Incontri dedicati dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia alle questioni inerenti la tutela della proprietà intellettuale. -
Reggio Emilia, 16 giugno 2015 -
Proseguono gli incontri dedicati dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia alle questioni inerenti la tutela della proprietà intellettuale, con specifiche iniziative seminariali aperte agli operatori ed all'utenza in generale. Il prossimo appuntamento di un lungo percorso finalizzato alla tutela di un patrimonio immateriale che rappresenta, però, uno dei principali fattori di competitività delle imprese, essendo legato a marchi, brevetti e invenzioni, è in programma 19 giugno nella Sala Convegni della Camera di Commercio, con inizio alle ore 9.00, dove si parlerà del "Come tutelare la forma di un prodotto: design, marchio di forma e diritto d'autore".
I lavori saranno condotti dal dr. Federico Corradini e dall'Ing. Emanuele Tollari dello Studio Ing. C. Corradini & C. Srl, esperti della materia.
Nell'incontro saranno affrontati i temi relativi alla protezione della forma di un prodotto, in relazione ai modelli registrati ed ai marchi di forma, con particolare attenzione inoltre ai diritti d'autore sulle forme (Copyright) ed alle strategie di deposito ed estensione ultra nazionale dello stesso.
Il programma del seminario e l'iscrizione on line sono disponibili sul sito www.re.camcom.gov.it
Per maggiori informazioni, segreteria del seminario (Ufficio Marchi e Brevetti: tel. 0522 796207, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Un quadro ancora contraddittorio quello delineato a Reggio Emilia durante la 13a Giornata dell'Economia. Il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi ha sottolineato come non bastino colpi di pennello attorno ad Expo: "C'è una tela da dipingere con continuità." Le indicazioni della 13.a Giornata dell'Economia. Si riaffaccia la fiducia. -
Reggio Emilia, 9 giugno 2015 -
Che sia ripresa o "ripresina" - come prudenzialmente indica il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - un dato è certo: la fiducia sta riaffacciando sull'economia reggiana. E' in tal senso, infatti, che si sono spinti gli interventi dei protagonisti della tredicesima Giornata dell'Economia organizzata dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia.
Nella parole del presidente Landi, in apertura, l'analisi di un quadro ancora contraddittorio (export in aumento del 4% nel 2014%, il Pil provinciale verso un saldo attorno al +0,5%, con previsioni di un +1,2% per il 2015, valore aggiunto delle costruzioni a -1,3% e invece a +0,5% per l'industria, tasso di disoccupazione al 6,6% dal 5,9% del 2013, ma previsioni di aumento degli occupati dell'1% nel 2015), dal quale però emergono i segnali di una "ripresina" che va accompagnata, secondo Landi, da nuove scelte da parte dei diversi soggetti economici, sociali, politici e istituzionali.
"Lo sguardo strategico che occorre in situazioni come questa, ma soprattutto di fronte ad un cambiamento che rischiamo di rincorrere e non di anticipare, è molto ampio, e non è più sufficiente che ciascuno faccia la propria parte, ma è necessario fare qualcosa di più insieme, adottando una scala di priorità non solo condivise, ma che abbiano a cuore una prospettiva, un futuro da costruire e non semplicemente la salvaguardia di risultati acquisiti e probabilmente irripetibili negli stessi modi".
"Le crisi - ha aggiunto il presidente della Camera di Commercio - non sono un elemento insuperabile, ma non sono neppure una lunga e dolorosa stagione che prelude al ritorno di un tempo migliore che abbiamo conosciuto e vissuto".
E qui l'affondo di Landi: "Questo territorio è cresciuto grazie ad un virtuoso rapporto tra tutte le forze in campo, che non è mai stato esente da problemi e anche da conflittualità, ma nell'ambito del quale c'è sempre stata una vivacità nel costruire insieme che oggi mi pare molto affievolita".
E allora, dice Landi, "non bastano le iniziative comuni attorno ad Expo per ridare slancio allo sviluppo locale, così come non bastano le pur lodevoli e recenti iniziative finalizzate ad attrarre nuovi investimenti sul nostro territorio".
"Questi - aggiunge il presidente della Camera di Commercio - sono colpi di pennello su una tela che va riempita con metodo e continuità, perché non si può pensare di guardare alle opportunità nel mondo senza affrontare, ad esempio, il tema dell'irregolarità del lavoro che scontiamo pesantemente, o quello delle gare al massimo ribasso che inducono irregolarità, o quello di una burocrazia che diviene dissuasiva per gli investimenti e per quei giovani che con ben maggiore facilità dialogano con il mondo".
