Alla vigilia della pubblicazione dei dati USDA i mercati mostrano segnali di nervosismo, concentrati a inseguire le fughe di notizie, le stime e le previsioni meteo.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 settembre 2016 -
Il mercato mostra segnali di nervosismo per il susseguirsi di dati, stime e previsioni meteo che, pur non segnalando allarmi, hanno stimolato i fondi che continuano a restare lunghi sulle posizioni di seme e di farina di soya. Nelle ultime sedute la soglia di resistenza dei 300 dollari base per tonnellata corta relativamente alla farina soya, si era rotta ma immediatamente recuperata la posizione, e così pure per i 950 centesimi per bushel di seme di soya.
I fondi tengono le posizioni sostenuti dalle vendite. Ieri sera (27/9 ndr) il mercato ha tentato una fuga verso l'alto raggiungendo anche un sensibile + 5 dollari ma poi ha chiuso praticamente invariato. Motivo dell'impennata temporanea le notizie di vendite a Cina e Messico.
l'Usda di oggi fornirà maggiori informazioni e da lunedi si vedrà quali venti tireranno.
I prezzi dei proteici nel frattempo hanno subito un leggero rincaro di due tre euro tonnellata e lunedì si svelerà se la fase di calo sarà giunta a termine o se continuerà sulla base dei dati delle vendite e degli stock di fine campagna.
Sul mercato domestico i consumi non riprendono e si prospetta un autunno complesso dal punto di vista della logistica con l'estero, continuano infatti a scarseggiare le opportunità di ritorno a pieno carico per i camion.
I cruscami intanto hanno smesso di scendere ma non trovano la forza di ripartire fatto salvo il pellet. Il farinaccio di grano duro è offerto da molti ma con differenze qualitative sensibili. Orzo ancora statico e il mais prosegue il suo stato confusionale; dal 160-163 euro partenza per il 103 al 187 arrivo per la merce certificata. Posizioni di mais estero da ottobre a dicembre sui 176 euro e il gennaio giugno a 180/182, ma con pochi dispostia vendere.
Il comparto delle bioenergie sta invece apprezzando la stagnazione dei cruscami e i favori di un mais tossinato le cui farine sono vendute a 160 euro circa.
Indicatori internazionali 28 settembre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 902 punti, il petrolio cresce a 47,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del euro quotare 1,12171 con punte anche inferiori.
.
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________
Il mercato sta prendendo le misure alle probabili sorprese che potrebbero rivelare i dati USDA che saranno resi pubblici il prossimo venerdi. L'atteggiamento anomalo dei fondi lancia sospetti sulla consistenza degli stock di fine campagna.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 settembre 2016 -
Il mercato mostra segnali di apparente tranquillità con soglie di resistenza sui 300 dollari base per tonnellata corta della farina di soya, e di 950 centesimi per bushel relativamente al seme di soya, mais a 330 centesimi per bushel e grano a 400.
Un atteggiamento anomalo che potrebbe fare presumere che i fondi di investimento siano a conoscenza dei dati che l'USDA rilascerà solo il 30/9 riguardo a volumi di stock di fine campagna che potrebbero risultare molto inferiori alle attese, con conseguente corsa ai rincari sul comparto soya.
Le quotazioni accessibili: 333 euro per la farina di soya proteica sino a fine 2017 e potenzialmente anche per il 2018 mentre per la normale la quotazione si aggira intorno a 324 sino a tutto il 2017.
Per il 2018 la soya proteica quota 332 euro tonnellata ma solo per il gennaio-giugno, una posizione sgombra da molti fattori esterni, clima, eventi geopolitici, o monetari e probabilmente basata su statistiche e riporti. Una occasione favorevole per gli acquisti vista la combinazione favorevole del cambio a 1,12 e mercati con valori contenuti che, molto probabilmente, non potrà protrarsi in eterno.
Per le farine di soya ogm free il trimestre ottobre-dicembre è quotata 353 euro partenza stabilimenti produttivi nord Italia.
