Terremoto: Poste Italiane e Croce Rossa Italiana attivano conto corrente per le donazioni a favore delle comunità colpite dal sisma. Il conto è intestato "Poste Italiane con Croce Rossa Italiana-Sisma del 24 agosto 2016" c/c 900050
Roma, 25 agosto 2016 – Poste Italiane è vicina alle comunità del Centro Italia gravemente colpite dal sisma ed è impegnata sin dalle prime ore in azioni di sostegno ai residenti nelle zone terremotate.
Poste Italiane, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, ha istituito un conto corrente attivo già da oggi per le donazioni a favore degli abitanti dei centri gravemente danneggiati dal terremoto.
Il conto corrente è intestato "Poste Italiane con Croce Rossa Italiana - Sisma del 24 agosto 2016"c/c 900050, codice IBAN IT38R0760103000000000900050; il codice BIC/SWIFT per inviare bonifici dall'estero è BPPIITRRXXX.
Poste Italiane, inoltre, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, ha attivato attraverso l'operatore telefonico Poste Mobile la numerazione solidale 45500 per la raccolta fondi. Tutti i clienti PosteMobile possono donare 2 euro tramite l'invio di un SMS.
In queste ore Poste Italiane sta lavorando in stretta collaborazione con la Protezione Civile e le altre istituzioni per assicurare la continuità dei servizi postali e finanziari ai cittadini dei comuni colpiti. I tecnici di Poste Italiane sono impegnati a verificare l'efficienza delle strutture e delle tecnologie nelle regioni interessate dal sisma per ripristinarne la piena funzionalità con la massima rapidità.
Sisma nell'Italia centrale. Il presidente Bonaccini nelle prossime ore sui luoghi colpiti: "Il grande cuore dell'Emilia-Romagna si è già messo in moto". Un campo della Protezione civile dell'Emilia-Romagna sarà allestito a Montegallo in provincia di Ascoli Piceno, dove si sta recando una colonna di volontari e tecnici. Aperto un conto corrente per le donazioni.
Bologna – "Il grande cuore dell'Emilia-Romagna si è già messo in moto. Lo ha fatto, con generosità, subito dopo le prime scosse e continuerà a farlo nelle prossime ore rispondendo alle richieste di coloro che stanno coordinando in loco le operazioni di primo soccorso".
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini che sarà nelle prossime ore sui luoghi colpiti dal sisma nell'Italia centrale e nel campo allestito dalla Protezione civile dell'Emilia-Romagna.
Infatti, nel pomeriggio di oggi (ieri 24 agosto - ndr) da diverse località della regione, su richiesta della Protezione civile nazionale, si sono messe in marcia verso le zone colpite unità cinofile e 20camion con tende, cucine e attrezzature di emergenza per l'allestimento di un campo. La colonna - con a bordo un centinaio di volontari e tecnici dell'Agenzia regionale di Protezione civile dell'Emilia-Romagna - raggiungerà e allestirà il campo nel Comune di Montegallo (Ascoli Piceno).
La Regione ha aperto un conto corrente unico regionale per la raccolta di fondi che saranno destinati alle esigenze delle popolazione e dei territori colpiti. Questo Iban e causale del conto corrente intestato a Agenzia Protezione Civile Emilia-Romagna: IBAN IT69G0200802435000104428964 - Causale: Emilia Romagna per sisma Centro Italia".
Intanto l'Agenzia di Protezione civile – in stretta collaborazione con l'Anci regionale - sta raccogliendo le disponibilità di tecnici comunali, polizie locali, responsabili di protezione civile e volontari dei gruppi comunali del territorio emiliano-romagnolo per mettere in campo competenza in caso di richiesta di aiuti. Professionalità che verranno utilizzate in base alle richieste ed esigenze specifiche segnalate dalla Protezione civile nazionale. Alla Protezione civile è stata anche comunicata la disponibilità ad accogliere, se richiesto, sfollati presso le strutture alberghiere dell'Emilia-Romagna.
Per quanto riguarda le necessità trasfusionali il Centro Regionale Sangue (Crs) dell'Emilia-Romagna in contatto con il Centro Nazionale Sangue (Cns), si è reso disponibile, se necessario, a far fronte a eventuali fabbisogni trasfusionali. Per la raccolta di materiali e beni di prima necessità, il riferimento sono le principali associazioni di volontariato del territorio.
Infine, la Regione, nei prossimi giorni, inizierà la selezione del personale tecnico e amministrativo da mettere a disposizione per la fase post-emergenziale: dai tecnici per lo smaltimento delle macerie ai nuclei per le valutazioni speditive per verifica dei danni.
Prosegue senza sosta il lavoro di salvataggio dei soccorritori. E purtroppo, come era prevedibile, i numeri che raccontano la tragedia crescono di ora in ora.
di Lgc Parma 25 agosto 2016 -
Ufficialmente, al momento, sono 247 le vittime accertate ma, stando alle dichiarazioni del Sindaco di Amatrice, solo in quel villaggio dovrebbero essere almeno 200.
Amatrice però non c'é più!
