Cereali Una settimana che non ha registrato particolari variazioni. Le uniche variazioni di rilievo sono connesse al continuo rafforzamento della valuta USA sull'euro e il prezzo del petrolio in costante discesa ormai giunto alla soglia dei 40€/barile.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 20 novembre 2015 -
Gli incoraggianti dati USDA, diffusi la scorsa settimana, non hanno ancora stimolato effetti sui prezzi delle materie di base. Nonostante qualche allarme per le rese e le semine dai paesi dell'Est Europa e dell'Ucraina, ormai vi è certezza che di merce non ne manca e le conseguenze del Nino sembrano molto meno nefaste e preoccupanti per i raccolti dell'emisfero australe.
Le preoccupazioni generate da questa nuova e diffusa fiammata terroristica certamente non incentivano i consumi né gli scambi e il calo del petrolio, sempre più prossimo ai 40 dollari al barile, non contribuisce a eccitare i mercati. Qualche turbolenza è generata dalla notizia che l'Argentina stia pensando di ridurre alcuni dazi all'esportazione spingendo perciò al ribasso i valori della borsa di Chicago.
Mercato nazionale
Anche il mercato interno segnala qualche leggero cedimento e scambi ancora scarsi, eccezion fatta per settore delle bionergie dove hanno ripreso vivacità gli amidacei ed energetici quali Glicerolo e Oleine.
La farina di soia su base annua per il 2016 quotava giovedi 337 per la 44 e 346 per la proteica normale 46,50% ma potrebbe ancora scendere anche salvo l'assorbimento del valore da parte dell'indice valutario.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli retrocede ancora sino a 591 punti, il petrolio torna arretra a 40,68 $/barile e il cambio continua a scendere toccando 1,06737.
Da quanto si evince dalla analisi dei dati di cui sopra si conferma, come più volte da noi segnalato, che non siamo in situazione di deficienze di merce. Siamo al contrario di fronte al terzo miglior raccolto Usa di Mais e quello della Soya è il migliore di sempre. Inoltre la consistenza globale è tra le più ricche degli ultimi 10 anni.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Per il Mais sono previsti aumenti produttivi rispetto alle indicazioni di ottobre. Il 54% degli stock globali sono collocati in Cina. In leggero aumento anche le previsioni produttive dei semi di Soia. Stock finali record per gli USA mentre sono in sensibile discesa le scorte finali globali.
Modena novembre 2015 -
MAIS
La produzione globale di Mais per la stagione 2015-16 è prevista a 974.87 Mio t, in aumento rispetto alle previsioni di Ottobre, riflettendo le stime di maggiori raccolti per i maggiori Esportatori: Stati Uniti (348.82 Mio t), Argentina (25.60 Mio t) e Brasile (81.50 Mio t).
Negli Stati Uniti la resa dei terreni è prevista in aumento di 1.3 bushel/acro a 169.3 bushel/acro, -1.7 bushel/acro rispetto al record dell'anno scorso.
Le esportazioni statunitensi sono previste in diminuzione del 2.7% rispetto alle stime di un mese fa. Le vendite sono inferiori rispetto all'anno scorso in questo periodo, principalmente a causa della concorrenza del Brasile.
Gli stock globali finali sono previsti a 211.91 Mio t, per il 54% collocati in Cina.
Infatti, sono state riviste le stime delle due stagioni passate relative all'utilizzo e alle scorte di Mais della Cina. L'impiego come mangime per animali è stato sopravvalutato e le scorte iniziali per la stagione 2015-16 sono stimate a 100.49 Mio t (+23% rispetto alle stime precedenti), mentre le scorte finali sono attese a 114.44 (+26%).
SOIA
La produzione mondiale di semi di Soia per la stagione 2015-16 è prevista a 321.02 Mio t, +0.5 Mio t rispetto alle previsioni di Ottobre.
Le riduzioni stimate per India, Sud Africa e Uruguay sono più che bilanciate dall'aumento previsto per gli Stati Uniti.
Negli USA è attesa una produzione record di 108.35 Mio t, con una resa dei terreni di 48.3 bushel/acro (+1.1 bushel rispetto alle stime del mese scorso), principalmente negli stati Iowa, Illinois e Minnesota.
Gli stock finali statunitensi sono previsti a livelli record (12.65 Mio t).
Le scorte finali globali sono invece state riviste al ribasso (-2.7%) per le riduzioni previste in molte aree: Argentina, Brasile, Sud Africa, India e Canada.
