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Casi di legionellosi segnalati a Parma nel quartiere Montebello. L'assessore Venturi: "I controlli e la prevenzione in Emilia-Romagna garantiscono standard di sicurezza adeguati, ma vogliamo che un'Unità di esperti sia immediatamente attiva per individuare le cause del focolaio e ulteriori misure per risolvere rapidamente questa situazione".

Bologna, 30 settembre 2016

Un'Unità di crisi, con competenze tecnico-scientifiche elevate e specifiche, come ulteriore misura di sicurezza per ridurre il rischio di infezione da legionellosi: è stata attivata dalla Regione Emilia-Romagna in seguito ai casi segnalati a Parma nel quartiere Montebello.

"In Emilia-Romagna- ha sottolineato l'assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi- è attivo da tempo un piano di controllo e prevenzione della legionellosi tra i più avanzati che, in linea con l'attuale normativa, garantisce standard di sicurezza adeguati. Questa Unità di crisi costituisce una misura ulteriore di sicurezza per individuare le cause del focolaio e risolvere rapidamente la situazione. Una decisione presa- ha aggiunto Venturi- considerando la complessità di questa tematica, che richiede interventi molteplici e il coinvolgimento di diversi soggetti".

L'Unità è composta, oltre che dalle Aziende sanitarie di Parma, da esperti dei servizi regionali che si occupano di prevenzione e controllo delle malattie infettive e da esperti di Arpae (l'Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'Emilia-Romagna). Si avvarrà, inoltre, del supporto qualificato di esperti dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Le Aziende sanitarie di Parma, che stanno operando sul campo fin dai primi casi riscontrati, svolgendo approfondimenti epidemiologici e indagini ambientali sulle possibili fonti di esposizione, "saranno quindi supportate dal lavoro di esperti in materia- ha concluso Venturi- con l'obiettivo di individuare eventuali, ulteriori azioni di controllo e prevenzione".

La legionellosi: cos'è e come si contrae l'infezione

E' un'infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l'apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può "colonizzare" gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell'acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Non si trasmette da persona a persona: l'infezione viene veicolata piuttosto da flussi di aerosol e di acqua contaminata, come nel caso di ambienti condizionati o con l'uso di umidificatori. La legionella, infatti, si riproduce soprattutto in ambienti umidi e tiepidi o riscaldati, come i sistemi di tubature, i condensatori, le colonne di raffreddamento dell'acqua, sui quali forma un film batterico.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Una re-industrializzazione che segue quella della Oppimitti di Bedonia e che coniuga rilancio produttivo di qualità e tutela dell'occupazione con circa 150 posti di lavoro complessivi salvaguardati. L'assessore Costi: "Un lavoro di squadra per la rinascita della valle".

Bologna, 28 settembre 2016

"E' l'Emilia-Romagna che cresce e riparte coniugando tutela dell'occupazione e rilancio produttivo di qualità": così l'assessore regionale Palma Costi commenta l'inaugurazione, ieri, della Laminam di Borgotaro (Pr) del gruppo System, stabilimento ceramico acquisito lo scorso dicembre da Kale Italia. Un investimento di 50 milioni di euro per la realizzazione di lastre ceramiche con tecnologie innovative e completamente made in Italy.

Il rilancio ha coinvolto in primo luogo i lavoratori con percorsi di formazione ospitati presso il Comune di Borgo Val di Taro (Pr) e la realizzazione del collegamento con la banda larga operato dal servizio Lepida della Regione Emilia-Romagna. Intanto prosegue positivamente anche il confronto con l'assessorato regionale ai Trasporti e Ferrovie dello Stato, per l'implementazione dello scalo merci utilizzando il raccordo ferroviario.

"Sono molto soddisfatta del risultato raggiunto- aggiunge l'assessore Costi- perché è frutto della lungimiranza di un gruppo industriale e di un positivo gioco di squadra tra istituzioni Regione, amministrazioni locali, sindacati e imprenditoria per consentire il rilancio di questo nuovo sito produttivo ceramico totalmente made in Italy, efficiente e altamente automatizzato. Con questa inaugurazione- prosegue- che segue quella della Oppimitti di Bedonia, possiamo parlare di re-industrializzazione della valle".

