Al via la seconda parte del Nonantola Film Festival con la proiezione degli undici cortometraggi finalisti e la premiazione da parte di una giuria di esperti -
Modena, 7 maggio 2014 -...
Undici cortometraggi provenienti dai più importanti Festival dell’Emilia Romagna, un solo vincitore decretato da una giuria di esperti.
Con la proiezione dei lavori selezionati per il Premio Regione Emilia Romagna inaugura domani sera alle ore 21 al Cinema Arcadia di Ravarino (piazza Martiri della Libertà 20) l’edizione 2014 del Dopofestival, ‘seconda parte’ del Nonantola Film Festival. Ingresso gratuito.
“Terminata l'intensa programmazione di Nonantola – sottolinea il direttore artistico Enrico Piccinini - e dopo quattro giorni di riposo necessari a ricaricare le pile dei volontari impegnati nell'organizzazione, riprende nel fine settimana il Nonantola Film Festival con il tradizionale appuntamento ravarinese del Dopofestival. Spazio al cortometraggio d'autore con il premio itinerante Regione Emilia Romagna che quest'anno abbiamo l’onore di ospitare noi in apertura di rassegna. Sfruttando l'ambiente famigliare che solitamente si viene a creare a Ravarino, due proiezioni saranno accompagnate dalla presenza dei registi che dialogheranno con il pubblico, rispettivamente Fabio Grassadonia per “Salvo” venerdì 9 e Calogero Venezia per “Villa” in chiusura domenica 11. Non mancherà poi sabato 10 il consueto spazio dedicato ai cortometraggi di “4 Giorni Corti” che non sono stati selezionati per un qualunque motivo per la finale di domenica scorsa”.
Il Premio Regione Emilia Romagna
Il Premio Regione Emilia-Romagna nasce dalla collaborazione di tredici Festival emiliano-
romagnoli dedicati al cortometraggio, assieme all’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna. Il Premio è volto a riconoscere, far circolare e mostrare i migliori cortometraggi in qualche modo collegati con il territorio perché realizzati da registi che sono nati o sono residenti o hanno prodotto i film nel territorio regionale. Per partecipare al premio è necessario presentare il proprio lavoro in concorso in almeno uno dei festival che gestiscono il premio ed essere segnalati per la selezione finale. I cortometraggi in concorso sono stati scelti dai comitati organizzativi di Amarcort, Concorto, CortiVivi, Nonantola Film Festival, Ozu Film Festival, Reggio Film Festival, Sedicicorto, Visioni Italiane e ZeroTrenta.
I corti in concorso
I titoli che si contendono il premio sono “Lifedie” di Elodie Cavallaro e Cristian Ferrari, “Stolen Light” di Riccardo Sai, “Io non parlo mai” di Raffaele Salvaggiola, “Closed Box-A scatola chiusa” di Riccardo Salvetti e Gianfranco Boattini, “Piove” di Francesco Zucchi e Lu Pulici, “La solitudine dello startupper” di Luca Bedini e Gabriele Veronesi, “Parley” di Domenico Guidetti, “A passo d’uomo” di Giovanni Aloi, “Matilde” di Vito Barbieri, “A bocca asciutta” di Marco Maselli, “C’est la vie” di Simone Rovellini.
La giuria
A decidere il migliore tra gli undici corti – a cui verrà consegnata una targa – una giuria di esperti formata da Antonella Battilani docente di fotografia e grafica, Vincenzo d’Arpe produttore e regista Associazione Freim di Bologna e Daniele Malavolta regista e sceneggiatore.
Tutte le info sul sito www.nonantolafilmfestival.it, sulla pagina Facebook
(Fonte: Ufficio Stampa Nevent )
Obiettivo dell'iniziativa realizzare micrometraggi dedicati al tema della cittadinanza attiva -
Piacenza, 7 maggio 2014 -
C'è ancora tempo fino a giovedì 15 maggio per partecipare al videoconcorso, promosso dalla Provincia di Piacenza in collaborazione con il Giffoni film festival, “One and different - Essere giovani in Europa”: obiettivo del concorso è realizzare micrometraggi della durata massima di 90 secondi sul tema della cittadinanza europea.
