Dopo la fine della seconda guerra mondiale nel 1945, con la morte di Hitler e la sconfitta della Germania Nazista, il territorio tedesco fu occupato dalle nazioni vincitrici, ovvero Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Unione Sovietica. Comincia qui la storia del muro di Berlino.
Di Nicola Comparato 9 novembre 2019 -
Stati Uniti, Regno Unito e Francia, costituirono sotto il loro controllo un nuovo stato tedesco, dando vita il 23 maggio 1949 alla Repubblica federale di Germania (Rft) con capitale Bonn, con l'intento di impedire per sempre il ritorno al potere di regimi dittatoriali. Invece il 7 ottobre 1949, nel territorio presidiato dall' Unione Sovietica, nacque la Repubblica democratica tedesca (Rdt), con capitale Berlino Est. Due mondi vicini, ma divisi e contrapposti tra loro, rappresentati da un simbolo tragico: Il muro di Berlino, innalzato dal governo della RDT nel 1961.
Secondo quest'ultimo la costruzione del muro, che all' inizio era composto solo da barriere temporanee lungo il confine tra Berlino Est e Berlino Ovest, aveva una funzione difensiva in caso di invasione da parte delle forze occidentali. In realtà il muro doveva impedire l'esodo di migliaia di cittadini in fuga dalla dittatura comunista dell' Est verso l'ovest. Tantissime le persone arrestate e uccise, in preda alla disperazione nel tentativo di scavalcarlo alla ricerca di un sogno chiamato libertà. Un incubo durato quasi 30 anni che ha diviso e distrutto intere famiglie. Celebre il discorso del presidente americano John Fitzgerald Kennedy in visita ufficiale a Berlino Ovest il 26 giugno 1963 tenuto a Rudolph-Wilde-Platxz, con l'intento di trasmettere e comunicare la vicinanza degli americani ai berlinesi: ".......Ogni uomo libero, ovunque viva, è cittadino di Berlino. E, dunque, come uomo libero, sono orgoglioso di dire "Ich bin ein Berliner" (io sono un berlinese)".
Il 9 novembre 1989, sotto la pressione delle proteste popolari, la Repubblica democratica tedesca annunciò che avrebbe finalmente concesso la libera circolazione con la Germania occidentale ai cittadini dell'Est, che cominciarono in massa a demolire il muro senza attendere i provvedimenti previsti. Dopo quarant’anni di regime comunista si svolsero le prime elezioni libere della Germania Est nel marzo 1990. Il nuovo parlamento della Rdt decise l’adesione alla Repubblica federale nell' agosto dello stesso anno, firmando il trattato di unificazione fra le due Germanie, rendendolo esecutivo il 3 ottobre 1990, chiudendo definitivamente una triste pagina di storia tuttora difficile da dimenticare.
(Foto RaiNews.it e lamberto colla)
Capitolo 1 ANDREA - In una giornata di sole, in un piccolo paesino della provincia di Parma, Andrea e l'anziana signora Marta, una donna di 80 anni, senza figli, di corporatura minuta, con gli occhiali, i capelli bianchi, vestita con scarpe nere e una tuta dello stesso colore, rimasta vedova da poco, si incontrano.
_Buongiorno signora Marta, oggi è una bellissima giornata, dove va di bello?
_Buongiorno Andrea, sei sempre molto educato con me. È difficile trovare ragazzi così bravi al giorno d'oggi! Vado a fare compere, speriamo che ci sia poca gente, sono molto stanca. Non sono più giovane e in forma come un tempo.
_Signora non si preoccupi. Io non ho nulla da fare. Resti pure a casa. Vado io a farle la spesa.
_Grazie Andrea. Non so come ringraziarti. Tieni , questa è la lista delle cose da acquistare.
_Dovere e piacere signora Marta, tra poco sarò di ritorno.
_Grazie infinite Andrea. Ti aspetto a casa.
_A tra poco signora.
Andrea è gentile e disponibile con tutti, non nega mai il saluto a nessuno, aiuta spesso le persone più anziane del paese... Andrea, un ragazzo poco curato, ritenuto strano da molti ma dotato di un carisma e una gentilezza fuori dal comune. Cosa nasconde Andrea? Sta solo recitando una parte per nascondere la sua vera natura oppure è davvero un bravo ragazzo!? Poco si sa di lui. Andrea, un ragazzo di 37 anni, robusto, alto, capelli e occhi scuri, stempiato, quasi sempre da solo, malvestito, in cerca forse di conferme da parte degli altri. Qualcuno lo chiama "Lo Zingaro". Non partecipa alle feste di paese, non và ai compleanni delle poche persone che frequenta.....nessuno lo ha mai visto con una donna! Quali sono gli interessi di Andrea? Come passa il tempo libero? Perché esce da solo? Ma soprattutto chi è Andrea?
