AUSL Parma

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Ricoverata a marzo per complicanze intestinali e cardiovascolari dovute alla nascita pretermine. Interventi realizzati grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto chirurghi, cardiologici e neonatologici di tre ospedali.

Parma, 19 ottobre 2017

"Sarò sempre grata ai medici: hanno fatto il massimo per mia figlia". Parole dette con forza all'Ospedale dei Bambini "Pietro Barilla" che commuovono tutto il personale medico e infermieristico dell'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma. Per sette mesi, infatti, la struttura pediatrica del Maggiore di Parma è stata la casa di una bimba nata al sesto mese di gravidanza, e dei suoi genitori, arrivata nel reparto di Neonatologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma dopo un trasferimento a metà marzo.

Per lei una serie di interventi in urgenza con un lavoro di squadra che ha coinvolto in maniera diretta sei reparti dell'Azienda ospedaliero-universitaria e tre ospedali. Sette mesi fa la piccola è entrata nel reparto di Neonatologia che si affaccia su via Abbeveratoia con un peso di 675 grammi e complicanze sia di origine intestinale che cardiovascolari dovute alla nascita pretermine. Ora la piccola sta tornando a casa.

"Devo veramente ringraziare di cuore tutti, dai medici al personale infermieristico e sanitario per come si sono presi cura di mia figlia in questi sette mesi", ha dichiarato la mamma. Un lavoro davvero corale che ha coinvolto la Neonatologia, la Chirurgia pediatrica, la Cardiologia pediatrica, la Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, la 1° Anestesia e Rianimazione, l'Oculistica oltre all'equipe cardiochirurgica del Sant'Orsola Malpighi di Bologna, la Neonatologia del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e l'Ospedale Maria Vittoria di Torino.

"Abbiamo lavorato in stretta collaborazione con i medici di Reggio Emilia e dopo il trasferimento della piccola paziente abbiamo operato la bimba in culla nel reparto di Neonatologia di Parma - spiega il professor Carmine del Rossi, primario della Chirurgia pediatrica. Un intervento complicato, quello svolto con l'équipe degli anestesisti, dovuto anche alle condizione del neonato e alla nascita pretermine. "Le condizioni della piccola – spiega il direttore della Neonatologia Cinzia Magnani - erano critiche a causa di una serie di complicanze dovute essenzialmente alla prematurità. Ora la piccola è in fase di dimissione, si alimenta regolarmente con tettarella e pesa circa 3 chili e settecento grammi. Adesso inizierà un percorso dedicato con controlli specialistici già previsto per i nati pretermine".

(Fonte: Ausl Parma)

La raccolta dei funghi è una tradizione radicata nella cultura della nostra provincia. Sono moltissime le persone che hanno questa passione, ma ciò che non deve mai mancare è l'attenzione, per non incorrere in una intossicazione.

Esperti di fama nazionale parleranno di questi rischi, delle nuove sindromi emergenti e della gestione clinica degli avvelenamenti da funghi al convegno "I funghi del territorio Valli Taro e Ceno: come consumarli in sicurezza", che si terrà venerdì 20 ottobre nella sala convegni del seminario di Bedonia, a partire dalle 8.
Ampio spazio sarà dato anche al tema della sicurezza alimentare e della funzione degli ispettorati micologici dell'AUSL. 

E' un'iniziativa dell'Azienda USL di Parma, in collaborazione con UNPISI - Unione Nazionale del Personale Ispettivo Sanitario d'Italia - e Centro Studi della Flora Mediterranea.

Per iscrizioni compilare la scheda in allegato e spedirla via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro e non oltre il 14 ottobre. Numero massimo posti: 100.

(Fonte: Ausl Parma)

L'Azienda ospedaliero-universitaria di Parma offre opportunità di colloquio alle donne su ginecologia, endocrinologia. L'appuntamento da fissare all'Ufficio relazioni con il pubblico.

Un Ospedale che vuole essere a misura di donna, a partire da una proposta concreta. Per farlo offre alle cittadine diciotto colloqui informativi gratuiti con specialisti di ginecologia ed endocrinologia sulla menopausa, per capire come affrontare il particolare momento della vita e i nuovi equilibri ormonali che si prospettano. Gli appuntamenti personalizzati si terranno il pomeriggio di giovedì 19 ottobre presso l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, con richiesta da avanzare il giorno prima, mercoledì 18 ottobre dalle ore 11 alle ore 14, all'Ufficio relazioni con il pubblico, tel. 0521.703015.

Specifiche esigenze e problematiche di ognuna potranno dunque essere affrontate con i professionisti della Ostetricia e ginecologia, Endocrinologia metabolica geriatrica e della Endocrinologia e malattie del metabolismo del Maggiore, a seconda delle necessità. A disposizione per i colloqui: Michela Monica della Ostetricia e ginecologia, presso l'ambulatorio ginecologico, padiglione Maternità (pad. 13) primo piano; Graziano Ceresini e Marina Michela della Endocrinologia metabolica geriatrica, Clinica geriatrica, presso ambulatorio di Endocrinologia n.152 al padiglione Barbieri (pad.11), primo piano e Simona Cataldo della Endocrinologia e malattie del metabolismo presso l'ambulatorio endocrinologico, padiglione Clinica medica (padiglione 26), primo piano. L'iniziativa è promossa dall'osservatorio nazionale Onda e riservata agli ospedali italiani premiati con i bollini rosa per l'attenzione alle patologie femminili.

La menopausa non è un malattia, ma una fase della vita che condiziona il quotidiano con sintomi da conoscere bene per una soddisfacente vita quotidiana: possibili cambiamenti dell'equilibrio della vita sessuale, lievi tachicardie, leggera insonnia, episodi di calore –flashes-, impoverimento del tessuto osseo e cambiamento del metabolismo dei grassi che può portare, nei casi più complessi, a un indiretto aumento del rischio di eventi cardiovascolari e cerebrovascolari. Per imparare a conoscere, e dunque contenere, i sintomi e, soprattutto, non averne paura, alle donne in menopausa, e a quelle che stanno per entrarvi, l'Ospedale offre un'opportunità di informazione e consapevolezza.
Con questa iniziativa, il Maggiore, con i propri professionisti medici, vuole avvicinare la popolazione femminile alle principali patologie che la riguardano, informandola sui percorsi di diagnosi e cura più appropriati, a testimonianza dell'impegno continuo nella promozione della medicina di genere e nella personalizzazione della cura, al fine di garantire appropriatezza diagnostica e terapeutica.

Nel biennio 2016-2017, il Maggiore è stato premiato con tre "Bollini Rosa", il massimo premio a cui può aspirare un'azienda sanitaria, per i servizi offerti e per l'alto livello di attenzione verso le patologie femminili. Il numero di Bollini Rosa (da 0 a 3) viene assegnato sulla base di tre criteri valutativi: presenza di servizi nell'ambito delle specialità di maggior rilevo clinico ed epidemiologico per la popolazione femminile; appropriatezza del percorso diagnostico-terapeutico, in relazione alle esigenze e alle caratteristiche psico-fisiche della donna; presenza di servizi per l'accoglienza della paziente e per la tutela della sua dignità. Per l'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma referenti del progetto "Bollini Rosa" sono Giovanna Campaniello, responsabile del Governo Clinico, Gestione del Rischio e Coordinamento Qualità e Accreditamento e Gabriella Raise, dirigente medico del Governo clinico.

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(Fonte: Ausl Parma)