Nel Big Match dell'anno i crociati vincono 2 a 1 contro la seconda in classifica e si portano a dieci punti dai veneti. Corapi e Baraye i mattatori di giornata e la Lega Pro è sempre più vicina. Il Parma Calcio 1913 è ora a 59 punti. -
- di Luca Gabrielli -
Parma, 25 gennaio 2016 -
I crociati non hanno tradito le attese. La settimana appena trascorsa è stata sicuramente la più importante e ricca di tensioni della nuova storia crociata.
Ieri si affrontavano la prima e la seconda della classe del girone D di Serie D, staccati l'uno dall'altro di sette lunghezze. Una vittoria ed una sconfitta poteva dire molto sulle sorti di entrambe le squadre e la squadra crociata, puntualmente, ha mostrato la sua concretezza al momento giusto, vincendo nella trasferta più difficile della stagione contro l'avversaria più accreditata ad insidiare il Parma in questo campionato.
Apolloni è sceso in campo con una squadra più accorta del solito, blindando la difesa con Benassi e Saporetti ai lati di Lucarelli e Cacioli. A centrocampo la sorpresa Simonetti al posto di Miglietta ed il centravanti Baraye sostenuto dalla confermatissima linea di trequartisti composta da Ricci, Corapi e Melandri.
Primo tempo di stampo crociato
Pronti e via ed è il solito Parma: votato all'attacco e concreto.
Al 28' il solito Corapi sblocca la partita con una punizione perfetta rompendo l'equilibrio. Passano dieci minuti ed il bomber Baraye segna la sua quindicesima rete stagionale appoggiando in rete un assist perfetto di Melandri. La squadra di casa prova ad accorciare le distanze con Kikaj ma Ricci salva e prima del termine del primo tempo ci sono le proteste dell'Altovicentino per un rigore non concesso.
Primo tempo in cui il Parma indirizza il match con la sua solita determinazione.
Ultimi 20 minuti da brividi
La ripresa vede la squadra di Valdagno accorciare le distanze al 67' su un calcio di rigore concesso per fallo di Cacioli su Falconieri. Dagli undici metri si presenta Peluso che trafigge Zommers.
Negli ultimi venti minuti l'Altovicentino dimostra un'ottima condizione atletica e cerca in tutti i modi di pareggiare ma il Parma si difende bene e porta casa la sua vittoria più importante.
I crociati ora si portano a 59 punti, staccandosi ulteriormente dall'Altovicentino di dieci lunghezze. La spallata decisiva sembra proprio che sia arrivata e la Lega Pro si avvicina sempre di più.
Il tabellino
ALTOVICENTINO – PARMA 1-2
Marcatori: pt 28′ Corapi, 37′ Baraye; st 22′ Peluso rig.
ALTOVICENTINO (3-5-2): Abibi; Gritti (11′ st Peluso), Perna, Ugo; Laurenti, Ghirardi, Rubbo (23′ st Favret), Boscolo Papo, Kicaj; Falconieri, Odogwu (40′ st Rondon).
A disposizione: Ayoub, Bonetto, Manolache, Beccia, Lavagnoli, Nchama. All. Zironelli
PARMA (4-2-3-1): Zommers; Benassi, Cacioli, Lucarelli, Saporetti; Simonetti, Giorgino; Ricci, Corapi (43′ st Miglietta), Melandri (29′ st Mazzocchi); Baraye (11′ st Guazzo).
A disposizione: Fall, Messina, Mulas, Agrifogli, Rodriguez, Sereni.
