800.000 quintali di latte in meno con la produzione che passa a 3.150.000 forme (-5%)
Reggio Emilia, 19 novembre 2014 - Scenderà del 5%, nel 2015, la quota di latte destinato alla trasformazione in Parmigiano Reggiano. Circa 800.000 quintali in meno, in sostanza, che porteranno la produzione di formaggio a 3.150.000 forme rispetto ai 3,3 milioni con i quali si chiuderà il 2014.
"Una rimodulazione dei piani di regolazione dell'offerta – ha detto il presidente del Consorzio Giuseppe Alai, nell'ambito dell'assemblea dei caseifici aderenti (poco meno di 370) – che non rappresenta soltanto una misura di carattere congiunturale".
"Il riequilibrare l'offerta rispetto alla domanda per ridare fiato ai redditi dei produttori a fronte di quotazioni che hanno pesantemente risentito di un aumento produttivo che in tre anni è stato pari al 9,5%, oggi è una delle misure di carattere strutturale che debbono essere messe in atto per rispondere a cambiamenti di analoga natura avvenuti sui mercati mondiali del latte e dei formaggi e a ciò che la crisi economica ha generato a carico delle famiglie".
"Dall'inizio della crisi economica – ha proseguito Alai – il reddito disponibile delle famiglie è diminuito del 13,1% e i consumi di formaggi sono scesi del 6,3%. Ciò nonostante, i consumi interni di Parmigiano Reggiano, apparsi in calo all'inizio del 2014, negli ultimi tre mesi sono aumentati del 4%; contemporaneamente, però, le quotazioni all'origine sono apparse i continua discesa (-14% in un anno) e proprio questi dati dimostrano che a prezzi bassi si può vendere di più (tanto che da due anni sono in sensibile diminuzione anche le importazioni di similgrana) e che la produzione tende naturalmente a diminuire, ma siamo ben lontani da elementi strutturali che possano garantire quel reddito ai produttori che sta invece diminuendo".
"A fronte dell'ormai imminente termine del regime delle quote latte in Europa – ha aggiunto il presidente del Consorzio - si profila un mercato in cui la produzione aumenterà mentre non cresceranno i consumi: a questo scenario ancora più complesso e competitivo, o si risponde come sistema, regolando i flussi, o il rischio è quello di non essere piloti, ma passeggeri del mercato, e quindi trasportati da eventi ingovernabili".
Dopo gli aumenti del 2011 (+174.000 forme), del 2012 (+225.000 forme) e del 2013 (173.000 forme) e il +0,7% che si registra a novembre 2014, per il 2015 l'Assemblea dei caseifici aderenti al Consorzio del Parmigiano Reggiano ha dunque deciso il taglio del 5% della produzione 2015, ma anche una "spending review", proposta dal Consiglio, che porterà ad un taglio, sulle sole spese di struttura, di 700.000 euro e ad un calo complessivo del bilancio per 3,5 milioni, mentre nessun aumento è previsto sui contributi versati dai caseifici, fermi dal 2003.
Al taglio della produzione, ora, i singoli allevatori saranno chiamati ad aderire individualmente in quanto possessori delle quote latte trasformabile, assumendo così l'impegno a riorganizzare un sistema il cui obiettivo è quello di raggiungere un equilibrio di mercato che non si limiti a non generare scorte, ma che garantisca reddito ai produttori. Un sistema, peraltro, alle prese con una situazione del comparto che si inserisce in un contesto nazionale ed internazionale senza precedenti e che vede altre prestigiose Dop italiane alle prese con gli stessi problemi di governo della produzione.
Alai: servono strategie condivise. Il Parmigiano è in un mercato che non è il suo. La strada della polverizzazione del latte potrebbe essere il prossimo obiettivo da porsi all'interno del comprensorio.
di LGC - Parma 19 novembre 2014 --
Modulazione della produzione, qualità e distintività sono le leve sulle quali convergere le forze di tutti per riprendere in mano i mercati tipici del Parmigiano Reggiano.