La Laminam, gruppo industriale guidato da Franco Stefani, sorge su un'area di 44.000 metri quadrati e occupa 86 persone. All'interno dello stabilimento viene utilizzata la tecnologia Lamgea by System, di ultima generazione, che permette di costruire, in modo altamente automatizzato, grandi superfici ceramiche adatte ad applicazioni in architettura e arredamento. L'azienda potrà accogliere tre impianti di lavorazione ulteriori moltiplicando così la capacità produttiva.
L'inaugurazione di ieri segue quella della Oppimitti Energy del 10 settembre scorso. Negli spazi dell'ex Fincuoghi, l'azienda ha presentato la riconversione dalla produzione di mattonelle al recupero di plastica per i rifiuti. Ora i dipendenti sono circa 60 ma i vertici aziendali ipotizzano fino a un raddoppio dell'occupazione, grazie a un nuovo piano industriale. /BB

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Domenica, 25 Settembre 2016 09:19

Turismo. Nasce Motor Valley Development

Turismo. Regione, case motoristiche, operatori economici insieme per lanciare il cuore motoristico dell'Emilia-Romagna. Bonaccini: "Una grande opportunità di sviluppo del territorio, di crescita economica e di nuova occupazione. Dalla Regione un milione di euro per la promozione turistica internazionale delle iniziative legate al mondo dei motori. Corsini: "Una regione sempre più internazionale"

Bologna – Quattro autodromi, 11 musei aziendali, 12 collezioni private, 88 team sportivi tra club e scuderie, 11 piste da Karting e un apparato industriale unico nel mondo. E' la Motor Valley, che diventa sempre più un brand concreto, anche dal punto di vista turistico. E per sfruttarne al meglio le grandi potenzialità, nasce l'associazione no profit Motor Valley Development e la Regione Emilia-Romagna investe di un milione di euro per la promozione internazionale dell'anima motoristica dell'Emilia-Romagna.

L'intenzione è quella di rivolgersi al turismo internazionale, con un prodotto esclusivo dedicato al turismo dell'esperienza, oggi completamente rinnovato, e con un fitto calendario di eventi che si snodano lungo l'intero anno, consultabile sul sito www.motorvalley.com. Tra i punti i forza ci sono appuntamenti di richiamo mondiale come Moto GP, la Mille Miglia, ma anche prestigiosi musei aziendali e collezioni private.

"La Motor Valley- ha detto il presidente Stefano Bonaccini durante la conferenza stampa di presentazione, oggi in Regione- racchiude in sé e racconta al mondo l'identità, la storia e la passione della nostra terra, nel segno del più autentico made in Italy. E' un progetto unico anche dal punto di vista turistico, al quale puntiamo con convinzione. Non solo perché mette insieme per la prima volta tutti gli attori che operano sul territorio, ma perchè diventa un'opportunità di crescita economica e di nuova occupazione. Un'operazione- ha concluso- che mette assieme l'ambito turistico, quello sportivo, il mondo dell'università e delle nuove tecnologie, e lo sviluppo del territorio". In questa direzione va il nostro investimento da un milione di euro. Voglio ricordare, infine, che la legge regionale sull'attrattività turistica mette in campo complessivamente 67 milioni di euro, che saranno volano per gli investimenti delle aziende turistiche creando, a regime, 2.000 nuovi occupati".

"Siamo passati dalle parole ai fatti con la costruzione di un prodotto turistico strutturato- ha spiegato l'assessore al turismo Andrea Corsini- che ha l'obiettivo di rendere la nostra regione sempre più internazionale. Abbiamo creato un'associazione che mette insieme i brand, le collezioni, i musei, i grandi eventi nell'ambito dell'automobilismo e del motociclismo, decidendo di investire con convinzione nel progetto La Via Emilia – Experience the Italian Lifestyle".

L'investimento di un milione previsto per il biennio 2016-2017 sarà destinato alla comunicazione, alla realizzazione di nuovi eventi di carattere internazionale e attività di incoming. Per avere un quadro concreto su quelli che saranno gli andamenti turistici e l'indotto economico sul territorio generati dagli eventi programmati nell'ambito della Motor Valley, un Osservatorio monitorerà dati e flussi in modo continuo.

(Fonte Regione Emilia Romagna/CL)

La firma da parte dei Comuni di Piacenza, Spilamberto, Vezzano sul Crostolo, Rottofreno e Unione Comuni Bassa val Trebbia e val Luretta. L'assessore Gazzolo: "La Regione in prima linea nella difesa del suolo, con oltre 1.800 cantieri finanziati e mezzo miliardo di investimenti".

