Mais & Soia: dati previsionali 2015-16 - maggio 2015
MAIS: Dati previsionali per 2015-16
La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 989.83 Mio t (-0.6% rispetto alla stagione 2014-15; -0.1% rispetto alla stagione 2013-14).
Si prevedono maggiori raccolti in Cina, Sud Africa, India, Canada, Russia ed Argentina, mentre negli Stati Uniti, Unione Europea, Brasile, Ucraina e Messico la produzione è stimata inferiore rispetto alla stagione 2014-15.
Negli Stati Uniti la produzione di Mais per la stagione 2015-16 è attesa in diminuzione, a causa della minor superficie dedicata alla coltivazione e della minor (- 4.2 bushels/acro) resa dei terreni a 166.8 bushels/acro (equivalenti a 10.59 tons/ettaro).
È atteso un aumento dell'export USA, supportato da prezzi più competitivi e dall'aumento della domanda mondiale.
L'impiego di Mais per la produzione di etanolo è previsto invariato rispetto alla stagione 2014-15, mentre gli Stock Finali sono stimati in diminuzione sia a livello USA (-5.7%), sia a livello mondiale (-0.3%).
SOJA: Dati previsionali per 2015-16
La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è prevista di 317.30 Mio t, invariata rispetto alla stagione 2014-15 e in aumento del 12% rispetto alla stagione 2013-14.
Si attendono maggiori raccolti in Brasile, grazie all'espansione delle aree coltivabili, in India, Paraguay ed Ucraina, bilanciati da una minor produzione prevista per gli Stati Uniti, Argentina e Cina.
Negli Stati Uniti la resa dei terreni è prevista in diminuzione (-1.8 bushels/acro) a 46 bushels/acro. Anche in Argentina è attesa una minor resa. In Cina i Produttori modificano la destinazione delle aree, scegliendo colture più redditizie.
Le produzioni record attese in Sud America potrebbero limitare le esportazioni statunitensi nella prima metà della campagna.
Le importazioni cinesi sono attese a 77.5 Mio t, in aumento del +5.4% rispetto alla stagione 2014-15 e del +10.1% rispetto alla stagione 2013-14.
(In Galleria immagini altri interessanti grafici)
Le esportazioni di pasta di semola hanno registrato un significativo incremento superando la soglia di 2 milioni di tonnellate (+ 4,2% sul 2013) per un controvalore pari a oltre 2,2 miliardi di euro (+4,1%): il 7% circa del valore dell'export dell'intero agroalimentare.
di LGC 21 maggio 2015 - Negli ultimi 15 anni le esportazioni di pasta di semola hanno registrato costanti incrementi arrivando a superare, a fine 2014, la soglia di 2 milioni di tonnellate. A segnalarlo è il report di aprile 2015 elaborato da Ismea il quale evidenzia come il tasso di crescita sia stato mediamente del 2,3% in volume e del 5% in valore.
"Facendo specifico riferimento al segmento della pasta di semola secca - sottolinea il report dell'istituto d'analisi agroalimentare - che esprime mediamente più dell'85% in volume e del 70% in valore dell'intero comparto delle paste alimentari, nel 2014 le spedizioni oltre confine hanno sfiorato 1,8 milioni di tonnellate (+3,2%) corrispondenti in valore a poco più di 1,6 miliardi di euro (+2,6%)."
Unico neo registrato all'interno del periodo d'analisi è il dato relativo al 2008 (-4,9% in volume) determinato dalla esplosione dei prezzi della materia prima
"Nel biennio successivo, - prosegue Ismea - con il ridimensionamento dei prezzi agricoli e il sopraggiungere della crisi economica globale che ha determinato un crollo del commercio agroalimentare mondiale, si è avuto un calo transitorio anche dei valori di export della pasta, mentre le quantità hanno continuato a crescere in tutti gli anni dopo il 2008."
