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Martedì, 09 Luglio 2019 07:58

Il bilancio sulla stagione del Parma

Dopo anni di delusioni e sofferenze a causa del fallimento determinato dalla cattiva gestione del duo Ghirardi-Leonardi, per il Parma questo rappresentava l’anno zero. Nonostante l’obiettivo minimo ad inizio campionato fosse il raggiungimento di una salvezza tranquilla, nella prima fase di stagione i ragazzi di D’Aversa hanno divertito e non poco i tifosi crociati, salvo poi accusare un calo nel girone di ritorno e rischiare di pregiudicare quanto di buono fatto sino a quel momento. Alla fine, la stagione si è conclusa con una meritata salvezza, ma ciò che conta maggiormente è che questo campionato lascia in eredità ai parmensi la consapevolezza di avere a propria disposizione una rosa decisamente interessante che, se puntellata con i giocatori giusti, potrà regalare tante gioie ai tifosi anche nella prossima stagione.

Il ritorno in Serie A

Dopo aver collezionato consecutivamente la promozione dalla Serie D alle Serie C, dalla Serie C alla Serie B e dalla Serie B alle Serie A, c’era grande attesa nello scoprire come il Parma si sarebbe comportato nel primo campionato del nuovo corso in massima serie. In estate, la dirigenza aveva agito bene sul mercato ed era riuscita ad assicurarsi le prestazioni sportive di giocatori del calibro di Gervinho, Bruno Alves ed Inglese, la cui esperienza è risultata decisiva ai fini del conseguimento dei risultati sportivi raggiunti. Nella prima fase di stagione, come raccontato anche da La Gazzetta dello Sport, la squadra allenata da un convincente mister D’Aversa aveva dimostrato di potersela giocare alla pari contro ogni avversario e, per qualche settimana, aveva lasciato intendere di avere a propria disposizione tutti i mezzi per sognare addirittura l’aggancio alla zona Europa.

Poi, tuttavia, qualcosa si è rotto e, vuoi per i ripetuti problemi fisici di Inglese e di Gervinho, vuoi per un fisiologico calo fisico e motivazionale di tutta la squadra, i crociati hanno iniziato a perdere un'infinità di punti per strada, finendo per navigare nella parte centrale della classifica senza particolari ambizioni. Nella fase conclusiva del girone di ritorno, tuttavia, complice la generale accelerata nella parte bassa della classifica, con Empoli, Bologna, Udinese e Spal, che di colpo hanno iniziato a dare continuità ai propri risultati ed hanno innalzato sensibilmente la quota salvezza, il Parma si è ritrovato improvvisamente ed inaspettatamente invischiato nella lotta per non retrocedere. Fortunatamente, il mister ed i giocatori sono stati bravi a ritrovare subito la concentrazione e le giuste motivazioni, tornando ad esprimere quel gioco spumeggiante che aveva caratterizzato la prima parte di campionato e conquistando la salvezza senza particolari patemi d’animo. In vista della prossima stagione, l’obiettivo minimo dei crociati resta il raggiungimento di una salvezza tranquilla e al 3 di luglio, secondo le scommesse online di Betway, a quota 5,50, il Parma non è tra le principali indiziate per la retrocessione in cadetteria. La salvezza passa inevitabilmente dalla conferma dei giocatori più importanti e, stando alle ultime voci, il primo a confermare la propria permanenza in Emilia dovrebbe essere il bomber Roberto Inglese, intenzionato a restare alla corte di D’Aversa per almeno un altro anno.

 
 
 
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I giocatori da cui ripartire

Questo campionato lascia in eredità alla società ed alla tifoseria la consapevolezza di avere un allenatore estremamente valido, capace di gestire e di far rendere al meglio il capitale umano a propria disposizione. Soprattutto nella fase conclusiva del campionato, nel momento in cui le cose si erano terribilmente complicate, è emersa la personalità di uomini del calibro di Bruno Alves, Gervinho e Kucka, i quali hanno letteralmente trainato i propri compagni alla conquista della matematica salvezza. Proprio i goal di Kucka, sono risultati decisivi nelle ultime giornate e pare proprio che la società sia intenzionata a partire la prossima stagione affidando le chiavi del proprio centrocampo all’esperto mediano slovacco.

