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Dalla pigiatura dell'uva alla visita incantata, indietro fino agli antichi romani, le attività didattiche al Castello di Gropparello  -

Piacenza, 29 gennaio 2014 -

Adagiato sulle colline piacentine, il Castello di Gropparello (PC) può sembrare, ad una prima occhiata, semplicemente un maniero medievale – d'accordo, splendidamente conservato – ma comunque solo un maniero. Addentrandosi invece nella sua anima, perché anche le pietre ne hanno una, risulta immediatamente chiaro come questo antico Castello sappia in effetti raccontare più storie di quante forse se ne siano vissute al suo interno. E raccontare storie dovrebbe essere il compito principale delle scuole, che in Gropparello – con le sue proposte didattiche, organizzate in pacchetti completi All inclusive, formulati per argomenti e per età - trovano un alleato prezioso, non solo per insegnare ma anche per fare vivere le esperienze che sui libri sono solo raccontate. Perché è proprio attraverso le emozioni scatenate dall'essere catapultati all'interno della storia che i valori e le informazioni vengono veicolati con maggiore forza, diventando parte integrante del bagaglio esistenziale degli alunni.
Il ventaglio di attività proposto spazia dalla natura alla musica, dalla fiaba alla leggenda, passando per la drammatizzazione teatrale e la storia dell'Impero Romano, fino alla storia medievale, alle scienze e all'enogastronomia.
Gli insegnanti possono scegliere tra 5 percorsi alternativi. La Visita Incantata – visita guidata sotto forma di fiaba da un personaggio in costume al castello, proposta a 5,60 euro a bambino – è adatta a studenti di scuola materna ed elementare ed è un viaggio tra gli usi e i costumi della vita medievale. La Visita Guidata Storica – dal costo di 5,60 euro a bambino per elementari e medie e a 7 euro a persona per superiori, università e adulti – consente di approfondire la storia medievale attraverso la conoscenza del castello – esempio tipico di rocca medievale, al punto di vista architettonico e difensivo - e delle sue funzioni. Con un supplemento di 3,40 euro è possibile sostituire la visita storica con una a scelta tra Visita al Castello in lingua inglese, Visita alla scoperta degli strumenti musicali e della loro storia, Visita Naturalistica alle Gole del Vezzeno.
Una Giornata al Parco delle Fiabe – adatta alla scuola materna fino alla prima media – è una vera e propria avventura al primo parco emotivo d'Italia, dove è possibile vivere uan magica esperienza fuori dal tempo, immersi in uno scenario di rocce millenarie e alberi secolari ma anche nelle leggende di fate, streghe, maghi, folletti, elfi, druidi, uomini albero e uomini animale. Accompagnati da una guida lungo il percorso, i ragazzi verranno coinvolti da personaggi dell'immaginario fiabesco, le cui radici affondano in realtà remote che si perdono nella notte dei tempi. Il pacchetto – del costo di 17,30 euro per ogni alunno e di 21,50 euro per i genitori – comprende visita guidata al castello e al Parco delle Fiabe, Avventura in costume da cavalieri per tutti i bambini, ospitalità per il pranzo al sacco, un gelato in omaggio per ogni bambino.
"Castello e Natura: Pigiatura dell'Uva" – consigliata per scuole materne ed elementari – si propone come attività volta al recupero delle tradizioni agricole e alla conoscenza del ciclo del raccolto. Nel mese di settembre, a piedi nudi, i bambini praticheranno l'arte della pigiatura dell'uva nei tini e potranno portare a casa il mosto prodotto, per arrivare, attraverso la fermentazione, alla produzione del vino (ad ogni gruppo, viene fornita una scheda che spiega come effettuare la vinificazione in classe). Il pacchetto – del costo di 17,30 euro per ogni alunno – comprende visita guidata al castello, Pigiatura dell'uva, utilizzo dell'area attrezzata per il momento del pranzo al sacco, un gelato in omaggio per ogni bambino.
"Alla scoperta degli Antichi Romani" rievoca i tempi in cui – nel II secolo d.C. - Gropparello era un avamposto di difesa dell'augusta città romana di Velleja, per insegnare le regole dell'educazione civica che vigevano nel mondo romano, mettendo in scena un'antica seduta scolastica. Ai giovani discepoli verrà impartita una vera lezione che insegnerà loro, tra le altre cose, i primi rudimenti della retorica. Il pacchetto – del costo di 17,30 euro per ogni alunno – comprende visita guidata al castello, attività di animazione, utilizzo dell'area attrezzata per il momento del pranzo al sacco, un gelato in omaggio per ogni bambino. Su richiesta – col costo supplementare di 3 euro a bambino – è possibile aggiungere una degustazione di piatti tipici dell'Antica Roma.
Infine, "Giornata Fantasy: Re Artù e i Cavalieri della Tavola Rotonda" – proposto dalla quarta elementare in su, al costo di 20,30 euro per alunno – mira ad infondere nei ragazzi sentimenti di coraggio, amore del bene comune e senso della giustizia, mettendo in scena una difesa della pace nel Regno di Camelot, minacciato dalle Forze del Male. Il pacchetto comprende visita guidata al castello, attività di animazione, utilizzo dell'area attrezzata per il momento del pranzo al sacco, un gelato in omaggio per ogni bambino.
Biglietto omaggio per due insegnanti ogni classe. Gli insegnanti in numero maggiore rispetto alle gratuità concesse pagheranno € 7,00.
Ulteriori informazioni e proposte su www.castellodigropparello.it