Questi i punti emersi dalla relazione del presidente del Consorzio di Tutela del Formaggio Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, illustrati al folto pubblico di operatori presenti all'incontro organizzato, ieri mattina alla sala civica del municipio di Noceto, dal centro di consulenze Agriverde.
E' la preoccupante situazione in cui versa il re dei formaggi il motivo scatenante del confronto tra gli imprenditori di settore e il presidente del Consorzio di Tutela. Il presidente, in più circostanze, ha inteso sottolineare quanto sia indispensabile individuare e condividere delle scelte strategiche da portare avanti tutti, nessuno escluso. "Il Consorzio è in grado di guidare la volontà delle persone? - sottolinea il presidente - No, il consorzio fa delle delibere che poi si traducono in buoni consigli che se uno vuole li rispetta e se non vuole non li rispetta. E veniamo all'esempio più pratico. I piani produttivi 2011- 2013 dicevano produzione 2010 + lo 0,8%. Si partiva con 3.040.000 forme e si arrivava con 3.100.000 unità. Questo era quello che aveva detto di fare il consorzio. La soglia delle 3,1 milione di forme fu superata di 200.000 forme. Allora non abbiamo fatto quello che ci aveva detto il consorzio." Una quota che, evidentemente, il mercato non ha potuto assorbire a discapito perciò del prezzo del prodotto.
"Il consorzio, rimarca Alai, è una associazione di caseifici in cui si aderisce volontariamente e ci si impegna, non ci si obbliga, a fare quello che viene stabilito. Oggi per me il tema è quello di costruire una mentalità che ci faccia vedere la situazione nella complessità."
E' opinione del presidente la necessità di lavorare sul prodotto esaltandone gli aspetti di tipicità e di territorialità che siano distintivi e unici, quindi ben riconoscibili rispetto al Padano e ai prodotti similari.
La quota eccedente di produzione che il mercato, in questi ultimi anni, non è stato in grado di assorbire è un'importante concausa della crisi di valore del re dei formaggi.
La rimodulazione dell'offerta, con una riduzione del 5% della produzione di formaggio, è la proposta alla quale l'assemblea consortile sarà chiamata a esprimersi nelle prossime ore.
"In questo momento abbiamo la necessità di smaltire le scorte, prosegue Alai, quindi si dice produci 95% e se fra due anni l'economia si riprende diremo produci il 102%. Ma le quote non le ridurremo ai produttori. Chiederemo quindi una modulazione della produzione di formaggio, momentanea di un anno soltanto, e il latte che si produrrà in più cercheremo di dargli un'altra destinazione accompagnato da un'indennizzo che va da 4 a 10€ al quintale. I 4 euro servono per indennizzare il 5% di minor trasformazione casearia che pagherebbe 5,6€ per la di marchiatura differenziata e fanno 9,6 euro. Se qualcuno può offrire latte alimentare gli diamo 10€ in aggiunta al valore di mercato (46€ circa totali - ndr). Facciamo questa differenza consapevoli che non tutti i caseifici sono attrezzati per la vendita del latte."
In sintesi l'obiettivo del Consorzio, sempre che domani (19 novembre) venga approvata la proposta, è un programma di scolmatura che dovrebbe consentire una ripresa di prezzi pur senza ridurre la produzione di latte dei singoli allevatori. "Domani andremo quindi a proporre una riduzione della produzione, conclude Alai, cercare una alternativa per il latte trasformato in modo diverso, inoltre cominceremo a tracciare quello che può essere un percorso futuro di quello che è il radicamento del nostro prodotto sul territorio. Dovremo trovare un equilibrio tra il significato di tipicità e il significato di territorialità con l'attenzione ai costi perché ogni vincolo è una quota di costi aggiuntivi". Obiettivo di breve termine sarà perciò quello di individuare il giusto equilibrio tra costi, vincoli e tipicità. Un percorso non semplice che, molto probabilmente, proprio in forza della delicatezza dell'argomento, porterà a innalzare il tasso di discussione tra le diverse anime che compongono il Consorzio di Tutela.
