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di Guido Zaccarelli Mirandola 7 aprile 2018 - Persone & lavoro, un conflitto tra il desiderio di fare e l'azienda che toglie la voglia di fare. E' il pensiero ricorrente di molte persone quando entrano al mattino in azienda consapevoli del disagio che li attende una volta superato il cancello d'ingresso dell'impresa. Il loro pensiero viene catapultato direttamente all'ora di uscita quando finalmente potranno assaporare la possibilità di ritornare nel loro benessere.

Il disagio prende lo stomaco, il fare perde di consistenza, la buona volontà rimane fuori e la coscienza assume una nuova identità. Nasce una nuova consapevolezza che limita l'azione del singolo verso il fare comune.

L'attività è parcellizzata e il dialogo tra colleghi termina: non è di mia competenza. La buona volontà emigra verso nuovi lidi. Come mai, in molte aziende si avverte un diffuso senso di disagio?

Innanzitutto il disagio che si vive nelle aziende è (in larga misura) frutto ed espressione del disagio che regna nelle persone che (in modo consapevole o meno) con il loro comportamento, pensiero e azione condizionano pesantemente l'agire sociale aziendale. Il disagio personale coinvolge anche le direttive che vengono emanate, che si riflettono nelle condotte altrui e che spesso oltrepassano i confini della logica comune, il buon senso. Il disagio prende forma dalla presenza di una diffusa intolleranza verso il sistema delle credenze che nel tempo ha visto perdere la fiducia dei lavoratori nei confronti dell'azienda. Il disagio si manifesta in relazione alla speranza di migliorare la propria condizione lavorativa (spesso) sottopagata e che limita l'accesso alla progettazione di nuovi stili di vita personali e familiari votati ad un futuro migliore.

Fronte_e_lavoro_preoccupazione.jpgIl disagio nasce dal vedersi costantemente sottratti il desiderio di proporre iniziative per migliorare il contesto lavorativo e organizzativo: non sei pagato per pensare ma per lavorare ..., fuori il mondo ti aspetta. L'insieme di queste situazioni, (e tante altre) alle quali si aggiunge la presenza di un forte individualismo economico per raggiungere mete sempre più ambite, determina la presenza di uno scostamento tra gli obiettivi dichiarati dall'impresa e il modo con il quale li persegue.

I ruoli e le funzioni aziendali sono una corsa ad ostacoli per impadronirsi del potere e raggiungere velocemente la piramide organizzativa per ambire a posizioni di vertice. Una battaglia senza riserve che favorisce l'ascesa di pochi a svantaggio di molti che rimangono appiedati e incapaci di esprimere i valori in campo. Questo è il contesto nel quale si trovano molte persone quando entrano oggi nel mondo del lavoro.

Certamente non mancano situazioni dove vengono ascoltate e valorizzati e alle quali vengono offerte opportunità di crescita. Spesso rimangono casi isolati. Come valorizzare le aziende e farne punti di riferimento per altre in un contesto non solo locale ma anche mondiale? Adottare le linee guida UNI T/R 11642 che suggeriscono all'azienda come valorizzare le persone e creare luoghi di lavoro felici.

Un impegno che l'impresa assume verso la comunità da sottoscrivere nella carta dei servizi in modo da consolidare il rapporto di fiducia con i lavoratori e il mondo sociale ed economico. Il futuro di una azienda passa dall'adottare al proprio interno "La conoscenza condivisa®" che si muove nella direzione di eliminare il disagio a vantaggio della felicità. Le persone devono entrare in azienda contente. Dobbiamo tutti insieme mobilizzare le energie per ambire ad ottenere imprese nelle quali si lavora con il desiderio del fare.

Quando raggiungeremo insieme questo obiettivo, osserveremo il mondo da una prospettiva migliore e tutti potranno godere di questa luce radiosa.

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GUIDO ZACCARELLI:
Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)
CURRICULUM
Guido Zaccarelli è referente dl Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola. Laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie. Dal 2008 è docente di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Pubblicato in Lavoro Emilia

Nella giornata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Mirandola, ha eseguito il sequestro preventivo dei locali del "Centro Massaggi Tuina Relax", disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena, nell'ambito di un procedimento penale, in quanto accertamenti effettuati da personale del locale Settore Anticrimine, già a partire da novembre 2017, hanno evidenziato un'attività di prostituzione svolta all'interno dello centro stesso.

