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Infermieri e Oss, sotto la guida dei loro colleghi Marco Alfredo Arcidiacono e Giovanni Boschi e la supervisione della Coordinatrice Infermieristica Sartori Donatella, hanno concretizzato l'aspetto di Educazione Sanitaria di cui si caratterizza, per sua natura, la professione infermieristica.

Una iniziativa che si è resa possibile grazie alla partecipazione alla campagna MAKE SENSE, promossa in Europa dalla European Head and Neck Society (EHNS), che si pone di perseguire l'obiettivo  di sensibilizzare la popolazione in merito ai tumori della testa e del collo.

Per queste forme di cancro è di fondamentale importanza la prevenzione e la diagnosi precoce fino ad arrivare al miglioramento dei percorsi di cura dei pazienti colpiti da queste neoplasie.

Il carcinoma della testa e del collo, di cui spesso le persone ignorano sintomi e fattori di rischio, è il quinto tumore più diffuso (tra gli uomini).

Da questa neoplasia si può guarire, ma solo se diagnosticata tempestivamente. Purtroppo, però, la maggior parte delle volte il tumore viene diagnosticato in fase avanzata: questo avviene perché il paziente stesso non riconosce i sintomi della malattia e quindi non si arriva ad una diagnosi tempestiva.

I fattori di rischio principali dei tumori della testa e del collo sono, l’abuso di alcolici, il fumo e i comportamenti sessuali a rischio.

L'arma vincente invece è EVITARE I RISCHI e quest'ultimi debbono essere esplicitati alla comunità. "Riteniamo pertanto - sottolineano i promotori dell'iniziativa, che sia fondamentale EDUCARE PER NON CURARE".

Per maggiori informazioni e per contatti:

 https://makesensecampaign.eu/it/

 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per l'occasione è stato creato anche un video:

https://gopro.com/v/2RknVO8mEK3Xl

Pubblicato in Salute e Benessere Parma

Controlli gratuiti al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, domenica 19 maggio, in occasione della Giornata di Prevenzione per la lotta all’Ictus Cerebrale. Con l’obiettivo di sensibilizzare e informare dalle ore 8.30 a mezzogiorno, ai Poliambulatori dell’Arcispedale in Viale Risorgimento 80, saranno effettuati accertamenti gratuiti dei parametri collegati ai più importanti fattori di rischio vascolari: glicemia, colesterolo, pressione arteriosa e determinazione del ritmo cardiaco.

Ci sarà anche la possibilità di una valutazione multidisciplinare e individualizzata del rischio cerebrovascolare, corredata dall’indicazione delle strategie di modifica dello stile di vita e di controllo dei fattori di rischio che aiutano a prevenire le manifestazioni delle malattie cerebrovascolari. In presenza di un rischio cardio-vascolare elevato saranno consigliati adeguati approfondimenti.

L’iniziativa di prevenzione è organizzata nella nostra provincia da A.L.I.Ce. Reggio Emilia (Associazione per la lotta all’ictus cerebrale), in collaborazione con il reparto di Neurologia dell’Ausl Irccs di Reggio Emilia. Sono stati coinvolti attivamente ilDipartimento di Cure Primarie dell’Ausl con Luoghi di Prevenzione e numerosi medici e infermieri dell’Arcispedale Santa Maria Nuova. “La prevenzione è la strategia più efficace per diminuire l’incidenza dell’ictus – ricorda il presidente dell’associazione Paolo Viappiani -. Nel 2017 si sono registrati oltre 1000 pazienti con ictus ischemico e oltre 250 pazienti con ictus emorragico solo nella provincia di Reggio Emilia. L’ictus è la patologia che causa oggi il più alto numero di disabili. Risultano pertanto importanti le giornate che organizziamo per sensibilizzare la popolazione sul tema”.

