La Commissione delle Elette sta ideando una mostra fotografica che indaghi l'universo femminile e le sue difficoltà in un'accezione di speranza. Tema: "La rinascita della donna". L'invito è rivolto a fotografi professionisti e amatoriali, o semplici appassionati. -
Piacenza, 10 novembre 2015 -
In previsione delle tante iniziative istituzionali che celebreranno la ricorrenza del 25 novembre, Giornata internazionale contro la violenza alle donne, la Commissione delle Elette sta ideando una mostra fotografica che indaghi l'universo femminile e le sue difficoltà in un'accezione di speranza. Tema: "La rinascita della donna".
L'invito è rivolto a fotografi professionisti e amatoriali, o semplici appassionati, che vogliano esporre uno o più scatti in cui interpretano l'argomento scelto, come spiega Maria Lucia Girometta, presidente della Commissione, "per guardare da una prospettiva diversa i problemi che le donne devono affrontare in diversi ambiti, mettendo in luce la forza e il coraggio con cui riescono a risalire dopo gli ostacoli e i momenti più duri della vita. Non solo nel caso gravissimo in cui siano vittime di abusi o violenze, ma anche, per fare solo un esempio, nella quotidianità del lavoro".
Chi volesse aderire all'iniziativa, per ragioni organizzative deve inviare la propria candidatura entro la giornata di sabato 14 novembre. Questo l'indirizzo cui scrivere: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)
Dal 6 all'8 novembre, 6° edizione del ColornoPhotoLife, un festival fotografico tra i più significativi dell'Emilia Romagna, presso la Reggia di Colorno. Il tema di quest'anno è "L'ordinario quotidiano" in collaborazione con lo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione. -
Parma, 4 novembre 2015 –
Dal 6 all'8 novembre la Reggia di Colorno ospiterà la 6° edizione del ColornoPhotoLife.
Nato dalla passione del fondatore Gigi Montali e dall'entusiasmo dei volontari del Circolo fotografico Color's Light, l'iniziativa è resa possibile grazie al patrocinio del Comune di Colorno e all'attenzione della Provincia di Parma che ha concesso la disponibilità degli spazi più prestigiosi della Reggia.
La proposta culturale del festival orbita attorno al tema dell'"ordinario quotidiano" portando il visitatore in un percorso spazio-temporale particolarmente denso degli stimoli più diversi, frutto della società postmoderna. Dall'insieme delle proposte, nell'intento degli organizzatori, emerge la funzione culturale di "generatore di senso" che la fotografia ha nella nostra società, al pari degli altri linguaggi espressivi.
L'iniziativa è stata presentata ieri da Filippo Fritelli presidente della Provincia di Parma, Michela Canova Sindaca di Colorno e Delegata all'Ambiente e Patrimonio, PierLuigi Montali presidente del Gruppo Fotografico Color's Light, Eugenia Marè responsabile dei servizi museali CSAC.
"Proprio oggi che la fotografia è una pratica alla portata di tutti - afferma il Presidente della Provincia Filippo Fritelli –questo momento di riflessione e di formazione ha il merito di avvicinare il pubblico a strumenti più raffinati per esercitare al meglio un'arte che descrive la nostra epoca e ne consente sempre nuove letture."
"Ci saranno in mostra fotografie di alto livello e anche quest'anno c'è la preziosa collaborazione con lo CSAC, che apre al pubblico una parte importante del suo archivio" spiega Michela Canova Sindaca di Colorno e Delegata all'Ambiente e Patrimonio della Provincia.
Lo CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma partecipa al ColornoPhotoLife con due percorsi paralleli: il primo è l'iniziativa didattica CSAC INEDITO con l'appuntamento dedicato alla fotografia curato da Claudia Cavatorta e il secondo è una visita guidata pensata espressamente per i partecipanti del Festival Colorno Photolife a cura di Paolo Barbaro; entrambi sono organizzati presso la sua sede, nell'Abbazia cistercense di Valserena (Strada Viazza di Paradigna, 1 - Parma). Costo di una visita guidata (max 15 persone): € 12, per i visitatori Festival Colornophotolife: € 8 –
Per informazioni e programma: www.csacparma.it - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel +39 0521 607791 e www.colornophotolife.it
A partire da domani, 1 Novembre, l'ingresso al Foro Boario di Modena sarà gratuito le prime domeniche del mese, nelle giornate del 1 novembre, 6 dicembre e 3 gennaio. Apertura ad orario continuato dalle 11 alle 19. Oggi pomeriggio, alle 17, incontro con l'artista norvegese Morten Andenaes. -
Modena, 31 ottobre 2015 -
Fondazione Fotografia Modena aderisce all'iniziativa promossa dal Ministero per i Beni Culturali #DomenicalMuseo, che prevede gli ingressi gratuiti di tutti i musei ed aree archeologiche nella prima domenica del mese. A partire da domani, 1 Novembre, l'ingresso al Foro Boario di Modena sarà quindi gratuito.
