La Cantina di S. Croce di Carpi e la Cantina Settecani di Castelvetro hanno conquistato complessivamente cinque medaglie. Le due cooperative menzionate anche su una prestigiosa rivista tedesca.
Modena, 24 giugno 2016
Ottimi risultati per le cantine aderenti a Confcooperative Modena al concorso enologico internazionale "La Selezione del Sindaco".
L'evento, giunto alla 15 esima edizione, si è svolto nei giorni scorsi a L'Aquila e ha visto la partecipazione di oltre 1.100 campioni di vino provenienti da Italia, Germania, Grecia e Portogallo. La Cantina di S. Croce di Carpi e la Cantina Settecani di Castelvetro hanno conquistato complessivamente cinque medaglie.
La Cantina di S. Croce ha vinto quattro medaglie d'argento con il Lambrusco Salamino di S. Croce doc "Tradizione" e amabile, Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc e Lambrusco Emilia igt rosso "Il Castello". La Cantina Settecani è stata premiata con una medaglia d'argento per il suo Lambrusco di Modena rosato "Vini del Re".
"La Selezione del Sindaco", considerato il più importante concorso enologico italiano dopo il Vinitaly, intende promuovere le aziende e i territori che producono vini di qualità (doc, docg, igt) in piccole partite, cioè in un quantitativo compreso tra mille e 50 mila bottiglie.
Le due cooperative vitivinicole modenesi sono menzionate anche nell'ultima pubblicazione della Merum, la guida in lingua tedesca sui vini italiani e chi li produce.
Nella degustazione dedicata ai lambruschi, la guida segnala tre versioni del Lambrusco Grasparossa di Castelvetro dop prodotto dalla Settecani e tre versioni del Lambrusco Salamino di S. Croce doc prodotto dalla S. Croce di Carpi. La Merum Selezione Vino presenta ai lettori di lingua tedesca i migliori vini italiani con i risultati delle degustazioni e le informazioni utili per il consumatore, dagli indirizzi dei produttori ai prezzi della vendita diretta, per aiutarlo a trovare il suo vino preferito al ristorante, in enoteca e durante i suoi viaggi in Italia.
(Fonte: ufficio stampa Confcoperative MO)
Il marchio più influente tra i prodotti Dop italiani, una conferma nella top ten insieme a Nutella e ai grandi marchi dell'It e del digitale. "Siamo molto soddisfatti" - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi.
Reggio Emilia, 24 giugno 2016
Il Parmigiano Reggiano si conferma non solo il marchio più influente tra i prodotti Dop italiani, ma resta nella top ten dei marchi mondiali che sono ritenuti più affidabili, influenti e segnati da elementi di unicità da parte dei consumatori italiani.
La classifica – stilata da Ipsos a conclusione di un'indagine che ha coinvolto i consumatori italiani - è dominata dalle nuove tecnologie e dal digitale (Google in testa, e poi Amazon e Facebook), mentre il food entra al quinto posto con Nutella e con il Parmigiano Reggiano – capofila dell'agroalimentare Dop italiano - al nono posto, preceduto da Apple e seguito da YouTube.
"Siamo molto soddisfatti - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi - per la conferma di una posizione che ci vede tra i marchi mondiali più apprezzati e primi assoluti tra i prodotti Dop". "Questo - prosegue Bezzi - è il riconoscimento esplicito delle caratteristiche uniche del Parmigiano Reggiano in termini di assoluta naturalità del prodotto, artigianalità della lavorazione e legame con il territorio, che coincide anche con un forte impegno per la tutela dell'ambiente".
"Essere riconosciuti come uno dei marchi mondiali più influenti - osserva il presidente del Consorzio - è al tempo stesso motivo di soddisfazione e responsabilità, perché significa avere un effetto e un impatto positivo sulle persone, come sottolinea Ipsos, e, contemporaneamente, corrispondere ad un'attesa dei consumatori che non si limita solo al prodotto o al servizio in sé, ma anche al sistema di norme e valori dal quale nasce".