L'iniziativa nasce all'interno del progetto “Yec- young european citizen”, finanziato nell'ambito del programma nazionale AzioneProvinceGiovani, ed è finalizzata ad affrontare con un approccio innovativo, e nell’anno europeo ad essa dedicato, il tema della Cittadinanza europea e dei suoi valori: cultura della legalità quale elemento della democrazia, non discriminazione, diffusione dei valori, solidarietà, sviluppo armonioso della società europea, cultura del rispetto di sé e dell’altro.
L'iniziativa, che fa seguito al concorso del 2012 “La felicità in 90 secondi”, prevede due sezioni in concorso: giovani dai 13 ai 30 anni (gli studenti delle scuole secondarie e gli universitari potranno realizzare e caricare i cortometraggi in modo autonomo con smartphone e tablet) e giovanissimi dai 6 ai 12 anni (frequentanti le scuole primarie e secondarie fino ai 12 anni: potranno realizzare in gruppo o con la propria classe il micrometraggio). I vincitori riceveranno premi e la possibilità di partecipare in qualità di giurati al Giffoni Film Festival. La pagina facebook dedicata al concorso (il gruppo Facebook Piacenza con Giffoni e la pagina Facebook Piacenza con Giffoni – Concorso One and Different) ha già raggiunto 273 adesioni e collezionato centinaia di contatti in soli 2 mesi; molte le scuole coinvolte.
Per partecipare è necessario caricare il micrometraggio su Youtube e quindi compilare l’entry form.
Il prossimo 27 maggio in Provincia sarà comunicato in diretta l’elenco delle opere vincitrici.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Secondo classificato il western metropolitano “Carlino’s Way” della troupe Fat Call Cool, terzo Roberto Cavana regista di “Operazione Cibo Nostrum” genere spionaggio che vince anche il premio del pubblico -
Modena, 5 maggio 2014 -
Venti corti in gara, sei i titoli premiati, cinque le troupe selezionate per il nuovo concorso “Vinci l’attore”, sette i giurati della giuria di esperti, settecentosettantacinque i voti del pubblico: questi in sintesi i numeri del Galà di chiusura dell’edizione 2014 della gara “4 Giorni Corti” nell’ambito del Nonantola Film Festival, svoltasi ieri sera domenica 4 maggio dalle ore 21 alle ore 00.30 presso la Sala Cinema Teatro Massimo Troisi.
I premi e le menzioni
Il primo premio da 1000 euro (insieme alla scultura in vetro realizzata appositamente dal Maestro vetraio Susanna Martini de La Gioja Glass Jewellery di Modena) è andato a “Fìlami” della troupe Strødel Production, genere commedia, regia di Noemi Biasetton (componenti della squadra tutti giovanissimi e da regioni diverse, tutti frequentanti l’Università di Bolzano) con la motivazione “per la capacità narrativa, l'originalità e l'ironia nell'utilizzo degli elementi obbligatori e la cura dei dettagli scenografici”; il secondo premio da 500 euro è stato assegnato a “Carlino's way” della troupe Fat Call Cool, genere western metropolitano, regia di Fabio Galli “per l'originalità della reinterpretazione del genere assegnato in chiave surreale”; il terzo premio da 250 euro se l’è aggiudicato “Operazione cibo nostrum” della troupe Non sono la pallavolista!, genere spionaggio, regia di Roberto Cavana: “Una brillante spy-story che, allo stesso tempo, richiama la migliore tradizione della commedia all'italiana”.
La giuria di esperti - composta dal giornalista Rai Nelson Bova, dal montatore cinematografico Alessio Doglione, dal photo editor di ‘Vanity Fair’ Marco Finazzi, dal videomaker Domenico Guidetti, dal giornalista e blogger Luigi Locatelli, dal direttore d’orchestra Giulia Manicardi e dalla costumista cinematografica Francesca Vecchi - ha inoltre assegnato tre menzioni: a “Il delirio dell’anima” della troupe RedFox, genere horror, regia di Francesco Rossi per l'uso virtuosistico del piano sequenza, a “Red Passion” della troupe Villa Samantha, genere commedia, regia di Rossana Cerchiari per l'abilità nel trasformare i gatti in attori, e a “Sock” della troupe Jon & Åke Film Production, genere commedia, regia di Alessandro Po per l'abilità nel trasformare i calzini in attori.
