di Virgilio-
Emilia, 10 settembre 2013 - -
Terzo caso di contagio umano di aviaria in Emilia-Romagna. La conferma è arrivata questo pomeriggio dall'Istituto superiore di sanità. Si tratta di un operatore – dipendente della cooperativa impegnata nelle operazioni di abbattimento - che era risultato positivo ai test eseguiti al Sant'Orsola di Bologna.
Anche in questo caso, come i due precedenti, il lavoratore è stato sottoposto ad isolamento domiciliare e gli sono state fornite indicazioni igieniche da seguire ed è in sorveglianza attiva fino a guarigione clinica. Fino ad ora sono tre i casi verificati e riguardano lavoratori.
Per i 59 lavoratori esposti nei primi 4 allevamenti, anteriormente alla individuazione dei focolai si è conclusa la sorveglianza sanitaria. Un lavoratore del quinto focolaio (la pulcinaia di Mordano) è oggi in sorveglianza attiva da parte degli operatori della sanità pubblica, così come 6 familiari dei casi accertati o sospetti. Sono, inoltre, in sorveglianza attiva 10 persone per il focolaio rurale di Bondeno.
Per tutti gli altri lavoratori coinvolti (circa 300) - impegnati comunque con diverse mansioni e durata nelle operazioni di controllo dei focolai - è prevista una specifica sorveglianza sanitaria.
Dopo l'ultimo focolaio di Bondeno, sulla base dei protocolli operativi per la prevenzione della diffusione del virus è istituita una nuova zona di protezione e sorveglianza intorno al focolaio di Bondeno: la prima, più vicina, riguarda parte dei comuni di Bondeno e Finale Emilia e la seconda, più ampia, che interessa le restanti parti di Bondeno e Finale e alcune aree dei comuni di Cento, S. Agostino, Mirabello e Mirandola.
L'ordinanza per l'attuazione degli interventi previsti sarà emanata dal Ministero della Sanità poiché sono interessate dall'area di sorveglianza anche alcune zone della provincia di Mantova.
- Cosa fare per chi ha allevamenti domestici-
Per quanto riguarda gli allevamenti domestici di galline, anatre, oche e altri volatili - definiti in gergo "allevamenti avicoli rurali" - non ci sono pericoli che possano derivare dal consumo delle loro carni o uova.
- Le precauzioni -
Le precauzioni da utilizzare sono quelle che servono per evitare il contatto con animali selvatici: in questo momento di emergenza è necessario proteggere gli animali tenendoli al chiuso. Inoltre, è opportuno che i proprietari degli animali e i loro familiari evitino sia il contatto con animali di specie sensibili (galline, anatre, oche e altri volatili) all'influenza aviaria di altri allevamenti sia lo scambio di attrezzature per la gestione di questi animali.
- Se si sospetta il contagio -
Nel caso di sospetto della malattia, ossia una morte improvvisa e contemporanea di diversi animali come nel caso di Bondeno, occorre contattare il Servizio veterinario del Dipartimento di sanità pubblica dell'Azienda Usl di riferimento, che provvederà ad effettuare gli accertamenti necessari. I Servizi veterinari delle Aziende Usl di concerto con il Servizio veterinario e igiene degli alimenti della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con i Comuni coinvolti stanno predisponendo ulteriori informative (F.A.Q.) al fine di rispondere ai più frequenti dubbi e domande che i cittadini si pongono circa i comportamenti da tenere e le informazioni di cui disporre in questa circostanza.
