dagli studenti, un nuovo collegamento tra piazza Ghiaia, San Quirino e galleria Polidoro".
Il primo cittadino, a significare il momento, ha posto un bussolotto con una pergamena nelle fondamenta dei lavori che hanno preso avvio oggi.
La pergamena recita: "Sottopasso Ponte Romano. Così si compie il primo atto di un corso nuovo della storia del ponte Romano. Una volta porta d'accesso alla vita operosa e vivace della città, poi reliquia dimenticata e silenziosa, infine simbolo di rinascita, con le prime luci del giorno che filtrano tra i suoi spazi".
"La riqualificazione del sottopasso del Ponte Romano – ha spiegato l'assessore ai lavori pubblici, Michele Alinovi – rappresenta un investimento importante pari a 1.780.000 euro. La fine dei lavori è prevista in autunno con l'obiettivo di rendere fruibile e vivibile uno spazio dimenticato che torna così a nuova vita. Si tratta di un simbolo del passato della città, un luogo che è stato luogo di scambio e commercio e che avrà un nuovo futuro con un hub studentesco importante grazie alla convenzione sottoscritta con l'Università di Parma". L'assessore ha ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno concorso all'avvio del progetto.
Carlo Quintelli, prorettore con delega all'Edilizia, infrastrutture e insediamento urbano, per l'Università di Parma, ha parlato di un momento significativo nella ricorrenza dei 2.200 anni di fondazione della città di Parma. "Quello di oggi – ha rimarcato Carlo Quintelli – è un atto di rifondazione che rinnova l'atto originario nel cuore della città. Grazie a questo progetto, questo luogo sarà fruibile e tutti e nasce da+lla sinergia di azione tra Comune e Università degli Studi di Parma: qui ci sarà un laboratorio delle facoltà umanistiche sul tema della storia e della memoria che qui può trovare spunto di riferimento verso l'esterno"
La benedizione è stata impartita dal canonico della cattedrale, monsignor Alfredo Chierici.
Sono già partiti i lavori per la realizzazione della cosiddetta "Ghiaia Piccola" con l'abbassamento di borgo Romagnosi e la riqualificazione del sottopassaggio di via Mazzini con il ponte Romano.
Il progetto è stato redatto dallo studio di progettazione architettonica A.T.P. è stato approvato dalla Giunta Comunale e ha ottenuto il parere positivo della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggi.
L'intervento prevede nn costo pari ad 1.780.000 euro. I lavori sono stati affidati alla società "Progetto Ghiaia", in quanto si tratta di opere complementari al comparto già realizzato della Ghiaia.
Il progetto "Aemilia 187", parte dallo studio di Fattibilità redatto nel maggio del 2014 e da quanto previsto nel Protocollo d'Intesa firmato dai diversi enti interessati nel 2014.
Il progetto prevede la creazione di un unico spazio pubblico museale all'aperto, incentrato sui reperti archeologici ritrovati durante gli scavi per i lavori della "Nuova Ghiaia", di cui il Ponte Romano stesso costituisce "il reperto" per eccellenza, il recupero dei locali esistenti nella galleria del sottopasso e la loro gestione da parte dell'Università (con la chiusura delle due scale sul lato sud di Via Mazzini, di cui quella centrale rimane come pozzo di luce per i locali sottostanti), il recupero del percorso pedonale urbano intorno al Ponte Romano (con anche una possibile discesa al livello sottostante alla quota del torrente, con percorso sotto il ponte) e l'abbassamento di Borgo Romagnosi fino alla quota di Piazza Ghiaia, volto a garantire, con un articolato sistema di spazi su diversi livelli, il collegamento pedonale con la "Ghiaia piccola" e il sistema commerciale della Galleria Polidoro, della Galleria sud di Via Mazzini e di tutto l'Oltretorrente, attraverso il Lungoparma.
