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Manifestazione in piazza Garibaldi organizzata da diverse associazioni, fra le quali Agedo, Famiglie Arcobaleno, Tuttimondi e L'ottavo Colore, con il patrocinio del Comune a favore della legge sulle unioni civili. Intervenuti la vicesindaco Nicoletta Paci e il Sindaco Federico Pizzarotti. -

Parma, 25 gennaio 2016

- tutte le foto nella galleria in fondo alla pagina ph Francesca Bocchia -

Numerose piazze d'Italia illuminate dai colori dell'arcobaleno. Anche Parma ha ospitato sabato in piazza Garibaldi la manifestazione #Svegliaitalia, in attesa della discussione in Senato del disegno di legge, sulle Unioni Civili.

Alla manifestazione organizzata da diverse associazioni, fra le quali Agedo, Famiglie Arcobaleno, Tuttimondi e L'ottavo Colore, con il patrocinio del Comune, sono intervenuti la vicesindaco Nicoletta Paci e il Sindaco Federico Pizzarotti.

L'obiettivo della manifestazione era quello di sensibilizzare la politica (per la legge in discussione in Parlamento) e i cittadini sulle discriminazioni che colpiscono tante persone: "Il nostro è uno dei pochissimi paesi europei che non prevede ancora nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso - si legge nel documento delle associazioni promotrici - le persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali non godono delle stesse opportunità pur pagando le tasse come tutti. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni".

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Lunedì, 25 Gennaio 2016 09:35

Autore di 17 furti arrestato ad Albareto

Durante il controllo nell'abitazione, i Carabinieri di Bedonia oltre a numerosa refurtiva, hanno rinvenuto e sequestrato anche una pistola, risultata provento di furto, per la quale era stato arresto in flagranza di reato. Condannato a 2 anni e 4 mesi. -

Parma, 25 gennaio 2016

I Carabinieri di Bedonia hanno arrestato un 53enne, residente ad Albareto, a seguito di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Parma per una condanna definitiva a 2 anni e 4 mesi di reclusione per ricettazione aggravata e continuata, furto aggravato e detenzione illegale di armi.
I fatti risalgono al mese di marzo 2014 quando i militari della Stazione di Bedonia avevano eseguito, a carico dell'uomo, una perquisizione domiciliare poiché sospettato di alcuni furti. 
Durante il controllo, oltre a numerosa refurtiva, era stata rinvenuta e sequestrata anche una pistola, risultata provento di furto, per la quale era stato arresto in flagranza di reato.
I successivi accertamenti effettuati sulla refurtiva rinvenuta (soprattutto attrezzi da lavoro) hanno permesso di accertare che l'uomo era l'autore di ben 17 furti commessi tra il 2005 ed il 2014.
 Una volta passata "in giudicato" la sentenza di condanna l'Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Parma ha emesso il provvedimento restrittivo eseguito nella giornata di ieri dai Carabinieri della Stazione di Bedonia, che hanno prelevato l'uomo dalla propria abitazione lo hanno tradotto presso la Casa Circondariale di Parma per l'espiazione della pena.

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Maltrattava da mesi i familiari aggredendoli e minacciandoli, anche armato di coltello, pur di farsi consegnare del denaro. I Carabinieri di Bedonia hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di maltrattamenti in famiglia, rapina ed estorsione.

Parma, 22 gennaio 2016

La famiglia era costretta da mesi a subire le minacce del giovane. I Carabinieri di Bedonia hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Parma, nei confronti del 22 enne, abitante nel territorio della locale Stazione, per il reato di maltrattamenti in famiglia, rapina ed estorsione.
Dopo tanto tempo di silenzi e subite vessazioni e richieste di denaro a cui seguivano minacce e violenze, il padre ha trovato il coraggio di chiedere l'intervento dei Carabinieri. E' successo alla fine del mese scorso, quanto i militari sono intervenuti poiché l'uomo aveva deciso di segnalare lo stato di paura ed ansia che lui, la moglie ed altri familiari dovevano sopportare a causa del figlio.
Le varie problematiche, successivamente accertate nelle indagini della locale Stazione, sono apparse subito collegate all'uso da parte del 22enne di sostanze stupefacenti.
 Approfondita la situazione, anche mediante l'ascolto dei familiari coinvolti, è emerso un quadro preoccupante in cui il giovane maltrattava da mesi i familiari aggredendoli e minacciandoli, anche con un coltello, pur di farsi consegnare del denaro.
Gli accertamenti svolti, riferiti e poi coordinati dalla Procura della Repubblica di Parma, hanno permesso di ottenere dall'A.G. l'emissione di un provvedimento di custodia cautelare in carcere. 
Nel corso della perquisizione eseguita contestualmente all'arresto sono anche stati rinvenuti, complessivamente, 18 gr. di hashish, marijuana ed eroina.

