Arresto cardiaco: 118 e Polizia di Stato salvano la vita ad un uomo colto da malore in un’area di servizio sull’A22.
Modena 31 luglio 2019 - Nel pomeriggio di ieri, personale della Sottosezione della Polizia Stradale di Modena Nord è intervenuto presso l’area di servizio “Campogalliano Est” della Autostrada A22 in quanto era stata segnalata una persona colta da un probabile arresto cardiaco.
Gli agenti che si trovano nei pressi del casello autostradale di Campogalliano sono immediatamente intervenuti per prestare soccorso.
Sul posto si trovava già personale del 118, al quale gli agenti hanno dato immediato ausilio. La situazione, infatti, si presentava molto grave: l’uomo, un italiano di 58 anni residente in provincia di Verona, era disteso a terra, privo di conoscenza. Gli agenti, in perfetta sinergia con il personale medico, impegnato nella somministrazione dei farmaci salvavita, e seguendone puntualmente le indicazioni per operare nella maniera più corretta possibile, hanno effettuato le manovre di rianimazione cardiopolmonare con l’utilizzo di tecniche di compressione toracica esterna, ventilazione mediante ambu e defibrillatore semiautomatico. Dopo 45 minuti l’uomo ha ripreso alcuni parametri vitali, senza però stabilizzarli del tutto.
I sanitari hanno, pertanto, deciso di trasportare il paziente presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Baggiovara, che è avvenuto, dato il codice rosso di emergenza, con l’ausilio della pattuglia della Polizia Stradale, che ha scortato fino al nosocomio l’ambulanza.
Fondamentale è stato anche l’intervento immediato prestato dal personale della stazione di servizio che non ha esitato ad utilizzare il defibrillatore presente presso la stessa area di servizio.
Dalla chiamata al 118 alla sala di emodinamica in pochi minuti grazie all'efficienza del percorso emergenza-urgenza. E il cuore riprende a battere.
Comincia tutto con una chiamata in apparenza normale in una notte speciale. Sono le 3.57 della vigilia di Natale e alla Centrale operativa 118 Emilia ovest dell'Ospedale di Parma arriva una chiamata da un quartiere della città, zona via Venezia. Il famigliare di un 41enne chiama per segnalare un forte dolore allo stomaco irradiato, vomito, accompagnato da malessere generale. La telefonata arriva in mezzo a una decina di altre, tutte con indicazioni simili, segno che l'influenza è arrivata a pieno in città.
Con una piccola differenza: "Nella descrizione dei sintomi, l'operatore ha intuito che si poteva trattare di un evento cardiologico importante", spiega oggi Marco Boselli, coordinatore della Centrale operativa 118. Per questo l'ambulanza con un infermiere specializzato a bordo parte subito.
Nel frattempo i sintomi del 41enne peggiorano, l'uomo perde coscienza e, sotto la guida dell'operatore al telefono, viene coricato a terra su un fianco. E' lì che l'infermiere lo trova alle 4.10. Applicato in urgenza il monitor per il controllo del cuore, parte subito la manovra di rianimazione: un massaggio cardiaco e una scarica con il defibrillatore. Una, due, tre volte. La quarta volta il polso torna a prendere ritmo. Nel frattempo anche l'automedica arriva sul posto, mentre il monitor trasmette il tracciato dall'abitazione alla centrale operativa: grazie a questa informazione al Maggiore una sala di emodinamica viene preparata e l'uomo è affidato alle cure dei cardiologi.
Si tratta del percorso STEMI che prevede per i pazienti che hanno un evento cardiologico significativo un percorso dedicato diretto alla sala di intervento con predisposizione degli esami necessari e preparazione.
Nel caso del parmigiano di 41 anni, si tratta dell'esame alle coronarie e di un intervento di riapertura di un'arteria coronarica, detta angioplastica, eseguito dalla dottoressa Maria Alberta Cattabiani. Oggi le sue condizioni sono di progressivo miglioramento: lo conferma Franco Masini, responsabile della Terapia intensiva cardiologica Utic: "Già la metà della settimana prossima potrebbe lasciare l'Ospedale, per cominciare il percorso di riabilitazione".
"Capacità di interpretazione delle informazioni, rapidità, elevata tecnologia, percorsi di emergenza-urgenza appropriati e condivisi con le Unità operative aziendali – sottolinea Adriano Furlan, direttore della Centrale operativa 118 - sono questi gli elementi che per un parmigiano di 41 anni hanno significato una vita salvata e in buona salute".
Erano completamente ubriachi i due cittadini marocchini che ieri pomeriggio hanno creato non pochi problemi nel centro di Castelnovo Sotto. Uno di loro era steso in mezzo alla strada, e quando i Carabinieri hanno provato a farlo desistere, lui ha provato a tagliarsi le vene con un coccio di bottiglia.
Reggio Emilia, 5 agosto 2014 – di Ivan Rocchi
Il centralino dei Carabinieri è stato letteralmente preso d'assalto ieri pomeriggio, con decine di telefonate che segnalavano due ubriachi molesti a spasso per Castelnovo Sotto, in pieno centro. Quando i militari li hanno raggiunti in piazza degli Alberi, uno dei due era sdraiato in strada, nel mezzo della carreggiata, in apparente coma etilico.
Il personale del 118, intervenuto sul posto, stava provando a farli riprendere, ma inutilmente. Alla vista dei militari, però, quello che giaceva per terra ha prima rotto la bottiglia di superalcolico che teneva in mano, poi con un coccio preso dall'asfalto si è ferito ai polsi, lasciando zampillare il sangue davanti alle decine di curiosi che nel frattempo si erano fermati per vedere la scena.
Il 39enne di Anzola Emilia e il 37enne di Bologna, entrambi cittadini marocchini, alla fine sono stati soccorsi dai medici del 118, sotto la vigilanza dei Carabinieri, per abuso etilico. Il 37enne è stato curato anche per la ferita al polso destro, poi suturata. I due sono stati rilasciati dai Carabinieri, che però hanno ora avviato l'iter per l'emissione del foglio di via obbligatorio per tre anni dall'intero comune di Castelnovo Sotto.