Il premio del pubblico è andato alla commedia di Roberto Cavana “Operazione cibo nostrum”, mentre il premio delle troupe finaliste se l’è aggiudicato l’altra commedia “Sock” della troupe Jon & Åke Film Production.
Nuovo concorso “Vinci l’attore”
Cinque le troupe selezionate per inviare una loro sceneggiatura a Ivano Marescotti, che deciderà quale interpretare: Bunker Films dell’horror “La confessione”, I mega-massuz del fantascienza “Il minimo indispensabile”, Strødel Production della commedia “Fìlami”, ‘Questa volta proprio non lo so’ Entertainment del mocumentario “The legendary Django”, Anubis Production dello spionaggio “4 minuti”.
La dichiarazione del direttore Enrico Piccinini
“Siamo molto contenti – tiene a precisare il direttore del Nonantola Film Festival Enrico Piccinini – del grande successo della serata di premiazione di “4 Giorni Corti”; tutto si è svolto con quella grandissima partecipazione che ci riempie di gioia e ci proietta già verso l'edizione successiva. Il concorso “Vinci l’attore”, novità 2014, ha avuto un forte riscontro anche per troupe di fuori regione. Un plauso va a tutti i partecipanti a “4 Giorni Corti”, che con la loro fantasia hanno saputo animare e divertire un intero paese; parimenti vanno ringraziati tutti i membri della giuria e soprattutto tutti i volontari che hanno contribuito al successo della manifestazione. Non finisce qua: ora siamo già concentrati sul prossimo fine settimana a Ravarino, dove giovedì 8 partirà il Dopofestival che anche quest’anno vede la presenza in sala di registi che accompagneranno i loro film”..
Il NFF continua con il Dopofestival a Ravarino
E infatti il prossimo appuntamento del NFF è con la prima serata del Dopofestival giovedì 8 maggio alle ore 21 al cinema Arcadia di Ravarino, con la serata di premiazione dei corti del Premio Regione Emilia-Romagna.
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(Fonte: ufficio stampa Nevent)
Domani sera “La migliore offerta” ultimo film del programma ufficiale preceduto nel pomeriggio dall’appuntamento con la rassegna Cinekids e il laboratorio Ciak Si Gira. Domenica 4 la finale di “4 Giorni Corti” e l’incontro con l’associazione VoiceOff -
Modena, 2 maggio 2014
Con l’ultimo pluripremiato lavoro di Giuseppe Tornatore “La migliore offerta” – thriller dell’anima magistralmente interpretato dall’attore australiano premio Oscar Geoffrey Rush - in programma domani sabato 3 maggio alle ore 21.00 alla Sala Cinema Teatro Massimo Troisi a ingresso rigorosamente gratuito, si chiude il programma ufficiale, almeno per la parte di Nonantola, della 8^ edizione del Nonantola Film Festival. Il film sarà preceduto dagli ultimi due corti del ‘Premio Regione Emilia-Romagna’.
Virgil è un uomo colto e solitario, non più giovane. Ritroso nei confronti degli altri, esercita con infallibile maniacalità il mestiere di esperto d’arte e battitore d’aste. La sua grigia esistenza prende una piega inaspettata e lo conduce al centro di una passione che lo cambierà per sempre quando la giovane Claire lo contatta per occuparsi della dismissione del patrimonio artistico di una antica villa. Dentro ai film di Tornatore, al suo terzo film internazionale, c’è tutto il cinema del mondo, tutti i generi, tutto quanto assorbito dai suoi occhi di famelico appassionato di un’arte capace quasi sempre di incantare.
