La nota della Gilda degli Insegnanti di Parma su un progetto didattico che riguarda l'Istituto Comprensivo di Montechiarugolo: "Questo modo di fare irrispettoso, è evidentemente figlio della totale assenza dell'Ufficio Scolastico Regionale che è assente nel controllare i dirigenti scolastici."
Parma, 6 aprile 2016
Anche su faccende che dovrebbero filare "lisce" le autorità scolastiche del nostro territorio riescono a "toppare": abbiamo appreso dai media locali di un progetto didattico che riguarda l'Istituto Comprensivo di Montechiarugolo, nulla abbiamo da eccepire se il Collegio dei Docenti lo ha regolarmente approvato tenendo conto della libertà di insegnamento di ogni singolo docente che, volendo, potrebbe non aderire. Tuttavia sarebbe più corretto che l'atto fosse compiuto dal collegio che si insedierà il prossimo 1° settembre e quindi titolato pienamente a disporre per il nuovo anno scolastico.
La nostra rimostranza sta nel fatto che questo tipo di determinazioni devono essere legate ad un'informativa preventiva che la dirigenza scolastica deve obbligatoriamente rilasciare alle rappresentanze territoriali di categoria, tra cui la Gilda degli Insegnanti, cosa che ad oggi non è avvenuta e che per contratto deve avvenire entro il prossimo 15 settembre.
Pur essendoci il tempo per notificarci gli atti dovuti, notiamo che ancora una volta lo "stile": dobbiamo ringraziare la stampa locale per sapere di fatti e situazioni scolastiche in merito alle quali abbiamo titolo ad essere informati formalmente e preventivamente. Questo modo di fare irrispettoso, è evidentemente figlio della totale assenza dell'Ufficio Scolastico Regionale che è assente nel controllare i dirigenti scolastici. Salvatore Pizzo, Coordinatore Provinciale della Gilda così commenta: "La politica dovrebbe riflettere e fare la propria parte in merito a questa gestione così particolare dell'Ufficio Scolastico Regionale, altrimenti se ne assume la responsabilità anche sotto il profilo elettorale".
Nel caso specifico, da quanto sappiamo solo ufficiosamente, si tratta di un accordo tra Istituzione Scolastica ed Ente Comune, in casi come questi l'informativa, stando alle norme contrattuali, è un atto dovuto.
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)
Ribaltata la sentenza del Tar di Parma che, ben 4 anni dopo la fine dei lavori, aveva a sorpresa annullato l'aggiudicazione: alla Allodi Srl non spetta dunque alcun risarcimento dei danni.
Reggio Emilia, 5 aprile 2016
Il comportamento della Provincia di Reggio Emilia, nell'aggiudicare i lavori del nuovo polo scolastico di Guastalla, fu assolutamente corretto e, pertanto, nessun risarcimento è dovuto alla Allodi Srl di Parma, che si classificò al secondo posto nella gara di appalto. La parola fine al lungo contenzioso avviato dall'azienda parmigiana è giunta nei giorni scorsi dal Consiglio di Stato che, con la sentenza 1077/2016, ha riconosciuto la piena validità dell'operato della commissione di gara istituita da Palazzo Allende. Ribaltato, dunque, il pronunciamento del Tar di Parma che nel luglio 2014 – quasi quattro anni dopo l'inaugurazione del Polo scolastico di Guastalla e cinque anni dopo la gara – aveva a sorpresa annullato l'aggiudicazione e condannato la Provincia a risarcire circa 80.000 euro alla Allodi, applicando in maniera estremamente rigida il principio di immodificabilità dell'offerta in sede di gara.
Una interpretazione sconfessata dal Consiglio di Stato che, accogliendo il ricorso della Provincia presentato dall'avvocato Paolo Coli, ha ritenuto "del tutto fuori luogo, diversamente da quanto ritenuto dal Tar, discettare sulla veste tipografica assunta dalla dichiarazione delle giustificazioni (un foglio, anziché la relazione poi prodotta nella fase di verifica dell'anomalia)". "La correzione al modulo dell'offerta economica presentata dall'aggiudicataria non integra alcuna violazione della legge essendo ascrivibile alla correzione di un errore materiale e non alla modifica dei parametri oggettivi, relativi alla quantità e misura delle opere, rilevanti per la quantificazione dell'offerta economica – scrive il giudice estensore Oreste Mario Caputo - E' altresì meramente formalistica la censura che suppone la necessaria sottoscrizione della correzione dell'errore materiale da parte di tutti i membri dell'Ati aggiudicatoria, volta che l'imputazione dell'atto non è in discussione".