Un altro colpo da maestro messo a segno dal DS Faggiano è stato sicuramente quello che nella scorsa estate ha portato Bruno Alves alla corte del mister D’Aversa. Il forte difensore portoghese, che come raccontato da Calciomercato.com pare prossimo al rinnovo, insieme ai compagni di reparto Gagliolo, Bastoni e Iacoponi, ha innalzato un vero e proprio muro a difesa dell’estremo difensore Sepe, dimostrando di aver ancora tanta voglia di determinare e di vincere, nonostante i 37 anni suonati. Il giocatore che ha inciso maggiormente sul rendimento dei crociati, sia per le proprie caratteristiche tecniche, sia per la sua comprovata esperienza a determinati livelli, è stato Gervinho. La freccia ivoriana, che come ci racconta Fox Sport era chiamato al rilancio dopo qualche stagione tra più bassi che alti in Cina, ha dimostrato di essere ancora in grado di fare la differenza e si è reso protagonista di una stagione sensazionale, collezionando ben 11 goal e due assist.

Molto positiva è stata anche la stagione di Mattia Sporcati: l’esterno offensivo classe 1993, dopo aver incantato con la Salernitana in Serie B, nell’ultima fase di campionato ha dimostrato di poter dire la sua anche in Serie A, risultando determinante in più di un’occasione con le sue giocate imprevedibili. La società, ad ogni modo, è sulle tracce del prossimo bomber ed il principale indiziato per ricoprire questo ruolo è Mario Balotelli. L’attaccante italiano, dopo la sua esperienza in Francia con le maglie di Nizza e Marsiglia, sembra intenzionato a fare ritorno in patria ed il DS Faggiano sta intensificando i contatti per mettere a segno quello che sarebbe un colpo a dir poco incredibile.

Dopo aver vissuto l’inferno del fallimento, il Parma è finalmente riuscito a tornare nel calcio che conta. La società è già al lavoro per pianificare il futuro ed i tifosi crociati sperano che questa stagione possa rappresentare solo l’inizio di un nuovo percorso fatto di soddisfazione e successi.

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Il rispetto della tradizione unita alla capacità di innovarsi e alla cura estrema dei dettagli. E’ stata svelata, venerdì scorso, la prima divisa ufficiale che Erreà ha realizzato per il Parma Calcio 1913, in vista del prossimo campionato di serie A 2019-2020.

Il rispetto della classicità si fonde con la voglia di un look sempre più sofisticato puntando sullo studio dei particolari e sulla tecnicità del tessuto. Nel pieno della tradizione, la prima divisa presenta, pulita ed essenziale, l’ormai storico motivo della croce nera su base bianca. Semplicissima e elegante, si distingue per particolari ricercati come il collo a V rivisitato e poco profondo realizzato in costina su cui si estende la croce.

La sua lunetta interna propone un inserto nero che a livello ottico vuole riprendere proprio il proseguimento della grafica crociata.

Realizzata interamente in stampa transfer, la vestibilità è semi-aderente e si sposa perfettamente con l’impiego e l’abbinamento di un doppio tessuto. Il corpo centrale della maglia è realizzato in un filato particolarmente indicato per il calcio, morbido, resistente, confortevole a garantire una perfetta vestibilità. Un secondo tessuto, posto lungo i fianchi, si caratterizza per la particolare lavorazione a maglia aperta, una rete con fori di media dimensione studiati per agevolare e favorire la traspirazione e la fuoriuscita del calore assicurando una straordinaria ventilazione e una perfetta regolazione della temperatura corporea.

Come negli anni passati, confermato il leitmotiv dell’Araba Fenice e la scritta “Parma Calcio” ricamati sul retro della divisa.

La nuova maglia Home è già in vendita sia presso il Tardini Store, sia nello Store Online Ufficiale crociato.