Tavola rotonda: da sin: Andrea Cabrini (moderatore), Vincenzo Perrone (Lombardini srl), Roberto Nicastro (UniCredit), Vittorio Borrelli (Confindustria ceramica)
E attorno a questa ripresa che si affaccia, ma che ha bisogno di nuove condizioni per consolidarsi, si sono espressi Lucio Caracciolo (direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica), Vittorio Borelli (presidente di Confindustria ceramica) Roberto Nicastro, direttore generale di UniCredit, e Vincenzo Perrone, amministratore delegato di Lombardini srl.
Per Caracciolo, il rapido mutamento geopolitico e geoeconomico che si registra nel mondo è cominciato dopo la fine della guerra fredda con la liberalizzazione dei flussi di capitale, genericamente battezzata globalizzazione". Insieme ad altri fattori geopolitici e culturali - ha aggiunto Caracciolo - questo cambio di paradigma sta intaccando i tradizionali rapporti di forza fra Occidente e resto del mondo e sta mettendo in questione le stesse fondamenta dell'Europa e il posto dell'Italia nell'Ue".
Ma pur in questo complesso quadro, le opportunità non mancano, soprattutto nei settori più presenti sui mercati globali.
"L'industria ceramica italiana - ha detto Vittorio Borrelli - percepisce un clima di rinnovata fiducia, dovuto alla somma di alcune condizioni favorevoli e concomitanti per le nostre imprese: un ridotto costo dell'energia dovuto al calo dei prezzi; un euro debole rispetto a quelle valute verso i cui mercati esportiamo; bassi tassi di interesse che sono attesi allo stesso modo anche nel medio termine".
"In questo positivo e favorevole contesto - ha osservato Borrelli - urgono le riforme, soprattutto di fisco e Pubblica Amministrazione, per far sì che le imprese intercettino questa occasione di sviluppo. Se vogliamo puntare ad una "vera" ripresa - ha sottolineato il direttore generale di Unicredit, Roberto Nicastro - tutti, banche imprese e istituzioni, dovrebbero cambiare e sapersi mettere in gioco".
"Stiamo assistendo ad alcuni significativi segnali di ripresa per l'economia italiana ed europea – ha proseguito Nicastro - e l'implementazione dell'Unione Bancaria e del SSM (Single Supervisory Mechanism), oltre che le azioni della BCE, (tra queste il TLTRO e il QE), hanno reso possibile un'ampia disponibilità di liquidità a basso costo". "Il nostro impegno di Banca ha osservato Nicastro - è innanzitutto quello di far ripartire gli investimenti da parte delle imprese: UniCredit ha chiesto complessivamente 15.6 miliardi di euro di fondi TLTRO e ne ha già erogati circa 12 in gran parte proprio a supporto di chi fa nuovi investimenti".
Riforme, credito, azioni più stringenti e congiunte da parte di forze economiche, sociali e istituzioni sono dunque alcune prioritarie azioni a favore della ripresa, ma non di meno lo è anche una nuova spinta sull'innovazione, come ha sottolineato l'intervento di Vincenzo Perrone, amministratore delegato di Lombardini srl.
"Siamo impegnati su prodotti - ha detto Perrone - che garantiscono maggiore produttività dei macchinari e la riduzione dei costi di utilizzo, tenendo conto del fatto che a questa richiesta del mercato si sovrappone l'introduzione di norme sempre più severe in materia di emissioni". "Ne consegue - ha detto Perrone - che per crescere in questo contesto e in tutti gli ambiti in continua evoluzione, occorre investire nello sviluppo di nuovi prodotti e nello sviluppo di una potente organizzazione a supporto delle vendite e del servizio post-vendita".
Su questo tema, sullo sfondo, le parole di Landi, che ha ricordato che proprio su innovazione tecnologica e ricerca (unitamente all'internazionalizzazione) si sono concentrati in misura particolarmente rilevante (complessivamente 4 milioni di euro) gli investimenti 2015 della Camera di Commercio.
(fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Atteso un +1,2% per il Pil reggiano nel 2015. Export in aumento, ma cresce anche la disoccupazione. Landi presidente della Camera di Commercio: "Azioni importanti su internazionalizzazione, innovazione e ricerca". -
Reggio Emilia, 5 giugno 2015 -
E' uno sguardo ampio sull'economia reggiana, ma anche sulle nuove fragilità che si manifestano sul versante della coesione sociale, quello che offrirà la tredicesima Giornata dell'Economia promossa dalla Camera di Commercio ed in programma lunedì 8 giugno nella Sala degli Specchi del Teatro Valli alle 16,30.