La gara per la realizzazione del nuovo Polo scolastico di Guastalla (20 aule su tre piani) venne espletata dalla Provincia di Reggio Emilia tra il dicembre 2008 ed il febbraio 2009 tramite procedura aperta e con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Proprio grazie a tale criterio - che privilegia la qualità progettuale dell'offerta oltre che il prezzo – i lavori, iniziati nell'estate 2009, si conclusero già nel novembre 2010, quando la nuova scuola venne inaugurata. Ad aggiudicarsi l'appalto fu l'Ati composta da Cooperativa Muratori di Reggiolo e Manutenzioni Generali Reggiane Srl, che di poco punti precedettero la Allodi di Parma. La Commissione – costituita da sei dirigenti e funzionari della Provincia – svolse la gara in ben cinque distinte fasi, proprio al fine di garantire all'ente qualità del risultato, certezza dei costi e rispetto dei tempi di realizzazione, nonché massima trasparenza sugli aspetti tecnici e sui costi dell'appalto. Non a caso, prima che iniziassero i lavori, sia lo stesso Tar di Parma sia il Consiglio di Stato avevano giudicato legittime le attività svolte dalla Provincia, respingendo la richiesta di sospensiva presentata dalla stessa Allodi. A sorpresa, e ben quattro anni dopo l'inaugurazione del Polo, era giunta nell'estate 2014 la sentenza del Tar di Parma sfavorevole alla Provincia, sentenza però ora definitivamente cassata dal Consiglio di Stato.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Domani l'inaugurazione della palestra per imparare a lavorare "in quota", cioè sui ponteggi e sulle coperture, in modo sicuro con un seminario sulla prevenzione delle cadute dall'alto.
Modena, 30 marzo 2016
Una palestra per imparare a lavorare "in quota", cioè sui ponteggi e sulle coperture, in modo sicuro. L'ha realizzata la Scuola Edile di Modena, ente bilaterale per la formazione professionale nel settore delle costruzioni. La struttura viene inaugurata domani - giovedì 31 marzo – in occasione di un seminario dedicato ai lavori in quota e alla prevenzione delle cadute dall'alto. La nuova palestra utilizzata per le attività di addestramento ha una superficie coperta di 180 mq ed è alta 7 metri. È dotata di un allestimento fisso che simula il lavoro su una copertura in quota e su una falda, un piano inclinato per salita e discesa assitita con funi, una struttura per addestramento nei lavori in spazi confinati, ponteggi metallici con tubi a giunti, multidirezionale, a elementi prefabbricati per la parte pratica dei corsi per ponteggisti.
«Fino al 31 dicembre 2015 la palestra per i lavori in quota si trovava in un altro stabile fuori dalla nostra sede di via dei Tipografi – spiega il direttore della Scuola Edile Alessandro Dondi – Con la nuova struttura ci siamo riportati in casa tutte le attività di addestramento in quota e i moduli pratici per ponteggisti, superando problemi logistici e funzionali che una sede esterna comportava. Ora possiamo soddisfare al meglio le esigenze formative delle imprese edili, che devono conoscere e applicare correttamente le misure di prevenzione delle cadute dall'alto, le operazioni di salvataggio e la gestione delle emergenze».
Dalle statistiche di Ausl e Inail emerge che a Modena gli infortuni in edilizia sono in calo, sia in numeri assoluti che per esiti, anche se il dato sui danni permanenti riportati dai lavoratori edili è il doppio degli addetti di tutti gli altri settori. Quanto all'attività di vigilanza, l'anno scorso lo Spsal (Servizio prevenzione salute ambiente lavoro) dell'Ausl di Modena ha ispezionato 1.099 cantieri e riscontrato 350 violazioni, di cui 140 per mancato apprestamento di misure contro le cadute dall'alto.
(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)
Otto studenti del liceo classico Rinaldo Corso di Correggio e uno del liceo scientifico Spallanzani di Reggio sono stati a New York per il progetto National High School Model United Nations. Esperienza che ha aperto le porte del Palazzo di Vetro dove, simulando i lavori delle nazioni unite, hanno rappresentato la delegazione del Benin. Uno dei ragazzi selezionati racconta dei suoi lavori all'assemblea del Palazzo di Vetro...
di Alexa Kuhne, ph. Martina Camellini
Correggio, 28 marzo 2016
Sono partiti con l'entusiasmo tipico dei ragazzi, quello che ti fa vivere tutto a mille, i nove liceali emiliani scelti per 'lavorare' all'Onu.
