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Il giorno di Natale, all'ospedale di Parma, è nato un bambino senza gambe. I due genitori intentano una causa civile per danni: nel corso dei molteplici controlli, esami ed ecografie a cui la madre si è sottoposta durante la gravidanza, nessun medico aveva notato la grave malformazione. -

Parma, 7 Gennaio 2016 -

La notizia diffusa lascia senza parole: il giorno di Natale è nato un bambino senza gambe all'ospedale di Parma.
A parlare sono stati i suoi genitori, che hanno già un figlio dell'età di 7 anni, sconvolti da questo evento totalmente inatteso: nessun medico, nel corso dei molteplici esami ed ecografie e cui la madre si era sottoposta in gravidanza, aveva evidenziato questa grave malformazione.
La famiglia, originaria di Scandiano in provincia di Reggio Emilia, si è così rivolta agli avvocati Silvia Gamberoni ed Alessandro Falzoni del foro di Ferrara, per intentare una causa civile di risarcimento dei danni. Diverse le lettere di diffida inviate, una per ciascun soggetto coinvolto nella vicenda: il medico privato di Parma, che ha seguito la madre 34enne, la Casa della Salute di Parma, dove vennero fatti alcuni esami, l'Ausl e l'Azienda ospedaliera.
A raccontare questa triste vicenda è il Resto del Carlino, al quale i due avvocati dei genitori hanno rilasciato una dichiarazione in merito all'accaduto: "Nessun specialista ha mai segnalato malformazioni del feto. Anzi, l'ultima ecografia fatta a novembre dava anche le dimensioni di entrambi i femori".
Sembra che subito dopo la nascita del bambino, il padre sia stato fatto uscire dalla sala parto e che solo successivamente sia stato permesso ai genitori di vedere il piccolo.
Quello che si cerca di fare adesso è capire cosa sia realmente accaduto, per quale motivo nessuno aveva notato questo importante handicap, trasformando quella che doveva essere la gioia più grande in un dramma enorme.

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Più di mille befane in sella alla moto per la tradizionale Motobefana. Le befane motorizzate hanno portato al reparto di Pediatria dell' Ospedale Maggiore di Parma i doni per i piccoli pazienti, poi tutti in Piazza Garibaldi a festeggiare e regalare dolcetti ai bambini, come da tradizione. -

Parma, 7 gennaio 2016 - Tutte le foto nella galleria immagini ph. Francesca Bocchia -

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La Guardia di Finanza di Parma ha sequestro quasi 16 milioni di confezioni di giochi pirotecnici - pari a circa 23.000 Kg di polvere pirica - già pronti ad essere immessi in commercio nel mercato legale italiano ed europeo, sebbene privi dei requisiti minimali di sicurezza e di conformità, con notevoli rischi per l'incolumità di coloro che avrebbero utilizzato tali prodotti. -

Parma, 29 dicembre 2015

La Guardia di Finanza di Parma durante dei controlli all'interno di due esercizi commerciali del centro, gestiti da cinesi, ha sequestrato ben 847 confezioni di giochi pirotecnici con le etichette della certificazione di qualità contraffatte e alterate nonché 27.250 luci natalizie.

A confondere il consumatore le varie anomalie sulle etichette: su di esse, infatti, era stato apposto un marchio "CE" che non era riferito al marchio comunitario europeo bensì a "China Export". Sempre sull' etichetta dei prodotti era posto un codice numerico simile a quello previsto dalla normativa comunitaria per i prodotti esplodenti e che indica, solitamente, l'Organismo deputato al rilascio della certificazione di conformità. Inoltre, i militari hanno rilevato che i prodotti recavano sia la dicitura "Made in China" che un riferimento del fabbricante italiano, al fine, verosimilmente, di far intendere una produzione italiana sicura.

Gli approfondimenti investigativi, mediante l'utilizzo anche di specifiche banche dati, hanno consentito alle Fiamme Gialle di Parma di individuare il distributore del materiale illecito. Al termine delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Parma, il P.M. inquirente ha emesso il provvedimento di perquisizione e sequestro ed è stato rinvenuto un imponente quantitativo di materiale pirotecnico illegale: quasi 16 milioni di confezioni di giochi pirotecnici - pari a circa 23.000 Kg di polvere pirica - già pronti ad essere immessi in commercio nel mercato legale italiano ed europeo, sebbene privi dei requisiti minimali di sicurezza e di conformità, con notevoli rischi per l'incolumità di coloro che avrebbero utilizzato tali prodotti.