Bologna, 22 settembre 2016

Da oggi anche l'Emilia-Romagna ha città che si impegnano ufficialmente a diventare sempre più "resilienti". Cioè preparate ad affrontare con prontezza ed efficacia gli eventi calamitosi, come alluvioni e terremoti, e capaci di uscirne persino più forti.
Questo è l'impegno preso dai Comuni di Piacenza, Spilamberto (Modena), Vezzano sul Crostolo (Reggio Emilia), Rottofreno (Piacenza) e dall'Unione Comuni Bassa val Trebbia e val Luretta (Piacenza), che oggi hanno firmato la Carta delle città resilienti dell'Onu. La sottoscrizione si è svolta a Ferrara, durante la Conferenza nazionale sul rischio idrogeologico ospitata a RemTech, la fiera dedicata all'ambiente e il territorio che ha aperto i battenti questa mattina.

"In meno di due anni dall'avvio della legislatura, con oltre 1.800 cantieri finanziati per un investimento che supera il mezzo miliardo di euro, la Regione ha fatto della difesa e della cura del territorio una priorità", ha spiegato l'assessore regionale alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, nel presentare l'iniziativa.

Il documento delle Nazioni Unite mette nero su bianco l'impegno delle amministrazioni a realizzare azioni concrete, che vanno dalle verifiche sulla sicurezza di tutte le scuole e le strutture sanitarie all'investimento in infrastrutture capaci di ridurre i rischi, tra cui opere di regimazione idrica, garantendone la manutenzione e gli adeguamenti al cambiamento climatico. E ancora: l'introduzione di criteri adeguati ai pericoli locali nei regolamenti edilizi e nella pianificazione del territorio, lo sviluppo di efficaci sistemi di monitoraggio e allerta, l'approvazione dei piani di protezione civile e l'organizzazione periodica di esercitazioni che coinvolgano la cittadinanza.

Carta citta resilienti

"Siamo impegnati a diffondere una vera cultura di autoprotezione e conoscenza del rischio- ha sottolineato Marco Iachetta, responsabile Protezione civile Anci Emilia-Romagna-. Lo facciamo assieme al dipartimento nazionale di Protezione civile e alla Regione Emilia-Romagna, anche promuovendo l'adesione delle nostre città alla Campagna dell'Onu. Siamo molto soddisfatti di questa firma, che speriamo apra la strada ad altri, numerosi ingressi".
"Stiamo lavorando assieme ad Italia Sicura- ha concluso Gazzolo- ad una pianificazione strategica nell'ambito del piano nazionale contro il dissesto idrogeologico. Ma è una sfida che istituzioni e comunità possono vincere solo insieme. Promuovere la campagna Onu significa sviluppare una rete mondiale di comunità impegnate in prima linea per la sicurezza dei territori e dei cittadini".

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

La Borsa del Turismo Fluviale e del Po dal 29 settembre al 2 ottobre. Tanti gli eventi in programma aperti a tutti: navigazioni gratuite lungo il Po, tour guidati in bicicletta, incontri, convegni e mostre a tema. Corsini: "Un'esperienza di vacanza a 360 gradi, unica nel suo genere e dal forte appeal sull'attuale scenario turistico internazionale".

Bologna, 24 settembre 2016

Sono 26 gli operatori commerciali da tutta Europa che, dal 29 settembre al 2 ottobre arriveranno a Guastalla (Re), per scoprire le novità del turismo fluviale e dei viaggi slow immersi nella natura, proposte dallaBorsa del Turismo Fluviale e del Po. La manifestazione, giunta quest'anno alla sesta edizione, ideata e organizzata da Confesercenti, è il più importante momento di promozione di questo particolare prodotto turistico e di incontro fra operatori economici della domanda e dell'offerta. Ha il patrocinio, fra gli altri, del Ministero dei beni e delle attività culturali del turismo e della Regione Emilia-Romagna.

Per quattro giorni Guastalla e le Terre del Po ospiteranno tour operator internazionali, tutti a caccia di proposte di vacanze a ritmo slow lungo il Grande Fiume, da inserire nei propri cataloghi e nei propri portali turistici. Vacanze declinate su cicloturismo, enogastronomia e contatto con la natura, lungo le terre del Po. Gli operatori provengono da Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito, Scandinavia, Scozia, Spagna e Svizzera. Le novità di questa edizione sono le adesioni da operatori di Portogallo, Scozia Slovenia e Polonia.