Fino al 10 gennaio la sede espositiva ospita la mostra Fotografia Contemporanea dall'Europa nord-occidentale: oltre 70 opere di 19 artisti, da Wolfgang Tillmans a Jonny Briggs, recentemente entrate a far parte della collezione della Fondazione Cassa di risparmio di Modena, in grado di suggerire la vivacità e l'eterogeneità di tendenze di un'area geografica che abbraccia Germania, Gran Bretagna e Scandinavia. Cuore dell'allestimento, incastonato nel percorso come una 'mostra nella mostra', è un importante omaggio al fotografo norvegese Tom Sandberg (1953 – 2014), le cui opere intendono dialogare con quelle degli altri artisti europei in un gioco di rimandi e affinità più o meno evidenti. L'intero progetto espositivo è a cura di Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia Modena.
Le successive aperture domenicali del Foro Boario ad ingresso gratuito saranno il 6 dicembre e il 3 gennaio. L'orario di apertura domenicale è continuato, dalle 11 alle 19.
La mostra è affiancata da un programma di incontri con gli artisti protagonisti dell'allestimento, anch'essi ad ingresso gratuito. Oggi, Sabato 31 ottobre, alle 17, interverrà il norvegese Morten Andenæs, allievo di Tom Sandberg. Artista e scrittore, Andenaes ha impostato il suo lavoro sulle relazioni tra linguaggio visivo e verbale. Le sue fotografie si distinguono per lo stile minimalista e apparentemente distaccato, che lo porta a ritrarre talvolta i soggetti di spalle, proprio come Sandberg.
La mostra Fotografia Contemporanea dall'Europa nord-occidentale è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in partnership con UniCredit, da sempre impegnata in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente. La accompagna un catalogo a cura di Filippo Maggia e Francesca Lazzarini, edito da Skira.
Domani alla galleria Pro Loco di Guastalla le fotografie di Giorgio Andreoli nell'ambito della rassegna "Incontri d'autunno", ad ingresso gratuito, con alcuni tra i più famosi fotografi reggiani e non solo. Gli incontri si terranno il mercoledì alle ore 20.30 presso la sede della Pro Loco a Palazzo Ducale. -
Reggio Emilia, 20 ottobre 2015 -
Decimo anno per gli appuntamenti autunnali sulla fotografia organizzati dal Circolo Fotografico Maldotti con il patrocinio del Comune di Guastalla-Assessorato alla Cultura. Anche quest'anno sono in programma alcune serate ad ingresso gratuito con alcuni tra i più famosi fotografi reggiani e non solo. Gli incontri si terranno il mercoledì alle ore 20.30 presso la sede della Pro Loco a Palazzo Ducale. Durante questi incontri gli autori presenteranno parte della loro interessante produzione fotografica, nella maggior parte dei casi frutto di viaggi e ricerche sul territorio.
Dopo Ermes Lasagna, protagonista della serata inaugurale mercoledì scorso, domani 21 ottobre è la volta di Giorgio Andreoli, grafico e pubblicitario guastallese con la passione per la fotografia. Durante la serata di domani, Andreoli mostrerà una serie di progetti fotografici nella formula della presentazione audiovisiva.
"Tra la terra e il cielo" è un progetto iniziato un anno e mazzo fa che raggruppa una cinquantina di immagini di pievi, oratori, chiese, ambientate soprattutto in ambienti rurali delle province di Reggio Emilia, Mantova, Parma, Cremona e fotografate con la tecnica dell'infrarosso. Un effetto particolare che restituisce tutto il misticismo di questi luoghi sacri "Non solo rifugio dalle umane debolezze, pievi e oratori rappresentano, da secoli, il tramite tra le terrene necessità e la più alta spiritualità del cielo".
"Cacciatore di Nuvole" propone immagini all'infrarosso di paesaggi di pianura e del nostro Appennino Reggiano.
"Sui sentieri dell'Appennino" sono fotografie e brevi filmati insieme in un audiovisivo che vuole rendere omaggio alle bellezze del nostro Appennino.
"Al Bersagliere" è una antica locanda di Boretto che ha chiuso i battenti negli anni '80. Giorgio vi è entrato per un'esplorazione artistica degli ambienti chiusi ormai da anni che, in parte, conservano ancora arredi ormai in disuso.
"Il giardino segreto" è l'obiettivo puntato su fiori e insetti negli ambienti naturali delle golene e delle campagne intorno a Guastalla.
Infine, "Impavida" è una raccolta di fotografie della manifestazione ciclistica guastallese nella sua edizione 2014.
Perché la fotografia all'infrarosso?