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Una grande sorpresa per i 140 bambini e ragazzi iscritti al Parma Summer Camp, ma anche per tutti i tifosi Crociati: venerdì 28 Giugno 2019, in occasione della conclusione della 2^ Settimana del campo estivo griffato Parma Football Academy allo Stadio Ennio Tardini di Parma, la tradizionale Sfida ai Mister sarà estesa, dalle ore 19, a un Triangolare benefico (ingresso gratuito, raccolta fondi a sostegno di Giocamico) tra gli stessi allenatori dell'Academy, gli amici de "La Cultura si fa Sport" (con alcune famose vedette del mondo dello spettacolo) e le Vecchie Glorie Crociate.

L'edizione 2019 di "Un gol per Giocamico", dunque è stata una sfida a colpi di fair play con protagoniste non più due sole squadre, ma tre: la presenza degli allenatori in campo (selezionati da Parma Football Academy tra i migliori delle società affiliate al Parma Calcio in Italia).

(foto racconto di Francesca Bocchia)

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www.parmacalcio1913.com - Una delegazione del Parma Giovanile e Femminile ha partecipato, venerdi 24 maggio 2019, nella sala Paolo VI in Vaticano alla iniziativa Il calcio che amiamo alla presenza di Sua santità Papà Francesco Bergoglio cui i ragazzi hanno consegnato una maglia Crociata personalizzata FRANCESCO 10. Il Santo Padre si è soffermato alcuni istanti con i giovani atleti dimostrando di gradire il dono ricevuto.

La delegazione, guidata dal Segretario Organizzativo Giovanni Manzani, comprendeva tre giocatori della Under 13, capitano Gabriel Ramaj e i portieri Manuel Moretta e Nicola Testoni con il vice allenatore Michele Croci, tre calciatrici delle Femminili Emanuela Disisto e Aurora Lazzaro dell'Under 15 e Livia Robuschi dell'Under 12 con la team manager Cristina Romanini e il Responsabile Area Comunicazione delle Giovanili e Femminili Gabriele Majo.

Sant'Uffizio, Sala Paolo VI - Città del Vaticano, Venerdì 24.05.2019

 

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Una punizione millimetrica di Bruno Alves fa esplodere il Tardini a fine partita regalando un pareggio meritato contro il Milan di Gennaro Gattuso. La salvezza ora è a un passo con il primo match point domenica prossima a Chievo.

Parma, 21 aprile 2019 - di Luca Gabrielli

Questo lungo ponte pasquale regala al Parma un punto davvero fondamentale per l'obiettivo salvezza, dichiarato da inizio stagione. Sabato contro il "diavolo" la partita era segnata tra le proibitive vista la rincorsa dei rossoneri per un posto in Champions League. I ragazzi di D'Aversa sono invece scesi in campo con quel piglio e quella determinazione che non si vedevano dalla prima parte di stagione e dal primo all'ultimo minuto hanno giocato alla pari, se non addirittura meglio, contro un avversario sulla carta superiore. Ad andare più volte vicini alla rete del vantaggio sono infatti stati i crociati che nel primo tempo hanno preso in mano il pallino del gioco e sfiorato il goal con Ceravolo e reclamato un calcio di rigore più che dubbio. Gli uomini di Gattuso non sono invece mai riusciti ad impensierire l'estremo difensore crociato uscendo dal campo tra i fischi dei 6000 tifosi milanisti giunti a Parma. Nella ripresa il copione invece ha visto le due squadre più equilibrate e l'entrata in campo di Cutrone e Castillejo hanno regalato freschezza agli ospiti. Proprio lo spagnolo si è subito dimostrato decisivo depositando in rete di testa un cross millimetrico di Suso e gettando nello sconforto e incredulità i tifosi crociati. Una vera e propria beffa per quello che si era visto in campo fino a quel momento. Ma il calcio, si sa, è davvero imprevedibile e all'87' il neo entrato Sprocati si guadagna un calcio di punizione dal limite dove si presenta alla battuta il capitano portoghese Bruno Alves. Sono attimi di tensione perché tutti sanno che quella potrebbe essere l'ultima occasione per agguantare il pareggio. Il difensore conta i passi, prendere la rincorsa e boom! Una staffilata che Donnarumma neppure vede a fil di palo e il Tardini esplode. Il capitano si batte la mano sul cuore e la partita finisce uno a uno tra gli applausi scroscianti dei supporters gialloblù.