Già la proposta di riduzione produttiva del 5% è frutto di una negoziazione che vedeva una quota di produttori favorevoli a una percentuale maggiore di latte da sottrarre alla trasformazione casearia.
In conclusione, Alai, non vedrebbe male l'introduzione di un polverizzatore di latte che consentirebbe di "fare 15 prodotti diversi" aumentando perciò anche le opzioni di destinazione produttiva degli associati. Una terza opzione che andrebbe aggiungersi alla trasformazione casearia e alla destinazione lattiera.
Lo strumento che consentirà di monitorare la produzione è già operativo e dal 12 novembre scorso è on line il "registro delle quote latte parmigiano reggiano" illustrato dalla vicepresidente Monica Venturini introdotta dal presidente di Agriverde Alessandro Rainieri. "L'accesso è diretto dal sito del Consorzio, illustra Monica Venturini, e la scelta è stata molto importate e complicata da applicare. Una strada però coerente con gli indirizzi comunitari". L'importanza dello strumento, secondo quanto illustrato dalla relatrice, è confermata dall'interesse che ha suscitato nel sistema bancario. "E' un valore capitale che le imprese hanno, prosegue la Venturini, tanto è vero che ci sono già dei pignoramenti sulle quote latte registrate".
La grande novità, unica in europa, è che la quota è di esclusiva proprietà degli allevatori: questo significa che potranno scegliere se utilizzarla per mungere latte da destinare a Parmigiano Reggiano o, eventualmente, per trasferirla a terzi o usarla come elemento di garanzia per ottenere credito.
Al World Cheese Awards, il più grande concorso mondiale per produttori e distributori di formaggi, due caseifici del Consorzio Terre di Montagna tra i vincitori -
Modena, 17 novembre 2014
Ci sono anche due caseifici del Consorzio Terre di Montagna tra i vincitori delle 21 medaglie (sette ori, sette argenti e sette bronzi, più un "Supergold") conquistate dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano al World Cheese Awards che si è svolto a Londra dal 14 al 16 novembre.
Si tratta del più grande concorso mondiale per produttori e distributori di formaggi; quest'anno hanno partecipato 3 mila prodotti provenienti da 33 paesi, dall'Australia agli Usa, dal Sudafrica al Nord Europa, giudicati da oltre 250 giurati in rappresentanza di 26 nazioni. Con sette ori, sette argenti, sette bronzi e il Supergold, il Parmigiano Reggiano è risultato il formaggio Dop più premiato dell'intero concorso.
Il caseificio Querciola di Lizzano in Belvedere (Bologna) ha vinto una medaglia d'oro e una d'argento nella categoria "oltre i 24 mesi"; nella stessa categoria il caseificio Dismano di Montese ha ottenuto un argento. Entrambe le cooperative fanno parte del Consorzio Terre di Montagna, al quale aderiscono nove caseifici del crinale appenninico tra Modena e Bologna. Il Consorzio, aderente a Confcooperative Modena, è nato a Montese nel 2008 per promuovere, valorizzare e commercializzare il Parmigiano Reggiano di montagna. Insieme ad altri diciannove caseifici, il Querciola e il Dismano fanno parte della Nazionale del Parmigiano Reggiano, "allenata" dall'agronomo-giornalista reggiano Gabriele Arlotti. Per la cronaca, vincitore assoluto dell'edizione 2014 dei World Cheese Awards è stato il Bath Blue, tipico erborinato del Regno Unito.
(Fonte: ufficio stampa Confcoopertaive Modena)
In tempi di crisi c'è chi ancora decide di investire in montagna.
Toano (RE) 28 ottobre 2014 --
Si è inaugurato nel tardo pomeriggio di sabato 25 ottobre a Toano il "Magazzino di stagionatura Cavazza", alla presenza dell'assessore alle attività produttive, del personale e dei tributi Massimo Albertini, con la benedizione dei parroci di Toano e Monzone, Don Graziano e Don Alpino.
Il proprietario Maurizio Cavazza, espertizzatore e commerciante di formaggio, ha deciso questo investimento in previsione della realizzazione, a breve, del nuovo "Marchio di Montagna".