L’ictus è un disturbo improvviso della circolazione cerebrale che colpisce sedi differenti del cervello determinandone la perdita di funzione (spesso irreversibile) e i deficit neurologici avvertiti dal paziente. Esso si manifesta di solito senza sintomi dolorosi, spesso con interessamento di importanti funzioni (linguaggio, motricità, vista, sensibilità e coordinazione). Ogni anno, nel nostro Paese, vengono registrati circa 200mila nuovi casi di ictus cerebrale, dei quali 4.200 riguardano soggetti con età inferiore ai 45 anni. La mortalità a 30 giorni dopo un ictus ischemico è pari al 20% mentre in caso di ictus emorragico la percentuale di mortalità sale al 50%. Tra i fattori di rischio dell’ictus ci sono, oltre all’ipertensione arteriosa, il fumo, il diabete, l’ipercolesterolemia e la fibrillazione atriale (FA), quest’ultima responsabile di circa il 20% di tutti gli ictus ischemici.

“E’ fondamentale – sottolinea il dottor Franco Valzania, direttore della Neurologia - che nella popolazione cresca la consapevolezza che per le malattie cerebrovascolari la conoscenza dei fattori di rischio e la conseguente modificazione dello stile di vita (abolizione fumo, controllo abitudini alimentari e peso corporeo, promozione dell’attività motoria) possono ridurre in maniera sensibile il rischio di ictus. In quest’azione di esecuzione di controlli periodici e di prevenzione il paziente ha quindi un ruolo attivo e responsabile nel determinare la propria salute futura”.

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Sin dal giorno dell'insediamento il nuovo Questore di Parma, dottor Gaetano Bonaccorso, aveva dichiarato che avrebbe puntato fortemente sulla strategia di prevenzione. Detto fatto. Dopo pochi mesi da quella dichiarazione ecco che Parma viene dotata di un innovativo sistema digitale di prevenzione del crimine. Ogni mezz'ora il sistema publicherà un "bollettino" prvisionale dei potenziali crimini che verranno realizzati nelle successive 2 ore.

Parma 18 gennaio 2019 - Dal giorno 8 gennaio 2019, infatti, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell'Interno, Direzione Centrale Anticrimine Servizio Controllo del Territorio, ha avviato presso la Questura di Parma la sperimentazione di un innovativo protocollo di controllo del territorio che si basa sull' impiego strategico, di una innovativa soluzione digitale ideata e sviluppata dall'Ispettore Superiore Elia Lombardo in servizio presso la Questura di Napoli, con ventennale esperienza in strategie di controllo del territorio ed autore di uno studio criminologico che ha suscitato non solo l'interesse interno ma anche della comunità scientifica nazionale ed internazionale.

Sperimentata a Napoli dal 2004 e successivamente a Salerno, Prato, Venezia e recentemente anche a Modena, la soluzione digitale ha permesso di ottenere importanti risultati nella prevenzione dei crimini predatori, problematica che notoriamente più incide sulla percezione di sicurezza e sul sentimento di fiducia nelle istituzioni da parte dei cittadini.

La soluzione informatica denominata XLAW, è stata sviluppata dopo un ventennio di studio, tempo valso anche ad ottenere la validazione da parte di due centri universitari, la Federico II e la Parthenope di Napoli ed a vincere il premio innovazione digitale SMAU 2018.

Partendo dall'assunto che per prevenire occorre prevedere, il sistema informatico XLAW, in virtù di un rivoluzionario procedimento di calcolo euristico dei dati che riguardano i fatti costituenti reato dichiarati dai cittadini in sede di denuncia e di quelli desunti dalle pattuglie della Polizia di Stato nel corso del servizio d'istituto, elabora delle previsioni su dove e quando potrebbe avvenire un crimine, permettendo di vigilare con precisione spazio - temporale le zone e le strade cittadine esposte a rischio imminente.

Il lungo periodo di studio che ha previsto la raccolta di dati riguardanti il fenomeno predatorio di più contesti urbani, ha permesso di dimostrare che i crimini predatori avvengono con regolarità sequenziale in quelle aree cittadine che secondo principi di redditività e qualità del controllo, diventano in alcuni giorni ed in alcuni orari, maggiormente esposte.