(Fonte: ufficio stampa del Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Le notizie più confortanti relativamente alle previsioni meteo hanno spinto i fondi a tirare i remi in barca e il mercato ha immediatamente reagito al ribasso.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 giugno 2016 - Le chiusure di lunedi sera sono il riflesso delle migliorate previsioni meteo.
I prezzi rimangono comunque ancora sostenuti con le farine proteiche che quotano sul pronto nei porti del nord Italia a 406/415 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica a 46,50 i,l luglio dicembre 412/421 e il 2017 375/384 il girasole proteico sul pronto a 255 e sul novembre 2016 marzo 2017 a 235 la colza a 275 partenza sul pronto e l'agosto dicembre a 265 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni. La farina di soya convenzionale 44 è discesa a 435 euro partenza stabilimenti di produzione.
Anche per i cereali sembra subentrare un poco di calma anche se la presenza massiccia di orzo è ancora ininfluente, e per il grano dovrebbe essere questione di giorni. Ormai i sogni di un mais 240€ ton si sono infranti e questo porterà a aprire le porte dei silos per mettere sul mercato il materiale disponibile.
Intanto sul futuro prossimo il mais con garanzie è offerto da novembre a marzo a 195 euro arrivo nord Italia, mentre sul pronto al porto quota a 198/200 partenza e la merce estera arriva tra i 215 e 220 euro la tonnellata ma con enormi problemi logistici (stanno eseguendo in questi giorni le code di maggio)
Per il settore bioenergetico, è caccia ai cruscami di grano e di riso, ai residui di trinciati e grande confusione per quanto riportato sulla gazzetta ufficiale nr 9 del 18/04 e le sue incertezze interpretative. In conclusione è comunque presto per credere in un mercato che possa sgonfiarsi.
Indicatori internazionali 22 giugno 2016
l'Indice dei noli è sceso a 580 punti, il petrolio guadagna a 50,15 $ e l'indice di cambio ruota attorno a 1,12679
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Giovedi 23 giugno alle 19,00 nella seconda parte di Studio Aperto (19,00 - 19,15) la fortunata rubrica "The Winner", dedicata alle aziende di successo racconterà la storia di Mulino Alimentare SpA.
Parma, 22 giugno 2016
La fortunata rubrica "The Winner", dedicata alle aziende di successo, ha fatto tappa a Parma nei giorni immediatamente precedenti a "Cibus" e domani, giovedi 23 giugno, nell'ambito di Studio Aperto Italia Uno (ore 19,00 19,15), racconterà la storia di Mulino Alimentare Spa.
Una delle 10 storie di successo imprenditoriale italiano che la trasmissione della rete Mediaset, condotta da Vera Gandini, ha selezionato degna di essere portata all'attenzione nazionale e raccontata.
Mulino Alimentare spa, nell'arco di pochi anni, sotto la attenta guida di Claudio Guidetti, è riuscita ad affermarsi tra i grandi player del comparto lattiero caseario nazionale. Innovazione, capacità manageriali e sopratutto un approccio moderno ed efficiente al mercato internazionale, hanno consentito all'azienda parmigiana di affermarsi sui mercato esteri (oltre il 70% del fatturato è realizzato oltre confine) e occupare quote di mercato rilevanti in diversi paesi esteri, tra cui Canada, Francia e Irlanda.
Un'avventura che Vera Gandini e Italia Uno racconteranno, con il consueto "taglio" frizzante tipico del palinsesto del canale "giovanile" del Gruppo Mediaset, a partire dalle 19-19,15 di giovedi 23 giugno nella seconda parte di Studio Aperto intorno alle 19,00.
I fondi restano lunghi su soya e mais e continuano a credere e, forse, a sperare in una estate calda e stressante che sostenga le quotazioni.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 giugno 2016 -
Il mercato di Chicago continua a manifestare ampie oscillazioni, che come già abbiamo più volte riscontrato, si compensano nel breve periodo e comunque la tendenza è verso il rialzo dei prezzi.