All. Apolloni
Arbitro: Vigile di Cosenza
I biancorossi conquistato un punto insperato con il gol di Lasagna all'ultimo minuto. E' del Carpi l'impresa di giornata, e che impresa. Perché in 10 a San Siro contro l'Inter, gli uomini di Castori conquistano un punto preziosissimo.
di Andrea Melli - Ma è l'Inter a passare in vantaggio: Palacio a porta vuota non può fare altro che segnare l'1-0. Nella ripresa il Carpi perde un po' di fiducia e le azioni pericolose si riducono sempre più. Gli ingressi di Di Gaudio e Lasagna tornano a dare velocità e dribbling alla manovra, ma l'Inter difende bene. Un paio di pericoli per Belec e soprattutto una doppia parata miracolosa su Felipe Melo, che tiene a galla i biancorossi. Se Belec alimenta le speranze del Carpi, Pasciuti le soffia via: un fallo ingenuo in attacco, gli costa il secondo cartellino giallo e la conseguente espulsione. Carpi in 10 uomini. Si alza il livello di difficoltà per gli ospiti, che devono ricorrere al secondo miracolo, stavolta di Romagnoli, che ferma un lanciatissimo Icardi ormai davanti alla porta. Sembra tutto finito, poi tutto cambia: Lasagna riceve un pallone bellissimo al 90esimo e con un diagonale dalla sinistra supera Handanovic. Termina 1-1 dopo tanta sofferenze, ma questo Carpi può andare in alto.
INTER-CARPI 1-1
MARCATORE: Palacio (I) al 39' p.t.; Lasagna (C) al 47' s.t.
INTER (4-4-2): Handanovic; Montoya (dal 31' s.t. Nagatomo), Murillo, Juan Jesus, Telles (dal 1' s.t. Miranda); Perisic, Melo, Brozovic, Ljajic; Icardi, Palacio (dal 39' s.t. Jovetic). (Carrizo, Kondogbia, Biabiany, Medel, Santon, Ranocchia, Gnoukouri, D'Ambrosio, Manaj). All. Mancini
CARPI (3-5-2): Belec; Zaccardo, Romagnoli, Suagher; Pasciuti, Crimi, Bianco, Martinho (dal 28' s.t. Di Gaudio), Letizia (dal 15' s.t. Daprelà); Mancosu (dal 24' s.t. Lasagna), Mbakogu. (Brkic, Sabelli, Matos, Lollo). All. Castori
ARBITRO: Gervasoni di Mantova
NOTE: ammoniti: Telles (I), Crimi (C), Palacio (I), Daprelà (C), Suagher (C), Jovetic (I). Espulso Pasciuti (C) al 38' s.t. per doppia ammonizione
Al "Mapei Stadium" i neroverdi giocano una bruttissima gara e perdono l'imbattibilità casalinga. La sorpresa, questa volta, non è il Sassuolo. Al Mapei Stadium la squadra di Di Francesco viene gelata da Emanuele Giaccherini, vero e proprio "amuleto" per Donadoni al suo quinto gol in stagione.
di Andrea Melli - Il Sassuolo appare stranamente molle nell'approccio alla partita e già prima del gol subito è soprattutto Consigli a distinguersi tra tutti. Nulla può, però, sul sinistro del "Giak", che dedica il gol al compagno Zuniga (che ha perso il Padre proprio in settimana) e continua così a sperare di convincere di nuovo Antonio Conte a portarlo ad Euro 2016. Il Sassuolo si risveglia, ma soltanto dopo lo 0-1 e questa volta non può essere sufficiente. Anzi nel finale arriva anche la beffa firmata dall'ex Floccari, che chiude definitivamente la partita.
La prima occasione per il Bologna arriva al 15', ma Consigli devia in angolo su conclusione di Destro. La risposta del Sassuolo è affidata a Pellegrini che al 19' calcia fuori di un soffio da ottima posizione. Poco dopo ancora Consigli dice di no a Destro, che ci prova di testa. Il Bologna tiene bene il campo, difendendo con ordine e provando a ripartire in velocità. Al 35' ancora Destro costringe Cannavaro ad un provvidenziale recupero. Nella ripresa, dopo due gol ancora sfiorati da Taider ed Oikonomou, il Bologna passa al 23': Giaccherini sfugge a Peluso e fulmina Consigli con un bel sinistro. Ecco allora, finalmente, la reazione rabbiosa del Sassuolo. Berardi e Sansone, in due occasioni, mancano il gol del pari, anche se il Bologna - dal canto suo - spreca una serie di veloci ripartenze con Brighi e Destro. Nel finale ci prova l'ultimo arrivato, Trotta, ma Mirante fa buona guardia. Ed in pieno recupero la squadra di Donadoni raddoppia. È Floccari, fresco ex, a battere Consigli dopo essersi liberato in dribbling di mezza difesa neroverde.