Capitolo 2 LA FAMIGLIA
_Ecco la spesa signora Marta.
_Già di ritorno. Sei fantastico Andrea. Vuoi che ti preparo qualcosa da mangiare? Resti a farmi un po' di compagnia?
_La ringrazio signora, ma ho alcune faccende da sbrigare a casa. Magari un'altra volta. Arrivederci.
_A presto e grazie Andrea.
Dopo aver salutato la signora, Andrea decide di fare ritorno a casa, una catapecchia vecchia, sporca e disordinata. Non ha fratelli o sorelle. I cugini e gli zii non li vede da anni. Sara, la madre di Andrea, una donna di bell'aspetto, con i capelli scuri e gli occhi neri è morta. Non è mai stata una brava madre, non ha mai ascoltato suo figlio. Fin da piccolo lo ha sempre umiliato e maltrattato.
_Andrea, devi stare alla larga da tutte le donne. Sono tutte prostitute. E non perdere tempo a farti degli amici. Non servono a niente. Un giorno te ne accorgerai. L'unica cosa importante nella vita sono i soldi.
_Va bene, come vuoi tu mamma.
Questo era il discorso che ogni giorno sua madre gli ripeteva. Non gli ha mai permesso di vivere, di essere felice, di amare le persone. Lo ha sempre tenuto al guinzaglio, mandandolo a lavorare anziché fargli proseguire gli studi. Una malattia improvvisa l'ha portata via e Andrea non ha versato neppure una lacrima per lei. Forse questa morte è stata solo una liberazione. Sandro, il padre di Andrea, è un uomo spietato e disoccupato. Un tempo atletico e pieno di vita, bello, con gli occhi azzurri e i capelli neri, dopo la nascita di Andrea, seguita dalla perdita del suo lavoro in un panificio, si lascia andare del tutto, passando la vita in casa a picchiare sua moglie e suo figlio, sfogando i suoi dispiaceri nell'alcool, e costringendo Andrea a pagare i suoi debiti.
_Andrea vieni subito qui! Vuoi raggiungere tua madre!?
_Ma papà che ho fatto? Io....
_Stai zitto lurido figlio di puttana! Per quanto mi riguarda puoi morire anche tu. Non mi fai paura. Per me sei sempre il nanerottolo di tanti anni fa.
_Papà ma che succede!? Hai bevuto ancora?
Sandro si avventa su suo figlio. Lo prende a calci e pugni. Lo stordisce e lo abbandona sul pavimento. Una storia che si ripete spesso, troppo spesso, da anni. Forse proprio per questo motivo il ragazzo è incapace di amare e di stringere rapporti sinceri e duraturi. Andrea non prova amore per nessuno, è indifferente a ogni cosa. Finge che tutto vada bene quando gli capita di incontrare qualcuno, dicendo che i lividi sono causati dalle cadute in bicicletta e in motorino, una scusa utilizzata dai tempi dell'adolescenza, ma Andrea sa che prima o poi esploderà. O forse no. Ormai va bene così.
_Brutto bastardo. Dopo alzati e vammi a comprare le birre.
_Si papà.
Capitolo 3 IL LAVORO
Il lavoro è uno schifo! Suona la sveglia. Tutti i giorni da quando aveva 15 anni. Andrea lavora da una vita in una grande azienda alimentare specializzata nella produzione dei prosciutti. Il capo lo detesta e la cosa è reciproca.
_Datti una mossa Andrea. Non sei pagato per stare fermo!
_Capo ho finito di salare i prosciutti che sono arrivati stamattina. Stavo solo aspettando nuovi ordini.
_L'ordine è di andare a fanculo! E ora levati dalle palle! Il tuo aspetto mi dà la nausea.
Andrea non va d'accordo nemmeno con i colleghi, non partecipa alle cene aziendali, se ne sta sempre in disparte, isolato da tutto e tutti. Lo stipendio è misero e finisce nel giro di pochi giorni perché costretto a pagare i debiti del padre. Le 8 ore sono lunghe e faticose. Forse è meglio farla finita!? O forse no!? Termina la giornata lavorativa. Andrea timbra il cartellino e ritorna a casa.