Per loro, la Borsa del Turismo Fluviale ha organizzato, dal 29 settembre al 2 ottobre, cinque educational tour, cioè viaggi tecnici per vedere e toccare con mano le attrattive dei territori fluviali: due tour sono in programma a Piacenza, due nelle corti lungo la costa del Po nel territorio di Reggio Emilia e una a Comacchio, la piccola Venezia sul Delta del Po. Gli operatori potranno scoprire in prima persona le varie modalità ricettive (alberghi, villaggi turistici, agriturismo), con la possibilità di abbinare navigazione a percorsi cicloturistici, visitare aziende di produzione agroalimentare e narrare le tradizioni enogastronomiche locali.
A conclusione di questa fase, arriverà il momento dei veri e propri scambi commerciali, il workshop, sabato 1 ottobre al palazzo Ducale di Guastalla dalle ore 9 alle 13. Per quanto riguarda l'offerta saranno presenti circa 100 aziende dell'offerta turistica italiana di cui circa 70 provenienti dall'Emilia-Romagna.
Anche il pubblico sarà coinvolto in questa manifestazione. Tanti gli eventi in programma durante questo lungo week end, aperti a tutti: navigazioni gratuite lungo il Po, tour guidati in bicicletta, incontri, convegni e mostre a tema.

«Quella sul grande fiume italiano per antonomasia è un'esperienza di vacanza a 360 gradi– sottolinea Andrea Corsini, assessore Regionale al Turismo- unica nel suo genere, e dal forte appeal sull'attuale scenario turistico internazionale. La Borsa presentata oggi ne costituisce la vetrina ideale e permette a tour operator da tutta Europa di vivere in prima persona i diversi volti della vacanza sul Po, grazie agli educational tour in programma, e di incontrare poi l'offerta turistica regionale, secondo una formula vincente che di edizione in edizione sta sempre più valorizzando il turismo fluviale dell'Emilia-Romagna».
"Il turismo fluviale e del Po– dice Stefano Bollettinari, direttore Confesercenti Emilia-Romagna– deve essere sempre più una nuova frontiera del turismo regionale e nazionale se vogliamo contribuire ad aumentare il peso economico del settore e la destagionalizzazione. C'è una nuova domanda turistica che ama vacanze slow, contatto con la natura, enogastronomia tipica, cicloturismo e altre attività sportive, che va intercettata con un'offerta sempre più diversificata e di qualità; per fare ciò è imprescindibile una maggiore attenzione all'ambiente, ai servizi e alle infrastrutture sul territorio e ai trasporti",

Il turismo lungo il Po in numeri

Nel 2015, i 445 comuni dell'area del Po hanno totalizzato 2,8 milioni di arrivi e 9,9 milioni di presenze, di cui 695.704 arrivi e 3.493.044 presenze in Emilia-Romagna, (fonte Cst, Centro studi turistici).
L'asse fluviale del Po bagna 4 regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto), 13 province e 445 comuni. Questi ultimi nel 2015 hanno registrato il 67% di arrivi e il 64,5% di presenze nazionali (con il 33% di arrivi e 35,5% di presenze straniere).
Analizzando il totale del movimento turistico delle province interessate, l'incidenza dei flussi turistici in questi comuni dell'area Po è stata, nel 2015, rispettivamente del 45,9% per gli arrivi e del 54% delle presenze. La capacità ricettiva dell'intera area del fiume Po consta di 4.158 tra esercizi alberghieri ed extralberghieri, per complessivi 114 mila posti letto (in Emilia-Romagna 670 esercizi ricettivi e 45.588 esercizi ricettivi).

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Le imprese hanno tempo fino al prossimo 10 ottobre per presentare la candidatura per "Innovatori Responsabili", la 2°edizione del Premio ER.Rsi. Possibilità per le imprese emiliano-romagnole di candidare progetti su quattro categorie tematiche legate alla sostenibilità, in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda 2030 Onu ovvero scuola, crescita-occupazione, ambiente e comunità.

