Il 15 giugno la Banca accoglierà i clienti nelle sue filiali in Emilia Romagna per una giornata dedicata al digitale. L'evento porterà, nell'arco della giornata, oltre un milione di clienti in circa 800 agenzie della banca su tutto il territorio nazionale.
Bologna, 13 giugno 2016
Pagare le bollette da una "App", prelevare senza bancomat o effettuare un acquisto senza digitare il trenino di cifre impresse sulla carta di credito. Persino richiedere un prestito utilizzando il cellulare. Si può fare. Come, lo spiega UniCredit. La banca diventa sempre più digitale, per competere in un mercato complesso e vincere la sfida della redditività. Oggi l'utilizzo di tecnologie avanzate e soluzioni innovative a disposizione di un numero sempre maggiore di persone sta trasformando il modello di business della banca commerciale, favorendo l'integrazione tra canali fisici e digitali per offrire ai clienti servizi su misura e un'esperienza semplice ed efficiente, aumentando le possibilità di contatto e di relazione. Per questo il prossimo 15 giugno si terrà il Digital Today, evento che porterà, nell'arco della giornata, oltre un milione di clienti in circa 800 agenzie della banca su tutto il territorio nazionale. In Emilia Romagna, dove UniCredit è presente con oltre 400 filiali, saranno coinvolte 90 agenzie capofila e sarà attivo un team composto da un centinaio di dipendenti con il ruolo di digital ambassadors, impegnati a presentare ai clienti le innovazioni proposte dall'istituto di credito in termini di servizi e prodotti.
In questo quadro si inserisce la nuova strategia di trasformazione digitale di UniCredit, che ha l'obiettivo non di sostituirsi alla relazione personale con i clienti, ma di rafforzarla offrendo loro la possibilità di personalizzare le interazioni con la banca anche su nuovi canali di contatto come chat, video consulenza, firma remota.
"Oggi UniCredit in Emilia Romagna conta oltre 300mila clienti su internet banking e circa 116mila su mobile – ha dichiarato Stefano Giorgini, Regional Manager Centro Nord UniCredit – La sfida si concretizza non soltanto sull'implementazione del profilo tecnologico della banca digitale, ma soprattutto sul mantenere un forte rapporto con i clienti, in un'epoca di grandi innovazioni e di profondi cambiamenti dei modelli di vita. Le nuove tecnologie e i nuovi bisogni delle persone, che chiedono semplicità e velocità, rendono prioritario ricercare modelli di servizio al passo coi tempi, in grado di aumentare l'efficienza, favorire la riduzione della burocrazia e accrescere il tempo a contatto con la clientela".
UniCredit in Emilia Romagna ha registrato nei primi sei mesi del 2016 tassi di accesso ai canali alternativi rispetto allo sportello tradizionale decisamente elevati: attraverso ATM, chioschi e internet banking, infatti, sono stati effettuati oltre il 90% dei prelievi e il 58% dei versamenti di assegni e contanti su conto corrente. Se a ciò si aggiungono i dati dello stesso periodo relativi alle operazioni di pagamento delle imposte (79%), degli effetti (89%) e delle disposizioni di bonifico (89%) realizzate tramite canali evoluti si può avere un quadro completo della tendenza in atto.
Nel corso del Digital Today del prossimo 15 giugno saranno illustrati prodotti e servizi innovativi già a disposizione della clientela:
La App Mobile Banking, grazie alla quale è possibile gestire l'operatività sul conto, pagare bollette, prelevare in maniera smart con il QRCode e avere accesso al credito, con la possibilità di rateizzare gli acquisti con carta di credito e tenere sotto controllo le spese grazie al Bilancio Familiare. Dal 7 giugno sarà possibile, per importi preautorizzati, richiedere e ottenere in pochi passi prestiti personali via mobile.
Monhey, la nuova App di mobile payments che consentirà, con il semplice fingerprint, di pagare online senza digitare le 16 cifre della carta di credito e nei negozi avvicinando lo smartphone al POS. Sarà inoltre possibile inviare in tempo reale piccole somme di denaro ai contatti della propria rubrica del telefono.
Subito Banca Store Online, il marketplace su internet di UniCredit, che con oltre 50 brand e 5mila prodotti offre la possibilità di acquisto con finanziamento in real time.
My Business Manager, strumento di analisi del business per le PMI, per avere sempre sotto controllo l'andamento della propria attività e gestire l'anticipo fatture.
My Business View, strumento di analisi per esercenti dotati di POS, per conoscere in forma aggregata e anonima, grazie all'utilizzo dei big data, il comportamento dei propri clienti, le modalità di spesa media e l'andamento dei concorrenti sul territorio.
(fonte: ufficio stampa Unicredit)
Il ruolo delle Università e delle Fondazioni universitarie nella promozione e nel trasferimento della ricerca a sostegno della innovazione e dell'economia della conoscenza al centro di un convegno nazionale, promosso dalla Fondazione Marco Biagi e dalla Conferenza Nazionale delle Fondazioni universitarie (CNFU), in collaborazione con le Università di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Ferrara e Parma. Appuntamento con "Atenei e fondazioni universitarie al servizio dell'innovazione e dell'economia della conoscenza: sinergia per il futuro del Paese. Emilia Romagna una realtà strategica" martedì 14 giugno a Modena. Presente anche il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ed esponenti del mondo dell'economia.
