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La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza dopo aver appreso della vicenda giudiziaria che vende coinvolti docenti della scuola dell'infanzia di Colorno, chiede pubblicamente che le autorità inquirenti mostrino i video delle indagini.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito precisa: "Solo guardando le immagini potremo renderci conto almeno parzialmente di cosa è realmente successo a Colorno - continua il rappresentante dei docenti - è anche opportuno che il legislatore indichi espressamente quando una ramanzina o una punizione comminata ad un alunno discolo è legale e quando si sconfina nell'illecito penale. Ricordiamo che anche la giurisprudenza in passato ha precisato che il docente è dotato di poteri autoritativi" – conclude "oltre che nella magistratura requirente confidiamo nella magistratura giudicante"

Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza

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I politici locali si rivolgano ai "capi" e si facciano rispettare a Roma. Un docente dirottato da San Nicolò al comune montano

I parametri per calcolare il numero di docenti da assegnare alle singole scuole sono frutto di norme nazionali, volute dalla politica, alle quali gli organi amministrativi periferici devono meramente adempiere e sono noti. A tal proposito aggiungiamo che negli ultimi 10-15 anni hanno governato un po' tutti gli schieramenti, i quali hanno concorso a determinare la situazione attuale.

Ci sembra strumentale che dopo la notizia del calo di un docente alla scuola dell'infanzia di Marsaglia, certi i politici del territorio, alcuni dei quali fanno anche parte di partiti che tuttora concorrono alle decisioni nazionali, protestano a livello locale come se i parametri sugli organici li avesse decisi qualcuno a Piacenza e non i loro "capi" a Roma.

Protestano e presentano interrogazioni praticamente contro i loro stessi referenti nazionali, si rivolgano al Ministero dell'Istruzione ed ai segretari nazionali dei loro partiti, pretendano in quelle sedi assegnazioni straordinarie di organico, tenendo sempre bene a mente che nella Scuola Statale le decisioni non spettano agli amministratori locali (le scuole non sono comunali).

La Gilda degli insegnanti vuole ricordare a qualche amministratore del territorio che nemmeno i rappresentanti dei docenti, che sono eletti da migliaia di professori e maestri della scuola Statale, hanno titolo a concorrere alle decisioni relative agli organici, non si capisce perché ciò dovrebbe essere concesso a chi ha ruoli in enti che sono estranei al Ministero dell'Istruzione.

Tuttavia le recriminazioni di Marsaglia producono solo scontri tra fraticidi sul territorio, precisa Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti: "Per cercare di aiutare la scuola dell'infanzia di Marsaglia oggi è stato eliminato un posto di docente elementare assegnato all'Istituto Comprensivo di San Nicolò, che pure ne aveva bisogno, ciò perché la politica a Roma non è in grado di trovare risorse per la nostra montagna" continua il dirigente sindacale – "per quanto riguarda la politica scolastica, dopo l'insediamento del nuovo governo, urge una cabina di regia tra parlamentari eletti del territorio e sindacati rappresentativi, affinchè si possano condividere strategie comuni, nell'interesse di tutte le componenti interessate, dando ai tecnici maggiori certezze per poter operare serenamente nella gestione di un settore vitale qual è quello scolastico"

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Su richiesta della Gilda Unams (Gilda degli Insegnanti) ieri mattina i Carabinieri sono intervenuti nel plesso di Via Stradella della Scuola Media "Calvino" di Piacenza, dov'è stato allestito il seggio elettorale delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali dell'Istituto, che in questi giorni coinvolgono tutti i dipendenti pubblici.

I rappresentanti della Gilda già dal giorno precedente si erano accorti che sulle schede elettorali non campariva nè la loro sigla sindacale, nè il nome dei candidati.Ciò pur avendo presentato gli atti nei termini.

Dopo la singolare "scoperta", il coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, Salvatore Pizzo, ha formalmente intimato alla commissione elettorale di sospendere le operazioni e rinnovare tutta la procedura, ma sorprendentemente si sono rifiutati anche dopo reiterati solleciti verbali.