Bologna, 21 settembre 2016

Essere innovatori e socialmente responsabili è un valore aggiunto per le imprese. Per questo la Regione, per il secondo anno, premierà le aziende emiliano-romagnole e le start-up che realizzino progetti socialmente responsabili, l'ambito riguardante le implicazioni di natura etica all'interno della visione strategica d'impresa. C'è tempo fino al prossimo 10 ottobre 2016 per presentare le candidature

"L'obiettivo dell'iniziativa– dice l'assessor regionale alle Attività produttive Palma Costi- è quello di premiare e sostenere le imprese dell'Emilia-Romagna più virtuose sul tema della responsabilità sociale d'impresa e di offrire una prospettiva aggiornata sul contributo del mondo imprenditoriale emiliano-romagnolo per il raggiungimento dei nuovi obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile. I 17 obiettivi contenuti nell'Agenda 2030 dell'Onu approvata a settembre 2015 da 193 Paesi, rappresentano il nuovo punto di riferimento internazionale per le politiche di sviluppo di governi e istituzioni, e trovano nel mondo delle imprese un attore essenziale per il raggiungimento degli obiettivi condivisi".

Il "Premio innovatori responsabili" dà la possibilità alle imprese emiliano-romagnole di candidare progetti su quattro categorie tematiche legate alla sostenibilità, in coerenza con gli obiettivi dell'Agenda 2030 Onu ovvero scuola, crescita-occupazione, ambiente e comunità.
Le candidature saranno suddivise in una sezione ordinaria dedicata alle imprese e una sezione speciale per le start-up innovative.
I vincitori assoluti delle quattro categorie tematiche e della sezione start-up saranno premiati con un video promozionale personalizzato di presentazione dell'azienda e del progetto candidato. Inoltre, vi sarà la possibilità di ottenere un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 10 mila euro, a copertura del 50% delle spese relative alle azioni da realizzare nel corso del 2017 per attività di responsabilità sociale d'impresa. Le imprese vincitrici avranno anche la possibilità di realizzare un evento promozionale personalizzato, presso i locali della sede della Regione.
I primi 15 classificati - 12 per la sezione ordinaria e 3 per la sezione Start-up - potranno utilizzare il logo distintivo del premio nella comunicazione di impresa e verranno menzionati nel video riassuntivo dell'iniziativa, che verrà diffuso sul portale web della Regione. I primi 15 classificati potranno, inoltre, essere inclusi nelle delegazioni istituzionali delle missioni in uscita previste per il 2017 nel programma ER GoGlobal e verranno inseriti nella lista degli inviti per gli eventi di incoming realizzati per l'accoglienza di delegazioni estere.

I progetti saranno sottoposti ad un comitato di valutazione, composto da esperti che assegnerà un punteggio complessivo sulla base delle caratteristiche di innovatività, di capacità di coinvolgere soggetti in ottica multistakeholder, di generare impatti positivi e di essere replicabili in altri contesti. Saranno, inoltre, misurate le caratteristiche di coerenza con l'Agenda 2030 e con la Carta dei valori per la responsabilità sociale delle imprese della Regione.
Le candidature possono essere inviate fino al 10 ottobre 2016, esclusivamente mediante posta elettronica certificata inviata all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e utilizzando i modelli disponibili sul sito internet:imprese.regione.emilia-romagna.it/Finanziamenti/rsi/premio-er-rsi-2016-innovatori-responsabili  

Per informazioni sul Premio è possibile scrivere allo Sportello Imprese regionale Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . /Gia. Bos.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia

Ortofrutta, incontro organizzato al Macfrut di Rimini da Areflh. L'Emilia-Romagna guida l'organismo che riunisce 21 Regioni e 19 tra le più importanti Aop e Op di 6 Paesi diversi. Tra le richieste l'aumento dei fondi per la distribuzione gratuita agli indigenti e l'allargamento alle società non cooperative della copertura delle spese per il personale. 

Bologna, 16 settembre 2016

Allargamento della rendicontazione delle spese per il personale alle società aderenti alle Op (Organizzazioni di produttori) che non hanno la veste giuridica di cooperativa; possibilità da parte delle Aop (Associazioni di organizzazioni di produttori) di costituire un fondo di esercizio e predisporre un programma operativo alla stregua delle singole Op; innalzamento dall'attuale 0,5% all'1% della percentuale del fondo di esercizio destinata al finanziamento dei ritiri di mercato per la distribuzione gratuita di ortofrutta agli indigenti. Sono alcune delle richieste di modifica alle norme applicative dell'Ocm (Organizzazione comune di mercato) ortofrutta emerse ieri nell'incontro organizzato al Macfrut di Rimini da Areflh, l'organismo al quale aderiscono 21 tra le più importanti regioni produttrici e 19 tra Aop e Op di sei Paesi europei, presieduto dal giugno scorso dall'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna, Simona Caselli. Oltre all'Italia, rappresentata sul versante istituzionale appunto da Emilia-Romagna, Piemonte, Basilicata e Provincia autonoma di Trento, della "rete" europea fanno parte importanti realtà associative di Francia, Spagna, Belgio, Portogallo e Grecia.

