Un appuntamento imperdibile per conoscere e degustare il Prosciutto di Parma e apprezzare le bellezze turistiche e culturali del territorio. Questa sera, alle 18.30, inaugurazione con lo chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo. Un ricco programma di degustazioni, eventi culturali, spettacoli musicali ed escursioni naturalistiche dal 5 al 20 settembre che coinvolge Parma e la sua provincia. -
Parma, 5 settembre 2015 -
Partenza con il botto per il Festival del Prosciutto di Parma 2015 che questa sera vedrà protagonista lo chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo che inaugurerà la XVIII edizione a Langhirano. La piazza si animerà con i sapori della tradizione arricchiti dallo spettacolare show cooking in Piazza Ferrari, appositamente allestita con un maxi schermo in grado di riprendere la sua maestria ai fornelli.
Il Festival coinvolgerà Parma e la sua provincia sino al 20 settembre, come ogni anno, 15 giorni interamente dedicati al Prosciutto di Parma. Una grande festa fatta di buon cibo, musica e cultura per celebrare e degustare il Re dei Prosciutti nelle sue mille sfaccettature e per apprezzare le bellezze naturalistiche e culturali del territorio in cui nasce e a cui è strettamente legato. Un evento che unisce Parma e tutti i comuni della provincia con un programma variegato di iniziative che spazierà dalle degustazioni agli eventi culturali, dagli spettacoli musicali alle escursioni naturalistiche e molto altro!
Finestre Aperte, che da sempre riscuote un enorme successo, resta l'appuntamento principe della manifestazione: tutti gli appassionati potranno visitare i prosciuttifici aperti per l'occasione e assistere al ciclo di lavorazione del Prosciutto di Parma, con il gradito servizio navette gratuito che accompagnerà i visitatori nella zona di produzione.
Quest'anno ampio spazio sarà riservato ai produttori del Prosciutto di Parma. Nel primo fine settimana a Langhirano nascerà la Cittadella del Prosciutto di Parma: tutta Via del Popolo si popolerà di decine e decine di gazebo dove le aziende potranno raccontare e promuovere il proprio prodotto. Un'area più grande sarà invece dedicata a incontri tra produttori e visitatori, degustazioni guidate, verticali, abbinamenti con altri prodotti di eccellenza e altri eventi.
Ma non finisce qui. Il Festival del Prosciutto di Parma quest'anno ospiterà anche alcuni "colleghi": sempre questo fine settimana Langhirano accoglierà infatti altri Prosciutti DOP italiani e esteri protagonisti di alcune iniziative e dimostrazioni legate alla promozione e alla degustazione.
Quest'anno inoltre il Festival si arricchisce del progetto I Ham Parma ideato dal Consorzio del Prosciutto di Parma che coinvolgerà i locali e ristoranti di Parma e provincia proprio nei giorni della manifestazione che proporranno il Prosciutto di Parma in versioni inedite. Tutte le ricette saranno protagoniste di un gustoso concorso disponibile sul sito www.ihamparma.com che coinvolgerà direttamente i consumatori.
Anche il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma vi aspetta nell'antico Foro Boario di Langhirano. Dopo la visita sarà possibile degustare diverse stagionature del Prosciutto di Parma.
Come di consueto, ci sarà anche il Bistrò del Prosciutto di Parma realizzato con il patrocinio e la co-organizzazione del Comune di Parma, sotto i Portici del Grano, a Parma. Qui tutti i giorni sarà possibile degustare il Prosciutto di Parma godendo delle bellezze del centro da una posizione privilegiata e suggestiva. Tante le iniziative in programma dal 5 al 13 settembre che vedranno il Prosciutto di Parma assoluto protagonista.
Anche l'associazione Cheftochef emiliaromagnacuochi domenica 6 settembre farà tappa al Festival del Prosciutto di Parma nell'ambito del progetto "L'Emilia-Romagna in viaggio verso Expo", un viaggio appunto che attraversa l'Emilia-Romagna fino alla città di Milano per le sue vie di terra e acqua, dedicato ai prodotti agroalimentari di qualità, all'educazione alimentare, all'informazione, alla conoscenza della biodiversità e della qualità sostenibile e all'innovazione. Domenica 6 settembre Parma ospiterà in Piazza Garibaldi i cuochi dell'Associazione impegnati nel progetto che racconteranno attraverso uno show cooking e le loro ricette i prodotti di eccellenza, i territori e la tradizione dell'Emilia Romagna.
