Sono sei i premi conquistati dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena al 21esimo concorso enologico internazionale di Vinitaly, svoltosi alla Fiera di Verona dal 27 al 31 marzo.
Modena, 4 aprile 2014
Sono sei i premi conquistati dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena al 21esimo concorso enologico internazionale di Vinitaly, svoltosi alla Fiera di Verona dal 27 al 31 marzo. La Cantina S. Croce di Carpi ha ottenuto tre gran menzioni: una per il Lambrusco Igt Emilia frizzante secco "Il Castello" 2013, una per il Lambrusco Salamino di Santa Croce doc frizzante secco e una per il Lambrusco Salamino di Santa Croce doc frizzante amabile 2013. La Cantina Formigine-Pedemontana ha vinto una medaglia di bronzo con il Lambrusco Igt Emilia rosato frizzante "Tramontino" 2013 e una gran menzione con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc frizzante amabile "Rosso Fosco" 2013. Infine la Cantina Settecani di Castelvetro, che ha ottenuto una gran menzione per il Pignoletto di Modena doc spumante brut "7 note" 2013. I vini premiati potranno fregiarsi di una speciale etichetta identificativa. Sono quasi 3 mila i campioni di vini (tranquilli, frizzanti e spumanti) arrivati da trenta Paesi e sottoposti al vaglio di 21 commissioni di valutazione presiedute da Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi e presidente del Comitato nazionale Vini del Ministero dell'Agricoltura. Intanto le quattro cantine aderenti a Confcooperative Modena (Cantina di Carpi e Sorbara, Cantina S. Croce di Carpi, Cantina Formigine-Pedemontana e Cantina Settecani di Castelvetro) partecipano alla 48 esima edizione di Vinitaly, il salone internazionale dei vini e distillati in programma a Verona da dopodomani - domenica 6 aprile - a mercoledì 9 aprile.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
Nel primo bimestre gennaio/febbraio le vendite di bottiglie da 75cl sono più dinamiche e guadagnano 3 punti percentuali sul 2013, facendo segnare un -0,3% a volume rispetto a ad una chiusura 2013 del -3,4% -
Verona, 31 marzo 2014 –
Migliorano le vendite di vino nei supermercati nei primi due mesi del 2014. Nel primo bimestre gennaio/febbraio le vendite di bottiglie da 75cl sono più dinamiche e guadagnano 3 punti percentuali sul 2013, facendo segnare un -0,3% a volume rispetto a ad una chiusura 2013 del -3,4% (vedi tabella allegata).
“In realtà già l’ultimo trimestre 2013 aveva dato segnali positivi, cioè di un rallentamento del calo delle vendite - ha spiegato Virgilio Romano, Director Cliente Service di IRI – ed ora i primi due mesi del 2014 mostrano un netto miglioramento. Recupera anche il brik con un -2,1% (rispetto al -9,4% del 2013). Probabilmente abbiamo lasciato alle spalle le difficoltà del 2013, in linea con l’andamento dell’economia e dei consumi, e possiamo essere fiduciosi per il 2014”.
Il dato positivo ha creato interesse nel mondo delle cantine che cercano di capire quali saranno le strategie future della grande distribuzione, come ha sottolineato Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere: “Si tratta di un dato che potrebbe rappresentare l’inversione di tendenza rispetto al continuo calo dei consumi interni registrato negli ultimi anni. A questo punto sarà ancora più importante il convegno del 7 aprile a Vinitaly su ‘Cantine e grande distribuzione: nuove strategie per il mercato italiano ed estero’, cui parteciperanno Federdistribuzione, Coop, Conad, Federvini, Unione Italiana Vini, Eataly, perché da lì scaturiranno idee e proposte per stimolare il mercato domestico”.
In attesa del convegno di Vinitaly, le prime indicazioni stategiche arrivano dai buyer vino delle catene distributive che partecipano all’ormai tradizionale evento B2B “Gdo Buyers’ Club” di Vinitaly: Coop, Conad, Selex, Carrefour, Despar, Billa, Sisa, Agorà Iperal.
Per rilanciare le vendite di vino nei supermercati le catene distributive stanno valutando diverse leve potenziali: la ristrutturazione degli scaffali, una maggiore comunicazione, una riduzione o un aumento delle promozioni, una maggiore enfasi su prodotti a marchio del distributore, vino biologico e vino bag in box.
