Se le mani sono per una donna curata il primo biglietto da visita, fondamentale diventa conoscere quelle che sono le ultime tendenze per un perfetto manicure. RENATA GORRERI presenta nel suo articolo non solo come scegliere il migliore smalto o la forma dell'unghia, ma anche come prenderci cura di mani e piedi. Un occhio anche a quelle che sono state le maggiori tendenze tra un'epoca e un'altra. Quindi attenzione, la scelta del vostro manicure potrebbe rivelare anche un pizzico della vostra personalità!
Parma, 27 ottobre 2016
Di Renata Gorreri
Abbiamo passato tutta l'estate ad indossare gli smalti più diversi. Colori fluo alternati ai pastello, rosso lacca oppure nero, rosa baby e verde bandiera.
Abbiamo fatto tanto esercizio con la nail art, abbiamo applicato brillantini, adesivi a forma di cuoricino, mini piercing, disegni perfetti, delle piccole opere d'arte.
Oppure abbiamo approfittato della ricostruzione in gel, così duratura, o dello smalto semipermanente, abbiamo provato i nuovi smalti a olio. Abbiamo, più volte nel corso della stagione, cambiato forma dell'unghia. Dall'unghia quadrata, ormai non più tanto di moda, siamo passate alla forma a stiletto, molto '80s, mentre la forma tonda e corta è rimasta sempre di attualità tra le amanti dello stile sobrio ed elegante alla Audrey Hepburn.
Ma da dove viene questa abitudine alla cura delle unghie di mani e piedi?
A dire la verità, viene da lontano. Già gli antichi Egizi facevano manicure e pedicure e lo smalto colorato sulle unghie distingueva le persone di rango elevato dal resto del popolo.
Avvicinandoci di più ai nostri tempi, negli anni '50 si impose la moda delle unghie lunghissime e laccate di rosso, alla Marilyn Monroe, mentre la french-manicure data dagli anni '70.
Ora non c'è più una tendenza univoca e possiamo scegliere tra un'ampissima gamma di colori e formulazioni degli smalti e sbizzarrirci a piacimento.
Ma tra una passata e l'altra di smalto, cosa facciamo per le nostre unghie? Non rischiamo di rovinarle con troppe applicazioni, o con i semi-permanenti o la ricostruzione in gel?
Per evitare questa possibilità, prima dell'applicazione dello smalto semipermanente possiamo provare la nuovissima tecnica Protect and Peel di Pronails che protegge l'unghia, ma i puristi della manicure continuano a non amare i trattamenti permanenti e semipermanenti perché sostengono che soffochino l'unghia, che essendo porosa, tenderà ad avere delle macchie bianche o gialle e a sciuparsi.
Quindi, al ritorno dalle vacanze, possiamo predisporci ad un periodo durante il quale mettere da parte gli smalti e dedicarci alle coccole per i nostri piedi e mani, magari presso un istituto di bellezza.
A casa possiamo comunque intensificare le cure usando periodicamente un esfoliante e aumentando le cure idratanti massaggiando mani e piedi con creme a base di arnica, olio di mandorle, olio di argan, e ricordandoci di usare sempre la crema solare protettiva per evitare la formazione di odiose macchie o, peggio ancora, di nei pericolosi. Ci sono anche degli oli specifici per le unghie a base di olio di cocco e olio di jojoba come quello di Deborah Lippmann che è una vera delizia. Dopo l'applicazione lascia un delizioso e dolcissimo profumo di estate sulle mani.
E se proprio non resistiamo senza lo smalto, possiamo provare l'ultima novità dell'azienda Jin Soon, la manicurista delle star. Ha un delicato e persistente profumo di fiori che si sente sia durante l'applicazione, che dopo.
Come sempre per la nostra bellezza, l'importante è usare sempre prodotti di ottima qualità.
CREDTIS : -glamour.it – dimages.it – groupalia.it – cliomakeup.com – sarakendall91.wordpress. com – pinterest.com – lanpmouton.com – ricostruzioneunghie.name – pinkitalia.it – elle.it – it.selez.com – ilnarcisoestetica.com – it.paperblog.com – unghiechepassione.it - wellandgood.com – alllacqueredup.com
Nonostante i corsi e ricorsi storici tra stili e tendenze, la tradizione resta sempre un ottimo riferimento, tuttavia anche l'innovazione gioca un ruolo decisivo. Nascono così i vari stili tra il sofisticato e l'eccentrico, tra il sobrio e l'appariscente. Due innovativi brand tutti italiani che curiosamente uniscono creatività e artigianalità seppur con le loro differenze stilistiche.
Parma, 25 novembre 2016
Di Maria Carla Magni
Curiosando tra le ultime novità proposte dalla recente FW Moda Donna a Milano sono emersi due brand italiani innovativi molto differenti tra loro.
Il risultato è la perfetta testimonianza che la moda italiana riesce sempre a stupire per creatività e alta artigianalità ricercando e mescolando stili diversi, ma sempre inseriti nell'inconfondibile etichetta del "made in Italy".
Piacevole è stata la chiacchierata con Paolo Zuntini, titolare e direttore creativo del brand ELEVENTY per la linea donna insieme a Marco Baldassari per la linea uomo, che propone nella sua collezione SS 2017 e denominata "Nuove Armonie" una donna sofisticata e naturalmente chic.
"Chic" perché emerge una donna elegante e ricercata attenta ai tagli sartoriali, ai tessuti e alle finiture frutto della migliore manodopera italiana selezionata attraverso un network di 94 micro imprese. Grazie a ciò vengono prodotti capi di eccellenza qualitativa del made in Italy.