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Sono state presentate le novità 2016 che evidenziano segni positivi per l'aeroporto di Parma: arriva la tratta su Comiso, in provincia di Ragusa, e torna Lampedusa. Si apre l'ipotesi di una collaborazione con Amazon.

Di Chiara Marando- 

Parma, 22 Gennaio 2016 - (Foto della gallery by Francesca Bocchia)

Segni positivi per l'aeroporto di Parma, segni di un rilancio dopo il periodo buio. Questo è quello che non solo si è percepito, ma è stato presentato con progetti ed attività concrete nel corso di una conferenza stampa.

La grande novità 2016 è rappresentata dal collegamento diretto tra l'Emilia e la Val di Noto, con la tratta di Tourgest Parma-Comiso, comune in provincia di Ragusa. Un collegamento che vuole essere qualcosa di più di un semplice scalo, ma piuttosto un'unione tra due territori di profonda cultura e tradizione. Comiso può rappresentare il punto di contatto ideale per le vacanze nella splendida Sicilia, in luoghi dal fascino immortale come Catania, Agrigento e Siracusa. Il tutto con tariffe che partono da 19 euro più l'aggiunta delle tasse aereoportuali.
Le offerte della Tourgest si completano con un'altra integrazione tra le rotte disponibili. Infatti, tornano attivi i voli Parma-Lampedusa, dopo la pausa forzata causata dall'urgenza migranti che ha penalizzato l'afflusso turistico nelle isole italiane. La tariffa partirà dai 39 euro più le tasse.

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                                                         Lampedusa

Entrambi i voli saranno disponibili una volta alla settimana, più precisamente il sabato pomeriggio, a partire dal 15 giugno e fino al 24 settembre, ma anche ottobre in caso di tempo e stagione favorevoli. I biglietti potranno essere prenotati tramite le agenzie di viaggio, sul sito o tramite il centralino di Tourgest, nonché sul portale dell'aeroporto di Parma.

Confermato anche il volo Parma Cagliari di Ryanair, Trapani e Londra. Non tornerà, invece, il collegamento con Alghero.

 Soddisfatta l'amministratrice di Tourgest Lilli Porretto che ha dichiarato: " Da molto tempo ormai operiamo sull'aeroporto di Parma, ecco perché siamo contenti di poter tornare a collaborare dopo la pausa del 2015. Quest'anno stiamo puntando per la prima volta su Comiso, un punto di contatto importante con le bellezze della Val di Noto - e conclude – l'utente sarà libero di scegliere la formula di vacanza che più preferisce grazie alle nostre offerte di pacchetti completi o semplicemente del singolo volo".

Una soddisfazione perfettamente condivisa anche da Salvatore Porretto, direttore marketing e comunicazione di Tourgest che aggiunge:"Per fare in modo che l'utente sia ispirato nel suo soggiorno e si sposti verso i centri di grande interesse culturale, sul volo verrà data in omaggio la rivista "Isola e Isole", una sorta di guida ricca di informazioni turistiche e non solo".

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Insomma, si parla di futuro per lo scalo parmigiano. La nuova gestione da parte dell'Unione parmense degli industriali, con Parma Airport, è già attiva nella cercare un nuovo partner finanziario.

Ma cosa succederà?



L'amministrazione sarà affiancata dalla nota società di consulenza KPMG. La volontà è quella di salire di livello, passando dall'attuale Categoria 1, quindi senza voli notturni e invernali, a quelle superiori così da poter incentivare il viavai di passeggeri ed attirare investitori, come afferma Gianfranco Bianchi, Post Holder Movimento e Terminal di So.Ge.a.p.

Sul piatto adesso c'è la concreta possibilità di rendere Parma un polo logistico importante. A dare questo impulso è stata la notizia, comparsa a gennaio sulla stampa inglese, che evidenziava un interessamento da parte di Amazon verso gli aeroporti europei: tra i quattro scali citati come strategici c'era anche Parma. In poco tempo, la notizia è diventata virale ed ha acceso i riflettori sull'Aeroporto Giuseppe Verdi.