Gli agenti, infatti, hanno accertato che le ragazze ivi impiegate concordavano con i vari clienti, prestazioni sessuali a pagamento.
Sono stati effettuati riscontri sulle utenze telefoniche, sulla partita IVA, sugli annunci rinvenuti sia presso siti web di incontri che presso pubblicazioni cartacee periodiche, al fine di delineare compiutamente il genere di prestazioni effettuate dalle ragazze e divulgate al pubblico.

Sono stati effettuati, anche, una serie di appostamenti mirati, nel corso dei quali sono stati fermati ed assunti a sommarie informazioni testimoniali numerosi clienti del centro massaggi, i quali hanno tutti confermato che al termine di un massaggio definito "rilassante", le ragazze offrivano prestazione sessuali dietro il pagamento di un supplemento.

Le risultanze raccolte dal personale del Commissariato di P.S. hanno consentito di ottenere un sequestro preventivo dei locali del centro massaggi, seguito da una perquisizione locale che ha portato all'ulteriore sequestro di un apparecchio telefonico cellulare utilizzato dalle ragazze per comunicare con i clienti, nonché 995 euro in contanti, suddivisi in mazzette in base alle prestazioni giornaliere delle ragazze, provento dell'attività di prostituzione.

Gli agenti del Commissariato sono stati affiancati nel corso delle operazioni da personale della Direzione Provinciale di Lavoro e della Polizia Municipale di Mirandola, ognuno per le rispettive competenze.

Le verifiche hanno permesso di accertare, altresì, la presenza di una ragazza non assunta regolarmente e che la gestione del centro massaggi risulta irregolare in quanto avviato grazie ad una vecchia licenza di un altro centro massaggi di Carpi (MO).

Sono in corso ulteriori attività volte al rintraccio dell'intestatario del contratto d'affitto, al momento irreperibile.

Pubblicato in Cronaca Modena

Personale del Commissariato di P.S. di Mirandola ha denunciato in stato di libertà un cittadino italiano di anni 31 per il reato di lesioni gravissime.

Il fatto è avvenuto all'interno di un campo nomadi di Mirandola; la vittima, un uomo di 54 anni, raggiunta da un pugno, è caduta rovinosamente a terra. Trasportato da personale del 118 presso l'Ospedale di Baggiovara le sue condizioni sono peggiorate. Sottoposto ad intervento chirurgico, attualmente si trova ricoverato nel reparto di rianimazione in stato di coma.

Sono in corso le indagini da parte del Commissariato per fare chiarezza sulla vicenda ed individuare ulteriori eventuali soggetti coinvolti.

Pubblicato in Cronaca Modena

Profondo interesse sta suscitando l'audiolibro "Dalla piramide al cerchio", alla quale anche la Rai3 Emilia ha prestato attenzione con una intervista andata in onda martedì 13 febbraio 2018: http://tiny.cc/heq5qy  - minuto 11,20.

di redazione 17 febbraio 2018 - Il libro parlato è rivolto ai non vedenti, agli ipovedenti e a tutte le persone che hanno difficoltà di lettura ed é stato prodotto dal Centro di Produzione del Libro Parlato di Modena. Quest'ultimo, infatti, ha realizzato la versione audio dell'opera grazie ai donatori di voce.

Lo scopo è cambiare il modello organizzativo e diffondere un modello culturale declinato a valorizzare tutte le persone per farle operare in luoghi di lavoro felici e consegnare a tutti pari dignità.

guido_zaccarelli_rai_tre_audiolibro1.jpg"Dalla Piramide al cerchio – la persona al centro dell'azienda" diventa libro parlato

È stato presentato presso la Sede UICI di Modena alla presenza del Presidente Dott. Ivan Galiotto l'audiolibro, disponibile nel catalogo delle opere del libro parlato nazionale, "Dalla Piramide al Cerchio", il saggio con il quale l'autore Guido Zaccarelli si è rivolto ai suoi lettori con lo scopo di infondere un nuovo modello culturale dove la persona è posta al centro di qualsiasi modello organizzativo dove possa riconoscersi per identità e senso di appartenenza.

Un argomento di profonda attualità presente nei luoghi di lavoro: un diffuso senso di malessere personale che nel tempo ha contagiato l'intero agire sociale creato dall'economia 4.0.

