«La settimana prossima proveremo a chiudere il contratto Fca, Cnhi e Ferrari: ormai siamo nella fase conclusiva». Lo afferma il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti dopo l'ultimo incontro tra sindacati e azienda.
«Siamo a un punto in cui o si superano le distanze o si rischia la rottura – spiega Uriti - Rimangono ancora divergenze su alcuni temi che potrebbero trovare una soluzione positiva. Sul salario bisogna verificare concretamente le disponibilità. Altre questioni, come la malattia o la riformulazione dell'articolo del contratto che regolamenta i "rapporti in azienda", potrebbero determinare una crisi del negoziato».
Il segretario dei metalmeccanici Cisl di Modena e Reggio dice che negli ultimi giorni di trattativa sono stati compiuti ulteriori passi in avanti sul sistema di partecipazione del contratto, orario, sanità integrativa e previdenza. «In particolare abbiamo risolto le ultime questioni che hanno rafforzato il ruolo di partecipazione nelle commissioni paritetiche in azienda. Sull'orario di lavoro – continua Uriti - abbiamo introdotto ulteriori miglioramenti sulla gestione più flessibile dei permessi retribuiti con la possibilità di utilizzarli a ore, anche ai turnisti per un massimo di 16 ore. Sulla previdenza complementare verrà alzato il contributo aziendale di 0,5 punti, portando il contributo al 2,2% per operai e impiegati, mentre per i~professional~passerà al 2,5%. Si procederà a rafforzare anche la sanità integrativa, con una riduzione del costo a carico del lavoratore e un incremento a carico azienda, migliorando le coperture assicurative sanitarie. Abbiamo anche discusso le modifiche sul sistema d'inquadramento professionale».
Rimane aperta la discussione sul salario e sulla definizione dei premi collegati all'efficienza. Per la Fim Cisl è fondamentale trovare una risposta sugli incrementi in paga base e, nello stesso tempo, valorizzare il sistema premiante collegato al premio di efficienza che, nell'ultimo quadriennio, ha determinato un incremento economico di 5.879 euro per Fca e 4.492 euro per Cnhi.
«Abbiamo costruito le condizioni per migliorare molti aspetti normativi e salariali. Sarebbe un errore se non si superassero alcune posizioni che rischiano di impedire un accordo.
In questo contesto economico, - conclude il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio Uriti - una situazione di conflitto sul contratto è proprio la cosa da evitare».
UGL apre ai giovani - tesseramento gratuito dai 18 ai 35 anni. Segretario generale capone "vogliamo che i giovani raccolgano la fiaccola".
L'UGL apre ai giovani, avviando una campagna di tesseramento gratuito dai 18 ai 35 anni. "Noi vogliamo che i giovani raccolgano la fiaccola, si infiammino della nostra fede, e siano pronti e decisi a continuare la nostra fatica".
Questo il messaggio del Segretario Generale Francesco Paolo Capone nel presentare l'ennesima iniziativa del movimento sindacale emergente del panorama italiano. "Valorizzare i giovani costituisce una missione indifferibile e strategica perchè sono l'elemento base della comunità a cui imprimono dinamica, innovazione, progettualità".
Matteo Impagnatiello, Segretario Provinciale UGL, è convinto che a Parma esistono ampi spazi per ulteriori iniziative promozionali che possano avvicinare gli studenti che entrano nel mercato del lavoro ad una crescita sociale-culturale che unisca sviluppo, coesione, tutela dei diritti.
Matteo Impagnatiello
Segretario prov.le Ugl Utl Parm
Parma, 30 agosto 2018. Il sindaco, Federico Pizzarotti, ha incontrato, ieri, i rappresentanti del sindacato UGL – Unione Generale del Lavoro.
Si è trattato di un incontro conoscitivo in cui il nuovo segretario provinciale Ugl Utl Parma, Matteo Impagnatiello, da poco nominato, si è presentato al primo cittadino assieme a Luigi Angeletti, segretario regionale Agroalimentare UGL.
L'occasione è stata utile per invitare il sindaco all'inaugurazione della nuova sede provinciale del sindacato UGL, in programma il prossimo 20 ottobre, in via Abbeveratoia 65/A.
Un centinaio di lavoratori reggiani hanno partecipato al presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil davanti alla Camera dei Deputati per chiedere il finanziamento della cassa in deroga. I sindacati avvertono il Governo: "Nella nostra provincia 3.000 persone rischiano di rimanere senza lavoro e senza reddito".
Reggio Emilia, 23 luglio 2014 – di Ivan Rocchi
Circa 100 lavoratori reggiani hanno preso parte al presidio che si è tenuto ieri davanti a piazza Montecitorio a Roma, organizzato dalle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil. L'obiettivo, che sarà ribadito domani con un altro picchetto, è quello di sollecitare il Governo a finanziare la cassaintegrazione in deroga per tutto il 2014.
Sono 32.000 i lavoratori dell'Emilia-Romagna coinvolti in questa vicenda, e da settembre rischiano di rimanere senza lavoro e senza reddito. A Reggio Emilia sono circa 3.000, per la maggior parte dipendenti di piccole e piccolissime imprese di tutti i settori, dal manifatturiero, al commercio, ai servizi. Ma tra questi ci sono anche lavoratori dipendenti di grosse imprese in difficoltà, come la Newlat (ex Giglio).
Tra le richieste dei sindacati c'è anche quella di un cambio radicale del decreto a prossima firma del Governo, che modificherebbe la cassaintegrazione in deroga, limitandone l'utilizzo a soli 8 mesi all'anno già a partire dal 2014.
"L'accordo sottoscritto con la Regione Emilia Romagna lo scorso 30 Giugno proroga l'utilizzo delle cassaintegrazione in deroga fino al 31 Agosto 2014 – concludono i sindacati nel comunicato -, ma le lavoratrici e i lavoratori coinvolti dalle sospensioni, già in attesa da 6 mesi del pagamento delle prestazioni da parte dell'INPS, a queste condizioni cioè senza fondi governativi a disposizione, resteranno senza reddito per ancora molte settimane".