Per i più piccoli: rassegna Cinekids e corto “Il bosco vecchio”
Secondo appuntamento con la rassegna Cinekids organizzata dalle Officine Culturali del Comune di Nonantola: alle ore 16.00 ad ingresso gratuito sempre presso la Sala Troisi proiezione del film d’animazione Disney vincitore dell’Oscar 2014, “Frozen – Il regno di ghiaccio” di Chris Buck e Jennifer Lee. Prima del lungometraggio, sarà presentato il corto “Il bosco vecchio” sempre a cura di Officine Culturali: l’evento speciale è il frutto del laboratorio “Ciak si gira” di quest’anno, che ha portato i ragazzi a confrontarsi da vicino con la messa in scena di un testo ispirato al racconto di Buzzati.
Gara “4 Giorni Corti”, domenica il Galà di chiusura
Quattro commedie, quattro drammatici, tre spionaggio, due fantascienza, due horror, due mocumentari (falsi documentari), due supereroi, un western metropolitano. Questi i generi dei 20 corti che accederanno alla finale della gara “4 Giorni Corti”, che si terrà domenica 4 maggio a partire dalle ore 21 presso la Sala Cinema Teatro Massimo Troisi, quando una giuria di esperti decreterà i primi tre classificati e verranno assegnati anche il premio del pubblico e quello delle troupe. Inoltre la giuria di esperti dovrà indicare anche i nomi delle cinque troupe prescelte per il nuovo concorso “Vinci l’attore” che vede in palio la possibilità di lavorare con Ivano Marescotti.
La giuria di “4 Giorni Corti”
Sette i membri della giuria di esperti: il giornalista Rai Nelson Bova, il montatore cinematografico Alessio Doglione (vincitore del David di Donatello 2012 per “20 sigarette” di Aureliano Amadei), il photo editor di ‘Vanity Fair’ Marco Finazzi, il videomaker Domenico Guidetti, il giornalista e blogger Luigi Locatelli, il direttore d’orchestra Giulia Manicardi e la costumista cinematografica Francesca Vecchi.
L’Associazione VoiceOff ospite del Nonantola Film Festival
Sarà VoiceOff, un’associazione di volontariato, fondata a Modena nel 2009 da un gruppo di amici appassionati di cinema e sensibili ai diritti umani, l’ospite d’onore dell’evento “Get Real – Quando la realtà supera l’immaginazione” che si terrà sempre domenica 4 maggio alle ore 18.00 presso il Vox Club sempre a Nonantola. Verranno presentati i due corti documentari “In questa terra” e “Il pane di Hasib” entrambi di Andrea Solieri e Cristiano Regina alla presenza degli autori Obiettivo di VoiceOff è fornire reale possibilità di espressione ai soggetti esclusi, emarginati, discriminati, al fine di promuovere una cittadinanza attiva basata sul riconoscimento di diritti sociali uguali per tutti, realizzando documentari sociali e di creazione sotto tutti gli aspetti: regia, fotografia e montaggio.
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(Fonte: Ufficio Stampa Nevent )
In programma questa sera alla Sala Troisi l’esordio della regista Giorgia Farina, una divertente commedia noir -
Modena, 1 maggio 2014
Con la commedia poliziesca “Amiche da morire” opera prima della regista Giorgia Farina – interpreti Claudia Gerini, Cristiana Capotondi e Sabrina Impacciatore affiancate da Vinicio Marchioni - continua giovedì 1 maggio alle ore 21.00 alla Sala Troisi di Nonantola l’8^ edizione del Nonantola Film Festival. Ingresso gratuito. Il film sarà preceduto da uno dei corti del ‘Premio Regione Emilia-Romagna’.
Gilda si è da tempo trasferita in una piccola isoletta del sud e si guadagna da vivere facendo la prostituta in un contesto sospeso tra tradizioni retrograde e modernità. Durante un’estate, il suo destino si incrocia con quello di Olivia e Crocetta, due donne originarie del luogo, mogliettina felice la prima e bruttina porta sfortuna la seconda. Le tre sono costrette da circostanze fortuite a far fronte comune per mettersi in salvo ma il loro comportamento attira i sospetti di Nino Malachia, brusco commissario di polizia convinto che stiano nascondendo qualcosa.