"Una realtà, quella reggiana - spiega il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - che continua a soffrire, ma che registra anche segnali di ripresa che vanno accompagnati da nuove scelte che coinvolgono tutti i soggetti economici, sociali, politici e istituzionali e definiscano con chiarezza su quali priorità si debba oggi lavorare".
I dati sulle sofferenze e sui miglioramenti dell'economia reggiana sono chiari. Gli "Scenari per le economie locali" di Prometeia parlano di una crescita del Pil provinciale dello 0,4% nel 2014, mentre le previsioni per il 2015 parlano di un +1,2%, con situazioni che restano comunque fortemente differenziate tra i comparti: il valore aggiunto delle costruzioni, ad esempio, ha registrato un ulteriore calo dell'1,3%, mentre per l'industria in senso stretto si è registrato un +0,5% che, finalmente, interrompe un ciclo di due anni negativi.
E in questo alternarsi di situazioni critiche e "ripresine" - come le definisce lo stesso Landi - si inseriscono i risultati record raggiunti dalle esportazioni (+4%), il cui valore si è portato vicino ai 9 miliardi (oltre il 60% del valore aggiunto reggiano), ma anche quella questione occupazionale che - dice il presidente della Camera di Commercio – "rappresenta uno dei dati più gravi della nostra economia, con un tasso di disoccupazione che in un anno è salito dal 5,9% al 6,6%".
"Siamo evidentemente ben lontani - spiega Landi - da un dato regionale che si colloca all'8,3% e da quello nazionale attestato al 12,7%, ma nell'aumento della disoccupazione, già di per sé allarmante, si inserisce anche il forte aumento della percentuale di giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che sono senza lavoro, con un balzo dal 26,4% al 33,5% tra il 2013 e il 2014".
"Ecco perché - sottolinea Landi - occorre concentrarsi su priorità di lavoro condivise, che da una parte affrontino le emergenze che permangono e, dall'altro, irrobustiscano i segnali di ripresa che si manifestano anche sulla stessa occupazione, prevista in aumento dell'1% nel 2015".
Molte le indicazioni che Landi offrirà in apertura della Giornata dell'Economia di lunedì 8 giugno (tra i relatori Lucio Caracciolo, direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica), con un accento particolare sul tema dell'internazionalizzazione, dell'innovazione tecnologica e della ricerca.
"E' su questi fronti - osserva il presidente della Camera di Commercio - che abbiamo investito la quota più consistente delle risorse camerali: da una parte, infatti, è ancora troppo limitata la platea di imprese che esportano (poco più di 3.500), quando vi è un'alta percentuale di aziende che presentano le stesse caratteristiche e potrebbero avviare nuovi flussi commerciali nel mondo, consolidando l'enorme beneficio che ricade sull'economia e sul lavoro (e quindi anche sui servizi e sull'attrattività del territorio per nuovi investimenti) proprio grazie ai rapporti con l'estero; dall'altra parte occorre sostenere le imprese ad ampliare i loro orizzonti, visto che oggi il 54% delle aziende reggiane esportatrici è presente in un solo Paese estero".
"Con 1,5 milioni destinati all'internazionalizzazione, 1,8 milioni per l'innovazione tecnologica e 700.000 euro per la ricerca e sviluppo - osserva Landi - puntiamo allora ad uno sviluppo che non abbia le caratteristiche del "mordi e fuggi", ma ad accrescere su tutti i versanti, e stabilmente, la competitività delle nostre imprese, che grazie a ricerca e innovazione possono meglio cogliere anche le nuove opportunità che lentamente si vanno profilando anche sul mercato interno".
Proprio di opportunità e prospettive, di "tracce geoeconomiche" da seguire nel mondo e del "fare impresa nel mondo che cambia" parleranno lunedì al Valli Lucio Caracciolo (direttore di Limes, rivista italiana di geopolitica), Vittorio Borelli (presidente di Confindustria Ceramica), Roberto Nicastro, direttore generale di UniCredit, e Vincenzo Perrone, amministratore delegato di Lombardini srl.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio. Da oggi 225 vini in competizione: 118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma. -
Reggio Emilia, 21 maggio 2015 -
Si sono avviate a Mancasale le selezioni dei vini partecipanti alla sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio.
Un'edizione, quella 2015, che fa segnare un record di vini iscritti (225, con un +11% rispetto al 2014) e di aziende partecipanti, giunte a 64 unità.
118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma.
"Come Camera di Commercio - ha detto la vicepresidente Paola Silvi nell'aprire i lavori delle commissioni - siamo molto soddisfatti di questi risultati, perchè riteniamo siano il frutto di una analoga soddisfazione delle imprese per i modi attraverso i quali, partendo dal Concorso, la Camera di Commercio esprime il proprio impegno nel campo della valorizzazione dei nostri vini di qualità".
