Stefano Chiesa, in ricordo della moglie Lella Ruggieri, sostiene l'Azienda Ospedaliero-Universitaria per formare all'estero un giovane ricercatore.
Parma, 29 marzo 2018
Un premio per la ricerca, questa la volontà di Stefano Chiesa per ricordare la moglie Lucianella Ruggieri scomparsa a soli 36 anni dopo aver combattuto una malattia oncologica "usando come scudo il sorriso e l'amore per la vita e come spada la scienza medica e l'impegno di medici e professionisti", dice Stefano Chiesa.
Forte di questo insegnamento l'associazione che prende il suo nome ha deciso di istituire, in accordo con l'Azienda Ospedaliero-Universitaria, un premio "Il Sorriso di Lella per la ricerca", dell'importo di 10mila euro, che verrà destinato a sostenere un giovane ricercatore desideroso di recarsi all'estero per un periodo di formazione, sviluppando un progetto di studio in ambito oncologico.
"Il mio obiettivo – ha spiegato Stefano Chiesa, presidente dell'associazione – è trasmettere la forza di Lella che aveva sconfitto il cancro da bambina riuscendo a guarire, lo ha sconfitto poi da giovane sposa nonostante il male l'abbia portata via. E dico che lo ha sconfitto perché non si è mai arresa, perché ha continuato a coltivare sogni e speranze anche durante la malattia". "Ma vorrei sottolineare con forza che il premio è frutto dell'impegno di tante persone e di tante associazioni, perché solo insieme si può sconfiggere il drago". Al suo fianco, infatti, il sindaco di Traversetolo Simone Dall'Orto, il corpo dei Vigili del Fuoco con il caporeparto Lucio Biggi e il funzionario Fabrizio Finoli, il Team bike Filippelli Vecchia Parma con Luca Chiesa e la sua biciletta.
E l'associazione traversetolese combatte la malattia premiando la ricerca oncologica, così come aveva destinato al reparto di Oncologia medica del Maggiore, e in particolare al dottor Vittorio Franciosi che aveva assistito Lella nella sua battaglia, la donazione di due anni fa.
"Ci fa davvero piacere aprire questo bando che guarda ai giovani ricercatori in un confronto con le esperienze oltre i nostri confini. E' un modo per farli sentire parte della comunità, che riconosce il loro impegno e il valore del loro operato", ha dichiarato il direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria Massimo Fabi nell'accettare la donazione per la ricerca.
"Lo considero un riconoscimento alla qualità dell'assistenza dell'Oncologia medica del Maggiore – ha ribadito il direttore Francesco Leonardi - un reparto in cui giovani ricercatori stanno portando avanti studi di livello internazionale".
"Fare ricerca in Italia è molto difficile – ha concluso Caterina Caminiti direttore Unità operativa Ricerca e Innovazione del Maggiore - e negli ultimi anni i finanziamenti si sono ridotti, in particolare quelli pubblici. Spesso i ricercatori sono precari o lavorano gratis, vanno incoraggiati, e queste iniziative sono uno strumento prezioso". Da parte dei professionisti dell'Azienda il grazie corale all'associazione per il sostegno alla ricerca sviluppata dai ricercatori del Maggiore.
Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
Donazione in Neonatologia, nel ricordo di Alessandro. Con la somma raccolta grazie alla generosità di tantissimi sorbolesi acquistati un decongelatore per latte materno e alcuni tiralatte.
Parma, 22 marzo 2018
Non avevano chiesto fiori, ma offerte al reparto Neonatologia dell'Ospedale Maggiore di Parma mamma Francesca e papà Matteo al momento dei funerali del piccolo Alessandro alla chiesa parrocchiale di Sorbolo.
E la generosa e commossa partecipazione di un intero paese si è concretizzata con la donazione di un'apparecchiatura per decongelare e riscaldare il latte materno e un mastosuttore, un tiralatte professionale, per la struttura di Neonatologia e terapia intensiva neonatale dell'Ospedale dei Bambini.