Sull'argomento si è espresso il direttore generale Federico Wender: "Ad oggi non ci sono stati ancora contatti con Amazon ma il nostro desiderio sarebbe quello di incontrarli. In seguito all'uscita della notizia siamo stati contattati da vettori importanti e questo ci fa capire che la strada può essere percorribile, anche perché siamo certificati per il trasporto di merci ed attrezzati per partire con due voli a notte".

 

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Aveva allestito un "punto vendita" di stupefacenti nella propria abitazione nella frazione Fossoli di Carpi: i Carabinieri hanno fatto irruzione in casa e arrestato il 20enne con piu' di mezzo chilo di marijuana e hashish, nascosti nella dispensa della cucina. -

Modena, 21 gennaio 2016

I Carabinieri della Stazione di Carpi hanno arrestato ieri sera un 20enne carpigiano che aveva allestito un "punto vendita" di marijuana e hashish nella propria abitazione sita nella frazione di Fossoli. I militari sono arrivati a lui durante alcuni servizi perlustrativi svolti in quella frazione negli ultimi giorni, durante i quali hanno notato un via vai di ragazzi che entravano e uscivano da un piccolo condominio. Dopo qualche giorno di osservazione, ieri sera hanno atteso che uscisse un cliente (trovato in possesso di modica quantità di stupefacente) e hanno fatto irruzione in casa, perquisendola e trovando bilancini di precisione, mezzo chilo di marijuana e 100 grammi di hashish, racchiusi in alcuni barattoli celati nella dispensa della cucina. Il 20enne è stato arrestato e questa mattina si è svolta la direttissima.

 

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Il signore di 81 anni, residente a Correggio, è stato trovato ai piedi di una scala di emergenza. Inutili i soccorsi, è deceduto poco dopo al Pronto Soccorso di Correggio a causa delle gravi lesioni riportate. Sono subito stati chiamati i Carabinieri. -

Reggio Emilia, 20 gennaio 2016

La Direzione dell'Azienda USL informa che nella mattinata di oggi un signore di 81 anni, residente a Correggio, è stato trovato in fin di vita su un marciapiede dell'Ospedale San Sebastiano, ai piedi di una scala esterna di emergenza.
L'uomo, immediatamente soccorso, è deceduto poco dopo al Pronto Soccorso di Correggio a causa delle gravi lesioni riportate, verosimilmente dovute, secondo una prima ricostruzione della dinamica dei fatti, ad una caduta dall'alto.
La persona non era ricoverata e non aveva in programma visite o controlli all'Ospedale.
Sono subito stati chiamati i Carabinieri e la salma è alla Camera Ardente dell'Ospedale di Correggio a disposizione dell'autorità giudiziaria per gli eventuali accertamenti del caso.

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Il tamponamento, che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze, ha permesso alla Municipale di scoprire che l'uomo alla guida era senza patente e con auto senza assicurazione. E' accaduto ieri pomeriggio all'incrocio fra la tangenziale sud e la via Emilia. -

Parma, 20 gennaio 2016

E' successo nel pomeriggio di ieri, alle ore 17.45 circa, all'altezza della rotatoria della tangenziale del Ducato con via Emilio Lepido. Una Opel Astra, proveniente dalla tangenziale, condotta da un venticinquenne, di nazionalità nigeriana, regolare sul territorio italiano e domiciliato a Parma, giunta all'interno della rotatoria ha tamponato una Citroen C3, condotta da una donna di 37 anni, di nazionalità italiana e residente in Parma.
In apparenza un banale incidente, dietro cui si nascondeva però una pesante serie di violazioni. Il giovane nigeriano era infatti privo di patente di guida, senza la copertura assicurativa del veicolo e l'automobile non era stata sottoposta alla revisione periodica di legge.
La pattuglia della Polizia Municipale, giunta sul posto per i rilievi tecnici, constatava l'assenza di feriti e lievi danni ai veicoli, ma ovviamente provvedeva a contestare tutte le violazioni a carico del conducente dell'Opel.