_Ed ora capo vacci tu a fanculo!
Capitolo 4 LE RAGAZZE E LA DROGA
Ma in amore come vanno le cose? Andrea è un bravo attore, parla bene. In un certo senso ci sa anche fare con le donne. Non ha difficoltà a recitare la parte del ragazzo romantico e innamorato. Le conquista facilmente. Un giorno all' uscita del lavoro si ferma a fare benzina (la sua macchina è un rudere che cade a pezzi, ma per fortuna lo porta al lavoro, una volta Andrea ci andava a piedi, in scooter, in bicicletta e in autostop), e qui nota una ragazza bionda, con i capelli lunghi e lisci, le labbra rosse e carnose, gli occhi blu, un vestitino azzurro e corto che lascia intravedere due bellissime gambe. Il seno è perfetto. Né troppo grande né troppo piccolo. Andrea si avvicina e si presenta. La ragazza ricambia:
_Piacere di conoscerti Andrea. Mi chiamo Giulia.
_Giulia, sei bellissima, il piacere è tutto mio. Sai, io sono abituato a dire ciò che penso, e penso che dovresti invitarmi stasera a casa tua.
Giulia si mette a ridere e incredibilmente accetta. Non le era mai capitato di conoscere una persona in questo modo.
_Dai ragazzo, prendi la macchina e seguimi. Io vivo in città.
_Agli ordini dolce Giulia!
Andrea e Giulia arrivano a casa di lei, un piccolo appartamento al piano terra di una palazzina, ben arredato situato poco lontano dal centro di Parma. Tutto sta andando molto bene. Ma quando si arriva al dunque, quando arriva il momento di fare l'amore Andrea si tira indietro. La bacia, la spoglia, poi......si riveste. Lui preferisce l'autoerotismo e la fantasia. La fa piangere, la prende a schiaffi, la umilia.
_Andrea sei impazzito? Perché mi stai facendo questo!? Lasciami... Vattene!
_Taci puttana! Vergognati. Non mi conosci nemmeno e mi hai portato a casa tua!
Forse Andrea è omosessuale o forse è tutta colpa dei suoi genitori che lo hanno sempre trattato male? Andrea e Giulia non si rivedranno mai più. Lei non racconterà mai a nessuno di quanto accaduto. Forse per paura. Ogni volta gli incontri con le donne vanno così. Col tempo Andrea si avvicina alla droga e smette di frequentare le ragazze. Infondo nessuno ha più voglia di stare insieme. Si lasciano tutti. La gente si sopporta solo per il quieto vivere. Negli spinelli trova la pace e il relax. Lo sballo gli permette di sopportare le botte di suo padre e le angherie del suo capo. Smette di uscire. Non partecipa alle feste di paese, non partecipa alle cene aziendali, non va ai compleanni delle poche persone che frequenta, nessuno lo ha mai visto con una donna, se ne sta in disparte isolato da tutto e tutti.... Ecco chi è Andrea!
(FINE)
Di Nicola Comparato nato a Policoro (MT) il 01-03-1982 residente a Poggio di Sant'Ilario Baganza frazione del comune di Felino in provincia di Parma
Un racconto di Nicola Comparato - seconda parte - Dopo aver salutato il Nonno, mi ritrovo nuovamente nello scenario iniziale. Tra le macerie e le automobili distrutte, noto alcuni cani randagi. Mi guardano. Sembrano affamati. Non so che fare. Passo accanto a loro spaventato e preoccupato, ma proprio in quel momento ricomincia la musica. Il branco si allontana, forse influenzato da quella melodia, quindi proseguo il mio cammino. Nella mia testa la voce della fotografa si fa sempre più chiara:
_Aiutami Nick.... Tutto dipende da te.
La musica continua e mi porta nei pressi di una baracca semidistrutta. La porta è aperta. All' interno sono presenti armi di ogni tipo e seduto su una sedia, davanti ad un tavolo, con un fucile tra le mani, trovo un ragazzo dal fisico possente, tatuato e con la testa rasata, vestito con canottiera bianca, pantaloni mimetici e stivali neri.
_Benvenuto Nick. Sono Davide il Guerriero, non temere. Ti stavo aspettando!