"Per oltre un anno questo reparto è stato la casa di Alessandro e i medici e le infermiere sono state la sua famiglia", così ha motivato la scelta della donazione alla struttura dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma la mamma Francesca Grandi, presente all'Ospedale dei Bambini insieme a Matteo e Arianna, il papà e la sorellina di Alessandro, ai nonni materni e paterni.
Insieme alle famiglie Grandi e Grisenti hanno partecipato all'incontro in Neonatologia Sandra Boriani, vice sindaco di Sorbolo, e le tate dell'asilo Acchiappasogni, Martina e Alessia.
"L'ottima riuscita dell'iniziativa di raccolta fondi – spiega Boriani - ha significato un grande riconoscimento e ringraziamento che la comunità Sorbolese ha voluto dare ad Alessandro per quanto ha regalato alla sua comunità e più in particolare ai suoi amici e compagni dell'Acchiappasogni. Lui ha donato a tutti noi, il suo sorriso, la sua positività, la sua voglia di vivere, ma soprattutto ha insegnato ai nostri bimbi e alle proprie famiglie che la "diversità" può essere un valore aggiunto se "inclusa" e questo è un valore educativo molto bello e importante per il vivere quotidiano e il futuro dei nostri bimbi".
Ed è stata proprio Francesca che ha voluto portare personalmente i doni in reparto. "Il decongelatore professionale - spiega Cinzia Magnani, direttore della Neonatologia - oltre a rispondere agli stringenti requisiti igienici e sanitari della nostra unità operativa offre la possibilità alle nostre mamme di avere sempre a disposizione il latte per i loro piccoli, a una temperatura di trentasei gradi, simile a quella corporea, così da preservare sostanze nutritive e vitamine".
Un ringraziamento per la donazione arriva da tutti i professionisti della struttura e dal direttore generale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Massimo Fabi. "Sono commosso – spiega Fabi - per la generosità e l'attaccamento verso l'ospedale di Parma dimostrato anche con questa donazione. Ringrazio i genitori di Alessandro, il comune di Sorbolo e tutte le persone che hanno contribuito a questo bellissimo gesto di solidarietà che è frutto di un sentire solidale da parte di tutta una collettività".
In ricordo della sua esperienza Francesca ha infine voluto lasciare in reparto una lettera, intensa ed emozionante, rivolta a tutte le mamme che frequentano e frequenteranno la Neonatologia.
La lettera di Francesca alle mamme della Neonatologia
"A tutte le mamme che entrano in questo reparto vorrei raccontare la mia storia. Mi chiamo Francesca e il 6 luglio 2010 ho partorito 2 gemellini di 24 settimane, Cristian e Alessandro. Ho deciso di scrivere queste poche righe perché so cosa significa essere nel reparto di maternità e vedere le altre mamme andare a casa con i propri bambini.
Noi invece dobbiamo varcare questa porta e combattere con e per loro per portarli a casa. Cristian morì il 9 luglio 2010, mentre Alessandro dopo 359 giorni di ricovero riuscì a tornare a casa. Quello che voglio dirvi care mamme è molto semplice: so cosa vuol dire l'attesa, la speranza di avere buone notizie, il girarsi ogni volta che la porta si apre nella speranza che sia un medico che viene li da voi a darvi notizie. Cosa mi hanno insegnato 359 giorni in questo reparto? Innanzitutto che le infermiere sono state le mamme del mio bambino Alessandro, che purtroppo non siamo né noi né i medici a decidere quello che sarà il destino dei nostri bambini, decideranno loro.
Quindi mamme ascoltate quello che vogliono dirvi i vostri bambini, non smettete di guardarli negli occhi, non lasciateli mai soli e capirete quello che vi stanno dicendo. Un giorno un'infermiera mi disse "c'è un motivo perché questi bambini vengono donati a determinate mamme". Ed è proprio così. Alessandro è vissuto nella gioia e nel sorriso per 7 anni, ha fatto tutto ciò che facevano i suoi compagni nonostante la sua disabilità. Ha vissuto la sua breve vita in tutta la sua pienezza, senza limiti e barriere, io da mamma non ho fatto altro che mettere da parte le mie paure per farlo vivere e decidere della sua vita. Alessandro ci ha lasciato il 2 agosto di quest'anno. E sono sicura che anche per questo c'è una ragione, devo ancora capire qual è, ma sono sicura che se ne è andato felice vivendo a 2000 e io che sono rimasta su questa terra ho deciso di vivere come avrebbe vissuto lui, come se fosse ancora qua a guidarmi."