L'algoritmo di cui è dotato il sistema informatico, sovrapponendo i dati storici sui crimini denunciati o scoperti nel corso delle attività d'Istituto dalla Polizia di Stato, ai dati sulle dinamiche socioeconomiche del territorio in esame come il numero di cittadini residenti e non residenti, ubicazione di abitazioni, ubicazione ed orari d'esercizio di attività commerciali, di strutture ricettive, di istituti di credito, di centri commerciali, cinema, teatri, itinerari di autobus, arrivo di treni ecc. ricerca, scopre e pone in evidenza con matematica precisione, quei crimini che appartengono a precisi modelli criminali che si ripetono con regolarità nel tempo e nello spazio.

L'elaborazione prodotta dal software ogni mezz'ora, con un anticipo di due ore rispetto al crimine previsto come una sorta di bollettino meteorologico, viene acquisita dalla Centrale Operativa della Questura, cabina di regia per le attività di controllo del territorio e pronto intervento mediante uno schermo che riproduce una cartina topografica digitale della città all'interno della quale, vengono evidenziati degli alert georeferenziati e grazie ai quali, può predisporre proattivamente le pattuglie in quelle strade ed in quei luoghi urbani esposti a rischio imminente.

Sperimentata nelle citate sedi, la strategia che è possibile applicare grazie a questo innovativo e rivoluzionario supporto che ha l'obiettivo di ridurre la pressione criminale sul territorio andando a sottrarre alla protervia criminale con precisione e costanza le aree e le opportunità, ha permesso di contenere significativamente il fenomeno riducendo i crimini ed aumentando le denunce e gli arresti in flagranza di reato andando ad incidere anche sui costi di gestione della sicurezza, poichè in questo modo viene limitato lo stress di uomini e mezzi e le pattuglie evitando di girare randomicamente l'area urbana, possono circoscrivere selettivamente le attività laddove il rischio è scientificamente atteso.

L'impiego presso la Questura di Parma dall'8 gennaio ad oggi, ha già permesso di tracciare uno scenario di rischio con un'alta percentuale di attendibilità delle previsioni che oscilla tra l'87 ed il 97%, un dato che rende alta l'aspettativa di riuscita della sperimentazione, sovrapponibile ai i risultati già ottenuti nelle altre città dove tutt'oggi, in virtù dei positivi risultati ottenuti, è in corso l'impiego.

Pubblicato in Cronaca Parma
Domenica, 23 Dicembre 2018 15:25

Il Centro sotto controllo

Controlli Straordinari del territorio volti a disincentivare azioni terroristiche e reati predatori lungo le strade del centro

Prosegue l'attività di controllo del territorio svolta dalla Polizia di Stato, in collaborazione con la Polizia Municipale.
Durante tre giornate della settimana che si sta concludendo, è stata messa in campo un'operazione di "alto impatto", finalizzata a disincentivare azioni terroristiche e a contrastare il fenomeno dei reati predatori lungo le vie dello shopping parmigiano.

Durante i tre giorni c'è stato un elevatissimo impiego risorse umane e mezzi, più nel dettaglio, hanno operato sul territorio 142 poliziotti e 65 pattuglie automontate. La disposizione sul territorio del personale, che ha svolto pattugliamenti dinamici e posti di controllo, è avvenuta a seguito di un'attenta attività di analisi dei fenomeni criminali che interessano il nostro territorio.

I controlli hanno portato ai seguenti risultati:
-395, le persone controllate;
- 465 i veicoli controllati, tra cui furgoni e mezzi pesanti, potenzialmente impiegabili in azioni terroristiche;
- 2 veicoli sequestrati;
- 37 sanzioni per violazioni al codice della strada;
Le predette attività continueranno anche nei prossimi giorni, nel pieno del periodo natalizio, infatti, con i suoi uomini, la Polizia di Stato, continuerà ad essere impegnata sulla prevenzione di azioni terroristiche e più in generale di condotte criminali, per garantire a tutti i cittadini un sereno periodo di festa.