Mi accorgo che nel mondo dove la fotografia e la musica sono proibite, tutti conoscono il mio nome.
_Grazie Davide. La melodia del musicista e la voce della fotografa mi hanno condotto qui.
_Lo so. Tutto comincia e finisce con te. Ma è ancora troppo presto per capire quale sarà il tuo compito. Ti ho preparato dei vestiti nuovi. Getta gli stracci che hai addosso e riposati.
Faccio ciò che mi dice il Guerriero, che nel frattempo mi ha procurato una sedia.
_Non esistono strade per arrivare qui, nel mondo dove la fotografia e la musica sono proibite. Le uniche vie sono l'amore e l'odio. Quando troverai la fotografa e il musicista troverai le risposte che cerchi. Ora dormi. Domani ti porterò dal Nano Filippo. Lui sa dove si trovano la fotografa e il musicista.
Il guerriero posa accanto a me una pistola:
_Questa ti servirà!
Chiudo gli occhi. Nelle mia testa sento di nuovo la voce della fotografa che mi dice:
_Buona notte Nick.
Ed io, sottovoce, poco prima di addormentarmi le rispondo:
_Buona notte fotografa.
Dopo una notte di assoluto riposo, vengo svegliato dalla melodia del musicista. Io e il Guerriero ci prepariamo a partire. Porto con me la pistola, il Guerriero invece decide di iniziare il viaggio disarmato. La sua forza è tutta nelle sue braccia. Per raggiungere il Nano Filippo attraversiamo un ponticello poco distante dalla nostra baracca. Sotto di noi scorre un piccolo torrente. Ne approfittiamo per rinfrescarci e dissetarci. Al di là del ponticello troviamo ad attenderci un uomo di corporatura robusta, con i capelli corti e gli occhiali.
_Vi stavo aspettando, sono lo Scillitano, il guardiano di questo torrente. Nulla sfugge ai miei occhi e alle mie orecchie.
Incuriosito mi rivolgo allo Scillitano:
_Allora anche tu puoi sentire la melodia del musicista e la voce della fotografa?
_Nick, tutti possono sentirla. Bisogna solo volerlo. E in questo mondo dove la fotografia e la musica sono proibite, nessuno ha più voglia di ascoltare. Andiamo tutti insieme dal Nano Filippo. Anche io, come il Guerriero so esattamente dove si trova.
Rattristato e stupito, seguo lo Scillitano insieme al Guerriero. Giunti dinanzi ad un vecchio e gigantesco palazzo di 4 piani, lo Scillitano si ferma.
_Qui è dove dimora il Nano Filippo insieme ai suoi genitori, la fotografa e il musicista. Eccolo, sta arrivando.
Ci raggiunge un ragazzino con i capelli color oro e gli occhi color mare, vestito con un simpatico completo verde e un buffo cappello dello stesso colore. Che sorpresa scoprire che è figlio della fotografa e del musicista!
_Ciao Nick, ciao Guerriero, ciao Scillitano, venite!
Non appena il Nano Filippo ci fa cenno di seguirlo, comincia di nuovo la melodia del musicista.
_Venite, questa è la musica del mio papà, Jacopo il musicista. È un grande compositore! La mia bellissima mamma, la fotografa Valentina lo ama tantissimo. Ma degli uomini cattivi li tengono prigionieri. Seguiamo la melodia, ci porterà da loro.
Ci addentriamo nel palazzo, e ad attenderci al primo piano troviamo i teppisti punk che mi avevano aggredito in precedenza. Dietro di loro, incatenato ad un pianoforte c'è Jacopo il musicista.
_Salvate il mio papà!- Grida il Nano Filippo.
Nella mia testa risuona la voce della fotografa:
_Stai attento Nick!
Decido di combattere per salvare il musicista, infondo ho con me la pistola, ma Davide il Guerriero e lo Scillitano mi bloccano, ed in coro esclamano:
_Ci pensiamo noi!
In un attimo i teppisti sono a terra. Lo Scillitano e il Guerriero da abili combattenti li hanno sconfitti. Il musicista è salvo.
_Non so come ringraziarvi. Ora sarà di nuovo possibile suonare e ascoltare la musica. Nick, corri al quarto piano, troverai mia moglie Valentina, la fotografa.
Stringo la mano allo Scillitano, al Guerriero e al musicista. Il Nano Filippo mi abbraccia dicendomi:
_Grazie Nick, sono felice. Tra poco sarà tutto finito.