Dopo mesi di sofferenza è quasi salvezza

Questo punto è davvero d'oro, soprattutto grazie all'Empoli che non approfitta del turno favorevole e perde con la Spal restando a -7 dai crociati. Domenica prossima si andrà a Chievo per cercare di chiudere i conti contro una squadra già retrocessa che però ha vinto fuori casa contro la Lazio, dimostrando di non essere già in vacanza. Il Parma dovrà scendere in campo con lo stesso spirito visto contro il Milan e la consapevolezza che una vittoria vorrebbe dire salvezza. D'Aversa finalmente si è dimostrato trasformista passando ad un 3-5-2 più coperto e l'aver ritrovato un Gervinho in buona condizione regala quella imprevedibilità persa negli ultimi tempi. Un ultimo sforzo crociati e la Serie A resterà al Tardini ancora per un'altra stagione

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I crociati crollano nella ripresa dopo essere passati in vantaggio con Gervinho dando segnali preoccupanti sulla condizione fisica dei ragazzi di D'Aversa. Zapata segna la doppietta personale e va a 19 centri in campionato.

Parma -

di Luca Gabrielli

Il Parma esce giustamente sconfitto al Tardini contro un'Atalanta nettamente superiore nei singoli e nel gioco. Il goal all'8' di Gervinho su errore di Pasalic illude il pubblico di fede gialloblu e al 28' è lo stesso croato a farsi perdonare battendo Sepe. Il portiere atalantino Gollini compie poco dopo due veri e propri miracoli su punizione di Bruno Alves e un tiro ravvicinato di Ceravolo concludendo un divertente primo tempo sul risultato di parità. Nella ripresa si assiste al crollo dei crociati dal punto di vista fisico e soprattutto gli avversari alzano il ritmo e salgono in cattedra.

L'Atalanta prende in mano il pallino del gioco e riesce a capovolgere la partita con la doppietta del colombiano Duvan Zapata, abile ad appoggiare in rete i due assist di Castagne e Gomez. Il Parma non riesce a reagire al cambio di marcia della squadra di Gasperini e lentamente abbassa il baricentro lasciando il campo ai nerazzurri. Oltretutto piove sul bagnato perché dopo gli infortuni gravi di questa settimana di Biabiany e Inglese, a metà del match Gervinho sente un indurimento ai flessori ed è costretto ad uscire lasciando il posto a Gazzola. Proprio questo cambio fa molto discutere sugli spalti dando l'idea agli avversari di volersi solo difendere. Dalle ultime notizie sembra che l'ivoriano si sia fermato in tempo proprio per scongiurare problemi maggiori in vista, tra l'altro, del turno infrasettimanale a Frosinone.

Benzina finita e troppi infortuni

È davvero un periodaccio quello che sta vivendo il Parma, dopo aver perso questa settimana nel giro di poche ore due giocatori fondamentali come Biabiany e Inglese. Soprattutto la punta italiana sarà una mancanza incredibile per tutta la squadra vista la sua capacità di segnare e soprattutto far salire la squadra nell'arco di tutti i 90'. La speranza è che si possano recuperare nel più breve tempo possibile e che l'infortunio di Gervinho nella gara contro l'Atalanta non privi di un ulteriore pedina importante nel gioco di D'Aversa.

Nel complesso invece il segnale preoccupante è l'evidente carenza di energie nella condizione dei giocatori. Il Parma nella ripresa non riesce più a mantenere standard di gioco medio-alti lasciando agli avversari di turno la possibilità di ribaltare il risultato. Il mister dovrà cercare di attuare un maggiore turnover per riuscire a racimolare questi sette punti importantissimi per raggiungere quota 40 per la salvezza.

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Al Castellani si assiste a una partita da montagne russe con i crociati che in vantaggio si fanno sempre recuperare da un Empoli mai domo. Un tre a tre che muove comunque la classifica e avvicina sempre di più la salvezza.

