Mercoledì 8 luglio è prevista la manifestazione in Piazza Montecitorio a Roma organizzata da allevatori e consumatori per dire "no al formaggio senza latte" e sostenere il Made in Italy. -
Piacenza 07 Luglio 2015 -
Formaggi senza latte, la novità alimentare che sta impazzando tra le notizie del nostro Paese. Certamente l'Emilia Romagna con le sue eccellenze in fatto di formaggi è una delle regioni più danneggiate da questo fenomeno.
Ecco perché allevatori, casari e cittadini emiliani scenderanno in piazza per difendere il Made in Italy ed impedire il via libera nel nostro Paese al formaggio e allo yogurt senza latte che non solo danneggia i consumatori, ma mette anche a rischio un patrimonio gastronomico senza eguali, con effetti sia sul piano economico, che occupazionale e territoriale.
L'incontro è previsto per domani mercoledì 8 Luglio, dalle ore 9,30, in piazza Montecitorio a Roma dove sarà possibile conoscere direttamente tutto il fascino del metodo tradizionale di preparazione del formaggio, insieme al grande varietà che contraddistingue i formaggi italiani. Inoltre, si parlerà di tutte quelle nuove proposte che tendono a speculare sulla qualità italiana.
Come spiega Franco Fittavolini, responsabile della commissione latte di Coldiretti Piacenza "l'obiettivo è difendere il settore da quello che è stato un vero e proprio attentato al Made in Italy arrivato dall'Europa e sollecitato da Assolatte – e continua - Vogliamo far sentire la voce del popolo del latte a difesa della legge n.138 dell'11 aprile del 1974 che da oltre 40 anni garantisce al nostro paese primati qualitativi a livello internazionale nella produzione casearia anche grazie al divieto all'utilizzo della polvere al posto del latte. Il superamento di questa norma, per cui è arrivata la diffida da Bruxelles, provocherebbe non solo un abbassamento della qualità, ma anche l'omologazione dei sapori ed un maggior rischio di frodi. Senza questa legge, che contribuisce a sostenere la qualità Made in Italy, rischiamo di perdere quel carattere distintivo che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura a formaggi, yogurt e latticini."
Tra i manifestanti ci sarà anche il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo che, insieme ai rappresentanti della principali associazioni dei consumatori, accoglierà i cittadini, i parlamentari dei diversi schieramenti ed i rappresentanti delle Istituzioni che sostengono battaglia per il Made in Italy con una apposita sollecitazione al Parlamento per la difesa della qualità del sistema lattiero caseario italiano.
Contrariamente alle consuetudini che vogliono un aumento di protezione alla vigilia delle festività, lo scorso giovedi si sono registrati leggere diminuzioni di prezzi sul fronte internazionale
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 06 luglio 2015 -
Nella giornata che ha preceduto l'Indipendence Day (4 luglio) si è assistito a una chiusura dei mercati con segnali ribassisti. Una tendenza confermata anche all'apertura telematica di stmattina sul fronte die cereali, dei semi, delle farine e degli olii.
Giovedì 3 / 7 / 2015
SEMI luglio 1045,20 (+1,2 ) agosto 1038,20 (-2,4)
FARINA luglio 357,40 (-2,4 ) agosto 350,10 (-2,1 )
OLIO luglio 33,36 (+0,35 ) agosto 33,48 (+0,35 )
CORN luglio 419,60 (+6 ) settembre 428,40 (+6 )
GRANO luglio 585,60 (-1,6 ) settembre 590,40 (+2 )
Mercati internazionali ancora condizionati dalle situazioni meteo. Gli analisti segnalano che il maltempo possa generare una perdita limitata in ragione dell'1-2% massimo sulle quantità relativamente alle zone statunitensi colpite. Una riduzione quindi da non preoccupare gli operatori soprattutto se, come pare essere confermato, il tasso qualitativo non sia stato anch'esso particolarmente intaccato.
A questo punto permane solo l'incertezza dei mercati finanziari, legati come sono a fattori speculativi, soprattutto a seguito del referendum greco che ha visto una schiacciante vittoria del No, richiamando UE alla necessità di rivedere la politica continentale dei 19 Paesi aderenti.
Indicatori internazionali 06/7/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 805, il petrolio è sceso 55,00 dollari al barile e il cambio €/$ è in fase discendente con punta minima a 1,09910.
Mercato Interno -
Scambi ai minimi per un mercato interno che continua a mostrarsi immobile.