"Il cambiamento dei consumi e delle logiche di acquisto apre a nuove prospettive di mercato - ha dichiarato Luigi Rubinelli, moderatore del convegno a Vinitaly e Direttore di RetailWatch.it - bisogna comunicare il valore del prodotto, la sua funzione d'uso, la sua cultura locale. Indispensabile un riferimento all'Italia per chi esporta. Infine il prezzo: attenzione alle nuove confezioni come il bag in box che recano in sè l'esigenza alla disponibilità immediata di prodotto sfuso con un buon rapporto valore-prezzo".
La spinta promozionale è già troppo alta secondo la Coop che ha un programma ben definito: “La strategia per il 2014 riguarderà una riduzione marcata delle promozioni sul vino tipico mentre replicheremo le stesse dello scorso anno sugli spumanti. Riguardo i vini tavola faremo promozioni più profonde dovute al calo del prezzo di acquisto degli stessi” ha riferito Francesco Scarcelli, buyer vino di Coop Italia.
Diversa la strategia del Gruppo Selex (insegne come Famila, A&O), come ha spiegato il Category manager Flavio Bellotti: “Per il 2014 prevediamo di aumentare la pressione promozionale a fronte del mantenimento del prezzo nominale dei singoli prodotti e di ristrutturare lo scaffale aumentando lo spazio dedicato ai marchi privati e ai vini spumanti”.
Bisogna parlare di più al consumatore, aiutarlo ad orientarsi tra gli scaffali sempre più pieni di vini tipici, come sostiene Valerio Frascaroli, buyer vino di Conad: “Siamo impegnati a definire un’adeguata comunicazione a scaffale. Coi prodotti a nostro marchio cerchiamo di dare una risposta adeguata alle esigenze del consumatore, ma non sarà mai totalmente esaustiva”.
La comunicazione è tra le leve strategiche di Carrefour, che lancia l’etichetta parlante: “Presenteremo una nuova etichetta "parlante" che dettaglierà al cliente tutte le informazioni sul vitigno, la tipologia, la provenienza e l'abbinamento di cibo consigliato – ha riferito Paolo Colombo, Category manager di Carrefour - Continueremo lo sviluppo iniziato lo scorso anno di prodotti ad etichetta esclusiva e l'organizzazione di eventi/attività di degustazione e valorizzazione dei prodotti, oltre a un maggior presidio del localismo e del territorio con la selezione di piccoli produttori”.
La composizione e la ristrutturazione dello scaffale è la chiave della strategia per il 2014 di Despar, Gruppo Sisa e Billa.
Per Simone Pambianco, Product manager prodotti a marchio Despar :“Questo 2014 dovrebbe rappresentare l’anno del riposizionamento a scaffale dopo due anni di esplosione dei prezzi. Questo contribuirà sicuramente a riportare i consumi entro binari diversi, soprattutto per la fascia di consumo entry level”.
Per Germano Ottone, buyer vino del Gruppo Sisa: “Tra gli obiettivi del 2014 c'è la revisione del format assortimentale nella categoria vini, ogni centro distributivo del Gruppo proporrà ai punti di vendita un cluster specifico; nell'ambito di questa revisione è previsto l'inserimento di vini di alta gamma”.
Per Alfonso Ruffo, buyer senior bevande di Billa: “Il 2014 sarà per Billa l’anno di consolidamento della strategia espositiva e assortimentale implementata nel 2013: vini esposti per fascia prezzo con attenzione alla comunicazione al cliente”.
VINO BIOLOGICO E BAG IN BOX TRA GLI SCAFFALI
Un contributo alle vendite arriva anche, oltre che dalle bottiglie a marchio del distributore, anche dal vino biologico e dal vino bag in box, cioè di quelle confezioni da 3/5 litri di vino conservato senza ossigeno, spillabile dal rubinetto.
Tra chi punta decisamente sul biologico c’è Carrefour, come ha spiegato Colombo: “Abbiamo già in assortimento 15 etichette e tra queste 5 sono vini biologici senza solfiti aggiunti. Sono esposti a scaffale sia nella corsia del vino che in quella riservata al settore biologico, in particolare nei punti vendita dove è previsto uno spazio dedicato al BIO (planet)”.