Riguardo il mercato domestico, i ridotti consumi influenzano il tenore del mercato che continua a languere. I cruscami hanno interrotto la fase discendente e al momento non trovano sufficiente energia per ripartire fatto salvo il pellet, i grani migliori di alta qualità, l'orzo è statico e il mais vive ancora uno stato confusionale, dai 163 euro partenza per il 103 ai 190 arrivo per la merce certificata.
Posizioni di mais estero da ottobre a dicembre sui 178 euro e il gennaio giugno a 183. Foraggi disidratati in aumento.
Il comparto delle bioenergie si avvantaggia della stagnazione dei cruscami e del mais tossinato le cui farine sono vendute a 160 euro circa.
Indicatori internazionali 26 settembre 2016
l'Indice dei noli è a 941 punti, il petrolio si muove attorno il basso a 45,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del euro quotare 1,12389.
.
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________
SOMMARIO Anno 15 - n° 38 25 settembre 2016 - Editoriale: Una farsa olimpica. Grana Padano, eppur si muove. Mele e salute. Parmigiano Reggiano in scena a Torino. Frena l'export a luglio. Nasce Motor valley.
1.1 editoriale Una farsa olimpica
2.1 Lattiero Caseario Grana Padano, eppur si muove.
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano. Se ne parlerà con il presidente Alessandro Bezzi martedi 27 a Noceto
3.2 Salute e alimentazione La salute vien mangiando...mele
5.1 cereali Cereali e dintorni. I mercati hanno chiuso la settimana con un colpo di coda.
6.1 Parmigiano e Slow Food Lotta alla contraffazione. Parmigiano Reggiano in scena a Torino
6.2 Motor Valley, turismo Turismo. Nasce Motor Valley Development
7.1 export Frenata dell'export a luglio
8.1 promozioni "vino" e partners
9.1 promozioni "birra" e partners
Le mele sono un prezioso "fil rouge nutrizionale" che ci accompagna tutto l'anno, ma è in autunno che si ha la loro maturazione naturale con varietà, sapori e colori per tutti i gusti
Bologna, 19 settembre 2016 - L'estate sta finendo e si ritorna in città, chi al lavoro, chi a scuola e comunque tutti agli impegni quotidiani, con la necessità di prepararsi ad affrontare adeguatamente i primi cambiamenti climatici che preludono all'inverno. Certo le vacanze sono state motivo di relax e divertimento per molti, ma per alcuni possono essere state un'occasione imprevista di stress e di fatica e per altri ancora causa di un eccessivo appesantimento fisico.
Rivolgendosi saggiamente alla natura per trovare un "aiuto" quanto mai efficace che ci rimetta in sesto su tutti questi fronti, ancora una volta la frutta ci è amica e ci offre quel supporto essenziale per stare in salute e vivere al meglio una parte dell'anno impegnativa.
Stimolare gli italiani a consumare più frutta e verdura è la mission di FRUIT24, il progetto triennale messo a punto da Apo Conerpo, la maggiore organizzazione europea di produttori ortofrutticoli, e cofinanziato da UE e MIPAAF per promuovere il consumo di tutti i prodotti ortofrutticoli freschi di produzione comunitaria.
L'obiettivo è suggerire al consumatore – con notizie, informazioni e attività specifiche di coinvolgimento – un utilizzo consapevole di questi prodotti, sensibilizzandolo sull'importanza e la gradevolezza di una loro assunzione costante nell'alimentazione quotidiana in funzione di un benessere naturale che si traduce in salute. In particolare, il progetto vuole fornire il suggerimento concreto su quale frutta e/o verdura consumare, come e perché, in una sorta di menù giornaliero, diverso in funzione delle stagioni e in funzione di determinati target, come lo studente e lo sportivo, per le diverse fasce orarie della giornata, evidenziandone anche la convenienza.
E parlando di frutta autunno-invernale il pensiero corre istintivamente alle mele che, a dire la verità, ci accompagnano ormai tutto l'anno come un prezioso "fil rouge nutrizionale" al quale si può sempre ricorrere, ma che hanno nel periodo autunnale la loro maturazione naturale e la conseguente "esplosione" in termini di varietà, sapori, colori e anche consumi.