Mi dirigo al quarto piano. Eccola li davanti a me, la fotografa Valentina, la ragazza più bella che io abbia mai visto. Sembra una fata. I suoi occhi sono dello stesso colore del cielo e profondi come l'oceano. I suoi capelli sono rossi come il fuoco. Si avvicina a me.
_Grazie Nick. La fine di questo mondo dipende da te. La musica è salva. Ora dobbiamo salvare la fotografia. Prendi la pistola che hai con te, questo è l'ultimo scatto. Solo con la tua fine ci sarà un nuovo inizio.
Non posso credere alle parole della fotografa. Ma decido di crederci. La guardo negli occhi. Lei mi sorride. Senza chiedere spiegazioni mi punto la pistola alla testa e premo il grilletto. Bang!
Mi sveglio di colpo. E scopro.... Che era tutto un sogno.....Peccato!
FINE
"Per rileggere il Cap. 1 https://www.gazzettadellemilia.it/cultura/item/24024-la-fotografa-e-il-musicista-1.html"
Nicola Comparato
Un racconto di Nicola Comparato - I miei vestiti sono a brandelli. Intorno a me solo macerie e automobili distrutte. In sottofondo si ode una musica dolce che nulla ha a che fare con lo scenario circostante. In questo panorama apocalittico vago senza meta, senza ricordare chi sono e dove mi trovo, senza sapere come sono arrivato qui. La voce di una ragazza risuona nella mia testa, sembra chiedere aiuto e mentre sto quasi per impazzire, un losco personaggio addobbato come un punk e armato di manganello si materializza davanti a me gridando:
"Hey tu questa non è zona tua!"
Tra lo stupore e la paura rispondo:
"Non cerco guai, cerco solo delle risposte. Dove mi trovo?"
Il "punk" si avvicina emettendo un suono, una specie di segnale, e nel giro di pochi secondi mi ritrovo accerchiato da una decina di suoi scagnozzi sbucati da chissà dove, armati dalla testa ai piedi.
"Per favore non fatemi del male! Aiutatemi!"
Non faccio in tempo a dire altro, che uno di loro mi colpisce in testa con una mazza facendomi perdere i sensi.
Mi sveglio ore dopo in una specie di officina abbandonata. La voce della ragazza risuona ancora nella mia testa accompagnata da quella musica dolce sentita in precedenza. Mi muovo lentamente cercando una via di uscita, ed arrivato finalmente davanti ad una porta, vengo fermato da un uomo dalla folta barba bianca e i capelli lunghi, vestito con una tuta da meccanico, che non avevo notato fino a quel momento.
"Ragazzo, come ti senti? Quei teppisti combinano solo guai. Uno di loro, il primo che hai incontrato, purtroppo è mio figlio. Solo per questo sei ancora vivo. Gli ho detto di portarti qui quando ho visto che ti stavano trascinando per il sentiero privo di sensi. Qui sei al sicuro. "
Finalmente provo un senso di serenità e fiducia.
"Grazie buon uomo. Ho perso la memoria, non so dove mi trovo e non ricordo il mio nome. Chi è la ragazza che parla nella mia testa? Da dove proviene quella musica? Come vi chiamate?"
L'uomo risponde:
"Qui tutti mi chiamano Nonno. Il tuo nome è Nick. Ti trovi nel mondo dove la fotografia e la musica sono proibite. Cerca la fotografa e il musicista. Sono prigionieri da qualche parte la fuori, in questo mondo reso brutto apposta per non essere fotografato. Segui la melodia del musicista. Lui ti indicherà la strada giusta da percorrere. Dopo averli liberati potrai finalmente tornare a casa. Ma stai attento. Li fuori è pieno di pericoli."
L'uomo apre la porta. Spaventato ma senza alternative, lo saluto e comincio il mio viaggio alla ricerca della fotografa e del musicista.
Nicola Comparato
Di Redazione Val Baganza 12 marzo 2019. Abbiamo già parlato di lui in un dettagliato articolo sulla nostra testata. Solitario, originale e controverso, Nicola "CumbaRat" Comparato, l'ex rapper della Val Baganza, classe '82, di origini lucane ma cresciuto in terra parmenei.
Da più di un anno "CumbaRat" ha smesso di scrivere brani in rima, ma in ricordo dei vecchi tempi ha deciso di creare una pagina Facebook da utilizzare come diario personale da condividere con tutti. Nella pagina potrete trovare anche alcuni suoi vecchi singoli da ascoltare.