Si trattavano di "botti" non professionali e che potevano essere venduti sugli ordinari scaffali dei negozi al dettaglio: la carenza di una certificazione di conformità poteva quindi trasformare un prodotto apparentemente innocuo in una confezione che avrebbe potuto arrecare danni fisici anche gravi.

Il titolare dell'azienda è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per i reati di frode nell'esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi. Si tratta di un maxi-sequestro nell'ambito dei controlli in materia di contrasto alla commercializzazione illegale di prodotti e, in particolare, dei cosiddetti botti di fine anno. Proseguirà per tutto il periodo delle festività natalizie l'intensificazione dei controlli della Guardia di Finanza sul territorio parmigiano e parmense per contrastare sia eventuali forme di vendita abusiva di prodotti di ogni genere, a tutela dei commercianti regolari, che di prodotti che potrebbero mettere a rischio la salute e la sicurezza dei consumatori.

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Vittima un 17enne che è stato preso di mira da tre connazionali di 25, 23 e 22 anni. Ancora da chiarire le motivazioni della violenta aggressione avvenuta nel pomeriggio di ieri. Tra le ipotesi antipatie e contrasti interni, legati a rancori interpersonali tra gruppi di ragazzi di origine indiana. -

Parma, 29 dicembre 2015

Una violenta aggressione avvenuta ieri in pieno pomeriggio, a Busseto: vittima un minore di 17 anni. Ancora non sono chiari i contorni e le motivazioni che hanno spinto tre giovani ad aggredire il connazionale, di origine indiana. Secondo la vittima, gli stessi sarebbero passati da una iniziale conversazione all'improvvisa esplosione di violenza.
 Dalle indagini dei Carabinieri sono emersi alcune episodi precedenti che avevano già coinvolto gli arrestati, tra cui una rissa, che fanno sospettare l'esistenza di antipatie e contrasti interni, legati da conoscenze e rancori interpersonali, tra gruppi di ragazzi di origine indiana che potrebbero aver portato all'aggressione del minore.

Ieri sera verso le 19.00 i Carabinieri della Compagnia di Fidenza, con l'ausilio della Stazione di Parma Principale, hanno individuato e bloccato gli autori dell' aggressione, avvenuta poco dopo le 16.00. La ricostruzione degli eventi che hanno portato i militari ad individuare ed arrestare i tre cittadini indiani - di 25, 23 e 22 anni - è iniziata pochi minuti dopo i fatti quando i carabinieri della Stazione di Busseto hanno acquisito dalla vittima i primi fondamentali elementi per l'individuazione dei colpevoli.
Le successive ricerche, effettuate con il personale di tutta la Compagnia, hanno consentito di scoprire che i tre sospettati si erano allontanati in direzione di Parma dove avrebbero dovuto incontrare, a breve, il loro legale. Grazie ad un servizio di appostamento svolto dalla Stazione di Parma Principale i tre giovani sono stati intercettati ed accompagnati nella caserma di viale delle Fonderie dove, al termine di ulteriori riscontri ed accertamenti, sono stati arrestati per lesioni aggravate ed accompagnati presso le rispettive abitazioni a disposizione della Procura di Parma.

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Lunedì, 28 Dicembre 2015 16:00

Appassionato di "Metal Detecting" trova un teschio

L'uomo intento nell'attività di ricerca di metalli ha trovato un teschio nei pressi di una vecchia chiesa sconsacrata nel Bolognese. Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, quanto rinvenuto è stato depositato presso l'istituto di Medicina Legale di Bologna. -

Parma, 28 dicembre 2015

E' successo qualche giorno fa, nel Bolognese, nei pressi di una vecchia chiesa sconsacrata, situata in un'area boschiva di Castel di Casio. Il 38enne del luogo ha subito chiamato i Carabinieri riferendo di aver riesumato il cranio di un essere umano durante un'attività di "Metal Detecting" in una zona attraversata dalla "Linea Gotica". Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, quanto rinvenuto è stato depositato presso l'istituto di Medicina Legale di Bologna.

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In base ai dati rilevati da Arpa che evidenziano l'abbassamento di PM10 sotto al limite, alla stazione di rilevamento di via Giardini e quella del parco Ferrari. Probabilmente non ci sarà stop alle auto il 3 gennaio. Confermata invece la domenica ecologica già programmata per il 10.