Pubblicato in Cronaca Parma

Dal Trentino alla Sicilia la natura ha dato una anticipazione della capacità distruttiva di cui è capace. Sarebbe grave che si classificasse l'evento tra i fenomeni eccezionali bensì dovremo annoverarlo tra gli avvertimenti, o ancor meglio "minaccia" ultimativa

di Lamberto Colla Parma 11 novembre 2018 -

In attesa che si completi il transito del colmo di piena del Po nella speranza che questa volta gli argini reggano tutti, così come quelli dei suoi affluenti, dobbiamo fermarci a riflettere, per l'ennesima volta, sul valore della parola prevenzione.

Quest'ultima ondata di maltempo, eccezionalmente violentissima e particolarmente estesa, deve obbligatoriamente fare cambiare atteggiamento, sia in ambito pubblico che nel privatissimo, verso l'ambiente che abbiamo colonizzato.

Abbiamo anche appurato che gli errori, se così vogliamo chiamarli, non sono una esclusiva del Sud ma anche del laborioso Nord.

Oltre 40 morti, vent'anni per riforestare la parte alpina andata distrutta e svariati miliardi di euro è il conto approssimativo che ci ha presentato la natura a partire dal 29 ottobre scorso.

Ma poteva essere un conto ancor più salato.

Siamo tutti rimasti attoniti per quanto accaduto in provincia di Palermo. A Casteldaccia due famiglie sterminate dal fiume in piena mentre erano riunite a festeggiare. Nove morti ma potevano essere ben 70 le vittime, affogate come topi all'interno dell'abitazione abusiva se, proprio a causa del maltempo, la maggior parte non avesse declinato l'invito dei padroni di casa.

Una casa costruita abusivamente nell'alveo di un torrente, il Milicia, che quando si "gonfia", occupa tutto lo spazio naturale della sua millenaria esistenza. Già lo scorso autunno aveva dato segnali di violenza, ovviamente inascoltati. Inascoltati dai proprietari della villetta che non hanno ben informato gli inquilini, gli inquilini che hanno fatto, probabilmente le orecchie da mercante, e le pubbliche amministrazioni che per non perdere voti non hanno fatto eseguire gli ordini di demolizione.

E se questo è il sud, al nord non è andata meglio.

Ha lasciato attoniti tutti la strage di alberi, caduti a terra come i bastoncini del "shangai".

Interi versanti, colpiti da raffiche di vento che correvano a oltre 180 km orari, devastati. Serviranno, dicono gli esperti cinque anni per ripulire quei "boschi, (sembra siano 10 milioni gli alberi caduti) e circa venti gli anni necessari a ripristinare i boschi allo stato che erano prima del disastro. Una ferita enorme che accresce enormemente il rischio idrogeologico da un lato e di incendi dall'altro, potenzialmente favoriti dalla massa enorme di legname secco a terra.

Quegli abeti rossi, meravigliosi ma fragili come gli Stradivari che sarebbero diventati, frutto di una precedente riforestazione, era noto che avessero le radici superficiali e perciò non idonei ai pendii che avrebbero dovuto proteggere, ma estetica e economia ebbero il sopravvento.

Anche al nord, la conta dei morti sarebbe stata enormemente superiore se l'apocalisse che ha colpito Veneto e Trentino si fosse scatenata nelle ore diurne quando, tra operatori e escursionisti, i boschi fossero stati occupati da decine e decine di persone.

Due stragi mancate ma comunque un numero troppo elevato di vittime su cui pregare e riflettere, affinché il loro sacrificio non sia, ancora una volta, totalmente inutile.