La struttura è stata ricavata dal vecchio caseificio chiuso sette anni fa. Gli interni sono stati resi completamente antisismici e adeguati alle severe norme igieniche e di sicurezza. Il magazzino è stato dotato dei migliori impianti di antifurto sul mercato, e delle più moderne attrezzature per la gestione delle forme. La capienza della struttura è di 4350 forme.
E' stata inaugurata ieri la struttura del caseificio Roncoscaglia di Sestola con un nuovo negozio e una sala polivalente-museo -
Modena, 27 ottobre 2014 -
Un nuovo punto vendita per reagire alla crisi dei prezzi all'ingrosso del Parmigiano Reggiano e andare incontro alle esigenze anche culturali dei consumatori. È la scommessa del caseificio Roncoscaglia di Sestola, che ha inaugurato ieri – domenica 26 ottobre - un nuovo negozio e una sala polivalente-museo.
Il Roncoscaglia vende su Internet da sette anni, soprattutto ai gruppi di acquisto solidale; la nuova struttura serve per potenziare la vendita diretta ai consumatori e ai turisti che visitano il nostro Appennino. Grazie a un finanziamento del Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, il caseificio ha investito quasi 200 mila euro per costruire un edificio a forma di casello, sul modello dei caseifici che fino ai primi anni Cinquanta caratterizzavano le nostre campagne, soprattutto in pianura.
«L'obiettivo è collegare un prodotto di qualità come il Parmigiano Reggiano di montagna alla cultura rurale e alle tradizioni locali», spiega il presidente del caseificio Michele Lancellotti. La struttura occupa una superficie di 150 mq e comprende una sala polivalente-museo che serve per la presentazione e gli assaggi delle produzioni tipiche; oltre a Parmigiano Reggiano di montagna, burro, ricotta e golosino, si possono degustare i salumi ottenuti dai maiali allevati in caseificio e trasformati in conto lavorazione da un'azienda familiare locale con metodi tradizionali e aromi antichi.
Accanto al nuovo negozio c'è il laboratorio per il confezionamento del prodotto. Il Roncoscaglia, aderente a Confcooperative Modena, è stata una delle prime cooperative casearie nate nell'Alto Frignano; festeggia quest'anno il sessantesimo di fondazione, essendo nato il 7 marzo 1954. Attualmente ha nove soci che trasformano in Parmigiano Reggiano di montagna 17.500 quintali di latte, mentre la produzione si aggira sulle 3.200 forme l'anno.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
Il 4 Madonne Caseificio dell'Emilia è l'unico dell'intero comprensorio a produrre in quattro stabilimenti -
Modena, 22 ottobre 2014 -
C'è anche il 4 Madonne Caseificio dell'Emilia tra i partecipanti al Salone Internazionale del Gusto e Terra Madre, in programma a Torino da domani - giovedì 23 – a lunedì 27 ottobre. È la prima volta che la cooperativa casearia di Lesignana di Modena prende parte a questa manifestazione, considerata uno degli eventi più importanti per la promozione dell'agroalimentare italiano nel mondo.
Ricordiamo che il 4 Madonne è l'unico caseificio dell'intero comprensorio del Parmigiano Reggiano a produrre formaggio in quattro stabilimenti: Lesignana di Modena, Camurana di Medolla, Varana di Serramazzoni e Arceto di Scandiano (Reggio Emilia). Aderente a Confcooperative Modena, la cooperativa casearia associa 65 aziende agricole le quali conferiscono oltre 400 mila quintali di latte, con una produzione annua che si aggira sulle 75 mila forme; la metà è prodotta a Lesignana nel nuovo stabilimento inaugurato lo scorso 12 aprile. Intanto dal 16 settembre il 4 Madonne ha iniziato a vendere il Parmigiano Reggiano anche su Internet. Info: www.caseificio4madonne.it
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
Obiettivo raggiunto: la 48^ edizione si chiude con 20 mila presenze e 2 mila kg di formaggio venduto in 4 giorni. Vince il 3^ Palio "Città di Casina" il Caseificio Sociale di Querciola di Lizzano in Belvedere -
Reggio Emilia, 6 agosto 2014 -
Si è conclusa lunedì, la 48^ edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano che, per quattro giorni, ha celebrato il Re dei formaggi e animato il centro di Casina.