Pizzo, dopo essersi recato nel seggio rilevando di persona che si stesse proseguendo in spregio alle regole, ha avvertito i carabinieri che recatisi nella sede scolastica, hanno rilevato quanto stava avvenendo. I militari hanno anche compiuto rilievi fotografici.

Il coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, adesso invierà una diffida affinchè non si proceda alla proclamazione degli eletti ed alla conseguente trasmissione dei risultati che, stando così le cose, sono falsati oltre ogni ragionevole dubbio.

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Dipendenti parmigiani del Ministero dell'Istruzione inquadrati con la qualifica di dirigente scolastico, esternando le loro preoccupazioni relative ai crescenti comportamenti aggressivi da parte degli studenti, si sono dimenticati di ricordare che loro stessi in quanto funzionari dello Stato hanno anche l'obbligo (non la facoltà!) di tutelare la pubblica amministrazione nelle opportune sedi giudiziarie: quando dei minori infraquattordicenni aggrediscono ed offendono le persone o commettono danneggiamenti, vanno chiamati a risponderne i genitori nelle opportune sedi giudiziarie; quando gli studenti hanno superato i 14 anni sono anche perseguibili penalmente, anche in questo caso non si tratta di una scelta ma di un'azione obbligatoria.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal fine precisa: "I dirigenti delle scuole, nell'esercizio delle loro funzioni, sono per legge assistiti dall'Avvocatura dello Stato di Bologna, che a quanto pare per il settore scolastico funziona solo quando si ritiene che a sbagliare sono i docenti"

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Sabato, 07 Aprile 2018 05:52

Parma: lavoro nero e Invalsi

Alcuni dirigenti scolastici parmensi nei giorni scorsi hanno espresso considerazioni relative allo svolgimento delle prove dell'ente Invalsi nella scuola secondaria di 1° grado (ex medie), tacendo sul fatto che lo stesso Invalsi è un ente che sfrutta il lavoro nero.

Sono anni che la Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma denuncia pubblicamente che l'Invalsi, ente statistico preposto alla rilevazione dei livelli scolastici di apprendimento, è l'unica amministrazione pubblica che pretende dalle persone prestazioni lavorative gratuite, uno vero e proprio sfruttamento che viene imposto al personale scolastico, docente e non docente.

Ci riferiamo alle complesse operazioni di data entry che servono all'Invalsi e che i suoi dirigenti, meritoriamente nominati dalla politica, per nulla organizzano. Quest'anno il fenomeno dovrebbe riguardare solo la scuola primaria, pare che per gli altri ordini di scuola l'Invalsi finalmente si sia in qualche modo attrezzato.
La Gilda di Parma e Piacenza ha chiesto più volte all'Invalsi di sedersi ad un tavolo per negoziare questo lavoro extra, uno sfruttamento a "nero" talvolta imposto con metodi da vero e proprio caporalato: certi dirigenti scolastici, fortunatamente non tutti, pretendono di reclutare manovalanza intellettuale a costo zero per un ente che non ha sottoscritto alcun contratto con il personale delle scuole.

Dice Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma: "E' grave che in un contesto scolastico educativo dei dirigenti scolastici, come se nulla fosse, tollerino un'entità che non concepisce la remunerazione del lavoro dando un esempio illegalità e lavoro nero ai ragazzi ".


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Gilda degli Insegnanti
Via Verdi 25 - 43121 Parma
Coordinatore: SALVATORE PIZZO
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Anche oggi un candidato parmense del Partito Democratico parla dei docenti cercando di guadagnare consensi per farsi rieleggere, cercano di far dimenticare che il Pd è stata l'unica organizzazione politica che dal dopoguerra ad oggi ha fatto sì che venisse promulgata una legge finalizzata ad umiliare gli insegnanti della Scuola Statale.

Il candidato parmense parla di "130mila nuovi insegnanti a tempo indeterminato", in realtà i colleghi erano tutt'altro che "nuovi": si trattava di precari storici che stavano vincendo innumerevoli cause per il continuo abuso di contratti a tempo determinato, tanto che l'Italia stava per essere condannata in sede europea. Alla fine per non rifondere danni per milioni di euro hanno dovuto stabilizzare questi docenti come era loro sacrosanto diritto.

