Presenti tutti i rappresentanti tecnici delle istituzioni firmatarie del Protocollo d'Intesa del marzo scorso. Monitoraggio e soluzioni al centro dell'incontro operativo
Parma, 12 Giugno 2018 – Nuovo incontro presso la sede del Consorzio della Bonifica Parmense dei rappresentanti tecnici di istituzioni ed enti, ideatori e firmatari nel marzo scorso del Protocollo d'Intesa sulle Crisi Idriche volto a individuare i nuovi e mutati fabbisogni del territorio in materia di approvvigionamento di acqua e le possibili e praticabili soluzioni strategiche per contrastare la siccità.
Anche se il 2018 è iniziato meglio, sotto questo profilo, viste le precipitazioni anche nevose dell'inverno scorso, non bisogna abbassare la guardia soprattutto alla luce delle gravi crisi che si sono manifestate negli ultimi anni in particolare quella storica del 2017 che ha dimostrato quanto sia necessaria un'azione concertata da parte di chi svolge gestione e governo dei flussi. Occorre promuovere un utilizzo consapevole e virtuoso a 360° della risorsa disponibile.
Il fabbisogno idrico, anche nella nostra provincia infatti è mutato. Le criticità dovute al fenomeno della siccità si fanno pressanti a tal punto che nell'estate 2017 anche la Provincia di Parma è stata tra le prime in Italia a dichiarare lo stato straordinario di emergenza. Le precipitazioni cadute in modo violento e in tempi molto ristretti, a testimonianza di una variabilità idrologica quasi endemica, rischiano di non essere più sufficienti per soddisfare a pieno il fabbisogno idrico complessivo. Partendo da questi dati di fatto, si sono valutate le carenze manifestatesi soprattutto circa l'approvvigionamento idrico dal punto di vista agricolo, civile e industriale. Nell'occasione sono state presentate dal Consorzio della Bonifica Parmense le progettualità ideate: quattro bacini in zona Medesano, due in fase di progettazione e due in fase di realizzazione, candidati a finanziamenti regionali le condotte di alimentazione e scarico di uno dei bacini di valle, la condotta di distribuzione dei restanti bacini partecipa al bando di finanziamento PSR 2014-2020. Tre bacini zona Noceto, di cui uno in fase di progettazione e due in fase di realizzazione, le condotte di adduzione e distribuzione partecipano al bando di finanziamento PSR.
Per quanto concerne l'utilizzo irriguo dell'acqua a sostegno indispensabile delle produzioni tipiche del nostro territorio, si è fatta l'analisi delle disponibilità idriche attuali e si sono individuati i criteri per una valutazione più approfondita dei fabbisogni idrici futuri. Uno degli strumenti valutati nell'incontro è il SICC-Idrometro che è la base conoscitiva necessaria alla scelta delle misure di mitigazione. In un unico ambiente sono visualizzati gli impatti sul territorio della riduzione della disponibilità idrica, le possibili misure di mitigazione e i relativi effetti.
Ai primi di luglio si terrà il prossimo incontro tecnico-operativo con la presentazione di ulteriori e approfondite analisi di monitoraggio idrico frutto della ricerca interna del Consorzio e in forza delle collaborazioni con le istituzioni coinvolte, tra queste per esempio verrà illustrata una innovativa soluzione progettuale sulla Ricarica Artificiale in Falda.
Il Direttore Generale della Bonifica Parmense Fabrizio Useri ha coordinato il tavolo rappresentato insieme ad esperti e tecnici consortili: Davide Malvisi e Daniele Scaffi, Paolo Mignosa dell'Università degli Studi di Parma, Claudia Vezzani dell'Autorità di Bacino distrettuale del Fiume Po, Giovanni De Leo del Comune di Parma, Marco Tamani di Coldiretti Parma, Nicola Bassi di Emiliambiente, Valentino Piramide di Ireti, Maria Chiara Albertini dell'Unione Parmense degli Industriali e da Davide Graziani dell'Ordine degli Ingegneri di Parma.
Maggio con la Bonifica 2018: presentate a Parma le attività più avanzate per la lotta al dissesto idrogeologico. Provenienti da tre regioni e numerose province vicine i tecnici dei Consorzi di Bonifica hanno condiviso tecnologia, progettazione ed esempi concreti di mitigazione del fenomeno a basso impatto ambientale.
