L’occupazione femminile in Italia è in aumento: forse l’unica buona notizia per quanto riguarda il mondo delle lavoratrici nel nostro Paese. La strada per raggiungere una vera parità dei sessi nel mondo del lavoro infatti sembra ancora lunga. A che punto siamo?
Per far fronte alle spese familiari sono sempre di più le famiglie italiane in cui c’è necessità di un doppio reddito: per questo motivo sono diminuite le donne che si occupano unicamente all’accudimento della casa.
Si tratta non solamente di una necessità puramente economica, ma anche di una questione di parità sociale nella coppia, risultato che non è ancora stato pienamente raggiunto non solo in Italia, ma in nessun Paese nel mondo.
La situazione attuale dell’occupazione femminile in Italia
Secondo Istat, nel 2017 l’Italia ha raggiunto il 48,8% di donne occupate al di fuori del domicilio, un record per il Paese.
Non si tratta però di una vera e propria vittoria, dal momento che il dato è molto lontano dal 61,6% della media europea: l’Italia infatti è penultima, prima della Grecia, per il tasso di occupazione femminile.
Altro tasto dolente è il divario occupazionale di genere: ben al 18%, il terzo peggiore in Europa, dopo Malta e Grecia.
Le donne alla guida di un’azienda in Italia sono il 21,8%, un dato che è rimasto invariato dal 2016 al 2017, dimostrando come questo campo dell’occupazione femminile sia ancora in stallo nel nostro Paese.
Merita una parentesi Gender Pay Gap, il divario salariale tra uomini e donne, problema comune a tutti i Paesi, anche quelli occidentali.
In Italia la percentuale è solo al 5,6% per quanto riguarda la paga oraria a parità di impiego, ma se invece prendiamo in considerazione altri fattori, come ad esempio i settori con maggiore impiego femminile, in cui la paga è generalmente più bassa, il numero mensile delle ore retribuite e i lavoratori part-time, la percentuale si alza vertiginosamente, per arrivare al 43,7%, cifra considerevolmente più alta rispetto al 39% della media europea.
I motivi del divario
Ma quali sono i motivi di queste differenze di genere così marcate nel mondo del lavoro?
Prima di tutto, nonostante in molte famiglie sia diventata prassi comune dividersi i compiti, la maggior parte del carico di lavoro domestico ricade ancora sulle donne. Si stima che in media una donna lavori, tra lavoro retribuito e domestico, ogni giorno 53 minuti in più rispetto al suo partner.
Sono sempre di più le donne con figli che abbandonano il lavoro: la percentuale di donne occupate senza figli è del 62,2%, percentuale che scende al 58,4% per le donne con un figlio e arriva al 41,4% per le donne con tre o più figli.
Questa differenza è dovuta al fatto che in Italia per ogni 100 bambini tra 0 e 3 anni ci sono 22,5 posti in asilo nido. Per questo motivo, nel 2016 sono state 30.000 le donne che hanno dato le dimissioni in gravidanza.
Alle responsabilità di accudimento dei figli, che ricadono principalmente sulle donne, si aggiungono quelle di accudimento degli anziani, nelle famiglie in cui si sceglie di prendersi cura dei nonni in casa e non presso una struttura dedicata.
Quali sono i pro dell’occupazione femminile
I risultati di qualsiasi ricerca portano a un unico risultato: un gruppo eterogeneo in azienda porta soprattutto vantaggi (link forza lavoro multiculturale).
Prima di tutto, l’Italia è il primo Paese al mondo per iscrizioni femminili all’università. Le donne, inoltre, si laureano in percentuale maggiore e con più successo degli uomini.
Il nostro Paese è però anche uno degli ultimi in occidente per partecipazione femminile al mondo del lavoro: è chiaro che stiamo rinunciando a risorse istruite.
Il risultato è un PIL inferiore del 5,7%, circa 88 miliardi di euro.
Un aumento di donne occupate quindi contribuirebbe in modo significativo a una crescita economica del Paese.
La gender diversity crea valore anche in azienda: sono già molti i Paesi che hanno adottato misure volte a favorire la partecipazione delle donne alla vita delle società quotate in borsa.