Occorre invitare il management ad adottare modelli organizzativi più aderenti ai bisogni e ai desideri delle persone, dove disciplinare le pretese rivolte all'uomo di seguire i ritmi incalzanti di produzione della catena di montaggio, imposti dall'organizzazione per ridurre i costi e competere con i mercati globali. La competitività di una azienda si misura dalla sua capacità di porre le persone nelle condizioni di donare le proprie idee agli altri e di condividere la conoscenza in forma circolare.

La presenza di un clima organizzativo positivo motiva le persone al fare e a identificarsi nel comune agire dell'azienda creando le premesse per la creazione di luoghi di lavoro felicitanti. Sapendo di essere rispettate, agiranno, proporranno, saranno volenterose, altrimenti lavoreranno solo per la retribuzione.

Un viaggio che esige di essere fatto in compagnia di altre persone che condividono il valore e il senso etico che sta alla base della Conoscenza condivisa.

Ecco nascere l'idea del libro parlato, nata da un incontro con il dr. Ivan Galiotto, Presidente dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Sezione Territoriale di Modena per diffonde il senso etico e i valori che stanno alla base della conoscenza condivisa. L'idea si è trasformata in un progetto concreto e disponibile tramite il Centro di Produzione del Libro Parlato di Modena. Quest'ultimo, infatti, ha prodotto la versione audio dell'opera grazie ai donatori di voce del Centro.

Il Centro Nazionale del Libro Parlato (CNLP) è un servizio che l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti offre gratuitamente da oltre sessant'anni ai non vedenti, agli ipovedenti e a tutte le persone che hanno difficoltà di lettura.

Il servizio costituisce uno strumento di emancipazione culturale e sociale non solo per i ciechi ma anche per tutte quelle persone che per patologia o per l'età avanzata hanno gravi problemi di vista e si svolge alternativamente tramite dazione in comodato delle opere prodotte in formato digitale su cd in standard Daisy ovvero acquisizione delle stesse tramite il servizio denominato "libro parlato on-line".

Il Centro Nazionale del Libro Parlato ha sede in Roma presso la Presidenza Nazionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. In tale sede e negli uffici distaccati di Firenze, Lecce, Brescia e Modena, insistono gli studi professionali per la produzione su cd delle opere lette da speaker professionisti.

Oltre agli speakers professionisti i centri si avvalgono inoltre di donatori di voce volontari che registrano in casa nel tempo libero. Le opere prodotte dai primi sono denominate di "Primo livello", mentre quelle realizzate dai secondi di "Secondo livello". Sul territorio nazionale, infine, l'organizzazione si avvale della collaborazione delle Sezioni Territoriali, per l'erogazione del servizio di distribuzione.

 

(Rai3 Emilia-intervista andata in onda martedì 13 febbraio 2018: http://tiny.cc/heq5qy  - minuto 11,20.)

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Il presidente Bonaccini all'intitolazione del Tecnopolo di Mirandola (Mo) a Mario Veronesi, padre del distretto del biomedicale: "Un grande uomo e un grande imprenditore, capace di farsi da solo. E' con geni come lui che la nostra terra dimostra la sua straordinarietà".

Mirandola, 18 dicembre 2017

"Oggi intitoliamo il Tecnopolo di Mirandola a una figura di primissimo piano della nostra terra, dell'Emilia-Romagna e del Paese. Un omaggio doveroso, certo, ma credo sia bello e suggestivo associare il nome di Mario Veronesi a un luogo di ricerca, studio e sperimentazione, per un grande uomo e un grande imprenditore, scienziato capace di farsi da solo, arrivando a creare il distretto biomedicale mirandolese, centrale nel sistema economico regionale e nazionale, fra i più importanti al mondo. Con intuito, talento e tenacia, col saper fare e intraprendere di questa nostra terra, che proprio attraverso geni come lui dimostra la sua straordinarietà".
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che sabato pomeriggio ha partecipato all'intitolazione del Tecnopolo del Comune modenese a Mario Veronesi, fondatore del distretto biomedicale di Mirandola scomparso lo scorso 12 giugno all'età di 85 anni.