L'incognita BREXIT continua a pesare sulle borse finanziarie sembra premiare le quotazioni delle commodities che assorbono spostamenti di capitali.
Prezzi sostenuti con le farine proteiche che quotano sul pronto nei porti nord Italia 415/424 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica 46,50, l'agosto dicembre 420/429 e il 2017 379/393 con punte a 388, il girasole proteico sul pronto a 265 e sul novembre 2016 marzo 2017 a 245 la colza a 275 pta sul pronto e l'agosto dicembre a 270 arrivo e 250 partenza stabilimenti interni.
Nessuna novità di rilievo sui cereali salvo la speranza di una alta pressione che consenta di procedere con le trebbiature nella speranza che questo porti a calmierare i mercati sopratttto per quanto riguarda il mais
Per il settore bioenergetico, è caccia ai cruscami di grano e di riso, ai residui di trinciati.
Indicatori internazionali 20 giugno 2016
l'Indice dei noli è sceso a 587 punti, il petrolio ruota attorno a 48,50 $ e l'indice di cambio si è alzato 1,13390
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Mutuo Mon Amour. Cereali e Dintorni. Lattiero caseario. Carni e salumi. Export Vino. Suinicoltura. Sicurezza alimentare. Salute e benessere. Prezzi agricoli. Promozioni.
SOMMARIO Anno 15 - n° 24 19 giugno 2016 (In allegato il formato PDF scaricabile)
1.1 editoriale Mutuo mon amour!
3.1 Cereali e dintorni. I dati USDA di giugno
4.1 Lattiero Caseario Latte e derivati in forte ripresa.
5.1 carni e salumi Salumi italiani: produzione (+0,9%) e fatturato (+0,7%) in lieve crescita, trainati dall'export
5.2 export vino L'Export italiano del vino cresce ancora in valore
6.1 suinicoltura Tavolo suinicoltura, Alleanza delle Cooperative: etichettatura d'origine e sostegno all'export per contrastare la crisi
6.2 salute e caffè Il caffè non provoca il tumore
6.3 salute e sicurezza alimentare USA, Kellogg's ritira 23 prodotti diversi
7.1 Cereali e dintorni. Non si attenua la tensione sui mercati delle commodities
8.1 prezzi agricoli Ismea, rallenta a maggio il calo dei prezzi agricoli
9.1promozioni "vino" e partners
10.1promozioni "birra" e partners
Al tavolo di filiera del settore suinicolo l'Alleanza delle Cooperative ha espresso la necessità che si giunga ad un sistema di etichettatura d'origine per le carni fresche e trasformate. Puntare poi al sostegno all'export e a campagne di promozione per contrastare la crisi del comparto
"Occorrono decisioni urgenti e strutturali in grado di contrastare la difficile situazione del comparto suinicolo, che è alle prese con un continuo calo dei consumi, con pesanti danni d'immagine e attacchi mediatici. Tra le priorità improcrastinabili individuate dall'Alleanza delle Cooperative Italiane c'è l'attivazione di un valido sistema di etichettatura di origine, sia per le carni fresche che trasformate, che certifichi, attraverso sistemi di qualità riconosciuti, la filiera 100% italiana con suini nati, allevati e macellati in Italia". Lo ha dichiarato Giovanni Bettini, coordinatore del settore zootecnico dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che ha partecipato all'incontro del tavolo nazionale della filiera suinicola, tenutosi oggi presso la Camera di Commercio di Brescia, alla presenza del ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.
Insieme all'etichettatura d'origine, essenziale per la valorizzazione delle produzioni italiane, per l'Alleanza delle Cooperative risultano fondamentali la spinta ad accrescere la presenza su nuovi mercati UE ed extra UE con maggiori sostegni all'export e la riduzione dei costi a carico delle aziende, attraverso una auspicata sburocratizzazione delle procedure e degli obblighi amministrativi.
Se positiva e condivisibile appare la decisione della Commissione europea di introdurre lo stoccaggio privato per le carni suine, permane comunque la necessità di accompagnare gli interventi comunitari anche con misure di carattere nazionale che diano adeguate risposte al calo di redditività delle imprese e pongano le basi per un rilancio concreto della filiera, permettendole di mantenere quel ruolo di prestigio che merita.