Per gli estimatori del buon vino, sarà allestita nelle suggestive cantine della Rocca di Sala Baganza la Cantina dei Musei del Cibo, un percorso espositivo e sensoriale inserito nel più ampio circuito dei Musei del Cibo ( www.museidelcibo.it ) interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura.
Il Festival è poi anche tanta musica, iniziative a contatto con la natura, arte e cultura.
Tra gli eventi musicali sabato 12 settembre si esibiranno a Langhirano i The Kolors, la band vincitrice del programma Amici. Ma molti altri artisti popoleranno le serate del Festival del Prosciutto di Parma.
Per gli amanti dell'arte, sarà possibile visitare la Fondazione Magnani Rocca che ospita la prestigiosa collezione di Luigi Magnani; la Pieve romanica di San Biagio a Talignano, la Pieve di Collecchio, di San Pietro e la Pieve Romanica di Moragnano sulla Via Francigena; il meraviglioso circuito di musei di Neviano e la Rocca S. Vitale di Sala Baganza.
E poi i Castelli: il Castello Pallavicino di Varano de' Melegari, esempio dell'architettura militare quattrocentesca; il Castello di Torrechiara e il Castello di Montechiarugolo.
Continua la collaborazione con il Salone del Camper, che si svolgerà per alcuni giorni in concomitanza con il Festival, dove sarà allestito lo stand Info Festival Point che fornirà informazioni sul programma delle iniziative dei Comuni, Finestre Aperte e il servizio navette. Anche quest'anno è garantita, grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna, la presenza della stampa internazionale impegnata in un tour formativo alla scoperta del Prosciutto di Parma, della sua storia e del suo sapore dolce e gustoso. I giornalisti visiteranno inoltre Expo Milano 2015 e in particolare il padiglione CibusèItalia dove è presente, tra gli altri, un ampio spazio dedicato al Prosciutto di Parma.
Il programma di venerdì 4 settembre - tutto il programma del Festival -
Ore 18.30 Inaugurazione della XVIII edizione del Festival del Prosciutto di Parma con l'intervento delle Autorità e la partecipazione straordinaria dello Chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo che, a seguire, proporrà uno Show Cooking con protagonista il Prosciutto di Parma (piazza Ferrari)
Ore 19.30 Apertura delle Prosciutterie
In piazza Garibaldi a cura dell'associazione Compagnia del Festival – nella piazzetta retrostante il municipio a cura dell'ASDB Langhiranese – in via Tanara Prosciutteria a cura dell'associazione SOS Unità Cinofile di Soccorso. In omaggio ai presenti una fetta di prosciutto tagliato a mano presso la Prosciutteria in p.za Garibaldi. A seguire "incursioni musicali" della Banda Castrignano con le Majorettes Le Orchidee nelle piazze e per le vie del centro
Dalle 19.30 Apericrudo
Aperitivi e cocktails bar con DJ Set aspettando l'apertura delle cucine. A cura dell'ASDB Langhiranese (piazzetta retrostante il municipio)
Ore 19.45 Inaugurazione Mostra di uniformi storiche e cimeli della polizia italiana – Sala Donati di fianco a Municipio a cura della rassegna "I Sapori del Giallo"
Ore 20: "I Sapori del Giallo" Rassegna di letteratura poliziesca e gastronomia. Inaugurazione XI edizione (piazzetta Caduti del Galilea)
Ore 21 "Notte bianca del Prosciutto" Musica, spettacoli e intrattenimento per le vie del centro
Ore 21 Presentazione della prima squadra dell'ASDB Langhiranese (piazzetta retrostante il municipio)
Ore 22.30 Musica live con i "Cinzano Five" Funky band A cura dell'ASDB Langhiranese (piazzetta retrostante il municipio)
Mostra "Prosciutto a fumetti" a cura della Pro Loco di Langhirano, 50 tavole realizzate da fumettisti di fama nazionale sul tema del prosciutto. (Via Mazzini)
Dopo la "tempesta perfetta" che ha segnato i mercati internazionali trascinando nell'occhio dell'uragano anche le commodieties alcuni segnali darebbero indicazioni di una nuova flessione dei prezzi delle materie prime.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 settembre 2015 -
Non si è ancora completamente schiarito il cielo sopra i mercati delle materie prime.