"Tra le aziende concorrenti - ha ricordato Paola Silvi - vi sono imprese, ad esempio, che hanno partecipato attivamente ai percorsi e ai progetti che abbiamo messo in atto per assicurare una vetrina internazionale permanente, attraverso i canali internet, a tanti nostri prodotti agroalimentari, così come vi sono imprese che sono inserite nel progetto regionale dedicato al turismo enogastronomico di qualità, che ha visto la nostra provincia primeggiare per presenze".
"Questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco - ha proseguito la vicepresidente della Camera di Commercio - mira a cogliere, tra l'altro, tutte le opportunità derivanti dall'Expo: dal 25 al 28 giugno, infatti, è in programma un Educational Press Tour rivolto a giornalisti ed opinion leader stranieri del settore wine e del turismo enogastronomico, con visite dirette anche a cantine selezionate in questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco. Dal 18 al 21 ottobre, poi, vi sarà un Incoming di buyer del settore wine dall'Area Asean per incontri B2B con le cantine selezionate".
"A tutto questo - ha detto Paola Silvi - si aggiunge la guida "Terre di Lambrusco", a completare un quadro di iniziative che mirano a fare del Concorso un elemento di attrazione e un punto di partenza per azioni e progetti che hanno una ricaduta ampia e soprattutto duratura nel tempo a favore delle imprese coinvolte e dei territori di appartenenza, e quindi delle province di Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova".
"Oggi più che mai - ha concluso la vicepresidente dell'Ente camerale - siamo chiamati a dare valore stabile al lavoro di queste aziende, perchè ad esse si lega ricchezza economica, lavoro, sicurezza e coesione sociale, che sono elementi distintivi ed apprezzati nel mondo, esattamente quanto i prodotti che nascono nelle nostre terre e che si connotano a maggior ragione grazie a questo prezioso legame fra imprese, prodotti e territorio".
Le commissioni di valutazione dei vini - formate per pubblico sorteggio e composte ciascuna da 6 tecnici - concluderanno il loro lavoro nel tardo pomeriggio di venerdì 22 maggio, mentre la cerimonia di premiazione è prevista il 26 giugno.
(Fonte: ufficio stampa della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Presentato il Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall'Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio. Mazzoli: "fenomeni non facilmente reversibili". Landi: "Serve un'azione congiunta di intensità inedita".-
Reggio Emilia, 15 maggio 2015 -
"Fuga da Reggio Emilia?". E' sicuramente questo il titolo più provocatorio tra i tanti contenuti nel Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall'Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio.
La spiegazione è nelle parole del sociologo Gino Mazzoli, che ha curato la raccolta dei dati e le analisi contenute nel ponderoso studio.
"Abbiamo un export invidiabile, un capitale sociale (organizzazioni del terzo settore e volontari) molto consistente, eppure - dice Mazzoli - la "fuga dei cervelli", le rimesse degli immigrati in calo verticale, i "quasi poveri" (14.000) raddoppiati in tre anni, i 70.000 lavoratori vulnerabili (34.000 disoccupati e 35.800 fruitori di ammortizzatori sociali) l'esplosione degli sfratti (passati dai 543 del 2001 ai 2.800 del 2013) e il 50% di pensionati poveri (il 54% è sotto la soglia dei 750 euro al mese) inducono a pensare che la nostra provincia, oltre a perdere attrattiva, stia producendo fenomeni di ritiro e di fuga".
Pochi anni fa, ricorda Mazzoli, parlavamo di una provincia ancora forte, ma più vulnerabile, e progressivamente questi fenomeni di fragilità si sono trasformati in povertà, tanto che oggi - dice Mazzoli - "ci si può chiedere se la povertà stia diventando una fuga".
Ma la risposta la offre lo stesso rapporto camerale: "Per ora - sottolinea il noto sociologo reggiano - niente di allarmante, ma al contempo il fenomeno non sembra facilmente reversibile".
Quello che il Rapporto sulla coesione sociale presenta è comunque sicuramente un territorio che soffre demograficamente (-1.000 abitanti nel 2014, e solo 133 bambini in più in un decennio), per la situazione delle famiglie (70.000 quelle composte da una sola persona e un reddito tornato ai livelli del 2004), per l'aumento dei giovani che non studiano nè lavorano (il 15,4% dei reggiani tra i 15 e i 24 anni), per un'economia che guadagna posizioni nella classifica della competitività (5° posto in Italia, migliorando di 26 posizioni tra le province Italiane rispetto al 2010) e delle esportazioni (quasi 9 miliardi nel 2014), ma che tra il 208 e il 2014 ha visto un aumento dei disoccupati pari a 18.400 unità.