L'abbassamento di Borgo Romagnosi alla quota di Piazza Ghiaia e l'apertura in corrispondenza del Ponte Romano consentiranno pertanto la creazione di uno spazio urbano su più livelli (quota Piazza Ghiaia – Ponte Romano, quota Borgo Romagnosi, quota Galleria Polidoro, quota Via Mazzini, quota Viale Toscanini), connessi in un unico sistema destinato ad area mercatale e a luogo culturale, in forte sinergia con il tessuto circostante. I diversi livelli consentiranno un unico intervento di ricucitura del tessuto con i sistemi commerciali della Ghiaia, del Centro Storico e anche dell'Oltretorrente.
Il progetto "Aemilia 187" vedrà, quindi, sorgere un distretto socio-culturale e un hub studentesco, valorizzando i reperti archeologici a cominciare dal Ponte Romano, e che avrà l'obiettivo di rivitalizzare anche il comparto commerciale grazie al nuovo collegamento diretto che si realizza con l'apertura del sottopassaggio su via Romagnosi, che aveva perso ogni attrattiva ed era ridotta ad un parcheggio.
(Fonte: Comune di Parma)
Riqualificazione, ecosostenibilità e formazione nelle scuole: la neonata associazione culturale "Manifattura Urbana" in Municipio. Fulvi: "Siamo aperti a chiunque desideri sostenerci operativamente per migliorare insieme la nostra città" -
Parma, 9 Marzo 2015 –
È terminato con una significativa stretta di mano tra l'ing. Francesco Fulvi ed il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti l'incontro di sabato pomeriggio in Municipio dove gli Amministratori locali hanno ospitato una delegazione della neonata associazione culturale "Manifattura Urbana". Presente all'appuntamento anche l'Assessore all'Urbanistica Michele Alinovi.
Sul tavolo le importanti tematiche che Fulvi ed i suoi ragazzi hanno portato all'attenzione dei cittadini parmigiani ed italiani già la scorsa estate, con la sfida (ampiamente vinta) legata al recupero dell'ex-cementificio "Marchino" a Ghiare, la Fornace situata in provincia di Berceto: la riqualificazione ed il riuso di edifici ed aree architettoniche abbandonate senza che vengano abbattuti, ma "costruendo sul costruito"; la creazione di spazi e strutture ecosostenibili, come i giardini condivisi, che "Manifattura Urbana" intende monitorare di comune accordo con il Comune; la formazione degli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, ai quali l'associazione desidera offrire specifici incontri didattici.
«Questi ragazzi stanno dimostrando di comprendere il vero valore del patrimonio della nostra città – ha dichiarato il sindaco Pizzarotti – ricca di tanti edifici oggi purtroppo abbandonati, tanti luoghi suggestivi sui quali occorrono risorse, ma ancor prima idee ».
«In vista di Expo 2015, siamo stati coinvolti da Slowfood per porre un nostro stand in Cittadella ogni prima domenica del mese da Maggio a Ottobre – ha sottolineato Fulvi, Presidente di "Manifattura Urbana" – spiegando ai cittadini le tematiche legate all'ecosostenibilità. Ne siamo lieti e aspettiamo chiunque vorrà sostenerci e far parte dell'associazione, dove siamo già quasi un centinaio di iscritti, per migliorare insieme Parma ».
«La possibile realizzazione di orti in comune e giardini condivisi è un percorso che l'Amministrazione potrebbe intraprendere insieme a "Manifattura Urbana" – ha concluso l'assessore Alinovi – mentre per ciò che riguarda l'argomento del restauro sono molteplici le opere che necessitano di un intervento come quello che i ragazzi hanno operato sulla Fornace e del quale sono rimasto profondamente e positivamente colpito. Valuteremo insieme il da farsi».
Fulvi ha avuto infine un pensiero per tutte le donne: «Al workshop di Ghiare le studentesse erano in maggioranza, una percentuale altissima che ha rappresentato la parte più dolce e al tempo stesso più forte di quella bellissima esperienza ».
Il sindaco Luca Vecchi ha presentato ieri il progetto definitivo per la riqualificazione dei capannoni 17 e 18, di piazzale Europa e viale Ramazzini. I lavori dovrebbero partire nel 2015, e interesseranno anche la viabilità e i trasporti pubblici della zona. Nel frattempo prosegue la bonifica dell'area dismessa.