Nuove ombre potrebbero palesarsi se, come sembra che possa accadere, la Cina deciderà di alleggerire i propri stock di cereali e derivati proponendoli a prezzi agevolati. Questa operazione, se confermata, potrebbe comportare una riduzione dell'export e perciò indurre gli operatori a abbassare i prezzi. Altra incognita, anch'essa condizionante i mercati internazionali verso quote di prezzo inferiori, viene dal sud america, in particolare dal Brasile, che sembrerebbe in procinto di svalutare la propria valuta domestica.
Quindi, dopo Russia e Cina anche il grande Brasile sta attivando la leva della svalutazione per favorire l'export nel'aspettativa di migliorare le performance di una economia non più brillante che lo vede in buona compagnia con buona parte dei Paesi BRICS (Acronimo che identifica l'associazione che rappresenta i 5 più importanti Paesi Emergenti: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica). Segnali più che evidenti di una potenziale flessione diffusa dei prezzi delle commodities, seppure non sia così scontato in considerazione del livello attuale di compressione del mercato.
Indicatori internazionali 2 settembre 2015
l'Indice dei noli è intanto risalito si fa per dire a 911 punti, il petrolio quota circa 44,50 dollari al barile e il cambio ruota attorno a 1,1265.
L'incertezza rimane perciò elevata in attesa delle mosse delle tre banche centrali di Cina, Usa, e Unione Europea.
Intanto i vari dati di produzioni e stime, che arrivano a scaglioni, confermano, come anticipato nelle scorse settimane, che nonostante le avverse condizioni climatiche non vi è carenza di merce e i consumi mondiali, pur non risalendo, tengono le posizioni. Sul nostro continente invece qualche preoccupazione sanitaria esiste in campo sanitario.
Il mercato dei consumi e delle speculazioni si sta comunque muovendo poco per i troppi timori, ma anche perché sussistono posizioni con forti perdite quindi si stanno trattando storni e spostamenti di quote.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Sabato inaugurazione del Bistrò del Prosciutto di Parma: un ricco calendario di appuntamenti fra cultura, degustazioni, laboratori, sport, racconti e musica. -
Parma, 2 settembre 2015 -
Sabato 5 settembre spazio al ai sapori tipici con il Crudo dolce di Parma. In Piazza Garibaldi arriva il Bistrò del Prosciutto di Parma che per il terzo anno sarà inaugurato sotto i Portici del Grano, grazie al patrocinio e alla co-organizzazione del Comune di Parma, alla collaborazione di numerosi soggetti istituzionali, associazioni e professionisti.
Un'ottima occasione di promozione del territorio in occasione del Festival del Prosciutto. Nella suggestiva cornice dei Portici del Grano spazio alle degustazioni e non solo. In un'area dedicata agli eventi si alterneranno docenti universitari, musicisti, story teller, sommelier, chef stellati e formatori per un ricco programma di dimostrazioni, laboratori e spettacoli.
Il progetto, curato da Maria Eugenia Bertaccini, ha infatti un palinsesto di iniziative molto articolato che ha visto il coinvolgimento diretto del Consorzio del Prosciutto di Parma, l'Università di Parma, il Consorzio per la tutela dei Vini dei Colli di Parma, gli chef stellati Marco Dallabona del ristorante Stella D'Oro e Alberto Rossetti del ristorante Al Tramezzo, gli chef di Arte e Gusto, l'Associazione Italiana Sommelier, l'Associazione Verdissime.com e molti food blogger coinvolti dalla testata online InformaCibo.
Tra le iniziative più gustose torna sabato 5 il Panino da Re con la food blogger delle Blogalline Cecilia Concari, in collaborazione con InfomaCibo; e lo show cooking Mangiare all'Italiana con ...il Prosciutto di Parma a cura di Arte & Gusto.
Domenica 6 sarà la volta dei cuochi dell'associazione Cheftochef emiliaromagnacuochi, nell'ambito del progetto L'Emilia-Romagna in viaggio verso Expo, che racconteranno attraverso le loro ricette i prodotti di eccellenza, i territori e la tradizione dell'Emilia Romagna; venerdì 11 si terrà invece il laboratorio Prosciutto di Parma incontra le Birre Artigianali di Parma dei Birrifici Artigianali parmigiani.