"Il Mondo dell'invisibile recita: Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, l'infinito. Cito un maestro, William Blake, che aveva intuito che è possibile "vedere oltre il visibile". Pensiamo che esista solo ciò che siamo in grado di individuare, vedere o sentire. La realtà è molto più ampia di quanto i nostri occhi ci permettono di focalizzare. La fotografia all'infrarosso consente di guardare la realtà con occhi diversi. Entriamo quindi in un territorio di nicchia, in genere poco esplorato dalla fotografia tradizionale: la fotografia agli infrarossi (o fotografia IR). Attraverso la radiazione infrarossa fotografiamo qualcosa che "non vediamo", alla quale i nostri occhi non sono sensibili. Il risultato può essere sorprendente perché conferisce alle scene un'atmosfera surreale, in quanto cieli, nuvole, foglie, piante assumono colori, toni molto particolari, incisivi ed emozionanti".
Cosa è l'infrarosso?
L'occhio umano riesce a vedere sola la luce dalla lunghezza d'onda compresa tra 400 e 750 nanometri (nm). Oltre i 750nm si trova la radiazione infrarossa. Questa radiazione è in grado di impressionare particolari pellicole e il sensore delle fotocamere digitali, permettendo di creare immagini dai colori "falsati" rispetto alla realtà.
Biografia
Nato a Guastalla nel marzo del 1959. Diplomato all'Istituto d'Arte "Paolo Toschi" di Parma nel 1978, inizia un lungo sodalizio con le arti visive e la fotografia. Grafico pubblicitario per lavoro e, al tempo stesso, appassionato fotoamatore, da parecchi anni utilizza fotocamere digitali e software di fotoritocco, impiegando spesso le proprie immagini per copertine, libri, cataloghi, pubblicazioni, associando il lavoro con la passione per la fotografia. Dall'incredibile flessibilità che offre il digitale ritrova smania e fervore per il racconto fotografico, soprattutto dell'ambiente fluviale e dei luoghi appenninici. Collabora alla realizzazione di varie collane, delle quali cura l'impaginazione grafica e il coordinamento editoriale fino alla disponibilità di materiale iconografico. Sue immagini sono pubblicate su volumi e pubblicazioni. Dal 1978 partecipa a varie mostre collettive e personali. Collabora all'organizzazione di concorsi ed eventi fotografici. E' socio del Circolo fotografico "La Bottega Photographica" di Boretto.
Prossimi incontri
21 ottobre Giorgio Andreoli
11 novembre Enrico Franchi
18 novembre Alberto Ghizzi Panizza
Info: giorgioandreoli.wix.com/giorgioandreoli
Con Open Data Monuments, il primo database fotografico digitale regionale libero e gratuito: l'Emilia Romagna apre i suoi archivi digitali agli utenti del web. -
Parma, 30 Settembre 2015 –
Nasce Open Data Monuments, il primo database fotografico digitale regionale libero e gratuito. Un'iniziativa promossa da Regione Emilia Romagna e APT Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che raccoglie oltre 7 mila immagini ad alta definizione che raccontano e documentano le bellezze artistiche e paesaggistiche dell'Emilia Romagna. Il tutto disponibile on line e gratuitamente.
E' la prima volta che una regione italiana rende disponibile, liberamente il proprio patrimonio territoriale per immagini, in un'ottica di condivisione e diffusione a fini di promozione turistica. Open Data Monuments nasce dalla partecipazione a Wiki Loves Monuments, il più grande concorso fotografico digitale al mondo che esalta i patrimoni locali. La sua particolarità è quella di raccogliere gli scatti realizzati in tre anni da 542 fotografi per professione o per passione, per un totale di 453 soggetti. L'archivio sarà ulteriormente arricchito di altre 6.000 immagini provenienti dall'edizione 2015 di Wiki Loves Monuments.
La mostra si appoggia ad un semplice motore di ricerca dedicato, accessibile dal sito www.cittadarte.emilia-romagna.it, che fornisce agli utenti risultati da parole chiave multiple. Tutte le 7031 immagini sono disponibili in rete per il free download (senza limiti di quantità) ed il libero riuso, trattandosi di foto rilasciate con licenza di "Creative Commons", ne consente, citandone l'autore, l'utilizzo legale da parte di chiunque, privati e operatori economici, enti pubblici e mezzi d'informazione.
Con questa iniziativa Apt e la Regione Emilia Romagna confermano l'importanza delle potenzialità offerte dal web, vera e propria risorsa collettiva per la diffusione massiva di capitali locali, capace di rendere libera la conoscenza e promuovere la cultura.