E' suffciente entrare e mettere un bel "Mi piace" per seguire questo intrigante personaggio! Chissà che non si risvegli l'ispirazione!
Ecco il link della pagina Facebook di CumbaRat https://www.facebook.com/CumbaRat-Il-Rapper-della-Val-Baganza-383101919176398/
Qui potrete leggere la sua biografia uscita in esclusiva sulla Gazzetta dell'Emilia
https://www.gazzettadellemilia.it/cronaca/costume-e-societa/item/22023-tra-alti-e-bassi-la-vita-e-la-musica-di-nicola-cumbarat-comparato.html
Originale, solitario, introverso e controverso, Nicola Comparato, in arte "CumbaRat", si racconta. Non teme di mettere a nudo anche le fasi più delicate della sua vita, consapevole di essere "cresciuto" e di avere la coscienza di sé stesso e dei suoi potenziali.
Di Lamberto Colla - 7 gennaio 2019 - Originale, solitario e controverso. Stiamo parlando di Nicola Comparato in arte "CumbaRat" l'ex "Rapper della Val Baganza". Nicola è di origine lucana, nato il primo marzo del 1982 a Policoro in provincia di Matera, ma originario di Rotondella, un paese limitrofo.
Cresciuto nelle terre parmensi, più precisamente nella Val Baganza, si è avvicinato alla musica da giovanissimo, dapprima con il genere metal, (infatti si esibì per la prima volta sul palco dell'oratorio di Sala Baganza a 18 anni col suo amico di vecchia data e grande musicista "Dave Colombo" di Felino) e successivamente con la musica Punk/Rock con il gruppo "Melodia Zero", fondato con alcuni suoi amici di San Vitale Baganza (PR), anche se musicalmente lui ammette di essere cresciuto ascoltando Michael Jackson e le BoyBands.
I "Melodia Zero", dopo aver inciso il primo demo si sciolgono e ognuno dei componenti prende strade diverse.
Gli anni passano e Nicola inizia a scrivere testi in rima. Comincia la sua avventura nell' hip hop verso il 2002, cantando in coppia con il rapper di Collecchio "Disturbo". A quei tempi Nicola si fa chiamare "Delirio". Dopo questa prima esperienza, cambia il suo nome d'arte in "Nick Delirio", e poco dopo fonda i "Senza Nazione Kru" col suo grande amico "M-Salento". In questo periodo scriveranno il brano "Il battello della gioia" con "Dave Colombo" alla batteria. Cominciano cosi le prime serate dal vivo sotto la supervisione di un importante realtà della musica Drum'n'Bass, i "Quia Sound System".
Alle loro serate sarà sempre presente il loro più grande fan, un ragazzo di Monticelli Terme, "Il Capitano di lungo corso Massimo Tenore".
Numerose le esibizioni live, dal "Maffia Club" a Reggio Emilia al "Bloom" di Renazzo in provincia di Ferrara, fino ai locali di Parma, "Mu" e "Positiva". Nicola, nel frattempo partecipa anche alla realizzazione di un cortometraggio per il "Centro Giovani Montanara" di Parma, in veste di attore e compositore del brano "Oi Menina" per la colonna sonore del clip. Di lì a poco, scriverà un brano per un festival sui diritti umani dal titolo "Guardami", dove si esibirà sul palco con "M-Salento".
Tutto sembra andare bene, ma col tempo le cose si fanno sempre più difficili. Nicola si presenta sul palco della finale del "Live Song Festival 2008" a Traversetolo (PR) in condizioni pietose. La prestazione non è delle migliori. Poco prima al "Maffia Club" a Reggio Emilia, durante la gara di freestyle "Tecniche Perfette" successe la stessa cosa.
In seguito i "Senza Nazione Kru" si sciolgono. M-Salento ritorna in Puglia e Nicola resta solo. Comincia la fase di autodistruzione di Nicola. Si cimenta come speaker a "Radio Senza Nome" ma il progetto viene abbandonato quasi subito. Fausto Bertucci in arte "Faustino DJ", verso il 2010 gli propone di fare il vocalist per alcune serate. All'inizio la cosa funziona, ma Nicola, vittima del suo stile di vita fuori controllo, termina una serata in un locale parmense, esattamente a Calestano, vomitando nel bagno.