Il mercato delle Bioenergie è ancora alla ricerca di farine e spezzati di mais.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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Nuovi accordi con le tre maggiori catene distributive. Obiettivo export a 100.000 forme nei prossimi cinque anni. Dall'informazione alla formazione degli addetti alle vendite. -
Reggio Emilia, 6 luglio 2015 -
Raddoppiare le esportazioni sul Canada nei prossimi cinque anni, con il passaggio da 50.000 a 100.000 forme: è questo l'obiettivo del Consorzio del Parmigiano Reggiano, che dal Fancy Food di New York (la più prestigiosa vetrina internazionale dell'agroalimentare) è rientrato con nuovi e rilevanti accordi con le tre principali catene distributive al dettaglio: Costco Canada, Loblaws e Sobey's.
"Il mercato canadese - spiega il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - rappresenta, per importanza, il secondo mercato extra UE dopo gli Stati Uniti, con 50.000 forme (circa 2.000 tonnellate) di export annuo, ed è qui che negli ultimi dieci anni si è fortemente diffusa la conoscenza del nostro prodotto, considerato il "re" dei formaggi per le sue caratteristiche del tutto naturali, la versatilità nell'utilizzo legata alle diverse stagionature e le tecniche di produzione artigianali, particolarmente apprezzate in Canada".
"L'export, pur essendo costantemente aumentato - spiega Deserti - ha però risentito, sino ad oggi, dei limiti imposti dal regime delle quote in vigore in Canada, che impone un tetto alle importazioni di formaggi dall'Unione Europea. Ora, però, si aprono prospettive del tutto nuove, legate da una parte all'accordo sul libero scambio Ceta (siglato tra Unione Europea e Canada nel 2014) che programma per i prossimi anni la concessione di nuove quote per le importazioni di formaggi europei (si dovrebbero aggiungere 18.000 nuove tonnellate per i formaggi europei) e, dall'altra, proprio grazie agli accordi siglati dal Consorzio a New York con le tre grandi catene canadesi".
"I contatti avuti con importatori e detentori di quote - aggiunge il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano - non solo confermano che il nostro è tra i formaggi più richiesti, ma che è possibile puntare proprio al raddoppio delle esportazioni, con 50.000 forme in più nell'arco di cinque anni".
"L'elemento che accomuna gli accordi con le catene distributive canadesi - prosegue Deserti - è il lavoro che verrà sviluppato sulla conoscenza del prodotto, sull'informazione sui fattori di distintività del Parmigiano Reggiano e - fatto particolarmente rilevante - sul supporto che verrà assicurato alle catene nella formazione del personale addetto alle vendite".
E mentre dal Canada giungono intanto notizie già di per sè positive, con un incremento del 10% delle esportazioni di Parmigiano Reggiano nei primi mesi del 2015, dal Consorzio giunge la conferma che "proprio il coinvolgimento diretto delle catene distributive - come spiega il presidente Giuseppe Alai - è l'elemento strategico sul quale sarà imperniato tutto il lavoro sulle esportazioni e che va ad affiancare i progetti costruiti con esportatori ed importatori". "Nelle aree del mondo con maggiore potenziale di sviluppo - conclude Alai richiamando Paesi extra UE come Usa, Canada, Sud America e Cina - si sta infatti rivelando fondamentale questo approccio che ci porta nei punti vendita a parlare direttamente con i consumatori e a creare nuove conoscenze e consapevolezze tra chi gestisce il vero e proprio atto di vendita".
(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 27 05 luglio 2015
SOMMARIO Anno 14 - n° 27 05 luglio 2015
(in allegato il pdf scaricabile)
1.1 editoriale In fuga dall'abbraccio mortale
2.1 Pasta Che ci fa la pasta al Festival della magia internazionale?
3.1 cereali I dati USDA fanno scattare gli aumenti
4.1 Lattiero caseario A quando la ripresa del settore caseario?
5.1 cereali Meteo e rischio Grexit spingono le materie prime.
6.1 agro mercati Ismea, prezzi agricoli invertono la rotta a maggio
7.1 parmigiano reggiano Reggio Emilia - Prezzo "a riferimento" del latte industriale
7.2 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, dopo Harrods con Massimo Bottura da Sotheby's
7.3 giardinaggio Un bel giardino con i piccoli aiutanti di Ferragosto
8.1 export Parmigiano Reggiano, volano le esportazioni USA (+74%)
9.1 pomodoro Pomodoro, danni da grandine. Si temono perdite del 10%.