Sabato 12 l'evento Il Piatto Parma verso l'Unesco vedrà i due chef stellati Alberto Rossetti e Marco DallaBona illustrare le ricette create con i prodotti del territorio e i rappresentanti delle istituzioni locali raccontare tutte le tappe che hanno permesso di candidare Parma come "città creativa Unesco per la gastronomia". Per la prima volta il calendario delle attività presenta una manifestazione sportiva, la pedalata cicloturistica I Bike Parma, organizzata da Fiab Parma Bicinsieme, che partirà il 6 settembre da Piazza Garibaldi alla volta di Langhirano per visitare i luoghi di produzione del Prosciutto di Parma. Tante sorprese per i primi 100 prenotati Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e per il gruppo di amici più numeroso.
Tante altre le iniziative dai laboratori per bambini cui parteciperanno studenti delle scuole elementari e materne, allo show cooking con ricette storiche, ricette per le intolleranze e ricette veloci per le vacanze. Tutti i laboratori e le degustazioni sono gratuiti fino a esaurimento posti: per prenotarsi a ciascun evento è disponibile il "Libro delle Prenotazioni" presso il Bistrò.
Poco più di un euro la perdita registrata dal latte spot. Invariati i listini delle due principali DOP mentre è risalito il valore della crema e della panna a uso alimentare. S'arresta la corsa al ribasso del burro.
di Virgilio 2 settembre 2015
LATTE SPOT Battuta d'arresto per il latte spot. La fase ascendente che aveva caratterizzato il mese di luglio dopo la stabilità di agosto ha ceduto poco più di un euro in apertura della trentaseiesima settimana. Nello specifico il latte crudo spot nazionale è stato registrato a verona tra 36,09 e 37,12€/100 litri (-2,74%). Simile sorte per il latte intero pastorizzato estero che ha ceduto il 2,92% collocandosi tra 34,02 e 45,54 €/100 litri di latte.
BURRO E PANNA Dopo il crollo della scorsa settimana si arresta la discesa del burro. Si è adeguato al crollo anche lo zangolato quotato a Parma che, nella seduta del 28 agosto scorso, lascia 5 centesimi sul campo fissando il prezzo a 1,15€/kg mentre Reggio Emilia ha confermato il valore dell'ottava precedente (1,15€/kg). In recupero è invece la crema a uso alimentare quotata a Milano (1,46€/kg + 4 centesimi) e pari incremento è stato rilevato a Verona per la panna a uso alimentare (1,39-1,44€/kg)
Borsa di Milano 31 agosto:
BURRO CEE: 2,55€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,75€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,75€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,55€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,46€/Kg.
Borsa Verona 31 agosto:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,39-1,44 €/Kg.
Borsa di Parma 28 agosto:
BURRO ZANGOLATO: 1,15€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 01 settembre
BURRO ZANGOLATO: 1,15 - 1,15€/kg.
GRANA PADANO
Nessuna variazione per il Grana Padano. Confermate quindi le quotazioni sia per il 9 mesi sia per il 15 mesi di stagionatura. Tra 6,30 e 6,40 €/kg la quotazione del 9 mesi e tra 7,05 e 7,70 il 15 mesi d'invecchiamento.
PARMIGIANO REGGIANO
Anche per il Parmigiano Reggiano non si sono rilevate variazioni.
In particolare i listini sono confermati tra 7,40 e 7,75 €/kg. relativamente al 12 mesi di stagionatura e tra 8,45 e 8,80€/kg per il 24 mesi.
(In allegato i grafici aggiornati - CLAL)
Il sereno dopo la tempesta perfetta. Dovrebbe, il condizionale è d'obbligo in queste circostanze, essere terminata la fase acuta del terremoto finanziario che ha coinvolto le commodieties a seguito della bolla esplosa a partire dalla Borsa cinese che a sua volta ha trascinato le altre borse asiatiche e via verso occidente in una sequenza come se fosse un domino.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 31 agosto 2015 -
La tempesta perfetta sta perdendo la sua forza. I mercati delle commodities, dopo aver raggiunto i valori minimi, cominciano a stabilizzarsi, mentre l'incertezza è ancora connessa alla volatilità dei cambi. La scorsa settimana, il rapporto di cambio €/$ ha registrato oscillazioni tra 1,10 e 1,15, quindi a 1,12 e il petrolio dopo avere sfiorato il fondo di 36 dollari al barile si era ripreso sino a 43$.
