Il centenario marchio di Langhirano scelto tra i quattro prosciuttifici italiani che esporranno i loro prodotti al più grande parco agroalimentare del mondo di Bologna.
Zuarina, centenario prosciuttificio di Langhirano, patria del crudo di Parma, è stato scelto da Fico Eataly World per rappresentare la migliore espressione della tradizione nostrana agli occhi e ai palati dei visitatori, all'interno del più grande parco agroalimentare del mondo recentemente aperto a Bologna.
Un riconoscimento che parte da lontano, quando nel 1860 Zuarina, nome della moglie del fondatore dell'azienda a cui è stato intitolato il prosciuttificio, produce la sua prima coscia. Da allora ogni prosciutto è curato con attenzione, passione e sapiente artigianalità, ma soprattutto segue le regole antiche di ogni fase della produzione: selezione della materia prima, cura della salatura ed infine una perfetta stagionatura. Regole semplici, ma efficaci, che hanno decretato il successo di Zuarina in Italia e all'estero: dalla Francia agli Stati Uniti, dal Giappone alla Cina.
E adesso Zuarina diventa simbolo della tradizione italiana nel mondo. "Sono solo quattro i prosciuttifici selezionati da Fico Eataly World – spiega Pietro D'Angeli, Direttore generale di CLAI e presidente di Zuarina - essere tra questi rappresenta un grande successo; siamo orgogliosi di essere stati scelti come simbolo dell'eccellenza italiana. All'interno del parco agroalimentare proporremo un Prosciutto di Parma Gran Riserva 24 mesi, prodotto top per qualità della nostra produzione".
Come per altri prodotti Zuarina anche il Prosciutto di Parma Gran Riserva 24 mesi viene prodotto solo con un pizzico di sale come ingrediente aggiunto alla selezionatissima materia prima. Nulla di più: niente conservanti né additivi, solo tanto tempo, tanta passione.
"Selezioniamo solo le cosce migliori – continua Pietro D'Angeli - Negli allevamenti della Filiera CLAI, Zuarina scegli solo suini pesanti nati ed allevati nella Pianura Padana, da cui si ottengono cosce selezionate per lunghe stagionature, da un minimo di 18 mesi fino a un massimo di 24 mesi".
Prosciutto di Parma: Parma da gustare fra tour enogastronomici e il festival dedicato al simbolo del food Made in Italy
Il Prosciutto di Parma nasce in una terra affascinante, ricca di proposte che uniscono il piacere della degustazione a un paesaggio unico, votato al turismo culturale. Il periodo migliore per scoprirlo? A settembre, quando Parma e la vicina Langhirano si animano di colori e profumi per festeggiare il DOP simbolo del territorio, con un festival ricco di eventi, degustazioni, visite guidate e ospiti speciali. Ma per tutta l'estate "i luoghi del Prosciutto di Parma" sono al centro di tour enogastronomici all'insegna del gusto e della bellezza.
Parma, 16 agosto 2017_- Si affonda in profondità il "tasto", uno spesso ago di osso di cavallo, per poi estrarlo e accostarlo al naso. È così che gli esperti liberano gli aromi inimitabili del Prosciutto di Parma e sondano la qualità del prodotto a partire dalle sue caratteristiche olfattive. Dietro al sapore e alla consistenza di questo prodotto DOP marchiato con il simbolo della corona ducale c'è tutto un mondo da scoprire, ci sono Parma, Città Creativa UNESCO per la Gastronomia, e il suo territorio, nel cuore della Food Valley. E il periodo migliore per scoprirlo è a settembre, quando a Parma e a Langhirano si celebra questo ambasciatore del gusto dell'Emilia e del Made in Italy.