10.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
10.2 eventi made in italy Annunciata la seconda edizione del Eat Drink Love Italian Londra
11.1 e.commerce "Vino", la prima app per conoscerlo e acquistarlo a buon prezzo
11.2 promozioni "vino" e partners
La magia tutta italiana di un prodotto che si combina e si trasforma per stupire i più golosi dal 6 all' 11 Luglio al Fism Italy 2015, il Festival della magia internazionale, per la prima volta in Italia. #FismItaly2015
Cento (FE) 04 luglio 2015 -
Con la pasta in cucina si possono fare delle vere e proprie magie culinarie. Ed è per questo che un prodotto italiano adorato in tutto il mondo, perché versatile e alla base della sana dieta mediterranea, sta per diventare il portafortuna del Festival della magia internazionale, quest'anno per la prima volta in Italia, a Rimini dal 6 all'11 luglio.
L'accostamento magia-pasta è un azzardo solo apparente, dunque, ed è presto spiegato.
Andalini sarà lo sponsor tecnico dell'evento e metterà a disposizione i suoi prodotti per far sì che gli chef trasformino una materia prima duttile e dalle decine di fogge in pietanze speciali che verranno degustate durante la serata di gala e ai buffet allestiti nel corso della manifestazione.
Non a caso, il pastificio Andalini già si è fatto apprezzare a Ferrara a "the Excelland", una tre giorni dedicata alle eccellenze del territorio ferrarese ed emiliano. L'evento dedicato alla valorizzazione di quanto di meglio offre il territorio nel settore agroalimentare, ha proposto incontri di business, workshop, cooking show, degustazioni e spettacoli, dedicandosi inoltre ad una trentina di buyer internazionali, provenienti da Stati Uniti, Sud Africa e Germania.
La sede di questo pastificio storico è a Cento, nel centro dell'Emilia, in posizione equidistante equidistante dalle città di Ferrara, Bologna e Modena; terre della nascita della cucina emiliana e della cultura della pasta all'uovo.
Cosa meglio di un pastificio tradizionale con i suoi prodotti potrà sorprendere i palati di maghi e avventori del Festival?
Il pastificio Andalini produce pasta secondo la tradizione tipica del territorio Emiliano dal 1956. Nel 2005 ha anche acquisito il pastificio La Sovrana di Canosa di Puglia, per la produzione di paste speciali di semola, in quello che è unanimemente riconosciuto il granaio d'Italia per la qualità e quantità di frumento duro investito investito in terra pugliese.
La pasta è davvero magica perché prende forma e sapore da ingredienti semplici come acqua e semola per trasformarsi in delizia.
E infatti la mission di questa impresa emiliana ê produrre pasta del territorio con tutti i vantaggi del prodotto "artigianale" ma con il sostegno e le garanzie delle metodologie della produzione "industriale". E se si pensa all'innovazione si può prendere come esempio la pasta da poco creata dall'azienda in grado di cuocere in quattro minuti senza perdere le sue caratteristiche.
Passione, entusiasmo e impegno sono gli ingredienti magici di un prodotto italiano che sicuramente stupirà tutti!
Meno 6,4% su aprile, -2% su base annua. Indice "core" segnala effetto deflativo nelle campagne ancora più accentuato (-6,2% annuo)
Roma - Dopo quattro mesi di costante ascesa, a maggio i prezzi dei prodotti agricoli registrano un importante cedimento. Lo rileva l'Ismea sulla base dell'Indice dei prezzi agricoli alla produzione elaborato dall'Istituto, attestatosi a 112,5 (base 2010 = 100), in flessione del 6,4% rispetto al livello di aprile e del 2% su maggio 2014.
Per lo stesso mese, le rilevazioni dell'Istituto nazionale di statistica indicano una variazione positiva dei prezzi al consumo dei beni alimentari e bevande, inclusi alcolici, dello 0,1% mensile e dell'1% su base annua, in linea la tendenza al rialzo già rilevata ad aprile. Entrambe le variazioni sono state confermate oggi dall'Istat con le stime preliminari di giugno.
Anche l'Indice "core" dei prezzi agricoli alla produzione, - depurato dalle voci ortaggi e frutta fresca ed elaborato per la prima volta dall'Ismea a partire da maggio 2015 - con un valore pari a 113,4, registra una variazione negativa sia su base mensile che sul confronto annuo (rispettivamente del -2,8% e del -6,2%). Escludendo le componenti a più spiccata volatilità, la versione "core" dell'Indice Ismea ha il pregio di cogliere la tendenza di fondo dei prezzi agricoli, scorporando la dinamica dei prodotti maggiormente esposti a fluttuazioni e più direttamente influenzati da fattori stagionali.