Dati tra i quali, dice Mazzoli, spicca la "fuga dei cervelli reggiani all'estero", con 2.609 persone che in sei anni hanno assunto la residenza all'estero, salendo però a 10.500 se si considerano anche coloro che si sono trasferiti in cerca di lavoro senza cambiare residenza.
E dal fronte dei servizi sociali non arrivano notizie migliori. Per ogni 100 anziani sopra i 75 anni, nella nostra provincia vi sono 13 badanti e 1,2 posti in centro diurno, 2,9 posti in casa protetta, 3,8 prestazioni di assistenza domiciliare (1-2 ore settimanali per ogni anziano), con un nettissimo sbilanciamento a favore del badantato e famiglie sempre più in difficoltà (per ragioni economiche, ma fors'anche per la rigidità dell'offerta pubblica) nell'accesso al pubblico, come attesta il consistente calo -37.000 giornate dell'utenza dei centri diurni e degli asili nido.
Una situazione complessiva, quella rivelata dal Rapporto sulla coesione sociale, a fronte della quale, e pur senza allarme, "oggi occorre - afferma il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi - un'azione congiunta di intensità inedita da parte delle forze politiche e sociali, degli operatori economici e delle istituzioni, per rilanciare Reggio Emilia non banalmente come la città dei primati in una società complessivamente in crisi, ma come un territorio in cui la coesione è valore ed è azione, è principio fondativo ed obiettivo da ricercare costantemente.
"Serve fare squadra - scrive al proposito Mazzoli - tra i diversi attori locali per rendere più attraente questo nostro ancora ricco e vitale territorio".
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Le piccole e medie imprese agroalimentari reggiane potranno essere protagoniste di Expo. L'8 maggio appuntamento all'Ente camerale. Servizi di assistenza, distribuzione di prodotto, presentazioni animate. -
Reggio Emilia, 5 maggio 2015 -
Grazie al supporto e al coordinamento di Unioncamere Emilia-Romagna e della Camera di Commercio di Reggio Emilia, anche le piccole e medie imprese agroalimentari reggiane potranno essere protagoniste di Expo da mercoledì 9 a lunedì 14 settembre 2015, animando lo spazio "Piazzetta" in dotazione alla Regione Emilia-Romagna, collocato a circa 50 metri di distanza dal Padiglione Italia.
"L'iniziativa - sottolinea la Camera di Commercio - si pone l'obiettivo di promuovere il patrimonio agro-alimentare attraverso la presenza dei produttori, la loro esperienza e i loro racconti, che consentiranno di valorizzare anche gli elementi culturali e sociali che caratterizzano il territorio e si inserisce quale naturale proseguimento del progetto sul turismo enogastronomico di qualità sviluppato nel corso del 2014 con una ampia adesione di imprese locali".
Ogni azienda, nell'arco di una giornata, potrà presentare, in uno o più momenti di approfondimento della durata di 20-30 minuti, i propri prodotti, con il supporto di un esperto animatore, affiancato da un attore che interpreterà la figura di Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana, o da una "Marietta", una maestra "sfoglina", o dal Consorzio del formaggio del Parmigiano Reggiano.
Al termine, le aziende potranno distribuire il prodotto, purché già preparato e preconfezionato, che dovrà essere assaggiato all'esterno dello spazio "Piazzetta".
L'azienda, poi, continuerà a essere ancora protagonista per tutti i sei giorni attraverso video e collegamenti on line al proprio sito web con l'ausilio della mappa interattiva inserita nel multi-touch-screen (5 mt x 2,5 mt) in dotazione all'interno della Piazzetta; in esso sono presenti punti "cliccabili", scelti in funzione del tema dell'Expo e delle principali attrattive turistico-culturali regionali. L'azienda partecipante avrà a disposizione un'icona da personalizzare nei quattro contenuti (prodotto, ricetta, storia, informazioni) a loro volta cliccabili e trasferibili nei dispositivi mobili - smartphone e tablet - del visitatore.
A livello regionale verranno ammesse 90 aziende, e per favorire la partecipazione di quelle reggiane la Camera di Commercio ha programmato un incontro con le imprese locali per venerdì 8 maggio dalle 10,30 alle 13,00 nella Sala Convegni dell'Ente camerale (p.zza della Vittoria, 3), dove saranno forniti tutti i dettagli sulle modalità di partecipazione e per l'utilizzo degli strumenti in dotazione nello spazio di Expo 2015.