Le mele vantano un'allure biblico, mitologico e favolistico, ma soprattutto sono regine di un mondo agricolo italiano – sia del passato che attuale – che ne ha esaltato le proprietà e i benefici, ponendole al centro di famosi detti popolari e di definizioni avvalorate "sul campo" senza mai smentite di sorta.
Pur in presenza di aree territoriali maggiormente vocate di altre per via del clima che le caratterizza, in generale la coltivazione di mele è strettamente legata alla grande tradizione produttiva del nostro Paese, tanto che le mele sono da molto tempo il frutto più diffuso in Italia e anche il più amato dagli italiani, complice peraltro la loro grande versatilità in cucina.
Sinonimo di salute e benessere, farmaco naturale e rimedio per tanti problemi, le mele sono costituite per circa l'85% del loro peso da acqua e questo le rende ideali per idratare l'organismo a tutte le età e soprattutto per gli sportivi: 100 grammi di prodotto apportano circa 40 calorie, 10 grammi di zucchero e grandi quantità di sali minerali quali potassio (utile in estate per reidratarsi a causa dell'eccessiva sudorazione), sodio, bromo, calcio, magnesio (Fonte CREA – Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione).
Le mele contengono circa il 2% di fibre, sotto forma di pectine, e sono un alleato prezioso del nostro intestino come prebiotico, per controllare il colesterolo "cattivo" nel sangue (LDL) e per ridurre il rischio cardiovascolare.
Le mele sono anche un concentrato di molte vitamine quali A, E, C ed alcune del gruppo B, come la vitamina B1 che combatte nervosismo, inappetenza e stanchezza e la vitamina B2 che facilita la digestione, protegge le mucose della bocca e dell'intestino e rinforza capelli ed unghie.
Nelle mele sono inoltre presenti aromi quali il geraniolo, nonché l'acido citrico e l'acido malico (noto anche come l'acido di mela, presente soprattutto nella buccia), quest'ultimi con funzioni antinfiammatorie per l'apparato gastroenterico. La ricchezza di antiossidanti e di polifenoli presente nelle mele sembra contribuire alla prevenzione di alcuni tumori, mentre in particolare i flavonoidi rallentano l'invecchiamento cellulare, quindi la formazione delle rughe.
Per il colore, sapore, usi e tempi di maturazione si distinguono diverse varietà di mele, tra le quali – solo per citare le più note – vi sono le Golden Delicious (le più diffuse in Italia e nel mondo), Annurca, Fuji, Granny Smith, Imperatore, Jonagold, Morgenduft, Pink Lady, Renetta, Royal Gala, Stark Red Delicious, Stayman, Ozark Gold, Rome Beauty.
Vi sono poi molte varietà locali rare e di nicchia, o "frutti dimenticati", che hanno una coltivazione limitata ad un ambito territoriale circoscritto del nostro Paese, e la cui produzione viene sovente riportata all'attenzione dei consumatori dalle organizzazioni agricole e ambientaliste particolarmente attive sul fronte della biodiversità.
Le mele sono destinate prevalentemente al consumo casalingo, sia per quello immediato allo stato crudo, che come ingrediente di macedonie, ma anche in cucina per la preparazione di centrifugati e succhi, oppure cotte al forno o utilizzate per antipasti, primi e secondi piatti, per insalate di frutta e soprattutto per diversi dolci (in primis torta di mele e strudel). Inoltre si prestano anche ad essere utilizzate per preparare in casa maschere di bellezza naturali.
Numerosi sono infine gli utilizzi industriali per la preparazione di dolci, succhi, liquori (il sidro), dell'aceto di mele e di creme, oltre ad essere utilizzate anche disidratate ed essiccate – in questo caso rappresentano uno snack gustoso e salutare – senza dimenticare la loro importanza quali componenti della cosmesi.