Modena, 13 giugno 2016
Importante convegno nazionale a Modena per parlare della cosiddetta "terza missione" delle università e comprendere come le stesse università, possono impiegare la conoscenza ed i prodotti della loro ricerca per contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della società.
Se ne parlerà martedì 14 giugno 2016 in occasione di un appuntamento dal titolo "Atenei e fondazioni universitarie al servizio dell'innovazione e dell'economia della conoscenza: sinergia per il futuro del paese. Emilia Romagna una realtà strategica", promosso dalla Fondazione Marco Biagi e dalla Conferenza Nazionale Fondazioni Universitarie (CNFU), insieme ai quattro Atenei dell'Emilia Romagna, l'Università degli Studi di Bologna, di Ferrara, di Modena e Reggio Emilia e di Parma, con il sostegno di UniCredit.
L'iniziativa affronterà il tema del rapporto tra le università ed il mondo dell'impresa e della società civile, evidenziando il ruolo fondamentale di supporto alle Università che le Fondazioni universitarie svolgono proprio nel realizzare le attività di terza missione. La riflessione, in particolare, si dirigerà sull'attività svolta in questo ambito dagli Atenei, dalle Fondazioni universitarie e dalle istituzioni pubbliche della Regione Emilia Romagna, una regione che in questi anni ha saputo mettere al centro della sua azione progetti ed iniziative tesi a favorire l'innovazione.
L'incontro avrà luogo, a partire dalle ore 9.30, presso la Fondazione Marco Biagi (Largo Marco Biagi 10).
L'appuntamento, che si protrarrà per tutta la giornata, sarà introdotto dai saluti del Rettore di Unimore Angelo O. Andrisano, del Rettore dell'Università di Parma Loris Borghi, del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e del Sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli. Immediatamente dopo verranno consegnati i contributi della Fondazione Intesa San Paolo Onlus.
Seguiranno, poi, due sessioni. La prima, dalle ore 10.30 alle 12.00, dedicata a "Ricerca ed economia della conoscenza", coordinata dal Pro Rettore di Bologna Antonino Rotolo, nella quale interverranno Tommaso Fabbri (Unimore e Fondazione Marco Biagi) su "L'organizzazione dell'Università nella società della conoscenza e nell'economia dell'innovazione", Diego Macrì (Unimore) su "Terza missione nell'Università della trasparenza: complementare o antagonista?" e Lorenzo Badiello (Regione Emilia-Romagna - Servizio di collegamento con l'Unione Europea) su "L'Emilia-Romagna in Europa: opportunità e sfide per una crescita innovativa del territorio". La seconda, dalle ore 12.00 alle 13.15, in cui si parlerà di "Università e Fondazioni universitarie di fronte alla terza missione", coordinata dal Rettore dell'Università di Ferrara Giorgio Zauli, cui prenderanno parte Claudia Pingue (Fondazione Politecnico di Milano – Direttore POLIHUB Servizi srl) con un contributo su "Il ruolo degli incubatori universitari", Francesco Zerbetto (Presidente Fondazione Alma Mater di Bologna) su "Innovazione e ricerca nelle fondazioni universitarie", Luigi Rovati (Unimore) su "Il Tecnopolo di Mirandola: un modello di trasferimento tecnologico integrato nella Rete Alta Tecnologia", Paolo Bonaretti (Direttore ASTER) su "La ricerca scientifica volano di sviluppo e attrattività della Regione Emilia-Romagna".
La giornata sarà conclusa, al pomeriggio dalle ore 15.00, da una tavola rotonda su "Atenei e Fondazioni universitarie realtà strategiche per il futuro del Paese", coordinata dal Direttore de "Il Sole 24 Ore" Roberto Napoletano, che riunirà: Guido Cristini (economista d'impresa, Univ. di Parma), Gianantonio Magnani (Presidente CNFU e Presidente Fondazione Politecnico di Milano), Riccardo Ferretti (Pro Rettore Unimore), Paolo Govoni (Presidente CNA Emilia-Romagna), Mauro Lusetti (Presidente nazionale Legacoop), Paolo Cornetta (Responsabile Human Resources UniCredit), Andrea Bozzoli, Amministratore delegato Hpe Coxa, Patrizio Bianchi (Assessore Regione Emilia Romagna).
Per il programma e l'iscrizione al convegno registrarsi su www.fmb.unimore.it
(Fonte: Ufficio Stampa Unicredit)
7 startup selezionate da UniCredit Start Lab e Smau incontrano potenziali investitori alla ricerca di idee e progetti innovativi su cui puntare. Tra i progetti ammessi anche tre "Made in Emilia".
Bologna, 10 giugno 2016
Si è svolto ieri pomeriggio nell'ambito di Smau, presso il padiglione 33 di Bologna Fiere, l'Investor Day di UniCredit Start Lab, programma di accelerazione rivolto alle startup innovative operanti nei settori del Life Science, del Clean Tech, del Digital e dell'Innovative Made in Italy. Un'iniziativa volta a creare occasioni di business tra i potenziali investitori, in cerca di nuove idee da valorizzare e supportare e una selezione di 7 startup.