La manifestazione ha, ancora una volta, confermato l'alto livello di gradimento da parte del pubblico: nonostante le perturbazioni che hanno colpito la provincia di Reggio, la Fiera ha registrato oltre 20 mila presenze e circa 2 mila kg di Parmigiano Reggiano di Montagna venduto nell'arco delle quattro giornate. Un successo confermato dal pubblico e dagli ottimi numeri raggiunti con le vendite, che hanno affermato nuovamente la centralità del territorio e della sua eccellenza, il Parmigiano Reggiano realizzato esclusivamente con il latte di montagna.
Lunedì il terzo Palio "Città di Casina", vinto quest'anno dal Caseificio Sociale di Querciola di Lizzano in Belvedere nel bolognese.
Migliaia di persone hanno presenziato alla competizione dove 14 latterie, provenienti da Reggio, Parma, Modena e Bologna, si sono contese la palma di miglior Parmigiano Reggiano di Montagna con stagionatura 30 mesi. Le 14 forme intere presentate dalle latterie sono state aperte davanti al pubblico, che ha potuto così degustare l'alta qualità dei prodotti, e giudicate in modo anonimo da sei assaggiatori diplomati APR (Assaggiatori Parmigiano Reggiano).
Un momento importante per celebrare il Parmigiano Reggiano di montagna, ma anche la maestria dei suoi produttori: durante la serata infatti le impronte delle mani dei casari presenti sono state impresse su "forme" di terracotta che, grazie alla collaborazione con artigiani professionisti, andranno a formare un'installazione artistica che ogni anno si arricchirà delle impronte dei nuovi casari, che parteciperanno con il loro formaggio alla Fiera di Casina. La scultura sarà poi collocata in piazza IV Novembre. La kermesse si è chiusa, a fine serata, con un suggestivo spettacolo pirotecnico che ha concluso in modo spettacolare una 48^ edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano caratterizzata da risultati in costante crescita.
La Fiera del Parmigiano Reggiano è organizzata dal Comune di Casina, in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano ed Effettonotte, con il contributo di Credito Cooperativo Reggiano, Generali Agenzia di Reggio Emilia e La Nuova Tipolito.
(Fonte: Ufficio Stampa Kaiti expansion srl)
Con il Tempio del Re, eventi e mercatini, inaugura la manifestazione nata per celebrare il Parmigiano Reggiano di Montagna. Ospiti 18 produttori delle province di Reggio, Parma, Modena e Bologna -
Reggio Emilia, 1 agosto 2014 -
Una festa per celebrare la qualità del Parmigiano Reggiano di Montagna, il territorio e le sue eccellenze. Parte ufficialmente oggi, venerdì 1 agosto la 48^ edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina, organizzata dal Comune di Casina - in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano ed Effettonotte, con il contributo di Credito Cooperativo Reggiano, Generali Agenzia di Reggio Emilia, La Nuova Tipolito – che fino al 4 agosto, avrà l'obiettivo di promuovere e valorizzare il Parmigiano Reggiano prodotto con latte di montagna, proveniente dal comprensorio montano dell'Emilia.
Il programma
Il programma delle iniziative parte da questa sera alle ore 19, con l'inaugurazione ufficiale della manifestazione e l'apertura del Tempio del Re in piazza IV Novembre, vero cuore della Fiera dove saranno ospitati 18 produttori delle province di Reggio, Parma, Modena e Bologna. Al Tempio del Re si potranno degustare e acquistare i prodotti a marchio "Parmigiano Reggiano - Latte di Montagna" con stagionatura 24 e 30 mesi, oltre a visitare un'area espositiva dedicata al territorio di produzione.