In India la produzione di Soia è attesa a 9.5 Mio t, in diminuzione di 1.5 Mio t.
Le piogge imprevedibili durante la stagione ed il caldo giunto a fine stagione hanno determinato rese sotto la media per il terzo anno consecutivo.
(Fonte CLAL 12 novembre2015)
Stime USDA: consistenze e produzioni da record. Unica variabile negativa è rappresentata dal cambio valutario che continua la sua fase discendente a seguito del rafforzamento del dollaro sull'euro.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 novembre 2015 -
I dati USDA, diffusi lo scorso 10 novembre, confermano le aspettative degli operatori, sia per la consistenza delle scorte e sia per le previsioni di raccolto. Una situazione che lascia poche speranze alle ipotesi speculative concedendo all'incertezza la sola variabile valutaria.
Potrebbe essere utile approfittare di questo momento per fare acquisti considerando che, ad esempio, la farina di soya proteica spunta i seguenti prezzi:
- gennaio - giugno a 347
- luglio - dicembre a 343
- anno a 345 cosi come tutto il 2016 a 345 mentre per la normale 342 primo semestre e 337 per il secondo.
Da quanto si evince dalla analisi dei dati di cui sopra si conferma, come più volte da noi segnalato, che non siamo in situazione di deficienze di merce. Siamo al contrario di fronte al terzo miglior raccolto Usa di Mais e quello della Soya è il migliore di sempre. Inoltre la consistenza globale è tra le più ricche degli ultimi 10 anni.
Mercato nazionale
Gli scambi sul consumo interno continuano ad essere limitati e la guerra del latte insieme all'allarme carne rossa ci mettono del loro per generare altro scompiglio..
Nel settore bionergie continua la caccia al mais in granella, ormai quasi introvabile, e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli retrocede ancora sino a 599 punti, il petrolio torna arretra a 43,20 $/bar e il cambio continua a scendere toccando 1,07190.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Poche le variazioni rilevate nel settore cerealicolo. La settimana che si è appena conclusa ha visto pressoché invariati i listini in attesa della pubblicazione dei dati USDA. le variazioni sono quasi esclusivamente determinate da fattori valutari a seguito del rafforzamento del dollaro sull'euro.
- di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 novembre 2015 -
Anche per questa settimana sono ben poche le novità che interessano il settore dei cereali. Le uniche variazioni son state prevalentemente determinate dall'indice di cambio che segnala l rafforzamento del dollaro a scapito dell'euro.
All'attesa sulle decisioni che prenderà la Federal Reserve previste per Dicembre, si sono aggiunti i dati sul calo della disoccupazione U.S.A che insieme ad altri fattori hanno dato nuova vitalità al Dollaro. Le stime dell'USDA, di cui è prevista la pubblicazione in queste ore, dovrebbero meglio fotografare la consistenza planetaria soprattutto relativamente alle produzioni russe e ucraine dove si prevede un calo delle rese, per cause meteoriche (in particolare per l'Ucraina), e gli effetti del Nino sulle coltivazioni dell'Oceania e infine la consistenza aggiornata dei volumi disponibili cinesi.
Da segnalare la sensibile ripresa delle quotazioni sul Matif.
Per ora le reazioni del Chicago Board di Venerdì scorso al rafforzamento del Dollaro, sono state molto blande.
SEMI nov 861,20 (+3,4) gen 867,20 (+3,2)
FARINA dic 295,70 (-0,20) gen 294,80 (-0,40)
OLIO dic 28,04 (+0,21) gen 28,32 (+0,21)
CORN dic 373,00 (-1,4) mar 381,60 (-1)
GRANO dic 523,20 (-3) mar 525,40 (-1,4)
Per quanto riguarda il mercato nazionale, sia il frumento tenero, sia il duro sembra abbiano raggiunto un livello di equilibrio.
Stando alla analisi delle quotazioni delle materie prime base, un indice studiato dalla FAO a partire dal 1961 (vedi grafico), tra prezzi Nominali e Reali, in forza dei ridotti valori registrati, si può attendibilmente prevedere che i momenti di flessione, se si dovessero palesare, non dovrebbero essere consistenti. Tant'è che da settimane i valori della farina e il seme girano su livelli di resistenza di 295 per la farina, e 880 per il seme, 375 per il mais, e 515 per il grano.
In generale gli scambi al consumo rimangono sempre limitati tranne le richieste per il mais di qualità che stanno spingendo al rialzo i prezzi su tutte le piazze.