Il sotto-indice dei prodotti vegetali, che nel complesso ha registrato un andamento negativo su base mensile (-8,4%), ma inflativo su base annua, riflette nel dato congiunturale di maggio soprattutto il calo dei listini di frutta (-13,1%) e ortaggi (-12,2%), determinato dal rialzo delle temperature e dalla maggiore affluenza sul mercato di prodotti stagionali.
In calo su base mensile, seppure in misura più contenuta, le quotazioni di semi oleosi, vini e cereali (-2,3%, -2,9% e -5%). In relazione a questi ultimi i frumenti sono la voce che ha fatto segnare la contrazione più significativa (-7,6%), associata alla poche negoziazioni di maggio, in attesa dei nuovi raccolti.
Nel comparto degli oli di oliva l'indice dei prezzi si è mosso invece in controtendenza, registrando su aprile una crescita dell'1,7%. Più in dettaglio, l'aumento delle quotazioni del lampante (+9,8%) - sul quale hanno influito i rincari del prodotto spagnolo - ha prevalso sulla flessione dei listini dell'extra vergine e degli oli vergini (-1,5%; -3,6%).
Relativamente al comparto zootecnico, i prezzi hanno fatto segnare nel complesso un -2,3% mensile, in un contesto di debolezza sia per gli animali vivi (-3%), ad eccezione degli avicoli, che per i lattiero-caseari (-0,3%).
Su base annua, il calo di 2 punti percentuali dell'Indice generale è la sintesi della tendenza negativa dei prezzi dei prodotti della zootecnia (-9,7% rispetto al mese di maggio 2014) e dei rincari dell'aggregato vegetali (+7,2%), determinati dall'aumento delle quotazioni degli oli d'oliva (+69,4%), degli ortaggi (+13,9%) e della frutta (+9,6%). Registrano al contrario una contrazione su base annua cereali, semi oleosi e vini.
Con il dato negativo di maggio la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l'intera annata 2015 scende al più 1%, dal più 5,5% di aprile. Negativa, e pari a meno 4%, quella elaborata a partire dall'Indice core (era -2,2% ad aprile).
(Ismea 30 giugno 2015)
Tre giorni di grandi piatti con il ristorante temporaneo "Osteria Francescana" nella capitale di un Paese che vale 5.000 tonnellate di export
Reggio Emilia, luglio 2015 - Dopo le vetrine di Harrods, nelle quali è stato esposto nel marzo scorso, il Parmigiano Reggiano continua a parlare di sè a Londra, capitale di un Paese in cui è altissimo il posizionamento di quello che viene esplicitamente definito il "re dei formaggi" e che vale quasi 5.000 tonnellate in termini di esportazioni, collocandosi al quarto posto nella graduatoria mondiale dell'export di Parmigiano Reggiano.
Lo chef stellato Massimo Bottura, infatti, proprio a Londra ha aperto per tre giorni il ristorante temporaneo "Osteria Francescana" (omonimo di quello di Modena, recentemente classificato come il secondo miglior ristorante al mondo), portando nella più prestigiosa casa d'aste del mondo, Sotheby's, una degustazione di alcuni dei suoi piatti più famosi.
Bottura (che all'indomani terremoto che nel maggio 2012 devastò l'Emilia e il mantovano, aree di produzione del Parmigiano Reggiano, creò il risotto "cacio e pepe", replicato in decine di migliaia di famiglie come simbolo di solidarietà) rappresenta un vero e proprio ambasciatore del Parmigiano Reggiano nel mondo, simbolo di quella collaborazione che in modo sempre più stretto lega la Dop all'alta cucina, con il moltiplicarsi di richieste di collaborazione al Consorzio da parte dei grandi chef di tutto il mondo sia nella loro quotidiana attività che, a maggior ragione, in occasione di grandi eventi come quello londinese.