Ma la serata di inaugurazione culminerà alle ore 21 quando in piazza IV Novembre si svolgerà la 1° edizione di Asta - Show. Condotta da Silvia Razzoli ed Emanuele Ferrari, l'iniziativa è un'occasione per conoscere da vicino il Parmigiano Reggiano di Montagna 33 mesi, un prodotto unico proposto durante la Fiera: dopo una degustazione, saranno battute all'asta trenta forme provenienti da tre latterie del territorio in lotti da tre forme per i commercianti e da cinque pezzi (5 kg) per i privati. L'invenduto sarà disponibile all'interno del Tempio del Re al prezzo d'asta.
Il 33 mesi, riconosciuto dal Consorzio come tipico dell'Appennino Reggiano e contraddistinto dal marchio "Par- migiano Reggiano - Latte di Montagna", nasce da una filiera locale caratterizzata da una combinazione irripetibile di fattori: l'alimentazione degli animali solo con erba fresca di montagna, condizioni climatiche tipiche delle zone oltre i 600 metri di altezza, oltre a un mix di esperienza e maestria dei casari locali, che da generazioni portano avanti una tradizione artigiana unica al mondo. La scelta della stagionatura 33 mesi nasce proprio da questo: gli stessi casari riconoscono che il Parmigiano Reggiano di Montagna offre il meglio di sé proprio dopo i 30 mesi, quando inizia ad assumere caratteristiche specifiche di dolcezza, fragranza e solubilità della pasta.
Riflettori accesi poi sulla zona Peep di Casina che, durante tutta la Fiera, sarà l'area di creatività per bambini e ragazzi. Alle ore 21 andrà in scena "Casina's got talent", talent show a cura di "Dire, Fare... Teatrare": sul palco giovani, bambini e adulti pronti a contendersi il titolo della prima edizione con le più svariate performance, valutate da una giuria e dal pubblico. L'idea nasce per promuovere l'espressione artistica e la voglia di esibirsi. A seguire è in programma una performance di dj set. Le iniziative in zona Peep sono rese possibili grazie alla collaborazione con il gruppo "Dire, Fare... Teatrare": per il primo anno, le nuove generazioni entrano a pieno titolo nell'organizzazione della Fiera proponendo spettacoli e animazioni per i più giovani.
Sempre venerdì dalle ore 19, oltre al Mercatino dell'Usato Domestico (tra viale Caduti della Libertà e via Roma), sarà possibile visitare Agricasina, l'ormai celebre mercato agroalimentare tra il Municipio e viale Caduti per la Libertà, con le migliori imprese agricole e agroalimentari del territorio, pronte a offrire un gustosissimo viaggio fra i prodotti locali più genuini e i sapori più autentici. Nell'ambito del mercato agroalimentare sarà presente il GAL e il Parco dell'Appennino Tosco - Emiliano, l'Oasi Campagna Amica di Coldiretti e una zona per le aziende aderenti al Con.V.A. - Consorzio per la valorizzazione dei prodotti dell'Appennino.
La Fiera di Casina infine è attenta all'ambiente: ha infatti aderito al circuito Ecofeste della Provincia di Reggio Emilia, grazie alla sua anima eco-friendly orientata alla riduzione dei rifiuti. In zona Peep inoltre Iren Emilia posizionerà una fontana dell'acqua pubblica e il Centro Ambiente Mobile (CAM), un punto di raccolta dove sarà possibile conferire rifiuti domestici speciali, differenziandoli in modo corretto, oltre a poter raccogliere preziose informazioni dagli operatori Iren.
(Fonte: Ufficio Stampa Kaiti expansion srl)
Dall'1 al 4 agosto Casina celebra il Parmigiano Reggiano di Montagna: 18 produttori in mostra, eventi, spettacoli e mercatini per quattro giorni di festa nel segno dell'eccellenza territoriale -
Reggio Emilia, 26 luglio 2014 -
Dall'1 al 4 agosto torna la 48^ edizione della Fiera del Parmigiano Reggiano di Casina, che da sempre richiama visitatori e appassionati per rendere omaggio a una vera eccellenza gastronomica: il Parmigiano Reggiano proveniente dal comprensorio montano dell'Emilia.
