Il debito di 15 milioni verrà pagato in 5 anni tramite un piano di riscossione di crediti e la vendita di immobili per 9,2 milioni.
Parma, Residenza Municipale -
"Se non avessimo salvato dal fallimento il Centro Agroalimentare, il mercato ortofrutticolo a Parma non esisterebbe più": con queste parole l'assessore alle partecipate Marco Ferretti ha commentato l'annuncio che il Tribunale ha omologato il piano di ristrutturazione del debito di CAL.
"Il riconoscimento ufficiale del Tribunale di Parma della conformità del piano di ristrutturazione di Cal – ha precisato lo stesso Ferretti – segna un altro passo in avanti importante per il risanamento del Gruppo Parma, un ulteriore e importante traguardo per il Comune dopo analoghi interventi su STU Stazione, STU Authority, STT Holding e Società Alfa, e permette di guardare al futuro con maggiore serenità. Grazie all'impegno profuso dall'Amministrazione si è raggiunto un obiettivo, non scontato, che tutela il futuro della società, partecipata dal Comune con il 53,6% del capitale, di cui fanno parte altri 14 soci, fra i quali la Regione Emilia Romagna, che ha un pacchetto societario pari all'11%".
I problemi di gestione del CAL sono peraltro analoghi a quelli che si riscontrano in altre città vicine, come Reggio Emilia e Piacenza.
A Parma, l'attuazione del piano di ristrutturazione messo in atto dai vertici della società ha consentito di mettere i conti in sicurezza e di razionalizzare i costi: tramite bando, nel settembre scorso, sono stati assegnati gli spazi in concessione per dieci anni a 11 società che operano nel settore dell'ortofrutta, insieme ad una cooperativa sociale di Parma. Le maggiori difficoltà sono nate dalla gestione della logistica e degli immobili, che esulano dall'attività istituzionale della società e che hanno portato ad accumulare un debito pari a 15 milioni.
"Il piano approvato dal Tribunale – ha spiegato il presidente Marco Core – prevede la riscossione del credito di 2,5 milioni dalle società Alfa e STT , oltre alla vendita in 5 anni di immobili non strumentali per l'attività mercatale, oggi affittati, per i quali è prevista un'entrata pari a 9,2 milioni di euro. Il piano – ha spiegato ancora Core – è stato chiuso in dicembre davanti al notaio con i maggiori creditori, fra i quali gli istituti di credito Cariparma e Intesa Sanpaolo. Si è cosi dato il via al piano di risanamento, che ha consentito di equilibrare la situazione finanziaria e patrimoniale della società CAL. Presto – ha precisato ancora il presidente - faremo il bando per la cessione degli immobili e poi ci concentreremo per ricercare di sviluppare il mercato di Parma, anche con progetti innovativi ".
"In questo modo – ha concluso l'assessore Ferretti - dopo il piano di risanamento della Holding STT e la messa in sicurezza dei conti di Parma Infrastrutture Spa, prende avvio il percorso volto a garantire un futuro certo anche al Centro Agroalimentare, che, grazie all'approvazione del piano di risanamento del debito, riuscirà a garantire il pagamento di tutti i creditori, tra cui diverse coop sociali del territorio. L'omologa di Cal rappresenta un punto di partenza per un nuovo Centro Agroalimentare".
(Fonte Comune di Parma 18 aprile 2016)
Con la sottoscrizione dell'accordo con i creditori si è conclusa, il 22 dicembre scorso, una parte importante del complesso iter che porterà all'omologa del Piano di Risanamento del debito della società partecipata dal Comune di Parma.
Parma 23 dicembre 2015 -
E' stato sottoscritto presso lo Studio del Notaio Canali l'accordo con i creditori del Centro Agroalimentare e Logistica, società di gestione a maggioranza di capitale pubblico, i cui soci di riferimento sono il Comune di Parma, la Regione Emilia-Romagna, la Camera di Commercio di Parma, Cariparma Crédit Agricole, Banca del Monte (ora Banca Intesa) e la Provincia di Parma.