(Fonte Regione Emilia Romagna)
Di Sara/B, 10 settembre 2013 - "Trashed" il viaggio documentario di Jeremy Irons verso la consapevolezza potrebbe scuotere gli animi dei parmigiani sull' inceneritore e la raccolta differenziata-
Il nostro pianeta con la sua bellezza incontaminata che sembra non avere uguali: questo il frame che appare e inganna l' occhio distratto di chi guarda da lontano, con l' inconsapevolezza di uno spettatore esterno. Il viaggio di 97 minuti in compagnia di Jeremy Irons, va in profondità, oltre l' apparenza, ad indagare con incredulità i cinque continenti, dal Libano all'Inghilterra, dall' Asia all'America, mostrandone l' inquinamento senza limiti di sorta dall' aria alla terra e all' acqua. Un documentario, "Trashed, verso rifiuti zero" - presentato al Festival di Cannes del 2012 e distribuito in Italia da Cinehall - che non può che allarmare tanto lo spettatore quanto il produttore e interprete Jeremy Irons. Un' indagine che grazie alla lucidità e alla puntualità della macchina da presa muove un' accusa che non ammette replica nei confronti della grande economia mondiale. Immagini reali, crude sulla conseguenza dell' inquinamento globale per la salute del pianeta che non lascia scampo neppure all' uomo. "L' uomo intelligente risolve i problemi. L'uomo saggio li evita" : questa l' amara e consapevole citazione conclusiva del viaggio tra discariche stracolme e montagne di spazzatura. Un messaggio forte e non arrendevole, che lascia spazio alla lotta e alla speranza di cambiamento, più che mai attuale in una Parma divisa dal nuovo "camino". Jeremy Irons è stato infatti invitato a recarsi in città da GCR per sostenere la difficile lotta contro l' inceneritore di Ugozzolo. " È importante capire che ci sono enormi interessi finanziari in gioco, per il governo, per le amministrazioni locali, e per le compagnie che costruiranno l'inceneritore", aveva detto l' attore inglese lo scorso giugno, con parole dure e d' accusa durante la presentazione del film a Firenze, denunciando a GCR le politiche nascoste "sotto la cenere" in una intervista che campeggia ora sul blog di Beppe Grillo. Un invito a non essere passivi e inermi "Non ha senso essere ragionevoli, protestate protestate, protestate" e la consapevolezza che "Il riciclo e il riutilizzo delle nostre risorse è l'unico modo di affrontare il futuro." Consapevolezza che ora che la differenziata ha varcato le soglie anche del centro storico deve appartenere a tutti i cittadini. Un impegno comune, che vedrà la sparizione dei cassonetti stradali e permetterà di avere sempre meno rifiuto residuo, in attesa dello step successivo, previsto nella primavera 2014, con l' adozione della tariffazione puntuale. Un ulteriore incentivo che gratificherà anche gli animi più pigri, per far pagare ai cittadini solo la parte di rifiuto da smaltire e non per i materiali correttamente differenziati. Il riciclo e il riutilizzo delle nostre risorse è l'unico modo di affrontare il futuro per non restare degli spettatori passivi e incuranti di cosa sta succedendo al pianeta e di cosa ci aspetta.
Parma, 5 settembre 2013 -
Il 5 ottobre incontro a Fidenza sull'energia e la solidarietà scoprendo un condominio modello di efficienza energetica, condivisione e sostenibilità ambientale -
Partendo dal desiderio di convivenza di un gruppo di famiglie unite dal rispetto per l' ambiente, quello che poteva essere un comune cohousing si è trasformato in un nuovo modello abitativo. Invertendo la normale strategia di mercato il progetto "Ecosol", di Sistema Energia, è partito dalle esigenze di alcuni nuclei famigliari per costruire un condominio su misura per loro. Un ambiente unico, praticamente a emissioni zero,
che verte sul concetto di sostenibilità, declinato non solo dal punto di vista ambientale, ma anche sociale e che si allarga alle esigenze del territorio arrivando sino a quello economico, per un' energia pulita, nel rispetto delle persone, dell'ambiente e ad un costo accettabile. Partendo dall' attenzione all' utilizzo delle risorse, alla salubrità degli spazi, alla scelta di materiali di recupero, al risparmio energetico per ridurre al minimo l' impatto sull' ambiente, il progetto ha preso piede fondandosi sul concetto di condivisione esteso a 360 gradi. Non solamente condivisione di spazi comuni, ma dei servizi materiali come la gestione dell' energia fatta collettivamente o il babysitteraggio, sistemi di car-sharing e car-pooling e così via, creando un gruppo di mutuo aiuto capace di affrontare tutto in modo collettivo, arrivando perfino a processi di lavorazione dell' edificio stesso. Il progetto ha promosso infatti anche l'autocostruzione di alcune parti dello stabile, un esempio fra tutti, il salone che è stato tamponato con balle di paglia dai condomini stessi, esempio lampante di aggregazione e partecipazione collettiva. L' evento formativo che si terrà il 5 ottobre presso il condominio Ecosol approfondirà il tema dell' energia legata alla solidarietà, i suoi valori e gli aspetti tecnici del progetto Co - energia. Per partecipare alla giornata, si può consultare il programma sul sito di Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma .
Parma, 4 settembre 2013 -
Attrazione turistica o meno, finalmente un mezzo di trasporto pensato per ripulire l' aria delle città. Autoculturale è l' esperimento itinerante per le vie di Girona, in Spagna, di Marc Granen, arredatore d'esterni e paesaggista, che si è prefissato di espandere l'area verde urbana aumentando l'assorbimento di CO2 nell'aria. Il progetto è nato dall'idea di sfruttare spazi in cui il verde normalmente non esiste per rendere le città più vivibili e contribuire a garantire un'aria più respirabile ai loro abitanti. L' Autocultural è un classico autobus sul cui tetto è stato creato un prato. Un prato sì, capace di far crescere piantine basse grazie ad uno strato di componenti idroponici, che non appesantisce il mezzo. E se non si trova un autista col pollice verde? Non importa perché le piantine verranno innaffiate grazie all' acqua emessa dal sistema di aria condizionata di bordo. Una soluzione che se applicata su tutti i mezzi pubblici amplierebbe in maniera esponenziale le superfici verdi delle aree urbane.
Reggio Emilia, 3 settembre 2013 -
La paziente di 82 anni, residente a Poviglio, già affetta da una severa sindrome immunodepressiva e risultata positiva al virus West Nile, è deceduta all'Ospedale Santa Maria Nuova durante la notte scorsa -
Dei 4 casi risultati positivi, due pazienti sono già stati dimessi, mentre uno è ancora ricoverato e le sue condizioni sono in netto miglioramento.
Ricordiamo che la malattia non può essere trasmessa da uomo a uomo mediante contatto diretto o indiretto, ma solo attraverso la puntura di una zanzara infetta.
Dal 2009 nella nostra provincia, come in tutta la Regione Emilia-Romagna, è attivo un sistema di sorveglianza nei confronti delle malattie trasmesse da insetti ematofagi come zanzare e pappataci, ed in particolare della West Nile Disease, al quale partecipa il Dipartimento di Sanità Pubblica dell'Azienda Usl in collaborazione con la Provincia.
Tale sistema prevede la cattura di zanzare ed uccelli serbatoio al fine di rilevare la presenza del virus precocemente, prima che possa rappresentare un serio rischio per l'uomo e per i cavalli.
L'uomo può essere punto da una zanzara positiva al virus e solo in alcuni casi manifestare la malattia, solitamente con febbre e sintomatologia nervosa a decorso benigno.
Il rischio per l'uomo è minimo, ma per ridurlo ulteriormente l'Azienda Usl e i Comuni stanno già attuando degli interventi contro le zanzare, soprattutto in concomitanza di manifestazioni serali e notturne che prevedono raggruppamenti di persone.
La migliore misura di prevenzione della malattia di West Nile consiste nell'evitare le punture di zanzara con la protezione personale dagli insetti soprattutto nelle ore serali-notturne.
All'interno degli edifici il metodo più efficace è l'utilizzo di zanzariere applicate a porte-finestre e finestre o direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettro-emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.
Nei luoghi all'aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi). Vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
Un buon livello di protezione è assicurato dall'uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle). Questi prodotti vanno applicati sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dato che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione. Nell'uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata grande cautela con i bambini o su pelli sensibili; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l'effetto protettivo. Queste misure sono particolarmente raccomandate per anziani e bambini.