Organizzata dal Comune di Casina - in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano ed Effettonotte, con il contributo di Banca di Credito Cooperativo Reggiana, Generali Agenzia di Reggio Emilia, La Nuova Tipolito – la Fiera promuove e valorizza il Parmigiano Reggiano prodotto con latte di montagna, considerato il Re della tavola. Non a caso quest'anno ci sarà una novità importante: in piazza IV Novembre sarà allestito il Tempio del Re, uno stand in cui saranno ospitati 18 produttori provenienti dalle province di Reggio, Parma, Modena e Bologna: Caseificio Sociale Canevaccia di Gaggio Montano, Caseificio Sociale Di Querciola di Lizzano In Belvedere, Caseificio Dismano di Montese, Caseificio Lame di Zocca, Caseificio Cansaldi di Bardi, Caseificio Sociale Di Ravarano di Calestano, Latteria Sociale Val D'enza di Palanzano, Latteria Sociale Ca' Talami di Baiso, Latteria Sociale Del Cigarello di Carpineti, Latteria Sociale Di Migliara e Latteria Sociale S.Giorgio di Casina, Latteria Soc. Casale Di Bismantova, Latteria Sociale Del Fornacione e Latteria Sociale Garfagnolo di Castelnovo Ne' Monti, Caseificio Sociale Cavola e Latteria Sociale Quara di Toano, Latteria San Giovanni Di Querciola di Viano, Latteria Sociale Asta Febbio Cervarolo di Villa Minozzo. Il Tempio del Re sarà il nucleo centrale della manifestazione, dove si potrà acquistare il prodotto a marchio "Parmigiano Reggiano - Latte di Montagna" con stagionatura 24 e 30 mesi, visitando anche un'area espositiva sulle terre di produzione. Perché la Fiera ha l'obiettivo di mettere l'accento non solo sui prodotti ma anche su tradizioni, territorio e persone, oltre che sulle prospettive future di attività fondamentali per l'economia locale.
"Il profondo legame con questo territorio è il filo che lega, come perle, luoghi e persone lontane. - Spiega il Sindaco di Casina Gian Franco Rinaldi - Da est a ovest le persone compiono gli stessi gesti, azioni che si ripetono nel tempo e attraversano gli spazi di un territorio in cui si concentrano un migliaio di aziende agricole. Agricoltori che amano il loro lavoro, capaci nel fare e sapienti nel gestire. Terra e Mani creano, insieme al Cuore e alla Passione della gente, questo straordinario frutto della nostra terra: il Parmigiano Reggiano".
La Fiera ha poi in programma numerose iniziative che animeranno le vie di Casina. Da non perdere, in piazza IV Novembre, tre eventi strettamente legati al Parmigiano Reggiano: il primo è Asta - Show (1 agosto, ore 21), un'occasione per conoscere da vicino il 33 mesi a marchio "Parmigiano Reggiano - Latte di Montagna". Dopo una degustazione, saranno battute all'asta 30 forme di 3 latterie del territorio in lotti da 3 forme per i commercianti e da 5 pezzi (5 kg) per i privati. Si passa poi alla tradizionale cottura della forma (3 agosto, ore 18) e alla 3^ edizione del Palio "Città di Casina" (4 agosto, ore 21) per decretare il miglior Parmigiano Reggiano 30 mesi. Dopo la vittoria della Latteria Sociale di Migliara nel 2012 e della Latteria Sociale San Giorgio di Cortogno nel 2013, anche quest'anno i caseifici in gara presenteranno una forma intera, che sarà aperta davanti al pubblico e giudicata da sei assaggiatori APR (Assaggiatori Parmigiano Reggiano).
Tra gli appuntamenti in onore dei sapori di montagna poi, torna "Cucina Teatro con gli chef": ai fornelli in Largo Tricolore si alterneranno i famosi chef Giovanni Ortolano della Riserva del Re (2 agosto, ore 17.30), Gianni Brancatelli del Podere Elisa (3 agosto, ore 11) e Alessandro Fontanesi, main chef per Four Seasons (3 agosto, ore 18) in uno spettacolo di live cooking dall'antipasto al dolce, per reinterpretare in modo creativo il Parmigiano Reggiano di Montagna.