Nel settore bionergie continua la caccia al mais in granella, ormai quasi introvabile, e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli retrocede ancora a 631 punti, il petrolio torna a scendere 44,75 dopo avere toccato anche soglia dei decimali che seguono i 43 dollari al barile e il cambio continua a scendere toccando 1,07560.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Settimana relativamente positiva per i cereali nazionali nonostante la volatilità dei prezzi internazionali. Continua la ricerca di mais da granella da destinare al settore bioenergetico. Il cambio muove verso il pareggio.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 05 novembre 2015 -
Poche le novità registrate in campo cerealico in sospensione sulle prossime decisioni della Federal Reserve di dicembre e gli analisti non hanno una visione univoca su quello che sarà l'andamento. Mentre taluni prevedono un rincaro a Chicago a seguito di un incremento del dollaro, altri sono più orientati a interpretare un rincaro dei prezzi all'interno del mercato UE a seguito del probabile deprezzamento dell'Euro.
Nel frattempo sembra che il frumento duro nazionale abbia interrotto la fase discendente. In attesa di come si muoverà il mercato della merce canadese potrebbe essere il momento buono per gli acquisti sul mercato domestico da parte delle imprese molitorie.
Migliori le condizioni del frumento tenero che nella settimana scorsa ha guadagnato un euro, nel segmento panificabile, sia a Milano (prezzo medio 192 euro/t) sia a Bologna (184 euro/t) mentre sono rimaste invariate le quotazioni delle qualità superiori e dell'estero. Segnali positivi provenienti anche dai future dove è stata superata la soglia di 180€/ton (180,75€/ton dicembre - MATIF). Siamo ancora comunque lontani dal traguardo di 208,25 €/ton che venne segnato lo scorso gennaio.
La farina di soia su base annua per il 2016 sta quotando 341 (44) e 350 per la proteica normale 46,5% e il 2017 si contiene a quota 347. Prezzi interessanti considerando che il valore minimo venne toccato in occasione dello scoppio della "bolla cinese" dove la 44 toccò 328 e la proteica i 338.
In generale gli scambi al consumo rimangono sempre limitati tranne le richieste per il mais di qualità che stanno spingendo al rialzo i prezzi su tutte le piazze.
Nel settore bionergie continua la caccia al mais in granella, ormai quasi introvabile, e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli retrocede a 680 punti, il petrolio in un balzo e sale a 447,90 dollari al barile e il cambio continua a scendere toccando 1,0921.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Mais e Soia. Produzione globale del mais prevista al ribasso rispetto a settembre. In arretramento anche gli stock finali. In aumento invece la produzione di seme di soia. Invariati gli stock di semi di soia.
Modena, 21 ottobre 2015
Mais dati previsionali
La produzione globale di Mais per la stagione 2015-16 è stata rivista al ribasso a 972.60 Mio t, - 5.5 Mio t rispetto alle previsioni di Settembre, con riduzioni previste in USA, Ucraina, Argentina, India, Filippine e molti Paesi dell'Africa subsahariana.
Negli Stati Uniti la produzione è stimata leggermente inferiore ad un mese fa (- 0.2%), ma la resa dei terreni è prevista in aumento di 0.5 bushel/acro a 168 bushel/acro (equivalente a 10.67 tons/ettaro).
In Brasile si prevede un aumento della produzione (da 79 a 80 Mio t) e dell'export (da 24 a 25 Mio t).
Gli stock iniziali globali per la stagione 2015-16 sono in diminuzione, riflettendo l'aumento dell'export di Europa ed Ucraina della stagione 2014-15 e dell'impiego nell'alimentazione animale in Europa.
Gli stock finali sono previsti a 187.83 Mio t, -1% rispetto le stime di Settembre.
Soia dati previsionali
La produzione mondiale di semi di Soia per la stagione 2015-16 è prevista in aumento al livello record di 320.49 Mio t, +0.9 Mio t rispetto alle stime di Settembre.
In Brasile si prevede una produzione record di 100 Mio t per le maggiori aree coltivate. Un forte declino del valore del real brasiliano dovrebbe portare ad un aumento dell'area nonostante i prezzi internazionali bassi di quest'anno.
Sono previste riduzioni negli USA, India ed Ucraina.
La resa dei terreni statunitensi è stimata in aumento (47.2 bushel/acro) ma le
aree coltivate a Soia dovrebbero diminuire.
Le esportazioni statunitensi sono previste inferiori rispetto alle stime del mese scorso, per il ritmo lento delle vendite e l'aumento della concorrenza.