Guarda con interesse al biologico anche Coop, che non dispone di corner anche se sta testando corner specifici, e Conad, come ha raccontato Frascaroli: “Il Vino Biologico sta cominciando ad essere richiesto dal consumatore e le vendite presentano trend in crescita, ma si parla sempre di numeri bassi; ad oggi non è previsto un corner specifico”.
Attenzione al biologico anche in Billa anche perché le vendite potrebbero beneficiare “delle ultime modifiche in termini di regolamento comunitario (legge 203), per cui è possibile scrivere sull’etichetta del prodotto che il vino è biologico (e non più solamente le uve)”.
Anche Agorà Network gioca la carta del biologico, come ha riferito il buyer Massimo Cavaleri: “Testeremo sui punti vendita più grandi tre referenze di vino ottenuto con l'impiego di un sistema agricolo biodinamico di un'azienda siciliana. Al momento non prevediamo di creare un corner a parte, ma di inserire le referenze sul lineare o al massimo di posizionarle nella cantinetta evidenziandole opportunamente”.
Ancora sotto esame delle catene distributive l’eventuale investimento sul vino bag in box.
“Il vino in bag in box si sta evolvendo da solo prodotto basico, di prezzo, a prodotto di maggior pregio, includendo anche vini Doc e per il 2014 prevediamo di aumentare l'offerta di questo tipo di prodotto” ha spiegato Bellotti del Gruppo Selex.
In Coop, al contrario, non si prevede uno sviluppo immediato del bag in box: “L’unica valutazione che stiamo facendo riguarda se cambiare il formato venduto oggi passando dall’attuale 5 litri a un più piccolo e comodo 3 litri”.
Anche alla Conad osservano che il bag in box non sta avendo per ora un grande successo in Italia, a differenza di quanto avviene in Europa.
(Fonte: ufficio stampa Servizio Stampa Veronafiere)
La ricerca IRI per Vinitaly 2014: diminuisce nel 2013 il consumo di vino degli italiani nei supermercati. Resistono la bottiglia doc ed il vino da tavola, calo del vino in brik, avanza il vino biologico -
Verona, 12 marzo 2014 –
Lambrusco, Sangiovese e Pignoletto sono i vini più venduti nei supermercati dell'Emilia Romagna. Il 2013 è stato l'anno dei vini emiliani che conquistano con il Lambrusco la prima posizione nella classifica nazionale a volume (secondi solo al Chianti nelle vendite a valore) e col Pignoletto la prima posizione nazionale dei vini "emergenti", cioè con tasso di crescita maggiore (vedi tabelle allegate).
Nel 2013 gli italiani hanno bevuto meno vino in quantità, cercando contemporaneamente sia la qualità che il risparmio. Si sono orientati sulle bottiglie "doc" ed hanno iniziato ad apprezzare il vino biologico, ma si sono spostati anche su formati meno costosi come quello del vino da tavola ed il vino con la marca del distributore, cioè del supermercato stesso. I vini bianchi crescono più dei rossi ed i frizzanti vanno meglio dei fermi; spumante italiano e prosecco sono sempre più acquistati. Questo il quadro emerge dalla ricerca svolta dall'IRI per Vinitaly 2014 (a Verona dal 6 al 9 aprile) sulle vendite di vino nei supermercati, un canale che distribuisce circa il 63% del vino.
"L'indagine sugli acquisti di vino nella grande distribuzione che Vinitaly commissiona ormai da 10 anni – ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore generale di Veronafiere - conferma una tendenza che si può riassumere in una maggiore consapevolezza della qualità e soprattutto del giusto rapporto qualità/prezzo da parte del consumatore medio quando deve scegliere. Questo richiede alla grande distribuzione una maggiore attenzione nella proposta, che deve essere anche in grado di assecondare le nuove richieste, come quella dei vini biologici".
La grande distribuzione ha venduto, nel 2013, 517 milioni di litri di vino confezionato per un valore di 1 miliardo e mezzo di euro, con una sensibile flessione in volume del 6,5% rispetto all'anno precedente (nel 2012 era stata del 3,6%), certamente condizionata dal sensibile aumento dei prezzi: + 10,2% al litro, tanto che le vendite in valore fanno segnare un + 3,1%.