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"Siamo in un territorio che grazie soprattutto alla forza di volontà della sua gente ha saputo risollevarsi dopo il sisma del 2012, uscendone ancora più forte di prima, e il biomedicale è il comparto che più di ogni altro rappresenta l'Emilia che non si è fermata un solo istante dopo quelle terribili scosse, ripartendo subito e facendo registrare oggi dati di crescita superiori a quelli di cinque anni fa- aggiunge Bonaccini-. Un distretto che ha visto affermarsi aziende e nascere migliaia di posti di lavoro, e il Tecnopolo, realizzato anche con risorse regionali, è l'emblema di quel connubio fra ricerca e innovazione che sono da sempre i propulsori del nostro tessuto produttivo. Qui ci sono professionalità, conoscenze e idee che creano le giuste occasioni di sviluppo e attrattività. Il biomedicale e Veronesi- conclude il presidente della Regione- sono la storia di questi luoghi e raccontano di una scommessa vincente che continua a premiare questo territorio e le sue imprese nella competizione globale".

(fonte: Regione ER)

Operazione STOLI: arrestati dalla Polizia di Stato i componenti di una banda dedita alla commissione di furti in appartamento nella zona della "bassa modenese"

Alle prime ore di questa mattina (15/12/17 ndr), personale della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Carpi ha dato esecuzione a quattro Ordinanze di Custodia Cautelare, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Modena, nei confronti di altrettanti cittadini albanesi, P.D., Z.P., di anni 25 e C.P. e C.L. di anni 26.

L'attività investigativa, condotta anche con l'ausilio intercettazioni telefoniche e ambientali, coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena, ha consentito di ricostruire la responsabilità del sodalizio nella commissione di 41 episodi criminosi commessi in danno di private abitazioni dislocate nella zona della "bassa modenese", tra cui Carpi, Soliera, Mirandola, Cavezzo e San Prospero.

Il gruppo criminale agiva prevalentemente nelle ore pomeridiane e serali, introducendosi all'interno degli appartamenti esclusivamente dalle finestre dopo aver divelto le serrature di sicurezza.

Nel corso dell'attività di indagine, sono stati sequestrati oggetti atti allo scasso, ricetrasmittenti, oltre a 10mila euro in contanti ed a oggetti preziosi, probabile refurtiva trafugata durante i numerosi raid predatori.

Durante lo svolgimento delle operazioni, in uno degli obiettivi oggetto di perquisizione e controllo, è stato identificato e tratto in arresto un quinto albanese D.P., di anni 26, pluripregiudicato, destinatario dell'Ordinanza di Aggravamento della Misura Cautelare degli Arresti Domiciliari con quella in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Ancona.

Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale Sant'Anna, a disposizione dell'A.G.

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A seguito di un'attività investigativa durata alcuni mesi e coordinata dalla Procura della Repubblica di Modena personale del Commissariato di P.S. di Mirandola, nella giornata di ieri, ha tratto in arresto un giovane italiano, J. B. di 28 anni, responsabile del reato di detenzione di sostanza stupefacente a fini di spaccio.

Alle prime ore del mattino, personale del Commissariato di P.S. coadiuvato da un'unità cinofila della Polizia di Stato di Bologna ha effettuato una perquisizione domiciliare presso l'abitazione in Mortizzuolo di Mirandola rinvenendo complessivamente 120 gr di marijuana, 80 gr di hashish, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento delle dosi.

E' stato proprio il cane della Polizia di Stato Jago a segnalare in due distinti punti dell'abitazione i due involucri ben occultati che contenevano le sostanze.

Sequestrati, nel corso della perquisizione, anche 150,00 euro probabile provento dell'attività delittuosa.

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Presso la Scuola Secondaria di 1° grado "F. Montanari" di Mirandola è stato presentato il service del Lions Club Mirandola consistente nel cofinanziamento, assieme alla fondazione Cassa di Risparmio, del progetto scolastico "Emozioni in cerca di un nome".

Con esso, la scuola si propone di sviluppare la competenza emotiva nei ragazzi partecipanti, rendendoli capaci di riconoscere le proprie emozioni e quelle altrui attraverso l'osservazione delle espressioni facciali e dei toni della voce, di rendersi conto che i propri stati emotivi interni non devono necessariamente corrispondere a espressioni esterne e di capire che il proprio comportamento emotivo può avere effetti sugli altri.

Tutto ciò sarà perseguito con tecniche teatrali attraverso il movimento espressivo, l'improvvisazione, la modulazione della voce e l'allestimento di una dimostrazione pratica del lavoro compiuto.

Il progetto si svolgerà nell'arco temporale da ottobre 2017 a maggio 2018 e culminerà in un musical da presentare il prossimo 19 maggio, durante il "Festival delle emozioni". Di esso gli allievi cureranno anche i testi e la sceneggiatura, oltre che esserne gli attori. L'azienda USL di Modena, con l'Unità Operativa di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza (di cui la Dott.ssa Bettina Barbieri, intervenuta all'incontro, fa parte) è coinvolta nell' individuazione del gruppo di alunni con Bisogni Educativi Speciali, in particolare con sintomatologie legate allo spettro autistico, ai quali è riservata la partecipazione.