Il viaggio, però, è iniziato ancora prima, non appena hanno saputo di essere stati selezionati per partecipare a una simulazione delle attività delle Nazioni Unite, a New York...
Un evento che è come cento lezioni in classe, che li ha arricchiti e che assume un valore particolare per questi giovani che rappresentano il futuro e che si trovano a vivere in un momento delicato come quello odierno, in cui il confronto e le strategie in comune possono davvero salvaguardare la pace.
Referente del progetto è stata la docente di latino e greco Lucia Giamprini: "Da quest'anno scolastico il liceo ha aderito al programma Mun (Model United Nations) con il quale dal 1975 l'Onu incentiva la partecipazione di giovani studenti, provenienti da tutto il mondo, al meeting internazionale che ha come oggetto la simulazione del meccanismo di funzionamento dei propri organi. Sostenuti, come partner, da Ida, Italian diplomatic academy, per dare alle scuole opportunità contemporanea, moderna e aperta".
I ragazzi che sono volati lo scorso 5 marzo a New York per partecipare ai lavori al Palazzo di Vetro sono: Marco Santangelo, Edoardo Nucera, Riccardo Martino, Martina Camellini, Linda Bianchini, Cesare Silvestrini, Chiara Menozzi, Martino Belluzzi, tutti del liceo classico Rinaldo Corso di Correggio e Guendalina Bettinelli del liceo scientifico Spallanzani di Reggio Emilia.
Il progetto Mun vede coinvolti 705 alunni italiani per un totale di oltre 3500 giovani, provenienti da tutto il mondo.
Dice Martino Belluzzi, ricordando la sua esperienza: "Ho messo alla prova le mie capacità di risolvere e affrontare tematiche molto importanti anche per il bene comune, confrontandomi continuamente con punti di vista differenti, come possono essere quelli dei ragazzi americani, tedeschi o messicani, per arrivare poi a un'unica soluzione condivisa..."
Dopo un percorso di formazione mediante lezioni tenute da docenti universitari e formatori provenienti dal mondo della diplomazia, i ragazzi si sono confrontati prima il 21 febbraio a Verona in una prova generale di simulazione dei lavori Onu che ha coinvolto la delegazione giovanile italiana al completo.
Hanno rappresentato Nepal, Nuova Zelanda e Nauru, lavorando ininterrottamente dalle 10 alle 18.
Dopo aver creato alleanze con altri paesi, hanno presentato il loro working paper, che è stato l'unico documento prodotto dall'assemblea; le delegazioni provenienti da tutti gli stati membri dell'Onu hanno poi dibattuto in commissioni, incontrando politici e diplomatici di tutto il mondo e poi si sono riuniti in assemblea generale al palazzo di vetro il 5 marzo.
Il liceo classico Rinaldo Corso di Correggio ha rappresentato il Benin e si è occupato di problemi quali l'immigrazione illegale del Benin verso i paesi del Sud-est asiatico o quello della cripto-valuta.
Martino racconta che sono state molteplici le finalità del progetto: favorire l'incontro coi giovani di altre nazionalità, per costruire una rete globale di rapporti e collaborazioni, conoscere i problemi e le difficoltà che affliggono il mondo per proporre soluzioni praticabili e concrete, approcciarsi alle tecniche di negoziazione e al mondo della diplomazia; migliorare la conoscenza dell'inglese, lingua veicolare dei lavori a New York.
Per lo studente la lezione è stata quella dell' "arricchimento e accettazione punti di vista differenti", ai quali sembra che i ragazzi delle altre parti del mondo siano più abituati. "Loro – spiega - erano gia esperti mentre da noi occasioni come questa sono più uniche che rare. Affrontavano i lavori con grandi capacità, serietà e serenità; noi eravamo un po' nervosi..."
Probabilmente i ragazzi hanno avvertito la necessità di essere più al 'passo' e Martino rimarca, con le sue parole, la necessità di una formazione più attuale: "Io prima ero profondamente ignorante: sapevo che cosa fosse l'Onu ma non sapevo realmente come fosse organizzata e in che modo potesse tutelare i paesi membri..." .