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Lago di Carezza

 

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Coltaro di Sissa Trecasali (PR) 10/11/2018

 

(per restare sempre informati sugli editoriali)

Pubblicato in Politica Emilia

Ogni singola coperta è in vendita e il ricavato utilizzato per l’acquisto di macchinari diagnostici per la prevenzione e la sorveglianza del rischio di carcinoma mammario e ovarico e implementare la dotazione tecnologica della Breast Unit Interaziendale di Ausl Parma – Azienda Ospedaliero Universitaria.

Parma -

Questa mattina piazza Duomo a Parma si è coperta di colori e lo resterà sino a domani, domenica 11 novembre. Una bella iniziativa per lanciare un messaggio positivo in tema di prevenzione ed in ricordo dell'attrice Paola Borboni, a cui la coperta è dedicata. 

L'iniziativa, promossa da Associazione di Parma “La doppia elica”, con il patrocinio del Comune di Parma e del Ministero della Salute, della Regione Emilia-Romagna, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, dell’Azienda Sanitaria Locale di Parma, vede la partecipazione di Viva Vittoria – Opera relazionale condivisa, Associazione che ha come finalità quella di fermare la violenza sulle donne, con un progetto collettivo e condiviso lavorando a maglia insieme per lanciare un messaggio coinvolgente, aggregante e, nello stesso tempo, entusiasmante. 

La coperta è formata da quadrotti realizzati ai ferri o all’uncinetto di qualsiasi colore delle dimensioni di 50x50 uniti 4 a 4 con filo rosso. Ogni coperta è in vendita a un prezzo simbolico e il ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di macchinari diagnostici per la prevenzione e la sorveglianza del rischio di carcinoma mammario e ovarico e implementare la dotazione tecnologica della Breast Unit Interaziendale di Ausl Parma – Azienda Ospedaliero Universitaria.

  

L'Associazione “La Doppia Elica” 

L'Associazione “La Doppia Elica” è nata nel settembre 2017 ed ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla natura e la diffusione delle mutazioni genetiche BRCA1/BRCA2 connesse con l’aumentato rischio di carcinoma mammario e ovarico e sulla necessità di intervenire precocemente nella ricerca e nel trattamento delle persone portatrici. Ha ottenuto il riconoscimento di Associazione ONLUS ed è iscritta nell’elenco regionale del volontariato. Il cuore e la mente dell'associazione sono un gruppo di volontari e professionisti sanitari che da anni operano nel settore dello screening, che permette, grazie ad una più intensa e frequente sorveglianza con esami diagnostici, di intervenire tempestivamente riducendo drasticamente il rischio di malattia. L'associazione fornisce supporto al disagio psicologico conseguente alla diagnosi, con l’assistenza di psichiatri, psicologi e il coinvolgimento in corsi di attività manuali, creative e di counseling, anche in sinergia con i servizi sanitari e le istituzioni locali.

Per info 

https://www.vivavittoria.it 

https://www.facebook.com/vivavittoriaparma/ 

Fotografie a cura di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Ogni singola coperta sarà messa in vendita e il ricavato utilizzato per l’acquisto di macchinari diagnostici per la prevenzione e la sorveglianza del rischio di carcinoma mammario e ovarico e implementare la dotazione tecnologica della Breast Unit Interaziendale di Ausl Parma – Azienda Ospedaliero Universitaria.

Parma -

Una coperta in piazza Duomo a Parma

Una coperta in piazza Duomo sabato 10 e domenica 11 novembre, sarà l'occasione per dare seguito ad un'iniziativa singolare che vuole lanciare un messaggio positivo in tema di prevenzione ed in ricordo dell'attrice Paola Borboni, a cui la coperta è dedicata. L'iniziativa, promossa da Associazione di Parma “La doppia elica”, con il patrocinio del Comune di Parma e del Ministero della Salute, della Regione Emilia-Romagna, dell’Azienda Ospedaliero Universitaria, dell’Azienda Sanitaria Locale di Parma, vede la partecipazione di Viva Vittoria – Opera relazionale condivisa, Associazione che ha come finalità quella di fermare la violenza sulle donne, con un progetto collettivo e condiviso lavorando a maglia insieme per lanciare un messaggio coinvolgente, aggregante e, nello stesso tempo, entusiasmante. 