Come è stato sottolineato dalla Prof.ssa Paola Campagnoli, preside della scuola, il progetto fa parte delle attività didattiche inclusive con le quali si intendono recuperare, in termini di efficienza scolastica, anche quegli alunni difficili che un tempo venivano, per così dire, "scartati". Nella scuola moderna non devono esserci studenti lasciati indietro, ha detto il sindaco Maino Benatti, nel suo intervento di saluto, sottolineando che occasioni come questa possono sembrare piccole, mentre in realtà sono importanti per crescere. Le attività vedranno il coinvolgimento di diversi ambiti disciplinari e di tutte le classi in cui sono inseriti i ragazzi individuati.

Gli insegnanti che seguiranno il lavoro (e tra loro le Prof.sse Laura Vallo e Anna Peretta) si sono espressi in termini entusiastici e sono pronti a dare vita ad un'iniziativa che, ne sono certi, avrà pieno successo.

Al presidente Lions, Guido Zaccarelli, è toccato il compito di suggellare l'incontro, ricordando la costante e concreta attenzione dei Lions ai bisogni della comunità. In questo caso, trattandosi di un progetto della scuola, le motivazioni del Club per intervenire a supporto di esso sono state ancora più convinte e decise.

Foto: da sx: le insegnanti Laura Vallo e Anna Peretta, la dott.ssa Bettina Barbieri (dell'USL), la preside Paola Campagnoli e il presidente LC Guido Zaccarelli

La presentazione del service "L'arte della voce" col quale il Lions Club Mirandola finanzia l'iniziativa promozionale del Coro Città di Mirandola, ha avuto luogo nella Sala Consigliare del Comune, al cospetto di un pubblico interessato e di relatori che hanno efficacemente illustrato gli obiettivi del progetto.

Esso consiste in un corso di 6 lezioni aperte ai cittadini che intendano affinare l'uso della voce per cantare, non necessariamente per diventare coristi, ma anche solo per il piacere di imparare ad usare il mezzo musicale col quale ci si presenta senza la mediazione di uno strumento.

Le lezioni si svolgeranno nel Foyer del Teatro Nuovo di Mirandola nelle giornate di giovedì, da fine ottobre a tutto novembre, secondo un programma già pubblicato, con la regia del M.o Lucio Carpani, Direttore del Coro, e della soprano Maria Simona Cianchi. Entrambi, presenti fra i relatori, hanno insistito sul fatto che cantare è una delle cose di maggior soddisfazione, poiché fa uscire ciò che uno ha dentro, liberandolo spesso dallo stress della vita quotidiana. Come sottolineato nel suo intervento dal Dott. Davide Bertoni, neuropsichiatra infantile, il canto è la forma d'arte più potente, poichè agisce sulle emozioni (ed è così per tutti i popoli e in tutte le situazioni della vita).

Quando ascoltiamo la musica e cantiamo, il cervello produce sensazioni particolari che a loro volta agiscono sull'organismo, provocando il rilascio in circolo di sostanze, quali la serotonina e l'ossitocina, che fanno stare bene, favoriscono l'ossigenazione del sangue, l'apprendimento e, addirittura, migliorano la funzionalità del sistema immunitario. Non a caso si dice: canta che ti passa. In una parola: il canto produce benessere e salute (togliendo di mezzo lo psichiatra, aggiunge il Dott. Bertoni, anche se ciò costituisce un business killer per la sua professione). Per cantare, però, occorre esercitare la voce.

Nel suo intervento, la Dott.ssa Sara Roncadi, logopedista della medicina riabilitativa, ha spiegato il funzionamento della fonazione, risultato della vibrazione delle corde vocali, indotta dal passaggio dell'aria espirata attraverso la laringe. La voce è influenzata dal nostro stato di salute e/o di affaticamento. Per esempio, quando si è stanchi, o raffreddati, la voce cambia, si dice che "va giù". Allora bisogna intervenire con contromisure di igiene vocale, al fine di conservarla, o recuperarla.