Indicatori internazionali (28/8/2015)
l'Indice dei noli è intanto sceso a 905 punti, il petrolio quota circa 43,07 dollari al barile, il cambio gira a 1,1260.
Ora potrebbe ricominciare una fase di normalità, l'incertezza è ancora alta in attesa delle mosse delle tre banche centrali di Cina, Usa, Europa che giocheranno le loro mosse sullo scacchiere finanziario internazionale.
L'IGC (International Grain Council) ha pubblicato le ultime stime mensili:
- ancora un aggiustamento al rialzo delle produzioni mondiali del grano: 720 milioni di tonnellate contro 710 del luglio. Aumenti della Russia che passa da 55 a 59 milioni di tonnellate, dalla Ucraina da 22 a 25 milioni di tonnellate e dalla EU da 140 a 144 milioni di tonnellate.
- La produzione del corn è stata stimata in 968 milioni di tonnellate contro 966. Gli USA sono a 340 milioni di tonnellate contro 332. La EU passa a 60 contro 67. L'Ucraina a 24 da 25 sul totale del mondo la differenza in più è della Cina.
- La produzione della soia è stimata in 318 milioni di tonnellate contro 316. La produzione USA è stimata in 105,5 contro 103,7. Quindi come sempre detto nonostante le avverse condizioni climatiche diffuse di merce non ne manca, i consumi mondiali non salgono ma tengono, registreremo invece problemi qualitativi sanitari diffusi specie in EU.
Sul mercato interno, i listini delle varie Borse Merci e sale di contrattazione hanno riaperto, anziché con il "botto" sui cereali, con segni negativi diffusi su tutti i comparti fatta eccezione di alcuni prodotti in fase congiunturale.
I primi dati sulle rese del raccolto Maidicolo sono molto difformi ma comunque segnano, al momento, dei cali di resa e dei problemi a macchia di leopardo relativamente alla presenza di Aflatossina B1.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano
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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 35 30 agosto 2015 - (in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO
1.1 editoriale Ma quale ripresa, ci siam mangiati sin e collane della nonna
3.1 cereali Il crollo delle borse trascina le commodities.
4.1 Lattiero caseario Crollo del Burro, tengono Grana e Parmigiano.
5.1 mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015-2016
6.1 Bufale e social Ancora discredito sulla pasta Barilla
7.1 quote latte Quote latte, Agea ha provveduto alla quantificazione delle restituzioni per l'ultima campagna
8.1 emilia romagna Miele, 467 mila euro per gli apicoltori dell'Emilia-Romagna
8.2 immigrazione Expo: dai campi profughi ai campi coltivati, Cia: un progetto di cooperazione mondiale
8.3 quote latte Quote latte: nuove disposizioni di Agea sulle fideiussioni
9.1 pomodoro Pomodoro 2015, nel segno della qualità
9.2 ambiente Emilia Romagna. In arrivo 9 milioni per rimuovere l'amianto nelle imprese
10.1 dissesto idrogeologico Dalla Regione 100 milioni per il dissesto idrogeologico
11.1 promozioni "vino" e partners
Quote latte: stabilite restituzioni per 96,89 milioni di euro per oltre 10 mila aziende. 115.000 tonnellate di esubero nazionale. Sono 1.266 le aziende in più ammesse a compensazione. I criteri della restituzione.
Roma, agosto 2015 - Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che Agea ha provveduto alla quantificazione delle restituzioni dovute agli allevatori a seguito della definizione del prelievo nazionale da corrispondere all'Unione Europea per il superamento delle quote latte per l'ultima campagna. In base ai calcoli secondo i parametri della normativa europea la produzione di latte è stata pari a 11.000.841,389 tonnellate, sulla base della quale è stato calcolato l'esubero nazionale.
"Grazie all'intervento stabilito a luglio con il decreto agricoltura - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - abbiamo restituito oltre 19 milioni di euro a 1266 allevatori, che in base ai vecchi parametri di compensazione della Legge Zaia del 2009 sarebbero stati esclusi. In complesso sono state oltre 10 mila le aziende che beneficiano delle compensazioni per un importo totale di quasi 97 milioni di euro. Il resto dei prelievi che non è stato possibile compensare, sempre in base ai criteri definiti dalla Legge Zaia, andrà a finanziare ulteriori interventi per il settore lattiero, in questa fase delicata del dopo quote. Continuiamo a lavorare per la tutela del reddito dei nostri allevatori, anche in vista del Consiglio Ue straordinario del 7 settembre dove chiederemo all'Europa nuove misure a sostegno del settore".