Per i cavalli, oltre alle sostanze repellenti ed insetticide, esiste la possibilità di vaccinazione da richiedere al proprio veterinario.
(Fonte: ufficio stampa USL RE)
Parma, 3 settembre 2013 -
Il progetto Agrivillaggio, unico al mondo, al centro di un convegno a Vicofertile Sabato 7 settembre 2013 -
Fantascienza o ritorno al passato? Forse entrambe, o più semplicemente conoscenza e utilizzo di tecnologie avanzate applicate nel rispetto ambientale. Sembra utopistico, ma l'idea che prenderà piede nell' "Agrivillaggio" di Vicofertile, a pochi chilometri da Parma, è proprio quella di sviluppare un quartiere che ha come centro operativo un' azienda agricola. Questo il progetto portato avanti dall' agricoltore Giovanni Leoni, che verrà presentato sabato a Vicofertile in presenza del Sindaco Federico Pizzarotti, nel convegno a partecipazione gratuita, previa iscrizione sul sito www.agrivillaggio.it. Un prototipo, che presto potrebbe diventare realtà e portare con sé un cambio rivoluzionario sulla qualità della vita. Tre i protagonisti: la comunità, la terra e l'economia. Uno piede nel passato, nel ritorno all' integrazione delle attività umane con i cicli naturali, per ritrovare uno stile di vita sano, con un lucido sguardo al futuro, che sfrutta i mezzi tecnologici di oggi e sviluppa un' economia di servizi capace di produrre sia una riduzione dei costi per chi la consuma, sia un maggior valore economico per chi la produce, partendo dall' agricoltura. L' Agrivillaggio, fondandosi sul bisogno di rapporti sociali di vicinato che sono stati estirpati dal vivere urbano, è un quartiere capace di essere autosostenibile a livello alimentare, energetico e della raccolta dei rifiuti, capace di offre ai suoi abitanti cibo e servizi a chilometri zero. Un progetto ambizioso che non si pone limiti di confine. Parma è solo una delle tante città dove può nascere un Agrivillaggio. Ognuno infatti può essere riadattato sulle necessità della comunità locale e quindi sorgere nelle più disparate parti del mondo. Un progetto tutt' altro che utopistico, più che mai attuale, che si fonda su una lucida consapevolezza della crisi, portando uno stile di vita low cost ai massimi livelli di qualità della vita.
Bologna, 3 settembre 2013 -
Nella provincia di Modena si sono manifestati fenomeni di contagio di focolai della cosiddetta "febbre del Nilo" (West Nile), già evidenziati con la presentazione di un atto ispettivo datato 5 agosto, con il quale Andrea Leoni – Popolo della libertà – chiedeva alla Giunta quali iniziative avesse attivato per evitare il proliferare di queste situazioni. Ora, il consigliere sottolinea come si siano verificati altri 12 casi a Modena e 3 nella provincia di Reggio Emilia, e interroga la Giunta per sapere quale sia lo stato delle iniziative messe in campo per contrastare questo fenomeno, ed evitare il propagarsi dell'infezione a danno dei cittadini più deboli, innanzitutto gli anziani. Secondo Leoni, sarebbe necessario aprire un tavolo interistituzionale "per attivare tutte le strategie e gli interventi necessari affinché si proceda con azioni mirate a bonificare il territorio a rischio di contagio proteggendo nel contempo la salute dei cittadini a rischio".
Nell'interrogazione si sostiene che il piano di disinfestazione contro le zanzare predisposto da diversi Comuni della provincia di Modena appare per lo meno tardivo e non in linea con le necessità, che già dall'inizio di agosto avrebbero dovuto consigliare interventi utili a scongiurare la proliferazione di zanzare.