La scadenza dei termini per l'adesione è poi fissata al 29 maggio prossimo, e per l'ammissione delle aziende saranno utilizzati criteri di selezione relativi all'ordine cronologico di arrivo delle schede di adesione, alla presenza di un rappresentante dell'azienda a Milano, la dotazione di un filmato aziendale in lingua italiana e inglese, la capacità di narrare il prodotto contestualizzandolo nel territorio di appartenenza e nelle tradizioni locali.
Le imprese interessate potranno promuovere prodotti certificati (Dop, Igp, Q.C. Qualità Controllata, biologici), prodotti agricoli tradizionali dell'Emilia-Romagna, vini Dop e Igp e, infine, cioccolato.
Info: Ufficio Promozione CCIAA di Reggio Emilia
tel. 0522 796528 - e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Finanziamenti a fondo perduto fino a 50.000 euro per progetti di ricerca di nuovi prodotti e servizi, modelli di gestione e processi produttivi innovativi. Aperta da oggi la possibilità per le imprese reggiane di presentare le domande per l'accesso ai finanziamenti. -
Reggio Emilia, 4 maggio 2015 -
Si apre oggi, lunedì 4 maggio, per le imprese reggiane, la possibilità di presentare le domande per l'accesso ai finanziamenti (700.000 euro, quasi il doppio rispetto al 2014) destinati dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia alla ricerca e sviluppo delle imprese.
Le risorse messe a disposizione dalla Camera di Commercio sono destinate alle piccole e medie imprese e ai consorzi d'impresa per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico realizzati in collaborazione con Università ed enti pubblici di ricerca italiani e con i centri per l'innovazione e i laboratori di ricerca industriale accreditati dalla Rete Alta Tecnologia della Regione Emilia-Romagna.
"Questo intervento – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – mira ad accrescere la competitività delle nostre imprese agendo su un fattore importante quale è la ricerca, perché in presenza di un buon andamento delle esportazioni e di una pesante stagnazione del mercato interno è evidente il bisogno di favorire e concorrere a nuovi investimenti per progetti che possano incidere sullo sviluppo di nuovi prodotti innovativi e, contemporaneamente, sui modelli organizzativi e sui processi produttivi".
Gli interventi ammessi sono proprio quelli relativi allo sviluppo di prodotti e servizi con caratteristiche di elevata innovatività, all'introduzione di processi produttivi innovativi, con particolare riferimento ai "processi puliti", all'introduzione di nuovi modelli organizzativi di gestione e controllo incentrati sull'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione, al sostegno alla protezione brevettuale internazionale di tecnologie, prodotti e modelli proprietari sviluppati dalle imprese.
I progetti vengono finanziati – e i contributi sono a fondo perduto – fino al 50% della spesa ammissibile (la possibilità sale al 60% per le imprese femminili e giovanili) e comunque fino ad un valore massimo pari a 50.000 euro.
Il valore minimo di ogni progetto non dovrà essere inferiore ai 15.000 euro, e le domande (il cui ordine cronologico potrà influire sull'ammissione al contributo a parità di punteggio e ammontare investimento) vanno presentate alla Camera di Commercio esclusivamente in modalità telematica (web Telemaco) con firma digitale, corredate da una lettera di intenti/accordo con l'Università o il centro o il laboratorio incaricato dell'assistenza personalizzata alle imprese.
La presentazione, come si è detto, è possibile da lunedì 4 maggio e sino al 31 luglio.
Maggiori informazioni su: www.re.camcom.gov.it
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
La Camera di Commercio di Reggio Emilia mette uno dei più rilevanti investimenti degli ultimi dieci anni a favore del tessuto imprenditoriale reggiano. Al via i nuovi bandi per 4 milioni di euro. -
Reggio Emilia, 22 aprile 2015 -
Nonostante il drastico calo delle entrate legato ai provvedimenti assunti dal Governo sul diritto annuale versato dalle imprese (-35%), la Camera di Commercio di Reggio Emilia mette uno dei più rilevanti investimenti degli ultimi dieci anni a favore del tessuto imprenditoriale reggiano.
Per il 2015, infatti, l'Ente camerale mette in campo 6 milioni di euro, 4 dei quali deliberati in questi giorni con l'approvazione dei relativi bandi.
"Crediamo sia un segnale concreto e importante – sottolinea il presidente Stefano Landi – dell'impegno della Camera di Commercio a fianco di un sistema economico che sconta ancora pesantemente gli effetti della crisi economica, con ordini interni ancora di segno negativo, una produzione sostanzialmente stagnante e un fatturato in calo dello 0,4% nel quarto trimestre 2014, nonostante l'export abbia raggiunto valori record, portandosi a poco meno di 9 miliardi di euro".