Il XX Festival del Prosciutto di Parma coinvolgerà il comune di Parma, dal 2 al 10 settembre, e quello di Langhirano, dall'1 al 3 settembre. Nel programma anche Finestre Aperte che, nei fine settimana del 2-3, 9-10 e 16-17 settembre, permetterà agli amanti del Prosciutto di Parma di assistere al ciclo di lavorazione e partecipare a degustazioni gratuite direttamente all'interno dei prosciuttifici. A dare il via al festival, che anche quest'anno avrà il volto della giornalista e food blogger Francesca Romana Barberini, in veste di conduttrice, sarà il Pastry Chef Ernst Knam, la sera di venerdì 1 settembre.
Nella Cittadella del Prosciutto di Parma a Langhirano i produttori proporranno, all'interno dei loro stand, degustazioni guidate, abbinamenti e laboratori del gusto. Non mancheranno i Prosciutti dal mondo e sarà un'occasione d'incontro tra il Prosciutto di Parma e alcuni prosciutti crudi di qualità dall'Italia e dal mondo.
Mentre il Bistrò del Prosciutto di Parma vedrà degustazioni, brunch, aperitivi in musica e con lo chef, ospiti a sorpresa, concerti e spettacoli, laboratori per i più piccoli, cooking show e molto altro nella centralissima cornice dei Portici del Grano, in Piazza Garibaldi a Parma.
Ma non c'è solo il festival. Ci sono anche i tour nelle terre del Prosciutto di Parma, sui colli, a sud della via Emilia, precisamente tra il fiume Enza e il torrente Stirone, dove si trovano circa 150 prosciuttifici facenti parte del consorzio. I "Parma nel cuore del gusto tours" insieme ad Assapora Appennino propongono nei weekend "Food from Love": un percorso alla scoperta del Parmigiano Reggiano, del Prosciutto di Parma, dei Vini dei Colli parmensi, nel fertile territorio dove sorge il fiabesco Castello di Torrechiara e a Langhirano. Durante la settimana c'è invece il servizio di navetta Tastybus: si vanno a conoscere i luoghi di produzione del Prosciutto di Parma e del Parmigiano Reggiano, si visitano cantine e acetaie, e ci si concede un gustoso aperitivo con vista. Per entrambi i tour, la partenza è dal centro di Parma (Piazza Garibaldi).
Sabato 3 settembre, ore 16.30, presso il Museo del Prosciutto a Langhirano è in programma la presentazione delle nuove decorazioni. Con ingresso e visita guidata gratuiti
Sabato 3 settembre a partire dalle 16.30, all'ex Foro Boario di via Bocchialini - sede del Museo del Prosciutto e dei salumi di Langhirano -, è in programma la presentazione delle nuove decorazioni delle Vetrate del Museo che sono state realizzate partendo da antiche incisioni d'epoca.
Ad inaugurare il pomeriggio, la consegna da parte dell'Associazione Melusine al Museo di un'antica formella votiva con l'effigie di Sant'Antonio Abate col maiale.
Successivamente Giancarlo Gonizzi, Coordinatore del circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma e Alessandra Mordacci, Conservatore del museo, daranno inizio alla passeggiata illustrativa per raccontare attraverso aneddoti e notizie uniche le origini, la storia e l'evoluzione del Prosciutto di Parma.
L'evento, gratuito, è pensato per tutti: per i più curiosi ed appassionati di gastronomia, per i professionisti del settore e per chi semplicemente vuole approfondire la conoscenza di uno dei prodotti che hanno reso Parma ed il suo territorio famosi in tutto il mondo. Per l'occasione l'ingresso al Museo sarà gratuito dalle ore 16,30 alle 18,00.
L'iniziativa è ospitata all'interno della XIX edizione del Festival del Prosciutto di Parma che ogni anno celebra il "Suo" Prosciutto attirando nella celebrata Food Valley numerosi turisti e professionisti del settore che avranno la possibilità di conoscere e degustare una delle eccellenze gastronomiche del Made in Italy ed apprezzare inoltre le bellezze culturali *** e naturalistiche dei luoghi d'origine.