(Fonte: Ufficio stampa: Ella Studio di Carla Soffritti & C.)

 

Il progetto si svilupperà con la collaborazione della Scuola Fare Cinema di Marco Bellocchio e del Giffoni Film Festival -

Piacenza, 29 genniao 2014 -

E' stato Pier Giorgio Bellocchio il protagonista dell'evento inaugurale, in scena ieri pomeriggio in Provincia, del progetto YEC (Young European Citizen), dedicato alla cittadinanza europea.
Il progetto Yec, finanziato nell'ambito del programma nazionale AzioneProvinceGiovani, si propone di affrontare con un approccio innovativo, e nell'Anno europeo ad essa dedicato, il tema della Cittadinanza europea e dei suoi valori: cultura della legalità quale elemento della democrazia, non discriminazione, diffusione dei valori, solidarietà, sviluppo armonioso della società europea, cultura del rispetto di sé e dell'altro. Gli strumenti di comunicazione scelti da YEC per favorire il dialogo tra giovani su queste tematiche sono la comunicazione visiva ed il cinema, in particolare attraverso la collaborazione con due prestigiosi interlocutori: il primo è il regista Marco Bellocchio e la sua scuola Fare Cinema di Bobbio; il secondo è il Giffoni Film Festival, sede privilegiata a livello nazionale del cinema per ragazzi. I ragazzi coinvolti produrranno, a conclusione dell'esperienza e sotto la guida di professionisti, un cortometraggio. "FareCinema di Bobbio – ha detto Bellocchio – acquista con il progetto Yec una valenza europea".
A fare gli onori di casa è stato l'assessore provinciale alle Politiche giovanili Massimiliano Dosi che ha sottolineato l'importanza del progetto avviato e dei partner scelti. "Dal Partenariato - composto dal Capofila Provincia di Piacenza e dai Comuni di Bobbio, Cadeo, Borgonovo e Pontenure che fra loro collaborano da tempo nella realizzazione di eventi culturali - nasce la volontà di proporre il progetto Young European Citizen finalizzato a lanciare un messaggio di fiducia europea con una comunicazione efficace, realizzata attraverso i giovani guidati dal regista piacentino Marco Bellocchio e orientata a raggiungere i cittadini italiani e europei. Il regista ha accettato di mettere la sua esperienza al servizio della promozione e diffusione della cittadinanza europea. L'obiettivo generale è dunque rafforzare e promuovere l'identità europea in Italia, coinvolgendo i giovani italiani e stranieri di seconda generazione".
I beneficiari diretti del progetto sono 25 giovani italiani e stranieri di seconda generazione di età compresa fra i 18 e i 35 anni, ma saranno oltre 400 i ragazzi che parteciperanno alla presentazione del cortometraggio finale YEC durante i 4 eventi culturali realizzati in ognuno dei 4 Comuni partner del progetto, a Roma e a Bruxelles. Il cortometraggio sarà diretto dal regista, attore e sceneggiatore pugliese Sergio Rubini.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

La scrittrice israeliana in occasione del Giorno della Memoria ha presentato in Provincia il suo ultimo libro "Testastorta" -