Reggio Emilia, 31 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Ieri mattina in Comune è stato presentato il progetto definitivo degli interventi di riqualificazione dei capannoni 17 e 18 nell'area ex Reggiane. Gli edifici rinnovati affiancheranno il Tecnopolo (ex capannone 19), andando a formare il nucleo del Parco dell'innovazione, conoscenza e creatività, nell'ambito del Progetto Area nord di Reggio Emilia. Nel luglio 2014 è stato sottoscritto un Atto di accordo tra Comune di Reggio Emilia e Iren Rinnovabili spa. L'accordo prevede la riqualificazione di una superficie territoriale di circa 102.820 metri quadrati, suddivisa in quattro ambiti: piazzale Europa, braccio storico di viale Ramazzini (interno alle ex officine meccaniche), Capannoni 17 e 18.
"Questo nuovo passaggio per la realizzazione del Parco dell'innovazione – ha detto il sindaco Luca Vecchi - è importante per la ricerca, l'economia e la qualità urbana. Ma esso riguarda solo una porzione dell'area Reggiane, che è ben più ampia e che merita una piena e completa rigenerazione. Credo sia quindi giusto – ha rilanciato il primo cittadino - sollecitare l'interesse del mondo economico della città a un'operazione di questo rilievo per l'economia e la comunità".
Il progetto di riqualificazione dei capannoni 17 e 18 prevede il recupero e la valorizzazione delle strutture industriali esistenti, come testimonianza della memoria storica del luogo, oltre alla collocazione al loro interno di centri di ricerca, start-up e spin-off d'impresa, nuove realtà produttive provenienti dal territorio provinciale e dall'Area vasta. Ma anche attività legate al terziario avanzato, alla cultura e ai servizi. I fabbricati verranno restaurati in modo conservativo, mediante il recupero e il consolidamento dei paramenti murari e delle strutture di copertura, in acciaio e in calcestruzzo. Verranno inseriti pannelli fotovoltaici con una produzione sufficiente ad eliminare i costi di gestione di illuminazione delle parti comuni. Il progetto prevede anche la realizzazione di giardini interni.
Ma con questo nuovo intervento si prospetta una vera e propria rivoluzione nell'area, almeno nelle intenzioni dell'amministrazione comunale. Piazzale Europa diventerà la porta di accesso al Parco dell'innovazione e collegherà il quartiere di Santa Croce con il centro della città. Il parcheggio sarà riorganizzato su un'area più estesa, per favorire un aumento del verde e dei percorsi ciclabili e pedonali, mantenendo lo stesso numero di posti auto.
E' prevista una zona di rispetto a nord dell'area, lungo il perimetro di Centro Malaguzzi e sede Cepam, per collocare la sede della tramvia che potrebbe in futuro collegare il Centro storico, l'area Reggiane e raggiungere la stazione Mediopadana AV. Sarà riaperto anche il tratto storico di viale Ramazzini, che collegherà direttamente piazzale Europa con via dell'Aeronautica e la tangenziale Nord, attraversando l'area delle Reggiane.
L'investimento complessivo per le opere è stimato in circa 28 milioni di euro e si realizza grazie a una partnership tra pubblico e privato, sotto la guida e il controllo dell'amministrazione comunale. Le risorse pubbliche consistono in più di 13 milioni di euro: 10,9 sono finanziati dal piano nazionale Città del governo, e altri 2,5 milioni dalla Regione. In qualità di prossimo proprietario di parte delle aree interessate, Iren Rinnovabili rappresenterà invece il maggiore investitore privato. All'azienda multiservizi si unirà un pool di aziende con vocazione alla ricerca e all'innovazione. Iren Rinnovabili avrà la propria sede nel capannone 18 insieme ad alcune start-up.
Conclusi i lavori della Conferenza dei servizi, alla quale partecipano gli enti preposti a esprimere pareri tecnici sull'intervento, si procederà alla fase esecutiva e all'avvio dei lavori, previsto nel 2015. Sono stati avviati intanto, e proseguiranno per tutto il 2014 e nel 2015, i lavori di pulizia, rimozione dell'amianto e bonifica dell'area industriale dismessa, in base a un accordo fra Iren Rinnovabili e Fantuzzi Immobiliare.