Chi ama il country style invece deve segnare in agenda l'appuntamento del 4 agosto (zona Mulinaccia, ore 9) con il celeberrimo Fast Pulling, la seguitissima gara di forza tra trattori speciali, pezzi unici frutto dell'ingegno dei piloti, che saranno chiamati a trascinare una pesante slitta il più lontano possibile dagli avversari.
Riflettori accesi poi sulla zona Peep dove sarà allestita un'area di relax e creatività, pensata per bambini e ragazzi. Un'idea nuova, resa possibile grazie all'impegno del gruppo "Dire, Fare... Teatrare": per il primo anno dunque, una nuova generazione di giovani entra a pieno titolo nell'organizzazione della Fiera proponendo il talent show "Casina's got talent" e un dj set (1 agosto, ore 21), l'animazione "BambinInForma" per imparare a conoscere il Parmigiano Reggiano (2 agosto, ore 17) e lo spettacolo di improvvisazione "Cabaret senza veli" (2 agosto, ore 21.30). Sempre in zona Peep non mancheranno gonfiabili, giostre e stand di giochi per i bambini.
Per tutti i quattro giorni della Fiera sarà anche possibile visitare le fattorie didattiche e l'esposizione di macchine agricole antiche e moderne, nonché i mercatini tematici tra cui quello agroalimentare Agricasina, il mercato ambulante e quello dell'usato domestico.
La Fiera di Casina infine è attenta all'ambiente: ha infatti aderito al circuito Ecofeste della Provincia di Reggio Emilia, grazie alla sua anima eco-friendly orientata alla riduzione dei rifiuti. In zona Peep inoltre Iren Emilia posizionerà una fontana dell'acqua pubblica e il Centro Ambiente Mobile (CAM), un punto di raccolta dove sarà possibile conferire rifiuti domestici speciali, differenziandoli in modo corretto, oltre a poter raccogliere preziose informazioni dagli operatori Iren. Per informazioni: www.fieradelparmigianoreggiano.it
(Fonte: Ufficio Stampa Kaiti expansion srl)
Tiberio Rabboni, assessore alle Politiche agricole, ha risposto questa mattina in Aula all' interrogazione di Gabriella Meo (Sel-Verdi) che chiedeva alla Regione di rendere note le proprie intenzioni in merito all'indagine sulla contaminazione del latte -
Parma, 25 giugno 2014 -
La Regione Emilia-Romagna "valuterà, unitamente al Consorzio del Parmigiano-Reggiano, l'opportunità di procedere alla nostra costituzione di parte civile, a fronte di un rinvio a giudizio delle persone indagate e sulla base dei reati effettivamente contestati" nell'ambito dell'indagine relativa alla presenza di una quantità superiore ai limiti ammessi di aflatossine nel latte bovino destinato alla produzione del prezioso formaggio. Ad annunciarlo è Tiberio Rabboni, assessore alle Politiche agricole, rispondendo questa mattina in Aula ad una interrogazione di Gabriella Meo (Sel-Verdi) che chiedeva alla Regione di rendere note le proprie intenzioni in merito all'indagine che ad oggi "coinvolge 67 persone, quattro delle quali poste agli arresti domiciliari, per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di falso in atto pubblico, alla commercializzazione di sostanze alimentari nocive e per tentata truffa aggravata alla ricezione di erogazioni pubbliche".
Rabboni specifica poi che "nella proposta di Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 inseriremo, anche a seguito delle osservazioni pervenute, la concessione di aiuti per il mantenimento della praticoltura estensiva e delle superfici a foraggere, con l'obiettivo di salvaguardare la biodiversità, contrastare l'erosione superficiale e favorire il sequestro del carbonio, diversificando il contributo per zone e per l'esistenza o meno di connessione con l'allevamento zootecnico".
Nella replica, la consigliera Meo si dichiara soddisfatta per la risposta, sottolineando che "è importante che la Regione sostenga attività come la praticoltura che necessitano di aiuto per competere con altre produzioni più redditizie".
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)