«In un mondo, anche quello del turismo, dominato dalle immagini -sottolinea Andrea Corsini, Assessore regionale al Turismo - l'Emilia Romagna riesce sempre a distinguersi ed affascinare con il suo "volto" sempre in bilico tra antico e contemporaneo, "alto" e "basso", popolare ed aristocratico. Da anni investiamo nel web e proprio il web, con Wiki Loves Monuments, ci ha permesso di coinvolgere anno dopo anno migliaia di persone attorno alla narrazione fotografica di questa affascinante terra. Oggi questo vasto patrimonio di identita' ed estetica viene messo, per la prima volta, a disponibilita' gratuita di chiunque. Un'altra bella opportunita' di visibilita' per l'Emilia Romagna e la sua offerta di vacanza».
Fotografia Contemporanea dall'Europa Nord-Occidentale. Capitolo I e Tom Sandberg. Around Myself, allestite dal 18 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 presso il Foro Boario di Modena. -
Modena, 17 settembre 2015 -
Si aprono domani, 18 settembre, alle ore 19, le nuove mostre di Fondazione Fotografia.
Gli spazi espositivi del Foro Boario di Modena ospiteranno un nucleo di acquisizioni riferite all'Europa del Nord, entrate di recente a far parte delle collezioni gestite da Fondazione Fotografia Modena e sinora mai esposte: oltre 70 opere di 19 artisti, da Wolfgang Tillmans a Jonny Briggs, in grado di suggerire la vivacità e l'eterogeneità di tendenze di un'area geografica che abbraccia Germania, Gran Bretagna e Scandinavia. Cuore dell'allestimento, incastonato nel percorso come una 'mostra nella mostra', sarà inoltre un omaggio al fotografo norvegese Tom Sandberg (1953 - 2014), le cui opere intendono dialogare con quelle degli altri artisti europei in un gioco di rimandi e affinità più o meno evidenti. L'intero progetto espositivo è a cura di Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia Modena.
Fotografia contemporanea dall'Europa nord-occidentale. Capitolo I
Le nuove acquisizioni dall'Europa nord-occidentale mantengono l'impostazione aperta che ha sempre caratterizzato le collezioni di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di risparmio di Modena: oltre un migliaio di opere da tutto il mondo, che Fondazione Fotografia, in qualità di società strumentale della fondazione bancaria, ha il compito di valorizzare. La pluralità e la varietà degli artisti riuniti è uno dei principali punti di forza di questo nuovo capitolo di opere (cui seguirà un secondo capitolo a completare l'Europa sud-occidentale), che vanno dal paesaggio al ritratto, dalla stage photography all'istantanea, passando per il reportage e le installazioni. Molteplici sono anche i temi affrontati dagli artisti, che si confrontano con le più urgenti sollecitazioni che la realtà impone alla nostra attenzione e indagano questioni legate alla storia del medium e alla natura delle immagini contemporanee.
Il gruppo di artisti, che vede affiancati nomi già noti della fotografia ad autori che si stanno oggi affermando sulla scena internazionale, comprende Morten Andenæs (1979, Norvegia), Johann Arens (1981, Germania), Jonny Briggs (1985, Regno Unito), Willie Doherty (1959, Irlanda del Nord), Annabel Elgar (1971, Regno Unito), Hallgerdur Hallgrímsdóttir (1984, Islanda), Iikka Halso (1965, Finlandia), Sarah Jones (1959, Regno Unito), Sanna Kannisto (1974, Finlandia), Sandra Kantanen (1974, Finlandia), Astrid Kruse Jensen (1975, Danimarca), Lilly Lulay (1985, Germania), Melissa Moore (1978, Regno Unito), Barbara Probst (1964, Germania), Olivier Richon (1956, Svizzera/ Regno Unito), Tom Sandberg (1953 - 2014, Norvegia), Trine Søndergaard (1972, Danimarca), Wolfgang Tillmans (1968, Germania), Gillian Wearing (1963, Regno Unito).
Tom Sandberg. Around myself
Le opere di Tom Sandberg, presentate da Fondazione Fotografia in anteprima assoluta per l'Italia con la curatela di Sune Nordgren e Filippo Maggia, rendono omaggio al fotografo norvegese a poco più di un anno dalla sua scomparsa e a sette dalla grande retrospettiva che gli ha dedicato il PS1 di New York.
Nel corso di una carriera più che trentennale, Sandberg ha lavorato soprattutto con la tecnica del bianco e nero, prediligendo medio e grande formato e dando vita ad un corpus di opere rilevante. I lavori esposti a Modena sono pervasi da un'inquietudine tipicamente nordica: visioni che divengono riflessioni aperte sulla vita e sulle sue infinite sfumature (sottolineate da una superba stampa), in taluni casi vere e proprie allucinazioni che richiamano gli incubi di Munch, nelle quali la presenza umana diviene una proiezione di sé, tanto incerta quanto definitiva. Le opere saranno allestite intenzionalmente in maniera disomogenea e senza didascalie, secondo quanto indicato dall'artista. Una sorta di caos esistenziale senza soluzione, dove però tutto ha una sua logica: così Sandberg aveva immaginato la sua ultima esposizione insieme all'amico curatore Sune Nordgren prima di morire. I visitatori avranno l'opportunità di calarsi a fondo nel tormentato mondo interiore di Sandberg anche grazie a due documentari proiettati in mostra, con testimonianze dirette dell'artista e dei suoi amici più stretti.