Le priorità

La riunione, allargata agli assessori regionali all'Agricoltura, ha consentito di fare il punto sullo stato di attuazione della riforma dell'Ocm e di raccogliere suggerimenti e proposte concrete per semplificare e rendere più efficaci i meccanismi applicativi della riforma stessa. "Uno degli obiettivi prioritari del mio mandato triennale- ha sottolineato Caselli- è l'allargamento della base associativa di Areflh, con l'ingresso di altre importanti regioni ortofrutticole, a partire da quelle italiane. Altro compito impegnativo è favorire il dialogo e la collaborazione con le altre reti europee (Arepo, Arev, Eriaff, Ifoam, ecc.) e tra le due componenti dell'organismo: il collegio delle Regioni, organo politico e decisionale, e il collegio dei produttori, con un ruolo tecnico e propositivo".

L'Areflh è impegnata anche sui temi della ricerca e dell' innovazione come leve strategiche per la distintività e la competività delle produzioni e sul versante della promozione dei consumi, sfruttando le possibilità previste dai bandi europei. Uno tra i primi risultati ottenuti sotto la nuova presidenza a guida emiliano-romagnola è l'impegno della Commissione di Bruxelles a rivedere i meccanismi applicativi dell'aiuto alle produzioni integrate, trasferendo in capo alle Op il vincolo quinquennale che ora grava sulle singole aziende.

L'incontro è stato molto partecipato e ricco di interventi qualificati e molto propositivi da parte dei rappresentanrti di Op, Aop e Unioni nazionali.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Primo giorno di scuola per i bambini di Montegallo (Ap): "Grazie Emilia-Romagna". Ed entro fine mese le lezioni si faranno in un aula vera nel Centro polifunzionale cui stanno lavorando volontari e tecnici della Protezione civile dell'Emilia-Romagna. Il presidente Bonaccini: "Soddisfazione e emozione, siamo tutti con gli studenti delle aree colpite".

Bologna, 15 settembre 2016

La campanella del primo giorno di scuola è suonata regolarmente anche per i bambini di Montegallo (Ap), il comune marchigiano a pochi chilometri dall'epicentro del sisma che ha colpito il Centro Italia e adottato dalla Regione Emilia-Romagna. Colorata dai palloncini e dai loro stessi disegni, la grande tenda bianca li ospiterà però solo per pochi giorni: entro la fine del mese, infatti, torneranno a fare lezione in una vera aula, ovvero nella scuola della cittadella che i volontari e i tecnici della protezione civile dell'Emilia-Romagna stanno allestendo nel campo sportivo del paese. Si tratta del centro polifunzionale nei cui moduli temporanei troveranno sede anche il municipio, il presidio medico ambulatoriale, la farmacia, la chiesa e il Corpo forestale dello Stato. Iniziati una settimana fa con la stesura di ghiaia e la posa del legno a terra, l'illuminazione e gli impianti fognari, i lavori procedono come previsto.

"L'avvio regolare dell'anno scolastico è stata una delle priorità su cui ci siamo impegnati fin da subito- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- e vedere oggi i bambini di Montegallo al loro primo giorno di scuola è motivo vero di soddisfazione, oltre che una grande emozione. Ringrazio ancora una volta i volontari, i nostri tecnici e l'Agenzia regionale di Protezione civile per il lavoro che stanno facendo. E voglio ribadire come il milione di euro già stanziato dalla Regione e i fondi raccolti con le donazioni sul conto corrente da noi aperto verranno utilizzati per contribuire a costruire strutture più stabili e sicure, perché, seguendo le indicazioni del Governo e del commissario Errani, stiamo contribuendo alla fase di transizione dopo la prima emergenza con il pensiero già rivolto alla ricostruzione. Ma oggi, davvero, l'augurio di un buon anno scolastico va ai bambini di Montegallo e a tutti gli studenti delle zone colpite dal sisma: siamo tutti con loro".