Per suggellare questo avvenimento unico, in occasione del 60° anniversario dell'ingresso dell'Italia nell'Onu, celebrato l'anno scorso, la delegazione italiana è stata l'unica a poter visitare il Palazzo di Vetro anche al di fuori dell'assemblea plenaria.
Maurizio Bocedi nuovo dirigente dell'Ambito Territoriale Scolastico di Parma e Piacenza. La Gilda degli Insegnanti di Parma esprime al nuovo provveditore non solo gli auguri per la promozione e per il nuovo prestigioso incarico, ma auspica che egli sappia riaffermare un dialogo concreto, costruttivo con le rappresentanze dei docenti.
Parma, 24 marzo 2016
L'Ufficio Scolastico Regionale ha nominato Maurizio Bocedi, nuovo dirigente dell'Ambito Territoriale Scolastico di Parma e Piacenza, (quello che una volta si chiamava Provveditorato agli Studi), un incarico che era vacante da circa due mesi a causa dello spostamento ad altra mansione del funzionario che prima ricopriva tale funzione.
Il professor Bocedi esordisce nella nuova veste in quanto fino a ieri era dirigente scolastico dell'Istituto Tecnico "Scaruffi - Levi - Tricolore" di Reggio Emilia.
La Gilda degli Insegnanti di Parma esprime al nuovo provveditore non solo gli auguri per la promozione e per il nuovo prestigioso incarico, ma auspica che egli sappia riaffermare un dialogo concreto, costruttivo con le rappresentanze dei docenti.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gida degli Insegnanti, a tal proposito afferma: "La precedente gestione dell'ufficio scolastico provinciale era lacunosa nella tutela del lavoro e del prestigio del corpo docente, gli insegnanti si sono sentiti spesso abbandonati se non traditi da un'amministrazione che è stata progressivamente disattenta alla categoria che è perno principale della scuola - conclude Pizzo - speriamo che Bocedi sappia fare meglio, del resto ci vuole poco è una questione di scelte di politica scolastica".
(fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)
Grazie al progetto "Movet" coordinato da Palazzo Allende, che ora sta selezionando altri 320 studenti. Il presidente Manghi: "Siamo il territorio che offre maggiori opportunità ai giovani in Italia".
Reggio Emilia, 17 marzo 2016
Con la consegna degli attestati ai 30 giovani neodiplomati rientrati in Italia dopo tre mesi di tirocinio in aziende ed organizzazioni europee, si è conclusa l'esperienza del progetto "Movet!" (Mobility for vocational and educational training) promosso dalla Provincia di Reggio Emilia nell'ambito del Programma europeo Erasmus+. L'iniziativa, realizzata nel corso del 2015, ha coinvolto complessivamente 130 studenti reggiani, provenienti da 13 scuole superiori "Ariosto-Spallanzani", "Aldo Moro", "Canossa", "Chierici", "Corso", "Motti", "Gobetti", "Scaruffi - Levi - Tricolore", "Zanelli", "Pascal", "Cattaneo - Dall'Aglio", "Russell" e "Carrara". I giovani hanno avuto l'opportunità di realizzare un'esperienza di formazione linguistica e professionale in Regno Unito (Cardiff), Irlanda (Cork), Germania (Pforzheim, nella provincia gemella dell'Enzkreis), Portogallo (Lisbona) e Spagna (La Coruña), grazie a un contributo europeo che ha coperto i costi di viaggio, vitto, alloggio, corso di lingua e assicurazione. Per i 30 partecipanti - partiti dallo scorso settembre, subito dopo aver conseguito il diploma, e rientrati tra dicembre e gennaio - quest'esperienza ha rappresentato la prima vera occasione per mettere alla prova le proprie conoscenze e abilità, acquisite nel corso del percorso scolastico appena concluso, per di più in un contesto lavorativo, sociale e culturale internazionale.
A conclusione di questo significativo percorso, la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, ha consegnato ai 30 giovani reggiani un attestato di partecipazione, oltre all'Europass Mobilità, documento che certifica le conoscenze e le competenze acquisite nel corso del tirocinio e che, allegato al proprio curriculum, potrà rappresentare per ciascun partecipante un ulteriore strumento da sfruttare in vista di un prossimo ingresso nel mondo del lavoro.