Gli stock finali globali di semi di Soia sono pressochè invariati, con l'aumento per il Brasile bilanciato dalle riduzioni di USA, India ed Ucraina.
Settimana da dimenticare per i cereali segnati dallo scossone del cambio valutario non hanno ancora intrapreso una chiara tendenza. La coda dell'Uragano Patricia, che sta interessando alcune zone degli USA, tiene sulle spine gli operatori e i mercati restano in fibrillazione.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 28 ottobre 2015 -
Una settimana, quella scorsa, contraddistinta da prezzi in sensibile discesa per il settore cerealicolo con particolare riguardo al frumento duro.
Allo scossone registrato dal cambio valutario e alle rassicuranti parole sulla capacità di sostegno all'euro del numero uno della BCE Mario Draghi, si è aggiunto il timore delle conseguenze dell'Uragano Patricia che sta interessando alcune aree degli Stati Uniti per rendere ancora poco interpretabile le future tendenza di mercato.
Fatto sta che la 43esima settimana è stata contraddistinta da forti ribassi per quanto concerne il grano duro. Il calo registrato a Milano è stato di 6 euro/t (prezzo medio del fino Nord 292,50 euro/t), a Foggia di 10 euro/t (fino 277,50 euro/t) e a Bologna di 8 euro/t (fino Centro 276,50 euro/t).
Più stabile il Frumento tenero dove il panificabile ha mantenuto invariata la quotazione sulla piazza Bolognese (183 euro/t) mentre a Milano è stato rilevato un aumento di 2 euro/t (prezzo medio 191 euro/t). Una leggera ripresa anche al Matif dove il future a dicembre ha chiuso in rialzo di 4 centesimi (172€/ton venerdi scorso).
In generale gli scambi al consumo rimangono sempre limitati tranne le richieste per il mais di qualità che stanno spingendo al rialzo i prezzi che ruotano nell'intervallo tra 190 e 210 euro a tonnellata posto al consumo.
Nel settore bionergie continua la caccia al mais in granella, ormai quasi introvabile, e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati. Nel corso della scorsa settimana sono stati sottoscritti contratti di cruscami a 140 euro alla tonnellata da Novembre 2015 a Febbraio 2016.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli retrocede a 759 punti, il petrolio torna con il segno meno e scende a 43,37 dollari al barile e il cambio continua a scendere toccando 1,10403.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Mais e Soia. Produzione globale del mais prevista al ribasso rispetto a settembre. In arretramento anche gli stock finali. In aumento invece la produzione di seme di soia. Invariati gli stock di semi di soia.
Modena, 21 ottobre 2015
Mais dati previsionali
La produzione globale di Mais per la stagione 2015-16 è stata rivista al ribasso a 972.60 Mio t, - 5.5 Mio t rispetto alle previsioni di Settembre, con riduzioni previste in USA, Ucraina, Argentina, India, Filippine e molti Paesi dell'Africa subsahariana.
Negli Stati Uniti la produzione è stimata leggermente inferiore ad un mese fa (- 0.2%), ma la resa dei terreni è prevista in aumento di 0.5 bushel/acro a 168 bushel/acro (equivalente a 10.67 tons/ettaro).
In Brasile si prevede un aumento della produzione (da 79 a 80 Mio t) e dell'export (da 24 a 25 Mio t).
Gli stock iniziali globali per la stagione 2015-16 sono in diminuzione, riflettendo l'aumento dell'export di Europa ed Ucraina della stagione 2014-15 e dell'impiego nell'alimentazione animale in Europa.
Gli stock finali sono previsti a 187.83 Mio t, -1% rispetto le stime di Settembre.
Soia dati previsionali
La produzione mondiale di semi di Soia per la stagione 2015-16 è prevista in aumento al livello record di 320.49 Mio t, +0.9 Mio t rispetto alle stime di Settembre.
In Brasile si prevede una produzione record di 100 Mio t per le maggiori aree coltivate. Un forte declino del valore del real brasiliano dovrebbe portare ad un aumento dell'area nonostante i prezzi internazionali bassi di quest'anno.
Sono previste riduzioni negli USA, India ed Ucraina.
La resa dei terreni statunitensi è stimata in aumento (47.2 bushel/acro) ma le
aree coltivate a Soia dovrebbero diminuire.
Le esportazioni statunitensi sono previste inferiori rispetto alle stime del mese scorso, per il ritmo lento delle vendite e l'aumento della concorrenza.