ESUBERO NAZIONALE 2014/2015: 115 MILA TONNELLATE
All'esubero nazionale pari a 115.206,57 tonnellate hanno contribuito individualmente 10.879 aziende che hanno prodotto oltre la propria quota per un quantitativo pari a 721.213,48 tonnellate, mentre 19.649 aziende sono risultate senza esubero, con una quota non commercializzata di 286.265,97 tonnellate. La parte degli esuberi individuali che supera l'esubero nazionale confermato è stata dunque pari a 606.006,91 tonnellate.
RESTITUZIONE PER 96,89 MILIONI DI EURO A 10.126 AZIENDE
Le operazioni di restituzione hanno complessivamente interessato 10.126 aziende per un prelievo corrispondente ad un esubero pari a 348.553,949 tonnellate, per un importo pari a 96,89 milioni di euro.
I CRITERI DELLA RESTITUZIONE IN BASE AL NUOVO DECRETO AGRICOLTURA: 1266 AZIENDE IN PIÙ AMMESSE A COMPENSAZIONE
Questo è il quantitativo massimo per il quale è possibile non confermare il pagamento del prelievo e che è stato distribuito secondo le priorità previste dal nuovo "decreto agricoltura" a beneficio, cioè, delle aziende in regola con il versamento del prelievo mensile che:
1. sono titolari di quota e sono ubicate in zona montana, per l'intero esubero realizzato. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 3.410 con un esubero pari a 93.964,379 tonnellate.
2. sono titolari di quota e sono ubicate in zone svantaggiate per l'intero esubero realizzato. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 622, con un esubero pari a 14.022,989 tonnellate.
3. hanno subito, da parte della autorità sanitaria competente, il blocco della movimentazione dei capi per almeno 90 giorni nell'arco della campagna. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 46, con un esubero pari a 311,918 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 20% della quota disponibile, è pari a 246,326 tonnellate.
4. non hanno superato il livello produttivo 2007/2008. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 906 con un esubero complessivo pari a 42.456,674 tonnellate.
5. non hanno superato di oltre il 6% il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 3.878 con un esubero complessivo pari a 129.147,703 tonnellate.
6. hanno superato di oltre il 6 per cento e fino al 12 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 651, con un esubero pari a 54.101,065 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 37.709,473 tonnellate.
7. hanno superato di oltre il 12 per cento e fino al 30 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 416, con un esubero pari a 71.054,864 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 23.127,088 tonnellate.
8. hanno superato di oltre il 30 per cento e fino al 50 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 99, con un esubero pari a 30.371,930 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 5.002,889 tonnellate.
9. hanno superato di oltre il 50 per cento il proprio quantitativo disponibile. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 100, con un esubero pari a 44.810,529 tonnellate; la restituzione, effettuata nei limiti del 6% della quota disponibile, è pari a 2.876,428 tonnellate.
I CASI DI ESCLUSIONE
Inoltre, per effetto della legge 33/2009 non si procede neanche ad annullare la richiesta di prelievo nei confronti dei produttori non in regola con i versamenti mensili. A seguito dei calcoli eseguiti restano confermate 372.659,535 tonnellate di esubero, realizzate da 2.040 aziende che:
1. non sono risultate in regola con il versamento mensile del prelievo. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 678, per un esubero pari a 229.614,885 tonnellate;
2. pur essendo in regola con i versamenti mensili, hanno superato sia il livello produttivo della campagna 2007/2008 che il 106% della quota disponibile (ed hanno pertanto avuto diritto alla restituzione entro il 6% della quota disponibile). Le aziende in questa situazione sono risultate essere 1.266 per un esubero pari a 200.338,388 tonnellate, di cui viene confermato il prelievo corrispondente a 131.622,51 tonnellate;
3. non hanno subìto l'imputazione del prelievo mensile a causa di una omissione nelle dichiarazioni mensili di consegna (accertata dalle Regioni) o per effetto del trasferimento di quota non disponibile in quanto già utilizzata attraverso consegne di latte già dichiarate. Le aziende in questa situazione sono risultate essere 96, per un esubero pari 11.422,14 tonnellate.