Francesca Grandi
Primo incontro ToyssimiLab all'Ospedale dei Bambini di Parma. Il progetto porta il gioco creativo all'interno di ospedali, scuole, associazioni e case famiglia con laboratori che stimolano la creatività e la fantasia dei più piccoli.
Di Sara Bondani
Corda, legnetti, colla, tappi di plastica, scarti di produzione: grazie al progetto Toyssimi, qualsiasi materiale è utile e riutilizzabile per creare un gioco stupendo, basta usare la fantasia.
"Ci siamo divertiti moltissimo. In quelle due ore dimentichi ogni problema, ogni ansia, ogni preoccupazione per realizzare insieme ad un bambino qualcosa di unico", - con queste parole Luisella Cincidda, ci racconta il primo appuntamento di ToyssimiLab, tenutosi mercoledì scorso, presso l'Ospedale dei Bambini di Parma. Un pomeriggio di svago e divertimento per i piccoli pazienti del Maggiore, capace di regalare serenità e gioia anche a chi vi prende parte mettendosi a disposizione dei bambini.
Il progetto, nato dalla collaborazione fra la Scuola Tam Tam di Milano e ilVespaio, dopo aver raggiunto numerose città italiane è finalmente sbarcato anche a Parma, grazie all'impegno di Cinzia Munari e dell'associazione Giocamico, che opera da anni all'interno dell'Ospedale Maggiore.
Un'iniziativa che porta all'interno di strutture ospedaliere, scuole, associazioni e case famiglia, dei laboratori che stimolano la creatività e la fantasia dei più piccoli, per creare un gioco con i più disparati materiali di recupero creativo.
Il primo appuntamento ha visto la partecipazione di Luisella, stilista e titolare dell'Atelier in centro storico Izabel Narciso, che grazie alla naturale dimestichezza dovuta al suo lavoro artigianale, ha aiutato Leonardo a creare da zero il suo giocattolo: una casa fatta di pastelli a cera colorati, con cd come tetto fotovoltaico e un tessuto di plastilina con bottoni e paillettes divenuto una mucca.
"Un'esperienza che consiglio vivamente a chiunque" - spiega Luisella, che ha sposato con entusiasmo il progetto, partecipando al primo laboratorio.
Dopo aver riempito la "valigia delle meraviglie", con colori, tessuti, bottoni, lustrini e materiale di recupero proveniente dal suo negozio, si è dedicata a Lorenzo, tornando un pò bambina insieme a lui.
Ogni artigiano o designer che vorrà partecipare ai prossimi ToyssimiLab presso l'Ospedale di Bambini di Parma, potrà preparare una "valigia delle meraviglie" con tutto l'occorrente e metterla a disposizione per creare insieme ad un bambino il gioco dei suoi sogni.
Per info https://toyssimi.org
Grazie alla raccolta, partita con il passaparola di colleghi che, di giorno in giorno, è cresciuta fino a completare quattordici astronavi di Star Wars cariche dei pupazzetti di una nota catena di distribuzione.
I poliziotti della Questura di Parma e della Stradale di via Chiavari hanno unito le forze con l'intento di donare questo nutrito esercito spaziale ai pazienti dell'Ospedale dei Bambini.
A coordinare l'operazione il commissario Federico Mastorci che, con una delegazione composta dai colleghi Eugenio Assante, Olga Rippa, Michele Tegoni, Gianluca Magnani, Maria Teresa Zingarelli, Laura Lionetti e Patrizia Pizzorni, si è recato questa mattina nei reparti di Oncoematologia pediatrica e Pediatria generale dell'Ospedale Maggiore per consegnare i doni nelle mani dei pazienti ricoverati.