Parma, 4 marzo 2019 - di Luca Gabrielli

Occasione persa o punto guadagnato? Difficile dare una risposta oggettiva dopo il confronto tra Empoli e Parma terminato sabato tre a tre in una di quelle partite pazze che non si sanno mai come andranno a finire fino al fischio finale dell'arbitro.

I crociati passano in vantaggio tutte le volte ma prontamente i padroni di casa riescono a recuperare il minimo svantaggio fino all'ultimo minuto. Lo spartito di gioco dei ragazzi di D'Aversa è sempre lo stesso, sia che si giochi contro piccole o grandi squadre, in casa o in trasferta. Una squadra attendista dietro la linea del pallone pronta a colpire con la sua arma migliore, il contropiede. Le reti dei ducali arrivano su tre calci piazzati sfruttati da Gervinho, ritornato al goal dopo un mese, Rigoni con un colpo di testa da vero centravanti consumato all'ultimo secondo del primo tempo e dal capitano Bruno Alves, pronto alla deviazione sotto misura sul tiro di Kucka.

L'Empoli però non resta a guardare e risponde a sua volta con le reti di Dell'Orco imbeccato dall'assist al bacio di Farias, Caputo su un calcio di rigore sacrosanto concesso su un fallo inutile di Gagliolo e Silvestre che al 92' batte Sepe su un batti e ribatti in area di rigore. Un risultato comunque giusto per quello che si è visto in campo perché i padroni di casa vanno più volte al tiro e mostrano un bell'atteggiamento, tenendo il pallino di gioco per tutti i novanta minuti. Il Parma ha il merito di essere molto cinico, sfruttando al meglio tutto i calci piazzati a sua disposizione ma continuando a mostrare una pericolosa involuzione nella manovra generale. Il bicchiere può essere visto mezzo pieno visto i risultati delle squadre che si devono salvare con un +12 molto rassicurante per l'obiettivo salvezza acclarato dall'inizio della stagione. La speranza è che la squadra si sblocchi psicologicamente magari già da sabato prossimo dove al Tardini arriverà il Genoa dell'ex di turno Cesare Prandelli. I grifoni non sono certo una squadra irresistibile e stanno attraversando anche loro un periodo non brillante. Potrebbe essere l'occasione buona per tornare a conquistare i tre punti e magari sfoggiare un gioco più offensivo davanti a propri tifosi.

Troppi goal subiti nel girone di ritorno

Le statistiche sono impietose, nel girone di ritorno il Parma è tra le peggiori difese del campionato e si è persa quella compattezza ed ermetismo tanto cari al mister D'Aversa. Le troppe reti subite sono figlie del periodo di appannamento che sta attraversando la squadra dovute a una tenuta fisica precaria e alla mancanza di fiducia per i recenti brutti risultati. Probabilmente basterebbe una vittoria per sbloccare mentalmente i giocatori e vedere un gioco più arioso e fluido. Non resta che attendere i prossimi impegni per vedere una squadra più gagliarda e tenace.

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Un lampo del subentrato attaccante argentino nella ripresa condanna i crociati, colpevoli di un vistoso calo fisico e di non essere riusciti a riproporre quell'ardore agonistico visto solo una settimana fa contro la Juventus.

Parma, 11 febbraio 2019 - di Luca Gabrielli

Al Parma non riesce l'impresa di battere i nerazzurri anche nella gara di ritorno. Stavolta la differenza tecnica e soprattutto fisica contro l'Inter, squadra con ambizioni ben più alte, si è vista tutta, specialmente nel secondo tempo. I crociati infatti se la giocano alla pari per i primi 45' e vanno addirittura molto vicini alla rete del vantaggio con il solito Gervinho imbeccato da Barillà che colpisce una clamorosa traversa ad Handanovic battuto. I ragazzi di D'Aversa approcciano la gara nel modo giusto pressando alto gli avversari e imbrigliando le loro trame offensive. Solo nel finale di primo tempo Sepe deve impegnarsi in un'uscita bassa sul tentativo di Perisic, riuscendo però a mantenere la porta inviolata. C'è rammarico per quel legno colpito dall'ivoriano che avrebbe potuto incanalare la partita verso i ducali, sfruttando il periodo no di Icardi e compagni.