Tra i progetti ammessi anche tre "Made in Emilia" realizzati, nello specifico, da Mind, startup di Modena che propone soluzioni innovative sfruttando la domotica grazie all'applicazione delle più recenti tecnologie e allo studio delle abitudini delle persone; Neuronguard, anch'essa modenese che ha ideato un innovativo sistema di protezione cerebrale per pazienti colpiti da ictus, trauma cranico grave e arresto cardiaco; e dalla bolognese Wenda, che ha creato soluzioni innovative capaci di proteggere e valorizzare i prodotti del settore vinicolo.
Smau Bologna | R2B è l'evento di riferimento dedicato all'incontro tra il mondo della Ricerca Industriale, l'ecosistema dell'innovazione e le imprese del territorio e, come dichiara Paola Garibotti, Responsabile Country Development Plans UniCredit, "UniCredit Start Lab vuole dare forza e sostenere le idee imprenditoriali più promettenti. Le aziende, i professionisti, i manager, gli oltre 200 partner e soggetti istituzionali che fanno parte dei nostri network sono i compagni di lavoro ideali per valorizzare e far crescere i progetti delle giovani imprese affinché si trasformino in business di successo. Per questo motivo Smau rappresenta la cornice ideale in cui far incontrare queste due realtà favorendo lo scambio e il networking."
Pierantonio Macola, Presidente di Smau, sottolinea che "L'obiettivo di Smau Bologna | R2B è quello di far emergere le eccellenze innovative, le nuove realtà imprenditoriali ad alto tasso di innovazione e di creare le condizioni affinché nei due giorni di evento trovino il giusto partner in grado di trasformarle in imprese di successo. I partner di UniCredit Start Lab avranno la possibilità di incontrare un'offerta di innovazione unica e di altissimo livello appresentata da una selezione di startup, proveniente in parte dal programma UniCredit Start Lab e in parte dalle 40 startup selezionate per partecipare a Smau Bologna | R2B e scelte con cura per andare incontro alle esigenze di innovazione degli imprenditori, manager e investitori della rete UniCredit Start Lab."
(fonte: ufficio stampa Unicredit)
UniCredit Start Lab e Smau hanno selezionato 10 startup che, durante l'Investor Day in programma il 9 giugno, incontreranno potenziali investitori alla ricerca di idee e progetti innovativi su cui puntare.
Bologna, 8 giugno 2016
Si terrà il 9 giugno, alle 16 presso il padiglione 33 di Bologna Fiere l'Investor Day di UniCredit Start Lab, programma di accelerazione rivolto alle startup innovative operanti nei settori del Life Science, del Clean Tech, del Digital e dell'Innovative Made in Italy. Obiettivo: creare occasioni di business tra i potenziali investitori in cerca di nuove idee da valorizzare e supportare per diversificare la propria strategia di business e una selezione di 10 startup.
L'incontro si terrà nell'ambito di Smau Bologna | R2B, l'evento di riferimento dedicato all'incontro tra il mondo della Ricerca Industriale, l'ecosistema dell'innovazione e le imprese del territorio.
Tra le imprese selezionate da UniCredit e Smau per l'Investor Day, ci sono anche alcune giovani realtà emiliane. Ad esempio, Wenda, startup di Bologna che crea soluzioni innovative IoT per il mercato wine & spirits al fine di proteggere e valorizzare il prodotto e per migliorare i processi nella Supply Chain. Attraverso un device da applicare sul collo delle bottiglie raccoglie tutte le informazioni fondamentali relative alla conservazione e all'originalità del prodotto; e due start up modenesi: Mind, che propone soluzioni innovative sfruttando la domotica nel modo di vivere la casa grazie all'applicazione delle più recenti tecnologie e allo studio delle abitudini delle persone; e Neuronguard, che ha ideato un innovativo sistema di protezione cerebrale per pazienti colpiti da ictus, trauma cranico grave e arresto cardiaco.
"UniCredit Start Lab – spiega Paola Garibotti, Responsabile Country Development Plans di UniCredit - vuole dare forza e sostenere le idee imprenditoriali più promettenti. Le aziende, i professionisti, i manager, gli oltre 200 partner e soggetti istituzionali che fanno parte dei nostri network sono i compagni di lavoro ideali per valorizzare e far crescere i progetti delle giovani imprese affinché si trasformino in business di successo. Per questo motivo Smau rappresenta la cornice ideale in cui far incontrare queste due realtà favorendo lo scambio e il networking."
UniCredit Start Lab è il programma di UniCredit che offre supporto a 360° alle startup selezionate accompagnando i team di riferimento in tutte le fasi di vita aziendale con azioni specifiche: uno Startup Accelerator per i migliori progetti imprenditoriali con forte componente di innovazione nei settori Life Science, Digital, Clean Tech e Innovative Made in Italy.
A queste parole, seguono quelle di Pierantonio Macola, Presidente di Smau: L'obiettivo di Smau Bologna | R2B è quello di far emergere le eccellenze innovative, le nuove realtà imprenditoriali ad alto tasso di innovazione e di creare le condizioni affinché nei due giorni di evento trovino il giusto partner in grado di trasformarle in imprese di successo. I partner di UniCredit Start Lab avranno la possibilità di incontrare un'offerta di innovazione unica e di altissimo livello appresentata da una selezione di startup, proveniente in parte dal programma UniCredit Start Lab e in parte dalle 40 startup selezionate per partecipare a Smau Bologna | R2B e scelte con cura per andare incontro alle esigenze di innovazione degli imprenditori, manager e investitori della rete UniCredit Start Lab."