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Tra queste è il castello di Torrechiara (sec. XV) dove l'Associazione Melusine condurrà, sabato 3 settembre, visite guidate gratuite (offerte dalla Strada del Prosciutto di Parma) alle ore 11:00, alle 14:45 e alle 18:15. Nella Cappella di corte dedicata a San Nicomede, la pala d'altare, opera del 1462 di Benedetto Bembo, raffigura tra gli altri proprio Sant'Antonio abate con un porcellino di razza cinta senese ai suoi piedi.
Di seguito il programma completo di tutte le attività ed orari del Museo del Prosciutto in occasione del Festival del Prosciutto di Parma.
ORARI APERTURA MUSEO PROSCIUTTO
Sabato 3 - Domenica 4
Sabato 10 - Domenica 11
Apertura Museo e Prosciutteria ore 10,00-20,00
Visite guidate gratuite alle ore 11,00 e alle ore 17,00
L'ingresso è 3,00 euro per tutti ed è gratuita la visita guidata.
Sabato 17
Apertura Museo e Prosciutteria ore 10,00-18,00
Visite guidate gratuite alle ore 11,00 e alle ore 17,00
L'ingresso è 3,00 euro per tutti ed è gratuita la visita guidata.
Domenica 18
Apertura Museo e Prosciutteria ore 9,30*-18
Visite guidate gratuite alle ore 11,00 e alle ore 17,00
L'ingresso è 3,00 euro per tutti ed è gratuita la visita guidata.
* 9,30 è determinato dalla presenza di un evento: vedi sotto.
Da Lunedì 5 a venerdì 9
Da Lunedì 12 a venerdì 16
Apertura Museo e Prosciutteria ore 15-18: visite al Museo del Prosciutto (Via Bocchialini). Ingresso ridotto per tutti "Speciale Festival" (3,00 euro). La mattina apertura su prenotazione per gruppi (t. 0521.821139).
EVENTI AL MUSEO DEL PROSCIUTTO
3 settembre
MUSEO DEL PROSCIUTTO - Visite e degustazioni (Via Bocchialini). Apertura continuata 10,00-20,00. Ingresso ridotto per tutti "Speciale Festival" (3,00 euro), gratuito dalle 16,30 alle 18. Presso la Prosciutteria del Museo sarà attivo il servizio di degustazione.
3 settembre - Langhirano - Museo del Prosciutto - ore 11,00.
Visita guidata gratuita. Ingresso ridotto per tutti "Speciale festival" (3,00 euro).
3 settembre - Langhirano - Museo del Prosciutto - ore 16,30
Consegna al Museo di una antica formella votiva con l'effigie di Sant'Antonio Abate e il maiale da parte dell'Associazione Melusine. Alessandra Mordacci e Giancarlo Gonizzi raccontano la curiosa storia di Sant'Antonio e del suo legame col maiale. Presentazione delle nuove vetrate figurate del Museo.
Ingresso libero dalle 16,30 alle 18,00.
3 settembre - Castello di Torrechiara - ore 11,00 – ore 14,45 – ore 18,15
Visite guidate gratuite al Castello dove i dipinti consentono riferimenti al paesaggio agrario medievale, alla cura del maiale e alla figura di Sant'Antonio abate, effigiato nella cappella di corte con il suo principale attributo iconografico: un maialetto. Il biglietto d'ingresso è a carico dei partecipanti; intero 4 euro; ridotto 18/25 anni euro 2 - gratuito fino a 18 anni.
Il Festival del Prosciutto di Parma presenta: Un tuffo negli anni '40 con lo swing delle Gio's Sister Mercoledì 31 agosto, ore 21.00 - Piazza Garibaldi – Parma
Domani, mercoledì 31 agosto alle ore 21.00 in Piazza Garibaldi a Parma, in occasione del Festival del Prosciutto di Parma, si terrà il concerto gratuito delle Gio's Sisters: tre voci delle scatenate, accompagnate da una perfetta band swing, che costruiscono (letteralmente) uno spettacolo sul palco direttamente davanti al pubblico. Senza mai interrompere l'andamento musicale le Gio's Sisters intrecciano voci, gesti, mimica, travestimento e trascinano lo spettatore tra le atmosfere dell'era della radio omaggiando nel loro spettacolo "CARAVANLESCANO" non solo il trio vocale più famoso d'Italia, ma anche le Andrew's Sisters e l'America del musical anni '30 e '40.