Secondo l’analisi CONSOB “Boardroom gender diversity and performance of listed companies in Italy”, l’impatto di un 20% di presenza femminile in azienda sul ROS (Return on sales) è pari allo 0,79, mentre se la presenza femminile raggiunge il 30% l’impatto è ancora più potente: +0,51 sul ROA (Return on assets), +1,734 sul ROE (Return on equity), +0,67 sul ROIC (Return on invested capitals) e +6,82 sul ROS.
Coopservice per l’impiego femminile
In Coopservice il 59% dei 15.500 dipendenti è donna (di cui il 22% dei quadri e il 60% degli impiegati): l’azienda infatti porta avanti il suo impegno nel farsi carico del benessere e dell’inclusione della sua componente femminile, continuando a sostenere progetti con associazioni come ValoreD, D.i.RE Donne in Rete contro la Violenza, Rose di Seta.
L’associazione ValoreD è molto importante in Italia per quanto riguarda la presenza femminile in azienda: sta ponendo infatti le basi per un futuro in cui il gender gap non esista più.
Si tratta di un’associazione di 190 imprese italiane che fornisce alle aziende efficaci strumenti che possano permettere di arrivare a un equilibrio di genere.
Il suo Manifesto, sottoscritto da oltre 120 aziende, tra cui Coopservice, sintetizza in 9 punti programmatici gli snodi fondamentali attraverso cui l’azienda può valorizzare la presenza femminile al proprio interno.
(coopservice 17 maggio 2019)
Nella Sala Consiglio del Municipio, il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e Nicoletta Paci assessora alle Pari Opportunità hanno consegnano il Premio “Le Parmigiane” ad Angelica Dallara.
Parma -
Il Premio, alla prima edizione, è un riconoscimento delle capacità e dei talenti delle donne. Voluto dall’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma il Premio “le Parmigiane” è destinato a donne parmigiane impegnate a favore della comunità o che si sono distinte per capacità professionale, intraprendenza, creatività, talento nel lavoro, nelle arti, nell’impegno sociale e politico.
La vincitrice per l’anno 2019 è Angelica Dallara, ingegnera, vicepresidente della Dallara Automobili. Le motivazioni del premio sono state lette dal Presidente del Consiglio Comunale Alessandro Tassi Carboni.
“Per la straordinaria capacità di applicare le sue competenze professionali all’impresa di Varano Melegari. Angelica è ingegnera aeronautica, inizia il suo percorso professionale occupandosi dell’aerodinamica applicata in galleria del vento, per passare all’analisi strutturale dei telai delle auto da corsa. Il suo intuito e la sua passione hanno determinato anche la creazione della Dallara Accademy la nuova struttura aziendale, centro di formazione per le nuove generazioni. La sua esemplare carriera è di monito e stimolo per le ragazze affinché cresca la consapevolezza della possibilità e capacità d’intraprendere studi tecnici e scientifici. La sua attività manageriale si è prodigata, inoltre, per realizzare un modello organizzativo che coniughi tempi di vita e di lavoro contribuendo a realizzare un percorso virtuoso per le famiglie di un distretto di giovani che sta conquistando il futuro. Il miracolo della vallata senza disoccupazione creato dal “contadino dei sogni” Giampaolo Dallara, famoso nel mondo.” Questa la motivazione di un premio che svela la donna che insieme a Giampaolo Dallara è al timone di un’eccellenza italiana.
Angelica Dallara è nata a Modena e dall’età di 6 anni vive a Parma, dove ha frequentato le scuole fino alla maturità scientifica. Frequenta il biennio di Ingegneria a Parma, e poi prosegue il corso di Studi in Ingegneria Aeronautica al Politecnico di Milano, dove si laurea nel 1988 a pieni voti. Subito dopo inizia a lavorare nella società fondata dal padre, la Dallara Automobili con sede a Varano de’ Melegari (PR), che progetta e costruisce auto da competizioni e ad alte prestazioni. Nel suo percorso professionale si è occupata in successione di diversi àmbiti, iniziando dall’aerodinamica applicata in galleria del vento, passando poi all’analisi strutturale dei telai, al settore risorse umane, ed in ultimo alla gestione nel consiglio di amministrazione della Dallara. Insieme al padre, è socia di maggioranza della Dallara Group, holding e capogruppo delle diverse società a brand Dallara. In questo ruolo, si occupa anche delle attività culturali e benefiche sostenute dall’azienda a favore del territorio. Nell’ultimo anno ha collaborato al progetto e alla messa in opera della Dallara Academy, la nuova struttura aziendale sorta a fianco della sede principale dell’azienda, che svolge le funzioni di polo museale e centro di formazione, con laboratori didattici per le scuole e corsi universitari.