Ormai è la fine. Nicola non registrerà più nulla e non si esibirà più dal vivo. Ma un giorno, nel 2015, ritorna l'ispirazione. Nicola, con il nome d'arte "CumbaRat", che nel dialetto del suo paese d'origine non è altro che il suo cognome "Comparato", inizia a dedicare tempo e musica alla terra parmense in cui è cresciuto: La Val Baganza! "Poggio di Sant'Ilario Baganza" e "Voglio stare con te" sono solo alcuni dei brani più conosciuti dell'ex rapper. Finalmente sembra che le cose comincino ad andare per il verso giusto, ma di colpo comincia il periodo più nero del cantante.
La vita sregolata continua a creargli degli ostacoli con la musica, peggiorano i suoi rapporti con il mondo femminile e con gli amici, non sa più quale direzione prendere. Il disturbo ossessivo compulsivo e la sua voglia di isolarsi dal mondo hanno la meglio su di lui. Per parecchio tempo non avrà più una vita sociale. Inizierà a starsene da solo provando solo odio nei confronti di tutti, in attesa di una rivincita. Si ritroverà anche senza mezzo di trasporto, e questo lo porterà a perdere 20 kg a causa dei km percorsi a piedi, in bici e in autostop per recarsi al lavoro per diversi anni. Viene inoltre associato ad un grave fatto di cronaca nera a causa di alcuni canzoni da lui scritte in quel periodo.
Tuttavia nel 2016 si esibisce al "Be Bop" di Felino cantando il brano "Cambiamo Felino" dedicato alla lista civica di centro destra locale per protesta contro una sinistra che lui non riconosce più. Fino a questo momento per Nicola la politica è sempre stata una cosa personale, ma diventerà determinante negli anni a venire, riscoprendo alla fine le sue radici socialiste da tempo abbandonate per la voglia di fare polemica e di farsi notare.
Ironia della sorte, quella sera l'impianto ha un guasto, ma lui prende in mano la situazione e termina la canzone senza l'accompagnamento musicale ricevendo gli applausi dei presenti. Quella sera capisce che è giunto il momento di cominciare sul serio ad occuparsi di politica, ma prima farà un viaggio in Tunisia in compagnia di Simone di Berardino, (un organizzatore di eventi Techno/HardStyle/Progressive, leader del Team Morfos Staff e collaboratore del grande DJ Ginger Il Komandante, il padre di questo genere musicale) e la sua canzone intitolata "Italia-Tunisia" del 2017, verrà trasmessa in alcuni locali di Hammamet. In Tunisia farà anche visita alla tomba di Bettino Craxi.
Al suo ritorno in Italia, Nicola si recherà alla "Cripta Mussolini" a Predappio, per fare una ricerca sul fascismo e su quel periodo storico, poi inciderà "Ruspa" che sarà trasmessa in diretta nazionale su Rai Due in un programma condotto da "Costantino Della Gherardesca", andando contro tutti i suoi principi, alla ricerca di visibilità perché schiavo del suo personaggio. In questo periodo entrerà nella Lega senza nemmeno sapere il perché.
Seguirà "Arrivano i migranti", che susciterà l'interesse della stampa svizzera, dove il rapper, mettendosi nei panni dei cittadini, parla dell'arrivo di alcuni migranti in una frazione del comune di Felino, la località parmense in cui risiede. Da sempre innamorato della Val Baganza, Nicola si è anche dichiarato contrario al progetto "Cassa di Espansione" sul Baganza, "la costosa e impattante diga artificiale che da tempo fa discutere molti" e per la quale ha scritto un brano con la partecipazione di "Sammy Varin", lo speaker di "Radio Padania Libera", l'unico vero amico che lo ha sempre rispettato durante il brevissimo periodo leghista.
La strada va avanti tra alti e bassi, Nicola, pubblicamente schierato a destra, ma con il cuore infranto che batte a sinistra, per provocazione e per amore di una ragazza tunisina, si avvicina all' Islam, ma dopo pochi giorni lascia la religione, si fa un esame di coscienza, e decide seriamente di smettere di giocare e di impegnarsi con il Partito Socialista Italiano, l'unico partito che lo rappresenta veramente da sempre.