LA RIPARTIZIONE DEL PRELIEVO CONFERMATO
L'importo complessivo del prelievo confermato, che ammonta a 103,71 milioni di euro, risulta così ripartito:
- 30,53 milioni di euro sono pagati alla UE per il superamento della quota nazionale;
- 1,53 milioni di euro sono accantonati ai sensi della legge 119/03;
- 71,65 milioni di euro una volta effettivamente incassati saranno destinati al fondo per gli interventi nel settore lattiero-caseario istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, ai sensi della legge 33/2009.
Domande entro il 13 novembre 2015. Caselli: le api presidio fondamentale della biodiversità
Bologna - Oltre 467 mila euro dalla Regione per sostenere l'apicoltura emiliano-romagnola. E' la terza ed ultima annualità del Programma 2014-2016, cofinanziato dalla UE nell'ambito dell' Organizzazione comune di mercato e dallo Stato italiano, che assegna complessivamente all'Emilia-Romagna circa 1 milione 400 mila euro per migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e degli altri prodotti dell'apicoltura.
Il bando scade il 13 novembre 2015 e le domande vanno presentate attraverso la piattaforma informatica di Agrea.
"Sono risorse che servono a qualificare un settore importante da un punto di vista economico, ma anche ambientale – spiega l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli - le api sono un importante presidio della biodiversità, insetti fondamentali per l'impollinazione e oggi sappiamo che la loro presenza è minacciata". Verranno finanziati l'acquisto di arnie anti varroa (un acaro che provoca la distruzione delle famiglie di api) e di arnie ed attrezzature per la razionalizzazione della transumanza (lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire le fioriture). Risorse anche per l'assistenza tecnica e l' aggiornamento degli operatori, l'acquisto di sciami per il ripopolamento del patrimonio apistico, le analisi del miele, la ricerca. Potranno presentare domanda: gli apicoltori, singoli o associati, comprese le Associazioni dei produttori, l'Osservatorio Nazionale Miele ed il CREA-API, Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura.
I contributi andranno dal 20 al 100% in relazione alla tipologia di intervento, così come stabilisce il Programma regionale ed il bando di attuazione.
Il bando (determina n. 1154 del 3 agosto 2015) è pubblicato sul BUR n. 214 (parte seconda) del 13 agosto 2015.
(Fonte regione emilia romagna 17 agosto 2015)
Mais e Soia: agosto 2015. La produzione di Mais è in contrazione dello -0,2% rispetto alle previsioni di luglio mentre segna un +0,4% la produzione di Soia sulla base delle maggiori produzioni statunitensi e dell'Ucraina.
MAIS: Dati previsionali per 2015-16
La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 985.61 Mio t, -0.2% rispetto alle previsioni di Luglio, con riduzioni in Cina (-4 Mio t) e UE (-3.5 Mio t) parzialmente bilanciate da incrementi negli Stati Uniti (+4 Mio t) e Brasile (+2 Mio t).
La produzione statunitense è stimata a 347.64 Mio t, con una resa dei terreni di 168.8 bushels/acro (+2 bushels rispetto alle stime precedenti). Si prevede un aumento dell'impiego di Mais nella produzione di etanolo.
Le scorte del "vecchio raccolto" 2014-15 sono previste al ribasso con un maggior utilizzo del Mais nei dolcificanti.
Si prevede una riduzione del Mais ad uso zootecnico in Cina, Unione Europea e Ucraina. Infatti, mentre in Cina è previsto un maggior utilizzo di sorgo, in UE e Ucraina è atteso un maggior utilizzo di frumento nell'alimentazione animale.
L'export è previsto in crescita per Ucraina, Brasile e Russia, parzialmente bilanciato da riduzioni per UE, USA e Serbia. L'import Europeo è stimato in aumento.
SOJA: Dati previsionali per 2015-16
La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è attesa a 320.05 Mio t, +0.4% rispetto alle previsioni di Luglio, riflettendo maggiori raccolti previsti negli Stati Uniti e in Ucraina.
Negli USA la produzione prevista è di 106.59 Mio t, grazie ad un incremento della resa dei terreni, che bilancia la riduzione delle aree coltivate. La resa è attesa a 46.9 bushels/acro (+0.9 bushels rispetto al mese scorso, -0.9 bushels rispetto alla resa record della stagione in 2014-15).