Le Gio's Sister (Marika Pontegavelli, Rosa Alberini, Fulvia Gasparini con Luca Savazzi al piano e Stefano Carrara al contrabbasso) si inseriscono all'interno del ricco programma del Festival del Prosciutto di Parma, giunto alla sua diciannovesima edizione, un'occasione per conoscere e degustare il Prosciutto di Parma e per godere delle bellezze turistiche e culturali dei luoghi d'origine.
Per informazioni sul programma completo del Festival: http://www.festivaldelprosciuttodiparma.com/
Alla scoperta del Parco Barboj di "Rivalta", frazione del comune di Lesignano de Bagni, dove nasce il progetto di recupero di razze e frutti antichi di Mauro Ziveri de la "Rosa dell'Angelo".
di Lamberto Colla
Parma, 17 luglio 2016
L'appuntamento è a Traversetolo presso il Prosciutto Bar Rosa dell'Angelo. Ad accoglierci Michele Grigolini, che sarà il nostro Cicerone in questo tuffo nel passato della civiltà contadina.
Prima di salire sul fuoristrada e dopo un rigenerante caffé di metà mattina non potevamo perdere l'occasione di scoprire cosa c'è nascosto nel "Prosciutto Bar": un prosciuttificio. Infatti il "Bar" è solo la punta dell'iceberg dell'edificio e il tipico profumo di "stagionatura" dei prosciutti che accoglie chi entra nel bar doveva insospettire e non potevano essere i circa 150 prosciutti, peraltro già ben stagionati, che facevano bella mostra in spalliera posta dietro al banco di servizio a rilasciare quell'inconfondibile profumo più connesso al "genius loci" che al prodotto singolo pronto al consumo.
Attraverso una scaletta si entra nel fantastico mondo del prosciuttificio che contempla anche l'area asettica destinata all'affettamento effettuato rigorosamente con delle meravigliose Berkel che, oltre a far bella mostra di sé nell'area espositiva, sono ancora, come un tempo, lo strumento di lavoro quotidiano che precede il confezionamento nella vaschetta che si troverà sulla scaffalatura refrigerata del supermarket.
L'esposizione dei prodotti top di gamma è un tripudio di forme, aromi e sapori. Si va dal tradizionale "Parma" al "Prosciutto di suino nero", dal culatello allo strolghino, dalla coppa alla pancetta di maiale nero.
Il minimo comune denominatore è la qualità, plus di riconoscimento del marchio "Rosa dell'Angelo". "La qualità, riferisce Michele Grigolini, è il valore distintivo per il quale i nostri clienti acquistano le nostre vaschette. Un fattore distintivo che comporta maggiori oneri e che interviene già nella selezione delle materie prime e, nel caso dei suini autoctoni, in un maggiore mortalità neonatale in quanto non utilizziamo assolutamente farmaci antibiotici. I suini da noi allevati nella azienda che andremo a visitare a Rivalta hanno ben 1000 metri quadrati di terreno a testa".
Finalmente si sale sul fuoristrada e si parte per destinazione "Rivalta", una frazione del comune di Lesignano de Bagni, dove si estende la tenuta agricola che ospita, nel primo week end di settembre, il "Rural Festival" giunto quest'anno alla terza edizione e che attrae circa 30.000 visitatori durante i due giorni dedicati. Un successo ben oltre le aspettative tale da far pensare di organizzare per il prossimo 17-18 settembre la prima edizione in Toscana nella piazza di Gaiole in Chianti.