Solidarietà: il conto corrente unico regionale
La Regione Emilia-Romagna ha aperto un conto corrente unico per la raccolta di fondi che saranno destinati alle esigenze delle popolazione e dei territori colpiti: Iban IT69G0200802435000104428964 - Intestazione e causale: "Emilia-Romagna per sisma Centro Italia".

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Scuola. Inaugurate a Modena le nuove medie "Piersanti Mattarella", Bonaccini: "Evento speciale, vogliamo scuole sempre più belle e sicure. 130 milioni per l'edilizia scolastica regionale". Investimento complessivo di 9,2 milioni di euro, di cui 2 milioni e 240 mila euro stanziati nell'ambito dei Piano triennale di edilizia scolastica della Regione: 225 cantieri entro il 2017.

Bologna, 15 settembre 2016

Prima campanella, oggi, anche per una nuova scuola media a Modena, intitolata a "Piersanti Mattarella", ex presidente della Regione Sicilia ucciso dalla mafia, e inaugurata questa mattina dal sindaco Giancarlo Muzzarelli e dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Un taglio del nastro coinciso con l'apertura agli studenti.

Per la realizzazione dell'edificio scolastico – effettuata in tre stralci, tra il 2009 e il 2016 – sono stati investiti complessivamente 9,2 milioni di euro: 2 milioni e 240 mila euro erogati attraverso il Piano triennale di edilizia scolastica della Regione che prevede l'apertura di 225 cantieri entro il 2017, per un investimento complessivo di 80 milioni tra fondi Bei e cofinanziamento degli enti locali e dei privati per la realizzazione di interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico delle scuole, nonché per costruire nuovi edifici e palestre scolastiche.

Nella nuova struttura sono ospitati laboratori, aule, palestra e una ampia sala polifunzionale a disposizione degli studenti e del quartiere, mentre all'esterno è stato realizzato anche un campetto sportivo. Quella inaugurata è la prima scuola a Modena dove gli studenti entrano strisciando il badge sul totem a led interattivo collocato all'ingresso, e anche la didattica sarà innovativa.

"L'inaugurazione di una scuola è sempre un evento speciale- afferma Bonaccini- perché è allo stesso tempo un servizio di grande qualità per i ragazzi e le famiglie, un investimento sul presente e il futuro dei ragazzi e un elemento di coesione per l'intera comunità. Con una attenzione particolare alla cura degli spazi per la didattica e la sicurezza della struttura, essendo la sicurezza degli edifici una delle nostre priorità assolute, tradotta nel piano triennale di edilizia scolastica che abbiamo messo a punto come Giunta regionale insieme ai territori. Centinaia di interventi per un programma da 80 milioni di euro di fondi Bei cui aggiungere 20,1 milioni attribuiti dal ministero dell'Istruzione all'Emilia-Romagna nell'ambito del Programma 'Scuole Innovative-La Buona Scuola', 20 milioni di fondi regionali che abbiamo messo nel bilancio 2016 per la messa in sicurezza e l'adeguamento normativo degli istituti, che sempre sul fronte regionale si sommano a oltre 6 milioni destinati al miglioramento sismico degli edifici scolastici e a 5 milioni del fondo per il recupero energetico degli edifici pubblici (Fesr). In totale- chiude il presidente della Regione- ammontano dunque a oltre 130 milioni le risorse disponibili per l'edilizia scolastica regionale, risorse per dare ai nostri studenti scuole sempre più belle e sicure".

Le caratteristiche

La struttura si sviluppa su due piani per un totale di 4.360 metri quadrati (2.672 metri quadrati al piano terra e 1.688 al primo piano). Gli ambienti didattici principali sono orientati verso sud e sud-est per garantire la migliore illuminazione naturale delle aule. La struttura presenta elevati standard di isolamento termico di murature e vetrate. Ha copertura a verde, sistemi radianti a pavimento e a parete, sistemi innovativi di rinnovo dell'aria negli ambienti e impianti per la produzione di acqua calda ed elettricità attraverso fonti rinnovabili. Inoltre, è stata progettata ponendo attenzione alla massima accessibilità da parte di tutti.