Facendo seguito al deposito in Tribunale della richiesta di sospensiva di tutte le azioni di carattere esecutivo contro il Cal, avvenuto il 23 novembre scorso, e all'udienza del 17 dicembre con creditori e debitori, in vista della presentazione del Piano di Ristrutturazione del debito, si è conclusa il 22 dicembre una parte importante del complesso iter che porterà all'omologa del Piano di Risanamento del debito della società partecipata.
"L'obiettivo del piano – precisa l'assessore Marco Ferretti - è quello di valorizzare il core business della società stessa, il Mercato Agroalimentare, prevedendo la ristrutturazione del debito attraverso la vendita delle proprietà immobiliari non strumentali all'attività di mercato, in un arco temporale di 5 anni.
Con questo atto, si aggiunge pertanto un ulteriore e fondamentale tassello nella messa in sicurezza delle società partecipate: dopo l'omologa dei piani di ristrutturazione di STT Holding SpA, Alfa e STU Authority e la messa in sicurezza dei conti di Parma Infrastrutture SpA, prende avvio il percorso volto a garantire un futuro certo anche al Centro Agroalimentare e Logistica".
L'approvazione del Piano di Risanamento del debito è volta a garantire il pagamento di tutti i creditori, tra cui diverse Cooperative Sociali del territorio.
L'Assessore Ferretti, al termine della sottoscrizione dell'atto presso il notaio, ha voluto ringraziare i membri del Consiglio di Amministrazione, che con spirito di servizio hanno seguito la complicata vicenda, e senza il cui prezioso lavoro difficilmente si sarebbe trovata una soluzione.
Buone notizie per il Centro Agroalimentare e Logistica di Parma. Il Comune, dopo il piano di risanamento della Holding Stt e la messa in sicurezza dei conti di Parma Infrastrutture Spa, ha avviato il percorso per garantire un futuro certo anche al Centro Agro Alimentare attraverso un Piano di Risanamento del debito volto a garantire il pagamento di tutti i creditori.
di Redazione economica Parma 22 dicembre 2015 -
Il 23 novembre scorso è stata depositata in tribunale la richiesta di sospendere tutte le azioni di carattere esecutivo contro il Cal (centro Agroalimentare e Logistico), in attesa della presentazione di un Piano di Ristrutturazione del Debito, indicativamente di 16 milioni di euro, che verrà sottoposto alla riunione dei creditori.
"L'obiettivo del piano, scrive in una nota stampa il Comune di Parma, è quello di valorizzare il core business della società stessa: il Mercato Agroalimentare.
Il Cal conta 5 dipendenti e detiene la proprietà del Mercato Agroalimentare dove operano una dozzina di società del territorio. Il Mercato Agroalimentare di Parma si pone come realtà importante anche a fronte delle criticità di alcune realtà limitrofe. Il Piano di Ristrutturazione del debito prevede la vendita delle proprietà immobiliari non strumentali al mercatale."
I tre principali creditori – Cariparma, Banca Monte e la cooperativa Colser –, i primi due appartengono alla classe dei creditori finanziari, secondo quanto scrive "PQ Parma Quotidiano, sempre ben informato sui fatti di cronaca fallimentare parmense, avrebbero espresso l'intenzione di accettare la ristrutturazione del debito: da soli attendono oltre 13 milioni di euro. Ci sono poi circa 400mila euro dovuti al Comune per varie tasse arretrate, che Cal pagherà solo a fine 2017.
In sostanza, fatto salvo che la vendita degli immobili si concluda secondo le aspettative dei redattori del piano di risanamento (circa 8 milioni di euro è stimata la vendita del complesso immobiliare), il CAL risorgerà dalle ceneri concentrando la sua azione sul Core Business, l'attività mercatale, e imprimendo una maggiore pressione sulla Mission Agroalimentare.
Per effetto del DL 83/2015, del giugno scorso, si applicano, a questo tipo di procedure, le disposizioni penali in materia di delitti fallimentari.