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
Francesco Boccellari è il nuovo Responsabile Commerciale dell'Area di Reggio Emilia per UniCredit. La sua storia professionale è legata a UniCredit da 26 anni.
Reggio Emilia, 8 giugno 2016
Francesco Boccellari è il nuovo Responsabile Commerciale dell'Area di Reggio Emilia per UniCredit. Nato a Milano, Francesco Boccellari ha 46 anni. La sua storia professionale è legata a UniCredit da 26 anni. Ha svolto nel tempo per l'istituto importanti incarichi in varie città italiane, soprattutto in Lombardia e in Toscana, fino all'ultimo ruolo di Area Manager Ferrara.
"Con grande entusiasmo - afferma Boccellari - intraprendo questo nuovo impegno professionale alla guida dell'area reggiana. Qui UniCredit affonda radici storiche ed è presente con 60 filiali suddivise in 13 distretti, 2 centri corporate, 5 centri piccole imprese ed un team composto da 500 dipendenti, al servizio di 110 mila clienti di cui 10 mila imprese. Essere una banca del territorio significa interpretare bisogni e necessità di famiglie e imprese, rafforzando ed ampliando le sinergie in atto con enti e associazioni locali. Questo è il percorso su cui intendo procedere, portando avanti l'ottimo lavoro di chi mi ha preceduto".
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
La donna era stata contattata al telefono di casa da un sedicente carabiniere che la avvertiva di un incidente provocato da un parente. Per evitare risvolti penali sarebbero bastati 3500 euro. In agenzia per prelevare la somma, la cliente è stata aiutata dal team della banca a comprendere che in realtà si trattava di un tentativo di truffa.
Casalecchio di Reno (Bologna), 31 maggio 2016 –
Ancora una volta la scusa del parente in difficoltà. Ancora una volta una persona anziana presa di mira. E ancora una volta un team UniCredit che riesce a mandare all'aria il piano malandrino. In questo caso però non è stato semplice far aprire gli occhi alla (per fortuna mancata) vittima del raggiro. Perché i malviventi l'avevano chiamata direttamente a casa e avevano pensato di spacciarsi per carabinieri. E chi non si fida dei carabinieri? E' successo qualche giorno fa a Casalecchio, presso l'agenzia del Gruppo di piazza della Repubblica.
Qui si era recata una cliente, signora over 70, storica correntista. Trafelata, piuttosto in ansia, aveva chiesto di prelevare 3500 euro dal suo conto. Tanti, sospettosamente troppi per la sua solita movimentazione. Il cassiere, storico anche lui lì in agenzia, lo sapeva bene. Così, prima di procedere nella consegna dei soldi, le aveva chiesto come mai dovesse prelevare tanto e tutto in una volta. L'anziana non aveva gran voglia di parlare, era spaventata e confusa; c'è voluto un po' per farle raccontare che quella mattina aveva ricevuto una telefonata a casa.
Dall'altra parte della cornetta i carabinieri e una pessima notizia: suo cognato aveva investito una persona e siccome aveva pure la patente scaduta era stato trattenuto al comando, in arresto. Per risolvere la questione senza addentrarsi in azioni penali, però, il legale del pedone era pronto a raggiungere un accordo. Per sapere quale la donna avrebbe dovuto contattarlo ad un numero di cellulare. Agitatissima, l'anziana aveva chiamato subito il numero dell'avvocato farlocco chiedendo cosa potesse fare per risolvere il problema. Semplice: 3500 euro in contanti e magari anche qualche gioiello. Suo cognato l'aveva fatta grossa...
La consegna doveva avvenire in giornata. Dove? La donna l'avrebbe saputo in un secondo tempo, dopo aver richiamato il finto avvocato per confermargli di aver recuperato soldi e monili in quantità sufficiente.
Mentre l'anziana cliente raccontava quanto accaduto, il cassiere chiamava i Carabinieri. Quelli veri. Che dopo poco, in borghese, si sono presentati in agenzia. Con tutta probabilità però la signora era stata seguita dai truffatori che, insospettiti dal protrarsi del tempo che la donna stava trascorrendo in agenzia, devono aver capito che il loro piano era andato in fumo, abbandonando quindi l'idea di mettere le mani sul bottino.
I sospetti del team UniCredit dunque erano fondati. E ancora una volta il personale della banca è riuscito ad impedire che un correntista, in questo caso una donna anziana e sola, venisse truffato e derubato.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
L'iniziativa è stata organizzata dal Gruppo bancario, in collaborazione con la Camera di Commercio di Reggio Emilia, DEinternational Italia Srl e Partner Rodl & Partner, con l'obiettivo illustrare agli imprenditori le opportunità di business che offre l'area industriale tedesca. Un nuovo appuntamento volto a sostenere le imprese della provincia nel processo di internazionalizzazione.
Reggio Emilia, 26 maggio 2016
Nel 2015, il giro d'affari di Reggio Emilia con la Germania ha riguardato quasi 460 milioni di euro di importazioni e poco meno di 1,3 miliardi di euro di esportazioni. Rispetto al 2014 le vendite sono aumentate del 3% mentre gli acquisti sono diminuiti del 6%. Secondo le elaborazioni del Territorial & Sectorial Intelligence UniCredit su dati ISTAT e stime Prometeia, i settori trainanti per le esportazioni reggiane in Germania nel 2015 sono stati macchinari ed apparecchi, metalli di base e prodotti in metallo, ma si registra un sostanziale aumento per altri settori quali prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori per più di 175 milioni di euro (+18% rispetto al 2014); e apparecchi elettrici per quasi 80 milioni di euro (+22% rispetto al 2014).