SASSUOLO-BOLOGNA 0-2
MARCATORI: Giaccherini (B) al 23' st, Floccari (B) al 48' st
SASSUOLO (4-3-3): Consigli; Gazzola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Laribi (Biondini dall'11' st), Pellegrini (Defrel dal 32' st), Duncan; Berardi (Trotta dal 38' st), Falcinelli, Sansone. A disp. Pomini, Pegolo, Broh, Ariaudo, Antei, Longhi, Politano. All. Di Francesco
BOLOGNA (4-3-3): Mirante; Rossettini, Oikonomou, Gastaldello, Morleo (Ferrari dal 32' st); Taider, Diawara, Donsah (Brighi dal 27' st); Mounier (Floccari dal 15' st), Destro, Giaccherini. A disp. Da Costa, Stojanovic, Crisetig, Pulgar, Falco, Rizzo, Mbaye, Acquafresca, Brienza. All. Donadoni
ARBITRO: Cervellera di Taranto
NOTE: ammoniti Ferrari (B), Brighi (B)
La squadra di Castori va a fare visita ai nerazzurri dopo le due vittorie consecutive con Udinese e Sampdoria. Non vuole partire battuto Fabrizio Castori, anche se la sfida di domani a San Siro con l'Inter, pare essere ad armi impari.
di Andrea Melli Modena, 23 gennaio 2016 -
"Sarà difficilissimo, perchè è l'Inter, una grande squadra. Noi siamo sereni e vogliamo affrontare la sfida con lo spirito giusto. Siamo consapevoli del nostro buon momento. Difficile uscire vincitori da San Siro, ma non si sa mai. Dovessimo perdere, non sarà questa la partita che ci ammazza il campionato, però abbiamo tanto entusiasmo, non ci diamo certo per vinti".
Non vuole partire battuto Fabrizio Castori, anche se la sfida di domani a San Siro con l'Inter, pare essere ad armi impari.
"L'Inter ha svariate soluzioni e sono tutti campioni e nazionali Però ormai l'impatto della Serie A è superato e non dobbiamo farci suggestionare dagli avversari. Dovremo essere corti in campo e giocare di reparto. Ripartire per essere incisivi e pericolosi. Nessuna alchimia particolare se non quella di essere noi stessi", spiega il tecnico biancorosso che potrebbe, alla Scala del Calcio, far debuttare gli ultimi arrivati, tra i quali Sabelli : "Sabelli è convocato, ha già fatto 3 allenamenti. Stefano è un esterno di fascia, rapido. Lui ha giocato nel Bari, ma devo rendermi conto personalmente della sua tenuta. Il campo mi risponderà". Suagher e Crimi possibili titolari? "Non è difficile prevederlo, senza Gagliolo e Cofie. Mi augurano che possano fare bene e ne sono convinto".
"Domani vogliamo tornare a vincere". Per Eusebio Di Francesco, il Bologna ha rappresentato qualcosa di importante. Perché coi felsinei, è arrivata la prima storica vittoria in massima serie, a Bologna due stagioni orsono è partita la rincorsa all'incredibile salvezza, e nel campionato attuale è arrivata la prima vittoria esterna stagionale.
di Andrea Melli Modena, 23 gennaio 2016
"Certamente il Bologna è una squadra diversa da quella di allora, sono cambiati tanto, mentre noi un pochino". Ma poco conta quello che è stato, perché il Sassuolo vuole tornare a vincere: lo ha fatto soltanto, nelle ultime cinque, con l'Inter.
