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Dal 25 ottobre al 7 novembre gli store Euronics di Parma riservano ai propri clienti una speciale promozione: dieci magnifici prodotti a soli 99€
Parma 25 ottobre 2018 - Tornano le imperdibili promozioni firmate Euronics. Nei punti vendita Euronics di Parma arrivano "I magnifici 10", dieci prodotti di altissima qualità e tecnologia avanzata ad un prezzo speciale.
Dal 25 ottobre al 7 novembre, a seguito di un qualsiasi acquisto con valore pari o superiore a 599€, Euronics riserva ai propri clienti l'esclusiva possibilità di poter comprare un secondo prodotto al prezzo speciale di 99€ scegliendo tra una selezione di 10 articoli: "I Magnifici 10".
"I Magnifici 10" sono dedicati proprio a tutti: dalla Console Game al TV, ideali per i momenti di svago, dagli smartphone ai tablet, perfetti per gli appassionati delle ultime tecnologie. Infine, per la casa, prodotti come il condizionatore, la lavatrice, la scopa elettrica e la Kitchen Machine.
I clienti Euronics possono scoprire e acquistare le ultime novità presso i due punti vendita di Parma: in Via Napoleone Colajanni presso Esselunga di Via Emilia Ovest, dove tutta l'esposizione dello store si sviluppa su due piani diversi in una location moderna e accogliente al tempo stesso, e presso Parma Retail, dove il negozio è facilmente raggiungibile grazie al comodo parcheggio del centro commerciale.
Cosa aspetti. Vieni a scoprire tra "I magnifici 10" il prodotto che più desideri!
Euronics-Dimo Spa, azienda leader nella distribuzione di elettrodomestici ed elettronica di consumo, propone nei propri store di Parma (in Via Napoleone Colajanni presso Esselunga Via Emilia Ovest e presso Parma Retail) un'ampia offerta di prodotti di qualità e di tecnologia avanzata unitamente alla competenza del personale di vendita e alla costante attenzione alla convenienza, con la continua realizzazione di promozioni sempre diverse ed innovative. Audio, Video, Informatica, Telefonia, Entertainment, Fotografia, Smart Home, Grandi e Piccoli Elettrodomestici, Clima, Incasso: l'offerta Euronics a Parma è l'ideale per rispondere alle necessità di tutti i consumatori, anche i più esigenti.
Modena, elettronica protagonista. Ospiti della filiale italiana di Icape Group, leader nella fornitura di componenti elettronici, dieci aziende del settore, di cui la città, dopo soli due anni, è diventata crocevia commerciale
(Modena, 4 giugno 2018). A scuola di circuiti stampati, ospiti della multinazionale dell'elettronica Icape Group, che da due anni ha scelto Modena come luogo ideale per affermarsi leader nella fornitura di componenti elettronici ed elettromeccanici nel nostro Paese.
Dopo domani (mercoledì 6 giugno) e giovedì dieci aziende italiane del settore saranno presenti nella sede di Icape Italia, in via Ungaretti 30, per partecipare all'evento Technical Days. "Offriamo gratuitamente un programma completo di formazione dedicata ai nostri clienti - sottolinea il direttore Renato Farruggio - adattato alle loro esigenze e a quelle di mercato, sia in termini di supporto tecnico che commerciale. L'iniziativa fa seguito a quella che si è svolta alcuni mesi fa a Parigi, dove si trova la sede centrale del nostro gruppo, protagonista del comparto, con particolare riferimento alla distribuzione di produzioni d'eccellenza provenienti dal continente asiatico".
Un volume di vendite che ha raggiunto i 115 milioni di euro, in costante crescita, più di 1.500 clienti in una settantina di Paesi di tutto il mondo e un centinaio di aziende partner, fornitrici di "pcb" (printed circuit boards), componenti elettromeccanici e altre parti tecniche, con produzioni direttamente coordinate e controllate da più di 150 tecnici, propri dipendenti, distaccati all'interno delle imprese stesse. Sono questi alcuni dati che caratterizzano Icape a livello mondiale, fornitore di molti marchi prestigiosi.
"Anche da noi, in un solo biennio di attività - continua il direttore della filiale commerciale italiana - i risultati sono stati più che soddisfacenti, con oltre 100 aziende acquisite, su gran parte del territorio nazionale. Possiamo citare, fra le altre, Beghelli, Dinema, Abb, Meg Italia, Marposs e Tema. Il nostro team è raddoppiato e il fatturato ha raggiunto cifre significative. Ci stiamo sviluppando velocemente e in modo organico".
La scelta di Modena è risultata efficace "perché la città emiliana si trova lungo uno snodo fondamentale della rete dei collegamenti nazionali e perché immersa in un contesto regionale e interregionale di notevole sviluppo industriale - spiega Renato Farruggio - in cui, accanto ad alcune grandi e famose aziende, sorgono imprese, prevalentemente medie e piccole, che da sempre puntano sulla qualità. In Asia, e in particolare in Cina, dove opera la quasi totalità delle nostre realtà partner, collaboriamo con produttori 'top player', che sono di altissimo livello e che forniscono beni di elevatissimo valore, certificati".
Un'altra carta vincente della multinazionale dei circuiti stampati, fondata nel 1999 (che è oggi presente, oltre che in Francia ed Italia, in Germania, Spagna, Polonia, Russia, Stati Uniti, Messico, Brasile, India, Cina e Indonesia) "è l'estrema flessibilità che offriamo alla nostra clientela - prosegue Farruggio - dalla fornitura di un singolo a illimitate quantità di pezzi, a seconda delle esigenze di ciascuno. Mettiamo inoltre a disposizione una serie di servizi collaterali, come assistenza tecnica e supporti logistici, finanziari e assicurativi".