"Ma l'impegno della Provincia sul fronte della mobilità internazionale giovanile non si ferma qui: sono infatti attualmente in corso i colloqui di selezione per individuare gli oltre 320 studenti, frequentanti le classi IV e V delle scuole superiori, che nel corso di quest'anno potranno replicare questa significativa esperienza", spiega la vicepresidente Ilenia Malavasi.
"Si tratta di numeri decisamente importanti che fanno della Provincia di Reggio Emilia quella che, a livello nazionale, nel 2016 metterà a disposizione dei propri giovani le maggiori opportunità di mobilità internazionale, garantendo un afflusso di risorse in misura superiore a qualsiasi altro territorio", aggiunge il presidente Giammaria Manghi, sottolineando come "questo risultato sia il frutto anche della preziosa collaborazione con la Fondazione E35 per la progettazione internazionale, gli altri soggetti promotori, Comune di Correggio e istituto "Scaruffi-Levi-Tricolore", le imprese e le associazioni di categoria partner della Provincia".
Questi gli studenti che hanno ricevuto l'attestato della Provincia di Reggio Emilia: Francesco Incerti, Rodica Munteanu, Bianca Becchi, Luther Aboagyie, Fahad Waqar Bhatti, Adele Iaquinta, Anna Manfredi, Giorgia Laura Oliveti, Gaia Pivac, Elena Ravazzini, Alice Bellelli, Elisa Lasagni, Eleonora Lodi, Giada Pignedoli, Eben Terry Abakah Odoom, Labinot Berisha, Salvatore Minonne, Jonathan Coloretti, Eben Teddy Abakah Odoom, Edisnajda Prillo, Francesca Campioli, Giulia Canovi, Vanessa Mora, Niccolò Paglia, Marianna Facchini, Igli Alushi, Luca Corrado, Francesca Lodi, Giulia Casamatti e Sara Soufi.
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Il periodico specializzato "Times Higher Education" ha stilato la classifica delle migliori università d'Europa. I primi 10 posti sono tutti inglesi, ma l'Italia riesce a piazzare ben 19 università tra le 200 europee in lista.
Parma, 19 Marzo 2016 -
Si combattono il primato a suon di "cervelli" che escono dalle loro note aule, con lauree specialistiche che aprono le porte del mondo. Sono le università per eccellenza. Nella classifica stilata dal periodico specializzato 'Times Higher Education', quelle inglesi sono le migliori in Europa, tanto da aggiudicarsi i primi 10 posti.
Oxford è in prima posizione tallonata dall'eterna rivale Cambridge; sul terzo gradino del podio, quest'anno, sale l'Imperial College di Londra. Il dominio inglese è interrotto solo dalle università l'Istituto federale svizzero di tecnologia di Zurigo e un'altra università londinese, lo University College London.
Dopo il Regno Unito, la Germania è il Paese con il maggior numero di atenei in classifica, ben 36. L'Italia riesce a piazzare 19 università nella top 200 delle migliori università europee, ma solo 2 nelle prime 100 posizioni anche se è lusinghiero il risultato italiano, con 19 università in graduatoria.
Tra le italiane, spicca il successo dei due atenei pisani, la Scuola Normale e la Sant'Anna, rispettivamente al 50 esimo e al 90 esimo posto. Oltre la Scuole superiore Normale di Pisa e della Sant'Anna, le altre università italiane censite sono: l'Università di Trento (tra la posizione 100 e la 110), il Politecnico di Milano e Università di Bologna (tra la 110 e la 120), la Sapienza di Roma (tra la 120 e la 130), l'Università di Padova e di Trieste (tra la 140 e la 150), l'Università di Milano e di Torino (tra la 150 e la 160), la Federico II di Napoli e l'Università di Pavia (tra la 160 e la 170), l'Università di Firenze, di Milano Bicocca, di Verona (tra la 170 e la 180), il Politecnico di Torino (tra la 180 e la 190) e le Università di Modena e Reggio Emilia, Roma Tor Vergata, Roma Tre (tra la 190 e la 200).
Bene anche per gli atenei del Nord Europa, in particolare quegli scandinavi; la Danimarca riesce a conquistare 6 piazzamenti, di cui il migliore è ottenuto dall'Università di Copenhagen (33 esimo posto).
Invece va male la Spagna, con appena 5 università nella top 200: la migliore l'Università di Barcellona all'86esimo posto.
Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda degli Insegnanti su i Professori di musica "cacciati" dal Bertolucci di Parma: "Il Partito Democratico faccia "mea culpa": la Buona Scuola è solo sadismo e autoritarismo".