Ripartizione territoriale
La ripartizione territoriale dei mercati di sbocco è tradizionalmente molto concentrata, evidenziando la netta prevalenza dei paesi comunitari, con particolare riferimento a Germania, Francia e Regno Unito che hanno assorbito congiuntamente il 46% circa dell'export complessivo nel 2014. Considerando i primi dieci paesi destinatari, inoltre, si rileva una dinamica di lungo periodo significativamente positiva per tutti i principali acquirenti; fanno eccezione solo gli Stati Uniti per i quali si è registrata una netta contrazione degli acquisti della pasta italiana nel 2008, scendendo al di sotto delle 100 mila tonnellate annue (-31% sul 2007), in ragione verosimilmente della marcata rivalutazione dell'euro che si era registrata durante quel periodo e dell'aumento dei prezzi all'export. La progressione annua degli acquisti di pasta di semola è apparsa particolarmente evidente nel caso della Russia (+15% il tasso medio annuo di crescita): da poco più di 7 mila tonnellate del 2000 le esportazioni verso Mosca si sono spinte oltre 59.000 tonnellate nel 2014.
Grano in altalena per effetto degli interventi dei fondi, corn e semi di soia in ribasso. Il cambio €/$ rappresenta la vera incognita destabilizzante dei valori di mercato nel vecchio continente.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 maggio 2015 -
I mercati internazionali delle materie prime continuano a vivere un prolungato periodo di incertezza determinato dalla concomitanza di ricorrenti e diversi fattori congiunturali. Gli ultimi in ordine di tempo sono l'eliminazione dei dazi russi sul grano, le notizie di un prossima comparsa di "El Nino" che farà sentire i suoi malefici effetti sulle produzioni australiane. Infine l'instabilità dell'indice di cambio tra la moneta statunitense e quella europea che incide, non poco, sull'instabilità dei prezzi in Europa.
Tutto questo ha portato consistenti incrementi sulla farina di soia dell'ordine di circa 10/11 euro alla tonnellata dai minimi osservati Lunedì pomeriggio.
In questo preciso momento, riguardo ai proteici, il prezzo lo fa maggiormente la scarsità di prodotto, farine di girasole e colza, piuttosto che l'indice di cambio.
Nel caso dei cereali, invece, nonostante la manifesta debolezza, il tasso di cambio sta rallentando la caduta di prezzo. Anzi, a tale riguardo, si segnala che i valori fob esteri sono più' elevati di quelli riscontrati sul mercato nostrano a conferma, se ce ne fosse stata la necessità, di una consolidata crisi di consumi. Nella giornata di mercoledi circolavano posizioni di mais contratto 103 da Ottobre a Giugno reso Lombardia a 165€/ton e compratori non serviti dai pochi venditori allineati a 170. Per l'orzo solo venditori da Luglio a Settembre a 170/175 euro ma nessun interesse da parte acquirente, mentre l'industria molitoria è alla ricerca di grano da Luglio a Settembre offrendo per il panificabile di qualità 190 euro arrivo stabilimento.
Situazione questa che fa riflettere sulla prossima campagna cerealicola nazionale.
Indicatori internazionali (21/5/2015)-
l'Indice dei noli è sceso a 606 punti, il petrolio quota intorno a 59,00 dollari al barile, e il cambio €/$ riprende la strada verso la parità e nella mattinata del 21 maggio ha toccato 1,10770.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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Nuovi sconvolgimenti nel mercato dei cereali e delle materie prime. I computer che assistono i fondi sono intervenuti sul mercato del grano e la Russia ha tolto i dazi doganali sulle esportazioni di grano.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 maggio 2015 -
Una settimana intensa quella che si è chiusa ieri contraddistinta dall'incertezza. Prima un tonfo e poi subito dopo una ripresa dei prezzi e da ultimo, nella giornata di venerdi, due fatti straordinari si sono susseguiti.
Prima il "risveglio" dei computer che assistono i fondi di investimento nelle loro ricoperture che, entrando i funzione, principalmente sul grano hanno fatto schizzare i prezzi di quest'ultimo con un +6% chiudendo con un sensibile rialzo di 21, 32 e 33 centesimi. Un'operazione che ha di riflesso ha coinvolto anche il mercato del corn che ha chiuso in aumento di 5 e 6 centesimi. Al momento la soia non è stata ancora interessata dal vento rialzista salvo la farina che ha guadagnato 8-9 dollari a tonnellata chiudendo a 310,60$.
Troppo presto per comprendere come reagirà il mercato ma il segnale d'allarme, lanciato dai fondi che hanno ripreso a acquistare, lascia intravedere ulteriori rialzi. Complice potrebbero essere le notizie dell'arrivo di El Nino che farà sentire la sua pesante influenza, nella seconda parte dell'anno, sulle produzioni del granaio australiano.