Parma, 17 Maggio 2018 – Le soluzioni ingegneristiche-geologiche, tecniche e tecnologiche, più avanzate e meno impattanti sull'ambiente a beneficio del territorio di monte e di valle nella lotta quotidiana al fenomeno del dissesto idrogeologico sono state presentate a Parma nella sede del Consorzio della Bonifica Parmense nell'ambito del calendario di eventi del Maggio con la Bonifica 2018 in collaborazione con ANBI.
Esempi virtuosi di azione diretta sulle criticità che si manifestano sempre con maggior frequenza laddove il cedimento dei terreni mette a repentaglio costantemente la stabilità delle strade, degli argini e spesso di interi versanti montani con conseguente pericolosità per gli insediamenti abitativi, per il traffico veicolare, l'agricoltura e l'industria.
In un comprensorio come quello locale che lotta strenuamente contro il dissesto con opere di manutenzione – in un periodo in cui non è sempre facile intercettare finanziamenti adeguati alle necessità anche più impellenti – era importante condividere le pratiche operative più efficaci, meno costose e a basso impatto con l'ambiente in cui sono inserite.
Ed è in questo contesto che ingegneri, geologi, geometri e tecnici specializzati di bonifica provenienti da Emilia Romagna, Lombardia e Liguria si sono dati appuntamento – in occasione del workshop organizzato dalla Bonifica Parmense – per approfondire e condividere le esperienze avanzate più replicabili ed esportabili.
Alla presenza del Vice Presidente consortile Giovanni Grasselli il convegno è stato introdotto dal direttore generale del Consorzio della Bonifica Parmense Fabrizio Useri e moderato dal giornalista Andrea Gavazzoli.
Al microfono si sono alternati i relatori: Manuel Cortesi – Consorzio Bonifica Parmense (Consolidamento del movimento gravitativo interferente con la viabilità comunale in località "Case Schianchi" in Comune di Langhirano). Oliviero Zucchini – Consorzio Bonifica Territori del Mincio (Lavori di ripresa di sponda nel Canale Molinelle in comune di Roverbella mediante la posa di reti antinutria ed antigambero e difesa dall'erosione di sponda nel canale Parcarello; Fabrizio Gozzi – Terre di Gonzaga in destra Po (Interventi di compensazione e mitigazione nuovo impianto idrovoro di Mondine); Italo Iotti – Consorzio di Bonifica Emilia Centrale (Mitigazione spondale sul canale di Rio in comune di Rio Saliceto). Massimo Borghi e Daniele De Togni (Primo intervento: Linee guida per la redazione di capitolati per l'impiego di rete metallica a doppia torsione e recepimento all'interno delle NTC. Secondo intervento:
La riduzione del rischio idrogeologico mediante la realizzazione di trincee drenanti prefabbricate: considerazioni tecniche, casi applicativi e risultati del monitoraggio cantieri-studio Regione Emilia-Romagna ed Università di Bologna; Consumo del suolo e produzione di CO2 sulla base del concetto Carbon Footprint in diverse tecniche applicative, esempi di opere idrauliche a basso impatto. Opere stutturali in gabbioni chiodati (Nail Gabions) ed assimilabili: casi applicativi).
All'incontro, tra gli altri, hanno preso parte il Presidente di ANBI Liguria Massimo Morachioli e il direttore Corrado Cozzani.
Maggio con la Bonifica Parmense 2018 proseguirà il 24 Maggio prossimo dalle 10 alle 12 presso l'Istituto Magnaghi-Solari di Fidenza con il convegno "Valore e Tutela dell'Acqua: il caso DMV" organizzato dal Consorzio della Bonifica Parmense in sinergia con numerosi portatori di interesse del territorio e in collaborazione con le Università di Parma, Torino, Piacenza e Alessandria.
La Bonifica Parmense consolida le sponde, ma i problemi causati da animali infestanti restano su gran parte della rete.