"A fronte di quest'economia locale ancora in forte sofferenza – prosegue Landi – abbiamo deciso di attingere a risorse patrimoniali straordinarie per assicurare quel necessario sostegno alle imprese reggiane che, con il calo degli introiti camerali, sarebbe drasticamente sceso, a seguito dell'applicazione di una prima tranche della riforma nazionale che non ha tenuto in alcun modo conto del ruolo di stimolo e dei contributi che le Camere di Commercio assicurano alle economie locali, né dei livelli di efficienza che singolarmente hanno raggiunto".
"Per parte nostra – osserva il presidente della Camera di Commercio – abbiamo voluto compiere scelte di politica economica e non di bilancio o bilancino, grazie ad una convergenza di tutte le associazioni imprenditoriali sulle priorità assolute legate alla ripresa e allo sviluppo e, conseguentemente, ai bisogni emergenti delle imprese e agli orizzonti di crescita che appaiono più realisticamente possibili e concretamente raggiungibili".
Da qui, dunque, i primi investimenti della Camera di Commercio, che nelle scorse settimane aveva già deliberato lo stanziamento di 1,5 milioni di euro per l'internazionalizzazione (con 850mila direttamente destinati alle imprese e 650 impegnati per un fitto calendario di incoming di operatori commerciali stranieri, ulteriormente rafforzato in coincidenza con l'Expo) e un ulteriore investimento legato all'Esposizione internazionale, con 100mila euro destinati alle aperture straordinarie de I Teatri.
Di questi giorni, come si è detto, le delibere su altri bandi (la cui apertura avverrà a breve), per un importo complessivo superiore ai 4 milioni.
"Ci siamo mossi in equilibrio – spiega Landi – tra il bisogno di affrontare emergenze e la necessità di sostenere nuovi investimenti e la nascita di nuove imprese, così da creare più stabili prospettive di crescita per la nostra economia".
L'investimento più rilevante, in assoluto, riguarda l'innovazione tecnologica, con 1,8 milioni di euro a disposizione delle imprese.
"Nonostante il nostro territorio si collochi ai vertici regionali per capacità d'innovazione – osserva Landi – è proprio qui che dobbiamo investire per acquisire nuovi elementi di competitività, perché proprio all'innovazione di impianti, processi e prodotti si lega il nostro posizionamento sui mercati esteri e la possibilità di cogliere immediatamente i primi segnali di ripresa anche del mercato interno".
"Non a caso – aggiunge il presidente della Camera di Commercio – alle risorse per l'innovazione tecnologica si aggiungono 700.000 euro destinati alla ricerca e sviluppo".
Ottocentocinquantamila euro sono poi destinati al credito alle imprese (abbattimento di tassi e acquisizione di garanzie sussidiarie), "che rappresenta tuttora una delle grandi emergenze delle imprese", secondo Landi.
Allo start up d'impresa e al lavoro di "incubazione" che attorno ad esso ruota sono riservati 300.000 euro, mentre 200.000 euro vanno ad incentivare l'attrazione di nuovi investimenti e una cifra identica va a sostenere la partecipazione delle imprese reggiane a programmi di ricerca e innovazione finanziati dalla UE e dalla Regione Emilia Romagna.
"Altre risorse – conclude Landi – sono poi destinate al funzionamento e al potenziamento di strumenti di comune e diffusa utilità per le imprese (osservatorio economico, sportello di sostegno contro il crimine organizzato e iniziative di prevenzione, ad esempio), completando così un quadro di investimenti che crediamo riaffermi concretamente il ruolo di motore dello sviluppo che la Camera di Commercio svolge ed intende continuare ad assicurare al nostro territorio".
(fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Sostegni diretti per 450.000 euro a I Teatri, Palazzo Magnani, progetti di associazioni. Con le azioni indirette, risorse per quasi 1 milione. -
Reggio Emilia, 17 aprile 2015 -
Con l'ultima assegnazione pari a 100.000 euro destinate a I Teatri per il programma di aperture straordinarie, salgono a 450 mila le risorse impegnate in modo specifico e diretto dalla Camera di Commercio a sostegno delle imprese e del territorio reggiano in vista di Expo 2015.