Ad accompagnare i poliziotti Corrado Vecchi, presidente dell'associazione Giocamico onlus che da vent'anni promuove attività ludico ricreative dei reparti pediatrici del Maggiore, la dottoressa Angelica Barone con la coordinatrice infermieristica dell'Oncologia Maria Luisa Zou, la bed manager Mira Calmetta e il dottor Icilio Dodi con la caposala Claudia Marcatili della Pediatria generale e d'urgenza.
La visita degli Operatori della Polizia di Stato, avvenuta il 16 marzo, si è presto trasformata in un piacevole incontro con i ragazzi, affascinati dalla divisa e incuriositi dall'attività della Polizia.
La gioia più grande è stata quella di strappare un sorriso ai bambini e aver reso la loro giornata più piacevole.
Applausi per il primo spettacolo della rassegna nata dalla collaborazione tra Società dei Concerti e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
Il burattino più famoso del mondo ha accompagnato grandi e piccini nel suo mondo di fantastiche avventure, con lo spettacolo "C'era una volta un pezzo di legno" di Simone Fontanelli, in prima assoluta italiana. A raccontare la storia di Pinocchio sul palcoscenico dell'Ospedale dei Bambini la voce di Andrea de Luca in compagnia del clarinetto di Stefano Franceschini.
Il concerto fa parte della rassegna "La musica incontra i bambini", organizzata dalla Società dei Concerti di Parma in collaborazione con l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, Scuola in Ospedale I.C.S. G. Ferrari e Donatori di Musica e con il supporto di Intesa San Paolo.
Gli appuntamenti musicali, pensati per bambini dai sei anni in su, si propongono di offrire stimoli culturali e relazionali ai pazienti dell'Ospedale Maggiore, ai loro famigliari e al personale sanitario attraverso la musica.
Tanti giocattoli, un sostegno economico e ora questo regalo consegnato a Giocamico per la pediatria e l'oncoematologia dell'Ospedale dei Bambini di Parma.
Parma, 12 febbraio 2018
Quattro PlayStation da istallare nelle stanze dei piccoli pazienti ricoverati all'Ospedale dei Bambini. Questo il dono dei dipendenti di Cna Parma a Giocamico onlus, l'associazione che da oltre vent'anni è presente nei reparti pediatrici del Maggiore con attività ludico ricreative.
La donazione è frutto dell'evento "La Cultura si fa Sport", ideato e organizzato dalla società Net Project, che ha riunito sul palco dell'Auditorium Paganini le stelle dell'agonismo parmigiano con l'intento di raccogliere fondi a favore dell'Ospedale "Pietro Barilla". L'invito è stato raccolto con entusiasmo dai dipendenti di Cna Parma che durante lo scambio di auguri natalizi si sono fatti carico di acquistare giocattoli per i pazienti e la scelta è caduta sulle gettonatissime consolle. E questa mattina il presidente dell'associazione di categoria Paolo Giuffredi accompagnato dal direttore Domenico Capitelli e dai dipendenti Stefania Barbacini, Fiorenza Maschi e Pierdavid Di Bello ne hanno consegnate quattro nuove fiammanti nelle mani di Corrado Vecchi, presidente di Giocamico, che le metterà a disposizione di chi deve rimanere in stanza anche nei momenti di pausa dalle terapie.
Ai ringraziamenti di Corrado Vecchi si sono aggiunti quelli del presidente di Cna Giuffredi che ha sottolineato il gesto corale e spontaneo dei dipendenti che hanno sostenuto il progetto "Oltre lo sport".
"Sono molto orgoglioso della partecipazione di Cna parma al progetto La cultura si fa sport – ha aggiunto Andrea Fiore che con Net Project è l'organizzatore dell'iniziativa -. Un grazie particolare a tutti i dipendenti, questa è la prova che la contaminazione positiva a Parma funziona".
Fonte: Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
Il sorriso di Lella porta l'allegria del Carnevale ai pazienti dell'Ospedale dei Bambini. Nel viale del Maggiore vivace sfilata di carri, sbandieratori e mezzi dei vigili del fuoco. In ricordo di Lucianella Ruggieri.