In genere si tratta di norme facili da mettere in pratica. A volte anche solo un prolungato "tacere", o la permanenza in un luogo silenzioso sono sufficienti per risolvere i problemi vocali. Nel suo intervento, la Sig.a Barbara Bonfatti, presidente del Coro, ha sottolineato che il corso "L'arte della voce" rientra nel programma di sviluppo del coro, volto alla divulgazione del patrimonio musicale e all'allargamento della base di cultori del bel canto. Ha riconosciuto la sensibilità del Lions Club che ha risposto non solo col finanziamento del corso, ma anche con l'ulteriore donazione delle attrezzature (cavi, microfoni, aste, amplificatori e mixer) che consentiranno alla sezione giovanile "Augusta" del coro, composta da studenti, di esibirsi con mezzi adeguati.

Non poteva mancare il saluto del "padrone di casa", ossia dell'Assessore alla Ricostruzione, Roberto Ganzerli, intervenuto per confermare la disponibilità del Comune all'appoggio di iniziative come questa, che dimostrano, assieme alla rinascita edilizia, la ferma volontà di recupero del prezioso tessuto sociale di Mirandola, in parte disperso dopo il terremoto.

Infine, le parole di Guido Zaccarelli, presidente del Lions Club Mirandola, hanno delineato la cornice entro cui l'iniziativa di sostegno al coro si è sviluppata, nell'anno in cui il Club mette al centro della sua attenzione, quale filo conduttore, l'arte, intesa come insieme di attività "benfatte" e rivolte a promuovere l'uomo sotto vari aspetti: la persona, l'ambiente, l'economia, la società e l'etica. Anche il canto è una forma d'arte, in quanto allarga i confini della conoscenza, motivando le persone a trovare il giusto accordo con la propria anima e a contribuire alla diffusione del senso di benessere personale e sociale.

Presso la Scuola Statale d'Infanzia di Via Poma 19 a Mirandola, alla presenza di numerosi genitori e bambini, ha avuto luogo la consegna dei dispositivi multimediali coi quali il Lions Club Mirandola (col contributo della Fondazione Cassa di Risparmio) ha voluto supportare il progetto "Giocando s'impara...un clic sul mondo", formulato dalla scuola per dare l'opportunità ai bambini, fin dall'età prescolare, di interagire con il computer.

In un'epoca in cui ci si riferisce ai "nativi digitali" (ossia, a coloro che famigliarizzano molto precocemente con i nuovi mezzi di comunicazione) attribuendo loro indubbi vantaggi nell'inserimento nella società moderna, non poteva mancare il concreto sostegno del Lions Club a tale iniziativa.

La strategia del progetto consiste nell'avvalorare il computer/tablet come mezzo pedagogico capace di catturare la naturale curiosità del bambino, divertendolo e stimolandone la creatività e le funzioni logiche di ragionamento e di apprendimento.

Nel suo insieme esso mira quindi a rafforzare e arricchire l'identità del bambino, contribuendo alla sua crescita attraverso l'uso di un linguaggio multimediale. Tutto ciò è stato ben sottolineato negli interventi di Tiziano Mantovani, Dirigente scolastico e delle maestre referenti (Anna Maria Costa e Rossella Calzolari) che hanno anche precisato i modi in cui l'approccio al computer avverrà, soprattutto con l'accompagnamento costante dei bambini da parte delle insegnanti e la creazione di gruppi di lavoro capaci di sviluppare certe piccole competenze.

I bambini acquisiranno la "mappa" cognitiva necessaria per muoversi nella realtà moderna mediante le tecnologie digitali. La donazione da parte del Lions Club dei 3 personal computer, dei 3 tablet e del proiettore, già predisposti per il collegamento ad Internet, mette ora la scuola di Via Poma in una posizione pedagogica di assoluta avanguardia rispetto alle altre 9 scuole pubbliche dell'infanzia esistenti a livello comunale. L'assessore alle politiche sociali, Loretta Tromba, lo ha sottolineato nel suo saluto.

Anche, Guido Zaccarelli, presidente del Lions Club Mirandola, ha ben inquadrato questo service nell'ambito delle attenzioni che quest'anno il Club rivolge a tutte le forme d'arte, intese come attività tendenti a promuovere e diffondere il benessere dell'uomo nella nostra comunità.

Nella foto da sx: le insegnanti referenti (Anna Maria Costa e Rossella Calzolari), Tiziano Mantovani, Guido Zaccarelli e Loretta Tromba mostrano le attrezzature donate dal Lions Club Mirandola alla Scuola d'Infanzia di Via Poma.