"Domani vogliamo riprendere l'abitudine a vincere. Loro stanno facendo molto bene in trasferta: mi auguro che vengano a Reggio a giocarsi la partita a viso aperto". Senza gli squalificati Magnanelli e Vrsaljko e senza l'infortunato Missiroli, Eusebio chiede una grande prova ai sostituti, magari attingendo dalle nuove forze di Trotta, "spendibile" a gara in corso. "Ho visto in lui grande voglia, determinazione e qualità. Viene da un campionato diverso ed è abituato ad un sistema di gioco differente, con due attaccanti, il che vuol dire un modo completamente diverso di stare in campo. Per quel che riguarda invece i sostituti degli assenti, sono certo che faranno tutti una grande gara. Chi ha giocato contro Napoli e Torino ha cercato di recuperare le energie, non siamo molto abituati a giocare tante partite in una settimana. Vedremo domani chi mettere in campo".
E in campo, Eusebio e il Sassuolo si troveranno di fronte Sergio Floccari, neroverde sino ad un paio di settimane fa. "Ho un bel ricordo del giocatore e della persona. Ha fatto una scelta, mi è dispiaciuto un po' se ne sia andato ma lo rivedrò con piacere".
Al "Mapei" arrivano i granata per la gara che non si giocò lo scorso 12 dicembre quando su Reggio Emilia scese una fitta nebbia. Eusebio Di Francesco non sa se ritornare immediatamente in campo possa essere salutare o meno e commenta la prestazione di Napoli. -
- di Andrea Melli -
Parma, 20 gennaio 2016
Archiviata l'onorevolissima sconfitta di sabato al "San Paolo", sulla strada che porta verso il sogno europeo, ricordando che sarebbe traguardo fantascientifico, il Sassuolo incrocia il Torino. Nella gara che si sarebbe dovuta giocare lo scorso 12 dicembre, ma la nebbia scesa al "Mapei Stadium" ne impedì lo svolgimento. Una sfida in una settimana che porta ad un altro match interno, quello di domenica con il Bologna, anche se Eusebio Di Francesco non sa se ritornare immediatamente in campo possa essere salutare o meno. "Non so se sia meglio o peggio tornare subito in campo dopo la sconfitta, giochiamo e basta. Avremmo preferito giocare quando si doveva, non si è potuto per nebbia. Comunque anche il Torino ha giocato sabato, perciò siamo nelle stesse condizioni", spiega Eusbeio che fa un passo indietro tornando sulla prestazione di Napoli. "Abbiamo fatto una prestazione buona per approccio, mentalità e modo di giocarsela fino alla fine, peccato aver finito il primo tempo in svantaggio, non lo meritavamo". Pace. Meglio pensare al Toro, che a Reggio Emilia arriva dopo aver sconfitto il Frosinone, grazie anche all'aiuto dell'ultimo arrivato, Ciro Immobile. "Il Toro ha preso, dal mio punto di vista, il miglior attaccante che c'era sul mercato, Immobile, che ha migliorato una squadra già buona. Il Torino non sarà il Napoli, ma è una squadra insidiosa con due attaccanti di qualità". Ne mancherà un po' nel Sassuolo, vista l'assenza per infortunio di Simone Missiroli. "Missiroli manca domani, capita, può succedere e siamo preparati, non possiamo pensare che siano tutti sempre al top. Peccato si tratti di lui – chiude Di Francesco - perché è uno di quelli che ha sempre giocato".
Al Tardini non c'è partita. Finisce cinque a zero come all'andata con i goal di Baraye (doppietta), Corapi, Melandri e Miglietta. Avversario annientato nei primi 45 minuti. Tra una settimana partita decisiva contro l'Altovicentino, seconda in classifica, anche oggi imbattuto. -
- di Luca Gabrielli -
Parma, 18 gennaio 2015
Ieri si sfidavano al Tardini la peggior difesa del campionato, con 52 reti subite, contro la migliore, con sole 9 marcature subite. E puntualmente è arrivato un risultato coerente con le previsioni. I crociati guidati da Apolloni hanno regalato una "manita" agli spettatori presenti, chiudendo di fatto il match già nel primo tempo con tre reti e completando la cinquina al termine della ripresa.