Un’opera prima tutta al femminile anche come centralità dei personaggi che in questo film sono tre attrici note e con familiarità sia con i ruoli drammatici che con quelli comici. La commedia si tinge di una sfumatura noir che non toglie un’ampia descrittività dei luoghi, dei personaggi e delle situazioni connesse al filone portante. Grazie anche alle tre attrici tutte entusiasticamente calate nei loro ruoli il divertimento è assicurato, una vivace colonna sonora ci accompagna e la regista, nonostante i déjà vu, le citazioni specie delle commedie degli anni ‘50-’60, peraltro inevitabili, ci offre un film non femminista, ma difensivo della donna che a tutt’oggi è danneggiata e violata e ne fa sottile denuncia e vendetta con l’arma dell’ironia e della comicità.
Info e programma completo su www.nonantolafilmfestival.it; tutte le news sulla pagina Facebook dedicata
(Fonte: ufficio stampa Nevent)
E’ la protagonista del film di Russell assieme a Bradley Cooper e De Niro. Svelati gli elementi obbligatori e i generi per le 74 troupe impegnate nella gara “4 Giorni Corti” -
Modena, 24 aprile 2014 -
Con la stralunata commedia “Il lato positivo” dell’americano David O. Russell - che è valsa a Jennifer Lawrence un meritatissimo premio Oscar nel 2013 come Miglior Attrice Protagonista, e ha rivelato il talento d’attore di Bradley Cooper - continua domani sera venerdì 25 aprile alle ore 21.00 alla Sala Troisi di Nonantola l’8^ edizione del Nonantola Film Festival. Ingresso gratuito. Il film sarà preceduto da uno dei corti del ‘Premio Regione Emilia-Romagna’.
Pat Solatano è un uomo che ha sempre visto il lato positivo di ogni cosa, convinto che non tutto il male venga per nuocere. Mantiene il suo ottimismo inalterato anche dopo che la moglie lo ha lasciato per un altro uomo, mandandolo in un ospedale psichiatrico. Una volta dimesso, poi, a malincuore è ritornato a vivere con i genitori e in lui è maturata la decisione di poter cambiare se stesso in base ai desideri dell’amata e poterla riconquistare. Le buone intenzioni però non danno i risultati sperati, almeno fino a quando non incontra Tiffany, una bellissima ragazza i cui sogni sembrano essersi infranti nel momento in cui il destino ha preso una piega inaspettata. Tiffany gli propone il suo aiuto ma Pat dovrà fare qualcosa in cambio per lei…
Due oggetti e una frase per la gara “4 Giorni Corti”
Un gomitolo di filato e un disco in vinile, più la frase “Che cosa abbiamo fatto per meritarci questo?!”: questi gli elementi obbligatori di “4 Giorni Corti” svelati a inizio gara mercoledì sera al Troisi, e che dovranno essere usati nel modo più originale possibile dalle 74 troupe impegnate a girare in questi giorni a Nonantola. Otto i generi, estratti a sorte uno per ogni partecipante: commedia, mocumentario (falso documentario), fantascienza, western metropolitano, spionaggio, supereroi, drammatico, horror.
Info e programma completo su www.nonantolafilmfestival.it; tutte le news sulla pagina Facebook dedicata
(Fonte: Ufficio Stampa Nevent )
Questa mattina la presentazione dell'iniziativa con le scuole e Manlio Castagna vicedirettore e Head of Communication & Marketing del Giffoni Film Festival -
Piacenza, 26 marzo 2014 -
Il progetto “One and different – essere giovani in Europa” inserito nell'iniziativa “Yec – Young european citizen” prende forma. Questa mattina il vicedirettore e Head of Communication & Marketing del Giffoni Film Festival Manlio Castagna ha incontrato i giovanissimi partecipanti al videoconcorso, promosso dalla Provincia di Piacenza in collaborazione con il Giffoni Film Festival, che prevede la realizzazione di micrometraggi della durata massima di 90 secondi sul tema della cittadinanza europea.