Piacenza, 27 gennaio 2014 -

"Incontrare Nava Semel a Piacenza in occasione del Giorno della Memoria assume per la nostra città una valenza storica e simbolica". Così il presidente del Consiglio provinciale Roberto Pasquali durante l'incontro di questo pomeriggio in Provincia tra gli studenti piacentini e la scrittrice israeliana Nava Semel.
Nava Semel fa parte della seconda generazione dell'Olocausto: la madre e il padre furono deportati e poi sopravvissuti ad Auschwitz e lei ha vissuto l'infanzia all'ombra del campo di sterminio. La tragedia della Shoah è entrata a far parte intimamente della sua identità. Oggi Nava Semel è una scrittrice: lo è da quando a 26 anni ha deciso di svelare la storia dei genitori, di conoscerne fino in fondo la tragicità.
Nava Semel ha presentato, con l'intervento di Maria Grazia Falcone e la traduzione della docente Chiara Cappa, agli studenti il suo ultimo libro "Testastorta" (tradotto in italiano da Sara Ferrari): la storia dell'opera è ambientata in Piemonte nel 1943, sotto l'occupazione nazista, e racconta la storia di Maddalena, una giovane cantante d'Opera cattolica, di sua madre e suo figlio Tommaso. Maddalena cerca di salvare la vita di Salomone Levi, l'uomo che ama, un musicista ebreo di Torino, nascondendolo nel suo villaggio in Piemonte.
"La tragedia dell'Olocausto – ha detto la scrittrice – è avvenuta non lontano da noi, qui in Europa. Non dobbiamo dimenticare che gli autori della Shoah non erano entità astratte ma uomini che conducevano una vita 'tradizionale', esseri umani che si sono permessi di distruggere altri esseri umani".
L'evento di oggi prosegue idealmente quello che la Provincia di Piacenza aveva iniziato un anno fa – sempre in occasione della Giornata della Memoria – con l'incontro con Uri Orlev, deportato e sopravvissuto all'orrore del campo di Bergen-Belsen: una serie di incontri con i testimoni dell'Olocausto.
Nava Semel è nata a Jaffa (Tel Aviv) in Israele, da genitori sopravvissuti alla Shoah. Scrive per adulti e per ragazzi ed è tra le più talentuose e importanti figure della letteratura israeliana contemporanea e nella realtà culturale del Paese. Alcuni dei suoi libri, pubblicati in italiano, sono: Il Cappello di Vetro, Come si avvia un amore e E il topo rise.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Parma celebra il Giorno della Memoria con il coinvolgimento della Prefettura, del Comune di Parma, della Provincia di Parma, dell' Istituto Storico della Resistenza (Isrec) e diverse realtà scolastiche impegnate con iniziative che proseguiranno sino a sabato 22 marzo -

Parma, 27 gennaio 2014 -

Il 27 gennaio è il giorno dedicato al ricordo della Shoah, cioè al ricordo dello sterminio del popolo ebreo, una ricorrenza celebrata anche in molti altri Paesi a seguito della risoluzione Onu, 60/7 del 1 novembre 2005.