Con il terzo stralcio il progetto originale è stato adeguato alle nuove esigenze del sistema scolastico cittadino per accogliere la scuola secondaria di primo grado attorno a cui ruota l'Istituto Comprensivo 3. Le modifiche introdotte hanno contribuito a realizzare una scuola aperta alle istanze della nuova didattica, al territorio e a possibili nuovi scenari futuri. Il complesso di arredi e attrezzature è stato definito insieme a insegnanti e dirigenza scolastica, con il concorso dei rappresentanti dei genitori.

(Fonte: ufficio stampa Regione ER)

Lavoro: dinamica di crescita che si rafforza nel secondo trimestre dell'anno. La disoccupazione scende al 7,5%. Il presidente della Regione: "Sviluppo e occupazione assolute priorità, quanto stiamo mettendo in campo funziona, a partire dal Patto per il lavoro. Continueremo a puntare su innovazione e investimenti pubblici".

Bologna, 12 settembre 2016

Continua a crescere l'occupazione in Emilia-Romagna, che nel primo semestre di quest'anno fa registrare un +2,4% rispetto ai primi sei mesi del 2015, con un aumento di 46mila posti di lavoro. Un risultato dovuto al rafforzamento nel secondo trimestre della dinamica positiva già evidenziata nei primi tre mesi dell'anno: nei secondi tre mesi, infatti, gli occupati sono pari a 1.979.171, in aumento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2015 (+57.597). E' quanto si ricava dall'analisi del mercato del lavoro regionale sulla base dei dati Istat diffusi oggi.
"Quanto stiamo mettendo in campo per sviluppo e occupazione, nostre assolute priorità, funziona- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- a partire dal Patto per il lavoro sottoscritto con enti locali, imprese, sindacati, università, associazioni, un fare sistema che rappresenta davvero il valore aggiunto dell'Emilia-Romagna. Continueremo a puntare sull'innovazione e a insistere sulla politica di investimenti pubblici avviata proprio con il Patto, del quale abbiamo già programmato l'utilizzo di 13,5 milioni di euro dei 15 previsti per la legislatura. All'inizio del mandato la disoccupazione era al 9%, l'obiettivo del 7% a fine anno è sempre più realistico, così come la riduzione di quattro punti percentuali a fine legislatura".

Continua a crescere anche l'export regionale: nei primi sei mesi del 2016 l'Emilia-Romagna ha esportato 27.992 milioni di euro di beni, in crescita dell'1,6% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, sostanzialmente in linea con il Nord-Est (+1,9%) e al di sopra della media nazionale.

Lavoro, i dati

Nel secondo trimestre del 2016, le dinamiche di genere evidenziano un incremento dei posti di lavoro soprattutto per le donne (+45,8mila, +5,4%), più che per gli uomini (+11,7mila, +1,1%).

Il tasso di occupazione è al 68,8%, +1,9 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2015. Si tratta del valore più elevato tra tutte le regioni italiane ad esclusione del Trentino-Alto Adige (69,6%). La componente maschile ha un tasso pari al 74,9% (+0,6 punti percentuali), mentre quella femminile giunge al 62,7% (+3,2 punti percentuali).

Come detto, il tasso di disoccupazione nel primo semestre 2016 è pari al 7,5%, in calo di 0,7 punti percentuali sul primo semestre 2015. Il risultato è dovuto a una accelerazione del ritmo di contrazione verificatasi nel secondo trimestre dell'anno. Se infatti nel primo trimestre il tasso di disoccupazione è stato pari all'8,3%, in calo di 0,6 punti percentuali rispetto ad un anno prima, nel secondo trimestre il tasso si colloca al 6,8%, in calo di 0,9 punti percentuali, il valore più basso degli ultimi 4 anni relativamente allo stesso trimestre. A livello regionale un dato inferiore lo si rileva unicamente in Trentino-Alto Adige (4,8%).

Nel secondo trimestre 2016 le persone in cerca di lavoro sono 143.725, 16.201 in meno rispetto al secondo trimestre 2015 (-10,1%).

La dinamica di genere registra andamenti concordi: il tasso di disoccupazione maschile scende al 5,7% (dal 6,4% nel secondo trimestre 2015), mentre quello femminile scende all'8% (dal 9,2%).

Sempre in materia di genere, si segnala un significativo incremento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Il loro tasso di attività raggiunge infatti il valore del 68,2%, il più elevato nell'arco degli ultimi 12 anni, nonché il più elevato su scala nazionale, anche rispetto al Trentino-Alto Adige (66,2%).

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

Pubblicato in Comunicati Lavoro Emilia
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