Una coperta coprirà piazza Duomo sabato 10 e domenica 11 novembre 2018. La coperta è formata da quadrotti realizzati ai ferri o all’uncinetto di qualsiasi colore delle dimensioni di 50x50 uniti 4 a 4 con filo rosso. Ogni coperta sarà poi messa in vendita a un prezzo simbolico e il ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di macchinari diagnostici per la prevenzione e la sorveglianza del rischio di carcinoma mammario e ovarico e implementare la dotazione tecnologica della Breast Unit Interaziendale di Ausl Parma – Azienda Ospedaliero Universitaria.

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In via Nino Bixio n. 9/B è stato allestito uno spazio dove, dal lunedì al venerdì, mattina e pomeriggio, tranne il giovedì pomeriggio, sono presenti volontarie per dare informazioni, distribuire la lana a chi ne avesse bisogno per creare i quadrotti, raccogliere i manufatti, unirli. Numerosi sponsor hanno fatto avere gratuitamente matasse di lana, scaffali, cartoni oltre a offerte in denaro. Un'iniziativa analoga è stata portata a termine con grande successo anche a Brescia, Verona, Biella, Palma di Montechiaro e Cremona.

 

Giovedì 8 novembre “Paola Borboni, attrice e capocomica: la bellezza dell’intelligenza, il coraggio delle sfide”

L’evento è preceduto, questa sera, giovedì 8 novembre, da un incontro, previsto alle 17 al Cinema D’Azeglio, per ricordare Paola Borboni, importante attrice parmigiana, alla quale è dedicata la coperta. All’incontro parteciperanno la Professoressa Roberta Gandolfi, Docente di Discipline dello spettacolo dell'Università degli Studi di Parma e la Professoressa Laura Mariani dell’Università di Bologna il cui intervento sarà “Paola Borboni, attrice e capocomica: la bellezza dell’intelligenza, il coraggio delle sfide”L’attrice Paola Carrozza leggerà alcuni monologhi di opere recitate dalla Borboni; monologhi rintracciati grazie all’aiuto della Biblioteca Civica. Saranno esposte anche due fotografie gentilmente concesse dal Comune di Parma, Settore Casa della Musica, Archivio Storico del Teatro Regio, Legato Ferrarini.

 

L'Associazione “La Doppia Elica” 

L'Associazione “La Doppia Elica” è nata nel settembre 2017 ed ha come obiettivo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla natura e la diffusione delle mutazioni genetiche BRCA1/BRCA2 connesse con l’aumentato rischio di carcinoma mammario e ovarico e sulla necessità di intervenire precocemente nella ricerca e nel trattamento delle persone portatrici. Ha ottenuto il riconoscimento di Associazione ONLUS ed è iscritta nell’elenco regionale del volontariato. Il cuore e la mente dell'associazione sono un gruppo di volontari e professionisti sanitari che da anni operano nel settore dello screening, che permette, grazie ad una più intensa e frequente sorveglianza con esami diagnostici, di intervenire tempestivamente riducendo drasticamente il rischio di malattia. L'associazione fornisce supporto al disagio psicologico conseguente alla diagnosi, con l’assistenza di psichiatri, psicologi e il coinvolgimento in corsi di attività manuali, creative e di counseling, anche in sinergia con i servizi sanitari e le istituzioni locali.

 

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Per info 

https://www.vivavittoria.it 

https://www.facebook.com/vivavittoriaparma/ 

Fotografie a cura di Francesca Bocchia

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Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Il Progetto, che parte a settembre e durerà un anno, è rivolto a italiani e stranieri che hanno difficoltà culturali o logistiche ad accedere alle informazioni utili a combattere i tumori. Presentato stamattina a Palazzo Giordani, da Fritelli (Provincia), Mazzucchi (Fondazione Cariparma), Saccenti (Ausl), Paci (Comune di Parma), Molina (Lilt).