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Mercoledì, 20 Gennaio 2016 09:52

Adottato il cucciolo gettato nel cassonetto

Il piccolo, ritrovato da un operatore di Hera a Renno di Pavullo e curato dalle volontarie del canile ha trovato una nuova famiglia a tempo di record. Ora Sam, è stato ribattezzato Nelson, in onore di Horatio Nelson, l'ammiraglio inglese vincitore e affascinante. -

- Di Manuela Fiorini -

Pavullo, 20 gennaio 2015

E' una storia a lieto fine quella di Sam, il cucciolo di cane ritrovato una settimana fa in un cassonetto da un operatore Hera a Pavullo, nella frazione di Renno, e salvato un attimo prima di finire nel compattatore. Il piccolo, di circa 4/5 mesi era subito stato soccorso e consegnato alle amorevoli cure delle volontarie del Canile di Pavullo. La sua storia è rimbalzata sui social network e sui media, insieme all'appello per trovare per lui una nuova famiglia. L'adozione è arrivata a tempo di record. Ora Sam, che è stato ribattezzato Nelson, in onore di Horatio Nelson, l'ammiraglio inglese vincitore e affascinante, nonostante il braccio amputato, potrà riprendersi dalle ferite del corpo e dell'anima coccolato dalla sua nuova "mamma" Roberta.

"Navigando su internet", racconta, "mi sono imbattuta in questo musino. Da tempo seguo il lavoro delle volontarie del canile di Pavullo e la sua storia mi ha colpito. A casa ho già due cani viziatissimi e prenderne un terzo non era davvero nelle nostre priorità, ma quando l'ho visto, è stata una decisione di pancia! Così, ho mandato un email per candidarmi all'adozione del cucciolo. Sapevo che Sam meritava una famiglia che si dedicasse a lui in toto e forse, con tre figli, un marito, due cani, un gatto e un lavoro a tempo pieno, non ero la persona più indicata. Invece, il giorno dopo, ho avuto la bella sorpresa: mi è stato confermato il pre affido!".

Come è stato il primo incontro con Sam/Nelson?
"Non vedevo l'ora di stringerlo. Quando l'ho portato a casa, confesso di avere avuto un po' di timore perché mio marito Roberto era all'oscuro dell'adozione. Ma poi, con la complicità di Francesco e Leonardo, i nostri figli più grandi, mi sono presentata con un fagotto in braccio...Mio marito? Nemmeno mi stava ascoltando mentre gli raccontavo la storia del cucciolo...era già "innamorato" di lui! Abbiamo trascorso tutta la sera a farlo familiarizzare con gli altri pelosi di casa: Tati, una bretoncina di 14 anni e Calì, una pinscher di 6. Poi c'è Amelia, la gatta di mio figlio Leo".

Nelson 2 rid

Come sta ora?
"E' un cagnolino molto affettuoso, buono, che non ha perso la fiducia nell'uomo nonostante quello che gli è capitato. Adora la pinscher e Carlotta, mia figlia di 5 anni. Poi, come ogni cane che si rispetti, abbaia al gatto. Fisicamente ha subito un trauma cranico e ha la zampetta sinistra e una vertebra della coda fratturate. In 30/40 giorni sarà pienamente recuperato. In tutta sincerità, mi sembra strano che queste ferite siano state causate dal "volo" nel cassonetto. Potrebbe essere stato investito da un'auto e gettato via come un rifiuto, anziché essere soccorso, oppure, peggio ancora, potrebbe essere stato picchiato con violenza e poi buttato nei rifiuti".

E mentre Sam/Nelson si gode la sua nuova famiglia, il pensiero va a chi lo ha gettato in quel cassonetto, sperando di liberarsi si lui, nei confronti del quale è stata fatta denuncia contro ignoti.
"In Italia ci sono leggi che puniscono il maltrattamento e l'abbandono degli animali, che vanno fatte applicare", commenta Roberta, "Se poi qualcuno non può prendersi cura di un cane o dei cuccioli, ci sono alternative all'abbandono, come gli appelli, il passaparola tra gli amanti degli animali per trovare una nuova casa, oppure il canile, che si prende cura di cuccioli e adulti e si impegna a trovare una buona adozione".

INFO
Il piccolo Sam/Nelson è stato accudito dalle volontarie dell'Associazione Piss and Love Onlus per il Canile di Pavullo. Ci sono tanti cani che aspettano una nuova famiglia, per conoscere le loro storie
www.caniledipavullovolontari.it o www.facebook.com/canile.pavullonelfrignano. Per info sui cani o per candidarsi a un'adozione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Pubblicato in Cronaca Modena
Martedì, 19 Gennaio 2016 17:34

Bassa modenese, secondo anniversario dell'alluvione

Il 19 gennaio 2014 il Secchia rompe gli argini e "invade" un territorio di 75 kmq compreso tra i Comuni di Bomporto, Bastiglia, Medolla e San Felice, sommergendo case e aziende, facendo centinaia di sfollati, danni per decine di milioni e una vittima, Giuseppe "Oberdan" Salvioli. Il ricordo di quei giorni e il punto della situazione.