(rg)
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Bologna, 3 settembre 2013 -
Un secondo caso sospetto in fase di accertamento. Confermati ad oggi quattro focolai in Emilia-Romagna. La Regione, in accordo col ministero della Salute, ha adottato tutte le procedure necessarie a porre sotto controllo l'infezione. La trasmissione da persona a persona è eccezionale. L'assessore Lusenti: "Gestita al meglio la situazione dei focolai che si sono sviluppati" -
E' risultata positiva al virus dell'influenza aviaria H7N7 una persona affetta da congiuntivite ed esposta per motivi professionali a volatili malati appartenenti a un allevamento di Mordano, in Emilia-Romagna. Si tratta di un operaio, impiegato con mansione di raccoglitore di uova e pollina. C'è un secondo caso sospetto, in fase di accertamento: è un operaio che lavora sempre nello stesso allevamento.
La Regione Emilia Romagna, in accordo col ministero della Salute, in seguito all'identificazione dei focolai animali, ha adottato immediatamente tutte le procedure necessarie per porre sotto controllo l'infezione. Complessivamente il personale esposto per motivi professionali al rischio di contrarre il virus – e sottoposto a controllo – è di circa 110 unità, tra dipendenti degli allevamenti e operatori attivati per le operazioni di abbattimento. Di questi, 61 lavoratori, tra Ferrara e Mordano, sono sottoposti a sorveglianza sanitaria attiva (cioè a monitoraggio e controllo quotidiano), in quanto esposti prima dell'individuazione del focolaio.
"Come ci è stato riconosciuto anche dalla Comunità europea, e alla luce della situazione attuale – sottolinea l'assessore alle Politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Carlo Lusenti – , possiamo dire di aver gestito al meglio la situazione dei focolai che si sono sviluppati".
Il virus H7N7 non si trasmette facilmente all'uomo, che può infettarsi solo se viene a trovarsi a contatto diretto con l'animale malato o morto. A differenza di altri virus aviari (per esempio l'H7N9 o l'H5N1), l'H7N7 tende a dare nell'uomo una patologia di lieve entità (come la congiuntivite), come è già stato osservato in un'epidemia verificatasi anni fa in Olanda, dove il 7-8% del personale a stretto contatto con gli animali ha sviluppato una congiuntivite, e circa il 2% una sindrome influenzale. Fatta eccezione per la congiuntivite, la trasmissione da persona a persona è eccezionale, per cui il rischio di comunità è estremamente basso o addirittura irrilevante.
Su indicazione dei Dipartimenti di Sanità Pubblica (DSP) delle due aree interessate, coordinati dal Servizio Sanità pubblica regionale, è stata disposta la sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti con indicazione di visita giornaliera da parte del medico competente di tutti i lavoratori per un periodo di 10 giorni dall'ultima esposizione (massimo del periodo di incubazione).
Icontrolli negli allevamenti proseguono senza sosta e allo stato attuale non è emersa nessun altra positività. A oggi si confermano quattro focolai, di cui l'ultimo individuato è quello di Mordano. Le operazioni di abbattimento dei volatili, già terminate in due allevamenti (Ostellato e Portomaggiore), verranno completate e concluse nella serata di mercoledì 4 settembre. / CV
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Correggio, 2 settembre 2013 -
Sabato 7 settembre, alle ore 10, inaugura a Correggio, al Parco della Memoria, il nuovo percorso salute realizzato dall'associazione Amici del Cuore - Correggio e intitolato alla memoria di Remo Corghi. All'inaugurazione saranno presenti il sindaco di Correggio, Marzio Iotti, il direttore generale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, Fausto Nicolini, il direttore dell'Ausl di Correggio, Giuliana Turci, e la famiglia Corghi.
Il percorso, progettato dal geometra Daniele Albarelli e interamente finanziato dalla donazione di Cinzia Corghi e Artemisia Barazzoni, rispettivamente figlia e moglie di Remo, copre circa 1500 metri e presenta tre stazioni di ginnastica unite tra loro da appositi vialetti. Realizzato in primo luogo come strumento di prevenzione sul tema delle malattie cardiovascolari, il circuito, come spiegato da Aimone Spaggiari a nome degli "Amici del cuore", si pone anche come "strumento per insegnare alle persone un metodo corretto e salutare di camminata". Grazie infatti alla collaborazione con la palestra correggese Idea Fitness, saranno a disposizione personal trainer che accompagneranno gli utenti nell'approccio al nuovo percorso: i corsi specifici si compongono di dieci lezioni, due volte a settimana, per un costo di 17 euro, con iscrizioni aperte al mercoledì e al sabato, in via Antonioli, dalle ore 9,30 alle 11,30.