Le opere di Sandberg sono state esposte in musei europei e americani, tra i quali: International Center of Photography, New York; Moderna Museet, Stoccolma; Centre Georges Pompidou, Parigi; Museum of Contemporary Art, Chicago. Compaiono inoltre nelle collezioni permanenti del National Museum of Contemporary Art, Oslo, Museum für Kunst und Gewerbe, Amburgo; Moderna Museet, Stoccolma, Astrup Fearnley Museum of Modern Art, Oslo.
Le due mostre sono promosse da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit: "UniCredit ha tra i suoi obiettivi il sostegno e la promozione del patrimonio e degli eventi artistici dei territori in cui opera - spiega Giuseppe Zanardi, Responsabile Area Commerciale Modena UniCredit -, ponendo in evidenza diverse forme di valorizzazione delle risorse culturali, confermando così il suo ruolo di istituto di dimensioni internazionali che mantiene però un'attenta vocazione locale. E non soltanto da un punto di vista strettamente bancario. La promozione di progetti dedicati all'arte e alla cultura, infatti, costituisce per UniCredit una preziosa risorsa per mantenere vivo il legame con il territorio e con la comunità".
UniCredit per l'arte al fianco della Fondazione Fotografia Modena
Per UniCredit sostenere progetti di natura culturale è un piacere e al contempo un doveroso impegno che il Gruppo bancario assume nei confronti del patrimonio artistico in generale e, nello specifico, del territorio in cui opera.
"Sostenere l'arte e la cultura - sottolinea Giuseppe Zanardi, Responsabile Area Commerciale Modena UniCredit - è da sempre uno dei modi con cui il nostro Gruppo ha scelto di contribuire alla crescita e allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. L'impegno di UniCredit ha l'obiettivo di promuovere il patrimonio e gli eventi artistici dei territori in cui opera, ponendo in evidenza diverse forme di valorizzazione delle risorse culturali, confermando il suo ruolo di istituto di dimensioni internazionali che mantiene però un'attenta vocazione locale. E non soltanto da un punto di vista strettamente bancario. La promozione di progetti dedicati all'arte e alla cultura, infatti, costituisce per UniCredit una preziosa risorsa per mantenere vivo il legame con il territorio e con la comunità".
Le mostre sono accompagnate da un catalogo edito da Skira e rientrano nel programma del festivalfilosofia 2015, che si svolgerà dal 18 al 20 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo e sarà dedicato al tema Ereditare.
In ulteriore crescita la massiccia partecipazione dell'Emilia Romagna al concorso fotografico internazionale Wiki Loves Monuments – Sono 662 i monumenti e siti d'arte "liberati" tra Piacenza e Rimini, inclusi i siti Unesco regionali – Dal 1° al 30 settembre chiunque potrà partecipare al concorso semplicemente pubblicando in rete la foto di uno dei luoghi in gara al concorso fra chiese, piazze, luoghi storici, parchi protetti, siti Unesco
Può essere una chiesetta medioevale, una piazza rinascimentale oppure un castello ricco di storia: sono ben 662, un numero record rispetto alle scorse edizioni, i monumenti e i siti d'arte che l'Emilia Romagna ha messo in lizza quest'anno al concorso internazionale Wiki Loves Monuments. Anche nell'edizione 2015 si conferma dunque la partecipazione massiccia dell'Emilia Romagna al concorso fotografico internazionale, promosso da Wikipedia e che coinvolge oltre 40 paesi dai cinque continenti. Obiettivo del concorso: valorizzare attraverso internet i patrimoni artistico - culturali locali che appartengono all'umanità.
Completato l'elenco dei monumenti in gara, adesso parte il concorso vero e proprio. Dal 1° al 30 settembre, chiunque potrà "postare", cioè pubblicare, il proprio luogo del cuore, scegliendo fra quelli in lizza sul sito del concorso che fa capo a Wikipedia (attualmente il 5° sito al mondo per accessi).
Non è necessario che si tratti di una foto scattata di recente: si potrà anche inviare uno scatto del passato. L'importante è che il soggetto sia fra quelli nell'elenco. Una giuria di qualità istituita da Wikipedia Italia di esperti giudicherà poi le fotografie più belle e assegnerà riconoscimenti agli autori delle foto.