Parma, 11 febbraio 2018
L'associazione il Sorriso di Lella, in collaborazione con il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Parma e le associazioni "Porta S. Francesco" e "I carristi di Cillianum", ha organizzato ieri una mattinata di festa e di allegria per i piccoli pazienti dell'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla".
L'associazione, nata per ricordare Lucianella Ruggieri, ha portato lungo il viale centrale del Maggiore tre mezzi dei Vigili del Fuoco con una squadra di pompieri in divisa, un corteo di maschere grandi e piccine capitanate da figuranti in abito medioevale e tamburo rullante quali apri strada al carro carnevalesco dal titolo Oceania, carico di pupazzi e caramelle per i giovani ospiti della struttura.
Grazie alla collaborazione dei volontari di Giocamico e al personale in servizio sabato mattina nella struttura pediatrica i bambini ricoverati hanno potuto assistere dalle finestre delle camere, alle esibizioni dei pompieri e alla parata di mezzi e maschere.
Alla fine del vivace corteo una delegazione di vigili del fuoco e di maschere è salita nei reparti di Oncoematologia e Pediatria generale per portare doni e caramelle ai piccoli pazienti, cercando di regalare un sorriso a chi è costretto a festeggiare il carnevale in Ospedale.
La Nuova Pro Loco di Ciano d'Enza ha inoltre consegnato un assegno del valore di 500 euro al reparto di Pediatria e Oncoematologia della dottoressa Patrizia Bertolini.
E un saluto scherzoso è stato portato anche ai grandi del reparto degenza dell'Oncologia medica. Dietro la regia della carnevalesca iniziativa Stefano Chiesa, presidente dell'Associazione ma 'prima di tutto marito di Lella' come ama definirsi che ha commentato: "Quale miglior modo per innescare una risata che mangiarsi una chiacchiera insieme ad alcuni amici 'pagliacci per un giorno'. Perché anche i grandi talvolta hanno bisogno di provare, in un sorriso, l'emozione di un bambino".
Foto a cura di Francesca Bocchia
Una festa in reparto per consegnare ai bambini le foto scattate dai volontari dell'associazione I Folletti sul set allestito in Oncoematologia dell'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" di Parma.
Parma, 5 febbario 2018
"Guarda mamma, sono Superman!", esclama Andrea tutto orgoglioso mentre ritira la mega foto che lo ritrae nei panni del suo super eroe preferito. C'è chi si è trasformato in Batman, chi in Spider Man, chi in Capitan America. Ogni piccolo paziente ha scelto un personaggio che più lo rappresentava e i volontari dell'associazione I folletti li hanno immortalati in una foto che è stata riconsegnata sabato mattina con un festa nel reparto di Pediatria e Oncoematologia dell'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla".
"Abbiamo cavalcato l'idea realizzata dal fotografo italo-statunitense Josh Rossi – spiega Enza Salvati, presidente dei Folletti – e abbiamo trasformato i piccoli pazienti nei supereroi dei loro sogni. Un modo per cercare un sorriso e trasmettere ai ragazzi che frequentano questo reparto che loro sono i veri super eroi, capaci di affrontare la sfida più impegnativa della loro giovane esistenza. Perché, come dice Bebe Vio, se è impossibile, si può fare".
I volontari dell'associazione hanno acquistato costumi e trucco mentre i fotografi - primi fra tutti Fausto Accorsi e il Circolo fotografico Brozzi di Traversetolo coordinato da Andrea Ferrari - si sono messi all'opera con grande professionalità. Grazie alla disponibilità della psicologa Federica Guidotti e al personale del reparto, hanno infatti allestito un vero e proprio set fotografico dove i protagonisti sono stati loro, i pazienti in cura presso il centro diretto dalla dottoressa Patrizia Bertolini. Così se la preparazione è stata divertente altrettanto lo è stato il risultato, con Macxs Oppici che ha curato l'aspetto grafico del lavoro ottenendo fotografie degne di una locandina di un film d'azione.
"Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno lavorato con tanto entusiasmo per realizzare questo progetto – conclude Enza Salvati - a cominciare dai bambini che sono stati i nostri protagonisti con le loro famiglie, al personale tutto del reparto, ai fotografici, al grafico e ai benefattori che hanno permesso, con le loro donazioni, che questo progetto prendesse forma". E così ogni ragazzo se ne è tornato a casa con la prova sotto il braccio di essere entrato nella schiera dei supereroi.
Azienda ospedaliero-universitaria di Parma
Sport e solidarietà per l'Ospedale dei Bambini di Parma. Il gruppo Oltretorrente e Cral Amps in visita ai piccoli ricoverati.
Parma, 11 gennaio 2018
Nuovi tiralatte elettrici per supportare le mamme nel percorso post parto e bilance digitali di precisione per il controllo del peso dei neonati e dei pazienti più grandi ricoverati all'ospedale dei bambini: queste le tecnologie per agevolare il lavoro del personale in dono da Oltretorrente Baseball e Softball, con il circolo sportivo Cral Amps, che rinnovano così la vicinanza ai bambini ricoverati.
"Con gli strumenti donati arricchiremo la dotazione del reparto – ha sottolineato Patrizia Bertolini, direttore di Pediatria e Oncoematologia – vi porto un sentito ringraziamento in rappresentanza del personale medico che ogni giorno lavora per migliorare la vita dei bambini ricoverati".
Lotterie e riffe benefiche hanno permesso di raccogliere i fondi necessari all'acquisto delle strumentazioni. "Abbiamo coinvolto nell'organizzazione i componenti del Gruppo e in particolare i ragazzi e le famiglie delle squadre seniores di baseball e softball - ha sottolineato Andrea Paini, presidente Gruppo Oltretorrente Baseball e Softball – che hanno dimostrato un sentito entusiasmo per le iniziative."
Marco Galli, presidente di Cral Amps, ha salutato l'iniziativa: "Aderiamo da diversi anni al progetto perché crediamo nella beneficenza; è uno degli importanti obiettivi che l'associazione persegue sul territorio. Il connubio solidarietà e sport rappresenta un appuntamento fisso nel periodo successivo al Natale, per contribuire a rendere la struttura all'avanguardia".
Sono arrivati carichi di regali per gli amici ancora ricoverati, i genitori della piccola Michelle che hanno venduto braccialetti per aiutare il reparto.
"La notte è lunga quando si assiste un figlio ricoverato in un reparto il cui solo nome mette paura, e allora si cerca di tenersi impegnati, per non pensare". E così la mamma di Michelle ha iniziato a fare braccialetti all'uncinetto e a regalarli al personale che assisteva sua figlia, rimasta per oltre quattro mesi nel reparto di Pediatria e Oncoematologia dell'Ospedale dei Bambini di Parma per completare il suo percorso terapeutico. La malattia le era diagnosticata dalla Clinica Pediatrica e Gastroenterologia del prof. Gian Luigi de' Angelis e, dopo approfondimenti eseguiti a Bologna, la piccola è stata affidata al reparto della dottoressa Patrizia Bertolini per seguire il trattamento terapico a lei prescritto. Con i genitori sempre a fianco e la mamma che si inventava racconti per alleggerire il ricovero alla figlia e agli altri piccoli pazienti. "Era un modo per ringraziare le persone che ogni giorno assistevano mia figlia con tanta premura e ci hanno sempre fatto sentire a casa", dice oggi la mamma di Michelle che una volta uscita dal reparto ha pensato di proporre i braccialetti creati nelle notti insonni agli amici e postarli su facebook. Ad offerta libera, con l'unico impegno di aiutare l'Oncoematologia pediatrica del Maggiore. In poco tempo la raccolta è andata oltre le aspettative ed è tornata in reparto carica di doni per i bambini ancora ricoverati e con un regalo speciale: un cesto di costose creme idratanti utili per i pazienti sottoposti alle terapie. Il personale, insieme alla dottoressa Patrizia Bertolini e alla coordinatrice infermieristica Piera Tobanelli, ha ringraziato Michelle e la sua famiglia con un abbraccio davvero affettuoso.
(Fonte: Ufficio stampa e comunicazione Azienda ospedaliero-universitaria di Parma)