Prima dell'Islam aveva anche frequentato i Testimoni di Geova per tantissimo tempo. Ancor prima aveva vissuto un periodo ebraico. Questi fatti lo porteranno ad essere attaccato da molti. Viene etichettato come incoerente e poco credibile, ma lui se ne frega e va avanti per la sua strada, perché per quanto gli riguarda, la coerenza è solo un limite. E lui non ha limiti! Cita questi episodi nel brano del 2018 "Mi sono innamorato di te". Nella canzone, lui viene rifiutato dalla ragazza che ama, a causa delle troppe maschere che troppo spesso indossa.
Il suo addio alla musica è vicino, ma prima del saluto finale, scrive alcune canzoni per il "Parma Calcio", e per un po' ricomincia il successo.
Ma Nicola non ha più nulla da dire. Lui vuole solo comunicare. Dopo tanti anni la musica lo ha stancato, ma la voglia di scrivere non si è mai fermata e per questo motivo l'ex rapper ha cominciato a scrivere articoli ai giornali.
Ora Nicola ha messo la testa a posto. La sicurezza, il decoro urbano e la giustizia sociale sono i suoi nuovi obbiettivi. Il suo cavallo di battaglia sono i cittadini. Di recente è riuscito a farsi eleggere delegato sindacale con la maggioranza dei voti. Attualmente svolge anche il ruolo di segretario della Consulta del Poggio di Sant'Ilario Baganza, Cevola e Sant'Ilario Baganza, tre frazioni del comune di Felino in provincia di Parma. Di recente è anche entrato a far parte del direttivo provinciale PSI Federazione di Parma e provincia.
Il commento di Nicola Comparato:
"Io penso che nella vita tutto faccia esperienza. Specialmente gli errori. Sono un socialista che si è perso per strada, ma al contrario di tanti altri alla fine sono ritornato a casa. Ho avuto tanti problemi e avevo smesso di credere in me stesso. Ero depresso, ero da solo. Cercavo di farmi apprezzare in qualche modo. Per fortuna grazie all'appoggio dei compagni sono riuscito a riprendere in mano la mia vita. W il PSI!"
Alleghiamo i link a alcune canzoni di questo intrigante personaggio ,augurandoVi un buon ascolto.
1) Poggio di Sant'Ilario Baganza https://m.youtube.com/watch?v=YF7-l0hur04
2) Voglio stare con te https://m.youtube.com/watch?v=Ip5NcG_Z-2E
3) Mi sono innamorato di te https://m.youtube.com/watch?v=RtKyyGtzmz4
4) Cassa di Espansione https://m.youtube.com/watch?v=VtOfYve7jDo
5) Italia-Tunisia https://m.youtube.com/watch?v=TdpcZ8faBLs
6) Arrivano i migranti https://m.youtube.com/watch?v=pIX8NV_Nll8
7) Ruspa https://m.youtube.com/watch?v=9Oowo6oU6ms
E' piena intesa quella che sembra essere scaturita dal confronto tra Federico Pizzarotti e Stefano Bonaccini. Organizzato agli "Amici della Colombofola" in strada dei mercati,, nel tardo pomeriggio di ieri, il confronto tra il Presidente in carica della Regione, Stefano Bonaccini e il Sindaco della città ducale, Federco Pizzarotti, si è concluso con la senzìsazione di una perfetta intesa tra i due esponenti della politica locale.
Alla fine, rivolgendosi a Pizzarotti, il governatore chiosa: "Se alle prossime Regionali saremo insieme? Non parliamo di noi due ma spero di sì, penso di sì. Il Pd, da solo, non basta. Senza alleanze, il meccanismo elettorale a doppio turno condanna alla sconfitta".
E' perciò evidente che il timore di una sconfitta alle regionali è tangibile all'interno del PD. In tutta risposta Pizzarotti, forse per non sbilanciarsi troppo da subito sul futuro e sulle alleanze, ha commentato che non decide lui per tutti. "Dipende dal Pd - aggiunge - e dal percorso che farà. Siamo aperti al dialogo in generale. Rispetto alla nostra carta dei valori - ammette - non penso ci siano altri interlocutori."
Pizzarotti ha quindi manifestato piena solidarietà con gli operai della Ferrarini e incontrando Nicola Comparato della Val Baganza. "In questi anni abbiamo avuto molte aziende in crisi ma bisogna tenere duro" e rivoltogendosi direttamente ai dipendenti: "Tenete duro e tutto andrà per il meglio".
Federico Pizzarotti e Nicola Comparato
Video Pizzarotti - https://youtu.be/NbehK-k1D1Q