Una vicenda che è stata venduta come "scelta politica", hanno stanziato 40 milioni di euro che stanno incassando voraci formatori per la "formazione in servizio", ma niente che incentivi coloro che sono la fonte di guadagno per questi affaristi della formazione, ovvero i docenti.

A ciò si aggiunge un contratto collettivo rinnovato dopo quasi 10 anni, in una sola notte, esso prevede scarse risorse per adeguare i compensi dei docenti ma è servito come spot elettorale a pochi giorni dal voto.

Come non ricordare il libero arbitrio che è stato conferito amministratori non eletti, i dirigenti scolastici, che possono gestire discrezionalmente ingenti somme e scegliere a modo loro gli insegnanti che hanno perso la titolarità di sede.

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, seppur apartitica ed apolitica, pur non esprimendo indicazioni in favore di alcuna forza politica, invita i docenti a non votare il Pd.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, afferma: "Noi non molliamo, i principali protagonisti della scuola sono i docenti, finché non correggeranno avranno un problema anche in questo territorio dove non ci stiamo ad essere spettatori passivi della politica scolastica".

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Studenti violenti: per i minori degli anni 14 azioni legali contro le famiglie, per gli altri azione penale obbligatoria senza indugiare. L'Avvocatura dello Stato di Bologna non si copra gli occhi!

Cinque dipendenti dell'amministrazione scolastica, ex docenti poi reclutati come dirigenti scolastici, interpellati dalla stampa locale di Parma hanno dato la loro posizione relativa ai crescenti comportamenti violenti di minori all'interno delle scuole.

Ancora una volta siamo costretti a rilevare che una forte dose di "buonismo" che affligge la categoria, per questo la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza vuole ricordare che aggredire le persone è sempre reato e quando gli autori delle violenze sono minori di 14 anni, le loro famiglie devono essere chiamate in causa per la responsabilità civile, specialmente quando la vittima è un pubblico ufficiale e l'insegnante è tale.

Solitamente i dirigenti scolastici, che in quanto dirigenti della pubblica amministrazione dovrebbero essere uomini e donne di legge, spesso usano come loro "faro" l'Avvocatura dello Stato di Bologna, istituzione che pare essere particolarmente efficace ed efficiente solo quando c'è da contrastare i docenti, i quali in quanto tali sono rappresentanti dell'Amministrazione Statale e non degli avversari da contrastare, nulla avviene quando gli insegnanti sono vittime.

"Tutto ciò oltre ad essere illegale - commenta Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, è l'effetto collaterale del continuo prostrarsi di certa dirigenza scolastica verso i capricci di certe famiglie e certi alunni, comportamenti che hanno minato l'autorità dei docenti mettendoli alla mercè di maleducati e delinquenti – conclude Pizzo – pretendiamo dall'Avvocatura dello Stato di Bologna la stessa puntualità che la caratterizza quando essa agisce contro i docenti".


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Gilda degli Insegnanti
Via Verdi 25 - 43121 Parma
Coordinatore: SALVATORE PIZZO
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Fatti violenti contro insegnanti di Piacenza, chiediamo di perseguire duramente i responsabili: i genitori rispondano delle azioni dei figli.

E' grave il fatto che uno studente aggredisca il proprio insegnante che in quanto tale rappresenta anche l'Autorità Statale, trattandosi di un soggetto minore dei 14 anni egli non è perseguibile penalmente ma certamente i genitori (o chi per essi) rispondono verso terzi dei danni prodotti dai loro figli, specialmente quando essi sono compiuti verso pubblici ufficiali quali sono i docenti statali nell'esercizio delle loro funzioni.

La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma inviterà formalmente l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna e l'Avvocatura dello Stato di Bologna ad agire nelle competenti sedi giudiziarie, solitamente lo fanno solo quando si tratta di "andare contro gli insegnanti" mai quando c'è da agire per tutelarli.

Non siamo disposti a tollerare oltre questo buonismo dell'Amministrazione scolastica, la cui scarsa reattività andrebbe meglio sanzionata. I cittadini che hanno compiuto 14 anni sono perseguibili penalmente e l'azione penale nel nostro Paese è obbligatoria, quando sono infraquattordicenni seppur non imputabili i loro genitori vanno chiamati a risarcire.