Avversario annientato nei primi 45 minuti
Come ormai accade sempre più frequentemente nelle ultime partite, il Parma firma la pratica vittoria nel primo tempo.
Apolloni, rispetto alla settimana scorsa, cambia solo gli esterni difensivi, sostituendo Mulas e Saporetti con Messina ed Agrifogli. Per il resto formazione confermata, con il solito Baraye unica punta davanti a Ricci, Corapi e Melandri.
E fin dalle prime battute i crociati incominciano ad attaccare colpendo nei primi minuti un palo. Alla mezz'ora il vantaggio, con un numero da repertorio del capitano Lucarelli (dribbling e tunnel a due avversari) che crossa in mezzo e Baraye può appoggiare facilmente in rete. Il raddoppio arriva al 42' con Corapi su calcio di rigore, dopo un fallo subito da Melandri e due minuti dopo il Parma chiude la partita con la doppietta del solito Baraye, al quattordicesimo goal in campionato.
La ripresa si apre con la prima sostituzione stagionale di Lucarelli che lascia il posto a Simonetti. In seguito entreranno anche bomber Guazzo ed il giovane neoacquisto della settimana Mazzocchi, per l'applauditissimo Corapi.
La Fortis rimane addirittura in dieci uomini con Giannetti che commette fallo da rigore su Guazzo; lo stesso attaccante però sbaglia dagli undici metri ma ci pensano Melandri e Miglietta alla fine della partita, a fissare il risultato sul cinque a zero.
La prossima settima il match dell'anno
Un monologo crociato che non ha lasciato scampo agli avversari.
Archiviata la partita, si guarda già al prossimo match dove i ragazzi di Apolloni affronteranno i secondi in classifica dell'Altovicentino. La partita più difficile dell'anno che potrà dire molto, se non tutto, delle sorti del campionato. Il distacco tra queste due squadre è di sette punti e la vittoria del Parma vorrebbe dire avere un piede e mezzo in Lega Pro. Al contrario, una sconfitta potrebbe riaprire i giochi e far avvicinare pericolosamente a 4 punti gli avversari dell'Altovicentino.
Al "San Paolo" i neroverdi passano in vantaggio col rigore di Falcinelli, ma poi Callejon e la doppietta del Pipita fanno gioire il Napoli.
di Andrea Melli - Probabilmente troppo forte questo troppo Napoli, troppo debordante Gonzalo Higuian per provare a contenerlo anche in qualche momento. Eppure, il Sassuolo del "San Paolo" è stato tutt'altro che arrendevole, è stato tutto tranne che vittima sacrificale. Anzi, ha immediatamente sgasato, ammutolendo il pubblico partenopeo.
La trasformazione, dopo appena 200 secondi dall'avvio, dagli undici metri di Falcinelli è stata una doccia ghiacciata in una notte di passione tutta a tinta unita, quella azzurra. Un sussurro, il rigore dell'attaccante umbro, però rimasto tale: non sono bastate convinzione, tenuta di campo da grande squadra, e tenuta mentale di chi sa che sta compiendo un percorso ad una velocità supersonica. Pensi al Sassuolo e immediatamente, oltre alle innovative idee di Eusebio Di Francesco, lo associ alle infinite disponibilità economiche di Giorgio Squinzi. Vero, ci mancherebbe. Senza gli investimenti di Mister Mapei la A sarebbe rimasta una chimera, ma senza investimenti da squadra che vuole puntare in Europa League, l'Europa diverrà montagna difficile da scalare. Ieri contro la prima della classe, in campo, Falcinelli, Pellegrini e Politano al primo anno di A, Duncan che ha esperienza limitata e che ha ritrovato il campo solo nell'ultimo periodo, Ariaudo che era alla seconda presenza stagionale. Fattori che sommati alle assenze di Cannavaro, Berardi e a gara in corso di Missiroli, ne spiegano il risultato finale.