Per quanto riguarda l'Emilia Romagna quest'anno si è registrato un incremento di partecipazione da parte degli enti pubblici con l'adesione di ben 97 istituzioni regionali tra comuni (60), città metropolitane (1), Province (3), Fondazioni (5), parrocchie e Diocesi (14).
Esprime soddisfazione Graziano Prantoni, Presidente dell'Unione di Prodotto Città d'Arte, Cultura e Affari dell'Emilia Romagna: «L'ottima risposta al più grande concorso fotografico digitale al mondo consente di estrapolare dati e informazioni su quali siano i patrimoni locali più apprezzati dagli utenti, che prima di tutto sono turisti, già acquisiti o potenziali, offrendo altresì preziosi suggerimenti in termini di promo-commercializzazione».
La lista completa dei 662 monumenti e siti d'arte "liberati" cioè resi fotografabili per la partecipazione al contest è su http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/wlm2015-liste-monumenti-ed-elenco-enti/Emilia-Romagna/).
Ecco l'elenco completo delle istituzioni pubbliche e private partecipanti a Wiki Loves Monuments 2015:
60 Comuni: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì, Faenza, Rimini, Vernasca, Fidenza, Roccabianca, Sala Baganza, Brescello, Campagnola Emilia, Canossa, Casina, Correggio, Poviglio, Reggiolo, Rolo, San Polo d'Enza, Scandiano, Vezzano sul Crostolo, Castelvetro di Modena, Nonantola, Novi di Modena, Pavullo nel Frignano, San Felice sul Panaro, Sassuolo, Bentivoglio, Budrio, Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Castel San Pietro Terme, Crevalcore, Dozza, Imola, Marzabotto, Pieve Di Cento, Comacchio, Bondeno, Goro, Bagno di Romagna, Bertinoro, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Cesena, Cesenatico, Forlimpopoli, Meldola, Longiano, Modigliana, San Mauro Pascoli, Sarsina, Savignano sul Rubicone, Verghereto, Mondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo.
La città metropolitana di Bologna
Le 3 Province di Reggio Emilia, Ferrara e Parma
Le 5 Arcidiocesi/Diocesi di Piacenza-Bobbio, Imola, Bologna, Faenza- Modigliana, Ravenna e Rimini, e le 9 parrocchie di San Giovanni Battista e Tizzano (BO), Santa Maria Assunta (FC), San Pietro Apostolo (FC), San Lorenzo di Panico (BO), S. Nicolò di Gardelletta (BO), S. Zenone (RE), S. Maria Nascente e di S. Genesio Vescovo (RE), Duomo (MO), Levizzano Rangone (MO)
Le 5 Fondazioni: Cassa di Risparmio di Imola (MO), Cassa di Risparmio di Modena, Casa Enzo Ferrari,(MO), di Vignola (MO) e RavennAntica
I 2 Castelli di San Pietro in Cerro e Paderna
L'Associazione dei Castelli del ducato di Parma e Piacenza
I Musei Civici di Modena
L'Accademia Militare di Modena
Infine: la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, la Galleria Ricci Oddi (PC), la Galleria Estense, il Consorzio di Chiusa di Casalecchio e del Canale di Reno (BO), la comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia, Sfera SRL, Tizzano Società Agricola SRL, Newco duc Bologna SPA e la partecipazione Agraria di Nonantola
Le foto più belle dei musicisti del Ferrara Buskers Festival® 2015 in rapporto con l'anima della città diventano una mostra. Con il challenge fotografico degli Instagrammers Ferrara.
L'anima della città e il fascino dei buskers che si esibiscono tra gli scorci, palazzi antichi e le strade del centro storico.
È il tema scelto dalla community Instagrammers Ferrara per il divertente Challenge fotografico a cui tutti, armati di smartphone, tablet e marchingegni digitali, possono partecipare durante la 28esima edizione del Ferrara Buskers Festival®, la Rassegna Internazionale del Musicista di Strada che si svolge fino al 30 agosto 2015.
In occasione della serata del 21 agosto tra i ponti di Comacchio e le suggestioni della città sull'acqua, e poi nel primo weekend ferrarese il 22 e 23 agosto e dal 25 al 30 agosto nelle scenografiche piazze e vie di Ferrara, tutti gli amanti delle emozioni fotografiche possono scatenarsi nello scattare immagini da condividere sui social utilizzando l'hashtag principale del festival #buskersfe2015 insieme ad #igersferrara. Tutti i partecipanti alla sfida devono usare entrambi gli hashtag, geolocalizzando le foto con tag delle due località: #comacchio o #ferrara, e mostrare nelle fotografie il rapporto tra musicisti e città.