Ecco due ricette che vedono protagonista la mela
Insalata di Mele, Cavolo rosso e Parmigiano
un piatto unico gustoso e completo per i suoi ingredienti
Ingredienti (per 6 persone)
1 cavolo cappuccio rosso
3 mele Golden
50 g di Parmigiano Reggiano a piccole scaglie
50 g di gherigli di noci spezzettati
1 limone, il succo
olio extravergine di oliva
2 cucchiai di senape
sale e pepe
cerfoglio o prezzemolo tritato
6 fette di pane integrale
Preparazione
Pulite e affettate finemente il cavolo, eliminando foglie esterne e torsolo, e ponetelo in un'insalatiera. Sbucciate le mele, grattugiatele grossolanamente facendo cadere la polpa in una ciotola per poi bagnarla col succo del limone. Tritate il cerfoglio.
Scolate bene le mele e trasferitele nell'insalatiera. Condite ora con un filo d'olio, la senape, i gherigli di noce spezzettati, le scagliette di Parmigiano, spolverizzate col cerfoglio tritato e regolate di sale e pepe. Servite l'insalata con il pane integrale tagliato a bastoncini e leggermente tostato.
COMPOSIZIONE NUTRIZIONALE DELLA RICETTA (per 1 persona)
Proteine g 7
Grassi g 13
Carboidrati g 62
Fibra totale g 12
Sodio mg 118
Potassio mg 579
Ferro mg 4
Fosforo mg 180
Calcio mg 288
Vit. C mg 39
Vit. A retinolo eq μ 37
Energia kcal 393
Strudel di Mele
il dolce a base di mele, tipico dell'Arco alpino
Ingredienti (per 8 persone)
per la pasta dello strudel:
1 uovo
50 cl di olio evo
50 cl di latte tiepido
250 g di farina 00
1 pizzico di sale
per il ripieno:
6 mele renette
50 g di uvetta ammollata in acqua calda
1 cucchiaino di cannella macinata
1 scorza di limone grattugiata
25 g di pinoli o nocciole tritate
25 g di fichi secchi tagliati sottili
75 g di pane secco grattugiato
30 g di miele
25 cl di rum
100 g di burro
30 g di zucchero a velo
Preparazione
Per la pasta di strudel, sbattere bene un uovo con l'olio, il latte tiepido e un pizzico di sale. Aggiungere la farina e impastare con le mani finché la pasta risulta morbida ed elastica. Lasciarla riposare al caldo per 15 minuti.
Sbucciare e tagliare a fettine sottili le mele, aggiungere l'uvetta ammollata nel rum o in acqua tiepida, il miele, un pizzico di cannella, la scorza di limone grattugiata, i pinoli o le nocciole tritate, i fichi secchi tagliati sottili. Stendere la pasta con il matterello, tirandola sottile senza strapparla. Nel frattempo in una padella sciogliere una noce di burro e poi tostare il pangrattato: lasciarlo dorare qualche minuto, poi spegnere il fuoco e lasciare intiepidire.
Mettere a fondere il burro rimanente in un pentolino a fuoco dolce. Riprendere il panetto di pasta e lavorare su un canovaccio leggermente infarinato per compiere con più facilità tutte le operazioni. Innanzitutto formare un rettangolo di pasta dalle dimensioni giuste. spennellarne la superficie, tranne i bordi, con poco burro fuso e cospargere con il pangrattato tostato. Porre sopra il composto con le mele, arrotolare lo strudel dalla parte più lunga, facendo attenzione a non rompere la pasta, sigillare bene anche i lati. Spennellare anche la superficie esterna con il burro fuso.
Porre infine lo strudel su una placca da forno e cuocere per un'ora a 180 °C.
A cottura ultimata, si può ricoprire lo strudel con una spolverata di zucchero a velo e servirlo tiepido a fette.