Parma, 19 Aprile 2018 – Una frana arginale dal movimento progressivo del Canale Naviglio Navigabile in località Pizzolese (tra via Traversante Ravadese e Strada Viazza di Paradigna, nel comprensorio del Comune cittadino) ha interessato in maniera evidente e con possibili e pericolose ripercussioni di cedimento del corpo stradale della stessa Via Canale Naviglio due tratti di una ventina di metri ciascuno che, in mancanza di un intervento immediato di ripristino, avrebbero pregiudicato il flusso veicolare dei numerosi automezzi in transito verso le aree artigianali della zona.
In quest'occasione la segnalazione è arrivata da parte degli agenti della Polizia Municipale di Parma al Consorzio della Bonifica Parmense che ha incaricato il personale specializzato di effettuare un immediato monitoraggio della criticità e la successiva realizzazione dell'opera di difesa idraulica. Il Consorzio è quindi intervenuto con un'operazione di consolidamento della sponda del Canale Naviglio Navigabile. L'intervento tecnico ha visto il posizionamento di massi trachitici che svolgono l'importante funzione di sostenere il lato stradale evitando un ulteriore ampliamento del movimento franoso.
Va rimarcato che la sponda arginale in oggetto, così come altri numerosi tratti del medesimo canale, al momento del rilievo del cedimento presentava segni evidenti della presenza di cunicoli e tane anche profonde di animali infestanti che con ogni probabilità hanno minato la stabilità arginale.
Questo fenomeno non è certamente limitato all'area indicata, ma purtroppo, alla luce dei più aggiornati monitoraggi consortili, riguarda una larga parte della rete artificiale dei 1500 km di canali (e dei 3000 km di sponde arginali) gestiti dal Consorzio di Bonifica Parmense in provincia.
Un dato che riporta al centro del dibattito l'emergenza dell'attività costante di erosione ad opera di animali come nutrie e tassi sulla quale sarebbe importante intervenire con risposte istituzionali adeguate.
Bonifica Parmense: primo incontro sulla Campagna Irrigua 2018 con le associazioni agricole.
Parma 26 marzo 2018 – A fronte di una stagione invernale agli sgoccioli, ma che ancora non molla la presa e che potrebbe riservare nuove gelate dagli effetti distruttivi per molte colture del territorio il Consorzio di Bonifica Parmense e le associazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura e CIA si sono riuniti nella sede consortile per analizzare - con sufficiente anticipo ed in modo approfondito - le possibili criticità e soprattutto le soluzioni praticabili in caso di siccità nei prossimi mesi.
Da più osservatori metereologici infatti trapela che per l'estate in arrivo le condizioni climatiche potrebbero riservare caldo intenso e afoso come nel 2017 e che questo contesto generale potrebbe alternare anche violenti fenomeni temporaleschi violenti ed improvvisi: una condizione non agevole che impone una pianificazione mirata per l'impiego di ogni quantitativo di risorsa idrica disponibile alla luce del fatto che dall'Appennino al Po, nella fascia tra la pedemontana e la pianura, non esistono invasi per trattenere i flussi nelle stagioni in l'acqua cade abbondantemente. Le necessità irrigue di quest'area di conseguenza sono ormai strutturali e occorre anticiparle.
Nel corso dell'incontro tecnico si sono alternati negli interventi il presidente del Consorzio di Bonifica Spinazzi, il direttore generale Useri e i vice presidenti dell'ente Tamani e Grasselli alla presenza di numerosi rappresentanti delle associazioni di categoria Corsini (Coldiretti), Zedda (Confagricoltura) e CIA e altri consorzi coinvolti tutti chiamati a partecipare alla condivisione delle scelte strategiche più idonee.
A tal proposito la giornata del 29 Marzo prossimo sarà assai rilevante tenuto conto che un panorama molto più esteso di soggetti istituzionali si ritroverà per la firma del protocollo che metterà nero su bianco alcune azioni virtuose da attivare in caso di crisi emergenziale.
Bonifica Parmense: difesa idraulica straordinaria anche di notte per il deflusso delle acque dalla città verso la Bassa. Oltre 400 milioni di litri pompati nella rete di canali di bonifica per salvaguardare il perimetro urbano e i centri della Bassa da possibili fuoriuscite
Parma, 19 Marzo 2018 – Impianti idrovori cittadini del Consorzio di Bonifica Parmense in azione a pieno regime nelle ultime 48 ore a causa delle abbondanti precipitazioni cadute sul comprensorio in tempi assai ristretti.