Conclude Renato Farruggio: "Oltre ai circuiti stampati di ogni tipo, anche grazie a Cipem, realtà appartenente al nostro gruppo, forniamo inoltre parti tecniche custom dedicate al mondo dell'elettronica industriale, quali elementi e contenitori metallici, componenti in plastica e stampi, tastiere, cavi e connettori, alimentatori e caricabatterie, display lcd e led, moduli e telecomandi. L'insieme di tutti questi elementi permettono ad Icape di presentarsi sul mercato come un fornitore completo, affidabile ed efficiente. Caratteristiche che ci consentono di attestarci tra le realtà più importanti nel panorama internazionale del settore".
Richiami dei prodotti sempre più frequenti: aumentano i rischi e i costi per le aziende. Lo dice uno studio del colosso assicurativo "Allianz". L'industria automobilistica è la più colpita, seguita da quella alimentare e dell'elettronica.
Negli ultimi dieci anni i casi di richiami di prodotti sono aumentati costantemente, raggiungendo cifre record per portata e costi. L'industria automobilistica è la più colpita, tanto che ad oggi, uno dei richiami più importanti che ha colpito questa industria riguarda gli airbag Takata difettosi che dovrebbe portare al richiamo di circa 60-70 milioni di auto, coinvolgendo almeno 19 produttori in tutto il mondo e con costi stimati intorno ai 25 miliardi di dollari. Segue quella alimentare e l'elettronica.
Una regolamentazione più stringente e sanzioni più severe, l'aumento delle grandi multinazionali, la crescente consapevolezza dei consumatori e persino la crescita dei social media sono solo alcuni dei fattori che hanno contribuito a questo processo.
È quanto risulta da uno studio dell'assicuratore Allianz che ha analizzato 367 casi di richiami di prodotti in 28 Paesi e 12 settori tra il 2012 e il primo semestre del 2017.
Sono molti i fattori che concorrono ad incrementare il numero e il costo dei richiami, tra cui regolamentazioni più rigorose e pene più severe, l'espansione di grandi gruppi multinazionali e di complesse catene di fornitura globali, spiega Christof Bentele, responsabile del comparto di gestione delle crisi mondiali di Allianz Global Corporate & Speciality (AGCS). Ma - ha aggiunto - contano anche la maggiore consapevolezza dei consumatori, gli effetti della pressione economica su ricerca, sviluppo e produzione nonché la crescente importanza dei social media. I richiami sono da imputare in primo luogo a prodotti difettosi o a contaminazioni. Lo studio ha rilevato che un richiamo di grandi proporzioni causa in media danni per 10,5 milioni di euro, ma che per l'"effetto domino" in singole situazioni si possono raggiungere anche importi miliardari. In alcuni casi recenti particolarmente gravi i costi hanno superato di gran lunga le decine di milioni. Così è risultato che oltre la metà dei danni complessivi esaminati è da ricondurre ad appena dieci richiami.
Per l'effetto domino, i richiami più costosi riguardano l'industria automobilistica e costituiscono oltre il 70% della somma dei danni complessivi analizzati. Nell'ambito di una delle più vaste operazioni mai verificatesi nel settore, tra i 60 e i 70 milioni di veicoli di almeno 19 fabbricanti a livello mondiale torneranno nelle officine a causa di airbag difettosi. I costi sono stimati in quasi 21 miliardi di euro, precisa Allianz.
Il secondo settore più colpito, con il 16% delle perdite analizzate, è quello degli alimenti e delle bevande, importante per l'industria svizzera. In questo ramo i costi medi per un richiamo importante si attestano a quasi 8 milioni di euro. A sollevare problemi sono soprattutto la mancata dichiarazione degli allergeni (inclusa l'indicazione errata degli ingredienti), gli agenti patogeni e la contaminazione attraverso pezzi di vetro, metallo o materiali sintetici.
Lo studio di AGCS rileva che i prodotti provenienti dall'Asia continuano a generare una quantità di richiami superiore alla media negli USA e in Europa. Ciò, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", il rapporto, rispecchia lo spostamento verso est delle catene di fornitura mondiali e anche i controlli di qualità storicamente meno rigorosi in alcuni Paesi asiatici. Comunque, le maggiori prescrizioni in materia di sicurezza e la consapevolezza dei consumatori contribuiscono a intensificare le procedure di richiamo anche in Asia.
Lecce, 5 dicembre 2017
All'apertura del negozio, ieri mattina, il titolare del negozio "Cellular Parma" si è trovato di fronte a una spiacevole sorpresa. Smartphone e tablet si erano volatilizzati. Immediatamente ha contattato la Questura che faceva intervenire una pattuglia per i rilievi.
Gli agenti, effettuando un controllo all'interno del negozio, notavano varie confezioni di smartphone gettate in terra e tutti i cassetti e gli espositori aperti; dal sopralluogo effettuato accertavano che i ladri erano riusciti ad accedere al negozio tramite una finestra posta sul retro, che risultava forzata e che le inferriate tagliate.
Il titolare del negozio, da un controllo sommario, riferiva che erano stato portati via circa 50 smartphone di varie marche e due talblet, uno marca Apple ed uno Samsung, specificando che tutti gli oggetti erano nuovi e custoditi in varie parti del negozio.
Oltre ai telefonini ed ai tablet, i ladri si sono impossessati anche di denaro contenuto nel registratore di cassa pari a circa 300 euro in contanti suddivisi in banconote di vario taglio.
Sul posto è intervenuta la Polizia Scientifica che ha provveduto a effettuare i rilievi del caso.