Raggiunto il crinale, dove a mala pena possono incrociarsi due mezzi, si può osservare un paesaggio straordinario. Da un lato la vallata di calanchi dove a primeggiare è l'asperità, quasi lunare, del terreno franoso, mentre dall'altra la rigogliosità della valle coltivata a cereali, erba medica, qualche vigneto intervallati da boschetti dai colori forti che le piogge dei giorni precedenti hanno reso ancor più vivi e intensi facendo da cornice sull'orizzonte della pianura lasciando vedere ben distintamente l'arco del "Ponte di Calatrava" di Reggio Emilia.
Un luogo ideale per valorizzare la biodiversità che tanto a cuore sta a Mauro Ziveri, ideatore della "Rosa dell'Angelo" e delle imprese e iniziative collaterali attuali e prossime. "Visto il successo del Rural Festival, sottolinea Grigolini, stiamo pensando di dare vita alla prima edizione del Rural Festival Toscana nel Chianti."
Un'autentica passione che, giorno dopo giorno, si autoalimenta e che non poteva trovare migliore collocazione potendo vantare il riconoscimento MAB dell'UNESCO (Man and the Biosphere) avviato, negli anni '70, allo scopo di migliorare il rapporto tra uomo e ambiente e ridurre la perdita di biodiversità attraverso programmi di ricerca e capacity-building.
Stiamo arrivando e ancora dalla costa del crinale è Grigolini che ci indica l'appezzamento di terreno dove sono coltivate le sette varietà di uva tra le quali spiccano la Termarina (rischiò l'estinzione a causa della Fillossera -Daktulosphaira vitifoliae - che nel XIX secolo distrusse quasi tutti i vigneti europei) e la Fortana del Taro, sposa perfetta per il pregiato culatello, che nella bassa parmense trovò il clima ideale per diventare il prodotto più pregiato del suino.
Poco prima una sosta alla stalla per ammirare vacche di antiche razze di biodiversità che daranno vita a formaggi monovacca realizzati con latte intero (il Parmigiano Reggiano è invece un formaggio semi grasso ndr) e che saranno presentati, per la prima volta, al prossimo Rural Festival.
Finalmente si entra nel forziere delle biodiversità, dove è possibile ammirare cultivar razze che hanno radici sul territorio da oltre 300 anni, tra cui il salice bianco, il gelso nero e bianco, l'ontano, il marrone, il noce, l'olmo, il sambuco, il nocciolo, il prugnolo, la rosa canina, le pere antiche e il pomodoro riccio di Parma, l'asino romagnolo e la pecora cornigliese, il suino nero e la gallina romagnola, il tacchino nero e la vacca appenninica.
Un'enciclopedia all'aperto ideale per soggiornarvi qualche notte ospitati nelle originali "capanne" orientate verso valle, godendosi appieno quanto la natura del luogo può donare. Ma le strutture sono anche adatte a accogliere eventi di Team Building (momenti di formazione aziendale con la base di ludicità: il divertimento come potente acceleratore dei processi di apprendimento).
Insomma, se non è un paradiso poco ci manca e comunque, con questa iniziativa, è stato scritto il primo capitolo di quello straordinario libro che riporterà pace tra uomo e ambiente, tra natura e attività antropiche che, non necessariamente, devono essere in contrasto come la storia degli ultimi decenni ha insegnato.
L'appuntamento è perciò per il prossimo 3 e 4 settembre al Rural Festival a Rivalta di Lesignano de' Bagni (PR) e per il 17-18 settembre a Gaiole in Chianti (SI).
Tutte le foto nella galleria qui sotto
Il Consorzio del Prosciutto di Parma ha presentato il suo nuovo spot, un omaggio alla Parma vera, quella della tradizione e delle "buone abitudini": "Sei di Parma se..."
Parma 18 Maggio 2016
Il Consorzio del Prosciutto di Parma ha presentato il suo nuovo spot, un omaggio alla Parma vera, quella della tradizione e delle "buone abitudini" che solo chi conosce e vive veramente la città può conoscere.