Al "Braglia" arriva la formazione dell' "aeroplanino" Montella, ma i biancorossi per continuare a sperare devono centrare un altro successo. "La matematica ci dice che ci sono ancora possibilità per arrivare alla salvezza"
di Andrea Melli - Alla caccia della seconda vittoria consecutiva il Carpi attende al "Braglia la Sampdoria e vuole replicare la vittoria di sabato scorso con l'Udinese. Ci crede Fabrizio Castori, anche se conquistare la salvezza varrebbe come vincere la Champions League.
"La matematica ci dice che ci sono ancora possibilità per arrivare alla salvezza, quindi dovremo cercare di essere il più possibile razionali e pratici. Iniziare a fare teorie sulla classifica ci toglierebbe solo risorse. Viviamo settimana per settimana, concentrandoci a fare il massimo contro ogni avversario senza distrazioni", dice il tecnico biancorosso che pensa unicamente alla gara di domani al "Braglia" e non a quella dell'andata, quando al debutto in massima serie il Carpi perse malamente.
"Rivalsa rispetto al risultato dell'andata? Credo sia una distrazione non necessaria. Non dobbiamo pensare al passato, ma concentrare le nostre risorse solo sul presente", spiega Castori che conta di trovare in Mbakogu l'uomo giusto per spaccare la partita.
"E' cresciuto molto e questo è positivo. Il gol può dargli più fiducia, o perlomeno dargli qualcosa in più in quanto a morale e consapevolezza. Ultimamente ha fatto buone prestazioni e ci auguriamo tutti che si sblocchi presto, però segnare non deve essere un assillo. Intanto deve continuare ad essere utile alla squadra, poi il gol verrà da sé". Poi una nota a parte la merita Lorenzo Pasciuti, che a Carpi vorrebbero cittadino onarario.
"Pasciuti cittadino onorario di Carpi? Sono pienamente d'accordo, anche se saranno le autorità preposte a valutare la cosa. Io posso testimoniare i valori che incarna Lorenzo: umiltà, spirito di sacrificio, nonché la testimonianza di come nello sport si possa migliorare correggendo, con il lavoro, i propri limiti. E' un esempio per i giovani, che oggi non hanno come in passato la predisposizione a doversi sudare le cose attraverso l'impegno
Prima vittoria esterna del 2016 per i crociati che mantengono invariato il vantaggio di sette punti contro l'Altovicentino, vittorioso contro la Fortis Juventus, prossimi avversari al Tardini. Consueta prova di forza del Parma, cinico sotto porta e solido in difesa. -
Parma, 11 gennaio 2016 - di Luca Gabrielli -
Il Parma si presenta in Veneto con alcune sorprese di formazione: esordio in difesa per il neoacquisto Giulio Mulas al fianco di capitan Lucarelli, Cacioli e Saporetti; vertice d'attacco Baraye, supportato dai tre trequartisti Ricci, Corapi e Melandri. Villafranca invischiato nelle parti basse della classifica ma che viene da un buon pareggio a Forlì.
Primi 45' a reti inviolate
Gli uomini allenati da Apolloni creano tanto nel primo tempo, con Melandri e Corapi sugli scudi e a dieci minuti dalla fine Ricci ha l'occasione da goal più nitida ma tira debolmente e centrale. Il Villafranca concentra tutte le sue forze sulla manovra difensiva e non crea alcun problema dalle parti di Zommers. Il Parma manca di concretezza e così il primo tempo termina a reti inviolate.
Il Villafranca soccombe nella ripresa
Parte il secondo tempo e subito Mulas rischia di timbrare il tabellino all'esordio ma il tiro incrociato esce di poco. È un Parma più volenteroso, superiore nel possesso palla ma che riesce a sbloccare il match solo su calcio piazzato. Al 57" il solito Corapi supera il portiere Cantamessa dal limite e porta i crociati in vantaggio. Passano solo cinque minuti e Baraye chiude la partita sul due a zero, segnando la sua dodicesima rete stagionale. Il Parma porta a casa la prima vittoria esterna del 2016 e si porta a 53 punti.
L'Altovicentino nel frattempo vince tre a zero contro i prossimi avversari dei crociati al Tardini, la Fortis Juventus e restano in scia della capolista.