Oltre alle piogge si sono aggiunti anche i flussi derivati dallo scioglimento della neve presente in Appennino nelle ultime settimane e il quantitativo di risorsa idrica arrivato rapidamente alle porte della città ha avuto necessità di un intervento puntuale quanto straordinario.
La messa in funzione tra sabato e domenica, degli impianti consortili urbani, tutt'ora attivi, di Foce Abbeveratoia e Foce Naviglio, unitamente a quelli situati nella Bassa del Cantonale (nell'area sottesa di Busseto, Polesine, Zibello e Soragna), Travacone e Chiavica Rossa a Colorno e Bocca d'Enza a Mezzani hanno consentito di allontanare, mediante l'accensione delle pompe, circa 400 milioni di litri di acqua equilibrandone ordinatamente il deflusso sul territorio.
L'operazione straordinaria ha impiegato una trentina di operatori dello staff tecnico della Bonifica Parmense e un buon numero degli stessi si è prodigato in manovre idrauliche su manufatti, chiaviche e paratoie anche nel corso della notte tra domenica e lunedì in particolare nel Comune di San Secondo in località Grugno e Pizzo.
Bocca d'Enza da oggi più sicura. Approvato e finanziato il progetto Bonifica Parmense che metterà in sicurezza oltre 4 mila ettari di territorio nei comuni di Sorbolo e Mezzani. Oltre 5,1 milioni di euro di finanziamenti ottenuti per il progetto. Stefano Bonaccini (presidente Regione Emilia Romagna): "La difesa idraulica è un'assoluta priorità e diventa un volano economico". Luigi Spinazzi: (presidente Consorzio di Bonifica): "Premiata la nostra progettualità, ora si proceda".
Mezzani (PR), 21 Febbraio 2018 – Il progetto per la messa in sicurezza della vasta area di oltre 4 mila ettari di territorio idraulicamente vulnerabile situato nei comprensori dei Comuni di Sorbolo e Mezzani da oggi è una realtà.
L'articolato piano che il Consorzio di Bonifica Parmense ha sottoposto a tutti gli organismi tecnici chiamati a valutarlo ha colpito nel segno raccogliendo il favore della Regione Emilia Romagna e dell'Unità di Missione Governativa #ItaliaSicura.
La popolazione della Bassa Est a gran voce nel corso degli anni aveva richiesto maggiori strumenti di difesa dai gravi fenomeni alluvionali che periodicamente hanno interessato questa fetta di provincia dove confluiscono numerosi flussi provocando danni e disagi prolungati per i residenti.
Oggi mettere in sicurezza un territorio così ampio significa realizzare un'opera in grado di migliorare l'impatto delle acque sull'ambiente circostante anche in considerazione degli effetti dei cambiamenti climatici in atto e delle abbondanti quantità di acqua che spesso sopraggiungono improvvisamente sovraccaricando il reticolo con ripercussioni che coinvolgono non solo Sorbolo e Mezzani, ma anche zone di Colorno e di Torrile.
Stamane il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, i vertici della Bonifica, presidente Luigi Spinazzi e direttore generale Fabrizio Useri, il sindaco di Mezzani Romeo Azzali e il sindaco di Sorbolo Nicola Cesari, il segretario dell'Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po Meuccio Berselli, il senatore Giorgio Pagliari, il consigliere regionale Massimo Iotti – insieme a numerosi amministratori locali, rappresentanti dei Consorzi idraulici privati, associazioni agricole e numerosi cittadini dell'area interessata – si sono riuniti per presentare il progetto del Consorzio di Bonifica.
Progetto che ha già superato tutto l'iter procedurale delle verifiche urbanistiche, ambientali ed archeologiche preventive, l'autorizzazione paesaggistica ambientale e quant'altro riguardante la sicurezza del cantiere.