L'iniziativa, che fa seguito al concorso del 2012 “La felicità in 90 secondi”, è stata presentata questa mattina in Provincia dall'assessore provinciale alle Politiche giovanili Massimiliano Dosi, che ha consegnato insieme a Castagna una targa di riconoscimento alla classe della scuola di Pecorara vincitrice del My Giffoni 2013.
“One and different – essere giovani in Europa” si inserisce nel programma “Yec- young european citizen” realizzato con Upi e Presidenza del Consiglio dei ministri nell'ambito di Azione Province Giovani. Due le sezioni in concorso: giovani dai 13 ai 30 anni (gli studenti delle scuole secondarie e gli universitari potranno realizzare e caricare i cortometraggi in modo autonomo con smartphone e tablet) e giovanissimi dai 6 ai 12 anni (frequentanti le scuole primarie e secondarie fino ai 12 anni: potranno realizzare in gruppo o con la propria classe il micrometraggio). I vincitori riceveranno premi e la possibilità di partecipare in qualità di giurati al Giffoni Film Festival. Per informazioni è possibile contattare il numero 0523/795507, scrivere un messaggio all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o collegarsi al sito www.provincia.pc.it - sezione Politiche giovanili.
Il gruppo Facebook Piacenza con Giffoni e la pagina Facebook Piacenza con Giffoni – Concorso One and Different saranno i mezzi di collegamento principale al concorso: il concorso verrà infatti gestito tramite la pagina Facebook e il sito internet www.giffonifilmfestival.it. I video dovranno essere caricati su YouTube e sull'apposita sezione sul sito del Giffoni.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Settant’anni fa furono uccisi dai nazisti ventitré civili e il parroco. In un film documentario nuove testimonianze sulla strage, oltre a quelle raccolte dal dopoguerra -
Villa Minozzo, 25 marzo 2014 -
“A settant’anni dalla strage di Cervarolo, avvenuta il 20 marzo 1944 ad opera dei nazisti, in cui furono uccisi ventitré civili e il parroco, don Battista Pigozzi, ospiteremo la prima del documentario che ricorda quella tragedia”: così il sindaco Luigi Fiocchi presenta “E vennero da lontano”, il filmato di Riccardo Stefani, regista, e Sabrina Guigli, che sarà proiettato sabato sera, alle 21, nel teatro I Mantellini.
“Il tema principale del film documentario - spiega il primo cittadino - è la ricostruzione, in chiave storica, dell’eccidio di Cervarolo e di quello di Monchio, in comune di Palagano, nel modenese, dove l’opera è stata vista in anteprima nei giorni scorsi. La pellicola è la prosecuzione e l’approfondimento dell’argomento già affrontato nel film ‘Sopra le nuvole’, realizzato dagli stessi autori nel 2008”.
Il paese di Cervarolo è “tra le ‘città’ - prosegue Luigi Fiocchi - decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignito della medaglia di bronzo, mentre il comune è stato fregiato della medaglia d’argento, a conferma delle sofferenze e del tributo di sangue pagato dalla nostra gente per la libertà e la democrazia”.
Conclude il sindaco Fiocchi: “Il verdetto di condanna per i responsabili di quella strage è stato emesso solo tre anni fa, ma dal dopoguerra ad oggi sono state diverse le testimonianze scritte, tra cui le pubblicazioni ‘Raffiche di mitra in montagna’ di Umberto Monti (1946) e ‘Morte sull’aia’ di Pietro Alberghi (1964). Il documentario che vedremo nella serata di sabato, assieme al film di sei anni fa, basati entrambi, oltre che sui documenti storici, sui racconti dei sopravvissuti dei due eccidi (e per la cui produzione ci si è anche avvalsi di numerose comparse locali), vanno ad arricchire il ricordo di tragici avvenimenti che dovranno rimanere sempre a monito delle generazioni future”.