Lautaro Martinez "mata" i crociati nella ripresa

Dopo un primo tempo incoraggiante il Parma crolla sul piano fisico e mentale al contrario dell'Inter che invece alza il ritmo e mette alle corde i padroni di casa nella propria metacampo. La rete di D'Ambrosio viene giustamente annullata dalla Var per un evidente tocco di mano ma è solo questione di tempo perché a due minuti dal suo ingresso il giovane attaccante Lautaro Martinez batte Sepe imbeccato da un bel filtrante di Nainggolan. I crociati non hanno la forza di reagire vista a Torino contro la Juventus e rischiano di capitolare prima con Vecino e poi con Brozovic che colpisce il palo. L'Inter merita di tornare a casa con i tre punti per ciò che si è visto al Tardini nell'arco dei novanta minuti e per il Parma resta l'amaro in bocca per un secondo tempo disputato senza nervo

Una sconfitta che comunque non rovina una stagione

Perdere in casa contro l'Inter non compromette per niente il cammino del Parma in questa stagione. L'obiettivo salvezza è ampliamento alla portata con numerose lunghezze di vantaggio sulla terz'ultima e la certezza che queste sconfitte non denotano una crisi di squadra che desti preoccupazione nell'ambiente. Le crisi sono ben altre e i crociati stanno dimostrando gara dopo gara di essere un team solido senza problemi di reparto.
Sabato alle 18 si va a Cagliari contro una società che non sta vivendo un momento brillante e che oltretutto incomincia a sentire l'insofferenza dei tifosi per le ultime prestazioni. Si dovrà andare in Sardegna con il coltello tra i denti e la giusta concentrazione

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Anche se questa non è una vittoria, ha comunque lo stesso sapore. La doppietta di Gervinho, dopo la rete di Barillà, lascia esterrefatti i giocatori juventini incapaci di reagire all'uno-due dell'ivoriano.

Di Luca Gabrielli - 

Parma -

Un'impresa storica che i tifosi del Parma non dimenticheranno mai nei prossimi anni. Dopo l'incredibile sconfitta di domenica scorsa al Tardini contro la Spal, il morale della squadra non era dei più alti e il calendario impegnativo delle prossime gare destava preoccupazione nella ambiente ducale. I crociati affrontavano la capolista che negli ultimi sette anni vincono in Italia senza alcuna difficoltà e senza pretendenti degne di nota.

Riuscire a tornare a casa con un risultato positivo contro la Juventus era a dir poco proibitivo eppure il Parma fin dalle prime battute di gara prova a impensierirla con le sue armi migliori, quelle ripartenze letali che da inizio campionato stanno portando i suoi frutti. La vecchia Signora riesce a incanalare la partita a suo favore nel primo tempo con Cristiano Ronaldo che dentro l'area di rigore riesce a bucare le mani di Sepe seppur scivolando. Nella ripresa è Rugani al 62' a portare la squadra di casa sul due a zero con il difensore centrale Rugani che in mezza girata deposita il pallone in rete. Sembra tutto già scritto eppure Barillà dopo neanche due minuti approfitta di un preciso cross di Kucka per battere Perin con un colpo di testa. La Juve non ci sta e ancora Cr7 di testa segna la doppietta personale con un altro colpo di testa su assist di Mandzukic. Da qui in poi il Parma si trasforma e tira fuori un carattere da top club, mettendo in risalto tutti i difetti di una difesa incerottata bianconera senza i totem Chiellini e Bonucci. Gervinho, la freccia nera, si inventa un colpo di tacco su cross ancora di Kucka e trafigge il portiere bianconero facendo tornare alla mente il meraviglioso goal di tacco segnato da Hernan Crespo nel magico anno '98-'99. Una partita pazzesca che però non finisce qui perché proprio nelle battute finali accade il miracolo: Inglese approfitta di un pasticcio della squadra di Allegri e passa a Gervinho che fissa il risultato finale sul 3-3. I giocatori e i tifosi crociati esplodono di gioia e tornano a casa con un punto che sa di vera e propria impresa.