A Parma la giornata verrà celebrata attraverso il coinvolgimento della Prefettura, del Comune di Parma, della Provincia di Parma, dell' Istituto Storico della Resistenza (Isrec) e diverse realtà scolastiche. 
Questa mattina, la cerimonia di consegna della Medaglia d'Onore, da parte del prefetto, Luigi Viana, all' Auditorium del Carmine con la consegna del riconoscimento ad alcuni cittadini di questa provincia, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra. 
La celebrazione della giornata della memoria prevede poi la seduta congiunta dei consigli comunale e provinciale, alle 16.30, nella Sala dei Concerti della Casa della Musica in piazzale San Francesco, 1. Con questa iniziativa i due consessi istituzionali, quali massime espressioni di rappresentanza politica della città e della provincia, intendono dare il segno concreto della partecipazione della cittadinanza parmense alla Giornata della Memoria, istituita con legge della Repubblica a ricordo dello sterminio del popolo ebraico e dei deportati politici e militari italiani nei campi di concentramento nazisti. Al Consiglio Congiunto parteciperanno le autorità cittadine, i rappresentanti della Comunità Ebraica, delle Associazioni della Resistenza e dei Perseguitati e Deportati politici e militari, nonché rappresentanti delle varie realtà associative e istituzionali. I Consigli, in seduta congiunta, saranno presieduti dai rispettivi presidenti: Marco Vagnozzi per il Consiglio Comunale di Parma e Mario De Blasi per il Consiglio Comunale della Provincia. Parteciperanno il Sindaco Federico Pizzarotti, il Presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli, il colonello Carlo Cerrina comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, le massime autorità cittadine, il Presidente della comunità ebraica Giorgio Yehuda Giavarini, Tommaso Ferrari e Teresa Malice dell'Istituto Storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma e tre studenti che hanno partecipato al viaggio della Memoria dello scorso anno.
L'Istituto Storico della Resistenza di Parma si è impegnato in un percorso che coinvolge alcune scuole del territorio e che culminerà nel "Viaggio della Memoria" al Memoriale di Mauthausen, Gusen, castello di Hartheim e Ebensee, dal 5 all'8 febbraio 2014. L'iniziativa è giunta alla sua settima edizione. La presentazione ufficiale del progetto avverrà in occasione dell'incontro con gli studenti e gli amministratori giovedì 30 gennaio, alle 15, all'Isrec.

Martedì 28 gennaio 2014, alle 10.30, è in programma la cerimonia di commemorazione dei bambini ebrei parmigiani uccisi nel campo di sterminio di Auschwitz, appartenenti alle famiglie Bachi, Fano, Della Pergola, nel Parco a loro dedicato in via Bramante.
Martedì 28 gennaio 2014, ore 16.30, Sala XXV Aprile, Isrec di Parma Vicolo delle Asse 5, Parma, è prevista la conferenza pubblica "Quell'ultimo trasporto da Parma, 21 aprile 1945", a cura di Nicoletta Fasano, dell'Istituto Storico della Resistenza di Asti, Roberta Mira dell'Università di Bologna e Chiara Nizzoli dell'Istituto Storico della Resistenza di Parma.
Sabato 22 marzo 2014, alle 21, è in programma all'Auditorium Toscanini di via Cuneo 3, lo spettacolo "Lucille, il pudore violato delle donne dell'olocausto", regia di Franca Tragni, con Armanda Borghetti, Beatrice Carra, Martina Gabrieli, Licia Gambarelli, Alessandra Pizzoni e Franca Tragni. Lo spettacolo è realizzato dall'Associazione ZonaFranca Parma ed InPalco Produzioni teatrali, con il patrocinio e contributo del Comune di Parma, Assessorato alle pari opportunità in campo al vicesindaco Nicoletta Paci. Lo spettacolo è incentrato sulla testimonianza di donne vittime dell'olocausto, attraverso un reading teatrale ispirato al libro: "Le donne e l'olocausto" di Lucille Eichengreen.

 

(fonte: Comune di Parma)

 

Confesercenti: "Auspichiamo che nuove iniziative determinino aumento visitatori e che soprattutto contribuiscano alla crescita turistica del territori -

Modena, 27 gennaio 2014 -

Casa Museo Enzo Ferrari: una chiusura, quella che interesserà la struttura da domani fino al 18 febbraio prossimo che genera 'fiducia e speranza'. "Come largamente atteso si prospetta quindi una rivoluzione nell'impostazione dell'offerta del MEF con l'ingresso della Ferrari nella gestione diretta del museo – afferma Confesercenti – L'augurio che facciamo è che le nuove iniziative determinino un incremento considerevole di visitatori; incremento fortemente connesso all'aspettativa di una solida crescita dal punto di vista turistico del nostro territorio".

"C'è da parte nostra, comunemente a quanti hanno a cuore il prestigioso museo cittadino, il desiderio dell'ulteriore affermazione della struttura di via Paolo Ferrari sia dal punto di vista nazionale che internazionali. Ma anche quello, di una maggiore affermazione del motorismo come prodotto turistico e quindi come driver di attrazione turistica. Elementi significativi, che potrebbero generare un tipo di ricaduta positiva anche per le altre eccellenze locali e a maggior ragione per tutto ciò che significa indotto turistico: dalle strutture ricettive, ai pubblici esercizi, al commercio più in generale".