Oltre alla violenza fisica subita da un docente piacentino, apprendiamo anche che un altro insegnante della provincia di Piacenza sarebbe stato vittima di comportamenti lesivi da parte di minori, anche in quel caso chiediamo azioni urgenti contro le famiglie, pretendendo che i dirigenti scolastici ed i vertici territoriali dell'Amministrazione scolastica creino le condizioni affinchè ci sia un atteggiamento compunto verso l'Autorità che gli insegnanti rappresentano.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, rivolgendosi ai colleghi vilipesi afferma: "Anche se non dovessero essere nostri iscritti siamo disposti a sostenerli e ad assisterli per quanto è nelle nostre possibilità"

Gilda degli insegnanti - sede di Piacenza
Coordinatore: SALVATORE PIZZO
Tel. 0523 314046 - 338 8103820

Sono anni che la Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma denuncia pubblicamente che l'Invalsi, ente statistico preposto alla rilevazione dei livelli scolastici di apprendimento, è l'unica amministrazione pubblica che pretende dalle persone prestazioni lavorative gratuite, uno vero e proprio sfruttamento che viene imposto al personale scolastico, docente e non docente.

Ci riferiamo alle complesse operazioni di data entry che servono all'Invalsi e che i suoi dirigenti, meritoriamente nominati dalla politica, per nulla organizzano. Quest'anno il fenomeno dovrebbe riguardare solo la scuola primaria, infatti pare che negli altri ordini di scuola l'Invalsi si sia finalmente attrezzato. La Gilda di Parma e Piacenza ha chiesto più volte all'Invalsi di sedersi ad un tavolo per negoziare questo lavoro extra, uno sfruttamento a "nero" talvolta imposto con metodi da vero e proprio caporalato: certi dirigenti scolastici, fortunatamente non tutti, pretendono di reclutare manovalanza intellettuale a costo zero per un ente che non ha sottoscritto alcun contratto con il personale delle scuole.

Dice Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma: "Per questo ci dispiace che l'Invalsi venga citato come modello positivo sulla stampa per dire che i ragazzi del "Respighi" hanno risultati eccellenti, ciò certamente non lo neghiamo, ma coniugare una struttura che sfrutta il lavoro con quanto riguarda l'educazione dei ragazzi stona con i principi di legalità di cui i dirigenti delle scuole dovrebbero essere garanti".

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Gilda Insegnanti – sede Piacenza

Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza

Tel. 0523 314046 – 338 8103820

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(Foto tratta da Piacenzantica.it )

Uno dei candidati parmensi del Pd sta "vendendo" agli elettori come un successo della sua parte politica la recente firma apposta da Cgil, Cisl e Uil al contratto degli insegnanti della scuola statale, sottoscritto chissà perchè proprio a pochi giorni dalle elezioni.

In realtà si tratta di un incremento stipendiale risibile, il governo del Pd non ha voluto destinare agli insegnanti la gran parte delle risorse economiche disponibili per il settore, scegliendo di continuare ad utilizzarle per tenere in vita quella legge chiamata truffaldinamente "Buona Scuola", la quale tra l'altro toglie diritti ai docenti: introducendo la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici (i quali sono nominati per cooptazione concorsuale) e statuisce il licenziamento dei precari storici.

La firma messa a pochi giorni dalle elezioni ad un contratto, che è l'ennesima umiliazione inflitta dalla politca agli insegnanti, è solo una messinscena per favorire il Pd affinché esso possa presentare agli elettori quello si vuole far passare per un "successo", il sindacalismo indipendente e non politicizzato non si è prestato ad un'operazione di propaganda elettorale sulla pelle degli insegnanti. Il candidato Pd, anche grazie al silenzio dei suoi oppositori politici, addirittura sostiene che "è uno degli atti del governo di cui è più orgoglioso", 10mila 800voti in meno alle scorse comunali di Parma e Piacenza non gli sono bastati, perseverano nella loro azione. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ricorda ai politici ed ai loro addentellati all'interno del sindacalismo politicizzato ed a certi dirigenti scolastici che sul territorio parmense "la Gilda non molla e non rimarrà spettatore passivo delle questioni di governance scolastica che riguardano il territorio".