Indicatori internazionali (15/5/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 637 punti, il petrolio è leggermente sceso a 59,90 dollari al barile, e il cambio €/$ ruota attorno a 1,1412 dopo avere toccato anche 1,1364.
Infine, come avevamo anticipato alcune indiscrezioni la scorsa settimana, la Russia ha annullato i dazi doganali che ha operato dal 1° febbraio.
The Government of Russia canceled the customs duties on wheat exports, which operated since February 1, 2015. On May 15, Dmitry Medvedev, Prime Minister of Russia, signed the corresponding decree #467 "On approval of the rates of export customs duties on the goods exported from the Russian Federation outside the territory of the member-states of the Customs Union, and Invalidation of the certain legislative acts of the Russian Federation" and repealed the decree of the Government dd. December 25, 2014, #1495 "On amendments to the rates of export customs duties on the goods exported from the Russian Federation outside the customs territory of the member-states of the Customs Union". According to the press-service of the Government, the signed decree canceled the export duties on wheat. Such action will withdraw nearly 1 mln tonne of wheat from the market at the expense of export supplies, and provide additional funds to Russian agricultural commodity producers, in order to assist to hold the spring crops planting campaign. It is expected that the decree will prevent oversupplying of the market, and stop falling prices for grains in the period of the harvesting campaign below the prime cost level. The reporting decree covers all legal relations arising since May 15, 2015, informed the press service.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Mercati internazionali
Ultima ora. Contrordine
Dal mercato telematico materie prime in timida ripresa.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 maggio 2015 -
Contrordine, dopo il tonfo a seguito dei dati USDA il mercato ha quasi immediatamente reagito con una timida ripresa confermata anche dal mercato telematico che, nonostante le fluttuazioni, rimane tendenzialmente positivo
Mercoledì : 13/ 5 / 2015
SEMI maggio 975,00 (+8) luglio 957,20 (+1,6)
FARINA maggio 301,70 (-0,80) luglio 302,40 (-1)
CORN maggio 356,00 (-1) luglio 362,20 (+1,2)
GRANO maggio 481,00 (+1,6) luglio 481,40 (+1)
Indicatori internazionali (13/5/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 634 punti, il petrolio quota ancora intorno a circa 61,50 dollari al barile, e il cambio €/$ si è ulteriormente rafforzato e quota 1,14248.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Primi segnali evidenti di cedimento per il mercato delle materie prime. La soia è il prodotto che ha maggiormente sofferto di questa fase di flessione negativa.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 maggio 2015 -
Da diverse settimane gli analisti si interrogavano circa l'andamento instabile dei mercati delle materie prime non riconoscendo nei valori le attese a fronte dell'analisi dei dati USDA pubblicati lo scorso aprile che, val la pena di ricordare, erano ottimistici.
A scontare maggiormente la situazione è stato il comparto della soia e in particolar modo il seme che ha ceduto tra 16 e 18 punti (centesimi per bushel), seguito dalla farina (tra -6 e -10 dollari per tonnellata corta).
Solo qualche centesimo è stato perduto dal corn mentre il grano ha addirittura recuperato 3 centesimi.
Indicatori internazionali (13/5/2015)-
l'Indice dei noli è risalito (si fa per dire) a 589 punti, il petrolio quota ancora intorno a circa 61,50 dollari al barile, e il cambio €/$ si è ancora, seppure lievemente, alzato 1,1270.
Mercato interno -
Nessuna novità di rilievo sul fronte degli scambi interni fatto salvo il mercato dei future della farina di soia che si sono ancora ridotti e perciò appetibili per il consumo.
Farina soya proteica è caricabile con 360 euro a Ravenna, giugno-settembre a 355, il luglio dicembre ancora a 355 e per il 2016 il prezzo si riduce a 350 euro sempre partenza Ravenna. Valori che, a nostro giudizio, sono da considerarsi appetibili.
Considerazioni generali
I consumi interni stentano a decollare confermando la gravità dell'economia nazionale. A ciò si aggiunga che segnali poco incoraggianti provengono anche dall'area euro e dagli Stati Uniti mentre, almeno per ora, il mercato del sud est asiatico non sembra mostrare cedimenti.