"Sei di Parma se..." è il fil rouge che collega le immagini che compongono il video, simboli di quelle caratteristiche che identificano la città, il territorio ed i suoi abitanti: gli anolini da mangiare anche a ferragosto, i giri sui "grilli del Parco Ducale, la torta che si concepisce solo fritta, l'importanza dell'ospite e della tavola ma soprattutto quelle peculiarità che rendono il Prosciutto di Parma un'eccellenza.
Ora questo spot è diventato social, un fenomeno virale che i parmigiani amano condividere...
I ripetuti interventi italiani - da parte del Ministero degli Esteri, del Ministero dello Sviluppo Economico e di quello della Salute - non sono ancora riusciti a smuovere autorità di Taiwan e intanto il campo è libero per l'importazione di prodotti, di dubbia qualità, provenienti da altri paesi asiatici e dall'Oceania comprese le imitazioni dei nostri più noti prodotti nazionali.
di redazione Parma, 28 febbraio 2016.
Ancora una volta sono le epizoozie, presunte in Sardegna, a penalizzare il prosciutto nazionale e quello tipico di Parma in specifico.
L'argomento riguarda diversi mercati esteri dove i nostri prodotti alimentari "Made in Italy" trainano l'export ed incontrano un crescente successo.
È il caso di Taiwan, una delle "tigri" asiatiche che a seguito di uno straordinario sviluppo industriale e tecnologico, è oggi una società – sono 24 milioni gli abitanti del Paese – che registra uno dei più alti redditi pro-capite al mondo e un vasto mercato di consumatori alla ricerca delle migliori qualità ed eccellenze.
Per inquadrare meglio l'importanza di Taiwan, si pensi che l'interscambio annuale dell'Isola con l'Unione Europea ha superato i 40 miliardi di Euro.
Il tema è dibattuto da anni nel Foro economico bilaterale italo-taiwanese; che, nel 2014 e vi è stata in Sardegna una visita ispettiva del Bureau of Animal and Plant Inspection and Quarantine (BAPHIQ) di Taiwan, supportata dal nostro Ministero della Salute e dalla Associazione italiana produttori di carni (ASSICA); e nonostante tale ispezione abbia verificato la totale estraneità dalla Sardegna dei suini emiliani (come anche di quelli friulani da cui deriva il prosciutto San Daniele DOP) dunque del prosciutto di Parma DOP, l'ente taiwanese BAPHIQ non ha ancora dato il "via libera" alla revoca del vigente divieto di importazione a Taiwan del nostro prosciutto crudo.
I ripetuti interventi italiani - da parte del Ministero degli Esteri, del Ministero dello Sviluppo Economico e di quello della Salute - non sono ancora riusciti a smuovere le neghittose autorità di Taiwan competenti in questa specifica materia.
Il problema ha, inoltre, risvolti allo stesso tempo gravi e assurdi perché a Taiwan, da anni, sono importati da altri paesi dell'Asia, Oceania e Americhe, prodotti di spregevole qualità che, imitando i nomi italiani – tra i quali proprio il "prosciutto di Parma" – attirano con l'inganno l'attenzione e l'acquisto dei consumatori locali.
Una vera e propria truffa commerciale che ha due conseguenze molto negative: il danno al prestigio e all'altissima qualità dei nostri prodotti, confusi con vere e proprie schifezze, e il potenziale danno alla salute di chi li consuma.
Mentre risulta che i nostri Ministeri competenti, anche in queste settimane, stiano lavorando per ottenere dalle Autorità di Taiwan la revoca del divieto ancora in essere per il nostro prosciutto, non è noto, in proposito, il ruolo che hanno svolto e svolgono i Consorzi di Tutela per la funzione, non meno importante, di far conoscere agli appropriati interlocutori i procedimenti di allevamento e di lavorazione con tutte le garanzie veterinarie e sanitarie che determinano, al termine della filiera, un prodotto assolutamente sicuro e di imparagonabile squisitezza.