Di Manuela Fiorini

Modena, 19 gennaio 2016

Il 19 gennaio 2014 è un giorno come un altro. C'è persino un sole tiepido in quella mattina d'inverno. Ma è una calma apparente. Per le strade di Bomporto e di Bastiglia le auto della Protezione Civile passano di casa in casa ripetendo all'infinito un messaggio allarmante. Dall'altoparlante si invita la popolazione a mettere in sicurezza gli arredi e i beni situati ai piani bassi, di salire ai piani più alti o di abbandonare le abitazioni. Il fiume Secchia ha rotto l'argine destro all'altezza della frazione di San Matteo e l'acqua ha cominciato a defluire nella campagne. Da lì a poco sommergerà tutto: case, strade, negozi, aziende, campi...portandosi via i sacrifici di una vita di famiglie e imprenditori. Un lago di 75 kmq che sommerge il territorio dei comuni di Bomporto, Bastiglia, Medolla e San Felice, che nemmeno due anni prima erano stati colpiti dal sisma.

Scorrono ancora davanti agli occhi le immagini delle campagne e delle strade allagate, delle persone portate in salvo sui canotti della Protezione Civile e dei volontari, delle famiglie isolate per giorni ai piani alti delle case, senza riscaldamento e luce, mentre il cibo scarseggia. L'acqua del Secchia arriva ai primi piani delle case e le riempie di fango, portandosi via auto, arredi, merci dei negozi. Le strade si trasformano in fiumi impetuosi che scorrono veloci, travolgendo e portando via pezzi di vita. Tra i volontari che portano aiuto alla popolazione c'è anche Giuseppe "Oberdan" Salvioli, 44 anni, di Bastiglia. Travolto dalle acque nella notte tra il 19 e il 20 febbraio, verrà ritrovato senza vita il 5 febbraio. Sarà l'unica vittima dell'alluvione. Per ricordare Oberdan è in programma una fiaccolata e la deposizione di una corona di fiori, mercoledì 20 gennaio, alle ore 17,50, a Bastiglia. Per lui i suoi concittadini chiedono a gran voce la Medaglia al Valor Civile.

Alluvione 1

Quando le acque si ritirano, la popolazione si rimbocca le maniche: c'è il fango da spalare, c'è da salvare il salvabile e ripartire. Partono anche le iniziative di beneficienza, la Regione Emilia Romagna stanzia fondi per la ricostruzione. Intanto, parte anche l'inchiesta per determinare che cosa ha causato la rottura dell'argine, in un tratto rettilineo e non durante una piena. I principali "indagati" sono nutrie, volpi e tassi che, scavando le loro tane, hanno indebolito la tenuta dell'argine fino alla rottura. A ventiquattro mesi dal disastro, tuttavia, le indagini sono ancora in corso per determinare se c'è stata una responsabilità oggettiva in quanto accaduto e a chi deve essere attribuita.

Due anni dopo, chi non ha chiuso l'attività è ripartito e sono arrivati anche i risarcimenti, per fare fronte ai quali la Regione Emilia Romagna ha stanziato 60 milioni di euro. Questo il bilancio: tutte le domande per le prime case sono state liquidate, per un totale di 21 milioni di euro. I proprietari di seconde case, invece, dovranno attendere ancora: i risarcimenti devono ancora passare al vaglio della burocrazia. Per quanto riguarda le imprese, sono circa 500 quelle che hanno fatto richiesta di risarcimento danni. Di queste, sono state liquidate solo 200, poco più di un terzo, per circa 8 milioni di euro. Sono invece stati tutti conclusi i 67 interventi sulle opere pubbliche, per i quali sono stati spesi 7,4 milioni, mentre 71 sono stati stanziati per le opere idrauliche. Sono in arrivo, invece, altri 33 milioni per il sistema di arginature dei fiumi Secchia, Panaro e Naviglio, per un totale di 104 milioni di euro.