Il Premio che la città di Parma assegnerà annualmente ai talenti delle donne. Tema di questa prima edizione "Scienza e tecnologia". Aperte le candidature fino al 10 Maggio.
Parma -
Un Premio a riconoscimento delle capacità e dei talenti delle donne. L’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Parma ha istituito sabato una conferenza stampa il Premio “le Parmigiane” destinato a donne parmigiane impegnate a favore della comunità o distintesi per capacità professionale, intraprendenza, creatività, talento nel lavoro, nelle arti, nell’impegno sociale e politico.
Il Premio vuole essere un riconoscimento a donne di ordinaria straordinarietà che, con personalità e determinazione, hanno saputo combinare competenze, esperienze, passione, intelligenza emotiva, caratteristiche unite spesso a una umanità nell’operare “a servizio degli altri”. E’ certo che il territorio di Parma è sempre stato caratterizzato dall’impegno e dal protagonismo delle donne. Obiettivo è quello di renderne visibile le tracce significative lasciate in campo politico, sociale, economico, culturale.
Il Premio sottolinea anche l’esistenza di un filo rosso fra le donne impegnate in molti settori, un filo che è sostenuto e alimentato dalla forza e dall’impegno costante.
“L’Emilia, e Parma, in particolare, è una terra ricca di storie di donne che hanno dimostrato talenti eccellenti e impegni straordinari. L’intento di questo premio che vuole diventare autorevole e riconosciuto al pari della popolare assegnazione del Sant’Ilario è quello di farle emergere, di creare attenzione verso il lavoro e i traguardi delle donne della nostra città. Le candidature possono pervenire da enti, associazioni e singoli cittadini che dovranno motivare e sostenere la candidature da firme con modello che ricalca proprio i meccanismi del San’Ilario. Forse proprio per la presenza di un importante premio cittadino come il Sant’Ilario non ha creato in città le condizioni per un riconoscimento al femminile che molte altre città hanno. La situazione attuale, i diversi passi indietro che la società contemporanea sta compiendo ci ha fatto pensare a questa iniziativa”.
Gianluigi Giacomoni Presidente Incoming del Rotary Club Farnese e Michela Bolondi presidente Proges hanno offerto al Premio Le Parmigiane una sponsorizzazione economica per la vincitrice under 40. “Un sostegno importante per l’innesco di un progetto al femminile. Sia Proges, che al suo interno vede la predominanza di collaboratrici donne, che il Rotary Parma Farnese sono sensibili ai risvolti sociali ed economici del lavoro delle donne, dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, alla necessità di un sostegno nella crescita professionale, al riconoscimento diffuso dei talenti e dell’impegno femminile in tutti i campi. Una recente indagine del Sole 24 Ore ha evidenziato, inoltre, come le start up di donne abbiano risposto bene, negli ultimi anni, agli urti della crisi. Il lavoro delle donne che ancora non c’è e la crescita di quello che già esiste rappresenta anche un notevole risvolto in termini economici”.
Il Premio consiste nella consegna di una medaglia della città di Parma da parte del Sindaco. Per la premiata più giovane anche un riconoscimento in denaro che verrà deciso a seconda del curriculum presentato.
Ogni anno la Giunta comunale delibererà l’ambito tematico per la destinazione del riconoscimento; per l’anno 2019 il Premio sarà assegnato a donne che si sono distinte nell’ambito Scienza e tecnologia, per la seguente motivazione: la scienza non è neutra, crescono i riconoscimenti, sale la presenza femminile nei settori scientifici e tecnici. Molto spesso la razionalità dell’attività scientifica viene presentata in modo da apparire incompatibile con una stereotipata immagine femminile, orientata verso gli aspetti emotivi, che privilegiano la soggettività. Questo impedisce a molte ragazze di affrontare percorsi scientifici. E’ necessario, quindi, dare risalto a esempi positivi di donne che si sono affermate in campo tecnico e scientifico.