Dunque non solo bellissime immagini di dettagli, sguardi, movimenti, strumenti bizzarri e momenti salienti della rassegna, ma far emergere il legame tra i buskers e il contesto cittadino in cui danno vita alle loro performance. Tutte le foto taggate saranno poi "ripostate" durante l'evento e durante l'anno sui profili social del Ferrara Buskers Festival® e concorreranno per una selezione finale che darà luogo ad una mostra fotografica. Nel Sottomura, dove c'è il ristorantino del Puedes Summer Night – calendario di eventi e concerti serali complementari al festival – ci sono in esposizione le immagini vincitrici del challenge dello scorso anno.
Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival®
Via Mentessi, 4 – 44121 Ferrara
Tel. 0532249337
Fax. 0532207048
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Sito web: www.ferrarabuskers.com
Dal 18 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 gli spazi espositivi del Foro Boario di Modena ospiteranno un nucleo di acquisizioni riferite all'Europa del Nord
Modena 01 Agosto 2015 -
Tutto il fascino dell’Europa del Nord nel nuovo nucleo di opere fotografiche, gestite dalla Fondazione Fotografia Modena, che verranno esposte nello spazio del Foro Boario di Modena.
Dal 18 settembre 2015 al 10 gennaio 2016 oltre 70 opere di 19 artisti, da Wolfgang Tillmans ad Jonny Briggs, saranno in grado di suggerire la vivacità e l'eterogeneità di un'area geografica che abbraccia Germania, Gran Bretagna e Scandinavia.
Cuore dell'allestimento, incastonato nel percorso come una 'mostra nella mostra', sarà inoltre un omaggio al fotografo norvegese Tom Sandberg (1953 - 2014), le cui opere intendono dialogare con quelle degli altri artisti europei in un gioco di rimandi e affinità più o meno evidenti. L'intero progetto espositivo è a cura di Filippo Maggia, direttore di Fondazione Fotografia Modena.
Si chiama Fotografia contemporanea dall'Europa nord-occidentale. Capitolo I, e mantiene l'impostazione aperta che da sempre ha caratterizzato le collezioni di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena: oltre un migliaio di opere da tutto il mondo, che Fondazione Fotografia, in qualità di società strumentale della fondazione bancaria, ha il compito di valorizzare. La pluralità e la varietà degli artisti riuniti è uno dei principali punti di forza di questo nuovo capitolo di opere (cui seguirà un secondo capitolo a completare l'Europa sud-occidentale), che vanno dal paesaggio al ritratto, dalla stage photography all'istantanea, passando per il reportage e le installazioni. Molteplici sono anche i temi affrontati dagli artisti, che si confrontano con le più urgenti sollecitazioni che la realtà impone alla nostra attenzione e indagano questioni legate alla storia del medium e alla natura delle immagini contemporanee.
Le due mostre sono promosse da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit, da sempre impegnata in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente. Sono inserite nel programma del festivalfilosofia 2015, che si svolgerà dal 18 al 20 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo e sarà dedicato al tema Ereditare.
Presso il Foro Boario di Modena una nuova mostra tratta dalle collezioni permanenti della Fondazione Cassa di risparmio di Modena. Dal 9 luglio - 6 settembre 2015. -
Modena, 8 luglio 2015 -
Fondazione Fotografia è lieta di annunciare l'apertura al pubblico del Foro Boario di Modena per tutta la stagione estiva: dal 9 luglio al 6 settembre 2015 gli spazi espositivi ospiteranno infatti Strange Worlds, una nuova mostra tratta dalle collezioni permanenti della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e organizzata in collaborazione con il Comune di Modena nell'ambito del programma di iniziative estive collegate ad Expo 2015, in partnership con UniCredit.
Il percorso, a cura del direttore di Fondazione Fotografia Filippo Maggia, comprende circa 70 opere, tra fotografie, video e installazioni, di 26 artisti provenienti da ogni parte del mondo: Claudia Andujar (Svizzera/Brasile), Philip Kwame Apagya (Ghana), Marika Asatiani (Georgia), Yto Barrada (Francia), Jodi Bieber (Sudafrica), Nikhil Chopra (India), Cao Fei (Cina), Yang Fudong (Cina), Laura Glusman (Argentina), David Goldblatt (Sudafrica), Pieter Hugo (Sudafrica), Amar Kanwar (India), Anastasia Khoroshilova (Russia), Goddy Leye (Camerun), Ma Liuming (Cina), Daniel Naudè (Sudafrica), George Osodi (Nigeria), Marco Pando (Perù), Rosangela Renno (Brasile), Mauro Restiffe (Brasile), Ketaki Sheth (India), Ahlam Shibli (Palestina), Raghubir Singh (India), Sebastian Szyd (Argentina), Guy Tillim (Sudafrica), David Zynk Yi (Perù).
Tema declinato dalla mostra è il racconto di altri mondi, vicini e lontani, dove le dinamiche sociali, culturali, religiose in atto si intrecciano dando vita a storie inedite: "un susseguirsi emozionante di volti e costumi", "un mosaico interattivo", come spiega il curatore Maggia, in grado di comporre una "fotografia reale e tangibile della nostra contemporaneità".