"Anche alla luce di ciò quindi, ribadiamo il nostro auspicio che il nuovo gestore della Casa Museo Enzo Ferrari possa istaurare da subito un dialogo costruttivo con tutti gli enti di promozione turistica del territorio. Al fine di generare un solido rapporto collaborativo, proteso allo sviluppo reale del territorio", conclude Confesercenti Modena.

(Fonte: ufficio stampa Confesercenti Modena)

 

La ricorrenza cade ogni anno il 27 gennaio, il giorno in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz -

Bologna, 27 gennaio 2014 -

L'Italia, come molti altri Stati, ha istituito, con la legge 20 luglio 2000 n.211, il "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio del popolo ebraico (la Shoah, che significa 'catastrofe, distruzione totale'), delle leggi razziali e della persecuzione inflitta sia ai cittadini ebrei sia ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.

La ricorrenza cade ogni anno il 27 gennaio, il giorno in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz.

La legge prevede che in occasione del Giorno della Memoria siano organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, in modo da conservare la memoria di "un tragico e oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa" e perché quanto avvenuto non possa mai più accadere.

E' di sei milioni la cifra stimata delle vittime tra la popolazione ebraica tra il 1933, anno dell'ascesa di Hitler al potere in Germania, e il 1945, ma tra i gruppi perseguitati dai nazisti e dai loro collaboratori ci furono anche zingari, dissidenti politici e oppositori al nazismo, testimoni di Geova, omosessuali, criminali abituali e persone considerate 'a-sociali', malati di mente e disabili.

L'Assemblea legislativa regionale ha creato una banca dati per raccogliere gli eventi e le manifestazioni organizzate in Emilia-Romagna dagli enti locali per ricordare l'Olocausto. La banca dati ha lo scopo di informare, per favorire la partecipazione agli eventi, ma anche di documentare ciò che viene realizzato, per non disperdere un patrimonio di esperienze in alcuni casi anche molto significative.

Poiché, soprattutto nelle scuole, si realizzano sempre più percorsi e progetti di lunga durata e non solo iniziative concentrate in occasione del 27 gennaio, l' archivio può essere implementato e consultabile per tutto l'anno, con l'obiettivo di costruire un punto di riferimento per il territorio regionale per chi lavora su queste tematiche, per mettere in rete le esperienze e fare crescere dialogo e sinergie. La banca dati si trova al link:
http://www.assemblea.emr.it/assemblea-legislativa/progetti/percorsi-della-memoria/banca-dati-giorno-della-memoria

Numerosi consiglieri regionali parteciperanno alle iniziative previste in tutte le province dell'Emilia-Romagna per il Giorno della Memoria. A partire dalla presidente dell'Assemblea legislativa, Palma Costi, che alle 9.30, in rappresentanza anche del presidente della Giunta, Vasco Errani, parteciperà in Prefettura a Bologna alla cerimonia di consegna delle medaglie d'onore conferite dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra, residenti nella provincia di Bologna. Alle 10.45, in Piazza del Nettuno, ci sarà la deposizione di corone alle lapidi dei martiri da parte degli ex deportati e degli ex internati, alla presenza di un picchetto militare d'onore.

In merito ai consiglieri regionali, da segnalare, delegati in rappresentanza dell'Assemblea legislativa, le presenze di Giuseppe Paruolo oggi, lunedì 27 gennaio, nella Sala del Consiglio comunale di Bologna, a Palazzo d'Accursio, alla seduta solenne congiunta dei Consigli comunale e provinciale di Bologna; di Gabriella Meo, nella Sala dei Concerti, Casa della Musica (piazzale San Francesco 1, Parma), alla seduta solenne congiunta dei Consigli comunale e provinciale di Parma; di Thomas Casadei, al Parco Resistenza di Forlì (alle 10, alla cerimonia commemorativa del Giorno della memoria).