Si legge, fra l’altro, in una nota di presentazione del filmato “E vennero da lontano”, i cui protagonisti sono “il territorio, la sua gente e la sua cultura”: “Lo spettatore verrà coinvolto nelle paure, nelle emozioni e nei sentimenti di chi, in prima persona, ha vissuto quei momenti”.
(Fonte: ufficio stampa Comune di Villa Minozzo)
O lo si ama o lo si odia. Dopo la trasmissione in chiaro, su Canale 5, della "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino, che ha vinto l' Oscar come miglior film straniero, le opinioni di chi ha visto il film sono divise...
Parma, 6 marzo 2014 - Di Manuela Fiorini
O lo si ama o lo si odia. Dopo la trasmissione in chiaro, su Canale 5, della "La grande bellezza" di Paolo Sorrentino, che ha vinto l' Oscar come miglior film straniero, le opinioni di chi ha visto il film sono divise. C'è chi lo ha trovato troppo lungo, chi senza trama, chi ha apprezzato la fotografia e il montaggio.
Certo, gli stacchi pubblicitari e addirittura, la trasmissione di un telegiornale nel bel mezzo del film hanno dilatato notevolmente i tempi di una pellicola non facile.
Quello di Sorrentino è, in sé, un film lento, che invita alla riflessione. Rimane certamente deluso chi si aspetta una trama avvincente, dei personaggi delineati, delle scene di azione. Perché la vera forza della "Grande bellezza" è l'avere tradotto la poesia in immagini, che poi è la vera essenza del cinema. Un componimento poetico è per molti incomprensibile a una prima lettura, poi, però, lo si rilegge con attenzione e ci si accorge che ogni parola evoca qualcosa d'altro, che è estremamente soggettivo: un ricordo, un'emozione, una sensazione.
Il film si apre con la scena di una festa, fantasmagorica, eccessiva. Ci si aspetta di vedere dei giovani, invece, i personaggi sono tutti vecchi. Anziani che si comportano da ragazzi, che quasi si sforzano di godere di un divertimento forzato per trattenere un tempo che non è più il loro, finendo per diventare caricature di se stessi. Poi appare Jep Gambardella, un immenso Toni Servillo, io narrante e spettatore di un mondo che sì, gli appartiene, ma nel quale comincia ad avvertire qualche nota stonata. C'è qualcosa che comincia ad andare stretto a Jep, 65 enne giornalista di costume cinico, disilluso, annoiato, che è stato anche scrittore e che vive di una fama riflessa per l'unico libro di successo, "L'apparato umano", scritto a poco più di vent'anni. Ha smesso di scrivere libri Jep, per pigrizia, perché impegnato a uscire tutte le sere in nome di quella mondanità che lo porta a frequentare feste tristi e coetanei ricchi e annoiati, fondamentalmente soli.
«Siamo tutti sull'orlo della disperazione, non abbiamo altro rimedio che farci compagnia, prenderci un po' in giro»
Jep vive in un attico con un terrazzo dal quale ammira il Colosseo e la bellezza decadente di Roma, specchio di un tempo perduto e tenacemente mantenuto vivo.
Il film di Paolo Sorrentino è più decadente e proustiano che felliniano. Due volte il regista cita Proust e la sua "Ricerca del tempo perduto", che per Jep coincide con "La grande bellezza" del titolo.
Jep Gambardella cammina lento in una Roma crepuscolare, fatta di scorci inediti e punti di vista che non avevamo mai notato. Una Roma crepuscolare che rispecchia il nostro "non essere un paese per giovani". Perché quello della "Grande Bellezza" è un mondo in cui i vecchi vogliono essere giovani, ma per i giovani, quelli veri, non c'è posto. I personaggi "giovani" sono tristi, malinconici, depressi e, a poco a poco, scompaiono, anzi, spariscono, per dare ai vecchi l'illusione di prolungare la giovinezza oltre il limite. Scompare Elisa, il primo amore di Jep. Scompare Andrea, il figlio di Viola, e scompare la triste Ramona, spogliarellista che nasconde un tragico segreto.