Parma, 4 settembre 2018 –

Si intitola "Prevenzione per tutti" il progetto che la Lilt – Lega Italiana contro i tumori – Sezione di Parma sta realizzando con il contributo di Fondazione Cariparma, il patrocinio di Provincia di Parma e Ausl e con la collaborazione dei Comuni di Parma, di Bardi e di Berceto, le Unioni Appennino Parma Est e dei Comuni delle Valli del Taro e del Ceno, Consulta dei popoli e Centro Interculturale.

"Il Registro Tumori dell'Area Vasta dell'Emilia Occidentale ha rilevato nel 2014 nel Parmense 3168 nuovi casi e 1439 decessi causati da tumori. Questi dati, che si ripetono pressoché costanti negli anni, da soli ci dicono l'importanza di questo progetto. Se servirà a salvare anche una sola persona, avrà raggiunto il suo obiettivo" afferma il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli, che ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione del progetto, stamattina a Palazzo Giordani, insieme al Vice Presidente della Fondazione Cariparma Anna Mazzucchi, il Direttore Generale dell'Ausl di Parma Elena Saccenti, l'Assessora alla Sanità e Volontariato del Comune di Parma Nicoletta Paci, il Presidente Lilt Enzo Molina.

IL PROGETTO

Si svolgerà nell'arco di 12 mesi ed è rivolto ai cittadini italiani e stranieri che, per ragioni logistiche e/o culturali, hanno difficoltà di accesso alle informazioni in tema di prevenzione e lotta ai tumori.
Si cercherà di raggiungere gli stranieri residenti in tutto il Parmense che, per poca conoscenza della lingua, dettami religiosi e culturali, hanno problemi di accesso all'informazione e alle visite per la prevenzione dei tumori.
Il progetto garantirà il rispetto degli usi, costumi e cultura degli uomini e donne delle varie comunità, utilizzando i volontari, gli esperti e i medici (maschi e femmine) più idonei per gli incontri e le varie visite specialistiche.

Ma i destinatari dell'iniziativa sono anche i cittadini italiani e stranieri residenti nei 10 comuni della Montagna Parmense (Bardi, Berceto, Bore, Corniglio, Monchio delle Corti, Palanzano, Pellegrino P.se, Terenzo, Tornolo, Varsi). Si tratta di una fetta di popolazione che, per problemi logistici dovuti alla distanza dalle strutture sanitarie e alla difficoltà di trasferimento, è meno coinvolta dalle campagne di informazione Lilt e nelle relative visite per la prevenzione dei tumori.
Il modello che verrà adottato è quello di creare un servizio per una promozione della salute di prossimità e inclusione, con l'offerta d'incontri sulla prevenzione primaria: stili di vita e partecipazione ai programmi di screening nazionali, nonché prevenzione secondaria tramite visite specialistiche.

LE AZIONI

Saranno stampati materiali divulgativi sulla prevenzione, in italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.
Saranno organizzati 12 incontri informativi sulla prevenzione oncologica primaria e la diffusione di corretti stili di vita.
Infine, saranno organizzate visite specialistiche gratuite per la prevenzione secondaria dei tumori, con l'obiettivo di coinvolgere circa 450 tra stranieri e abitanti dei dieci comuni montani. Nei tumori la sopravvivenza è migliore quanto più precocemente viene diagnosticata la malattia. Sono importanti quindi sia la partecipazione a programmi di screening organizzati sia le visite mediche specialistiche.
Le attività saranno svolte in stretta collaborazione con la Consulta dei Popoli, il Centro Interculturale di Parma e Provincia e con i 10 Comuni coinvolti nel progetto.