A presentare le candidature possono essere Enti, Istituzioni, associazioni, operanti sul territorio della Provincia di Parma o da privati/e cittadini/e. I Premi saranno due e saranno assegnati da una Commissione composta dall’Assessora alle Pari Opportunità e da 6 rappresentanti delle Associazioni femminili di Parma. Sarà, inoltre, facoltà della Commissione istituire due graduatorie: una per le donne di età fino a 40 anni (sezione giovani), una per le donne di età superiore a 40 anni.
TUTTE LE MODALITÀ PER CANDIDARSI:
Le candidature possono essere presentate da Enti, Istituzioni, Associazioni operanti sul territorio della Provincia di Parma o da privati/e cittadini/e.
Le candidature devono riguardare donne che si sono particolarmente distinte nell’ambito indicato, nate e/o residenti, e/o che lavorano nel Comune di Parma.
Il premio consiste nella consegna di una medaglia della città di Parma.
PRESENTAZIONE CANDIDATURE
Le candidature dovranno pervenire tramite mail o posta, utilizzando il modulo pubblicato sul sito del Comune, con indicato in oggetto “Premio Le Parmigiane” edizione 2019 e indirizzate ad
Assessorato alla Partecipazione e Diritti dei Cittadini, Ufficio Pari Opportunità, Strada Repubblica 1, 43121 Parma, email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (Per informazioni: Ufficio Pari Opportunità, tel. 0521 031678)
Le candidature devono essere corredate da:
- segnalazione, corredata da breve motivazione, della candidatura, accompagnata dai dati anagrafici della candidata, un suo breve curriculum e da una esaustiva relazione sull’ attività svolta;
E’ facoltà della Commissione istituire distinte graduatorie per l’ambito prescelto:
Una per le donne di età fino a 40 anni (sezione giovani).
Una per le donne di età superiore a 40 anni.
LA VALUTAZIONE DELLA CANDIDATURA
Le candidature verranno valutate da una Commissione composta dall’Assessora alle Pari Opportunità e da n. 6 rappresentanti delle Associazioni femminili di Parma, che verranno individuate con successivo atto dirigenziale.
La valutazione verrà effettuata sulla base dei curricula vitae e delle relazioni sull’attività svolta dalle candidate nell’ambito indicato per l’anno di riferimento.
Qualora a seguito della prima valutazione delle candidature risultassero due o più candidate a parità di voti per lo stesso ambito e per la stessa fascia di età si procederà al riconoscimento ex equo.
Fonte: Comune di Parma
Salute donna: porte aperte all’Ospedale di Parma. Dall’11 al 18 aprile colloqui informativi gratuiti e incontri aperti al pubblico con gli specialisti. Prenotazioni lunedì 8 e martedì 9 aprile, dalle 10 alle 13, al numero 0521.703466.
Parma -
Una settimana dedicata alle donne. Per l’occasione l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma aderisce all’iniziativa promossa dall’Osservatorio nazionale salute donna e di genere (Onda) riservata agli ospedali italiani premiati con i bollini rosa per l’attenzione alle patologie femminili. Il programma tutto “in rosa” prevede 16 ambulatori aperti per le consulenze informative gratuite e 2 convegni aperti al pubblico.
Si parte con gli incontri ostetrico-ginecologici aperti alla cittadinanza dedicati alla prevenzione in programma giovedì 11 aprile, dalle 14 alle 17, “Dal Pap test all’Hpv test: cos’è cambiato?” a cura di Carla Merisio e lunedì 15 aprile, dalle 15 alle 18, “La prevenzione dei tumori oncologici” di Roberto Berretta, entrambi nell’Aula Direzionale al 1°piano del Padiglione Maternità. Inoltre, dall’11 al 18 aprile i professionisti dell’Ospedale di Parma saranno a disposizione per svolgere i colloqui individuali gratuiti nelle aree sanitarie di: endocrinologia, geriatria, diabetologia, reumatologia, neurologia, medicina della riproduzione, ginecologia e ostetricia, dermatologia, urologia e cardiologia.
Le donne interessate potranno prenotare i colloqui telefonando lunedì 8 e martedì 9 aprile, dalle 10 alle 13, al numero 0521.703466 richiedendo la specialità di interesse.