Modena, 28 dicembre 2015

Dati confortati, quelli di ieri rilevati da Arpa, sulla concertazione di PM10 nell'aria, le cosiddette polveri sottili. Ieri, domenica 27 dicembre, è stata messa in atto una domenica ecologica straordinaria per far fronte all'emergenza smog dell'ultima settimana e sulla base delle rilevazioni dell'Arpa, la concentrazione di PM10 si è più che dimezzata rispetto al giorno di Natale con un valore che è passato da 53 microgrammi per metro cubo a 24 alla stazione di rilevamento di via Giardini e da 54 a 25 in quella del parco Ferrari. Il limite da non superare è quello di 50 microgrammi per metro cubo.

La domenica ecologica straordinaria a Modena, così come a Piacenza, Reggio e Ferrara, era stata decisa come misura d'emergenza prevista dal Piano Aria della Regione Emilia-Romagna in quanto erano stati registrati sforamenti del limite dei 50 per sette giorni consecutivi da martedì 15 a lunedì 21 dicembre.
A Modena si era già scesi sotto al limite dei 50 mercoledì 23 e giovedì 24 (39 e 31 in via Giardini, 36 e 30 al parco Ferrari), per poi risalire venerdì 25 dicembre, mentre sabato 26 i valori si sono assestati sui 33 microgrammi per metro cubo alla stazione di via Giardini e sui 37 in quella del parco Ferrari.

Il Piano regionale prevede a questo punto una seconda domenica ecologica straordinaria in tutta la regione (sarebbe il 3 gennaio) qualora anche in una sola provincia si ripetesse una serie di sette sforamenti consecutivi tra martedì 22 e lunedì 28 dicembre. L'ufficializzazione avverrà solo domani, martedì 29 dicembre, ma già ora è possibile escludere l'eventualità in quanto in tutte le province nei giorni scorsi si è scesi sotto al limite. Confermata, invece, la domenica ecologica già programmata per il 10 gennaio.

Fino domani, inoltre, a Modena sono vietate le operazioni di bruciatura di sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola. E continua, ovviamente, l'applicazione della manovra regionale che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni inquinanti con il divieto di circolazione in una zona che corrisponde al 30 per cento dell'abitato, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, dei veicoli più inquinanti: benzina Euro 0 ed Euro 1; i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3 (anche se dotati di filtro antiparticolato); i ciclomotori e i motocicli Euro 0. Solo per i mezzi commerciali leggeri (fino a 3,5 tonnellate) diesel Euro 3 il divieto di transito sarà applicato con un anno di deroga, a partire da ottobre 2016. Tutte le informazioni sulle misure adottate sono disponibili sul sito www.comune.modena.it/liberiamolaria. Per informazioni è anche possibile recarsi all'Urp di piazza Grande 17, tel. 059 20312; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sono 55 gli sforamenti del limite di PM10 registrati a Modena fino al 27 dicembre contro un numero massimo ammesso dalla normativa di 35 all'anno. Nel 2014 erano stati 36 quelli registrati dalla centralina di via Giardini e 29 al Parco Ferrari. Il trend degli ultimi anni registra però un calo continuo: nel 2006 gli sforamenti infatti erano stati 130, scesi a 120 nel 2007; 112 nel 2008; 79 per i due anni successivi; 84 nel 2011, 85 nel 2012 e infine 51 nel 2013. Il calo strutturale è testimoniato dalle medie annuali che sono al disotto del limite di legge di 40 microgrammi per metro cubo fin dal 2009, con una media minima di 28 microgrammi per metro cubo lo scorso anno.

Pubblicato in Cronaca Modena
Lunedì, 28 Dicembre 2015 11:21

Sorbolo, finto incaricato Inps truffa un anziano

Si è presentato alla porta dell'anziano e fingendosi un incaricato Inps è riuscito a portargli via 800 euro. L'uomo, 48enne napoletano, è specializzato nelle truffe. Le informazioni dei Carabinieri sul truffatore, che dopo aver preso i soldi, è riuscito a darsi alla fuga. -

Parma, 28 dicembre 2015

I Carabinieri della Stazione Carabinieri di Sorbolo, a termine di accertamenti investigativi, hanno denunciato un 48enne napoletano per il reato di truffa a danno di anziano. L'uomo si è presentato al campanello di casa, in modo distinto, fingendosi un incaricato dell'Inps e spiegando di dover rimborsare l'anziano di 15,00 euro che l'ente non aveva provveduto a contabilizzare. Per procedere aveva però bisogno di vedere la ricevuta della pensione. In questo modo è scattata la trappola, infatti il truffatore, scorto dove l'anziano nascondeva la pensione, con destrezza si è impossessato di 800,00 euro per poi fuggire.
Per fortuna l'arzillo 88enne sorbolese, insospettito dall'improvvisa fretta del sedicente impiegato, ha tentato di bloccarlo, purtroppo senza riuscirvi ma ha preso nota del numero di targa dell'auto utilizzata dal malfattore. Grazie agli accertamenti i Carabinieri sono riusciti ad identificare il 48 napoletano che nel suo lungo curriculum criminale vanta una vera e propria specializzazione nelle truffe.