A Piacenza al Teatro Municipale alle ore 15,30 il concerto "Il canto di Israele" con musiche composte ed eseguite dal maestro Riccardo Joshua Moretti e Spazi Sonori Ensemble.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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L'assessore Mezzetti: "Un progetto che ha portato l'opera di Verdi e l'Emilia-Romagna nel mondo" -

Bologna, 27 gennaio 2014 -

Più di 15mila persone collegate sul web e a teatro per assistere gratuitamente alle opere del Cartellone Verdi200, a cui si aggiungono circa 7000 spettatori nelle sedi all'estero nelle sedi delle rappresentanze diplomatiche e culturali. Oltre 350 eventi nella nostra regione e 1200 nel mondo segnalati nel calendario del sito www.giuseppeverdi.it, con approfondimenti e materiali multimediali. Sul sito una media di 850 visitatori al giorno, con punte di 10mila il 10 ottobre, per la nascita del Maestro. Dal 9 marzo (data di avvio del sito) al 31 dicembre, circa 850 mila pagine viste.Sono alcuni dati del progetto Verdi200 realizzato dalla Regione Emilia-Romagna nel bicentenario della nascita del grande compositore, di cui ricorre il 27 gennaio l'anniversario della morte.
"Un progetto – ha commentato l'assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti - che ha visto la Regione Emilia-Romagna impegnata su più fronti per commemorare il cigno di Busseto: un nuovo sito ufficiale www.giuseppeverdi.it, un vero e proprio cartellone verdiano sul web e poi mostre, pubblicazioni, un video dedicato al compositore. Sono state molte le iniziative che hanno, varcato i confini della nostra Regione, portando Verdi , e con lui l'Emilia-Romagna, il suo territorio, la sua cultura e tradizioni, all'attenzione di molti, con oltre 50 Paesi che hanno realizzato eventi proposti dalla Regione". "Molto positivi anche i risultati – ha aggiunto l'Assessore - sia sul fronte del coinvolgimento del pubblico che della collaborazione tra teatri, che hanno portato le loro produzioni sul web ed aperto le loro sale gratuitamente in occasione degli spettacoli, con l'obiettivo di far conoscere sempre di più l'opera verdiana e di creare nuovo pubblico". "Un ringraziamento va quindi ai teatri e a tutti gli enti culturali che hanno collaborato con il progetto regionale – ha concluso Mezzetti - che continuerà a vivere con l'aggiornamento del sito, e in particolare con l'arricchimento dei materiali di archivio provenienti dalle istituzioni del territorio".


Il cartellone Verdi 200
Il progetto Verdi200, realizzato dall'Assessorato alla Cultura con TeatroNet, (la rete dei teatri regionali collegati in fibra ottica da Lepida spa), il coordinamento del Teatro Comunale di Bologna e il supporto tecnico di Lepida spa e Cineca, ha trasmesso in streaming nel corso dell'anno 12 eventi verdiani, prodotti dai teatri del territorio. Gli eventi sono stati trasmessi in streaming in diretta e differita sul sito www.giuseppeverdi.it e su altri 4 siti regionali, in tv , nel canale regionale 118 del digitale terrestre di LepidaTV e in varie sedi teatrali della regione, sale comunali , e nell'Ospedale IRST di Meldola oltre che all'estero in collaborazione con la rete mondiale delle Rappresentanze Diplomatiche e Culturali. Inoltre, a conclusione dell'anno, è stata realizzata una Maratona verdiana dal 27 al 29 dicembre, con 30 ore di spettacolo (10 al giorno), con la trasmissione in streaming di 7 opere, presentate nel corso dell'anno nel cartellone Verdi200, corredate da interviste e conferenze di approfondimento. Alla Maratona hanno assistito circa 4500 utenti.

I soggetti che hanno contributo attivamente al progetto, mettendo gratuitamente a disposizione, per la diretta o la differita streaming, le loro produzioni sono: Fondazione Teatro Comunale di Bologna con 3 opere (Macbeth, Nabucco, Traviata), 1 concerto (Messa di Requiem) e 1 balletto in coproduzione con la compagnia Artemis Danza/Monica Casadei (La Doppia Notte: Aida e Tristan); Fondazione Ravenna Manifestazioni con 4 opere (Rigoletto, Trovatore, Traviata, Falstaff); la Fondazione Teatro Comunale di Modena con 1 opera (Otello), Fondazione Teatro Municipale di Piacenza con 1 opera (Luisa Miller), Comune di Busseto con 1 evento (Concorso Internazionale di Voci Verdiane Città di Busseto).