"Un evento – sottolinea la vicepresidente dell'Ente camerale, Paola Silvi – che sicuramente offre alcune opportunità immediate, ma che va visto soprattutto come stimolo allo stabile miglioramento della visibilità del nostro territorio e della nostra offerta all'estero, che richiede competenze, continuità di lavoro, azioni di marketing, uso di nuovi strumenti di comunicazione che oggi rappresentano un patrimonio consolidato per meno del 10% delle imprese reggiane. E' proprio in questa prospettiva che abbiamo lavorato, considerando Expo come uno strumento di traino della nostra economia, dal turismo e servizi ai prodotti d'eccellenza, per far sì che gli effetti dell'Esposizione possano andare ben oltre il tempo dell'Esposizione universale".
Gli investimenti camerali sullo specifico capitolo di Expo, come si è detto, valgono 450mila euro, e includono i sostegni (100.000 euro) assicurati a Palazzo Magnani per la mostra dedicata a Piero della Francesca, quelli destinati a I Teatri per l'"Open Theatre" progettato in occasione dell'Esposizione e i finanziamenti ai progetti lanciati da associazioni e altri soggetti per accrescere la visibilità di imprese e territorio.
"In questo caso – osserva la vicepresidente della Camera di Commercio – la priorità è stata assegnata proprio alle iniziative maggiormente orientate all'internazionalizzazione anche in prospettiva, perché è evidente che Expo potrà avere alcune ricadute immediate (sui servizi di ricettività, ad esempio), ma per altri comparti è necessario lavorare su un arco temporale assai più lungo. In campo turistico, ad esempio, occorre un miglioramento complessivo della nostra offerta e della nostra riconoscibilità nel tempo, anche perché nei mesi di Expo vi sono territori la cui competitività e la cui attrattività sono già note: penso a Verona, a Venezia, a Torino, a Roma e alla stessa Bologna, tanto per restare in regione".
"Proprio per questo – prosegue la vicepresidente della Camera di Commercio – agli investimenti diretti e specifici si sono associate altre iniziative che prendono spunto da Expo, ma guardano ben oltre. E' il caso, ad esempio, del progetto regionale sul turismo enogastronomico di qualità, attorno al quale sono state coinvolte ben 107 imprese reggiane, che rappresentano, da sole, un terzo di quelle interessate in Emilia-Romagna, e che insieme a Consorzi di tutela, Apt Servizi e Club di prodotto saranno protagoniste di una settimana di animazioni nella "Piazzetta" di Expo, grazie al coordinamento di Unioncamere regionale".
"Va nella stessa direzione - spiega Paola Silvi – l'intensificazione del programma di incoming di operatori commerciali stranieri nei mesi di Expo e, ancora, la particolare attenzione ad Expo che investe anche il tradizionale Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco", con un Educational Press Tour (con visite nel territorio e ad aziende vinicole locali) rivolto ad opinion leader del settore wine e del settore enogastronomico".
"Se consideriamo anche questi impegni – conclude la vicepresidente camerale - gli investimenti direttamente e indirettamente legati ad Expo vanno a sfiorare il milione di euro, con un ventaglio di azioni e iniziative che vanno a sostenere i diversi elementi di attrattività del nostro territorio, e, soprattutto, a proiettarlo maggiormente verso una relazione stabile con il mondo e l'ampliamento del numero delle imprese che in questa relazione si possono inserire".
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Calo delle vendite più evidente per i prodotti alimentari (-4,5%). Pessimismo per il futuro. -
Parma, 16 aprile 2015 -
E' stato davvero un "annus horribilis", il 2014, per il commercio reggiano.
Nell'ultimo trimestre, infatti, si è addirittura accentuata la contrazione delle vendite al dettaglio in provincia di Reggio Emilia. In un anno, secondo l'indagine condotta dal sistema camerale ed analizzata dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio, il commercio ha registrato un calo del 3,7%, flessione più marcata di quanto si era già osservato nel terzo trimestre dell'anno quando la variazione negativa era stata del 3,4%.
Pur essendo coinvolte tutte le tipologie di negozi al dettaglio, quelli di prodotti alimentari risentono maggiormente della crisi: le vendite, infatti, sono calate del 4,5%. Per i negozi di prodotti non alimentari la flessione è lievemente più contenuta ma sempre consistente (-4%). In sofferenza anche la Grande Distribuzione Organizzata: le vendite degli ipermercati, supermercati e grandi magazzini sono calate dell'1,8%, indice di un ulteriore taglio nei consumi.
Improntate al pessimismo e collocate in territorio tendenzialmente negativo la previsione delle vendite dei commercianti reggiani di tutte le tipologie di negozi per il prossimo futuro.
Un operatore su tre prevede una contrazione nelle vendite e solo il 7% degli intervistati ritiene che potranno registrare una crescita. Cresce dell'8% raggiungendo il 58% del totale la quota di negozianti che ipotizza una stabilità nelle vendite per il prossimo futuro.
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)