(fonte CFPR Reggio Emilia 1 luglio 2015)
Sui novanta vini selezionati tredici sono prodotti dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena. -
Modena, 3 luglio 2015
Il Lambrusco prodotto dalle cooperative modenesi si è fatto valere alla sesta edizione del concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco", promosso dalla Camera di commercio di Reggio Emilia con il patrocinio di vari enti e istituzioni. All'edizione 2015 hanno partecipato 64 aziende con 225 campioni di vini: ne sono stati selezionati novanta, tredici dei quali prodotti dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena. Le Cantine Formigine Pedemontana e S. Croce di Carpi hanno ricevuto ciascuna quattro diplomi di merito; tre diplomi sono andati alla Cantina Settecani di Castelvetro, mentre la Cantina di Carpi e Sorbara ne ha conquistati due. I vini selezionati per il concorso sono finiti nella guida Terre di Lambrusco 2015, tradotta anche in francese, inglese e tedesco.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Aumenti dei prezzi particolarmente elevati, ma non giustificati, a seguito della pubblicazione dei dati USDA
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 luglio 2015 -
A rigore di logica, dopo la pubblicazione dei dati USDA, ci si sarebbe dovuto attendere una sostanziale neutralità dei prezzi con leggeri incrementi limitati alla Soya e al Corn.
E invece, probabilmente per effetto combinato delle condizioni meteo e delle situazioni finanziarie internazionali, vi è stato un forte richiamo di capitali sui mercati delle materie prime generando consistenti rialzi.
SEMI luglio 1056,20 (+53,6) agosto 1049,40 (+55)
FARINA luglio 359,50 (+17,6) agosto 351,90 (+17,9)
OLIO luglio 33,56 (+0,51) agosto 33,65 (+0,54)
CORN luglio 414,00 (+30,6) settembre 422,00 (+30)
GRANO luglio 614,60 (+34,2) settembre 615,60 (+32,2)
Come più volte abbiamo rimarcato le sempre più frequenti incursioni speculative non consentono di registrare quali potrebbero essere le tendenze dei mercati nel breve e, tanto meno, nel medio periodo
Indicatori internazionali 01/7/2015-
l'Indice dei noli è sceso leggermente a 800, il petrolio quota a 58,80 dollari al barile e il cambio €/$ ha segnato 1,1134.
Mercato Interno -
Scambi ai minimi per un mercato interno che continua a mostrarsi immobile.
Il mercato delle Bioenergie è ancora alla ricerca di farine e spezzati di mais.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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Presso le Fiere di Parma si è svolto un workshop che ha permesso a 38 aziende del settore "food" emiliano-romagnole di confrontarsi con 15 buyer provenienti da Europa, Canada e Vietnam. Oltre 300 incontri d'affari con operatori stranieri seguiti da educational tour. -
Parma, 1 luglio 2015 -
Una vetrina per le eccellenze enogastronomiche regionali grazie a un nuovo appuntamento del programma di Deliziando, il progetto sinergico di promozione sui mercati esteri dell'Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna e di Unioncamere regionale, in collaborazione con il sistema camerale.
Nel padiglione 4 delle Fiere di Parma si è svolto un workshop che ha permesso a 38 aziende del settore "food" emiliano-romagnole di confrontarsi con 15 buyer provenienti da Europa (Danimarca, Germania, Olanda, Finlandia, Regno Unito), Canada e Vietnam. In totale si sono svolti oltre 300 incontri d'affari.
Duplice l'obiettivo dell'evento: promuovere la domanda dei prodotti emiliano-romagnoli a qualità regolamentata e favorirne l'affermazione commerciale stabile nei mercati obiettivo di "Deliziando".
Fiere di Parma ha organizzato, assieme al sistema camerale regionale, la partecipazione degli operatori esteri selezionati.
Al termine si è svolta una degustazione guidata dei prodotti e vini regionali certificati, gestita dalla Regione Emilia-Romagna in partnership e collaborazione con i Consorzi di tutela e valorizzazione e l'Enoteca Regionale.
Il ricco programma ha coinvolto aziende del settore vitivinicolo e agroindustriale, a cura di Enoteca Regionale, Promec – azienda speciale della Camera di commercio di Modena - e Fiere di Parma, nell'ambito dei propri programmi annuali di attività, nello spirito di collaborazione che è tratto comune del progetto "Deliziando".
Per il settore vino, 35 imprese hanno incontrato 28 buyer stranieri per un totale di circa 320 incontri, curati da Enoteca Regionale ER.
Nel settore agroindustria, una trentina di imprese hanno incontrato 17 buyer stranieri in un evento organizzato da Fiere di Parma insieme allo Servizio Sportello Internazionalizzazione della Regione Emilia-Romagna e Promec.
I buyer esteri hanno poi partecipato a un educational tour nelle realtà produttive del territorio per approfondire la conoscenza delle eccellenze sia enogastronomiche che turistico culturali.
(Fonte: Unioncamere Emilia Romagna)