COMPOSIZIONE NUTRIZIONALE DELLA RICETTA (per 1 fetta di circa 150 grammi)
Proteine g 4.80
Grassi g 10.05
Carboidrati g 56.5
Fibra totale g 3.75
Sodio mg 159
Potassio mg 261
Ferro mg 0.90
Fosforo mg 64.6
Calcio mg 25.5
Vit. C mg 3.90
Colesterolo mg55.35
Energia kcal 321
(progetto FRUIT24)
A luglio rallenta l'export agroalimentare italiano. Meno 7,3% l'export complessivo italiano. Flessioni di intensità minore per le vendite all' estero dei prodotti agricoli (-5,5%) e dell'industria alimentare (-2,4%).
Dopo l'andamento positivo registrato nei mesi di maggio e giugno, a luglio le spedizioni all'estero dei prodotti agroalimentari registrano una frenata, perdendo 2,8 punti percentuali rispetto al corrispondente periodo del 2015 (in valore).
Il calo è stato più evidente per le esportazioni dei prodotti dell'agricoltura (-5,5%) mentre per quelli dell'industria alimentare la flessione tendenziale è stata meno marcata (-2,4%), ma tuttavia la più significativa degli ultimi due anni.
La battuta d'arresto registrata a luglio non inficia, tuttavia, la positività del dato complessivo dei primi sette mesi dell'anno: la performance dell'export agroalimentare segna infatti una crescita del 2% rispetto ai primi sette mesi del 2015, grazie soprattutto al buon andamento delle vendite dei prodotti dell'industria alimentare, cresciute più di quelle dei prodotti agricoli (rispettivamente, +2,35 e +0,8%).
Naturalmente, sottolinea l'Ismea, Il rallentamento del commercio internazionale, unito al lieve apprezzamento dell'Euro sul Dollaro Statunitense, non lascia intravedere per l'intero anno una performance esportativa del food and beverage italiano pari a quella avuta nel 2015 (+7,4%).
Ciononostante, il confronto col totale export nazionale (che nei primi sette mesi del 2016 ha perso 1,2 punti percentuali rispetto al dato corrispondente dello scorso anno) mette in evidenza il posizionamento della componente agroalimentare, per il suo trend positivo e dinamico sui mercati esteri.
L'analisi temporale, d'altronde, mostra una diminuzione del grado di dipendenza dall'estero dell'Italia per i prodotti agroalimentari: il saldo normalizzato del valore degli scambi - indicatore elaborato per misurare tale variabile - passa infatti dal -8,2% dei primi sette mesi del 2015 al -6,4% di quest'anno: si riduce l'incidenza delle importazioni sul totale degli scambi, in ragione della flessione degli acquisti dall'estero di prodotti lavorati; rimane elevata invece la dipendenza dall'estero di prodotti agricoli.
(Fonte Ismea, Roma 19 settembre 2016)
Un grande viaggio nell'eccellenza italiana e nelle differenze che nascono nei singoli caseifici per il profondo legame con il territorio e la lavorazione artigianale. Uno strumento per i consumatori che valorizza l'impegno dei produttori.
Torino, 23 settembre 2016 -
Sarà in distribuzione dal 5 ottobre la prima guida ragionata ai caseifici produttori di Parmigiano Reggiano, con un approfondimento particolare su 132 caseifici scelti da Slow Food, ciascuno con la sua storia, le sue caratteristiche peculiari, la tipicità del suo prodotto.
Un grande viaggio all'interno del mondo che caratterizza la Dop italiana più nota al mondo, compiuto da Slow Food in collaborazione con il Consorzio di Tutela, che punta soprattutto ad evidenziare quanto siano importanti le differenze che si riscontrano all'interno di un sistema completamente artigianale, profondamente legato al territorio e alla maestria dei casari, che rappresentano gli elementi primari di differenziazione che connotano il prodotto.
"In tempi in cui pare che la grande industria domini in tutto il mondo - sottolinea al proposito Piero Sardo, presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità - in alcuni paesi, tra cui l'Italia in modo particolare, esistono piccole produzioni di qualità, eccellenze legate al territorio, gestite da personaggi straordinari". "Il Parmigiano Reggiano - spiega Sardo - vive un po' questa contraddizione, perché spesso è vissuto come un'unica realtà e invece è un insieme, una rete straordinaria di piccoli produttori".
