Dalle 22 del 16 maggio alle 6 del 17 maggio. Per ragioni di sicurezza legate ai lavori di risanamento del ponte. Se necessario, la chiusura si ripeterà la notte successiva.
Parma, 13 maggio 2019 – La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che il Ponte Verdi sul Fiume Po che collega Roccabianca sulla sponda parmigiana a San Daniele Po su quella cremonese sarà chiuso completamente al traffico veicolare (tranne che per i mezzi di soccorso ed emergenza) dalle ore 22 di giovedì 16 maggio 2019 alle ore 6 di venerdì 17 maggio.
Se sarà necessario, la chiusura si ripeterà con gli stessi orari nella notte successiva, tra venerdì 17 e sabato 18 maggio.
La misura è indispensabile per consentire i lavori di messa in sicurezza del manufatto, che prevedono a questo punto alcune lavorazioni pericolose per il traffico.
Pertanto, in accordo con la Provincia di Cremona, la Provincia di Parma ha deciso di interrompere il traffico nelle ore notturne, per limitare al massimo il disagio degli utenti.
Negli altri orari, il ponte resta percorribile a senso unico alternato regolato da semaforo.
Nella foto: il Ponte Verdi sul Po – maggio 2019
"Le due Province si parlano e collaborano da sempre. Il Sindaco rispetti la verità e la correttezza istituzionale."
10 gennaio 2019 – In merito alle dichiarazioni comparse sulla stampa e sulla pagina Facebook del Comune di San Daniele Po riguardo alla situazione del Ponte Verdi, i Presidenti delle Province di Parma Diego Rossi e di Cremona Davide Viola rilasciano la seguente dichiarazione congiunta.
"Capiamo il clima all'interno del quale il Sindaco di San Daniele Po ha rilasciato le sue dichiarazioni, ma non vanno mai tralasciate verità e correttezza istituzionale.
Le due Province si parlano, anzi collaborano attivamente da sempre in particolare e concretamente sui progetti in corso: gli amministratori e i tecnici sono in contatto quotidiano, tanto più in questi giorni di difficoltà.
Sono già stati effettuati numerosi interventi di regolazione dei tempi dell'impianto semaforico del senso unico alternato sul Ponte Verdi, anche tenendo conto dei suggerimenti arrivati da parte degli utenti, tra l'altro anche ieri e stamattina.
Concordiamo col Sindaco di San Daniele che il vigile urbano del Comune non sarebbe dovuto intervenire ieri su una struttura provinciale, tanto più facendo passare gli automobilisti col semaforo rosso dalla parte del Cremonese. Inoltre, i tecnici della Provincia di Parma che dall'altro lato del ponte stavano lavorando alla regolazione del semaforo non sono stati nemmeno avvertiti della sua presenza, il che ha peggiorato la situazione.
I tecnici delle due Province stanno definendo le modalità di installazione di un "semaforo intelligente", ben sapendo che tale strumento può essere utile solo quando le code sono tra di loro quantitativamente squilibrate; inoltre, con il prossimo avvio dei lavori, ai primi di febbraio, i flussi dovranno essere ulteriormente modificati, d'intesa con l'impresa esecutrice, sulla base delle esigenze di cantiere.
Le due Province, che sono ben consapevoli dei disagi sopportati dagli utenti, sono impegnate a verificare se, dopo i primi interventi di cantiere di consolidamento delle campate in condizioni più critiche, sia possibile portare il limite di velocità a 50 km orari, pur in presenza del cantiere, riducendo così i tempi di attesa.
Infine, si richiamano comunque gli automobilisti al doveroso rispetto delle norme del Codice della strada, in quanto è sicuramente il mancato rispetto di tali norme, comportamento da stigmatizzare con forza, che ha reso necessario il posizionamento di strumenti di contrasto da parte dalla Provincia di Cremona (autovelox e telecamere), su sollecitazione proprio del Sindaco di San Daniele Po.
L'obiettivo primario è sempre la sicurezza del transito sul ponte."
A Cremona, dal 24 al 27 ottobre, si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda provenienti da tutta Italia e da buona parte del Globo.
di Virgilio Cremona 12 ottobre 2018 - Scambi e contatti commerciali in aumento - avevano dichiarato gli organizzatori a conclusione della 72esima edizione - a conferma del positivo trend di crescita del settore e dell'importanza del confronto diretto tra gli attori delle filiere zootecniche.