A tal riguardo i Carabinieri di Parma informano che il truffatore non è una persona violenta, il più delle volte è distinto, fine parlatore, esperto di affari che cerca di mostrarsi colto; è una persona sconosciuta, spesso gentile e ben vestita, può presentarsi come una persona mandata da un familiare/conoscente o può dire di essere un impiegato/a del comune, della Provincia, della Regione o delle imposte, dell'Inps, delle forze di polizia o altri enti pubblici.

In termini generali è consigliato non fidarsi degli sconosciuti, non dare confidenza agli estranei anche quando dicono di essere mandati da familiari o persone conoscenti; non esitare a chiamare le forze dell'ordine per qualunque episodio sospetto e per chiarire un eventuale dubbio. A seguito di un tentativo di truffa, sporgere sempre denuncia al fine di proteggere meglio se stessi e la collettività dalla reiterazione di tali comportamenti criminali, in ogni caso non tenere troppo denaro con sè o in casa, non firmare alcun documento se prima non viene portato all'attenzione di una persona di fiducia.

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Babbo Natale si è calato lungo la facciata dell'Ospedale dei Bambini di Parma per portare degli auguri speciali a tutti i piccoli pazienti e alle loro famiglie. Il 25 dicembre, il Gruppo Soccorso Alpino Emilia Romagna ha organizzato questa simpatica iniziativa, che ha visto ben quattro Santa Claus scendere dalle pareti dell'edificio.

Un gruppo di cittadini, ex malati oncologici, ha portato un giocattolo ad ogni bambino ricoverato al Maggiore. Il gruppo, fondato a Parma, nasce qualche anno fa, come pagina facebook, per permettere un libero scambio di informazioni tra le persone colpite da tumore. Dal 2013 hanno preso la decisione di dedicare il giorno di Natale per portare un sorriso ed una speranza ai piccoli che ogni giorno lottano nei reparti di Ematologia e Oncologia pediatrica, evento poi allargato a tutta la pediatria. Ad accogliere l'associazione oltre a Massimo Fabi, direttore generale del Maggiore i medici e i sanitari in turno all'ospedale dei Bambini.

Parma, 27 dicembre 2015 

Tutte le foto in galleria ph. Francesca Bocchia 

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Fermato un 47 parmigiano nell'atto di rubare una bicicletta in via Buffolara. L'uomo è stato colto in flagrante e denunciato dai Carabinieri. Il mezzo si trova presso la caserma di strada delle Fonderie 10, dove il legittimo proprietario può presentarsi per richiederne la restituzione. -

Parma, 28 dicembre 2015

Era già riuscito a tranciare il lucchetto della bicicletta con una tenaglia ma i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Parma, l'hanno notato mentre transitavano in via Buffolara. A compiere il furto un 47enne parmigiano, già noto alle Forze dell'Ordine, colto in flagrante mentre armeggiava per poi allontanerai con il mezzo. L'uomo ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato denunciato per furto aggravato. I carabinieri, per evitare di esporla ad ulteriori rischi hanno trasportato la bicicletta presso la caserma di strada delle Fonderie 10, dove il legittimo proprietario può presentarsi per richiederne la restituzione.

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E' di oggi la lettera che la Rete dei Diritti in Casa e gli occupanti di Borgo Bosazza, già protagonisti di una manifestazione nei giorni scorsi, hanno scritto per dire "no" allo sgombero di tredici famiglie costrette dalla necessità ad occupare abusivamente case ed appartamenti, ma anche per opporsi alla decisione di staccare le utenze lasciando queste persone al freddo ed al buio.

Parma, 24 Dicembre 2015 -

Riceviamo e pubblichiamo

Esiste un momento in cui è necessario dire “no”.  E’ il momento in cui decidiamo di definirci. Definiamo chi siamo. Dire no allo sgombero di tredici famiglie senza altra alternativa che l’occupazione abusiva di case inutilizzate di grandi proprietari, dire no al metterle al buio e al freddo con distacchi ordinati dalle autorità, significa decidere da che parte stare. E chi essere.  Io decido di essere umana e dico no. E parlo al noi. Perché gli ultimi possiamo esserli tutti un giorno.