Parma, 9 marzo 2016
Il fatto che decine di docenti da tanti anni assunti con una continua reiterazione di contratti a tempo determinato, quindi sfruttati dallo Stato per il quale tuttora stanno lavorando, sono esclusi dall'ultimo bando di concorso per il reclutamento di nuovi insegnanti, dimostra tutto il sadismo con il quale il partito di governo tratta i docenti. Questo a Parma lo si denota principalmente al Liceo Musicale Bertolucci che rischia seriamente di vedere compromessa la continuità didattica futura, in quanto con questa decisione autoritaria verranno cacciati via tutti gli insegnanti creando un danno al futuro percorso artistico degli studenti.
Assai curiosamente i parlamentari del Partito Democratico di Parma adesso fingono di ascoltare, sono gli stessi che hanno eseguito gli ordini del loro capo e non le istanze del territorio sostenendo la legge capziosamente denominata "Buona Scuola". Agli opportuni livelli istituzionali dovevano avviare un confronto e trattative formali con le rappresentanze dei docenti italiani, che a differenza loro, ancor oggi vengono elette senza l'uso di discutibili sistemi di scelta.
Nella speranza di un loro ravvedimento, seppur tardivo, è opportuno che i docenti, insieme alle loro famiglie, unitamente a quanti hanno a cuore le sorti della scuola ed il prestigio professionale dei docenti, reagiscano punendo duramente il Pd in termini di consensi anche a livello locale non votandolo alle comunali di: Borgotaro, Felino, Polesine Zibello, Traversetolo , Busseto, Fontanellato, Neviano, Sala Baganza e San Secondo.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti tal fine precisa: "Noi non facciamo politica siamo apartitici ma non possiamo rimanere inerti di fronte a chi ci maltratta. Nel nostro territorio oltre a tutti i guai della riforma, scontiamo anche un'evidente inefficienza dell'Ufficio Scolastico Regionale fatti di cui chiediamo spiegazione alla politica".
(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)
Il tour nazionale del progetto "Il risparmio che fa scuola", promosso da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca ha fatto tappa alla scuola secondaria di I grado "Anna Frank".
Piacenza, 7 marzo 2016
Ha fatto tappa a Piacenza il tour nazionale del progetto "Il risparmio che fa scuola", promosso da Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca, finalizzato a sensibilizzare i ragazzi in modo divertente e creativo sulla cultura del risparmio e della sostenibilità.
Presso la scuola secondaria di I grado "Anna Frank", hanno partecipato all'appuntamento piacentino del progetto 43 studenti delle classi I sez. H e N, coadiuvati dalle loro insegnanti.
Dopo una breve presentazione e la proiezione del cartone animato "Le avventure della famiglia Panda" (che ha raccontato in modo giocoso e divertente gli argomenti del risparmio e dell'economia), gli alunni sono stati impegnati in un Gioco dell'Oca a squadre la cui formula è stata adattata per l'occasione con domande riguardanti le tematiche del progetto. Ad ogni risposta esatta, le squadre hanno conquistato le varie caselle lungo il percorso, fino a raggiungere il traguardo.
Tutti i partecipanti sono stati premiati da Poste Italiane con un gadget e ad ognuna delle classi è stato consegnato un Pandanaio, il salvadanaio a forma del piccolo panda protagonista del cartone animato.
Il progetto "Il risparmio che fa scuola" è un'occasione per promuovere con gli strumenti più attuali della comunicazione e del gioco, la diffusione dell'importanza e del senso etico del risparmio, estendendone il significato e il valore al fine di educare i ragazzi ai principi di un'economia sostenibile, al rispetto dell'equilibrio ambientale, e al rifiuto dei comportamenti che portano allo spreco di risorse naturali.
(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)
La 5^C del "Rondani" riceverà il premio Educational dal Cetri per il progetto "Modulo Eco" targato Manifattura Urbana e Comune di Parma, alla presenza del Presidente del senato Pietro Grasso. Una volta terminato il "Modulo Eco" verrà posizionato temporaneamente in Piazzale della Pace e reso disponibile ad associazioni, università, studenti, ordini professionali e aziende.
Parma, 4 Marzo 2016
Il 15 Marzo prossimo, nell'ambito della cerimonia dei CETRI EDUCATIONAL AWARDS, gli studenti della 5^C dell'Istituto Tecnico Statale Geometri "Camillo Rondani" di Parma saranno premiati con indirizzo di saluto del Presidente Pietro Grasso a Palazzo Madama a Roma, nella Sala Koch del Senato della Repubblica, per la loro partecipazione alla realizzazione del progetto "Modulo ECO".