Dal 5 al 20 settembre molte cantine appartenenti al Consorzio dei Vini dei Colli di Parma apriranno le porte al pubblico per celebrare il felice matrimonio tra i loro Vini e il Prosciutto di Parma.
Langhirano (Parma), 1 settembre 2015 ,
Giornate tra vino e prosciutto per i fortunati che decideranno di partecipare a uno degli appuntamenti di Prosciutto in Vigna, iniziativa che torna per il secondo anno consecutivo nel territorio di Langhirano - dal 5 al 20 settembre prossimi - in concomitanza con il Festival del Prosciutto di Parma.
Langhirano e ancor prima il castello di Torrechiara, sono la porta di ingresso di una grande area dell'Appennino Tosco Emiliano che, il 9 giugno scorso a Parigi, è stata dichiarata Riserva UNESCO Man&Biosphere. Un sogno che si è avverato e che ha premiato la sostenibilità del rapporto tra natura e società umana che caratterizzano queste zone.
Legare sempre più i prodotti al territorio di produzione e alla conoscenza della cultura che nei secoli ne ha consentito attuali gusto e qualità. È questo l'obiettivo che si propone l'amministrazione del Comune di Langhirano che, con il supporto operativo di Assapora@ppennino e la collaborazione delle Cantine aderenti al Consorzio dei Vini dei Colli di Parma, ripropone per il secondo anno l'iniziativa Prosciutto In Vigna.
"Proporre alla gente di gustare Vino e Prosciutto proprio nei luoghi in cui l'uva si trasforma in vino dei Colli e festeggiare il matrimonio perfetto con il re dei salumi, sapori predestinati dalla stessa sapienza e storia comune. – ha dichiarato Giordano Bricoli, Sindaco di Langhirano – Vogliamo raccontare una storia antica, già dipinta nel soffitto della Camera d'Oro del Castello di Torrechiara, dove insieme all'amore per Bianca Pellegrini, Pier Maria Rossi volle raffigurato anche quello per le proprie terre e i buoni frutti del lavoro dei contadini."
Amore è dunque filo conduttore anche per i visitatori, che saranno invitati a scoprire i profondi legami tra sapori, forme ed elementi anche vivendo il dietro le quinte, passeggiando tra i vigneti.
Sul tema dell'amore per il territorio, la seconda edizione del Palio Fotografico #TorrechiaraScattiInnamorati, un concorso che premierà chi saprà realizzare una foto fatta con il cuore prima che con gli strumenti. Tutti i dettagli del concorso si possono trovare sul sito AssaporAppennino.
Dal 5 al 20 Settembre ci sarà sempre qualche Cantina con le porte aperte nei Colli di Parma, pronta ad accogliere i visitatori e soddisfare le loro curiosità.
Durante i tre fine settimana del Festival del Prosciutto (5-6) e del Salone del Camper (12-13 e 19-20 settembre), da Torrechiara sarà disponibile il BUS Cantine dedicato alla visita dei luoghi di produzione. Ogni sabato e domenica sono in programma 3 partenze la mattina e 3 al pomeriggio per le visite alle cantine. L'offerta complessiva sarà molto variegata tra musica, merende, pranzi e cene... tutto rigorosamente locale e tipico.
Partecipare è facile: si sceglie il giorno e l'ora e si prenota il Bus Cantine al 328.2250714 oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Alla partenza si riceverà il proprio bicchiere nella tracolla-ricordo, all'arrivo si potrà visitare la Cantina e degustare il vino con le delizie che ogni Cantina avrà preparato "alla carta" nella propria offerta personalizzata. Costo Bus andata/ritorno e sacca+bicchiere per un costo di € 8 (bambini €4). Degustazioni in Cantina, pagamento secondo consumazioni.
Nei giorni 19 e 20 Settembre verrà proposto il gioco Degustazione al buio: si degusteranno e voteranno 3 diverse Malvasie per incoronare la più gradita che verrà premiata il 4 Ottobre in Castello a Torrechiara insieme ai vincitori del Palio fotografico, durante la Giornata Nazionale delle Famiglie al Museo.