Il buio fa paura ai grandi come ai bambini. Apre le porte ai nostri incubi, alle nostre fragilità. Nella vita concreta buio significa non essere sicuri di centrare l’apertura di una porta. Non saper raggiungere il bagno con certezza. Significa che se tuo figlio di notte spaventato ti chiama impiegherai molto più tempo per tenerlo al sicuro tra le tue braccia. Buio significa perdere la  direzione, i punti cardinali, tutte le certezze. Significa correre a cercare le candele e non per creare una morbida atmosfera. Quella è una scelta, un lusso. Buio per chi non ha altro che buio significa solo BUIO.

Il freddo fa tremare le gambe anche agli uomini più forti. Porta lentamente ad irrigidire gli arti, ad incastrare le vertebre cervicali a fondo nel collo come per metterle al sicuro, al caldo.  Il freddo congela ogni attimo di quotidianità banale, l’annulla. Le toglie la terza dimensione. Al freddo diventiamo piatti come a confonderci tra le pareti. Il movimento non scorre più. Freddo per chi non ha altro che freddo significa solo FREDDO.

In questa piccola città che si prepara al Natale ci hanno spento luci e tolto calore. Viviamo sotto minaccia. Controlliamo quel poco che resta, un tetto gelido e buio sopra le nostre teste. Che un giorno, domani, tra una settimana, o tra un mese, sarà assediato da volanti, vigili urbani, pompieri. Perché noi siamo un problema. Dicono si debba bonificare il quartiere come fossimo qualcosa che fa male al quartiere. Qualcosa che sporca, inquina, minaccia. La realtà è che ci sono genti ricche, talmente ricche, da dimenticare per decenni di avere case, da lasciarle marcire senza dentro esseri umani ad abitarle, come potessero servire ad altro, perché troppo impegnate a contare ciò che si risparmia tenendole sfitte.

Siamo esseri umani non perché qualcuno debba concedercelo. Siamo esseri umani per nascita. Siamo nati in un universo mondo scassato, impreciso, imperfetto. Facciamo parte di una ciurma di passeggeri temporanei di un vascello che si chiama vita. Abbiamo bisogni, paure, sogni. Come tutti. Come anche quelli che non stanno al buio o al freddo. Siamo consapevoli della nostra umanità e con essa della nostra fragilità. Siamo consapevoli che in quanto esseri umani abbiamo il dovere di riconoscere l’altro come mio pari, compagno, fratello, vicino, amico … chiamatelo come volete. Siamo un NOI. Noi miliardi di puntini in movimento su questa palla che si chiama mondo.

Consapevoli inoltre che viviamo in un mondo che nella sua storia ha fatto grazie al cielo dei progressi e questi anche se spesso dimenticati ci dicono che il NOI è un dovere e un diritto.

Pretendere una casa vuota, inutilizzata, se non la si ha, se non se la si può permettere, non è una pretesa. Pretendere una casa è un diritto. Come l’aria che al risveglio riempie i polmoni di un giorno nuovo. Come le cure che ci aggiustano spesso, altre volte no, negli ospedali. Perché siamo macchine che spesso si guastano e hanno bisogno di continue revisioni. Come i libri che aprono le menti e i cuori che insegnano che il pensiero procede di pari passo con la parola. Che insegnano che la poesia, l’arte, la filosofia, la storia sono oro, oro puro per una società impietrita e impoverita.

Abitare, curarsi, studiare sono i primi passi doverosi di una società degna. Pretendere una casa, cure e istruzione non è pretesa. Pretendere un rifugio, la possibilità di rimediare alla malattia o all’incedente coltivando la propria mente e quella dei propri figli deve essere solo il primo passo di una civiltà evoluta ed egualitaria che prepara i suoi puntini al volo. Da li ognuno volerà con le proprie ali e le proprie energie verso il meglio che potrà dare. Questo è l’unico vero contenuto delle parole progresso, società e umanità. Gentile signor Rinaldi, noi e Lei  parliamo linguaggi diversi. Io parliamo al noi per un’idea di “tutti”, lei parla per se e per la salvaguardia di privilegi di pochi a discapito di molti. Le auguro di cuore l’ebbrezza che da un’idea esagerata di umanità. Buon Natale.

Rete Diritti in Casa e gli occupanti di Borgo Bosazza

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