Questi sono alcuni dei dati che indicano quello tedesco come un mercato dalle prospettive interessanti per lo sviluppo del business delle imprese locali, un "trampolino di lancio" ideale per avviare o intensificare l'export. Obiettivo per il quale UniCredit intende proporsi come partner privilegiato per le aziende del territorio. Con questa finalità è stato pensato e sviluppato il Forum che si è svolto oggi a Reggio Emilia. Un'iniziativa realizzata da UniCredit, in collaborazione con la Camera di Commercio di Reggio Emilia, DEinternational Italia Srl e Partner Rodl & Partner.
Una cinquantina gli imprenditori coinvolti nel corso dell'incontro focalizzato sui temi dello sviluppo del business verso un mercato strategico per dimensioni, collocazione geografica e predisposizione verso i prodotti italiani.
L'incontro è stato preceduto dai saluti introduttivi di Michelangelo Dalla Riva, Segretario Generale Camera di Commercio Reggio Emilia; Nunzio Dallari; Presidente Cna Reggio Emilia; e di Francesco Boccellari, il nuovo responsabile commerciale Reggio Emilia UniCredit. Subito dopo, gli interventi del Vice President UniCredit International Centre Italy, Edoardo Giacomelli; dell'avvocato Roberto Pera di Partner Rodl & Partner; e di Alexander Angerer, DEinternational Italia Srl.
"Parlare di esportazioni nella provincia di Reggio Emilia - ha sottolineato Michelangelo Dalla Riva - significa entrare direttamente su uno dei temi più importanti per l'economia reggiana: ai flussi verso l'estero si lega quasi il 60% del valore aggiunto dell'economia locale, una quota rilevantissima, dunque, che in cinque anni ha registrato un incremento di sette punti percentuali. Proprio l'apprezzamento dei prodotti delle nostre imprese sui mercati esteri – ha proseguito Dalla Riva – ha fatto sì che la Camera di Commercio consolidasse numerose azioni che si sono rivelate particolarmente efficaci in questi anni, ma soprattutto a lavorare per ampliare il numero delle imprese che possano realizzare nuovi rapporti commerciali oltre confine".
"Favorire l'internazionalizzazione - ha detto Francesco Boccellari - rappresenta uno degli obiettivi strategici che il nostro Gruppo propone alle imprese, nell'ambito del proprio programma UniCredit International volto ad accompagnare le aziende del territorio all'estero, per estendere il proprio business verso mercati dalle prospettive interessanti. Il mercato tedesco offre ampi spazi per le aziende italiane ed evidentemente anche per quelle del nostro territorio. Con questo Forum - ha concluso Boccellari - abbiamo offerto agli imprenditori locali un corredo di informazioni ampie, oggettive e qualificate, così da arricchire il loro bagaglio di conoscenze, con la finalità di promuovere la conoscenza del "Made in Italy" all'estero e di favorire il loro processo di internazionalizzazione".
Le potenzialità del mercato tedesco per Reggio Emilia e per l'Emilia Romagna
Nel 2015, il giro d'affari di Reggio Emilia con la Germania ha riguardato quasi 460 milioni di euro di importazioni e poco meno di 1,3 miliardi di euro di esportazioni. Rispetto al 2014 le vendite sono aumentate del 3%, gli acquisti sono diminuiti del 6%.
I settori trainanti per le esportazioni reggiane in Germania nel 2015 sono stati:
Nel 2015 il giro d'affari dell'Emilia-Romagna con la Germania ha riguardato oltre 4,8 miliardi di euro di importazioni e quasi 6,8 miliardi di euro di esportazioni. Rispetto al 2014 le vendite sono rimaste pressoché invariate, mentre gli acquisti sono diminuiti del 2%.
I settori trainanti per le esportazioni emiliano-romagnole nel mercato tedesco nel 2015 sono stati:
[Fonte. Elaborazioni Territorial & Sectorial Intelligence su dati ISTAT e stime Prometeia]
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
"International Forum – Focus on Germania", Paese che detiene il record assoluto di importazioni dal nostro territorio. L'iniziativa, rivolta alle aziende interessate a intraprendere un percorso di internazionalizzazione verso questo Paese, ha dunque lo scopo di illustrare agli imprenditori come sviluppare la propria attività in Germania, facendo leva sulle enormi opportunità di business.
Reggio Emilia, 23 maggio 2016
Nell'ambito dei periodici focus promossi in collaborazione da UniCredit e Camera di Commercio a favore delle imprese reggiane esportatrici, giovedì 26 maggio gli occhi saranno puntati sulla Germania, Paese che detiene il record assoluto di importazioni dal nostro territorio.
Nel 2015, infatti, il mercato tedesco ha acquisito prodotti reggiani per un valore che ha sfiorato gli 1,3 miliardi, con un incremento del 3,4% sull'anno precedente.
L'obiettivo dei lavori che si terranno nel corso dell'"International Forum – Focus on Germania", in programma il 26 maggio alle 9 nell'Aula Magna di Palazzo Scaruffi, in via Crispi 3, è intercettare le nuove opportunità di crescita su un mercato strategico per dimensioni, collocazione geografica e predisposizione verso i prodotti italiani.