La "Fiera Bovina" di Cremona bada al sodo. Pochi fronzoli ma l'organizzazione va direttamente al cuore dei problemi e delle aspettative dei destinatari: gli allevatori.
L'impostazione della manifestazione zootecnica dimostra che rimane vincente la formula tecnica, nuda e cruda, priva di effetti scenografici che non appartengono più al vissuto attuale e appaiono, a tutti gli effetti, elementi anacronistici della storia attuale. E i numeri lo dimostrano, con una partecipazione che, nella precedente edizione, ha visto la presenza di ben 61.841 operatori e la presenza di 800 marchi di primaria importanza.
Da Mercoledi 24 a sabato 27 ottobre 2018 la Fiera Internazionale del Bovino da Latte richiama ogni anno i migliori marchi del settore a livello mondiale (800 marchi durante la scorsa edizione), presentando così ai visitatori professionali una vetrina specializzata di altissima qualità sia sul fronte dei prodotti che su quello dei servizi.
A Cremona si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda. La manifestazione, infatti, costituisce anche il migliore mercato per la genetica internazionale: la Mostra della razza Frisona, durante la quale oltre 400 campionesse si sfidano in quello che è considerato uno dei ring zootecnici più rinomati al mondo, offre la rappresentazione plastica dell'eccellenza raggiunta dai processi di miglioramento genetico.
INNOVAZIONE E COMPETENZA AL SERVIZIO DEGLI OPERATORI DEL SETTORE
Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona esplorano ogni anno i temi più attuali e le realtà più innovative del settore stimolando l'interesse dell'intera community internazionale grazie alla collaborazione di alcune delle realtà più importanti e prestigiose nell'ambito della ricerca e dello sviluppo.
E' opinione degli organizzatori infatti che nuove occasioni di formazione professionale e di business si possano costruire solo tramite conoscenze aggiornate e di alto livello dedicate in modo mirato a operatori del settore e ad aziende.
Anche in questa edizione numero 73 saranno organizzati oltre 100 eventi (lo scorso anno alla fine furono 111), fra workshop, seminari, convegni e presentazioni, dedicati ai temi dell'agrozootecnia, e più in particolare a:
- Zootecnia di precisione
- Agricoltura digitale
- Produzioni biologiche
- Economia circolare e sostenibilità ambientale
- Tecnologia del latte
- Filiera della produzione suinicola
- Bioenergie
- Nuove tecnologie e innovazioni in ambito agricolo e zootecnico
- Igiene e benessere animale
- Mostre zootecniche
Il programma scientifico delle Fiere Zootecniche Internazionali si avvale della collaborazione di partner di alto livello:
Agroenergia
Aiab
Aita
Aivemp
Anafi
Bioagricert
Cariplo Factory
Crea – Zootecnia e Acquacoltura
Crpa
Firab
Ordine dei Dottori Agronomi
Politecnico di Milano
Sivar
Università di Brescia
Università Cattolica del Sacro Cuore
Non si può quindi mancare all'unico appuntamento nazionale sulla zootecnia specializzata che non poteva che essere organizzato al di fuori di Cremona, dove competenza e sensibilità zootecnica sono una consolidata tradizione in grado di attrarre moltissimi e qualificati operatori provenienti da ogni parte del globo.
Se Cremona ha la leadership nazionale, a livello internazionale si colloca podio tant'è che dai sondaggi, realizzati sui visitatori professionali dell'ultima edizione, è emerso che il 65% dei visitatori frequenta la fiera per sviluppare business con fornitori abituali e nuovi, il 52% dei visitatori è il titolare o il decision maker dell'azienda per cui lavora e infine il 18% dei visitatori ha frequentato la fiera per la prima volta.
A Cremona, dal 24 al 27 ottobre, si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda provenienti da tutta Italia e da buona parte del Globo.
di Virgilio Cremona 12 ottobre 2018 - Scambi e contatti commerciali in aumento - avevano dichiarato gli organizzatori a conclusione della 72esima edizione - a conferma del positivo trend di crescita del settore e dell'importanza del confronto diretto tra gli attori delle filiere zootecniche.