La mostra invita il pubblico a soffermarsi su immagini, talvolta scioccanti, che spesso scorrono veloci davanti ai nostri occhi nei telegiornali senza percepirne a fondo il dramma: i soldati di origine palestinese di Ahlam Shibli, che prestano servizio nell'esercito israeliano; i ritratti delle madonne sudamericane di Sebastian Szyd, vedove tristi e rassegnate di minatori boliviani; i cani di Daniel Naudé, un tempo guardiani fidati delle fattorie degli afrikaner e oggi randagi, dopo che queste sono state abbandonate e i proprietari sono tornati in Europa.
E ancora: le campagne sudafricane di David Goldblatt, vere e proprie pagine di storia dell'apartheid, e la Soweto di oggi di Jodie Bieber, dove bianchi e neri convivono nella povertà e nell'incertezza; il piccolo villaggio georgiano di confine, un tempo baluardo dell'impero sovietico, oggi soggetto ai venti di cambiamento che spirano dalla Turchia, nei ritratti femminili di Marika Asatiani; l'installazione onirica di Nikil Chopra, che combina ricordi e icone del post colonialismo inglese in India.
In altri casi, i mondi descritti dalle immagini hanno a che fare con sogni, o illusioni, come nel caso delle ambientazioni organizzate da Philip Kwame Apagya; sono momenti di liberazione e di gratificazione di sé, come per i ballerini improvvisati di Cao Fei o per Goddy Leye che, sdraiato a terra, canta ironicamente "We Are The World" e s'ingozza di frutti tropicali o, ancora, Ma Liuming, che cammina nudo sulla Grande Muraglia, sfidando l'avversione culturale cinese nei confronti della diversità di genere.
Alludono ad icone e metafore di tradizioni millenarie le figure posizionate su diversi piani prospettici di Raghubir Singh, le sapienti dita che scorrono l'arpa incantatrice in un pueblo andino riprese da David Zink Yi, la terra battuta che sembra uscire da un racconto di Paul Bowles e l'aria che sa di spezie nei tondi marocchini di Yto Barrada; il cantante resuscitato nel film di Marco Pando, idolo degli indios andini.
La natura non è mai solo sfondo, ambientazione, ma parte integrante della vita quotidiana, con la quale è necessario confrontarsi, come fa Laura Glusman, nuotando e lottando contro la corrente impetuosa del rio color terra, o Mauro Restiffe, che inserisce come in un quadro i componenti di un gruppo di famiglia, protetti dalla foresta brasiliana. Si muovono sicuri nella natura anche i due soggetti a cavallo di Anastasia Khoroshilova, dai tratti così differenti, eppure entrambi sovietici, quasi a ricordarci quanto sia sconfinata la sua terra. Appaiono invece incerti e insicuri, sulla cima di un altopiano della Cina, gli attori di Yang Fudong. È una natura sfigurata e violentata dall'uomo, infine, quella delle fotografie di George Osodi, in una delle quali un ragazzino guarda preoccupato il cielo grigio e fumoso domandandosi se un pozzo petrolifero valga tanta devastazione.
Emblema della stranezza, infine, sono i mondi evocati dai gemelli di Ketaki Sheth, che disegnano l'India e le sue gerarchie sociali; i ritratti ritoccati manualmente - secondo la tradizione sudamericana - dei campesinos di Rosangela Renno; l'uomo con la iena al guinzaglio di Pieter Hugo, emblema di un'Africa dura e feroce.
Avviata nel 2007, la collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di risparmio di Modena si è progressivamente arricchita nel corso degli anni attraverso una serie di campagne di acquisizioni riferite a diverse aree geografiche: dall'Africa all'Estremo Oriente, dagli Stati Uniti al Sud America, all'India e all'Europa dell'Est. Attualmente comprende oltre milleduecento opere di quasi duecento artisti: un patrimonio culturale che Fondazione Fotografia, in qualità di società strumentale, ha il compito di esporre e valorizzare attraverso un'accurata opera di catalogazione, conservazione e divulgazione.
La mostra Strange Worlds è promossa da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con il Comune di Modena e in partnership con UniCredit, da sempre impegnata in favore dell'arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente.
"Siamo convinti - sottolinea Giuseppe Zanardi, Area Manager Modena di UniCredit - che cultura e sviluppo vadano di pari passo. Il sostegno all'arte è un impegno che ci assumiamo nei confronti del patrimonio artistico e, più in generale, del territorio in cui operiamo, consapevoli che questo supporto deve passare anche attraverso la promozione di iniziative culturali capaci di alimentare una crescita sociale ed economica sostenibile e duratura nel tempo".
(Fonte: ufficio stampa Unicredit)