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I Carabinieri di Concordia si sono recati in Campania per eseguire l'ordine di carcerazione emesso a suo carico dal GIP del Tribunale di Modena del coordinatore delle attività illecite. L'ammontare totale indebitamente percepito ai danni dell'INPS di Modena, Mantova e Ferrara è di 230.000 euro. -

Modena, 19 gennaio 2016

Ad ottobre 2015 i Carabinieri della Stazione di Concordia sulla Secchia avevano dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di misure cautelari a carico di 6 persone residenti nella "bassa" accusate di associazione per delinquere finalizzata alla truffa all'Inps per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Le indagini condotte avevano fatto emergere una intensa trasmissione di email inerenti a documenti per le assunzioni fittizie tra alcuni dei complici ed un "commercialista" che a sua volta li inviava poi all'INPS. Le attività investigative hanno finalmente fornito il riscontro finale, attraverso l'individuazione anche di quest'ultimo uomo che nella fase preliminare delle indagini non era ancora stato identificato: si tratta di C.G. 36enne di Villa Literno (CE), ragioniere già pregiudicato per truffa. Ieri mattina i Carabinieri di Concordia si sono recati in Campania per eseguire l'ordine di carcerazione emesso a suo carico dal GIP del Tribunale di Modena Dott.ssa Eleonora DE MARCO, su richiesta del Pubblico Ministero, dott. Marco Imperato, che ha coordinato le indagini condotte dall'Arma dei Carabinieri.

Dalle indagini condotte è emerso che C.G, di professione ragioniere è la vera mente dell'organizzazione nonché il coordinatore delle attività illecite. Lui aveva studiato bene il sistema per truffare l'INPS, e lo aveva proposto ad un pregiudicato di origine campana residente a Cavezzo, il 50enne C.R., il quale insieme ad altri 3 complici (tra cui il proprio figlio) aveva individuato persone compiacenti in stato di bisogno provocato da contingenti ed attuali difficoltà economiche, da far assumere fittiziamente da due piccole cooperative senza mai effettivamente prestare lavoro e, dopo un certo periodo di tempo, essere licenziati allo scopo di percepire indebitamente il sussidio di disoccupazione, che sarebbe stato poi equamente spartito per metà al finto lavoratore e l'altra metà agli organizzatori. Il sussidio percepito indebitamente variava in base ai periodi di assunzione - da un minimo di 400 euro ad un massimo di 1.000 - e l'ammontare totale indebitamente percepito ai danni dell'INPS di Modena, Mantova e Ferrara è di 230.000 euro. I periodi oggetto di indagine sono variabili poiché le posizioni sono state aperte e chiuse in momenti diversi (il sussidio di disoccupazione dura circa 8 mesi) benché l'intervallo temporale esaminato inizia a luglio 2014 e termina a luglio 2015. Le assunzioni fittizie venivano fatte attraverso due cooperative, una di Ferrara che si occupa di lavori in muratura e pulizie, e l'altra di Mantova che opera sia nel settore delle serre agricole sia nel montaggio di prefabbricati. Nel periodo oggetto d'indagine ben 74 persone, quasi tutti italiani e residenti nelle Province di Modena e Mantova hanno fornito la propria disponibilità a truffare l'INPS, benché di fatto solo in 28 hanno effettivamente percepito i contribuiti, poiché le attività investigative condotte hanno permesso ai Carabinieri di segnalare all'INPS le irregolarità e bloccare sul nascere le altre erogazioni, che senza l'intervento dell'Arma sarebbero ammontate a qualche milione di euro.
Quando ad ottobre era stata conclusa la prima fase di indagini la medesima magistratura modenese aveva emesso 4 misure di arresti domiciliari a carico degli organizzatori delle truffe (C.R. del '66, C.D. del '94; M.C. del '67 e B.S. del '64) e due sottoposizioni all'obbligo di dimora a carico di titolari delle due cooperative.

Dagli accertamenti presso l'INPS era poi emerso che dalla stessa casella postale pervenivano anche documentazioni di altri 30 soggetti risultati assunti e poi licenziati da una cooperativa di Bologna e pertanto destinatari di sussidio di disoccupazione. Tuttavia, i riscontri investigativi hanno permesso di accertare che in questo caso le persone in questione erano totalmente ignare dei fatti, tanto che i sussidi venivano versati su carte di credito postali riconducibili a 16 individui compiacenti, tutti residenti in Campania e pertanto deferiti in stato di libertà per ricettazione. Sostanzialmente erano stati abusivamente adoperati i dati di persone ignare per falsificare le assunzioni e riscuotere i sussidi.

Con l'individuazione e l'arresto della mente dell'organizzazione si è chiuso il cerchio. Durante la mattinata, oltre all'abitazione del "ragioniere" sono state perquisite anche le abitazioni di due altri personaggi compiacenti di Casal di Principe che hanno fornito un supporto secondario, nel corso delle quali sono stati sequestrati documenti cartacei e informatici utili.

Pubblicato in Cronaca Modena
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