La "Fiera Bovina" di Cremona bada al sodo. Pochi fronzoli ma l'organizzazione va direttamente al cuore dei problemi e delle aspettative dei destinatari: gli allevatori.
L'impostazione della manifestazione zootecnica dimostra che rimane vincente la formula tecnica, nuda e cruda, priva di effetti scenografici che non appartengono più al vissuto attuale e appaiono, a tutti gli effetti, elementi anacronistici della storia attuale. E i numeri lo dimostrano, con una partecipazione che, nella precedente edizione, ha visto la presenza di ben 61.841 operatori e la presenza di 800 marchi di primaria importanza.
Da Mercoledi 24 a sabato 27 ottobre 2018 la Fiera Internazionale del Bovino da Latte richiama ogni anno i migliori marchi del settore a livello mondiale (800 marchi durante la scorsa edizione), presentando così ai visitatori professionali una vetrina specializzata di altissima qualità sia sul fronte dei prodotti che su quello dei servizi.
A Cremona si incontrano gli allevatori alla ricerca delle soluzioni più adeguate per la loro azienda. La manifestazione, infatti, costituisce anche il migliore mercato per la genetica internazionale: la Mostra della razza Frisona, durante la quale oltre 400 campionesse si sfidano in quello che è considerato uno dei ring zootecnici più rinomati al mondo, offre la rappresentazione plastica dell'eccellenza raggiunta dai processi di miglioramento genetico.
INNOVAZIONE E COMPETENZA AL SERVIZIO DEGLI OPERATORI DEL SETTORE
Le Fiere Zootecniche Internazionali di Cremona esplorano ogni anno i temi più attuali e le realtà più innovative del settore stimolando l'interesse dell'intera community internazionale grazie alla collaborazione di alcune delle realtà più importanti e prestigiose nell'ambito della ricerca e dello sviluppo.
E' opinione degli organizzatori infatti che nuove occasioni di formazione professionale e di business si possano costruire solo tramite conoscenze aggiornate e di alto livello dedicate in modo mirato a operatori del settore e ad aziende.
Anche in questa edizione numero 73 saranno organizzati oltre 100 eventi (lo scorso anno alla fine furono 111), fra workshop, seminari, convegni e presentazioni, dedicati ai temi dell'agrozootecnia, e più in particolare a:
- Zootecnia di precisione
- Agricoltura digitale
- Produzioni biologiche
- Economia circolare e sostenibilità ambientale
- Tecnologia del latte
- Filiera della produzione suinicola
- Bioenergie
- Nuove tecnologie e innovazioni in ambito agricolo e zootecnico
- Igiene e benessere animale
- Mostre zootecniche
Il programma scientifico delle Fiere Zootecniche Internazionali si avvale della collaborazione di partner di alto livello:
Agroenergia
Aiab
Aita
Aivemp
Anafi
Bioagricert
Cariplo Factory
Crea – Zootecnia e Acquacoltura
Crpa
Firab
Ordine dei Dottori Agronomi
Politecnico di Milano
Sivar
Università di Brescia
Università Cattolica del Sacro Cuore
Non si può quindi mancare all'unico appuntamento nazionale sulla zootecnia specializzata che non poteva che essere organizzato al di fuori di Cremona, dove competenza e sensibilità zootecnica sono una consolidata tradizione in grado di attrarre moltissimi e qualificati operatori provenienti da ogni parte del globo.
Se Cremona ha la leadership nazionale, a livello internazionale si colloca podio tant'è che dai sondaggi, realizzati sui visitatori professionali dell'ultima edizione, è emerso che il 65% dei visitatori frequenta la fiera per sviluppare business con fornitori abituali e nuovi, il 52% dei visitatori è il titolare o il decision maker dell'azienda per cui lavora e infine il 18% dei visitatori ha frequentato la fiera per la prima volta.
Tra i piloti il cremonese Andrea Ongari: "sono tornato per divertirmi e per vincere".