Si prevede un aumento della trasformazione in farina e olio (crush) in Cina, UE e USA, determinando una diminuzione degli stock finali globali (-4.9 Mio t), che si mantengono comunque a livelli record (86.88 Mio t).
Le esportazioni di Soia sono attese in rallentamento per gli USA, e in aumento per il Brasile e l'Argentina. Le importazioni della Cina, che importa un quarto della produzione mondiale di Soia, sono previste in aumento a 79 Mio t.
Pomodoro da industria, una campagna nel segno della qualità e del rispetto delle programmazioni. L'assessore Caselli: dal Psr risorse per favorire l'aggregazione e i progetti di filiera.
Bologna 25 agosto 2015 - È una campagna nel segno della qualità del prodotto e di rese produttive nella norma, seppur disomogenee da provincia a provincia, quella del pomodoro 2015. È questa la fotografia scattata in occasione della visita dell'assessore regionale all'Agricoltura, Simona Caselli, allo stabilimento di trasformazione Conserve Italia di Pomposa (Ferrara), uno degli impianti più grandi e moderni d'Europa in grado di lavorare oltre 4.500 tonnellate al giorno di "oro rosso" per produrre passate, polpe ed altri derivati.
All'incontro erano presenti il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini, accompagnato dal direttore generale Angel Sanchez, oltre ai presidenti dell'Organizzazione interprofessionale pomodoro da industria Nord Italia, Pier Luigi Ferrari, e dell'Op Apo Conerpo, Davide Vernocchi.
"Pur in presenza di un'annata caratterizzata da forti anomalie climatiche, con piogge abbondanti nei primi cinque mesi dell'anno ed intense e prolungate ondate di calore da luglio in avanti - ha detto l'assessore Caselli - i risultati di questa prima parte della stagione evidenziano l'importanza di una filiera coesa e ben organizzata, che fa leva sull'efficacia della programmazione produttiva e sulla trasparenza e il rispetto delle regole contrattuali. Proprio per questo è fondamentale che anche il Ministero riconosca il ruolo e l'attività delle Oi già costituite come quella del pomodoro del Nord Italia".
Secondo le prime stime nell'Italia settentrionale saranno prodotte quest'anno intorno ai 2,6 milioni di tonnellate di pomodoro da industria, sostanzialmente in linea con l'obiettivo di produzione 2015 fissato tra i 2,45 e i 2,65 milioni di tonnellate, su una superficie complessiva di quasi 39.000 ettari in tutto il Nord Italia, di cui poco meno del 70% in Emilia-Romagna (+6,5% sul 2014).
All'incontro l'assessore Caselli ha annunciato importanti novità riguardo la politica di sostegno al settore. "Il nuovo Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 - ha sottolineato - sarà certamente un canale privilegiato da cui attingere risorse per gli investimenti per l'innovazione e l'ammodernamento tecnologico delle aziende agricole e delle strutture di lavorazione, stoccaggio e commercializzazione. I bandi saranno attivati dal prossimo autunno, con l'obiettivo di favorire le aggregazioni e i progetti di filiera". L'assessore ha ribadito inoltre l'importanza del modello cooperativo per lo sviluppo del sistema agroalimentare, che trova in Conserve Italia un esempio di eccellenza.
"Sono tante le sfide che attendono il nostro settore, ma è fondamentale affrontarle come filiera unita per essere competitivi su scala globale – ha commentato il presidente dell'Oi Pier Luigi Ferrari -. L'esperienza della nostra organizzazione si contraddistingue per essere un buon modello nazionale che ci auguriamo possa essere d'esempio per altri territori sotto il profilo della programmazione e della governance di filiera, dell'attenzione alle tematiche ambientali e della ricerca e sviluppo".
Il quadro produttivo provincia per provincia
La provincia con la maggiore estensione colturale in regione è Piacenza, con più di 9.800 ettari, seguita proprio da Ferrara, al secondo posto con oltre 6.850 ettari. La provincia estense, che peraltro vanta la maggior estensione di superfici bio, pari a circa 980 ettari, è quella che quest'anno sta risentendo di più dell'avverso andamento meteo. Il risultato sono rese produttive al di sotto della media anche di un 15-20%, mentre la situazione si presenta discreta nella zona di Parma e Piacenza. Buone performance produttive nel Modenese, mentre anche il Ravennate è in sofferenza.