Il CETRI-TIRES (Cercle Européen pour la Troisième Révolution Industrielle – Third Industrial Revolution European Society) è il Circolo Europeo per la Terza Rivoluzione Industriale ispirato ai principi dell'economista statunitense Jeremy Rifkin, il cui piano formativo prevede un nuovo modello energetico distribuito, interattivo e democratico che abbia positivi risvolti ambientali e climatici grazie al coinvolgimento partecipato dei cittadini. Una visione attuata coinvolgendo in prima persona le nuove generazioni, per contribuire a creare una classe di adulti consapevole degli odierni problemi dell'inquinamento e delle sue possibilità di risoluzione tramite la diffusione democratica della produzione di energia.
Ambiente, benessere, salute e sostenibilità energetica: tematiche delicate e di sensibile attualità che il CETRI-TIRES ha riscontrato marcatamente nell'operato della classe 5^C del "Rondani" sulla realizzazione del Modulo ECO, progetto targato Manifattura Urbana già in fase di attuazione da Ottobre, quando l'associazione parmigiana ha attivato i laboratori progettuali con il patrocinio e la co-organizzazione del Comune di Parma, grazie all'Assessore all'Urbanistica Michele Alinovi che ne ha sposato l'idea e all'Energy Manager Enzo Bertolotti che lo ha incluso nel Patto dei Sindaci (PAES), il principale movimento europeo che vede impegnate autorità locali e regionali ad aumentare l'efficienza energetica e l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori entro il 2020.
Grazie alle numerose aziende che hanno creduto nel progetto, fornendo i materiali per la costruzione dei vari pezzi, e all'Ordine degli Architetti di Parma, che ha offerto ai ragazzi la possibilità di usufruire di uno spazio all'interno del Workout Pasubio (uno dei luoghi-simbolo della rigenerazione urbana ducale), a breve potranno avviarsi anche i laboratori per l'assemblaggio e la costruzione, ai quali parteciperanno i 21 studenti del "Rondani", coordinati dal progettista Francesco Fulvi e dall'equipe di Manifattura Urbana che segue l'intero percorso partecipato.
Una volta terminato, il Modulo ECO verrà posizionato temporaneamente in Piazzale della Pace: sarà grande circa 60 metri quadrati e, oltre ad ospitare lo Sportello Energia del Comune, verrà reso disponibile ad associazioni, università, studenti, ordini professionali e aziende che vorranno cogliere l'opportunità di organizzare i propri eventi (adibito come sala convegni, può ospitare circa 40 persone) oltre a rappresentare un presidio anti-degrado ed un esempio di impegno civico e di cittadinanza attiva.
« Il progetto di questa installazione sostenibile cui partecipano gli studenti dell'Istituto "Rondani" di Parma focalizza quell'obiettivo di sensibilizzazione delle nuove generazioni sulle questioni legate alla sostenibilità ambientale – così Antonio Rancati, Coordinatore nazionale dell'attività di Educational del CETRI-TIRES – . Un progetto che parte da una meritoria associazione come Manifattura Urbana e che la pubblica amministrazione locale e l'Ordine degli Architetti di Parma hanno contribuito a rendere importante, puntando sul coinvolgimento dell'intera comunità ».
Viva soddisfazione espressa dall'Istituto "Rondani" e percepibile nelle parole del Prof. Ferdinando De Maria, docente di Progettazione, Costruzione e Impianti della classe 5^C: « Un riconoscimento importante all'operato dei nostri ragazzi e uno stimolo in più per credere in quella che potrebbe essere la tipologia di costruzione del futuro: un edificio in legno, eco-sostenibile e auto-costruito, completamente autonomo dal punto di vista energetico e a impatto quasi zero sull'ambiente ».
Oltre a quella parmigiana, altre due le scuole premiate: l'Istituto Statale di Istruzione Superiore "Giulio Natta" di Bergamo per il progetto "Future Energy & Young Minds"; e il Liceo Artistico "Giuseppe Terragni" di Como per le soluzioni progettuali sulla ricostruzione del Nuovo Bivacco di Taeggio.
(Fonte: ufficio stampa Manifattura Urbana www.manifatturaurbana.org)