 

I dati del sito
Il sito www.giuseppeverdi.it è costituito da 4.000 pagine, con circa 1.000 immagini, e offre la possibilità di ascoltare oltre 500 file musicali e vedere 150 video di documentazione e intere opere di Verdi. Il sito ha raggiunto dall'avvio al 31 dicembre 245.017 visite (841 al giorno) ,185.291 visitatori unici, 801.893 pagine viste (2755 al giorno). Cifre che permetteranno di arrivare ad un milione di visite nell'arco dell'anno di vita del sito.
Secondo le segnalazioni pervenute sono 200 le città nei cinque Continenti che hanno celebrato Verdi, con 433 opere, 354 concerti, 210 conferenze e incontri, 100 proiezioni, 65 mostre, 31 rappresentazioni teatrali, 18 spettacoli di danza e balletto, per un totale di oltre 1200 eventi, di cui più di 350 in Emilia-Romagna.
Il sito è realizzato dalla Regione (Assessorato alla Cultura, Agenzia Informazione e Comunicazione, Istituto Beni Culturali, in collaborazione con l'Assessorato regionale al Turismo e Commercio e l'Assessorato Scuola, Formazione professionale, Università e ricerca, Lavoro) e dalla Provincia di Parma con il contributo di enti e istituzioni locali e privati.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Sarà dedicata alla grande scrittrice catanese Goliarda Sapienza la serata di lunedì 27 gennaio al Kinodromo di Bologna -

Bologna, 25 gennaio 2014 -

Alle ore 19.30 PopCorn_Hour con 'Goliarda' Live Set Reading in cui Cristiana Raggi e Piergiuseppe Francione interpretano alcuni passi tratti dai romanzi di Goliarda Sapienza "L'arte della gioia" e "Il filo di mezzogiorno", accompagnati dalle atmosfere sonore di Giovanni Frezza in un suggestivo live set reading.
A completare la performance sarà la proiezione di un estratto video a cura di Liviana Davì dello spettacolo cineteatrale GOLIARDA (di e con Cristiana Raggi) basato sulla vita e le opere della scrittrice catanese, che sarà prossimamente in scena al Teatro Verdi di Milano, dal 6 al 16 febbraio. Lo spettacolo muove proprio dai due testi della scrittrice: L'Arte della Gioia, suo capolavoro e importante testimonianza della cultura italiana del secolo appena trascorso, per la pubblicazione del quale si è ridotta in povertà, e Il Filo di Mezzogiorno, che narra invece degli anni vissuti in terapia dopo l'elettroshock. Il filo narrativo si basa sull'alternanza della loro trasposizione teatrale: senza la terapia e il processo di ricostruzione del "sè" e della memoria come meta fondante dell'individuo raccontati nell'uno, non avrebbero preso vita i personaggi dell'altro. La convinzione che trasmettere la memoria sia fondamentale per il presente e il futuro, hanno portato Cristiana Raggi a incontrare e approfondire l'opera di Goliarda Sapienza, attraverso una ricerca durata due anni e che oggi restituisce al pubblico con lo spettacolo.
La serata al Kinodromo prosegue alle ore 21 con la presentazione, in anteprima, del documentario 'I Fantasmi di San Berillo' di Edoardo Morabito (74′, ITA, 2013). Il documentario scava tra le vite, presenti e passate, che popolano San Berillo, antico e martoriato quartiere al centro di Catania. Edoardo Morabito, nel suo esordio alla regia, mescola linguaggi diversi, facendo ricorso a letteratura, fotografie d'epoca, immagini d'archivio e immagini di oggi, per scavare nella frattura storica avvenuta in questo angolo di città e incontrarne i fantasmi che lo popolano, e l'hanno sempre popolato, sopravvivendo all'aggressiva azione uniformatrice della politica. Ad accompagnare nel film i testi di Goliarda Sapienza, la voce narrante di un'altra catanese: l'attrice Donatella Finocchiaro. A presentare il documentario sarà il regista, Edoardo Morabito.