Il formato più venduto nel 2013 rimane quello delle bottiglie da 75cl a denominazione d'origine (Doc, Docg e Igt) che nel 2013 ha fatto registrare un volume di oltre 213 milioni di litri per un valore di quasi 1 miliardo di euro. Questo formato ha subito nel 2013 una flessione del 3,2%, calo sensibile ma pur sempre minore del - 3,5% del 2012, risultato più apprezzabile se si considera l'aumento di prezzo del 5,6% in un anno che ha portato il prezzo medio della bottiglia a 4,5 euro.
Il formato che presenta invece un drastico calo è quello del vino in brik, le cui vendite scendono nel 2013 del 9,4%, influenzate da un aumento di prezzo del 20,5%. Resiste invece il tradizionale vino da tavola in bottiglia da 75cl, sostanzialmente stabile con una lieve flessione a volume dello 0,3%, che diviene di fatto il formato più performante del 2013.
Sul fronte della ricerca della qualità da parte dei consumatori, va segnalata la crescita del 4% in volume delle vendite di vini biologici nei supermercati, con 1 milione di litri venduti per un valore di 5 milioni di euro.
"Difronte alla crisi, le imprese della grande distribuzione hanno incrementato la leva promozionale – ha commentato Alberto Miraglia, rappresentante di Federdistribuzione a Vinitaly, Direttore Marketing Auchan - ma oltre non si può andare perché i margini sono già troppo erosi. Cercheremo quindi di diversificare, puntando ancor di più sulla marca del distributore, dando attenzione a produzioni come quella del vino biologico e sviluppando ulteriormente la presenza di piccoli produttori legati al territorio".
E quali sono i vini più amati dagli italiani? La classifica elaborata da IRI per Vinitaly 2014 presenta delle conferme con interessanti sorprese se si analizzano i tassi di crescita. I vini più venduti in assoluto sono: Chianti, Lambrusco, Vermentino, Barbera, Bonarda, Montepulciano d'Abruzzo, Nero d'Avola, Muller Thurgau, Morellino, Dolcetto ed altri. Tra i vini emergenti, cioè quelli con il maggiore tasso di crescita troviamo il sorprendente exploit del Pignoletto e del Cannonau, il primo sospinto da una presenza sempre maggiore sugli scaffali di tutta Italia ed il secondo favorito anche da una considerevole spinta promozionale. In questa particolare classifica troviamo anche il Prosecco, il Vermentino (che non a caso compare nella classifica dei vini più venduti in assoluto), il Pecorino, l'Aglianico.
(Fonte: ufficio stampa Verona Fiere)
A Firenze dal 15 al 18 maggio l’evento realizzato grazie all’Istituto del vino Grandi Marchi
Firenze, 13 febbraio 2014. Definito il programma dell’8° Simposio dell’Institute of Masters of Wine, l’appuntamento mondiale con scadenza quadriennale che, dopo oltre 30 anni di tappe in tutto il mondo, debutterà in Italia, a Firenze, dal 15 al 18 maggio 2014. Al centro dell’evento sponsorizzato dall’Istituto del Vino Italiano di qualità Grandi Marchi, il tema “Identità, Innovazione e Immaginazione”, filo conduttore del confronto tra gli oltre 400 delegati attesi a Firenze tra Masters of Wine, opinion leader e maker e personalità provenienti dal mondo vitivinicolo internazionale per un dibattito trasversale che spazierà dal marketing globale alle nuove frontiere della ricerca vitivinicola; dal cambiamento della geografia mondiale del vino fino a quello dei media. In programma anche, in anteprima mondiale, una top degustazione di 20 viticoltori Master of Wine che presenteranno i loro vini in un walk around tasting.
Il simposio MW è aperto a tutti i professionisti del settore vinicolo (quota di partecipazione ai lavori 995 euro) e rappresenta un punto di riferimento per gli addetti ai lavori e per gli operatori del business mondiale del vino. Tra i relatori che saranno presenti al Simposio di Firenze Daniel Alegre, Presidente Global Partner Business Solutions for Google, José Vouillamoz, genetista svizzero specializzato in studi sul Dna dell'uva, Gerard Basset OBE MS MW MBA nonché vincitore del titolo di Miglior Sommelier del Mondo (2010) e Stephen Henschke della storica tenuta Henschke nella Barossa Valley.