La pesantezza del mercato nazionale è perfettamente descritta dai mercuriali delle borse merci che da due settimane rendono la cosa manifesta e palese. A parte infatti la situazione di congiuntura di alcuni prodotti quali la farina di girasole normale e proteica, la farina di colza, e i distiller di grano, i cruscami di frumento e di riso tutto il resto è in marcata flessione negativa. Non si sottrae da questa fase negativa nemmeno il mais che si è notevolmente appesantito sia sul pronto che sul medio termine mentre sulla nuova campagna, pur essendo sceso dai massimi, mantiene la quota di 170 euro al porto di Ravenna da Novembre a Marzo. Il mercato del settore bionergetico sta approfittando ancora della presenza di mais tossinato, ma comunque il settore sta risentendo della mancanza di cruscami, farinette e spezzati mais.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 19 10 maggio 2015
(File pdf scaricabile)
1.1 editoriale Democrazia 2.0 - Un tool come il coltellino svizzero!
3.1 cereali Materie prime, all'alba della discesa?
4.1 cereali Materie prime, all'alba della discesa?
5.1 Lattiero caseario Profondo rosso per i derivati del latte.
6.1 semplificazione Approvato il decreto del Registro unico dei controlli
6.2 crisi Economia non riparte. Serve riforma fiscale
6.3 difesa suolo Emilia Romagna, chiesti 100 milioni per difesa del suolo
7.1 Parmigiano Reggiano Parmigiano reggiano, assalto alla Grande Muraglia
8.1 pasta All'estero trionfa la pasta made in Italy.
9.1 Expo2015 - vino "Vino-a taste of Italy"
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
11.1 promozioni "vino" e partners
Non ancora decisi i segnali di tendenza al ribasso relativamente alle materie prime. I noli scendono ancora.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 maggio 2015 -
Non si sono ancora stabilizzati i prezzi dei cereali e delle altre materie prime agricole. La tendenza di una drastica riduzione dei prezzi stenta a delinearsi definitivamente nonostante i raccolti in corso siano di buona qualità e altrettanto dicasi per le previsioni di semina ragion per cui anche l'indicatore dei noli sta scendendo. Sono invece, seppure lentamente, in risalita gli indicatori valutari con il rafforzamento dell'euro e il prezzo del petrolio che, pur restando a valori molto bassi, sta segnando incrementi costanti (61-61$/barile).
Venerdì 1 / 5 / 2015
SEMI maggio 968,40 (-10 ) luglio 964,60 (-11.2 )
FARINA maggio 314,70 (-4,2 ) luglio 311,90 (-4,2 )
CORN maggio 359,60 (-2,6 ) luglio 363 ( -3,2 )
GRANO maggio 470 (+3 ) luglio 474 (0)
Martedi 5/7/2015
SEMI maggio 993,40 (+10,4 ) luglio 984,60 (+8,4 )
FARINA maggio 318,10 (+2,3 ) luglio 315,20 (+2,2 )
CORN maggio 361,20 (+2,4 ) luglio 362,60 (+1,4 )
GRANO maggio464,00 (-5,2 ) luglio 466,40 (-6,2 )
Indicatori internazionali (04/5/2015)-
l'Indice dei noli si è ridimensionato a 580 punti contro i 595 di tre giorni fa mentre il petrolio ha ripreso ancora un po' di quota e varia tra 61 e 62$ dollari al barile (contro i 57-58 del 4/5). Sul fronte valutario l'indice di cambio €/$ si sta lentamente avviando verso una nuova stagione di rafforzamento dell'Euro e ha quotato a 1,12675 (1,1146. il 4/5)
Mercato interno -
Nessuna novità di rilievo sul fronte degli scambi interni salvo che i future della farina di soia sono in fase calante diventando appetibili per il consumo.
Farina di soya proteica maggio-giugno 366€ partenza porto di Ravenna, il luglio dicembre 363€, e per il 2016 siamo sui 355 euro sempre partenza Ravenna.
Il mercato dei settore bioenergetico continua ad avvantaggiarsi di presenza di mais tossinato ma sta risentendo della mancanza di cruscami, farinette e spezzati di mais.