Gli stock finali globali di semi di Soia sono pressochè invariati, con l'aumento per il Brasile bilanciato dalle riduzioni di USA, India ed Ucraina.
Immediato l'effetto alle dichiarazioni del numero uno della BCE, Mario Draghi. Le borse s'impennano e per la prima volta il rendimento del BTP a due anni sconfina in segno negativo.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 ottobre 2015 -
Il numero uno di Francoforte ha gettato l'asso di briscola ed ha chiarito che la Bce è pronta, se necessario, ad aumentare lo stimolo monetario già a dicembre e di non aver a disposizione soltanto il quantitative easing (QE), ma anche la possibilità di ridurre il tasso sui depositi, attualmente a -0,20%.
Un'affermazione che ha immediatamente registrato l'apprezzamento delle borse con conseguente riduzione dello spread e dell'euro.
Effetti che, a cascata, si sono riversati anche sul settore dei cereali in ragione della connessione diretta con gli indici valutari di cambio. Ancora qualche giorno prima di poter osservare la reale tendenza delle borse cerealicole che nel frattempo ha visto Chicago chiudere in riduzione come di seguito riportato:
Chicago 22 ottobre 2015
SEMI novembre 898,60 (-6.4) gennaio 901,00 (-8,4)
FARINA dicembre 307,80 (-2,7) gennaio 306,80 (-3)
CORN dicembre 378,20 (-2,4) marzo 388,00 (-2,2)
GRANO dicembre 490,60 (-4) marzo 497,00 (-4,2)
Dal Mar Nero, nella giornata di ieri, il corn ucraino per ottobre/dicembre quotava a dollari 172, il gennaio/marzo aprile a dollari 184. ll corn rumeno/bulgaro/ungherese/serbo per l'ottobre/novembre/dicembre quotava ad euro 154, il gennaio/marzo invariato ad euro 160, Il grano feed dall'Ucraina quotava per l'ottobre/dicembre dollari 185.Il gennaio/marzo dollari 189. L'aprile veniva quotato a dollari 192. Dagli altri paesi della EU il feed per l'ottobre/dicembre ad euro 167. Il gennaio/marzo ad euro 171. Il marzo/maggio ad euro 1747. La trasformazione da fob porti del Mar Nero a franco porti dell'adriatico si può stimare in circa euro 20-23/tonnellata per navi da 35/45.000 tons.
Nel settore bionergie continua la caccia al mais in granella quasi introvabile, e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati. Negli ultimi giorni sono stati sottoscritti contratti di cruscami a 140 euro alla tonnellata da Novembre 2015 a Febbraio 2016.
Indicatori internazionali
l'Indice dei noli è sceso a 786 punti, il petrolio staziona attorno a 45,50 dollari al barile e il cambio ha subito una leggera flessione negativa segnando 1,11093.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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Dopo un lungo periodo caratterizzato da una sostanziale stabilità, sulla base probabilmente dell'effetto trascinamento del comparto soia, il frumento ha iniziato a dare segnali di ripresa.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 15 ottobre 2015 -
Un inizio di settimana caratterizzato da una serie di sensibili rincari. Le motivazioni sono probabilmente da ricercare sui dati relativi all'esportazione cinese e all'effetto trascinamento del comparto della soia.
In serata il mercato telematico stava registrando modesti valori negativi a conferma che la volatilità del settore non si è esaurita. Un rally dei prezzi che comunque segnano una tendenza al rialzo.
La reazione dei mercati di martedi 13 ottobre
SEMI novembre 914,00 (+26,4) gennaio 918,20 (+25,6)
FARINA ottobre 310,70 (+11,4) dicembre 317,70 (+8,2) gennaio 316,60 (+8)
OLIO ottobre 28,60 (+0,59) dicembre 28,79 (+0,61) gennaio 29,08 (+0,62)
CORN dicembre 384,40 (+3,6) marzo 395,40 (+3,6)
GRANO dicembre 519,00 (+12,2) marzo 527,00 (+12,2)
Sul mercato interno è da segnalare anche la crescita dell'orzo così come delle crusche e i cruscami in genere.
Prosegue la caccia al mais da granella e ai sottoprodotti alternativi per arricchire i trinciati utilizzati nel settore bionergetico.
Indicatori internazionali 14 ottobre 2015
l'Indice dei noli è sceso a 804 punti, il petrolio staziona attorno a 47 dollari al barile e il cambio è in leggera crescita salendo a 1,14099.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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