Per Jean-Michel Valette MW, Presidente dell'Institute of Masters of Wine: “Il Simposio di Firenze rappresenta una vera e propria pietra miliare nell’ambito della nostra missione che ha come scopo la promozione dell’eccellenza, dell’interazione e della conoscenza nel commercio globale del vino.”
Per Piero Antinori, presidente dell’Istituto Grandi Marchi: "Il prossimo Simposio di Firenze rappresenta una grande possibilità per tutto il vino italiano che per tre giorni si troverà al centro delle politiche internazionali strategiche del settore. Un evento, questo, che ci vede coinvolti in primo piano come associazione da sempre impegnata a diffondere nel mondo la cultura e i valori dei territori e la qualità del vino italiano”.
Quartiere fieristico ampliato e superata l'asticella dei 100.000 metri quadrati netti venduti per la 48^ edizione di Vinitaly. Ulteriormente potenziato l'incoming di operatori business dai più interessanti mercati, in linea con le richieste degli espositori, grazie a investimenti mirati e alla promozione del marchio nel mondo con Vinitaly International.
Verona, 12 febbraio 2014 – A più di un mese dalla sua inaugurazione, il 48° Vinitaly fa già registrare un record, con il superamento, per la prima volta nella storia della manifestazione, dell'asticella dei 100.000 metri quadrati netti venduti. È il risultato dell'allestimento del padiglione 'i' per ospitare Vininternational, il nuovo salone riservato agli espositori esteri e dell'ampliamento del padiglione A.
Nonostante ciò, il più grande salone internazionale dedicato al vino (www.vinitaly.com), in programma dal 6 al 9 aprile 2014, ha avuto richieste di partecipazione che superano anche quest'anno le aree disponibili, per un sold out che premia l'impegno dell'organizzazione a migliorare e aumentare di anno in anno i servizi e le opportunità commerciali per gli espositori e gli operatori in visita.
Notevole l'investimento – un milione di euro – per promuovere Vinitaly all'estero e per l'incoming di buyer a Verona durante la manifestazione, in particolare dai Paesi indicati dagli espositori nell’indagine realizzata dopo Vinitaly 2013: Giappone, Germania, Nord Europa, Nord America, Russia e Cina sono stati i mercati più richiesti, ma delegazioni arriveranno anche da Svizzera, Austria, Gran Bretagna, Slovenia, Croazia, Romania, Bulgaria, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Portogallo, Repubblica Ceca, India, Estremo Oriente, Taiwan, Hong Kong, Corea del Sud, Australia, Sud Africa, Israele, Camerun, Messico, Ucraina, Estonia, Lettonia, Lituania, Finlandia.
Espressamente dedicato agli incontri d'affari il nuovo spazio denominata International Buyers' Lounge, collocato nel Centro servizi Castelvecchio tra i padiglioni 2 e 3. Coinvolti i consorzi di tutela e le singole aziende espositrici da una parte (per un totale di un centinaio di partecipanti) e i buyer esteri dall'altra. Due le iniziative: Taste and Buy, per il b2b wine&spirit dove, sulla base di appuntamenti organizzati da Vinitaly con operatori esteri selezionati, avviare scambi commerciali, e l'enoteca dell'International Buyers' Club, a disposizione di tutti gli operatori esteri presenti in fiera con degustazione libera di vini appositamente selezionati dalle aziende per i mercati internazionali.
Di sicuro interesse per i visitatori esteri anche il nuovo salone Vinitalybio (padiglione 11), organizzato in collaborazione con Federbio e pensato per dare visibilità ai vini biologici certificati, capaci di alimentare un interesse crescente in particolare tra i consumatori del Nord America, del Nord Europa e dell’Estremo Oriente.
Brand autorevole e riconosciuto a livello internazionale, Vinitaly ha in Vinitaly International il suo braccio operativo all'estero, per entrare in contatto in loco e invitare a Verona importatori e buyer dei mercati più interessanti. Così, dopo New York a inizio febbraio, Vinitaly International sarà in Cina pochi giorni prima dell'inaugurazione dell'esposizione veronese, partecipando dal 25 al 28 marzo all’International Wine & Spirits Show di Chengdu, evento fuorisalone del China Food and Drinks Fair for Wine & Spirits. Si tratta di una delle storiche (30 anni) e più importanti fiere b2b del comparto vitivinicolo cinese, dove saranno presenti 700 espositori italiani e 8.000 visitatori professionali al giorno.