Così molti quotidiani, nazionali e esteri, hanno titolato per dare una misura del dramma che sta vivendo il centro Italia, devastato da un sisma che ha colto di sorpresa, in piena notte, una vasta area appenninica. Una scossa, la più forte di "soli" 6 gradi di magnitudo, è stata avvertita dalla Romagna alla Campania e immediatamente fa riemergere le ferite di 40 anni fa (maggio 1976 Friuli) e più recenti dell'Aquila (aprile 2009) e di Modena (maggio 2012).
Ferite così profonde che non si emargineranno mai e reteranno indelebili nella mente dei sopravvissuti che hanno perso i loro cari e o i patrimoni frutto di una vita spesa a lavorare.
E' in momenti come questi che occorre trovare la forza di abbandonare le divisioni e progettare il futuro del Paese perché queste ferite rimangano testimonianza del passato.
Purtroppo non sarà così ma la spinta di solidarietà e generosità, che in ogni occasione la popolazione ha tempestivamente espresso, non deve rimanere sporadica a sostegno dell'emergenza ma canalizzata per la ricostruzione di un Paese serio, come seria è la sua gente.
Amatrice non c'é più ma facciamo in modo che il suo sacrificio sia da stimolo a invertire la rotta, della politica nazionale ma anche dell'individualismo e dell'egoismo che troppo rapidamente sta diffondendosi minando, nelle sue fondamenta, la nostra straordinaria civiltà.
I numeri dell'emergenza e della solidarietà -
Attivi i numeri del contact center della Protezione Civile: 800840840 (per chi chiama dall'estero è attivo il numero +39 06 82888850)e della sala operativa della Protezione Civile Lazio: 803555.
Per donare numero solidale 45500
È attivo, grazie al protocollo d'intesa esistente tra Dipartimento della Protezione Civile e operatori di telefonia fissa e mobile, il numero solidale 45500 a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto che ha interessato stanotte il Centro Italia. Lo comunica il Dipartimento della Protezione civile. Grazie agli operatori Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, Coopvoce, Wind e Infostrada, è così possibile donare due euro inviando un sms solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
(Il video in notturna dei Vigili del Fuoco testimonia la gravità della situazione a Amatrice.)
Alle 13,45 una nuova scossa, magnitudo 4,9, è stata registrata nell'area colpita dal sisma di stanotte. Gli esperti indicano che lo sciame sismico potrà durare per diversi mesi. I numeri dell'emergenza e della solidarietà.
di Lgc Parma 24 agosto 2016 -
Alle 03.33 del 24 agosto, un sisma di magnitudo 6.0, con epicentro nel comune di Accumoli ha interessato la provincia di Rieti e i territori limitrofi. Molto ampia l'area interessata dal sisma provocando danni e vittime dal confine laziale all'Abruzzo e nelle Marche.
Interi paesi sono stati cancellati e trasformati in cumuli di macerie seppellendo i ricordi di centinaia di famiglie e, quel che è peggio, sopprimendo troppi bambini, donne e uomini colti nel pieno della notte nell'impossibilità di una difesa.
Per l'ennesima volta si torna a parlare di prevenzione e che se le costruzioni fossero state ben tenute oggi non si conterebbero vittime.
Invece la conta dei morti sale man mano che trascorrono le ore. Nel pomeriggio si contavano 73 morti e 100 feriti, ma il numero, purtroppo, è in costante aggiornamento.
Bellissimi Borghi antichi, quasi disabitati per la maggior parte dell'anno, erano colmi di turisti in questi giorni di fine estate. Famiglie che avrebbero voluto godere di scampoli d'estate nella tranquilla serenità dei villaggi medievali di cui la regione è ricca. In una frazione di secondo il sogno si è trasformato in incubo, nonostante la magnitudo non fosse di intensità catastrofica.
Il tempo delle polemiche è rimandato a più tardi, oggi, grazie ai Vigili del Fuoco, Protezione civile e uffici di coordinamento istituzionali è ancora il tempo dei soccorsi, del salvataggio e del conforto psicologico dei sopravvissuti.
Immediatamente, sin da stamattina, la macchina dei soccorsi si è messa in moto con efficienza e rapidità, così come rapido è stata la levata di solidarietà nazionale con migliaia di persone che hanno risposto all'appello di donare sangue.
I numeri dell'emergenza e della solidarietà -
Attivi i numeri del contact center della Protezione Civile: 800840840 (per chi chiama dall'estero è attivo il numero +39 06 82888850)e della sala operativa della Protezione Civile Lazio: 803555.
Per donare numero solidale 45500
È attivo dalle ore 15, grazie al protocollo d'intesa esistente tra Dipartimento della Protezione Civile e operatori di telefonia fissa e mobile, il numero solidale 45500 a sostegno delle popolazioni colpite dal terremoto che ha interessato stanotte il Centro Italia. Lo comunica il Dipartimento della Protezione civile. Grazie agli operatori Tim, Vodafone, Tre, Fastweb, Coopvoce, Wind e Infostrada, è così possibile donare due euro inviando un sms solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma.
(nella galleria immagini le foto dei Vigili del Fuoco testimoniano la gravità e le difficoltà di intervento)