Con questi appuntamenti l’Ospedale di Parma vuole avvicinare le donne alle principali patologie che le riguardano, informandole sui percorsi di diagnosi e cura più appropriati, a testimonianza dell’impegno continuo nella promozione della medicina di genere e nella personalizzazione della cura. Tutte le iniziative rientrano nella 4^ edizione dell’(H)Open Week organizzata da Onda in occasione della Giornata nazionale della salute della donna, che si celebra il 22 aprile, con l’obiettivo di promuovere l’informazione e i servizi per la prevenzione delle principali malattie femminili.
Colloqui individuali gratuiti |
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Edocrinologia |
15 aprile, ore 15.00-17.30 |
Dott.ssa Simona Cataldo |
Pad. Clinica Medica (n.26) - Ambulatorio endocrinologia, 1° piano |
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16 aprile, ore 14.00-16.00 |
Prof.ssa Roberta Minelli |
Poliambulatori (n. 23) - Ambulatorio n. 22 |
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16 aprile, ore 16.30-17.30 |
Prof. Graziano Ceresini e Dott.ssa Michela Marina |
Pad. Barbieri (n. 11), 1° piano - Ambulatorio 152 |
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Geriatria |
12 aprile, ore 14.30-17.00 |
Dott.ssa Anna Nardelli |
Pad. Barbieri (n. 11) - Ambulatorio Geriatria, 1° piano |
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16 aprile, ore 14.30-16.30 |
Dott. Fulvio Lauretani |
Pad. Barbieri (n. 11) - Ambulatorio della Fragilità dell’anziano, 1° piano |
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Diabetologia |
11 aprile, ore 13.45-15.00 |
Dott.ssa Maria Grazia Magotti |
Pad. Clinica Medica (n.26) - Ambulatorio A, 1° piano |
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Reumatologia |
13 aprile, ore 9.00-12.00 |
Dott. Flavio Mozzani e Dott. Santilli Daniele |
Pad. 18, Farmacia - Ambulatorio Reumatologia, 2°piano |
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Neurologia |
17 aprile, ore 14.00-17.00 |
Prof. Franco Granella |
Pad. Barbieri (n. 11) - Ambulatorio n. 166. 3° piano |
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Medicina della riproduzione (PMA) |
17 aprile, ore 15.00-18.00 |
Dott. Lorenzo Barusi |
Pad. Maternità (n.13) - Ambulatorio n. 5, 1° piano |
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Ginecologia e Ostetricia |
17 aprile, ore 14.00-18.00 |
Dott. Maurizio di Serio |
Pad. Maternità (n.13) - Ambulatorio n.8, 1° piano |
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18 aprile, ore 14.30-18.30 |
Dott. Martino Rolla |
Pad. Maternità (n.13) - Ambulatorio n.15, 1° piano |
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18 aprile, ore 14.30-17.00 |
Dott.ssa Michela Monica |
Pad. Maternità (n.13) - Ambulatorio n.5, 1° piano |
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Dermatologia: fotoprotezione |
17 aprile, ore 15.30-17.30 |
Prof. Claudio Feliciani |
Pad. Cattani (n. 15) - Ambulatori Dermatologia, 3° piano |
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Urologia |
15-18 aprile, ore 14.00-16.00 |
Dott.ssa Samanta Fornia |
Pad. Centrale - Ambulatorio n. 13, 1°piano |
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Cardiologia |
15 aprile, ore 15.00-18.00 |
Dott.ssa Emilia Solinas, Dott.ssa Giovanna Maria Pelà, Dott.ssa Giulia Magnani, Dott.ssa Antonella Vezzani |
Pad. Clinica Medica (n.26) Day Hospital Clinica medica, 1° piano |
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16 aprile, ore 18.00-20.00 |
Dott.ssa Emilia Solinas, Dott.ssa Giovanna Maria Pelà, Dott.ssa Giulia Magnani, Dott.ssa Antonella Vezzani |
Torre delle medicine, Amb. 17, 1°piano |
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E’ in programma per domenica 17 marzo alle ore 21 la tappa rubierese del Vday 2019, promosso da “Le Mafalde”, il coordinamento VDay di Reggio Emilia.
L’evento si ricollega a un movimento globale contro la violenza sulle donne che opera attraverso una campagna di sensibilizzazione molto forte: la lettura al pubblico de “I monologhi della vagina” di Eve Ensler, un testo di grande impatto, una raccolta delle testimonianze di donne di ogni età e condizione sociale, che hanno raccontato le proprie esperienze di ordinaria quotidianità, e di altrettanto ordinaria violenza.
La lettura avviene a cura di attiviste e attivisti, donne ma anche uomini di ogni età e provenienza che, attraverso la condivisione di questo testo molto forte, intendono tenere viva l’attenzione su un argomento che, purtroppo, non esce mai dall’attualità.
L’evento va in scena con il patrocinio del Comune di Rubiera e la collaborazione di ARCI Reggio Emilia, l’intero ricavato andrà a favore dell’Associazione Nondasola che da anni opera a Reggio Emilia a sostegno delle donne vittime di violenza.
Per info e prenotazioni: 339.4463693, www.labottegacreativadiamelie.it/eventi
Corso gratuito di difesa personale e psicologica a cura di Qwan Ki Do, con il patrocinio del Comune di Parma, Assessorato alla Partecipazione, diritti dei cittadini e pari opportunità. Il corso è rivolto a donne dai 13 anni in su. Per reagire a tutti i fatti di cronaca di violenza sulle donne, il Comune di Parma offre in modo gratuito per tutte le cittadine il corso di difesa personale e psicologica per imparare ad avere strumenti efficaci in caso di necessità.
Il corso comprende una parte teorica, a cura della dottoressa, psicologa e psicoterapeuta Francesca Censi, ed una parte pratica con il maestro di Qwan Ki Do, esperto di difesa personale e del conflitto, Cristian Pallamidesi. Sono quattro le lezioni teoriche previste nella Sala Civica Barchessa di via Bizzozero, 13, nel Quartiere Cittadella, dalle 20.30 alle 22, nei giorni di mercoledì 3, 10, 17 e 24 aprile.
Sono tre le lezioni pratiche in programma alla Fight Accademy di Parma in strada dei Mercati 10, con la possibilità di scegliere tra due serie di appuntamenti: sabato 6, 13 e 20 aprile, dalle 11 alle 12, oppure lunedì 8, 15 e 29 aprile, dalle 21 alle 22. E' gradita la prenotazione per la partecipazione, in quanto il corso sarà a numero chiuso.
Per info e prenotazioni: 3388431167, mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Emilia Romagna in rosa: sempre più attività femminili nel turismo e nel commercio: il 26,4% sul totale delle imprese.
Il ruolo delle donne nell’economia della nostra regione e del nostro Paese è sempre più rilevante. Non è un caso che al vertice di Confesercenti sia stata scelta una donna, Patrizia De Luise, anch’essa imprenditrice.
Secondo l’Ufficio studi di Confesercenti E.R., su dati Unioncamere E.R., nella nostra regione a fine 2018, le imprese al femminile del commercio e turismo, sono complessivamente poco più di 31.000, con un’incidenza del 26,4% sul totale delle imprese.
La presenza delle imprese femminili sale al 31,8% nella ristorazione (8.094 imprese), al 32,6% nel ricettivo (1.508 imprese) e al 37,4% nel commercio al dettaglio (16.755 imprese).
E’ perciò evidente come il ruolo femminile sia sempre più determinante nell’economia generale, tanto che da tempo Confesercenti dedica loro un sito (www.impresadonna.it) nel quale è possibile trovare tutte le informazioni utili per avviare un’attività, e alcuni servizi dedicati al mondo dell’imprenditoria femminile.
Per la responsabile regionale dell’imprenditoria femminile Francesca Chittolini, imprenditrice di Parma, “I dati delle imprese femminili nella nostra regione confermano quanto sia importante la loro attività, per l’intera economica del nostro territorio. Le donne hanno capacità di reinventarsi e molta determinazione; è perciò importante che siamo implementati tutti i servizi che supportino l’apertura di attività in rosa.”
“E’ da pazzi fino a quando non lo fai”. Il nuovo spot emozionale di Nike, mostrato per la prima volta agli Oscar 2019, celebra le donne incitando alla sfida verso ogni limite.
La voce di Serena Williams, campionessa di tennis statunitense, racconta il coraggio e la determinazione delle donne che si sono distinte per la prima volta in uno sport: dalla prima donna maratoneta, alla prima donna a gareggiare con l’hijab.
"Una donna che corre la maratona è da pazzi. Una donna sul ring della boxe è da pazzi. Una donna che fa canestro è da pazzi. Essere un’allenatrice del NBA è da pazzi. Gareggiare col hijab è da pazzi. Cambiare sport, fare un doppio avvitamento con lo snowboard o vincere 23 Grandi Slam, avere un figlio e poi tornare a gareggiare per vincere ancora. Pazzia. Pazzia. Pazzia." L'ultimo riferimento è proprio a Serena Williams, voce narrante del video, che non ha taciuto la sua depressione post parto, per poi tornare a prendere la racchetta in mano, nonostante la pausa della maternità.
Ci definiscono melodrammatiche, svitate, squilibrate…non date loro retta: mostrate sempre cosa sa fare una "pazza"!
Nike fa centro anche questa volta.
Concorso fotografico "Donne in chiaroscuro": Progetto Angelica e Televenezia presentano, in occasione dell'8 marzo 2019, un concorso fotografico con lo scopo di sensibilizzare verso il ruolo della donna nella società attuale.
Lavoratrici, mamme, casalinghe, mogli, figlie e amiche: una molteplicità di ruoli che le donne incarnano tutti i giorni; noi vogliamo una serie di immagini che le riprendano mentre lavorano sia in casa che fuori.
REGOLAMENTO DEL CONCORSO
1. Il concorso è aperto a tutti, è libero e gratuito.
2. Per partecipare le foto devono essere in bianco e nero e devo essere inviate entro il 28 febbraio 2019 in formato digitale digitale (formato 20x30 cm, risoluzione 300dpi) all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
3. Le foto devono essere accompagnate dai dati dell'autore e dal modulo (scaricabile alla fine dell'articolo) debitamente compilato e sotto firmato che si trova alla fine del regolamento.
4. La giuria esaminatrice sarà composta da membri selezionati da Progetto Angelica e Televenezia ed emetterà giudizio insindacabile.
5. Le opere vincitrici saranno 12 e verranno esposte presso la Sala della Regina a Palazzo Montecitorio il 26 marzo 2019.
PROGETTO ANGELICA nasce da un team di donne, determinate e preparate, per far sì, che si possa trovare idee, progetti soluzioni per migliorare la condizione professionale delle donne, donne di oggi e quelle di domani. Tutte le info su www.progettoangelica.it.
Sono le donne a sbirciare più spesso lo smartphone del partner. A rivelarlo è uno studio condotto da Sotomo per Sunrise. Secondo il rapporto un quarto delle ragazze tra i 15 e i 30 anni lo ha già fatto. Il codice d'accesso, del resto, per molti giovani non è un segreto
Tra i più giovani sbirciare il telefono del partner alla ricerca di indizi di infedeltà è più una cosa da donne che da uomini. A svelarlo è uno studio condotto da Sotomo per Sunrise che ha coinvolto più di 2'600 persone tra i 15 e i 30 anni.
Il 28% delle ragazze e giovani donne, in particolare, ammette di aver già spaito nello smartphone di un'altra persona contro il 13% dei maschi. Per entrambi i sessi, l'apparecchio spiato era nella stragrande maggioranza dei casi proprio quello del partner e l'obiettivo era trovare prove di una possibile infedeltà.
Per i giovanissimi, del resto, l'accesso al telefonino di qualcun altro non rappresenta affatto un problema. Due terzi degli intervistati ammettono infatti che una o più persone conoscono il codice di accesso del loro dispositivo. La persona che più spesso dispone di questo privilegio è proprio il partner (70% dei casi). Seguono il/la migliore amico/a, i fratelli o le sorelle, i colleghi e, per ultimi, i genitori.
Tra gli altri risultati dello studio, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", tuttavia lo smartphone è associato principalmente ad esperienze positive che negative. Oltre a uno strumento per comunicare e trovare informazioni, dai giovani è molto apprezzato come macchina fotografica e supporto per ascoltare musica e, nel caso delle ragazze, piace perché garantisce una sensazione di maggiore sicurezza quando ci si trova fuori casa.
(13 novembre 2018)