"In Italia, di percorsi del genere ne esistono solo un paio", aggiunge Spaggiari, "e già diverse aziende ospedaliere ci hanno contattato per avere informazioni sul nostro progetto. È importante che le persone, grazie al supporto di trainer ed esperti, imparino a utilizzarlo e che poi continuino a farlo in autonomia, anche come momento di socializzazione, che è sicuramente uno dei valori aggiunti che il Parco della Memoria conferisce al percorso salute".
(Fonte: Ufficio stampa Comune di Correggio)
Reggio Emilia, 28 agosto 2013 -
Le Direzioni dell'Azienda Usl e dell'Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova informano che si è registrato in provincia di Reggio Emilia il primo caso di malattia conclamata di West Nile Disease, infezione virale trasmessa attraverso la puntura di zanzara e che ha l'uomo tra i possibili ospiti finali, assieme al cavallo.
Il paziente, un uomo di 73 anni residente a Casalgrande, attualmente ricoverato all'Ospedale Santa Maria Nuova, con diagnosi confermata dagli esami di laboratorio, presenta importanti sintomi neurologici: non è al momento in pericolo di vita, ma è possibile, come dimostrato da altri casi, che la guarigione richieda tempo.
La malattia non può essere trasmessa da uomo a uomo mediante contatto diretto o indiretto, ma solo attraverso la puntura di una zanzara infetta.
Nella stragrande maggioranza dei casi l'infezione è asintomatica, in alcuni casi produce una sintomatologia simil-influenzale (febbre, mal di testa, nausea e vomito) che tende ad una guarigione spontanea entro pochi giorni.
In rari casi, in particolare in persone anziane debilitate o immunodepresse, possono aggiungersi gravi complicazioni neurologiche, quali meningite o encefalite.
Dal 2009 nella nostra provincia, come in tutta la Regione Emilia-Romagna, è attivo un sistema di sorveglianza delle malattie trasmesse da zanzare e pappataci, che prevede, oltre ai raccomandati interventi di disinfestazione periodica il monitoraggio (e, laddove possibile, la cattura) di zanzare e uccelli selvatici che sono i serbatoi del virus.
Per rafforzare la vigilanza e la tempestività della diagnosi, nei giorni scorsi tutti gli operatori sanitari sono stati allertati attraverso indicazioni diffuse dal Dipartimento di Sanità Pubblica.
Come già anticipato nel comunicato stampa del 9 agosto scorso, la migliore misura di prevenzione della malattia di West Nile consiste nell'evitare le punture di zanzara con la protezione personale dagli insetti soprattutto nelle ore serali-notturne.
All'interno degli edifici il metodo più efficace è l'utilizzo di zanzariere applicate a porte-finestre e finestre o direttamente sul letto; in alternativa, è possibile utilizzare, sempre con le finestre aperte, zampironi o apparecchi elettro-emanatori di insetticidi liquidi o a piastrine.
Nei luoghi all'aperto dovrebbero essere indossati indumenti di colore chiaro che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi). Vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
Un buon livello di protezione è assicurato dall'uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle). Questi prodotti vanno applicati sulla cute scoperta, compreso il cuoio capelluto. Occorre ripetere il trattamento dato che i prodotti evaporano rapidamente e vengono eliminati con la sudorazione. Nell'uso di questi prodotti bisogna seguire scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione e va adottata grande cautela con i bambini o su pelli sensibili; possono essere invece spruzzati sui vestiti per aumentarne l'effetto protettivo. Queste misure sono particolarmente raccomandate per anziani e bambini.
Per i cavalli, oltre alle sostanze repellenti ed insetticide, esiste la possibilità di vaccinazione da richiedere al proprio veterinario.
(Fonte: ufficio stampa USL Re)