Secondo il coordinatore del settore zootecnico Bettini: "Occorre quindi procedere spediti alla messa a punto di un Piano di settore suinicolo, in un'ottica di medio e lungo periodo, e attivare idonei strumenti di promozione e di educazione alimentare per incentivare il consumo delle carni e contrastare i ripetuti attacchi mediatici che stanno minando l'immagine del comparto. Esprimiamo apprezzamento – conclude Bettini - per l'annuncio fatto dal ministro in merito alla riconferma, anche dopo il 2016, dell'innalzamento dell'aliquota di compensazione IVA a favore degli allevatori del settore. Auspichiamo che vengano adottate misure volte alla ristrutturazione dei debiti degli allevatori, come già fatto nel settore latte, e che si proceda alla individuazione di nuovi strumenti di garanzia per favorire l'accesso al credito delle imprese".
(Fonte alleanza delle cooperative italiane - Brescia, 14 giugno 2016.)
USA: Kellogg's ritira 23 prodotti diversi per componenti non dichiarati. Gravi rischi per la salute. Lo segnala la Food and Drug Administration (FDA)
Lecce 14 giugno 2016 - Attraverso un avviso pubblicato sul sito web, l'Ufficio federale della sicurezza alimentare statunitense (FDA) ha annunciato che è stato disposto il ritiro volontario dalla vendita di 23 tipi di prodotti diversi firmati Kellogg Company.
Il motivo del ritiro, segnala Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, è la presenza di sostanze non dichiarate in etichetta, emerso nel corso di un controllo di routine interno da parte degli esperti dell'azienda alimentare.
Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori che soffrono di ipersensibilità per la presenza accidentale di alcuni allergeni nei prodotti messi in vendita ma non riportati nella lista degli ingredienti. Kellogg ha avviato il ritiro dopo che il suo fornitore, Grain Craft, ha scoperto che la farina di grano può potenzialmente contenere bassi livelli di residui di arachidi. L'azienda ha ricevuto informazioni di persone che si sono ammalate dopo avere consumato i prodotti.
Ad essere coinvolti sono i Mother's, Keebler, Kellogg's Special K brownies, Murray and Famous Amos che sono stati distribuiti nei punti vendita dei supermercati negli Stati Uniti.
I consumatori allergici sono però invitati a non consumare il prodotto. I sintomi che potrebbero essere scatenati in caso di allergia includono prurito e gonfiore a labbra, palato e gola, nausea o vomito, crampi e gonfiori addominali, diarrea, flatulenza, orticaria, difficoltà respiratorie e mal di testa. In caso di reazione allergica grave si può avere a che fare con uno shock anafilattico, situazione caratterizzata da seri problemi respiratori e brusche cadute di pressione che può portare anche alla perdita di coscienza. Nel caso in cui compaiano sintomi di questo tipo è importante cercare subito l'aiuto di un medico. In particolare, lo shock anafilattico è una situazione di emergenza che richiede il ricovero ospedaliero e in cui temporeggiare può risultare fatale. Da un punto di vista sanitario si tratta di una non conformità con un elevato indice di rischio per gli allergici o colori i quali presentano un'intolleranza alimentare.
Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono utilizzare senza problemi il prodotto. Quest'ultimo richiamo, arriva due anni dopo che Kellogg aveva ritirato dal mercato 36.000 confezioni del suo K alle bacche rosse e cereali per il rischio che potessero contenere pericolosi frammenti di vetro.
Il ritiro dei prodotti è avvenuto negli USA, ma data l'ampia risonanza che l'accaduto ha avuto nei notiziari in lingua inglese, Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", ha ritenuto opportuno diffondere la notizia anche in italiano, per aiutare i nostri connazionali che potrebbero trovarsi all'estero e non conoscere bene l'inglese.