L'iniziativa, rivolta alle aziende interessate a intraprendere un percorso di internazionalizzazione verso questo Paese, ha dunque lo scopo di illustrare agli imprenditori come sviluppare la propria attività in Germania, facendo leva sulle enormi opportunità di business che offre il Paese.
Ai lavori interverranno Stefano Landi, Presidente Camera di Commercio di Reggio Emilia; Nunzio Dallari, Presidente Cna Reggio Emilia; Francesco Boccellari, Area Manager Reggio Emilia UniCredit; Edoardo Giacomelli, Vice President UniCredit International Centre Italy; Roberto Pera, Partner Rodl & Partner; Alexander Angerer, DEinternational Italia Srl.
Al termine dei lavori i relatori saranno a disposizione per incontri individuali con le imprese interessate.
Gli imprenditori interessati possono iscriversi all'evento inviando una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
Il 15 giugno la Banca accoglierà oltre 1 milione di clienti nelle sue filiali per una giornata dedicata al digitale. Nel corso dell'incontro, sono state anche illustrati prodotti e servizi innovativi, alcuni dei quali già a disposizione della clientela.
Bologna, 20 maggio 2016
La banca diventa sempre più digitale, per competere in un mercato sempre più complesso e vincere la sfida della redditività. Oggi l'utilizzo di tecnologie avanzate e di soluzioni innovative a disposizione di un numero sempre maggiore di persone sta trasformando il modello di business della banca commerciale, favorendo l'integrazione tra canali fisici e digitali per offrire ai clienti servizi su misura e un'esperienza semplice ed efficiente, aumentando le possibilità di contatto e di relazione.
In questo quadro si inserisce la nuova strategia di trasformazione digitale di UniCredit, parte integrante del Piano Strategico approvato nel novembre dello scorso anno che prevede un'accelerazione della trasformazione digitale della banca multicanale retail e, in secondo luogo, la costruzione del futuro modello di business digitale. Il digitale permetterà alla banca di mantenere un alto livello di servizio, con un'elevata efficacia commerciale consentendo, al contempo, un efficientamento della organizzazione. Il tutto con l'obiettivo non di sostituirsi alla relazione personale con i clienti, ma di rafforzarla, offrendo loro la possibilità di personalizzare le interazioni con la banca anche su nuovi canali di contatto (chat, video consulenza, firma remota, ecc.).
Ne hanno parlato ieri Paolo Fiorentino, ViceDirettore Generale di UniCredit, e Gabriele Piccini, Country Chairman Italy dell'Istituto, annunciando Digital Today, l'evento del prossimo 15 giugno che porterà, nell'arco della giornata, 1 milione di clienti nelle agenzie della banca presenti su tutto il territorio nazionale. Saranno coinvolti i 15 grandi stabili e tutti gli 800 distretti di UniCredit in Italia e oltre mille dipendenti avranno il ruolo di digital ambassadors, impegnati a presentare ai clienti le innovazioni in termini di servizi e prodotti dell'Istituto.
"Oggi UniCredit in Europa conta quasi 10 milioni e mezzo di clienti su internet banking e oltre 4 milioni su mobile – ha dichiarato Paolo Fiorentino – e ha l'obiettivo di raggiungerne 16 milioni online e oltre 11 milioni mobile nei prossimi tre anni. Si tratta di un cambiamento radicale per la Banca che per affrontare questa nuova sfida investirà 1,2 miliardi di euro nel triennio 2016-2018 proprio sulla digitalizzazione. Il Piano Strategico si propone di portare UniCredit su un percorso di cambiamenti strutturali e di trasformazione del modo di fare banca. Oggi esprimiamo una leadership nelle nostre soluzioni digitali che vogliamo mantenere e su cui vogliamo continuare a investire. Intendiamo migliorare il nostro modello di business per aumentare qualità e velocità dei servizi e offrire una coinvolgente customer experience. Grazie ai continui investimenti in digitalizzazione, UniCredit migliorerà il time-to-market di prodotti e servizi, ottimizzando i costi a favore dei clienti, e aumenterà l'efficacia commerciale, portando la quota di prodotti di base venduti direttamente attraverso canali digitali dall'attuale 16% circa al 25% nel 2018. In UniCredit già oggi l'88% delle transazioni avviene su canali remoti e l'obiettivo è arrivare al 90% entro il 2018".
"Oggi in Italia contiamo quasi 3 milioni di clienti attivi online e 1,2 milioni utilizzatori mobile – ha aggiunto Gabriele Piccini – Ciò equivale al 16% del totale clientela, rispetto a una media italiana che si aggira intorno all'11%. Il nostro obiettivo è di salire al 22% entro il 2018. La sfida si concretizza non soltanto sull'implementazione del profilo tecnologico della banca digitale, ma soprattutto sul mantenere un forte e intenso rapporto con i clienti, in un'epoca di grandi innovazioni e di profondi cambiamenti dei modelli di vita. Le nuove tecnologie e i nuovi bisogni delle persone, che chiedono semplicità e velocità, rendono prioritario ricercare modelli di servizio al passo coi tempi, in grado di aumentare l'efficienza, favorire la riduzione della burocrazia e accrescere il tempo a contatto con la clientela".