"Le differenze tra di loro - prosegue il presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità - non sono enormi, perché devono tutti rispettare un disciplinare molto stringente, però le differenze ci sono, ci sono uomini e storie differenti e ci sono anche tecniche differenti. Per cui l'invito è veramente quello di avvicinare questi produttori, di conoscerli, di capire le differenze e poi alla fine di valutare anche il gusto sensoriale dei vari Parmigiani Reggiani; ma la cosa veramente importante è compiere questo percorso, questo percorso di narrazione, di storie".
I caseifici inseriti nella Guida di Slow Food sono stati selezionati poiché hanno una particolare vocazione e attitudine alla vendita diretta al consumatore (con il negozio presso il caseificio, con vendite di formaggio stagionato al commercio o a ristoranti, con gestione di agriturismi, con vendite on line...), rendendo riconoscibile l'identità del caseificio e le specifiche scelte produttive.
La Guida è completata dalla selezione delle 22 migliori forme stagionate 24 mesi, dagli indirizzi dei luoghi in cui sono possibili gli acquisti e da una ricca parte introduttiva che racconta nel dettaglio ogni aspetto distintivo, dalle origini all'allevamento, dalla lavorazione agli aspetti nutrizionali, di quello che è noto come il "re" dei formaggi.
"La Guida - sottolinea Angelo Surrusca, di Slow Food Editore - nasce proprio seguendo l'idea di far cogliere un mondo che spesso si pensa veramente che sia un'unica grande fabbrica, mentre invece ci sono tantissime realtà, anche diverse tra loro, più piccole, più grandi, ciascuna col suo patrimonio di saperi, di storie".
"Come Slow Food Editore - aggiunge Surrusca - da tempo, anche attraverso altre guide come quelle dedicate alle Osterie, a Slow Wine, raccontiamo, oltre al prodotto, anche quello che c'è dietro e chi lo fa, cioè le persone e le comunità. Per questo ci è parso perfetto, la quadratura del cerchio, dare spazio anche a una realtà importante come quella del Parmigiano Reggiano e alle sue piccole tante sfaccettature".
Soddisfazione per l'iniziativa di Slow Food Editore viene espressa dal presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi.
"Con questa Guida - sottolinea Bezzi - si offre ai consumatori uno strumento importantissimo per entrare nel mondo del Parmigiano Reggiano, nelle sue caratteristiche, nel sistema produttivo artigianale che lo contraddistingue, incontrando la sua gente e orientandosi agli acquisti in modo più consapevole". "Contemporaneamente - conclude Bezzi - la Guida premia il lavoro dei nostri caseifici e gli sforzi che hanno compiuto per stabilire una relazione diretta con i consumatori, che oggi dispongono di un nuovo strumento per avvicinarsi ad un mondo davvero affascinante per storie, tradizioni, impegni comuni e diversità".
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Il lungo ciclo di crisi che ha contraddistinto negli ultimi anni il Parmigiano Reggiano, e più ampiamente tutto il settore lattiero caseario, ha fortemente segnato gli allevatori del comprensorio di produzione del Re dei formaggi.
Noceto 26 settembre 2016 -
Come ormai è tradizione, a Noceto si farà il punto della situazione del settore. Allevatori e presidenti di caseificio, martedi 27 settembre a partire dalle ore 10,00, avranno l'occasione di confrontarsi con i dirigenti del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Al convegno, organizzato dal Centro Servizi Agriverde, hanno dato conferma di partecipare il neo Presidente Alessandro Bezzi e la Vice Presidente Monica Venturini.
Il Programma di lavoro
MARTEDI' 27 SETTEMBRE 2016 dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso la SALA CIVICA del comune di NOCETO.
Interverranno:
- il Presidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Alessandro Bezzi;
- la Vicepresidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Monica Venturini.
I principali argomenti in discussione
- Andamento del mercato del formaggio Parmigiano Reggiano: prospettive attuali e future alla luce dell'aumento produttivo dell'annata.