Lecce, 14 giugno 2016
L'incognita BREXIT pesa sulle borse finanziarie e sembra premiare le quotazioni delle commodities che assorbono spostamenti di capitali.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 giugno 2016 -
Il mercato di Chicago continua a manifestare ampie oscillazioni, ma alla fine chiude con posizioni neutrali o positive, sulla farina, sul seme e sul mais mentre sul grano il peso del raccolto ha fatto sì che il segno sia negativo.
Comunque i fondi restano lunghi sia soya, sia su mais e continuano a credere in una estate calda e stressante che sostenga le quotazioni.
E l'incognita BREXIT che pesa sulle borse finanziarie sembra premiare le quotazioni delle commodities che assorbono spostamenti di capitali.
Nel mercato interno continua la crisi delle filiere zootecniche schiacciate da costi elevati delle commodities e da prezzi dei prodotti non in grado di sostenere una redditività utile con conseguente aggravio di liquidità.
Il mercato globale è cinico e perciò segue gli andamenti internazionali mantenendo elevati i prezzi. Le farine proteiche infatti quotano sul pronto nei porti nord Italia 421/432 euro tonnellata per la farina 44 e la proteica 46,50, l'agosto dicembre 430/440 e il 2017 385/395, il girasole proteico sul pronto a 265 e sul novembre16 marzo 17 a 245 la colza a 275 partenza sul pronto e l'agosto dicembre a 250 partenza stabilimenti interni.
I cereali risentono del ritardo del raccolto dell'orzo e del grano. Inoltre, causa l'ingresso di pochi camion dall'estero e nessun treno dalla Francia, i silos sono in crisi di materiali. Un mix di condizioni che contribuisce a sostenere il prezzo del mais ormai stabile oltre i 200 euro e con punte, sui mesi estivi, anche di 225 euro alla tonnellata. Una situazione, come ovvio, condiziona anche l'offerta dall'estero con valori di 195/197 euro ton da ottobre a marzo resi sino a Brescia. Rincari sono registrati anche sul pronto di orzo e grano dall'estero, smorzando perciò le aspettative di coloro che intravedevano una campagna cerealicola a prezzi più contenuti. A ciò si aggiunga il fattore meteo che potrebbe inasprire ulteriormente le tensioni di mercato.
Per il settore bioenergetico è caccia ai cruscami di grano e di riso, ai residui di trinciati e si sta tentando anche una importazione di manioca ad uso bioenergetico a patto che non sorgano problemi connessi alle procedure doganali e sanitarie.
Indicatori internazionali 16 giugno 2016
l'Indice dei noli è sceso a 608 punti, il petrolio perde qualcosa e segna 47,80 $ e l'indice di cambio si è ribassato leggermente 1,12258
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
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I dati pubblicati da USDA lo scorso 10 giugno non hanno prodotto il terremoto che alcuni temevano. Non sussiste scarsità di merce ma le voci sui rischi climatici persistono.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 giugno 2016 -
L'atteso terremoto a seguito della pubblicazione dei dati USDA non si è avverato ma rimangono ancora intatte le incertezze riguardo l'andamento climatico della campagna cerealicola.
L'incremento dei valori delle materie prime, registrato in questi ultimi due mesi, potrebbe ora trasferirsi dai contratti a breve a quelli a medio termine come segnalano le quotazioni della chiusure della scorsa settimana.
E' certo che di merce sul mercato non ne manca così come pure di speculazione.
Venerdì 10 / 6 / 2016 chiusure
Semi luglio 1178,20 (+2,2) agosto 1177,60 (+5,6) nov 1162,60 (+10)
Farina luglio 414,00 (+0,5) agosto 412,30 (+3,3) dic 409,30 (+5,3)
Corn luglio 426,40 (-4,6) settembre 430,40 (-4,2)
Grano luglio 510,20 (-9,2) settembre 521,40 (-9) dic 539,40 (-8,6)
Indicatori internazionali 14 giugno 2016
l'Indice dei noli si è fermato a 610 punti, il petrolio ruota attorno a 49.55 $ e l'indice di cambio si è ribassato leggermente 1,12593
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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