LA LILT

La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (Lilt) Sezione di Parma, attiva dal 1940, è un'Associazione di volontariato iscritta al Registro Regionale dell'Emila - Romagna ed è federata con la Lilt Nazionale che opera sotto l'alto patronato della Presidenza della Repubblica e sotto la vigilanza del Ministero della Sanità.
Compito istituzionale primario è la prevenzione oncologica, che svolge operando su tre fronti: la prevenzione primaria (abitudini e stili di vita), la prevenzione secondaria (visite gratuite per la diagnosi precoce), e la prevenzione terziaria (assistenza ai pazienti oncologici e ai loro famigliari). La Lilt si rivolge a persone sane che, tenendo controllato il proprio stato di salute seguendo i consigli dei nostri specialisti, vogliono seguire uno stile di vita "sano". In Provincia di Parma la Lilt ha una diffusione capillare sul territorio con 26 Delegazioni che gestiscono 34 ambulatori grazie al lavoro di più di 90 Volontari e di 40 Medici Specialisti, che nel 2017 hanno effettuato 5.507 visite. Al 31712/2017 i soci dell'Associazione erano 1.520.

 

Fonte: Provincia di Parma 

Nella mattinata di ieri, un'équipe specializzata della Polizia di Stato ha coinvolto nel progetto "Blue Box" duecento studenti dell'Istituto Tecnico Industriale "L. Da Vinci" per parlare di disagio giovanile.

Modena 26 gennaio 208 - Così, la dott.ssa Laura Amato, Dirigente del Commissariato di P.S. di Carpi ha posto l'attenzione sui fenomeni di autolesionismo causati da atti di bullismo e di cyberbullismo, illustrando - anche attraverso immagini e slide - la Legge n. 71 del 29 maggio 2017 concernente le "Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo", fornendo utili suggerimenti alle vittime di tali condotte.

Il Sostituto Commissario Elena Mazzeo della Divisione Polizia Anticrimine ha parlato della c.d. "tutela delle vittime vulnerabili", collegandosi alla campagna della Polizia di Stato "Questo non è amore" dedicata alla violenza di genere. Il dott. Massimo Neri, dell'Associazione Onlus "Psicologi per i Popoli dell'Emilia Romagna" ha approfondito gli aspetti più prettamente psicologici riguardanti vittime e oppressori, analizzando vari comportamenti di disagio giovanile.

La "Blue Box", una cassetta di colore blu, che richiama il colore istituzionale della Polizia di Stato, rimarrà presso l'istituto scolastico a disposizione di alunni e insegnanti, per la raccolta di segnalazioni anche anonime su qualsiasi criticità legata alle questioni giovanili, fino al prossimo appuntamento, in programma il 6 febbraio a Modena

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Sabato 14 Ottobre, Forum Donne Indipendenti in collaborazione con l'associazione A.N.D.O.S Onlus Parma ha partecipato all'iniziativa Ottobre mese della prevenzione del tumore al seno con l'evento "Allungami la mano".

Un'occasione per richiamare ancora una volta l'attenzione delle donne alla visita preventiva. La Dott.ssa Cecilia Zanacca dopo aver presentato A.N.D.O.S. (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) e l'attività che svolge sul territorio, ha sottolineato quanto sia importante prevenire con un controllo annuale per evitare un percorso che potrebbe essere davvero traumatico e pericoloso per la salute delle donne ma non solo.

Un evento che ha suscitato grande interesse agli presenti che durante l'incontro sono intervenuti condividendo esperienze ed informazioni. Tutti i partecipanti hanno aderito all'invito per la visita ed ecografia preventiva (gratuita) presso la sede di A.N.D.O.S Parma in Via Emilia Ovest, 18 Parma. La presidente del Forum Donne Indipendenti Marsida Mehdiu, ringraziando i presenti e la dottoressa Cecilia Zanacca per la disponibilità e il tempo dedicato, ha invitato tutti per un aperitivo preparato per l'occasione.

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Come di consueto l'evento si è chiuso con musica e un brindisi tra le famiglie. 

Pubblicato in Cultura Parma
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