Basta un po’ di buone volontà, basta applicare il perdono e aprirsi al mondo oltre alle altrui anime. Una società di “liberti” senz’anima da riconvertire.
La guerra dei dazi tra Stati Uniti e Repubblica Popolare Cinese ha assunto, con la seconda presidenza di Donald Trump, nuove forme rispetto a quanto accaduto nel primo mandato presidenziale.
Un tira e molla fuori dell’ordinario. L’atteggiamento di Donald Trump non può considerarsi assolutamente da “protocollo” convenzionalmente riconosciuto, bensì più somigliante a un mercante di cavalli, ma è indubbio che in due mesi sia stato in grado di fare emergere tutte le magagne e contraddizioni del globalismo e della geopolitica congelata da decenni di rapporti desueti e anacronistici. La Multipolarità è servita e l’UE è esclusa.
Di Andrea Caldart Cagliari, 8 aprile 2025 - La guerra in Ucraina ha messo a nudo tutte le fragilità dell’Europa: l’incapacità di agire con una voce sola, la dipendenza strategica dagli Stati Uniti, la vulnerabilità energetica e l’illusione che la pace sia un diritto acquisito e non un equilibrio da difendere con forza.
Di Daniele Trabucco Belluno, 8 aprile 2025 -L’entrata in vigore dei dazi imposti dal Presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, ha colto l’Italia e l’Unione Europea in un imbarazzante stato di paralisi.
Il Grande Fratello ha fatto scuola e la passione che è in grado di scatenare si è radicata anche nell’UE dove i VIP vengono eliminati perchè sgraditi al pubblico dei pochi detentori della verità e della democrazia, anch’essa fluida.
Di Daniele Trabucco Belluno, 1 aprile 2025 - Giorgia Meloni si trova ancora una volta a giocare su più tavoli, cercando di bilanciare le pressioni dell’Unione Europea con quelle degli Stati Uniti di Donald Trump, ma il suo tentativo di restare in equilibrio appare sempre più precario, soprattutto sul tema del riarmo dell’UE.