Considerazioni generali
I consumi interni stentano a decollare confermando la gravità dell'economia nazionale. A ciò si aggiunga che segnali poco incoraggianti provengono anche dall'area euro e dagli Stati Uniti mentre, almeno per ora, il mercato del sud est asiatico non sembra mostrare cedimenti. Expo2015 è partito con grande affluenza di pubblico ma gli effetti sui consumi connessi a quest'evento non sono ancora riscontrabili e saranno comunque differiti nel tempo.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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I primi segnali di una tendenza al ribasso hanno accennato a manifestarsi.
di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 5 maggio 2015 -
Da tempo gli analisti prevedevano che, prima o poi, i prezzi delle materie prime avrebbero preso una strada discendente. Una previsione confortata dalla pubblicazione dei dati USDA nello scorso mese di aprile. Infatti, i raccolti in corso sono di buona qualità e le previsioni di semina sono ottimistiche tant'è che anche l'indice dei noli rimane ancorato intorno ai 600 punti.
Come detto, quindi, sia il 30/4 sia il 1/5 i prezzi hanno subito una flessione relativamente marcata come di seguito riportato:
Giovedì: 30 / 4 / 2015
SEMI maggio 978,40 (-10 ) luglio 976,00 (-12 )
FARINA maggio 318,90 (-5,3 ) luglio 316,10 (-6,3 )
CORN maggio 362,40 (-1,2 ) luglio 366,20 (-1,4 )
GRANO maggio 467,00 (-10,20 ) luglio 474,00 (-9,4 )
Venerdì 1 / 5 / 2015
SEMI maggio 968,40 (-10 ) luglio 964,60 (-11.2 )
FARINA maggio 314,70 (-4,2 ) luglio 311,90 (-4,2 )
CORN maggio 359,60 (-2,6 ) luglio 363 ( -3,2 )
GRANO maggio 470 (+3 ) luglio 474 (0)
Occorre comunque rammentare che alcuni indici possono avere risentito degli effetti negativi a seguito dell'influenza aviaria che si è manifestata nelle ultime settimane negli USA.
L'andamento telematico (5/5/2015) invece rimane incerto; altalenante per la farina di soia, con il segno positivo per il seme e l'olio di soia, mentre si presentano con il segno negativo il mais e il grano.
Indicatori internazionali (04/5/2015)-
l'Indice dei noli è leggermente a 595 punti e il petrolio ha ripreso un po' di quota e varia tra 57 e 58$ dollari al barile. Sul fronte l'indice di cambio €/$ ci si sta lentamente avviando verso una nuova stagione di rafforzamento dell'Euro, 1,1146.
Ancora nessuna conferma riguardo i dazi russi anche se sta sempre più prendendo corpo la notizia di una imminente eliminazione con ulteriori ripercussioni sui prezzi che subirebbero ulteriori flessioni negative e che a questo punto, dovessero essere consistenti, molto probabilmente potrebbero intervenire i fondi di investimento "governati", per lo più, da complicatissimi quanto automatici algoritmi.
Mercato interno -
Nessuna nuova ancora sul fronte interno. Stabile il mercato dove si assiste a scambi molti limitati e consumi ancora deboli.
Da segnalare soltanto che, a fronte di questi valori di mercato, i future per la farina di soia sono discesi al punto da divenire appetibili.
Farina di soya proteica maggio-giugno 365€ partenza porto di Ravenna, il luglio-dicembre più' o meno uguale e per il 2016 dovremmo essere sotto i 360 euro sempre partenza Ravenna.
Valori che dovrebbero attrarre gli operatori per le ricoperture a meno che questi non attendano valori ancora più leggeri e prossimi ai 350€.
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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 18 3 maggio 2015
SOMMARIO Anno 14 - n° 18 3 maggio 2015
(In allegato la news letter in formato pdf scaricabile)
SOMMARIO
Anno 14 - n° 18 3 maggio 2015
1.1 editoriale Festa per il Lavoro. Altro che "choosy"
3.1 cereali Mercati internazionali ancora incerti
4.1 Lattiero caseario Lenta ma costante ripresa del "Parmigiano"
5.1 nutrizione Expo. Inventata la pizza dimagrante
5.2 Expo2015 Parmigiano Reggiano protagonista a EXPO2015
5.3 Expo 2015 Expo2015. Una vittoria dei lavoratori che i Black Block non devono rovinare
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, prossimi obiettivi qualità, quantità, export e vigilanza
6.2 Expo2015 Val Tidone a Expo2015
7.1 pomodoro Le tante opportunità per il pomodoro.
8.1 Finanza Credito alle imprese, L'Emilia Romagna fanalino di coda.
9.1 Consorzi agrari La bandiera gialla sventola anche sul Consorzio Agrario di Cremona.
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.2 promozioni "vino" e partners