Jep farà un percorso interiore che lo porterà a confrontarsi con se stesso e sul motivo che lo ha portato a non avere più scritto nulla dopo il primo romanzo. Ci vorrà una piccola suora, Suor Maria, detta "La Santa", missionaria in visita a Roma, che richiama nell'aspetto fisico Madre Teresa di Calcutta. All'inizio, nella sua estrema vecchiaia , ha 104 anni, uno sguardo che sembra spento, ma, invece, vede oltre, sembra quasi un personaggio caricaturale. Tuttavia, bastano poche scene per fare emergere la sua vera forza: la mondanità, la decadenza morale non la intaccano. Rifiuta un'intervista per il giornale di Jep , "perché la povertà non si racconta, si vive", dorme per terra, mangia solo radici "perché le radici sono importanti". A lei Jep confesserà di non avere più scritto perché cercava "la grande bellezza", quella motivazione, quella fonte di ispirazione, che non ha più ritrovato dopo il primo libro.
«Mi chiedono perché non ho più scritto un libro. Ma guarda qua attorno. Queste facce. Questa città, questa gente. Questa è la mia vita: il nulla. Flaubert voleva scrivere un romanzo sul nulla e non ci è riuscito: dovrei riuscirci io?».
Confessa questo suo "blocco dello scrittore" alla piccola suora all'alba di una Roma sonnolenta, metafora di un nuovo inizio, sul suo terrazzo miracolosamente affollato di fenicotteri rosa. Basterà un sospiro alla piccola suora per farli levare in volo, portando via con sé la vacua bellezza della vanità. Jep troverà la motivazione per riprendere a scrivere, si recherà all'isola del Giglio, dove rievocherà il suo primo incontro con Elisa, il suo amore giovanile. Si rivede ragazzo, Jep Gambardella e capirà, quasi fuori tempo massimo, che la "grande bellezza" è nelle piccole cose, nei nostri ricordi, nei nostri sentimenti, nelle nostre emozioni, nel nostro tempo passato, ma non perduto.
A Basilicanova giovedì 13 marzo, in occasione della Festa della Donna, la proiezione del film "Le donne del 6° piano" -
Parma, 4 marzo 2014 -
L'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Montechiarugolo, in occasione della Festa della Donna 2014, organizza per il giorno Giovedì 13 marzo presso la Sala Amoretti della Casa Comune di Basilicanova la proiezione del film "Le Donne del 6° Piano".
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 20,45.
INGRESSO LIBERO.
Il film "Le donne del 6° piano", diretto da Philippe Le Guay, è uscito nelle sale del 2011 dopo essere stato presentato in anteprima fuori concorso al Festival di Berlino 2011. Il film ha ricevuto il Premio César 2012per la migliore attrice non protagonista (Carmen Maura).
La trama del film
Parigi, 1962. Jean-Louis Joubert è un agente di cambio sposato con Suzanne, che non ha ancora superato il complesso della provinciale; la coppia ha due figli, Olivier e Bertrand, che sono sempre in collegio.
Dopo l'ennesima lite di Suzanne con la governante bretone Germaine, questa se ne va e la coppia decide di assumere una nuova cameriera, María Gonzalez, appena arrivata dalla Spagna perché è "di moda".
Grazie a María, Jean-Louis scopre il mondo di queste donne di servizio, tutte di origine spagnola, che vivono nella soffitta del palazzo in camere minuscole e senza servizi, eppure conservano l'allegria e il buonumore. Jean-Louis si affeziona a loro e le aiuta a risolvere alcuni piccoli problemi.
La moglie si accorge del cambiamento del marito e convinta che abbia come amante una nota ereditiera lo scaccia di casa. Jean-Louis non si perde d'animo e si trasferisce in una delle stanze libere assieme alle spagnole e stringe un legame particolare con María.
Concepción, zia di María, non vede di buon occhio questa amicizia e riesce a far tornare la nipote al paese natale dove potrà ricongiungersi con il figlio, affidato ad un orfanotrofio.
Qualche anno dopo Jean-Louis, finalmente libero da legami, arriva in Spagna per rintracciare Maria e cominciare con lei una nuova vita.
(Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montechiarugolo (PR))