La proposta di Eleventy è una moda "naturalmente" pensata per una donna moderna, sicura e che si sente bene con se stessa in ogni momento della giornata dal lavoro al relax, allo svago.
Con l'ambizione di contribuire con la migliore tradizione manifatturiera italiana a superarsi, le collezioni del brand puntano a soddisfare le esigenze di chi sceglie il valore dell'eleganza per la propria quotidianità.
I pantaloni jogging in fresco lana e cady sono speciali per il tempo libero, le giacche sono in jersey con micro fantasie o in lana stretch; finissime maglie in pura seta. La pelle e il camoscio, rese leggerissime grazie a trattamenti esclusivi, diventano abiti e giacche estremamente femminili. Le sete negli abiti e nelle camicie hanno tagli geometrici arricchite con stampe a graffiti. La donna metropolitana sceglierà la linea di felperia rinnovata nei volumi. Da non dimenticare il lino nella maglieria e il denim per pantaloni, camicie, abiti e giacche da indossare grazie alla loro semplicità.
I colori predominanti sono tenui come quelli a richiamo naturale della sabbia, corda, il bianco, il grigio e il color cipria per un tocco di eleganza e sobrietà.
Di tutt'altro stile e dal tono decisamente eccentrico volutamente creato tra i confini in cui arte, moda e spettacolo si confondono tra loro è quello proposto nella collezioni del fashion designer JOSHUA FENU – JF LONDON che ha approfittato dell'effetto Fashion Week per aprire il suo primo store italiano monomarca a Milano.
In un tripudio di pellami brillanti e colori psichedelici in cui il fulmine e la zip sono i motivi iconici del brand emerge il tributo al mitico Studio 54 dove eccentrici travestimenti e le trasparenze diventano ispirazione per i nuovi modelli caratterizzati da strutture anni '70.
La collezione donna si distingue tra ankle boots e la pantofolina must have, le raffinatissime decolleté, i nuovi sabot dai tacchi ampi ai sandali Roxanne e Ziggy, omaggio al camaleontico David Bowie, fino ai sandali con inserti in pvc riconoscibili per gli ampi tacchi cangianti e per le strutture di ispirazione architettonica.
Anche per la collezione uomo sono proposti colori decisi e inserti specchiati. La saetta trova diverse applicazioni da gioiello a pendente, da inserto rock ad elegante decorazione. I vari modelli si distinguono per lo stile casual e sporty-chic fino alle proposte più audaci delle oxford Kaleb e Mico.
Le forme sono originali, le strutture importanti e compaiono nuovi fondi carrarmato e inediti abbinamenti materici.
Le sneakers sintetizzano la collezione in un tripidio di colori, una creatività tutta nuova con forti influenze futuristiche e dal mondo musicale.
Le pelli laminate, le stelle e le chitarre elettriche sono i temi più cool di una collezione orientata sul dettaglio e sull'unicità del made in Italy.
Anche gli accessori riprendono i temi rock-futuristici delle calzature caratterizzandoli in oggetti unici sinonimo di fantasia e creatività in fermento pronta ad evolversi e rinnovarsi.
SPECIAL THANKS TO:
for Maria Carla Magni: SOTTOPUNTO by Elisa di Benedetto & Martina Adriana Rossi ; IMMAGINE Parrucchieri by Loretta Fogli;
PH: Guido Zoni
L'autunno è la stagione perfetta per degustare questo strano, ma quanto mai squisito tubero. Per non farci mancare proprio nulla CECILIA NOVEMBRI, da attenta sommelier quale è, ci aiuta ad assaporarlo ancor meglio grazie al giusto connubio con il vino in abbinamento.
Di Cecilia Novembri
L'Autunno è arrivato e il tartufo è nei piatti!
Bianco o nero il gusto del tartufo è delicato e penetrante al contempo, gli aromi che sprigiona, ad una prima "annusatina", sono immediati: sentori di terra umida e di sottobosco e nocciola, ma la nota che immediatamente salta al naso è quella "gassosa".
Tutto questo trionfo di profumi richiedono un corretto quanto mai complesso abbinamento enologico.
Tartufo e vino hanno entrambi profumi e sapori forti, che se resi non armonici tra loro potrebbero sopraffarsi a vicenda ed impedire una corretta e fantastica degustazione.
Un vino che rappresenta un ottimo abbinamento per il sentore di idrocarburi, presente in entrambi, è il Riesling, soddisfacenti anche il Muller Thurgau, il Friulano (ex Tocai), il Verdicchio dei Castelli di Jesi.
Il tartufo bianco viene degustato crudo aggiunto a scaglie sulle pietanze e il delizioso abbinamento con le uova, con i formaggi, sotto forma di fonduta e con i primi piatti ricchi di burro, richiede vini morbidi e profumati che non ne soffochino l'aroma come il Dolcetto d'Alba e di Dogliani, il Barolo, il Pinot Nero del Friuli, il Teroldego Rotaliano.
Il tartufo nero è invece spesso aggiunto in cottura, tecnica che permette una maggiore fusione tra i sapori. Per i secondi di carne sono adatti vini rossi strutturati e con qualche anno d'invecchiamento, Pomerol, Saint Emilion, Sagrantino di Montefalco, Montepulciano d'Abruzzo sono sicuramente i più indicati.
Sarà quindi fondamentale comprendere la complessità dell'abbinamento del tartufo con il cibo per poi trovare il piacere del vino: ascoltare la sinfonia di un concerto ben suonato!
CREDITS: - pixabay.com – mymontefalco2015.it – hotellacampagna.com – centrotartufimolise.com – ilmangiaweb.it – inyourlife.it – tartuflanghe.com – touringclub.it – ireneragni.it – style.it – fortunatiantonio.it