Ora la Regione Emilia Romagna l'ha indicato come progetto prioritario e immediatamente cantierabile. L'impianto attuale infatti, costruito all'inizio del secolo scorso, ha immediata necessità di un adeguato ampliamento per offrire maggiori garanzie alla cittadinanza per scongiurare il rischio di esondazioni a causa di grave piena: in caso di precipitazioni consistenti infatti i rigurgiti di acqua dal Po e dall'Enza impediscono all'attuale struttura di scolare le portate correttamente con rischio tangibile di conseguente allagamento delle aree circostanti su cui insistono abitazioni, opifici industriali, aziende agricole, terre coltivate. La modifica ideata assicurerà lo smaltimento delle acque eccedenti in qualsiasi condizione di criticità.
"La soddisfazione di dare risposte concrete ai cittadini che giustamente le reclamano in aree a rischio come questa – ha commentato nel suo intervento Stefano Bonaccini – è un'assoluta priorità per la nostra azione sul territorio e giornate come quella di oggi in cui i progetti diventano qualcosa di più rispetto alle idee sono davvero straordinarie. In più, oltre alla sicurezza collettiva, queste opere rappresentano un pre-requisito per fare rete e incrementare tutto ciò che può derivare come valore dall'indotto: economico e turistico".
Insieme alla soddisfazione degli amministratori il commento di Luigi Spinazzi presidente del Consorzio di Bonifica premia lo sforzo collettivo: "Il nostro ente ha tra le sue mission la sicurezza idraulica del territorio e per quella che è la nostra competenza offriamo collaborazione e capacità progettuale, trovare poi sostegno dagli enti e dalla cittadinanza coinvolta ci appaga notevolmente: ora però il mio obiettivo è completare l'opera".
(foto copertina da sinistra: Useri, Bonaccini, Spinazzi, Cesari, Lambertini, Azzali, Berselli e Iotti)
Coperture Bacca d'enza https://youtu.be/-YgMUDNQcvE
Spinazzi su Finanziamento: https://youtu.be/IXSMuCIAKX4
Bonaccini su Progetto Bocca d'Enza: https://youtu.be/yHiQDLA0v_0
Editoriale: il rigurgito delle autonomie - Precipita il latte spot - Minori stock di corn rispetto alle previsioni - Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui - Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense - Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali - Ismea: import e export in crescita
SOMMARIO
Anno 16 - n° 40 8 ottobre 2017
1.1 editoriale
Il rigurgito delle autonomie.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Precipita il latte spot
3.1 cereali e dintorni Minori stock di corn rispetto alle previsioni
4.1 vino e biodiversità Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui.
6.1 bonifica / nomine Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense
7.1 sicurezza alimentare Taleggio Contaminato. Tre casi in un mese per la valsassinese Carozzi
7.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci surgelati, scatta il richiamo del Ministero della Salute.
8.1 allarme prosecco belgio Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali
8.2 eventi -ANUGA Mulino Alimentare Spa, presente all'ANUGA dal 7 all'11 ottobre.
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio mantiene alti i prezzi.
10.1 import export Ismea: import e export in crescita
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners
(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)
(Scarica il PDF alla sezione allegati)
Alcuni momenti della riunione operativa di inizio anno delle maestranze del Consorzio della Bonifica Parmense, propedeutica agli interventi di pianificazione del dissesto idrogeologico per l'attività 2017 nel territorio parmense
Parma, 20 gennaio 2017 - "La riunione propedeutica di tutti i tecnici della montagna - sottolinea il direttore Meuccio Berselli introducendo i lavori - è importantissima per organizzare tutti i sopralluoghi e tutti i monitoraggi per capire quali sono i punti più critici e i punti in cui il Consorzio di Bonifica dovrà fare gli interventi di mitigazione del dissesto".
"La difesa attiva dell'appennino è un progetto che ormai va verso il sesto anno - sottolinea Matteo Dacci responsabile del progetto - consente di andare direttamente dentro le aziende agricole per seguire le operazioni prima, durante e dopo l'intervento." Una attività di prevenzione che trova nelle aziende agricole un partner ideale in quanto a conoscenza del territorio e che vivono direttamente i problemi della loro zona.
VIDEO: https://youtu.be/dDcXXgRkCmU
Nell' ordine: 1) intervista a Meuccio Berselli, Direttore Consorzio della Bonifica Parmense; 2) intervista a Matteo Dacci, Responsabile Progetto Difesa Attiva Appennino.