- Contraffazione del prodotto: i controlli effettuati e quelli da proporre ex – novo.
- Nuovo piano produttivo: aspettative dei giovani per programmare il futuro.
- La qualità del prodotto: incrementi o decrementi?
Alla riunione, aperta al pubblico, sono invitati gli allevatori ed i Presidenti di caseificio.
Il lungo ciclo di crisi che ha contraddistinto negli ultimi anni il Parmigiano Reggiano, e più ampiamente tutto il settore lattiero caseario, ha fortemente segnato gli allevatori del comprensorio di produzione del Re dei formaggi.
Noceto 25 settembre 2016 -
Come ormai è tradizione, a Noceto si farà il punto della situazione del settore. Allevatori e presidenti di caseificio, martedi 27 settembre a partire dalle ore 10,00, avranno l'occasione di confrontarsi con i dirigenti del Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Al convegno, organizzato dal Centro Servizi Agriverde, hanno dato conferma di partecipare il neo Presidente Alessandro Bezzi e la Vice Presidente Monica Venturini.
Il Programma di lavoro
MARTEDI' 27 SETTEMBRE 2016 dalle ore 10,00 alle ore 13,00 presso la SALA CIVICA del comune di NOCETO.
Interverranno:
- il Presidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Alessandro Bezzi;
- la Vicepresidente del Consorzio del formaggio Parmigiano – Reggiano Monica Venturini.
I principali argomenti in discussione
- Andamento del mercato del formaggio Parmigiano Reggiano: prospettive attuali e future alla luce dell'aumento produttivo dell'annata.
- Contraffazione del prodotto: i controlli effettuati e quelli da proporre ex – novo.
- Nuovo piano produttivo: aspettative dei giovani per programmare il futuro.
- La qualità del prodotto: incrementi o decrementi?
Alla riunione, aperta al pubblico, sono invitati gli allevatori ed i Presidenti di caseificio.
Al Terra Madre Salone del Gusto, insieme a Slow Food, la prima guida alle strutture artigianali del comprensorio. Informazione/spettacolo educativo contro i falsi e incontro con scuole e mercati esteri.
Reggio Emilia, 20 settembre 2016
Caseifici in primo piano, educazione con spettacolo educativo sulle contraffazioni, nuova collaborazione con Slow Food, degustazioni, presentazioni agli specialisti del mercato internazionale, momenti di intrattenimento, incontri con le scuole: è molto ricco il carnet di iniziative con il quale il Consorzio del Parmigiano Reggiano si presenta a Terra Madre Salone del Gusto di Torino, in programma dal 22 al 26 settembre al Parco del Valentino.
"Un appuntamento particolarmente importante - sottolinea il presidente del Consorzio, Alessandro Bezzi - che ci darà modo di valorizzare soprattutto, e in modo del tutto nuovo, i nostri caseifici, che non saranno soltanto protagonisti di degustazioni e presentazioni, ma per la prima volta saranno al centro di una guida - in presentazione venerdì 23 settembre - curata da Slow Food in collaborazione con il nostro Ente di tutela e a giorni disponibile per tutti i consumatori".
A Torino, intanto, il prodotto di molti caseifici sarà protagonista di degustazioni di diverse stagionature e in abbinamento con altri prodotti (vini dell'Emilia-Romagna, piadina romagnola, pera cocomerina, Vermouth Cocchi), mentre sulla ribalta si presenteranno, con degustazioni guidate, alcuni caseifici presenti al Salone del Gusto con il loro prodotto in vendita: il Caseificio Palazzo di Roccabianca (PR), il Consorzio Vacche Rosse di Reggio Emilia, la Fattoria Fiori di Vetto d'Enza (RE), la Latteria Sociale Moderna di Bibbiano (RE) e il Parmigiano Reggiano di Vacca Bianca Modenese (presidio Slow Food).