 

INGLESE-GERVINHO SULLE ORME DELLE PIÙ GRANDI COPPIE GOAL CROCIATE

Gli uomini di D'Aversa si confermano ancora una volta ammazza grandi in trasferta e anche se questa non è una vittoria, ha comunque lo stesso sapore. Se poi di fronte hai gli acerrimi rivali bianconeri, la soddisfazione é doppia. Non ci sono più parole per descrivere l'intesa che si è creata tra i due attaccanti Inglese e Gervinho. Un'accoppiata che sintetizza perfettamente tecnica, velocità, potenza e sacrificio. Quando non segna uno ci pensa l'altro e viceversa. I goal di Gervinho sono sempre vere e proprie perle di pregevole fattura è l'ultima di tacco ha scomodato paragoni con campioni importanti. Inglese è invece il prototipo del centravanti moderno,forte fisicamente e in grado di aiutare la squadra con il suo fisico nell'arco di tutti i 90'. Per lui si apriranno questa settimana le porte della Nazionale per uno stage programmato da Mancini. L' obiettivo salvezza sembra ampliamente alla portata della squadra ducale e giocando con questo spirito le prossime gare contro Inter, Cagliari e Napoli si affronteranno con la consueta determinazione.

 

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(Foto da Frame Highlights Parma calcio 1913)

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I crociati buttano via il doppio vantaggio contro la Spal dimostrando di non essere maturi per traguardi più ambiziosi della salvezza. Un incidente di percorso che non ci voleva a sette giorni dal big match contro la prima della classe.

Parma, 28 gennaio 2018 - di Luca Gabrielli

Follia pura al Tardini. Dopo un primo tempo in cui sembrava che il Parma avesse messo al sicuro la vittoria con due reti del solito Inglese, nella ripresa si consuma il dramma sportivo. La Spal riesce clamorosamente a capovolgere il risultato e a tornare a Ferrara con tre punti insperati. Valoti, Petagna e Fares nel finale di gara lasciano ammutoliti i tifosi parmigiani impotenti e increduli del risultato finale. I crociati sono subito partiti forte al 2' con il rigore trasformato da Roberto Inglese e all'inizio della ripresa è lo stesso bomber a raddoppiare per la squadra di casa ma la Spal cambia atteggiamento e da quel momento in poi si apre un'altra partita che vede il Parma in balia della squadra ospite. In mezz'ora i ragazzi di Semplici ribaltano il risultato e surclassano mentalmente e fisicamente i ducali.

Fallito l'esame di maturità, testa solo alla salvezza.

Ci si chiedeva se la squadra crociata potesse ambire a qualcosa di più della salvezza, obiettivo dichiarato dalla società. La risposta è arrivata ieri con ben tre schiaffi rifilati da una diretta concorrente. Il Parma quest'anno dovrà raggiungere il prima possibile i quaranta punti utili per restare in Serie A e mettere le basi per creare una squadra sempre più competitiva per i prossimi anni. I ducali dimostrano una mentalità ancora troppo fragile per conquistare un posto in Europa League, con l'incapacità di congelare un doppio vantaggio contro una squadra che dava l'impressione di essere alle corde dopo i primi due goal. Gli uomini di D'Aversa però dal 60' hanno smesso di giocare indietreggiando il baricentro e abbassando troppo il ritmo del gioco, dando così alla Spal la possibilità di tornare in gara. Una volta raggiunto l'incredibile pari tutti quanti sugli spalti hanno visto la squadra di casa completamente spaesata e da lì a pochi minuti Fares ha chiuso definitivamente i giochi. Un passo falso che non pregiudica nulla nella rincorsa alla salvezza ma che ridimensiona i sogni europei cullati negli ultimi tempi.

La settimana prossima ci sarà da giocare la partita delle partite allo Juventus Stadium ma quest'anno il Parma ci ha abituato a imprese fuori dall'ordinario. Potrà succedere di tutto ma è sicuramente la gara più difficile della stagione, facile da prepara come motivazioni ma molto complicata sotto il profilo tecnico. D'Aversa lavorerà sicuramente sui minimi dettagli perché contro la prima della classe la concentrazione dovrà essere massima e non si potrà concedere nulla.

 

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