Organizzato da Vinitaly International anche Opera Wine, il grand tasting ‘Finest Italian Wines, 100 Great Producers’, che si svolge nel palazzo della Gran Guardia a Verona alla vigilia dell'inaugurazione di Vinitaly, realizzato in collaborazione con Wine Spectator.
In contemporanea con Vinitaly si svolgono altre due esposizioni: Sol&Agrifood, la rassegna dell'agroalimentare di qualità, ed Enolitech, che oltre ai mezzi tecnici per la produzione di vino e olio extravergine di oliva propone bicchieri, accessori e attrezzature per la cantina e l'enoteca presentati dalle più prestigiose aziende del mondo.
(Verona Fiere)
L' Oscar cioè il premio per il rapporto qualità-prezzo assegnato ogni anno dalla guida Berebene 2014 -
Modena, 16 dicembre 2013 -
La Cantina Settecani è segnalata nell'edizione 2014 della guida Vini d'Italia del Gambero Rosso, mentre il suo "Lambrusco Grasparossa di Castelvetro secco" ha ricevuto l'Oscar, cioè il premio per il rapporto qualità-prezzo assegnato ogni anno dalla guida Berebene 2014, sempre del Gambero Rosso. «Essere presenti sulla guida del Gambero Rosso, che seleziona il meglio della produzione vitivinicola italiana e orienta i consumatori, premia l'impegno e la passione con cui produciamo i nostri vini», commentano i dirigenti della Cantina Settecani. In vista del Natale la cooperativa vitivinicola di Castelvetro aderente a Confcooperative Modena ha ampliato la gamma dei propri spumanti. La novità 2013 è lo spumante brut "7Note" Pignoletto Modena Doc che, insieme al brut rosato "7Rose", offre la possibilità di brindare alle feste con spumanti del nostro territorio.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)
Buy Wine inaugura Anteprime di Toscana -
Dal Brunello al Montecucco: per la prima volta tutta la Toscana del vino unita in un solo evento
Firenze, dicembre 2013 – La Toscana del vino non era mai stata così unita. Grazie all’evento Anteprime di Toscana, per la prima volta nella storia dell’enologia regionale, tutte le denominazioni toscane avranno una loro anteprima. A inaugurare l’evento, la quarta edizione di Buy Wine (Firenze, 15-17 febbraio 2014), workshop internazionale organizzato dall’Agenzia regionale Toscana Promozione per favorire l’incontro tra la Toscana del vino e il trade internazionale. L’edizione 2014 sarà dedicata alle denominazioni emergenti – che qui organizzeranno le loro anteprime - e vedrà la partecipazione di 280 produttori toscani e 250 buyer da tutto il mondo, che saranno impegnati in due giornate di incontri B2B.
«Vista la particolarità di questa edizione - spiega Silvia Burzagli, vice-direttore di Toscana Promozione - abbiamo puntato molto sui mercati storici come l’America del Nord e il Regno Unito, da dove arriveranno, complessivamente, circa 70 buyer. Avremo una presenza forte di operatori dai paesi scandinavi, dal Benelux, dal Giappone e dai BRIC. Non mancheranno, infine, mercati nuovi come il Sudafrica, l’Australia, l’Albania o la Georgia». «Il nostro obiettivo – conclude Burzagli - è sempre quello di consolidare e far crescere le nostre quote di mercato là dove siamo più forti e penetrare le nuove aree che, in questi anni, si stanno affacciando al mondo del vino sia come competitor, ma anche come potenziali clienti».
Nell’edizione 2013, si sono tenuti a Buy Wine 5760 incontri B2B per un giro d’affari, stimato, di 860 mila euro.
Le anteprime in programma alla Fortezza da Basso nei giorni di Buy Wine sono organizzate dai seguenti consorzi: Carmignano, Bolgheri, Terratico di Bibbona, Elba, Val di Cornia, Montecucco, Morellino di Scansano, Cortona, Chianti Colli senesi, Chianti Colli Fiorentini, Chianti Rufina e Chianti.
Concluse le contrattazioni della Fortezza, Anteprime di Toscana si estenderà all’intero territorio toscano e alle anteprime dei consorzi toscani più blasonati: Vino Nobile di Montepulciano, Vernaccia di San Gimignano, Chianti Classico e Brunello di Montalcino.