Fra gli appuntamenti più importanti spiccano, poi, lo spettacolo di Tiziana Masi sulle contraffazioni di Parmigiano Reggiano (giovedì 22 settembre alle 20,30), due eventi per i mercati internazionali in programma alle 15,30 del 22 e del 25 settembre (presentazione e degustazione guidata in lingua inglese, in collaborazione con l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo), un incontro dedicato alle scuole con degustazione guidata di Parmigiano Reggiano (il 26 settembre alle 10.30 "Tutti a scuola di Parmigiano Reggiano") e un seminario sulle caratteristiche del Parmigiano Reggiano dalla punta intera al prodotto confezionato (sabato 24 settembre, ore 16, "Guida alla spesa").
Fra le iniziative più curiose spicca sicuramente il "Campionato internazionale del Pesto alla Genovese", quando dieci food bloggers, a partire dalle 11,30 del 24 settembre, si sfideranno nella preparazione del tradizionale pesto alla genovese, con il vincitore che entrerà di diritto nella finale dell'edizione 2017 del "Genova Pesto World Championship", dove sarà in sfida con i finalisti provenienti da tutto il mondo.
Tre appuntamenti saranno poi riservati a "Spacca il Kilo", il momento di intrattenimento nell'ambito del quale il pubblico è invitato ad indovinare il peso di una punta di Parmigiano Reggiano che sarà regalata a chi si avvicina di più al peso effettivo.
"Un programma molto ricco - conclude il presidente Alessandro Bezzi - con il quale ci proponiamo di avvicinare tutti coloro che, con ruoli diversi, possono concorrere a far crescere, anche in prospettiva, il nostro sistema di piccole imprese che, insieme, danno vita ad una grande eccellenza dell'agroalimentare italiano".
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Inizio di settimana (lunedi 19/9) che sta replicando la chiusura di venerdi scorso con una generalizzata ondata di rialzi.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 settembre 2016 -
Dopo l'ondata di cali ecco che, con un colpo di coda, i mercati hanno chiuso in rialzo proprio in chiusura di settimana, lo scorso venerdi sera.
Le ragioni sono, come spesso accade, determinate dalle informazioni meteo e dalla conseguente reattività dei "Fondi" che la fanno da assoluti padroni. Le previsioni meteo che indicano una stagionalità piovosa con conseguenze per i raccolti di mais e di seme di soia, affiancate ai dati di rese di USDA, hanno determinato le reazioni di chiusura come di seguito illustrato:
Venerdì 16 / 9 /2016
SEMI nov 966,00 (+15,4) gen 971,20 (+15,4)
FARINA ott 313,70 (+5,1) dic 312,80 (+5,6)
CORN dic 337,00 (+7) mar 347,20 (+7)
GRANO dic 403,20 (+3,6) mar 425,00 (+2,6) mag 439,00 (+2)
Nella mattinata di Lunedi il mercato telematico segnava ancora in positivo (una decina di punti per i semi di soia,+12-15€ le farine di soia, +3-5 dollari per farine, mais e grano).
Sul mercato interno prosegue il clima di incertezza, per non dire di confusione, sulle posizioni di mais. Il prodotto contratto 103 sino a 20 ppb di aflatossina è in calo, mentre per il mais di qualità la situazione è inversa. Il grano si presenta sul mercato più resistente specie per le qualità superiori, Orzo stazionario, e crusche iniziano a dare segni di ripresa sull'onda delle esportazioni, altrettanto dicasi per i foraggi disidratatati.
Per le bioenergie si è di nuovo aperta la possibilità di acquistare granella di mais fuori dai limiti di legge previsti per le micotossine, nonostante i quantitativi siano ancora limitati anche in ragione delle selezionatrici ottiche che consentono una migliore lettura con sensibili recuperi in termini quantitativi di prodotto rispondente alle normative.
Indicatori internazionali 19 settembre 2016
l'Indice dei noli è sceso a 800 punti, il petrolio si muove verso il basso a 44,0$ e l'indice di cambio vede il rafforzamento del dollaro quotare 1,11645.
.
___________________________________________________________________
(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
____________________________________________________________________