Nel corso dell'incontro, sono state anche illustrati prodotti e servizi innovativi, alcuni dei quali già a disposizione della clientela:
La app Mobile Banking, grazie alla quale è possibile gestire l'operatività sul conto, pagare bollette, prelevare in maniera smart con il QRCode e avere accesso al credito, con la possibilità di rateizzare gli acquisti con carta di credito e tenere sotto controllo le spese grazie al Bilancio Familiare. Dal 7 giugno sarà possibile, per importi preautorizzati, richiedere e ottenere in pochi passi prestiti personali via mobile.
Monhey, la nuova App di mobile payments che consentirà, con il semplice fingerprint, di pagare online senza digitare le 16 cifre della carta di credito e nei negozi avvicinando lo smartphone al POS. Sarà inoltre possibile inviare in tempo reale piccole somme di denaro ai contatti della propria rubrica del telefono.
Subito Banca Store Online, il marketplace su internet di UniCredit, che con oltre 50 brand e 5mila prodotti offre la possibilità di acquisto con finanziamento in real time.
My Business Manager, strumento di analisi del business per le PMI, per avere sempre sotto controllo l'andamento della propria attività e gestire l'anticipo fatture.
My Business View, strumento di analisi per esercenti dotati di POS, per conoscere in forma aggregata e anonima, grazie all'utilizzo dei big data, il comportamento dei propri clienti, le modalità di spesa media e l'andamento dei concorrenti sul territorio.
Il percorso di innovazione di UniCredit in Italia ha già raccolto negli ultimi anni alcuni importanti successi: è stata completata la copertura del parco ATM con Bancosmart, che consente, oltre al prelievo in pochi secondi, il versamento di contanti e assegni e oltre 150 servizi di pagamento, nazionali e locali, georeferenziati per regione; è inoltre disponibile in tutte le filiali italiane FirmaMia, primo servizio di firma basato su autenticazione grafometrica tramite Signpad per la sottoscrizione dei contratti.
Sul piano globale, UniCredit sta affrontando il processo di digitalizzazione aprendosi a un network di innovatori, le cosiddette Fintech, con cui integrerà i sistemi e le competenze per aumentare la velocità della propria trasformazione digitale. In questo contesto, UniCredit e il Gruppo Anthemis (società di investimento e di consulenza focalizzata nel ridisegnare servizi finanziari) hanno promosso una nuova partnership tramite la costituzione di un nuovo fondo di investimento (UniCredit EVO – Equity Venture Opportunities) che ha l'obiettivo di identificare le migliori opportunità di investimento sia in società fintech già consolidate che in start-up di nuova costituzione. Attraverso tale investimento, UniCredit avrà la possibilità di ricercare nuove soluzioni fintech che possano essere utilizzate per innovare l'attività bancaria del Gruppo. L'impegno iniziale previsto è pari a €175 mln, che si affianca all'impegno di UniCredit ad investire 25 milioni di euro nel fondo "Anthemis Venture Fund I" già costituito da Anthemis. La partnership è stata annunciata il 23 marzo e ad oggi il fondo ha già realizzato il suo primo investimento nella società statunitense TROV.
L'ultima novità di UniCredit è buddybank, la nuova banca "molecolare" di UniCredit, che sarà attiva dal primo gennaio 2017, disegnata esclusivamente per smartphone. Offrirà 3 prodotti finanziari (conti correnti modulari, carte di credito/debito innovative e prestiti istantanei e contestuali) ed un servizio di concierge (paragonabile a quello dei grandi alberghi) disponibile via chat telefonica e via telefono 24 ore al giorno 7 giorni su 7. Le attività previste per il lancio della banca sono in corso: la richiesta di autorizzazione alla Banca d'Italia è già stata inviata; è stata firmata una partnership con Mastercard; inoltre, buddybank sta già lavorando in collaborazione con IBM sulla piattaforma di core banking. Buddybank prevede di raccogliere 1 mln di clienti in Italia in 5 anni, con un break-even atteso al terzo anno, con 300 mila clienti.
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)
800milioni di euro per le imprese locali del settore nel triennio 2016-2018 e un programma di interventi formativi e soluzioni tecnologiche innovative
BOLOGNA, 16 maggio 2016 – In Emilia Romagna l'agricoltura ha conseguito nel 2015 un valore aggiunto di oltre 3,3 miliardi, in crescita del 3,7% rispetto all'anno precedente, con un aumento anche sul fronte degli occupati dell'1,6% (70mila unità).
Anche per il 2016 il valore aggiunto dell'agricoltura in Emilia Romagna è previsto in leggera crescita: +0,3% (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia). Allargando il discorso all'intera filiera agroalimentare, si registra nel 2015 una crescita dei flussi delle esportazioni regionali pari al 6% (circa 5 miliardi e 800milioni di euro) rispetto al 2014.
A fronte di queste evidenze e tenuto conto delle prospettive di crescita del settore nel medio-lungo termine (aumento della domanda mondiale di cibo, dovuto a crescita demografica – popolazione mondiale sopra gli 8 miliardi entro il 2024 - e maggior reddito disponibile a livello globale; elevato potenziale di export da valorizzare, +7miliardi di euro nei prossimi 3 anni secondo Sace), oggi UniCredit e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) hanno illustrato un programma finalizzato a sostenere gli investimenti e favorire l'accesso al credito delle imprese operanti nel settore agroalimentare italiano.
Per l'Emilia Romagna la Banca si pone l'obiettivo di erogare circa 800milioni in tre anni.