Info
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.kinodromo.org
www.cristianaraggi.com
(Fonte: ufficio stampa progetto Goliarda)

 

"Di essere un popolo libero nella nostra terra" è il nuovo spettacolo della compagnia "NovaTeatro" in programma lunedì 27 gennaio -

Boretto, 25 gennaio 2014 -

Mettere in scena la memoria per non dimenticare quanto successo nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale. Sarà questo il filo conduttore dello spettacolo "Di essere un popolo libero nella nostra terra" in programma presso il Teatro del Fiume di Boretto lunedì 27 gennaio alle 21.00 in occasione delle celebrazioni organizzate per il Giorno della Memoria.
A 69 anni dall'apertura dei cancelli di Auschwitz, sembra impossibile dimenticare l'Olocausto, ma il rischio del negazionismo è sempre in agguato. "È possibile dimenticare l'Olocausto? Sembra di no, se si guarda alla mole di testimonianze a cui oggi possiamo accedere. Eppure le parole dei sopravvissuti allo sterminio degli Ebrei d'Europa rischiano costantemente di diventare discorsi vuoti, destino inevitabile di ogni traccia immateriale del passato. Nel produrre un nuovo spettacolo per la Giornata della Memoria" dice Domenico Ammendola, curatore dell'allestimento "abbiamo deciso di far parlare gli oggetti, le cose comuni usate da vittime e carnefici. E dalle prove concrete dello sterminio, torneremo alle testimonianze artistiche di quel periodo". Un occhio di riguardo sarà riservato alla musica concentrazionaria, nella cui diffusione il pianista Luigi Pagliarini e il Coro degli Amici di Reggio Children "Aurora Giovanni" sono da tempo impegnati. Perché più forte delle parole è la musica.

«Il ricordo di quanto successo nei campi di concentramento è un dovere per tutti noi» spiega l'Assessore alla Cultura del Comune di Boretto Giorgia Bia. «La memoria ha il compito di essere la nostra sentinella perché fenomeni come il razzismo e l'antisemitismo non rappresentino più un pericolo. Come Amministrazione Comunale siamo profondamente convinti della necessità di promuovere, soprattutto tra i giovani, la conoscenza della nostra storia perché quanto accaduto non si ripeta mai più e affermare i principi della Costituzione Repubblicana».

Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21:00: l'ingresso è libero.
Per informazioni è possibile contattare la Biblioteca di Boretto: 0522/963758

(Fonte: ufficio stampa Comune di Boretto)

 

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Prosegue la mostra fotografica di Norman H. Gershman promossa da Istoreco "Besa: un codice d'onore. Albanesi musulmani che salvarono gli ebrei durante la Shoah", visitabile tutte le domeniche fino alle 2 febbraio presso il Museo Gonzaga all'interno della Rocca di Novellara (orario d'apertura 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30). Ingresso gratuito.

Novellara (RE) 23 gennaio 2014 –

BESA racconta , con immagini e parole, i testimoni diretti della solidarietà dell'Albania della guerra, concentrandosi su chi allora era bambino e oggi può raccontare quanto accaduto. A partire dai numeri. Nel 1933 l'Albania contava 803mila abitanti, fra cui solamente 200 ebrei. Ma quasi duemila profughi arrivarono dalla Germania dopo il 1933 e l'arrivo di Hitler al potere, ed altre migliaia vi cercarono rifugio dopo il conflitto. Nel 1943, quando il paese è stato occupato dai nazisti e comprende porzioni di territorio montenegrino, kosovaro e macedone, arriva un gesto di enorme coraggio. La popolazione albanese si rifiuta di obbedire all'ordine degli occupanti di consegnare le liste degli ebrei che risiedono entro i confini nazionali. Inoltre varie agenzie governative forniscono a molte famiglie ebree documenti falsi, con cui mischiarsi nel resto della comunità, senza far distinzione fra ebrei "albanesi" e profughi.
"Mio padre diceva che i tedeschi avrebbero dovuto sterminare la sua famiglia, prima che lui permettesse loro di uccidere gli ebrei ospiti a casa nostra". Sono parole splendide, di coraggio e umanità, che descrivono il fortissimo obbligo morale che c'è alla base di BESA, un codice d'onore ancora oggi ritenuto il più elevato codice etico dell'Albania. "Besa" significa letteralmente "mantenere una promessa": colui che agisce secondo il "Besa" è una persona che mantiene la parola data, qualcuno a cui si può affidare la propria vita e quella dei propri cari.
L'Albania, un paese europeo a maggioranza musulmana, ha successo dove altre nazioni europee falliscono. Tutti gli ebrei residenti in Albania durante l'occupazione tedesca, sia quelli di origine locale, sia quelli provenienti dall'estero, si salvano ad esclusione di una sola famiglia. Nel paese ci sono più ebrei alla fine della guerra che prima del suo inizio.

(fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

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