Prosciutto in Vigna è un evento che fa parte del progetto co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna per l'internazionalizzazione delle Imprese e dei territori.
INFORMAZIONI
Facebook: /prosciuttoinvigna
Twitter: @InVigna
Programma completo degli eventi: http://www.assaporaparma.it/it/eventi/prosciutto-in-vigna-2015
Assapor@ppennino Agenzia per il Turismo di Comunità Piazza Leoni 2 Torrechiara LANGHIRANO PR 328.2250714 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sabato 5 settembre, alle ore 17,00, la presentazione del nuovo allestimento a Langhirano (PR). Con ingresso gratuito e visita guidata Senza sale non esisterebbe il Prosciutto (dal latino "perexsuctum" ovvero "prosciugato"). E se il Prosciutto di Parma è così dolce, il merito va al sale nostrano ricco di bromo e iodio e più concentrato rispetto a quello marino, tanto che ne basta poco per conservare perfettamente le carni suine.
Alla storia e alle caratteristiche del sale di Salsomaggiore Terme, il Museo del Prosciutto e dei salumi di Langhirano – inserito nel circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma – dedica una nuova vetrina e una sezione rinnovata che vuole celebrare "Il sale di Salsomaggiore e l'antica arte dei Lardaroli parmensi".
Nel calendario del XVIII Festival del Prosciutto, sabato 5 settembre alle ore 17,00 all'ex Foro Boario di via Bocchialini è in programma la presentazione del nuovo allestimento con visita guidata a cura del Coordinatore dei Musei del Cibo.
Dopo i saluti del Presidente dei Musei del Cibo Maurizio Ceci, avrà inizio la passeggiata illustrativa durante la quale Giancarlo Gonizzi racconterà la fondamentale importanza del sale nello sviluppo dell'arte salumiera parmense, attraverso aneddoti e notizie inedite che culminano nel percorso espositivo con la visione di un antico video degli anni Trenta sull'estrazione del cloruro di sodio.
Nella nuova vetrina si trovano in esposizione campioni di sali dal mondo – tra i quali il rosa e il verde delle Hawaii, il nero di Cipro, il grigio di Bretagna, il rosa dell'Himalaya e il sale di Salisburgo – oltre a documenti e materiali forniti in esclusiva dalle Terme di Salsomaggiore per testimoniare la storia delle saline della città termale.
L'evento è pensato in particolare per curiosi ed appassionati di gastronomia, professionisti della ristorazione e allievi degli istituti alberghieri. Per l'occasione l'ingresso al Museo sarà gratuito dalle ore 17,00 alle 18,00.
Nella prova del "tagliatore" si sono cimentati il sindaco di Parma Federico Pizzarotti e quello di Comacchio Marco Fabbri
Carignano (PR - Esame superato – per il Crudo con la Corona insaporito con il Sale dei Longobardi – così come nella prova di "tagliatore": simpatica 'sfida' fra i sindaci di Parma e Comacchio, Federico Pizzarotti e Marco Fabbri, ieri pomeriggio all'inaugurazione di DeGustibus, mostra-evento dedicata ai piaceri della tavola e della vita all'aria aperta la cui decima edizione è in programma fino a domenica nel suggestivo Parco di Villa Malenchini a Carignano di Parma.
Sotto la supervisione del prosciuttaro Giuliano Pelacci e dei presidenti di Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli e Unione Sportiva Volania, Mario Schianchi e Vaide Pozzati i primi cittadini della capitale della "food valley" e della 'piccola Venezia delle valli' hanno inaugurato la prima coscia di maiale che, aromatizzata con l'oro bianco proveniente dalla Salina dimostrativa di Comacchio, dopo oltre un anno di stagionatura è stata offerta in degustazione acccompagnata a 'coppiette' di buon pane ferrarese e vini tipici dei due territori: Rosa delle Sabbie da uve Fortana e Malvasia dei Colli di Parma.
(Fonte Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma)