Accrescere la competitività delle imprese con la banda ultralarga. Dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia fino a 5.000 euro per ogni impresa.
Reggio Emilia 12 agosto 2014 --
Dalla Camera di Commercio fino a 5.000 euro per ogni impresa
Dopo i 400mila euro destinati a sostenere progetti di innovazione all'interno delle imprese reggiane la Camera di Commercio mette a disposizione altri 50.000 euro per sostenere, tramite contributo, la domanda di tecnologia legata alla diffusione della banda ultralarga ed alla connettività di rete.
La banda ultralarga è infatti lo strumento che consente alle imprese di connettersi e dialogare in tempi rapidi con clienti e fornitori in tutto il mondo e di ampliare, quindi, anche il mercato di riferimento.
Ed è alle iniziative che le piccole e medie imprese reggiane metteranno in campo per l'attivazione di nuovi servizi di connettività a banda ultralarga con velocità pari, almeno, a 100Mbps che sono indirizzati i contributi della Camera di Commercio.
Il contributo, finalizzato alla creazione di nuove infrastrutture che garantiscano l'accesso a questi nuovi servizi e a sostenere il canone di abbonamento per 12 mesi, è a fondo perduto e può coprire fino ad un massimo del 50% della spesa ammissibile ed effettivamente sostenuta, per un valore massimo di 5.000 euro. Per le imprese femminili e giovanili, pur restando il tetto dei cinquemila euro, il contributo può rappresentare fino al 60% della spesa sostenuta.
Le domande, il cui modulo è scaricabile dal sito della Camera di commercio www.re.camcom.gov.it alla sezione "Bando incentivi per la banda ultralarga e la connettività di rete – Anno 2014" dovranno essere presentate esclusivamente a mezzo posta raccomandata A/R o per via telematica (Posta Elettronica Certificata all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) a partire dal 18 agosto e fino al 28 novembre prossimi.
Il bando prevede la determinazione della graduatoria di assegnazione dei contributi prioritariamente in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande stesse.
(Fonte CCIAA Reggio Emilia)
Per info:
Servizio Promozione Camera di Commercio di Reggio Emilia: tel. 0522 796519/530/528/529;
mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Indagine Excelsior sulle previsioni occupazionali formulate dalle aziende, svolta dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia: Indirizzo economico, ingegneria, sanitario e paramedico, dell'insegnamento e formazione le lauree maggiormente richieste nelle imprese reggiane -
Reggio Emilia, 8 agosto 2014 -
Indirizzo economico, ingegneria nel suo complesso (con una prevalenza dell'elettronica e di quella industriale), sanitario e paramedico, dell'insegnamento e formazione: sono queste le lauree maggiormente richieste per le assunzioni previste nelle imprese reggiane per il 2014.
E' quanto emerge dalla 17^ indagine Excelsior sulle previsioni occupazionali formulate dalle aziende, svolta dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia per conto di Unioncamere in accordo con il Ministero del Lavoro.
Pur rimanendo negativo il saldo occupazionale del sistema produttivo della provincia di Reggio Emilia, che per quest'anno dovrebbe raggiungere un tasso di variazione pari al -1,1% influenzato da un maggior numero di uscite rispetto alle entrate, gli imprenditori provano a rilanciare l'economia locale inserendo figure professionali con titolo di studio alto e medio-alto.
Delle 3.890 assunzioni non stagionali programmate in provincia di Reggio Emilia per il 2014, il 63% riguarderà, infatti, laureati e diplomati, che saranno destinati, in buona parte, a svolgere compiti e professioni altamente specializzate e tecniche. Il 26,4% delle nuove assunzioni – ben 4,5 punti percentuali in più rispetto al dato nazionale - riguarderà figure high skill: dirigenti, specialisti e tecnici raggiungeranno le oltre 1.000 unità.
"I dati Excelsior – sottolinea Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio - confermano la necessità di una formazione, sia a livello universitario che di Istituti superiori, sempre più qualificata.".
"Gli imprenditori che intendono avviare processi di innovazione per affrontare le sfide della globalizzazione ed essere sempre più competitivi – prosegue Landi - necessitano, infatti, di personale con elevata professionalità necessaria per consentire alle imprese di consolidare elementi utili alla ripresa".
"I dati analizzati – conclude il presidente dell'Ente camerale – possono inoltre offrire lo spunto per una riflessione per chi ancora deve fare una scelta per la scuola superiore o per il percorso universitario. Il 53,4% delle assunzioni previste dovrebbe infatti essere indirizzata a giovani in uscita dal sistema formativo".
Le assunzioni più consistenti di laureati, come detto, si prevede siano nell'ambito delle lauree economiche (190 nuovi ingressi), nei diversi indirizzi di ingegneria (270 in totale), insegnamento e formazione (70), sanitario e paramedico (40).
Alle assunzioni di laureati, stimate in 760 unità, vanno aggiunti i 1.690 nuovi ingressi di diplomati con un titolo di studio conseguito nell'indirizzo meccanico (340), in quello amministrativo-commerciale (320), informatico (110), liceale (80), socio-sanitario (70), elettrotecnico (50), per citare i principali.
Fra le professioni ad elevata specializzazione (270 le assunzioni previste in complesso), le principali figure riguarderanno ingegneri, architetti, specialisti della formazione e della ricerca, specialisti in scienze umane, sociali, matematiche, ed informatiche. Nelle professioni tecniche, invece, i nuovi entrati (740) svolgeranno mansioni in ambito amministrativo-organizzativo e finanziario-commerciale, in campo scientifico, ingegneristico e della produzione oltre che in attività tecniche nelle scienze della salute e della vita.
Il 37% delle restanti assunzioni previste riguarderà personale con qualifica di formazione o diploma professionale (in particolare con indirizzo meccanico, socio-sanitario, edile, turistico-alberghiero) e senza alcuna formazione specifica.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Passa al 30 luglio la scadenza delle candidature delle aziende reggiane impegnate nella ristorazione di qualità, nella ricettività e nella produzione agroalimentare che possono candidarsi a far parte del nuovo progetto di valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici locali sui mercati esteri -
Reggio Emilia, 23 luglio 2014 -
La Camera di Commercio ha prorogato al 30 luglio il termine entro il quale le imprese reggiane impegnate nella ristorazione di qualità, nella ricettività e nella produzione agroalimentare possono candidarsi a far parte del nuovo progetto di valorizzazione dei prodotti eno-gastronomici locali sui mercati esteri, nato dalla collaborazione tra l'Ente camerale reggiano, Unioncamere Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna (Direzione Generale Agricoltura) e APT Servizi.
L'iniziativa punta alla creazione di nuove offerte – caratterizzate da alti livelli qualitativi - per lo sviluppo stabile del turismo enogastronomico sul mercato globale, anche in vista dell'importante vetrina rappresentata da EXPO' 2015.
I mercati esteri sui quali si concentreranno le azioni promozionali del progetto sono sette: Germania, Regno Unito, Russia, Brasile, Canada, Stati Uniti e Israele.
Le eccellenze locali saranno organicamente in questi Paesi (oltre che sul mercato interno) partendo proprio dalle manifestazioni d'interesse che le imprese hanno tempo d'esprimere sino al 30 luglio, alle quali seguirà poi una selezione riguardante la qualità e l'affidabilità delle strutture.
Completato anche questa seconda fase, partirà la predisposizione e la promozione di nuovi "pacchetti turistici" sia in vista dell'Expo che nell'ambito dei Paesi individuati dal progetto.
Le imprese interessate possono inviare la scheda di adesione (reperibile sul sito www.re.camcom.gov.it) alla Camera di Commercio di Reggio Emilia.
Ulteriori informazioni: Ufficio Promozione Camera di Commercio di Reggio Emilia - tel. 0522-796528/529 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia sul decreto legge del 24 giugno che mette a rischio i futuri investimenti a sostegno dell'economia locale e del territorio. A Reggio verranno a mancare oltre 5 milioni per le imprese, l'export, il credito, l'innovazione, la legalità. Da risorsa per il territorio a enti burocratici?
Reggio Emilia, 22 luglio 2014 -
"Chiediamo ed auspichiamo un profondo ripensamento nel momento della conversione in legge, prevista a giorni: quel che è certo, ad oggi, è che con il decreto legge del 24 giugno si sono messi a rischio tutti i futuri investimenti della Camera di Commercio a sostegno dell'economia locale e del territorio".
Stefano Landi, presidente della Camera di Commercio di Reggio Emilia, parla così delle conseguenze del decreto con il quale sono stati dimezzati gli introiti dell'Ente camerale, diretta conseguenza del taglio del 50% del diritto annuale a carico delle imprese.
"Con il Governo – spiega Landi – condividiamo l'esigenza di un riordino delle Camere di Commercio che sia anche finalizzato ad un risparmio per le imprese, ma su questo fronte si possono ottenere risultati congrui anche con una riforma delle funzioni camerali, con aggregazioni territoriali, con tagli sulle aziende speciali, mantenendo integra una capacità di investimento che, a Reggio Emilia, significa oltre 5 milioni all'anno a disposizione per il credito, l'internazionalizzazione, l'innovazione, la promozione e valorizzazione del territorio e dei suoi prodotti, le azioni di monitoraggio e l'aiuto agli imprenditori in tema di legalità e crimine organizzato ".
"Con la riduzione secca dell'entità del diritto camerale – incalza Landi – il risultato che si ottiene non è la semplificazione o il riordino che abbiamo previsto anche in un progetto nazionale di autoriforma delle Camere di Commercio, ma è solo e proprio l'azzeramento di queste risorse, ed è un esito che ben poco ha a che vedere con gli interessi di un territorio che, in un solo istante, perde capacità d'investimento e non realizza alcuna sostanziale riforma di enti i cui introiti finiscono in buona misura anche nelle casse dello Stato".
"Al proposito - spiega il presidente della Camera di Commercio – siamo anche in presenza di un paradosso, legato al fatto che, mentre si dimezzeranno i flussi in entrata legati al diritto camerale, i versamenti allo Stato non si ridurranno, deprimendo in modo ulteriore le risorse disponili per sostenere l'economia reggiana".
"In altri termini – prosegue Landi – continueremo ad essere chiamati a versare 1 milione di euro alle casse pubbliche (tanto quanto valgono i nostri contributi all'internazionalizzazione, in sostanza), mentre gli introiti legati al diritto camerale subiranno un calo pari a 5,2 milioni".
"Le ripercussioni sul bilancio dell'Ente e sulle imprese reggiane sono evidenti", spiega Landi. "A partire dal 2015 vi sarà l'azzeramento di ogni sostegno all'economia locale, a partire dai contributi ai Confidi per l'abbattimento dei tassi sul credito e l'accesso a garanzie sussidiarie da parte delle imprese, per arrivare alla cancellazione delle risorse per le aziende che esportano, all'annullamento di ogni iniziativa di incoming e di formazione, arrivando all'annullamento di ogni risorsa per l'imprenditoria giovanile e femminile, per l'innovazione e per le reti d'impresa.
"In presenza di una pesantissima crisi – osserva Landi – abbiamo utilizzato e stiamo utilizzando risorse straordinarie per garantire sostegni alle imprese (tra gli interventi più corposi spiccano gli 1,2 milioni per il credito, 0,9 milioni per l'export, 1 milione per la promozione del territorio e dei suoi prodotti, 0,4 milioni per l'innovazione), ma è evidente che il calo degli introiti prosciugherà rapidamente anche questa fonte, consentendo la copertura – pur con alcuni tagli – delle sole spese correnti e trasformando le Camere di Commercio in enti con funzioni prevalentemente burocratiche assegnate dallo Stato".
"Comprendiamo bene – prosegue il presidente della Camera di Commercio – che oggettivamente vi sono imprese sulle quali il diritto camerale pesa eccessivamente e che il loro risparmio è ben superiore ai 100 euro che le aziende reggiane mediamente non verseranno, ma su questo terreno sono possibili rimodulazioni che nulla hanno a che vedere con un drastico taglio che non arricchisce le aziende e, contemporaneamente, impoverisce il territorio". "Per questo conclude Landi - chiediamo il sostanziale ripensamento di un decreto che non si pone neppure il problema di verificare il tasso di efficienza delle singole Camere di Commercio, come invece previsto dal progetto nazionale di autoriforma varato da Unioncamere, colpendo troppo semplicisticamente questi enti e, soprattutto, i territori in cui operano".
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
L'indagine periodica condotta dal sistema camerale ed analizzata dall'ufficio Studi della Camera di commercio rileva che a ritmi meno intensi, ma prosegue il calo delle vendite nei negozi al dettaglio della provincia -
Reggio Emilia, 11 luglio 2014 -
Pur con ritmi meno intensi rispetto al passato, prosegue il calo delle vendite nei negozi al dettaglio della nostra provincia.
Lo rileva l'indagine periodica condotta dal sistema camerale ed analizzata dall'ufficio Studi della Camera di commercio.
Nei primi tre mesi del 2014, le vendite, rispetto allo stesso periodo del 2013, sono diminuite del 2,5% (era il -5,6% il trimestre precedente ed il -10,6% nel 3° trimestre 2013) e le giacenze, con una progressività che si va riducendo, sono considerate ancora tendenzialmente esuberanti.
I due terzi degli operatori locali ed il 74% di quelli emiliano-romagnoli ritengono che l'evoluzione della loro attività rimarrà stabile nei prossimi dodici mesi mentre le vendite, dopo sei anni di caduta, sono previste in tendenziale lieve aumento.
In sofferenza, allo stato attuale, pur con un rallentamento della caduta, permangono tutte le tipologie di negozio: dai tradizionali alla Grande Distribuzione Organizzata. Le vendite dei prodotti alimentari risultano diminuite, in ragione d'anno, del 2,4% (era il -7,2% del quarto trimestre 2013 ed il -9,7% nel 1°/2013); quelle dei non alimentari del 2,3% (era il -6,7% il trimestre precedente) e la GDO che fino al 2011 registrava variazioni positive (tra l'1 e il 2%) rileva un calo del 3% dopo il -0,7% del quarto trim e il -3,3% del terzo trimestre.
Evoluzione analoga a quella che si osserva per la provincia si rileva anche per l'area dell'Appennino, per la quale l'indagine prevede un apposito approfondimento. Negli ultimi due anni il calo delle vendite in questa zona è sempre risultato superiore, anche di alcuni punti percentuali, rispetto a quello che si registrava per l'intera provincia. Nel primo trimestre dell'anno, invece, la caduta si ferma al -2% a fronte del -2,5% che si rileva per la provincia.
(Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Nel 2013 il 54,7% delle imprese reggiane non ha introdotto alcuna innovazione. "Ma da qui – osserva il presidente dell'Ente camerale – passano la competitività e la ripresa".
Reggio Emilia, 3 luglio 2014 -
La Camera di Commercio lancia un nuovo sostegno finalizzato alla ricerca e all'innovazione, individuati come due dei più importanti fattori per il rilancio della competitività del sistema economico locale,
Si tratta di 400.000 euro a fondo perduto destinati allo sviluppo di prodotti, servizi, processi produttivi e modelli organizzativi che abbiano forti caratteristiche di innovatività, con particolare riguardo all'utilizzo di tecnologie d'avanguardia.
"In presenza di un buon andamento delle esportazioni e di un primo recupero della produzione manifatturiera – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – dobbiamo puntare ad una ripresa che sarà tanto più possibile quanto più aumenteranno gli investimenti proprio nell'ambito della ricerca e dell'innovazione, perché su diversi e tradizionali ambiti di lavoro delle imprese reggiane è evidente che si sconta l'aggressività e la competitività (principalmente legata al basso costo del lavoro) di quelle economie in sviluppo che già sono presenti, con prodotti e servizi, anche nei nostri territori".
"Questa – prosegue Landi – è la ragione per la quale tanta parte delle risorse della Camera di Commercio seguono la via dei sostegni all'internazionalizzazione e all'innovazione di processo e di prodotto, tenendo conto dei mercati internazionali, della competizione interna e di una situazione locale che evidenzia un dato preoccupante, e cioè il fatto che nel 2013 il 54,7% delle imprese reggiane non ha introdotto alcuna innovazione".
"A fronte di un calo oggettivo delle risorse delle imprese a causa della crisi economica – osserva Landi – mettiamo dunque in atto questo sostegno per il 2014, augurandoci di contribuire a far maturare anche un nuovo approccio culturale alla ricerca e all'innovazione che, oggi, pare essere prerogativa di un numero di imprese ancora troppo contenuto".
I finanziamenti messi a disposizione dalla Camera di Commercio sono destinati alle piccole e medie imprese, in forma singola o aggregata, e ai consorzi d'impresa, per progetti di ricerca e innovazione tecnologica realizzati in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia o con i Centri per l'innovazione e il trasferimento tecnologico e i laboratori di ricerca industriale accreditati dalla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna.
Ciascun progetto è finanziabile fino a 30.000 euro, con un massimo di copertura pari al 50% della spesa ammissibile, che sale al 60% per le imprese femminili e giovanili.
Le domande (il cui ordine cronologico potrà influire sull'ammissione al contributo solo a parità di punteggio finale attribuito dalla Commissione di valutazione) vanno presentate alla Camera di Commercio, corredate da un contratto o una lettera di intenti/accordo con l'Università o il centro o il laboratorio incaricato dell'assistenza personalizzata alle imprese entro il 30 agosto 2014. Info: www.re.camcom.gov.it
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
E' un vero e proprio viaggio all'interno di tutte le agevolazioni previste per le start up innovative quello che la Camera di Commercio di Reggio Emilia ha messo in programma per venerdì 4 luglio nella sala convegni di Piazza della Vittoria, 3.
Reggio Emilia, 2 luglio 2014 -
Grazie ad esperti del Ministero dello Sviluppo Economico, di Unioncamere nazionale, di Aster (Agenzia regionale per lo sviluppo tecnologico), Reggio Emilia Innovazione, saranno infatti approfondite le diverse novità in materia di incentivi fiscali per gli investimenti in start up innovative, di accesso al Fondo Garanzia e di credito d'imposta per l'assunzione di personale altamente qualificato, e le altre agevolazioni introdotte a livello nazionale.
Il seminario camerale è rivolto ad imprenditori, ad aspiranti imprenditori, nonché a quelle figure (commercialisti e consulenti aziendali, in primo luogo) che possono affiancare le imprese intenzionate a cogliere le nuove opportunità previste dalla legge 221/2012.
Al seminario, che inizierà alle 9,30, interverranno Enrico Martini della Segreteria Tecnica del Ministro dello Sviluppo Economico, che illustrerà lo stato d'attuazione della normativa e le nuove misure a sostegno delle start up innovative, Marco Conte, vicesegretario di Unioncamere, Ledi Halilaj di Aster e Eliana Porreca di Reggio Emilia Innovazione.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Si è chiusa con una riduzione del 2% del valore aggiunto l'annata agraria reggiana 2013.
Reggio Emilia, 23 giugno 2014 -
Lo rileva lo studio elaborato dal CRPA per conto della Camera di Commercio e diffuso sul sito http://osservatorioeconomico.re.it .
Il valore aggiunto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca della provincia di Reggio Emilia, nel 2013 si è infatti fermato a quota 354,70 milioni di euro a fronte dei 361,94 del 2012.
Le produzioni vegetali, a seguito della riduzione sia delle quantità prodotte che dei prezzi di vendita, sono scese dai 195 milioni del 2012 ai 187 milioni di euro, con un calo del 4,1%. In controtendenza la produzione viticola che, in concomitanza con la ripresa del prezzo del vino, ha registrato un incremento delle quantità prodotte.
Le colture erbacee, a causa del generalizzato calo delle quotazioni, hanno registrato un calo del 6,1% scendendo dai 136 milioni di euro del 2012 ai 128 milioni nel 2013.
Le produzioni animali, passando dai 438 milioni del 2012 ai 429 milioni del 2013, rilevano una riduzione produttiva del 2% dovuta all'effetto combinato della riduzione del prezzo del formaggio, da un lato, ed al contemporaneo incremento del prezzo delle carni, dall'altro.
Se si estende lo sguardo agli ultimi dieci anni si osserva che nel 2013 il valore prodotto (espresso a prezzi correnti) è inferiore a quello registrato nel 2003, che si era attestato a 359 milioni di euro.
Si può affermare, quindi, che nel lungo periodo l'agricoltura reggiana, a causa delle basse quotazioni dei prodotti, ha perso in termini di potere d'acquisto.
Andamento del valore aggiunto dell'agricoltura silvicoltura e pesca in Provincia di Reggio Emilia dal 2003 al 2013 (000.000 di euro)
Nonostante gli sforzi sostenuti dagli agricoltori in questi ultimi anni, il settore agricolo evidenzia ancora alcuni problemi non del tutto risolti.
Nel primo scorcio del 2014 la situazione rilevata lo scorso anno non appare in miglioramento.
Le quotazioni del Parmigiano Reggiano, nonostante la produzione si mantenga su livelli stazionari, sono in flessione, mentre quelle del vino, in presenza di una riduzione della produzione, non dovrebbero, secondo le previsioni, aumentare.
La produzione di carne suina è in leggera flessione con prezzi altalenanti. La nuova griglia di valutazione dei suini destinati alla Dop sta creando, inoltre, preoccupazione fra gli allevatori. Si ipotizza che l'applicazione della stessa possa escludere il 20% dei suini allevati a questo fine.
Per il frumento, infine, si prevede una riduzione delle rese unitarie, causate dalla maturazione avvenuta in concomitanza con elevate temperature rispetto alle medie stagionali, con quotazioni stazionarie.
(Fonte CCIAA - RE)
A pochi giorni dal workshop promosso dalla Camera di Commercio sulle esportazioni agroalimentari negli USA, incluso un approfondimento sulle leggi antibioterrorismo, sono nove le imprese reggiane che stanno per spiccare il volo alla volta del Summer Fancy Food Show, in programma a New York dal 29 giugno all'1 luglio.
Reggio Emilia, 25 giugno 2014 -
E' la prima volta di una collettiva della Camera di Commercio ad una delle più importanti rassegne internazionali del comparto agroalimentare, che vedrà l'ente presente anche con un proprio stand nel quale sarà possibile degustare i vini selezionati all'edizione 2013 del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco".
Quanto sia importante il mercato statunitense per i prodotti alimentari italiani e reggiani lo dicono le cifre: in otto mesi gli Usa hanno importato dall'Italia (che si colloca all'8° posto tra i Paesi esportatori verso gli USA) prodotti per 2,6 miliardi di euro, equivalenti a poco meno di 2 miliardi di euro, con una crescita dell'8,2% rispetto all'analogo periodo precedente.
Il Summer Fancy Food Show, a propria volta, è uno degli eventi di riferimento del comparto food&beverage; visitato da operatori internazionali che sono alla ricerca di prodotti di nicchia e innovativi, nell'edizione 2013 ha registrato la presenza di 2.300 espositori provenienti da 80 Paesi.
Grazie alla collaborazione con la Italy-America Chamber of Commerce di New York, alle 9 imprese reggiane in partenza per il Summer Fancy Food Show, la Camera di Commercio ha assicurato una specifica azione di promozione su 500 operatori statunitensi potenzialmente interessati ad attivare o ad accrescere gli scambi commerciali con la nostra provincia.
Le imprese reggiane che parteciperanno alla vetrina internazionale di New York sono: Acetaia del Casato Bertoni, Acetaia di Montericco, Antica Cascina San Lorenzo, Bross srl, Donelli Vini spa, Forgrana Corradini spa, Grana D'Oro srl, Impresa 39 srl, Righi srl.
(Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Nuove possibilità di sviluppo tra economie in crescita, leggi antibioterrorismo ed Expo 2015 -
Reggio Emilia, 11 giugno 2014 -
A pochi giorni dalla Giornata dell'Economia realizzata dalla Camera di Commercio il 4 giugno scorso, per le imprese reggiane si avvicina quella che si potrebbe definire una "Giornata dell'internazionalizzazione".
Venerdì 13 giugno, infatti, l'Ente camerale ha messo in cantiere una serie di confronti che chiamano in causa Paesi come USA, Mozambico, Guatemala, Colombia ed Ecuador.
"Sul tavolo – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – vi sono temi di lavoro e prospettive diverse, ma l'obiettivo è comunque rappresentato da un consolidamento di rapporti commerciali con Paesi extraeuropei che appaiono in crescita o che, come nel caso degli Stati Uniti, richiedono nuove conoscenze per una più efficace penetrazione commerciale alla luce di norme legislative interne che potrebbero divenire un ostacolo alle nostre esportazioni".
"Dopo aver chiuso bene il 2013 (8,6 miliardi il valore delle esportazioni, cifra record per Reggio Emilia) e anche il primo trimestre 2014 (+4,3% del fatturato e+4% degli ordini) – prosegue Landi – puntiamo ad ampliare la platea dei Paesi con i quali sussistono positivi scambi e, al tempo stesso, a cogliere le nuove spinte allo sviluppo laddove la presenza delle nostre imprese è ancora modesta".
Proprio in questa prospettiva, venerdì saranno sotto i riflettori della Camera di Commercio – con la collaborazione di Unioncamere Emilia-Romagna - tre Paesi del Sudamerica e del Centro America (Colombia, Ecuador e Guatemala) nei quali si prevedono crescite del Pil superiori al 3% nel 2014, con grande spazio per la realizzazione di infrastrutture e possibili scambi riguardanti prodotti primari per l'economia reggiana: abbigliamento, prodotti agroalimentari, macchinari per l'industria, arredamento.
A partire dalle 9,30, nella Sala convegni di Piazza della Vittoria, esponenti della Camera di Commercio di Reggio Emilia, esperti di mercati internazionali e di aziende speciali del sistema camerale guideranno le imprese reggiane alla scoperta delle nuove possibilità di aumento degli scambi commerciali, alla conoscenza degli strumenti finanziari e assicurativi necessari e ai servizi accessibili grazie ad uno specifico progetto sull'America Latina.
Per il mercato statunitense sono invece chiamate in causa, in modo specifico, le imprese agroalimentari, che alle 9,30 saranno nell'Aula Magna di Palazzo Scaruffi per approfondire la legge USA antibioterrorismo e la normativa sulla modernizzazione della sicurezza alimentare, unitamente ad altre nuove procedure introdotte dal Governo americano a proposito di import.
Sempre a Palazzo Scaruffi, ma in Sala Giunta, alle 11,00 è infine è previsto un incontro con il Commissario aggiunto per Expo 2015 del Governo del Mozambico, Gilberto Paulino Cossa, cui saranno presenti anche esponenti dell'amministrazione comunale.
Così come è accaduto pochi giorni fa con i responsabili per l'Expo 2015 della Repubblica di Serbia, l'obiettivo della Camera di Commercio è quello di puntare a costruire alleanze che consentano alle imprese reggiane di collaborare, con progetti, prodotti e servizi, alla gestione della presenza del Mozambico all'esposizione universale dell'anno prossimo.
(Fonte: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)