Kriebstein (Ger) 15 -16 settembre: presente alla la seconda tappa del mondiale anche la scuderia italiana della Federazione Motonautica, con i migliori piloti della categoria. Ad aggiudicarsi il titolo lo scorso anno il pilota piacentino Claudio Fanzini, determinato più che mai a restare sul podio; il campione si è infatti aggiudicato la prima tappa a Ternopil (Ucraina) lo scorso 26 agosto. Un podio che ha visto trionfare il tricolore grazie anche a Marco Malaspina classificatosi terzo. Non da meno Andrea Ongari; il pilota cremonese ha ottenuto la pole position nella prima manche ma poi in gara è stato costretto al ritiro. Piazzatosi poi quarto nella seconda manche e secondo nella terza, ha ottenuto un punteggio combinato, che lo ha piazzato al quarto posto del mondiale.
Classe 89, rientrato dopo una pausa di 10 anni e determinato più che mai a far parlare di se. Nato a Cremona, si innamora sin da piccolo, grazie anche al papà Claudio della motonautica, conquistandosi la prima posizione ai Campionati Italiani nella categoria OSY 400 nel 2005 a soli 16 anni, e il titolo mondiale OSY nel 2006. "Sono tornato per divertirmi e per vincere, e cercherò di dare il massimo con il mo scafo", queste le parole di Andrea durante la preparazione del suo bolide col numero 8.
Dai modi gentili, rubacuori, e amante degli animali, Andrea ha lavorato duramente e meticolosamente col suo team per ottenere le migliori performance del suo scafo, seguendo inoltre un arduo allenamento fisico per arrivare preparato alle competizioni, e pronto a sfidare colonne portanti della motonautica internazionale come l'ungherese Peter Bodor, o lo slovacco David Loukotka.
Una competizione dunque quella di Kriebstein che ci regalerà tanta adrenalina e tanto spirito sportivo.
Cavion regala il successo alla Cremonese nella sfida playoff con il Parma, prima del girone di ritorno. Il gol dell'1-0 messo a segno all'89' vale i tre punti necessari per scavalcare gli stessi crociati. Pessima gara giocata dai ducali, senza idee per lunghi tratti del match
di Luca Gabrielli Parma, 21 gennaio 2018 -
La cronaca
Peggio di così non poteva incominciare il 2018 per i crociati che alla prima di ritorno escono sconfitti con un goal segnato all' 89'. La prima frazione di gioco vede le due squadre affrontarsi a viso aperto con un Parma che nel primo quarto d'ora dà l'impressione di poter far male ai padroni di casa. Di Gaudio e Calaiò sfiorano la rete del vantaggio ma si dimostrano poco sterili come tutta la manovra offensiva dei ducali. La Cremonese prende piano piano le misure e nella fine del primo tempo sbagliano due goal semplici con Arini e Cavion che si fa ipnotizzare da Frattali.
La ripresa è di stampo prettamente cremonese con il Parma messo alle corde. Gagliolo al 56' rischia l'autogoal e al 69' si assiste ad un doppio miracolo di Frattali nel giro di venti secondi. Al'82' viene annullato la rete dei padroni di casa con Arini che viene pescato in fuorigioco ma è il preludio alla doccia fredda che arriva all'89' con Cavion che raccoglie una respinta e insacca. Il Parma non ha il tempo per reagire e torna a casa a mani vuote e sconsolato.
Attacco impresentabile in attesa dei nuovi acquisti
L'allarme attacco è davvero preoccupante. Il Parma non segna da ben quattro gare e la manovra offensiva sembra avere avuto una preoccupante involuzione. Per fortuna il mercato ha regalato negli ultimi giorni colpì molto interessanti che però non si sono visti a Cremona. D'Aversa ha voluto dare fiducia ai "vecchi" e purtroppo non ha avuto ragione. Calaiò e Ceravolo sono tornati dai rispettivi infortuni senza creare pericoli alla difesa lombarda e probabilmente il botto di mercato sarà proprio un centravanti di peso dal goal facile. Faggiano nel frattempo ha regalato alla platea ducale Amato Ciciretti, un lusso per questa categoria che però di mestiere fa l'esterno offensivo. Il direttore generale dovrà ora adoperarsi per quel profilo "stile Matri" che tanto serve alla squadra. Il girone di ritorno è appena iniziato ma bisognerà fin da subito tornare in carreggiata per la promozione in A