E' il "Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro", che è stato descritto nei suoi contenuti da Maurizio Martina, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit, e Gabriele Piccini, Country Chairman Italy dell'Istituto. L'evento, tenutosi a Milano, è stato seguito in streaming in 40 città italiane - in Emilia Romagna a Piacenza, Ferrara e Forlì -, coinvolgendo complessivamente oltre 1200 imprenditori in tutto il Paese.
"La crescita registrata nel 2015, anno di Expo, ci dimostra come il Made in Italy agroalimentare sia sempre più protagonista - ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina - e in grado di offrire importanti opportunità, anche in termini di occupazione. Ma possiamo e vogliamo crescere ancora, soprattutto per quanto riguarda l'export. Con il progetto realizzato insieme a Unicredit facciamo un passaggio decisivo in questa direzione, migliorando il rapporto tra banche e imprese agroalimentari. C'è un'importante destinazione di risorse pari a 6 miliardi di euro, ma soprattutto torna ad esserci un credito specializzato per l'agricoltura e l'agroalimentare. Grazie a un approccio mirato e in grado di cogliere la specificità delle aziende del settore, facilitiamo non solo l'accesso al credito ma supportiamo le piccole e medie imprese su alcuni fronti chiave come formazione e promozione".
«L'agroalimentare – ha dichiarato Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit - è un settore strategico per il nostro Paese, che deve rappresentare sempre di più la nostra eccellenza all'estero. La crescita del settore nell'ultimo decennio è stata affidata alle esportazioni, aumentate ad un tasso medio annuo del 6%. A fine 2015 le esportazioni agroalimentari valevano oltre 36 miliardi di euro, con un incremento del 7,4% rispetto all'anno precedente. L'Italia è anche leader mondiale per numero di prodotti certificati. Al 31 gennaio 2015, si contavano 278 prodotti su un totale di 1.311 (21,1% del totale), per un valore della produzione intorno a 6,5 miliardi e un valore al consumo più che doppio. Nonostante la qualità dei nostri prodotti e il crescente interesse per il made in Italy, l'Italia esporta meno dei principali paesi competitor. Il confronto internazionale indica che rimane un potenziale di export da valorizzare ancora molto elevato, come segnala lo stesso fenomeno dell'Italian sounding, stimato intorno a 60 miliardi di euro».
«La filiera agroalimentare italiana – ha dichiarato Gabriele Piccini, Country Chairman Italy di UniCredit - è composta da un tessuto di piccole e medie imprese e può ancora fare molto sul fronte dell'organzzazione e dell'aggregazione. Il nostro progetto prevede un supporto a 360 gradi, dalla esportazione dei prodotti alla loro certificazione, dal sostegno finanziario alla consulenza tecnologica. Tutti questi motivi ci hanno indotto a intervenire in maniera organica a sostegno del settore agroalimentare. Innanzitutto abbiamo stanziato un apposito plafond di 6 miliardi di euro per il triennio 2016-2018 e parallelamente metteremo in campo per gli imprenditori del settore un programma di interventi formativi e di soluzioni tecnologiche innovative».
Il "Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro" si fonda su alcuni pilastri.
Il primo poggia sulla erogazione di nuova finanza per sostenere progetti e investimenti delle imprese dell'agroalimentare italiano. Per l'Emilia Romagna UniCredit ha deciso di destinare a questo settore circa 800milioni di euro nel triennio 2016-2018, per rispondere alle specifiche esigenze degli imprenditori. Inoltre, UniCredit lancerà il nuovo Agribond, una tranched cover dedicata alle imprese della filiera agricola, che, basandosi sulla garanzia pubblica fornita da ISMEA e sfruttandone l'effetto moltiplicatore, consentirà l'attivazione di nuove erogazioni inizialmente per 300 milioni di euro, replicabili nel tempo
Il secondo pilastro riguarda invece la formazione e lo sviluppo delle conoscenze. Nasce infatti una Agri-Business School che poggia su tre macro aree tematiche: competenze di base, ovvero un percorso formativo per acquisire le principali conoscenze finanziarie; Export Management, che comprende sessioni formative dedicate a tematiche di internazionalizzazione; eInnovazione, che propone sessioni formative su tematiche di particolare attualità come la filiera corta, la tracciabilità e l'agricoltura di precisione.
Molto importante è inoltre il concetto di "Smart Agriculture". Per questo nasce oggi "Value for Food", l'iniziativa congiunta di UniCredit, Cisco Systems Italy (azienda leader nelle tecnologie del digitale) e Penelope Spa (azienda leader in tecnologia e know-how per il digitale nell'Agri-Food) rivolta a finanziare e realizzare programmi di evoluzione tecnologica delle Aziende Agroalimentari, che sappiano coniugare le esigenze di comunicazione e marketing territoriale, di efficientamento e automazione dei processi di filiera, di dematerializzazione e di digitalizzazione degli asset informatici.
L'iniziativa mira a predisporre un'offerta di servizi alle Aziende Agricole – dalla formazione alle piattaforme digitali - sostenuta da un programma di finanziamento. Value For Food è lo strumento che consente la valorizzazione del proprio marchio e dell'immagine del Made In Italy (branding), la difesa dalla contraffazione diffusa dei prodotto (anticontraffazione), l'efficientamento dei processi produttivi garantendo la sinergia con i fornitori e i distributori (tracciabilità) e il vantaggio competitivo a livello internazionale.